Paura della Libertà
Antiwar Songs Blog
Keny Arkana, la rapper delle periferie di Marsiglia racconta questi tempi moderni in una delle sue canzoni più belle: Ils ont peur de la liberté. Ci hanno offerto menzogne, e indovina chi se ne serve? là dove si prega la congiuntura, dove si venera l’economia dove ci sono pochi Esseri Umani tra gli […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-26 08:41:00
Dialoghi tra credenti e miscredenti
Antiwar Songs Blog
Visto che in questi giorni impazza sui media nazionali il dialogo tra credenti e atei, e assistiamo allo spettacolo di papi in carica che scrivono ai direttori emeriti di giornali e papi emeriti che rispondono ai matematici, vorremmo anche noi – nel nostro piccolo – proporre uno scambio di opinioni svoltosi alcuni anni fa tra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-24 14:59:00
Let England Shake: l’Inghilterra e la guerra
Antiwar Songs Blog
Let England Shake è un album del 2011, considerato il capolavoro della maturità della cantautrice inglese PJ Harvey. Lo presentiamo qui con l’aiuto di un articolo di Rachele Cinarelli apparso su Carmilla online. Sul sito trovate tutti i testi e la traduzione quasi integrale. A 41 anni, PJ Harvey ha scritto il suo capolavoro. Si poteva […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-23 18:38:00
Marco Valdo M.I.: Ora e sempre Resistenza
Antiwar Songs Blog
Chi segue il nostro sito si sarà spesso e volentieri imbattuto nelle belle traduzioni francesi e nei commenti di Marco Valdo M.I., spesso sotto forma di dialogo con l’asino Lucien (Lucien l’l’âne). Marco Valdo M.I. è certo un personaggio letterario, ma anche una persona in carne e ossa a cui il sito delle Canzoni contro […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-21 21:18:00
Tutta colpa degli ebrei? La tecnica del capro espiatorio
Antiwar Songs Blog
Una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-20 14:35:00
Per Killah P. assassinato dai fascisti di Alba Dorata
Antiwar Songs Blog
E così ce l’hanno fatta a spegnere un’altra voce antifascista. Pavlos Fyssas era uno dei più noti rapper greci, “Killah P” (“Killah” sta per “killer”), nonché militante nel gruppo antifascista di sinistra Ανταρσία (“Resistenza”, ma con un termine che riporta agli αντάρτες, i partigiani greci della resistenza contro l’occupazione nazifascista e nella successiva guerra civile). […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-19 10:36:00
Heuberg-Lied
anonimo
[1933]
Sull'aria della canzone popolare russa "Stenka Rasin"
To the tune of the Russian folksong "Stenka Rasin"
Auf die Melodie des russischen Volksliedes "Stenka Rasin" gesungen
Lo Heuberg-Lied, noto anche come Lied der Heuberger, venne composto nel 1933 dagli internati del lager di Heuberg, presso Stetten am Kalten Markt nel Baden-Württemberg. In questo campo di concentramento vennero rinchiusi principalmente oppositori al nazismo provenienti dal sudovest tedesco e di fede marxista. La GESTAPO riteneva che l'autore del canto fosse il prigioniero comunista Albert Geiger di Donzdorf, internato nel campo da marzo a luglio del '33; ma l'interessato lo negò sempre. Il canto veniva intonato sull'aria della canzone popolare russa “Stenka Rasin”. Quando il lager di Heuberg venne smantellato e i circa 200 prigionieri deportati a Oberer Kuhberg, anche il canto li seguì ed è presumibile che venisse... (continua)
Sull'aria della canzone popolare russa "Stenka Rasin"
To the tune of the Russian folksong "Stenka Rasin"
Auf die Melodie des russischen Volksliedes "Stenka Rasin" gesungen
Lo Heuberg-Lied, noto anche come Lied der Heuberger, venne composto nel 1933 dagli internati del lager di Heuberg, presso Stetten am Kalten Markt nel Baden-Württemberg. In questo campo di concentramento vennero rinchiusi principalmente oppositori al nazismo provenienti dal sudovest tedesco e di fede marxista. La GESTAPO riteneva che l'autore del canto fosse il prigioniero comunista Albert Geiger di Donzdorf, internato nel campo da marzo a luglio del '33; ma l'interessato lo negò sempre. Il canto veniva intonato sull'aria della canzone popolare russa “Stenka Rasin”. Quando il lager di Heuberg venne smantellato e i circa 200 prigionieri deportati a Oberer Kuhberg, anche il canto li seguì ed è presumibile che venisse... (continua)
Auf des Heuberg rauhen Höhen
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2013 - 01:34
Percorsi:
Campi di sterminio
Węgrom
Parole di Zbigniew Herbert [1956]
Musica di Antonina Krzysztoń
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
Musica di Antonina Krzysztoń
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
Stoimy na granicy
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 18/9/2013 - 23:36
Percorsi:
Magyarország 1956. La rivolta ungherese.
Wakía Baba
anonimo
English:
Originally this song was part of a collection of songs for the youth in the island of Puerto Rico, written in the Taino tongue, which had the intention of bringing children back to their national roots and it also taught them love, unity and promoted religious tolerance. It was also part of the Folkloric Christmas Album.
Now this song is a cry and a prayer for the recognition and the reclamation of Taino rights in the Caribbean.
Italiano:
Originariamente questa canzone (La Preghiera del Padre) faceva parte di una collezione di musiche per i giovani nell'isola di Puerto Rico, scritta in lingua Taino, aveva l'intenzione di portare ai bambini alle sue radici nazionali ed insegnavano l'amore, la unità e promosso la tolleranza religiosa. Questa canzone e' stata anche parte d'un Album di Natale folclorico.
Ora è anche una canzone ed una preghiera per il riconoscimento e la lotta per i diritti dei Taino nel Caraibi.
Originally this song was part of a collection of songs for the youth in the island of Puerto Rico, written in the Taino tongue, which had the intention of bringing children back to their national roots and it also taught them love, unity and promoted religious tolerance. It was also part of the Folkloric Christmas Album.
Now this song is a cry and a prayer for the recognition and the reclamation of Taino rights in the Caribbean.
Italiano:
Originariamente questa canzone (La Preghiera del Padre) faceva parte di una collezione di musiche per i giovani nell'isola di Puerto Rico, scritta in lingua Taino, aveva l'intenzione di portare ai bambini alle sue radici nazionali ed insegnavano l'amore, la unità e promosso la tolleranza religiosa. Questa canzone e' stata anche parte d'un Album di Natale folclorico.
Ora è anche una canzone ed una preghiera per il riconoscimento e la lotta per i diritti dei Taino nel Caraibi.
Wakía Baba:
(continua)
(continua)
inviata da Urayoán Noel 18/9/2013 - 12:41
Héctor Germán Oesterheld e l’Eternauta
Antiwar Songs Blog
Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l’Eternauta. Non a caso uscì negli anni ’50, a ridosso dell’esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l’Alieno era un alias del comunismo. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-18 09:18:00
An allem sind die Juden schuld
[1931]
Testo: Friedrich Hollaender
Musica: Georges Bizet (dalla Carmen)
Prima interprete: Annemarie Haase
Dalla rivista Spuk in der Villa Stern ("Fantasmi a Villa Stern")
Lyrics: Friedrich Hollaender
Music: Georges Bizet (from Carmen)
First performed by Annemarie Haase
From the revue Spuk in der Villa Stern ("Ghosts in Villa Stern")
Text von Friedrich Hollaender
Musik von Georges Bizet (aus Carmen)
Original von Annemarie Haase gesungen
Aus der Revue Spuk in der Villa Stern
In questa pagina ci occupiamo di una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per essere un musicista di valore venga... (continua)
Testo: Friedrich Hollaender
Musica: Georges Bizet (dalla Carmen)
Prima interprete: Annemarie Haase
Dalla rivista Spuk in der Villa Stern ("Fantasmi a Villa Stern")
Lyrics: Friedrich Hollaender
Music: Georges Bizet (from Carmen)
First performed by Annemarie Haase
From the revue Spuk in der Villa Stern ("Ghosts in Villa Stern")
Text von Friedrich Hollaender
Musik von Georges Bizet (aus Carmen)
Original von Annemarie Haase gesungen
Aus der Revue Spuk in der Villa Stern
In questa pagina ci occupiamo di una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per essere un musicista di valore venga... (continua)
Ob es regnet, ob es hagelt,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/9/2013 - 01:06
Antieroi
2003
Sarò pornostar
Sarò pornostar
Arruolato non scherzare
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/9/2013 - 22:27
K.K.K.
Libertè voglio parlare voglio credere e pensare
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/9/2013 - 22:24
Катюша
Katjuša
[1938]
Текст: Михаил Васильевич Исаковский
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Testo di Michail Vasiľevič Isakovskij
Musica di Matvej Isaakovič Blanter
Prima interprete: Valentina Batiščeva
Lyrics by Michail Vasiľevič Isakovskij
Music by Matvej Isaakovič Blanter
First performed by Valentina Batishcheva
La pagina è strettamente collegata con quella di Fischia il vento
This page is closely connected with that of Fischia il vento
Nella lingua russa, che ama i diminutivi al pari dell'italiano, “Katjuša” è addirittura il diminutivo di un diminutivo: di “Katja”, esattamente, che a sua volta è il diminutivo di “Ekaterina”, cioè Caterina. Lo si potrebbe tradurre, grosso modo, con “Tinuccia”, ma sarebbe inutile dato che “Katia” e anche “Katiuscia” sono diventati nomi italiani affibbiati a centinaia di bambine. Una popolarità, si dice, dovuta ai grandi romanzi russi (quelle... (continua)
[1938]
Текст: Михаил Васильевич Исаковский
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Testo di Michail Vasiľevič Isakovskij
Musica di Matvej Isaakovič Blanter
Prima interprete: Valentina Batiščeva
Lyrics by Michail Vasiľevič Isakovskij
Music by Matvej Isaakovič Blanter
First performed by Valentina Batishcheva
La pagina è strettamente collegata con quella di Fischia il vento
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Nella lingua russa, che ama i diminutivi al pari dell'italiano, “Katjuša” è addirittura il diminutivo di un diminutivo: di “Katja”, esattamente, che a sua volta è il diminutivo di “Ekaterina”, cioè Caterina. Lo si potrebbe tradurre, grosso modo, con “Tinuccia”, ma sarebbe inutile dato che “Katia” e anche “Katiuscia” sono diventati nomi italiani affibbiati a centinaia di bambine. Una popolarità, si dice, dovuta ai grandi romanzi russi (quelle... (continua)
Расцветали яблони и груши
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/9/2013 - 21:39
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Fischia il vento
[1943]
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)
Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)
Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine
La pagina è strettamente collegata con quella... (continua)
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)
Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)
Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine
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Fischia il vento e infuria la bufera
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/9/2013 - 15:44
Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti
Antiwar Songs Blog
Scrive Mercedes Sosa, storica interprete di Sólo le pido a Dios, di Leon Gieco: Sólo le pido a Dios, di León Gieco, è la canzone che non passerà mai di moda: è un tema di sempre e per sempre e un successo internazionale con parole che dobbiamo tutti tenere molto presenti, soprattutto quando dicono: solamente […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-17 12:10:00
Wounded Knee
1977
Morning On A Distant Shore
Written by Finbar Furey
Morning On A Distant Shore
Written by Finbar Furey
They came with ease
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/9/2013 - 18:56
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
La lettera di Chaim
Antiwar Songs Blog
Chaim, un ragazzo un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo; fortunosamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-16 18:43:00
في الشارع
Lyrics: Amina Jahin
Music: Youssra El Hawary
Cinematography, editing and directing: Salam Yousry
Recorder: Sedky Sakhr
Mandola: Carl Cappelle
Percussion: Salam Yousry
Accordion: Youssra El Hawary
Sta facendo sensazione il bacio egiziano tra due ragazzi anonimi immortalati nelle vie del Cairo, in un paese, l’Egitto, dove le effusioni in pubblico sono sanzionate. Come la bellezza del bacio di Robert Doisneau raccontava il risbocciare della vita nella Parigi post-bellica anche questo bacio sembra esprimere desideri analoghi. Se Doisneau scriveva la storia del fotogiornalismo sulle pagine di Life, oggi il bacio del Cairo circola su Facebook (accompagnato da questa canzone). Di più su Global Voices.
Gennaro Carotenuto
Music: Youssra El Hawary
Cinematography, editing and directing: Salam Yousry
Recorder: Sedky Sakhr
Mandola: Carl Cappelle
Percussion: Salam Yousry
Accordion: Youssra El Hawary
Sta facendo sensazione il bacio egiziano tra due ragazzi anonimi immortalati nelle vie del Cairo, in un paese, l’Egitto, dove le effusioni in pubblico sono sanzionate. Come la bellezza del bacio di Robert Doisneau raccontava il risbocciare della vita nella Parigi post-bellica anche questo bacio sembra esprimere desideri analoghi. Se Doisneau scriveva la storia del fotogiornalismo sulle pagine di Life, oggi il bacio del Cairo circola su Facebook (accompagnato da questa canzone). Di più su Global Voices.
Gennaro Carotenuto
في الشارع
(continua)
(continua)
16/9/2013 - 17:04
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Yugo 45: dove è finito tutto quanto un paese?
Antiwar Songs Blog
Il nome della band, Zabranjeno Pušenje, significa “Vietato Fumare” ma era naturalmente ironico perché, da buoni bosniaci, fumavano come turchi… Dopo la guerra in Bosnia il gruppo si è diviso in due. Una parte si è trasferita a Belgrado e si è unita al regista Emir Kusturica (che aveva occasionalmente suonato il basso con la […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-15 20:34:00
100 Million Little Bombs
[1997]
Lyrics & Music by Buddy Miller provided by Bill Falconer
Album: Poison Love
Personnel: Buddy Miller: vocals/electric guitar;Emmylou Harris: acoustic guitar;Brady Blade: drums; Daryl Johnson: bass/vocals; Phil Madeira: organ; Steve Fishell: steel guitar; Julie Miller: vocals.
Lyrics & Music by Buddy Miller provided by Bill Falconer
Album: Poison Love
Personnel: Buddy Miller: vocals/electric guitar;Emmylou Harris: acoustic guitar;Brady Blade: drums; Daryl Johnson: bass/vocals; Phil Madeira: organ; Steve Fishell: steel guitar; Julie Miller: vocals.
Three dollar bombs a hundred thousand roads
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2013 - 14:26
Weapons That Mask Destruction
[2007]
Lyrics and Music by Whitey Anderson
Album: Gangsta Shootouts: Blood, Sweat and Mammoth
Lyrics and Music by Whitey Anderson
Album: Gangsta Shootouts: Blood, Sweat and Mammoth
Corporate politics surround greed that's erupted
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2013 - 10:21
Sidone – la fine civile e culturale di un piccolo paese
Antiwar Songs Blog
e gli occhi dei soldati cani arrabbiati con la schiuma alla bocca cacciatori di agnelli a inseguire la gente come selvaggina finché il sangue selvatico non gli ha spento la voglia e dopo il ferro in gola i ferri della prigione e nelle ferite il seme velenoso della deportazione perché di nostro dalla pianura al […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 21:51:00
Elegia żydowskich miasteczek
Parole di Antoni Słonimski
Musica di Simon Laks (o di Antonina Krzysztoń)
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
La Krzyszton ha addattato questa poesia, ma ha invertito le strofe e ha tagliato la prima.
Musica di Simon Laks (o di Antonina Krzysztoń)
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
La Krzyszton ha addattato questa poesia, ma ha invertito le strofe e ha tagliato la prima.
Nie ma już tych miasteczek, gdzie biblijne pieśni
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/9/2013 - 21:32
Percorsi:
Campi di sterminio
Amore Manifesto
2008
Il fuoco e la neve
Il fuoco e la neve
L'ape vola
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/9/2013 - 17:05
1968: Primavera di Praga
Antiwar Songs Blog
Sono i tempi della contestazione, della strage di Piazza Fontana con l’avvio della “strategia della tensione”, dell'”autunno caldo” del 1969, del tentativo di golpe fascista da parte del repubblichino Junio Valerio Borghese (8 dicembre 1970). Inutile ricordare quello che sta accadendo nel mondo, dalla guerra nel Vietnam in pieno svolgimento al Maggio Francese. Truppe del […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 15:59:00
Untitled (The Color Red)
dall'album "Yield" (1998)
Parole e musica di Jack Irons
Nell'album il titolo è semplicemente "●". Una canzone minimalista nel testo e nella musica.
Parole e musica di Jack Irons
Nell'album il titolo è semplicemente "●". Una canzone minimalista nel testo e nella musica.
war, i'm crazy, war, i'm crazy, i'm war...
(continua)
(continua)
14/9/2013 - 14:34
Oesterheld
[2013]
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and Music by Rocco Rosignoli
Palabras y música de Rocco Rosignoli
Album: Testuggini
Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l'Eternauta. Non a caso uscì negli anni '50, a ridosso dell'esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l'Alieno era un alias del comunismo. L'Eternauta, opera argentina, si colloca invece su un altro versante; l'invasione aliena è solamente uno scenario, entro il quale sono protagonisti gli uomini. L'umanità, sull'orlo del disastro, riesce a dare il meglio di sé nel tentativo di resistere all'invasore.
Questa storia di fantascienza è stata vista come una sorta di profezia, in cui lo sceneggiatore Héctor Oesterheld precorreva quello che sarebbe... (continua)
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and Music by Rocco Rosignoli
Palabras y música de Rocco Rosignoli
Album: Testuggini
Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l'Eternauta. Non a caso uscì negli anni '50, a ridosso dell'esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l'Alieno era un alias del comunismo. L'Eternauta, opera argentina, si colloca invece su un altro versante; l'invasione aliena è solamente uno scenario, entro il quale sono protagonisti gli uomini. L'umanità, sull'orlo del disastro, riesce a dare il meglio di sé nel tentativo di resistere all'invasore.
Questa storia di fantascienza è stata vista come una sorta di profezia, in cui lo sceneggiatore Héctor Oesterheld precorreva quello che sarebbe... (continua)
Vorrei parlare della tua storia,
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Paoli 14/9/2013 - 11:58
Balançoire en feu
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Épiceries, chevaux, casernes
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2013 - 21:05
Paysans sans peur
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Paysans sans peur
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2013 - 15:32
Mrs. McGrath
anonimo
NOTE
1) big cocked hat: tradotto in italiano da Riccardo come cappello piumato, è in inglese un "tricorno" una foggia propriamente settecentesca: al posto dei grandi cappelli piumati in voga nel secolo precedente si diffuse questo modello con le falde arrotolate ai tre lati (tre canti): in Francia già alla fine del 1600 cavalieri e ufficiali portavano il tricorno guarnito di piume, ma sostituite presto da galloni d'oro e coccarde. Ai primi del 700 il tricorno venne adottato in tutta Europa e da pressoché tutte le classi sociali. Nell'ottocento invece gli ufficiali portavano il cappello "alla napoleone" oppure con foggia tronco conica leggermente svasata. Questo dettaglio potrebbe far retrodatare il brano.
2) la traduzione in italiano dell'ultima strofa secondo la versione irlandese:
'Well all foreign wars I do proclaim
Between Don John and the King of Spain
And by herrings I'll make... (continua)
1) big cocked hat: tradotto in italiano da Riccardo come cappello piumato, è in inglese un "tricorno" una foggia propriamente settecentesca: al posto dei grandi cappelli piumati in voga nel secolo precedente si diffuse questo modello con le falde arrotolate ai tre lati (tre canti): in Francia già alla fine del 1600 cavalieri e ufficiali portavano il tricorno guarnito di piume, ma sostituite presto da galloni d'oro e coccarde. Ai primi del 700 il tricorno venne adottato in tutta Europa e da pressoché tutte le classi sociali. Nell'ottocento invece gli ufficiali portavano il cappello "alla napoleone" oppure con foggia tronco conica leggermente svasata. Questo dettaglio potrebbe far retrodatare il brano.
2) la traduzione in italiano dell'ultima strofa secondo la versione irlandese:
'Well all foreign wars I do proclaim
Between Don John and the King of Spain
And by herrings I'll make... (continua)
cattia salto 13/9/2013 - 13:43
Cantiere d’estate
Antiwar Songs Blog
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un’operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 13:05:00
Giù fino al collo nel pantano…
Antiwar Songs Blog
La guerra nel Vietnam provocò in Pete Seeger un’autentica opposizione a tutto campo, che si concretizzò nel suo celebre e violento attacco televisivo alla politica di guerra del presidente Lyndon Johnson, avvenuto durante il popolare “Smothers Brothers Comedy Hour”, dove Seeger cantò anche quella che è una delle prime canzoni contro la guerra vietnamita, “Waist […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 12:42:00
Prosty człowiek
[1993]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]
Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]
Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Ja prosty człowiek - wierzę w słowo.
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 13/9/2013 - 01:59
Consejos para ciudadanos pacifistas
[Scritta in anno imprecisato, tra il 1980 ed il 2002]
Versi del poeta spagnolo Luis García Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.
Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.
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Versi del poeta spagnolo Luis García Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.
Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.
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Si una noche de luna te sientes intranquilo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 13:44
Balada de las prisiones de verano 1968
Insisto: nell'introduzione bisognerebbe togliere quel riferimento alla vicenda di Romina Tejerina, è completamente errato.
Qui si parla di prigionieri politici nella carceri franchiste, compresa una familiare del poeta - forse la moglie? - quella Josefa García che compare alla fine di ogni strofa...
Qui si parla di prigionieri politici nella carceri franchiste, compresa una familiare del poeta - forse la moglie? - quella Josefa García che compare alla fine di ogni strofa...
Bernart 12/9/2013 - 13:04
Balada del hombre que se calló la boca
[1972]
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.
Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.
Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.
Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.
Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”
El sol sale todos los días
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:49
Batalla de Villalar
[1972]
Versi del poeta spagnolo Luis López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976
Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.
Versi del poeta spagnolo Luis López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976
Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.
[...]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:26
En tiempos de ignominia
Antiwar Songs Blog
Una bellissima poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti… “En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 – 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo – Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-12 10:23:00
Años triunfales
[1966]
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata “Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.
Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.
“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più volgari dei vincitori…”
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata “Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.
Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.
“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più volgari dei vincitori…”
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 10:15
Tak vás tu máme (Bratři)
Grazie Krzysztof per questo contributo! Qualche tempo fa mi sono prefissa di ampliare un po' la sezione in lingua ceca di questo sito, ma per ora la cosa va abbastanza a rilento... Onestamente, ci sarebbe da fare parecchio.. Tra le tante canzoni che avevo in mente c'era anche questa qua.. :)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (continua)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (continua)
Stanislava 11/9/2013 - 22:58
Cançoneta (La Gallineta)
Nella cassetta di debutto di Zespół Reprezentacyjny intitolata "Za nami noc... (pieśni Lluisa Llacha)" [1985]
Testo trovato qui: Piosenka z tekstem
Testo trovato qui: Piosenka z tekstem
KURA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 22:46
Caminanti
Chanson italienne – Caminanti – Cesare Basile – 2013
LES CHEMINANTS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/9/2013 - 22:02
Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)
Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(continua)
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/9/2013 - 19:30
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Waiting for Margaret to Go
Ciao!
Sto scrivendo una tesi su questo argomento...
Rispondimi per email
grazie
Sto scrivendo una tesi su questo argomento...
Rispondimi per email
grazie
Jusy 11/9/2013 - 17:23
Canción del hombre libre (Spiritual)
Il testo originale della poesia di Celso Emilio Ferreiro.
SPIRITUAL
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:44
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