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Prima del 2013-9-16

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Wounded Knee

Wounded Knee
1977
Morning On A Distant Shore

Written by Finbar Furey
They came with ease
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/9/2013 - 18:56
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في الشارع

في الشارع
Lyrics: Amina Jahin
Music: Youssra El Hawary
Cinematography, editing and directing: Salam Yousry

Recorder: Sedky Sakhr
Mandola: Carl Cappelle
Percussion: Salam Yousry
Accordion: Youssra El Hawary

Sta facendo sensazione il bacio egiziano tra due ragazzi anonimi immortalati nelle vie del Cairo, in un paese, l’Egitto, dove le effusioni in pubblico sono sanzionate. Come la bellezza del bacio di Robert Doisneau raccontava il risbocciare della vita nella Parigi post-bellica anche questo bacio sembra esprimere desideri analoghi. Se Doisneau scriveva la storia del fotogiornalismo sulle pagine di Life, oggi il bacio del Cairo circola su Facebook (accompagnato da questa canzone). Di più su Global Voices.
Gennaro Carotenuto
في الشارع
(continua)
16/9/2013 - 17:04
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100 Million Little Bombs

100 Million Little Bombs
[1997]
Lyrics & Music by Buddy Miller provided by Bill Falconer
Album: Poison Love

Personnel: Buddy Miller: vocals/electric guitar;Emmylou Harris: acoustic guitar;Brady Blade: drums; Daryl Johnson: bass/vocals; Phil Madeira: organ; Steve Fishell: steel guitar; Julie Miller: vocals.
Three dollar bombs a hundred thousand roads
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2013 - 14:26
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Weapons That Mask Destruction

Weapons That Mask Destruction
[2007]
Lyrics and Music by Whitey Anderson
Album: Gangsta Shootouts: Blood, Sweat and Mammoth
Corporate politics surround greed that's erupted
(continua)
inviata da giorgio 15/9/2013 - 10:21
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Elegia żydowskich miasteczek

Elegia żydowskich miasteczek
Parole di Antoni Słonimski
Musica di Simon Laks (o di Antonina Krzysztoń)
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]

La Krzyszton ha addattato questa poesia, ma ha invertito le strofe e ha tagliato la prima.
Nie ma już tych miasteczek, gdzie biblijne pieśni
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/9/2013 - 21:32
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Amore Manifesto

Amore Manifesto
2008
Il fuoco e la neve
L'ape vola
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/9/2013 - 17:05
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Untitled (The Color Red)

Untitled (The Color Red)
dall'album "Yield" (1998)

Parole e musica di Jack Irons

Nell'album il titolo è semplicemente "". Una canzone minimalista nel testo e nella musica.
war, i'm crazy, war, i'm crazy, i'm war...
(continua)
14/9/2013 - 14:34
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Oesterheld

Oesterheld
[2013]
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and Music by Rocco Rosignoli
Palabras y música de Rocco Rosignoli
Album: Testuggini



Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l'Eternauta. Non a caso uscì negli anni '50, a ridosso dell'esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l'Alieno era un alias del comunismo. L'Eternauta, opera argentina, si colloca invece su un altro versante; l'invasione aliena è solamente uno scenario, entro il quale sono protagonisti gli uomini. L'umanità, sull'orlo del disastro, riesce a dare il meglio di sé nel tentativo di resistere all'invasore.

Questa storia di fantascienza è stata vista come una sorta di profezia, in cui lo sceneggiatore Héctor Oesterheld precorreva quello che sarebbe... (continua)
Vorrei parlare della tua storia,
(continua)
inviata da Andrea Paoli 14/9/2013 - 11:58
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Balançoire en feu

Balançoire en feu
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Épiceries, chevaux, casernes
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2013 - 21:05
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Paysans sans peur

Paysans sans peur
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Paysans sans peur
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2013 - 15:32
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Chantier d'été

Chantier d'été
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Olivier Zrdzalik

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Olivier Zrdzalik
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Olivier Zdrzalik
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali:... (continua)
La fille qui dort
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2013 - 10:51
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Prosty człowiek

Prosty człowiek
[1993]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]

Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Ja prosty człowiek - wierzę w słowo.
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 13/9/2013 - 01:59
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Consejos para ciudadanos pacifistas

Consejos para ciudadanos pacifistas
‎[Scritta in anno imprecisato, tra il 1980 ed il 2002]‎
Versi del poeta spagnolo Luis García ‎Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.‎

Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎

\
Si una noche de luna te sientes intranquilo
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 13:44
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Balada del hombre que se calló la boca

Balada del hombre que se calló la boca
‎‎[1972]‎
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella ‎raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.‎



Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.‎
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.‎

Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al ‎otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”‎
El sol sale todos los días
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:49
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Batalla de Villalar

Batalla de Villalar
‎[1972]‎
Versi del poeta spagnolo Luis ‎‎López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”‎
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976‎



Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, ‎‎quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo ‎‎d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno ‎‎tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse ‎‎nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, ‎‎il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi ‎‎dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. ‎‎Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.‎
‎[...]
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:26

Así son

Así son
‎[1973]‎
Versi del grande poeta catalano José Agustín Goytisolo (1928-1999), nella raccolta intitolata “Bajo ‎tolerancia” pubblicata nel 1973.‎

‎‎


Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎
Su profesión se sabe es muy antigua
(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 11:08
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Años triunfales

Años triunfales
‎[1966]‎
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata ‎‎“Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.‎


Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore ‎originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro ‎Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.‎


‎“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime ‎Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto ‎di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, ‎crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, ‎costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più ‎volgari dei vincitori…”

(continua)
inviata da Bernart 12/9/2013 - 10:15
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Bratříčku, zavírej vrátka

Bratříčku, zavírej vrátka
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]

Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(continua)
inviata da Stanislava 11/9/2013 - 23:12
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Vincent (Starry, Starry Night)

Vincent (Starry, Starry Night)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”

Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”

Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...

Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continua)
Starry, starry night
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 23:01
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L’albatros

L’albatros
[1991?]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009), nella raccolta intitolata “Vuoto d'amore”, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino 1991. “L’albatros” fu certamente ispirata e suggerita alla Merini dalla lettura dell’omonima poesia di Charles Baudelaire, presente nella raccolta “Les fleurs du mal” del 1857.
Musica di Giovanni Nuti.
Interpretata da Milva, insieme alla Merini e a Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.

Poi anche nel disco di Nuti e Merini intitolato “Rasoi di seta - Giovanni Nuti canta Alda Merini” (2007)
Io ero un uccello
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 22:16
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La Terra Santa

La Terra Santa
[1984]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009) che danno il titolo alla raccolta pubblicata da Scheiwiller per la prima volta nel 1984 e poi nel 1996, in edizione ampliata.
Musica di Giovanni Nuti.

Interpretata dalla Merini accompagnata da Giocanni Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.
Ho conosciuto Gerico,
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 21:33
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Freedom

Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)

Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/9/2013 - 19:30
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Monólogo do vello traballador

Monólogo do vello traballador
‎[1962]‎
Versi del poeta galiziano Celso Emilio Ferreiro.‎
Dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra”‎



La poesia è stata messa in musica da un gruppo folk catalano della fine degli anni 60, i “Falsterbo ‎‎3” (Eduard Estivill, Joan Boix e Amadeu Bernadet), attivi a Balcellona anche nel supergruppo ‎chiamato “Grup de Folk”.‎
Agora tomo o sol. Pero até agora
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 15:04
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Canción del hombre libre (Spiritual)‎

Canción del hombre libre (Spiritual)‎
‎[1967]‎
Si tratta della versione in spagnolo di una poesia in galiziano di Celso Emilio Ferreiro (1912-1979) ‎inclusa, con il titolo di “Spiritual”, nella seconda edizione (1967) della raccolta intitolata “Longa ‎noite de pedra” (“Larga noche de piedra”).‎

Musica di Manolo Díaz de Los Aguaviva, dal disco del gruppo intitolato “La casa de San Jamás” ‎‎(1972), dove il brano compare con il titolo di “Canción del hombre libre”.‎

Di Celso Emilio Ferreiro vedi anche Romance de cego in memoriam de F. G. Lorca.
Quizás mañana cuando mi mirada
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:43
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Los cuentos (Sé todos los cuentos)

Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata ‎‎“Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato ‎di “Llamadme publicano”‎
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”‎

Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:10
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Los Aguaviva: Canción del peregrino

Los Aguaviva: Canción del peregrino
‎[1920]‎
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta intitolata “Versos y oraciones de ‎caminante”.‎
Musica di Pepe Nieto de Los Aguaviva, dal loro disco del 1972 intitolato “La casa de San Jamás”‎
Cuando me han visto solo y recostado
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 13:51
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24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎

24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎
‎[1921]‎
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, ‎canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”‎

Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”‎

Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di ‎tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. ‎Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 ‎organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a ‎Granada.‎
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito ‎dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continua)
Veinticuatro bofetadas.
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 11:44
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Cançoneta (La Gallineta)

Cançoneta (La Gallineta)
[1972]
Parole e musica di Lluís Llach
Nell'album intitolato "Com Un Arbre Nu"
poi dal vivo in "Barcelona gener de 1976"
La gallineta ha dit que prou,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 09:31
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Slavery Days

Slavery Days
DNI NIEWOLNICTWA
(continua)
inviata da krzyś 11/9/2013 - 08:08
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Král a klaun

Král a klaun
KRÓL I BŁAZEN
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 05:08
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Lilie

Lilie
LILIE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 04:49
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Tak vás tu máme (Bratři)

Tak vás tu máme (Bratři)
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]

Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/



Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (continua)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 04:36
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Aloïda

Aloïda
[1995]
Paroles: Jean-Louis Jossic
Musique: Thibaut de Champagne (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangement: Tri Yann

Testo: Jean-Louis Jossic
Musica: Tebaldo I di Navarra (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangiamento: Tri Yann

Album: Portraits

Ho cercato a lungo, nelle cronache in rete, l'episodio raccontato in questa canzone, e che parrebbe essere avvenuto a Vannes, in Bretagna, prima del 1995. Su questa vicenda, o perlomeno sul nome della sua protagonista, ho una curiosa ipotesi tipicamente “triyanniana”; ma la dirò dopo. Certo è che la canzone è cronachistica, un vero e proprio gwerz bretone, seppure in lingua francese; e i fatti che racconta, seppure irreperibili, sono, purtroppo, del tutto verosimili.

Fatti a cui le anche le nostre cronache ci hanno abituato; ragazze di famiglie immigrate picchiate e, a volte, uccise, dai familiari. Da... (continua)
C'était à Vannes, l'an passé au mois de mai,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2013 - 03:39
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Ballada wrześniowa

Ballada wrześniowa
[1982]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Długośmy na ten dzień czekali
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 11/9/2013 - 02:46
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Nessun uomo è un uomo qualunque

Nessun uomo è un uomo qualunque
Chanson italienne - Nessun uomo è un uomo qualunque – Claudio Lolli – 2000
Texte de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
AUCUN HOMME N'EST UN HOMME QUELCONQUE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/9/2013 - 16:41
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Antinuclear (Center Of The Earth)‎

Antinuclear (Center Of The Earth)‎
‎[1983]‎
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.‎
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”‎



La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista ‎impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi ‎nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo ‎della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”. ‎

Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano ‎un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il ‎Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.‎
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (continua)
Ocho de diciembre del ochenta y dos.
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 16:03
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La canción del vencido

La canción del vencido
‎[1972]‎
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”‎

Vuelvo ya
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 14:49
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El último soldado

El último soldado
‎[1973]‎
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”‎
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.‎
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.‎

El último soldado
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 13:43
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Verdad que sería estupendo

Verdad que sería estupendo
‎[1991]‎
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”‎

Verdad que sería estupendo
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 13:21
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Pra não dizer que não falei das flores

Versione spagnola di Ana Belén dall’album “La paloma del vuelo popular” del 1976.‎
Pra não dizer que não falei das flores
CAMINANDO
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 12:54
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
is there a translation into English of Che il Mediterraneo sia anywhere. Thanks and keep up the anti stance
mark harland 10/9/2013 - 10:13
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When the Gun Goes Down

When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
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Wiosna 1905

Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]

Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński

"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia

Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continua)
Wiosenny dzień - zapach lip
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 21:47
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Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)

Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Bella, non la conoscevo
Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 20:27

O Italia come la pensi

anonimo
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(continua)
inviata da francesco 9/9/2013 - 18:37
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
d'après la version italienne d'une chanson en « laghee » (Lombard)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.

Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.

La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (continua)
Eau douce, eau douce mais d'une douceur que personne ne veut boire
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/9/2013 - 18:17
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
Mio nonno era del 1898 e mia nonna del 1902, hanno vissuto tutte le guerre, e solo grazie alla tempra forte di persone che ora non esistono più, hanno potuto vivere e sopravvivere a quelle tragedie.
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.

La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:

e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)

ciao
b0ni 9/9/2013 - 18:08
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Un Sócrates gitano

Un Sócrates gitano
‎[1978]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Aquí señores presente
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:24
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Raigones

Raigones
‎[1977]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Con mi perro y mi sombrero me largué por los caminos
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:23
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Caraballo mató un gallo

Caraballo mató un gallo
‎[1975]‎
Canzone popolare (uruguaya?) ‎
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Semplicemente bellissima!‎
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, ‎critico cinematografico e pittore argentino.‎
Caraballo mató un gallo
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:20
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Marea negra

Marea negra
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Los que tienen un anillo para vender
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:19
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La vida vuelve

La vida vuelve
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Como una hierba silvestre
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:18




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