Oh! battagliero
Uno sguardo ardito e fiero che rincorre l'aldilà
dal blog Leonardo, 5 dicembre 2006
Io non volevo troppo parlarne, ma è vero che in questi fine settimana, in queste nebbiose città cispadane, la gente col bicchiere in mano guarda il cielo o guarda i portici e non fa che chiedersi: hai visto che fine ha fatto Lindo? C’è qualcosa che possiamo fare? Per lui? O per non diventare come lui?
Non lo saverà dal cero / il suo lucido pensiero
A domanda rispondo che l’unico vero vaccino a quel che è successo a Lindo (la vocazione fulminante) andava preso da bambini. Si chiama catechismo, è abbastanza duro da mandar giù, ma se ti fai la trafila regolare dalla prima confessione alla Cresima, ti puoi considerare abbastanza immunizzato. E allora lo vedete che serve, il catechismo? E i sacramenti? Non solo per conoscere Gesù, ma per assuefarsi ai preti. Hai paura di soccombere al fascino... (continua)
ORA E SEMPRE NOMADI......CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE...CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE...CONTRO TUTTE LE OPPRESSIONI....IN..CONTRO ALLA POVERA GENTE.....NOMADI FINO ALLA FINE
Capisco, Krzysiek Wrona, le tue riserve sul contributo musicale di Kilaidonis. Ma prova a immaginare che questi testi, in gran parte seriosi e tutti terribilmente catechistici, fossero modulati su di una musica che ne rispecchiasse - altrettanto seriosamente - le profonde verità... Due palle insostenibili. Ma così, tra il serio e il faceto, tra il puerile e l'epico, il messaggio diventa più fruibile, secondo me. E ha più probabilità di andare al segno. E non si può, peraltro, richiedere a un artista, la cui indole profonda è sarcastica e scherzosa, di farsi all'improvviso grave e profetica. Ma prova a riascoltarle più volte, queste canzoni: ti accorgerai che, una volta dopo l'altra, si fanno più convincenti. Grazie per le parole di apprezzamento.
Grazie krzyś!
Sì, forse potrebbe essere "l’occhio buono da quel colpo accecato"...
"Così gioca a fare il Dayan" è ovviamente un riferimento al generale israeliano Moshe Dayan, protagonista della guerra "dei Sei Giorni" e di quella "del Kippur", famoso per la sua benda da pirata sull'occhio sinistro, perso in battaglia nella seconda guerra mondiale.
In realtà, non mi pare che il generale De Lorenzo fosse cieco da un occhio... Certamente portava una "caramella" molto "dandy" su quello destro...
Bernart 21/8/2013 - 10:20
Ho corretto il titolo, riportandolo a "Birindelleide" visto che l'ammirevole ammiraglio si chiamava Birindelli e non "Birindilli" (v. anche la locandina del PCI con il "complesso Stormy Six"). Mi spiace davvero che, oramai, mia zia Clara sia con la testa chissà dove: avrebbe potuto fornire al sito un'interessante testimonianza diretta su questo bel personaggino. Mia zia, per trent'anni, ha fatto la serva, all'isola d'Elba, presso un'abbiente famiglia il cui patriarca faceva di mestiere, appunto, l'ammiraglio della Regia Marina italiana; onde per cui, il suo collega ammiraglio Birindelli era non di rado suo ospite. Mia zia, Dini Clara di fu Menotti e Dini Giuseppa (entrambi i miei bisnonni facevano Dini di cognome, ma non erano minimamente imparentati né tra di loro, né con Lamberto), si è ritrovata quindi a servire a tavola questo signore e, ogni tanto, tornava a casa e raccontava delle cosine. Ma ora non può più raccontare nulla, ohimé.
Probabilmente si tratta di un inno della “Brigade internationale des Français” nella guerra di Spagna, la “XIV”, chiamata “La Marseillaise”. Credo che sia stato composto nel 1936 o 1937 da uno dei suoi comandanti, il colonnello Jules Dumont – e non Jean-Noël - (1888-1943), militante comunista che in seguito fu catturato dai nazisti alla fine del 1942 per essere poi fucilato il 15 giugno 1943 nella fortezza del Mont-Valérien a Parigi.
Interpretata da Les Charlots in “Les Charlots chantent Boris Vian” del 1969.
Poi anche da Jacques Higelin in “Jacques Higelin et Catherine Sauvage chantent Boris Vian” del 1990.
“Chaussette à clous”, en argot, désigne un soulier ferré, et, au pluriel, les agents de la DPSD (Direction de la protection et de la sécurité de la défense).
“Scarpette chiodate”, in argot, indica uno stivale ferrato e, al plurale, i gendarmi del ministero della difesa francese.
Curiosamente i cognomi appioppati ai gendarmi protagonisti del brano sono quelli di allora (e in parte ancora oggi) note ditte francesi costruttrici di ascensori e montacarichi…
Et pour que le cadeau soit plus beau... Voici le texte de la chanson.... Mais c'est quand même une chanson de Boris Vian...
Et si quelqu'un retrouve l'interprétation de Boris... Si, si, elle existe, je l'ai souvent entendue...
Cordial
Marco Valdo M.I.
Huit Jours en Italie
Chanson française – Huit Jours en Italie – Boris Vian – 1957
Chérie, te souviens-tu du Lac de Côme
Où nous avons passé huit jours jolis
Dans une petite auberge jaune de chrome
Au bord de l'eau près des galets polis
Je commençais à ressentir tous les symptômes
Des nouveaux arrivants en Italie
Et malgré mon absence de diplômes
Je ne parlais que la langue du pays
Gelati, spaghetti, frittati, legumi, salami
Panino, vitello, formaggio et brodo di pollo
Minestra, senapa, gazzosa, e cioccolata
Les signori sont servis !
J'étais devenu calé sur la dînette
Mais je ne savais pas parler d'amour
Il aurait bien fallu... (continua)
Oh! battagliero
Uno sguardo ardito e fiero che rincorre l'aldilà
dal blog Leonardo, 5 dicembre 2006
Io non volevo troppo parlarne, ma è vero che in questi fine settimana, in queste nebbiose città cispadane, la gente col bicchiere in mano guarda il cielo o guarda i portici e non fa che chiedersi: hai visto che fine ha fatto Lindo? C’è qualcosa che possiamo fare? Per lui? O per non diventare come lui?
Non lo saverà dal cero / il suo lucido pensiero
A domanda rispondo che l’unico vero vaccino a quel che è successo a Lindo (la vocazione fulminante) andava preso da bambini. Si chiama catechismo, è abbastanza duro da mandar giù, ma se ti fai la trafila regolare dalla prima confessione alla Cresima, ti puoi considerare abbastanza immunizzato. E allora lo vedete che serve, il catechismo? E i sacramenti? Non solo per conoscere Gesù, ma per assuefarsi ai preti. Hai paura di soccombere al fascino... (continua)