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Prima del 2013-9-18

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Héctor Germán Oesterheld e l’Eternauta

Antiwar Songs Blog
Héctor Germán Oesterheld e l’Eternauta
Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l’Eternauta. Non a caso uscì negli anni ’50, a ridosso dell’esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l’Alieno era un alias del comunismo. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-18 09:18:00

Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti

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Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti
Scrive Mercedes Sosa, storica interprete di Sólo le pido a Dios, di Leon Gieco: Sólo le pido a Dios, di León Gieco, è la canzone che non passerà mai di moda: è un tema di sempre e per sempre e un successo internazionale con parole che dobbiamo tutti tenere molto presenti, soprattutto quando dicono: solamente […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-17 12:10:00

La lettera di Chaim

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La lettera di Chaim
Chaim, un ragazzo un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo;  fortunosamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-16 18:43:00

Yugo 45: dove è finito tutto quanto un paese?

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Yugo 45: dove è finito tutto quanto un paese?
Il nome della band, Zabranjeno Pušenje, significa “Vietato Fumare” ma era naturalmente ironico perché, da buoni bosniaci, fumavano come turchi… Dopo la guerra in Bosnia il gruppo si è diviso in due. Una parte si è trasferita a Belgrado e si è unita al regista Emir Kusturica (che aveva occasionalmente suonato il basso con la […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-15 20:34:00

Sidone – la fine civile e culturale di un piccolo paese

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Sidone – la fine civile e culturale di un piccolo paese
e gli occhi dei soldati cani arrabbiati con la schiuma alla bocca cacciatori di agnelli a inseguire la gente come selvaggina finché il sangue selvatico non gli ha spento la voglia e dopo il ferro in gola i ferri della prigione e nelle ferite il seme velenoso della deportazione perché di nostro dalla pianura al […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 21:51:00

1968: Primavera di Praga

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1968: Primavera di Praga
Sono i tempi della contestazione, della strage di Piazza Fontana con l’avvio della “strategia della tensione”, dell'”autunno caldo” del 1969, del tentativo di golpe fascista da parte del repubblichino Junio Valerio Borghese (8 dicembre 1970). Inutile ricordare quello che sta accadendo nel mondo, dalla guerra nel Vietnam in pieno svolgimento al Maggio Francese. Truppe del […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 15:59:00

Cantiere d’estate

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Cantiere d’estate
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un’operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 13:05:00

Giù fino al collo nel pantano…

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Giù fino al collo nel pantano…
La guerra nel Vietnam provocò in Pete Seeger un’autentica opposizione a tutto campo, che si concretizzò nel suo celebre e violento attacco televisivo alla politica di guerra del presidente Lyndon Johnson, avvenuto durante il popolare “Smothers Brothers Comedy Hour”, dove Seeger cantò anche quella che è una delle prime canzoni contro la guerra vietnamita, “Waist […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 12:42:00

Así son

Así son
‎[1973]‎
Versi del grande poeta catalano José Agustín Goytisolo (1928-1999), nella raccolta intitolata “Bajo ‎tolerancia” pubblicata nel 1973.‎

‎‎


Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎
Su profesión se sabe es muy antigua
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:08

En tiempos de ignominia

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En tiempos de ignominia
Una bellissima poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti… “En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 – 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo – Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-12 10:23:00
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Años triunfales

Años triunfales
‎[1966]‎
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata ‎‎“Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.‎


Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore ‎originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro ‎Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.‎


‎“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime ‎Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto ‎di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, ‎crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, ‎costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più ‎volgari dei vincitori…”

(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 10:15
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Bratříčku, zavírej vrátka

Bratříčku, zavírej vrátka
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]

Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(continua)
inviata da Stanislava 11/9/2013 - 23:12
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Vincent (Starry, Starry Night)

Vincent (Starry, Starry Night)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”

Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”

Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...

Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continua)
Starry, starry night
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 23:01
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L’albatros

L’albatros
[1991?]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009), nella raccolta intitolata “Vuoto d'amore”, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino 1991. “L’albatros” fu certamente ispirata e suggerita alla Merini dalla lettura dell’omonima poesia di Charles Baudelaire, presente nella raccolta “Les fleurs du mal” del 1857.
Musica di Giovanni Nuti.
Interpretata da Milva, insieme alla Merini e a Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.

Poi anche nel disco di Nuti e Merini intitolato “Rasoi di seta - Giovanni Nuti canta Alda Merini” (2007)
Io ero un uccello
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 22:16
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La Terra Santa

La Terra Santa
[1984]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009) che danno il titolo alla raccolta pubblicata da Scheiwiller per la prima volta nel 1984 e poi nel 1996, in edizione ampliata.
Musica di Giovanni Nuti.

Interpretata dalla Merini accompagnata da Giocanni Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.
Ho conosciuto Gerico,
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 21:33
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Freedom

Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)

Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/9/2013 - 19:30
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Monólogo do vello traballador

Monólogo do vello traballador
‎[1962]‎
Versi del poeta galiziano Celso Emilio Ferreiro.‎
Dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra”‎



La poesia è stata messa in musica da un gruppo folk catalano della fine degli anni 60, i “Falsterbo ‎‎3” (Eduard Estivill, Joan Boix e Amadeu Bernadet), attivi a Balcellona anche nel supergruppo ‎chiamato “Grup de Folk”.‎
Agora tomo o sol. Pero até agora
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 15:04
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Canción del hombre libre (Spiritual)‎

Canción del hombre libre (Spiritual)‎
‎[1967]‎
Si tratta della versione in spagnolo di una poesia in galiziano di Celso Emilio Ferreiro (1912-1979) ‎inclusa, con il titolo di “Spiritual”, nella seconda edizione (1967) della raccolta intitolata “Longa ‎noite de pedra” (“Larga noche de piedra”).‎

Musica di Manolo Díaz de Los Aguaviva, dal disco del gruppo intitolato “La casa de San Jamás” ‎‎(1972), dove il brano compare con il titolo di “Canción del hombre libre”.‎

Di Celso Emilio Ferreiro vedi anche Romance de cego in memoriam de F. G. Lorca.
Quizás mañana cuando mi mirada
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:43
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Los cuentos (Sé todos los cuentos)

Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata ‎‎“Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato ‎di “Llamadme publicano”‎
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”‎

Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:10
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Los Aguaviva: Canción del peregrino

Los Aguaviva: Canción del peregrino
‎[1920]‎
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta intitolata “Versos y oraciones de ‎caminante”.‎
Musica di Pepe Nieto de Los Aguaviva, dal loro disco del 1972 intitolato “La casa de San Jamás”‎
Cuando me han visto solo y recostado
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 13:51
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24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎

24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎
‎[1921]‎
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, ‎canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”‎

Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”‎

Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di ‎tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. ‎Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 ‎organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a ‎Granada.‎
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito ‎dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continua)
Veinticuatro bofetadas.
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 11:44
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Cançoneta (La Gallineta)

Cançoneta (La Gallineta)
[1972]
Parole e musica di Lluís Llach
Nell'album intitolato "Com Un Arbre Nu"
poi dal vivo in "Barcelona gener de 1976"
La gallineta ha dit que prou,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 09:31

Verità evidenti

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Verità evidenti
e dunque è ora di esaminare le macerie ripulire le strade e rinfrescare l’aria costringere il governo a tirar fuori il suo grosso uccello dalla sabbia del deserto di qualcun altro rinfilarselo nei pantaloni e farla finita con gli slogan ipocriti di libertà duratura perché quando quell’unico telefono ha chiamato nel 2001 alle nove e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 09:30:00

Cile, 11 settembre 1973

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Cile, 11 settembre 1973
Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. (Henry Kissinger, premio Nobel per la pace 1973) Racconta Miguel Littín, il regista cileno de “La tierra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 07:32:00
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Tak vás tu máme (Bratři)

Tak vás tu máme (Bratři)
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]

Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/



Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (continua)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 04:36
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Aloïda

Aloïda
[1995]
Paroles: Jean-Louis Jossic
Musique: Thibaut de Champagne (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangement: Tri Yann

Testo: Jean-Louis Jossic
Musica: Tebaldo I di Navarra (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangiamento: Tri Yann

Album: Portraits

Ho cercato a lungo, nelle cronache in rete, l'episodio raccontato in questa canzone, e che parrebbe essere avvenuto a Vannes, in Bretagna, prima del 1995. Su questa vicenda, o perlomeno sul nome della sua protagonista, ho una curiosa ipotesi tipicamente “triyanniana”; ma la dirò dopo. Certo è che la canzone è cronachistica, un vero e proprio gwerz bretone, seppure in lingua francese; e i fatti che racconta, seppure irreperibili, sono, purtroppo, del tutto verosimili.

Fatti a cui le anche le nostre cronache ci hanno abituato; ragazze di famiglie immigrate picchiate e, a volte, uccise, dai familiari. Da... (continua)
C'était à Vannes, l'an passé au mois de mai,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2013 - 03:39
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Ballada wrześniowa

Ballada wrześniowa
[1982]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Długośmy na ten dzień czekali
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 11/9/2013 - 02:46

Nessun uomo è un uomo qualunque

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Nessun uomo è un uomo qualunque
Nessun uomo è un uomo qualunque la si potrebbe chiamare, agevolmente, la premessa necessaria non soltanto delle “canzoni contro la guerra” (il che sarebbe una cosa abbastanza trascurabile), ma di tutta una serie di cose che regolano l’umanità intera. E’ una canzone terribilmente semplice, proveniente ironicamente da un cantautore che è stato considerato tra i […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-10 17:50:00
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Nessun uomo è un uomo qualunque

Nessun uomo è un uomo qualunque
Chanson italienne - Nessun uomo è un uomo qualunque – Claudio Lolli – 2000
Texte de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
AUCUN HOMME N'EST UN HOMME QUELCONQUE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/9/2013 - 16:41
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Antinuclear (Center Of The Earth)‎

Antinuclear (Center Of The Earth)‎
‎[1983]‎
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.‎
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”‎



La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista ‎impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi ‎nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo ‎della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”. ‎

Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano ‎un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il ‎Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.‎
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (continua)
Ocho de diciembre del ochenta y dos.
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 16:03
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La canción del vencido

La canción del vencido
‎[1972]‎
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”‎

Vuelvo ya
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 14:49
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El último soldado

El último soldado
‎[1973]‎
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”‎
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.‎
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.‎

El último soldado
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 13:43
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Verdad que sería estupendo

Verdad que sería estupendo
‎[1991]‎
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”‎

Verdad que sería estupendo
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 13:21
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Pra não dizer que não falei das flores

Versione spagnola di Ana Belén dall’album “La paloma del vuelo popular” del 1976.‎
Pra não dizer que não falei das flores
CAMINANDO
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 12:54
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
is there a translation into English of Che il Mediterraneo sia anywhere. Thanks and keep up the anti stance
mark harland 10/9/2013 - 10:13
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When the Gun Goes Down

When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
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Wiosna 1905

Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]

Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński

"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia

Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continua)
Wiosenny dzień - zapach lip
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 21:47
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Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)

Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Bella, non la conoscevo
Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 20:27

O Italia come la pensi

anonimo
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(continua)
inviata da francesco 9/9/2013 - 18:37
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
d'après la version italienne d'une chanson en « laghee » (Lombard)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.

Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.

La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (continua)
Eau douce, eau douce mais d'une douceur que personne ne veut boire
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/9/2013 - 18:17
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
Mio nonno era del 1898 e mia nonna del 1902, hanno vissuto tutte le guerre, e solo grazie alla tempra forte di persone che ora non esistono più, hanno potuto vivere e sopravvivere a quelle tragedie.
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.

La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:

e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)

ciao
b0ni 9/9/2013 - 18:08
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Un Sócrates gitano

Un Sócrates gitano
‎[1978]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Aquí señores presente
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:24
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Raigones

Raigones
‎[1977]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Con mi perro y mi sombrero me largué por los caminos
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:23
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Caraballo mató un gallo

Caraballo mató un gallo
‎[1975]‎
Canzone popolare (uruguaya?) ‎
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Semplicemente bellissima!‎
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, ‎critico cinematografico e pittore argentino.‎
Caraballo mató un gallo
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:20
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Marea negra

Marea negra
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Los que tienen un anillo para vender
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:19
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La vida vuelve

La vida vuelve
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Como una hierba silvestre
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:18
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Hagámonos a la mar

Hagámonos a la mar
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Hagámonos a la mar, definitivamente a la mar.
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:17
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Carta del soldado‎

Carta del soldado‎
‎[1975]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo” ‎pubblicato nel 1975.‎



La lettera della madre al figlio soldato è recitata da Olga Manzano, quella del figlio alla madre da ‎Manuel Picón. Le due letture si incrociano tra di loro e sono intervallate e seguite dalle due strofe cantate.‎
Carta a mi hijo soldado que está peleando por la paz en las lejanas ‎tierras.‎
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 14:13
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De lo prohibido

De lo prohibido
‎[1978-79]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Cotidianas”, pubblicata nel 1979.‎
Musica di Jorge Alveláis, musicista messicano.‎
Prohibidos los silencios y los gritos unánimes
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 11:39




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