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Prima del 2013-7-26

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Story Of Isaac

Story Of Isaac
cantata da Maciej Zembaty.
La canzone fa parte del box "35 X Leonard Cohen".
Venne anche eseguita nello spettacolo televisivo del 1978 "Pieśni miłości i nienawiści" ("Songs of love and hate") nella regia di Tomasz Zygadło con la scenaggiatura di Maciej Zembaty e Maciej Karpiński che tradussero le canzoni.
Le poesie di Leonard Cohen sono recitate da Roman Wilhelmi.

Hanno partecipato:

Elżbieta Adamiak
Teresa Haremza
Jacek Bednarek
Waldemar Chyliński
Jan Kanty Pawluśkiewicz
Andrzej Poniedzielski
Maciej Zembaty

Gruppo Maanam cioè:

Kora Jackowska
Marek Jackowski
John Porter

e gli amici

https://www.youtube.com/watch?v=TFRm11NDQgg

https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI

visto che precedente filmato della versione originale non è più reperibile propongo uno nuovo

https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
OPOWIADANIE IZAAKA
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 26/7/2013 - 20:14
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Goodbye and Hello

Goodbye and Hello
‎[1967]‎
Parole di Larry Beckett (1947-), poeta e cantautore.‎
Musica di Tim Buckley
La canzone che dà il titolo al secondo, bellissimo album del grande cantante e musicista statunitense

Addio al vecchio, alla genta antica chiusa nelle torri del potere piene di crepe, addio ai drogati di ‎velocità che non sanno viaggiare, addio al re e alla regina chiusi nel loro castello a contare il tesoro, ‎addio ai generali che giocano a stare in equilibrio sulle tombe dei nostri figli e agli imperatori ‎buffoni che raccontano che la guerra è pace, addio a questi assassini, addio agli uomini ed alle ‎donne che non sanno amare, addio alla gente antica che sta agonizzando, addio alle loro maschere ‎di morte, ai loro quotidiani compromessi, ai loro castelli di sabbia, addio…‎
E saluto i nuovi bambini, coloro che vivranno perché il vecchio sta morendo…‎
E con un gesto dico addio all’America, e con un... (continua)
The antique people are down in the dungeons
(continua)
inviata da Bernart 26/7/2013 - 14:43
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Богородица, Путина прогони

Богородица, Путина прогони
cari spagnoli per favore protestate insieme agli altri paesi contro politica di Putin е per le liberta delle Pussy Riot Nadya Tolokonnikova i Marya Alyokhina
lolita vinnikova 26/7/2013 - 14:36
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A Conscientious Objector Lament‎

A Conscientious Objector Lament‎
‎[1917?]‎
Scritta da Davy Burnaby e Gitz Rice
Testo in due versioni parzialmente differenti trovate ‎‎qui e ‎‎qui. ‎
Interpretata da Alfred Lester (1872-1925), cabarettista inglese piuttosto noto nell’avanspettacolo ‎durante gli anni a cavallo della Grande Guerra, nella rivista musicale intitolata “Round The Map, a ‎Musical Globe Trot”.‎
Nella raccolta intitolata “Oh! It's A Lovely War (Vol 2) – Songs and Sketches of the Great War ‎‎1914-1918”‎

Sicuramente gli autori di questa canzone (Gitz Rice, in particolare, era un ufficiale con il compito di ‎organizzare spettacoli di intrattenimento per le truppe) intendevano proporre una parodia di chi si ‎rifiutava di combattere (si veda l’insistenza sull’effeminatezza e la suggerita omosessualità), ma ‎resta il fatto che nelle trincee fu cantata con gusto e con sincerità dai soldati inglesi che mettevano ‎l’accento sul verso “in trincea spediteci... (continua)
Perhaps you wonder what I am,
(continua)
inviata da Bernart 26/7/2013 - 13:44
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The Manchester Rambler

The Manchester Rambler
‎[1932]‎
Una delle prime canzoni di MacColl, presente in diverse raccolte come, per esempio, “The World ‎Of Ewan MacColl and Peggy Seeger, Vol.1” del 1970.‎
Testo trovato su Mudcat Café‎

‎Nei primi decenni del secolo scorso, nel Regno Unito era vietato agli escursionisti di attraversare i ‎terreni in aperta campagna. Di fatto ciò impediva a chicchessia di visitare a piedi alcuni dei posti ‎più belli del paese. Nel 1932 la Ramblers' Association, la più grande associazione escursionistica ‎inglese, lanciò una campagna di disobbedienza civile affinchè fosse finalmente affermata la libertà ‎degli individui di muoversi liberamente a piedi sul territorio nazionale. ‎

Il 24 aprile 1932, guidati dal loro leader Benny Rothman, attivista politico e conservazionista, 3.000 ‎Ramblers attuarono un “mass trespass”, un’irruzione di massa nella zona del Peak District, oggi ‎parco nazionale, nel Derbyshire... (continua)
I've been over Snowdon, I've slept upon Crowden
(continua)
inviata da Bernart 26/7/2013 - 11:44
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In the War

In the War
(2011)
Album: "Up In The Sky"

Simri mi spiega – forse lanciando una critica ai testi non costruttivi, ripetitivi, vuoti – che nel comporre le loro canzoni prestano estrema cura alla scelta delle parole: «Non sono solo un “blablabla” di parole, ma esprimono realmente i loro principi fondamentali quali, fra i tanti, il rispetto per la natura e per gli altri». Basti ascoltare “In the war”, monito non paternalistico ma molto bello contro la guerra e contro i crimini di guerra.

Azionata dal potere, la guerra è un motore di cui non ci possiamo liberare. Sono loro stessi ad ammetterlo, nella persona di Esra, il batterista: «La guerra è uno stato endemico della natura umana, ci appartiene». Burattinai sono i governatori, burattini centomila soldati che non sanno cosa cercare e finiscono per spararsi da soli.
Marilù Oliva, Carmilla online
A king of foreign country heard some rumours in the night
(continua)
26/7/2013 - 11:26
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Justice!

Godswill
Justice!
Trayvon Martin, un ragazzo di 17 anni afroamericano è stato ucciso il 26 febbraio 2012 da George Zimmerman, guardia giurata che l'ha ucciso in quanto "persona sospetta"

Canzoni dedicate a Trayvon Martin:
Trayvon Jasiri X
Justice! Godswill
We Are Trayvon Plies
Trayvon Martin Tribute Papoose
Super Life Chaka Khan
Hoodiez Willie D
I wonder why Rick Ross
The Ballad of Trayvon Martin Will Hoge
Justice (if You're 17) Wyclef Jean
No More Innocent People Dying Kamal Imani
Trayvon David Rovics
Sandra's Smile Blood Orange
Call It What It Is Ben Harper
Angel Down Lady Gaga
Sad News Swizz Beat
Black America Again Common


Trayvon Martin era un ragazzo afroamericano di 17 anni.‎



Il 26 febbraio 2012, mentre passeggiava verso le 19 in una strada di Sanford, Florida, era stato ‎segnalato alla polizia come sospetto da George Zimmerman, un membro di un gruppo di vigilantes ‎della zona... (continua)
Uhh! Another black teen murdered in cold blood
(continua)
inviata da DoNQuijote82 25/7/2013 - 20:47
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It's So Wrong

1991
We are marching
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/7/2013 - 20:01
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The Colour-Bar Strike

The Colour-Bar Strike
‎[1948?]
Scritta da Charlie Mayo ed Ewan MacColl
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1958 intitolato “Second Shift”.‎

Nel secondo dopoguerra, quando segretario della National Union of Railwaymen britannica (NUR, ‎oggi dissolta) era Jim Figgins, ci furono tra i lavoratori delle ferrovie alcune tensioni di matrice ‎razziale. Parecchi bianchi rifiutavano di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di pelle nera. Alla ‎stazione di King’s Cross venne proclamato uno sciopero per chiedere l’allontanamento dei neri ma ‎la NUR non diede il suo sostegno e Jim Figgins disse che il simbolo del sindacato era una stretta di ‎mani e che non importava se quelle mani erano bianche o nere o di qualunque altro colore…‎

My union badge shows two joined hands
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 16:55
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Tamburino del reggimento

Tamburino del reggimento
Fa un certo effetto riascoltare una canzone dopo almeno 55 anni. Tanto tempo è trascorso, da quando, da bambino, sentivo Nilla Pizzi cantare questo brano. Papà aveva comprato la radio da poco, e per me ascoltare la radio era un'emozione non da poco... Altri tempi, altra Italia! Migliore, peggiore? Sinceramente non saprei giudicare con certezza ed obbiettività! Posso solo dire che ogni epoca ha in sé del bello e del brutto: certo, fra la pace e la guerra non può esserci nessun paragone; ma non bisogna mai demonizzare nessun'epoca , nessun momento dell'umano divenire.
Francesco MAFRICA 25/7/2013 - 16:28
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Treadmill Song (or Gaol Song)‎

Treadmill Song (or Gaol Song)‎
‎[fine 800?]‎
Una canzone raccolta intorno al 1906 nel Dorset.‎
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e dopo di loro da altri artisti, in ‎‎differenti versioni) nel disco del 1957 ‎intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎



Prigionieri, con l’animo piegato dalla monotonia e dalla durezza del lavoro, dall’alba al tramonto, ‎ed il corpo segnato dal cibo scarso e schifoso… Una delle non frequenti canzoni popolari inglesi sul ‎tema del carcere, quasi sicuramente composta da chi l’esperienza l’aveva vissuta sulla sua pelle…‎
‎“Step in, young man, I know your face,
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 16:18
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Hard Case

Hard Case
‎[1956?]‎
Parole e musica di Ewan MacColl.‎
La prima incisione risale ad un EP del 1956 con Alan ‎Lomax and the Ramblers e Peggy Seeger.‎

Poi anche in “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals” del 1957.‎

Ewan MacColl conobbe da Alan Lomax le “chain-gang songs” americane e provò a scriverne una il ‎salsa inglese documentandosi sullo slang carcerario direttamente da ex detenuti di Dartmoor ed altre ‎carceri britanniche.‎
I've done me time in Liverpool
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 15:47
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Van Dieman's Land

Van Dieman's Land
‎[prima metà dell’800]‎
Una “broadside ballad” di anonimo autore irlandese incisa da Ewan MacColl con Peggy ‎Seeger (e prima e dopo di loro da molti altri, in ‎‎differenti versioni) nel disco del ‎‎1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎

Se nel Regno britannico di 6-700 il destino di un “poacher”, un bracconiere, poteva essere la morte ‎per impiccagione (vedi Geordie, resa celeberrima anche grazie alla versione di Fabrizio De André), ‎nei primi decenni dell’800 la giustizia preferiva non sprecare un paio di braccia e spediva i ‎condannati nelle colonie penali e nelle fattorie-prigioni della Terra di Van Diemen, Tasmania.‎
Un modo piuttosto spiccio per colonizzare nuove terre ed ampliare i confini dell’Impero a costo ‎zero o, meglio, facendo pagare il prezzo a poveracci, criminali comuni e prigionieri politici…‎
Al proposito si vedano anche Van Diemen's Land, Back Home In Derry e Bunch of Damned Whores.‎
Come all you gallant poachers,
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 15:09
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Spence Broughton

Spence Broughton
‎[fine 700 / inizio 800]‎
Una “broadside ballad” di autore anonimo incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel ‎disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”‎

Una canzone sulla ferocia della “giustizia”, tanto più cattiva quanto più sfigato è colui sul quale si ‎abbatte, così crudele da inseguire le proprie vittime anche dopo la morte per esecuzione…‎

Spence Broughton era un contadino del Lincolnshire, sposato con tre figli.‎
Ad un certo punto, intorno ai 40 anni, probabilmente decise che si era scassato le palle di quella vita ‎di stenti, mollò la famiglia e si trasferì a Sheffield vivendo di gioco d’azzardo e piccoli furti.‎
All’inizio del 1791 Spence Broughton decise che era venuto il momento di dare una svolta alla sua ‎meschina carriera criminale e con un complice progettò una rapina alla diligenza postale che serviva ‎tra Sheffield... (continua)
To you my dear companions accept these lines I pray;
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 13:14
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Enough Is Enough

Enough Is Enough
‎[2004]‎
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”‎
There's a man in the desert
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 10:23
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Holy War

Holy War
‎[2004]‎
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”‎
Have you looked around and found
(continua)
inviata da Bernart 25/7/2013 - 10:19
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The Gresford Disaster

The Gresford Disaster
‎[1934]‎
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎
Testo trovato su Mudcat Café‎

Il 22 settembre del 1934 si verificò una terribile esplosione di gas metano nella grande miniera di carbone di ‎Gresford nel Galles. Morirono 266 minatori, alcuni dei quali dei ragazzini, compresi alcuni delle ‎squadre di soccorso intervenute dopo l’incidente. ‎

Incidente? Non fu affatto un incidente ma, come molte volte è capitato e capita in ogni angolo della ‎terra (compresa la nostra ridente penisola, e penso soprattutto al recente rogo alla ‎‎Thyssen Krupp di Torino), la ‎strage fu causata dall’insufficienza delle misure di sicurezza e dall’incuria della società proprietaria ‎che non aveva provveduto a sostituire o implementare i sistemi di ventilazione.‎
Né il tribunale né la proprietà consentì ai legali e ai periti dei lavoratori... (continua)
You've heard of the Gresford Disaster,
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 15:56
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The Wark O' The Weavers

The Wark O' The Weavers
David Shaw di Forfar, Scozia – autore pure di The Forfar Soldier già presente su questo sito – era un ‎‎“weaver”, un operaio tessile che amava comporre canzoni. Siccome pare sia morto intorno al 1856, ‎fu sicuramente testimone, se non protagonista, del grande sciopero armato che i lavoratori scozzesi, ‎i tessili in testa, proclamarono nel 1820 per protestare contro le condizioni di lavoro, le paghe da ‎fame e la disoccupazione galoppante dovuta alla crisi successiva alla fine delle guerre napoleoniche ‎e all’avvento dei primi telai meccanici. ‎

Più che uno sciopero fu proprio un’insurrezione in nome della fine dello sfruttamento e per ‎l’eguaglianza dei diritti, insomma una protesta armata ispirata ai valori della Rivoluzione francese. ‎Nei primi giorni di aprile del 1820 si verificarono parecchi scontri tra manifestanti ed esercito e ‎polizia. Le forze della repressione ebbero la meglio,... (continua)
We're a' met thegither here tae sit an' tae crack,‎
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 15:11
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Fourpence a Day

Fourpence a Day
‎[inizio 900?]‎
Canzone che Ewan MacColl apprese da tal John Gowland, un minatore in pensione di Middleton-‎in-Teesdale, nella contea inglese di Durham.‎
Nel disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.‎



Una volta estratto dalla miniera il carbone va “lavato” per separare la frazione combustibile dal ‎materiale sterile. Oggi l’operazione è automatica, attraverso macchinari che usano un processo ‎gravimetrico basato su di una miscela di acqua e magnetite, ma un tempo veniva svolta a mano, ed ‎erano i ragazzini dagli 8/9 anni in su a farlo, sottopagati e sfruttati peggio dei loro padri… Il ‎‎“washer boy” o “coal-breaker boy” arrivava a lavorare fino a 12 ore al giorno per 4 centesimi di ‎paga, o al massimo 9 per i ragazzi più grandi, quelli prossimi a scendere in miniera…‎
Ore's a-waiting in the tubs, snow's upon t'fell,
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 14:35
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The Blantyre Explosion

The Blantyre Explosion
‎[1877]‎
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎

Il 22 ottobre del 1877 si verificò una devastante esplosione in due pozzi della William Dixon's ‎Blantyre Colliery a Blantyre, Scozia. ‎
Morirono 207 minatori che lasciarono un centinaio di vedove e circa 250 orfani.‎

By Clyde’s bonny banks as I sadly did wander,‎
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 13:52
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Four-Loom Weaver

Four-Loom Weaver
‎[1819-20]‎
Una canzone sulla grande crisi delle tradizionali manifatture tessili inglesi occorsa all’inizio ‎dell’800 in concomitanza con la comparsa dei primi telai meccanici.‎
Testo trovato su English Folk Music

Fu Ewan MacColl a raccoglierne alcune strofe nei primi anni 50 nel Lancashire (poi nella ‎raccolta “World Library of Folk and Primitive Music – England” curata da Alan Lomax).‎

Nel 1963 la incise Albert Lancaster Lloyd nel suo “The ‎Iron Muse - A Panorama of Industrial Folk Music”.‎

Ma la versione più bella resta questa di June Tabor e ‎‎Maddy Prior nel loro album del 1976 “Silly Sisters”‎

Dai commenti ai video pubblicati su YouTube apprendo che la canzone dovrebbe risalire ‎esattamente al 1790 e che Ewan MacColl la incise anche nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎
I'm a four-loom weaver as many a one knows;
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 13:14
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Walk Like a Giant

Walk Like a Giant
(2012)

Album: Psychedelic Pill (Neil Young & Crazy Horse)

Bellissima canzone sugli anni in cui la generazione di Neil Young pensava di poter cambiare il mondo. Con ancora la speranza di riuscirci in futuro.

Qui riportiamo le parole dell'extended version. La versione tagliata (radio edit) parte dalla seconda strofa ("The tracks ahead were long and straight...").
I used to walk like a giant on the land
(continua)
inviata da Lorenzo 24/7/2013 - 12:34
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Stuck on the Treadmill

Stuck on the Treadmill
‎[2013]‎
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album “Electric”‎

Racconto di un destino comune a molti lavoratori: spremuti come limoni per anni, triturati nella ‎routine di un lavoro faticoso, e poi buttati sulla strada a 45/50 anni, troppo vecchi per un nuovo ‎lavoro, troppo giovani per non lavorare più…‎
The money goes out, the bills come in
(continua)
inviata da Bernart 24/7/2013 - 11:32
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L'inno della Canaglia, o Marcia dei ribelli

L'inno della Canaglia, <i>o</i> Marcia dei ribelli
[1891]
Testo di Pietro Gori
Sull'aria dell'Inno dei Lavoratori
(musica di Carlo della Giacoma)

"Lo scritto di Pietro Gori, che appare nel volume Battaglie e come sottotitolo porta Marcia dei ribelli, in realtà è molto più lungo del canto finora noto ed è stato scritto a Milano, nel carcere di San Vittore, il 17 luglio 1891 dove Gori si trovava rinchiuso per una condanna a dieci giorni. Il testo che riportiamo, più completo, deriva da due fonti d'archivio diverse che lo certificano come originario. Una di queste fonti è la Procura Generale di Roma che ordina 'il sequestro dell'altra pubblicazione intitolata Inno della canaglia - Marcia dei ribelli si cui si alliga alla presente una copia pel reato di cui agli articoli 247 e 246 del Codice Penale'. È lo stesso Gori a ricordare l'evento in cui ha scritto il testo: 'Una tal sera del luglio 1891 la Questura di Milano pensò bene di salvare... (continua)
O fratelli di miseria,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/7/2013 - 11:08
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Η μοναξιά

Η μοναξιά
I monaxiá
Στίχοι: Κατερίνα Γώγου
Μουσική: Κυριάκος Σφέτσας
Δίσκο: «Στο Δρόμο», 1981

La solitudine
Testo di Katerina Gogou
Musica di Kiriàkos Sfetsas
Disco: «Sto dromo/Per la strada», 1981





Mi sono messo in testa di tradurre quanto posso del libro delle poesie di Caterina Gogou, «Τώρα να δούμε εσείς τι θα κάνετε/Adesso vediamo cosa farete voi (Poesie 1978 - 2002)» uscito quest'anno 2013 per le Edizioni Kastaniotis, Atene, e che io posseggo in versione elettronica per una fortunata estrazione a sorte. Come spesso faccio, incomincio dai testi messi in musica, ovvero accompagnati da musica, come nel caso della Gogou: e via via che ne trovo uno che mi paia buono per il nostro sito, lo mando, sperando che possa interessare ai visitatori. Se, alla fine, converrà o no riunire i pezzi per ora separati, a questa decisione provvederanno a suo tempo i consoli. (gpt)
Η μοναξιά...
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 24/7/2013 - 10:50

Il canto dell'operaia

Romagnolo
Il canto dell'operaia
[1891?]
A firma di "Romagnolo"
Musica sconosciuta

Il canto, firmato semplicemente "Romagnolo", fu pubblicato ne "La Rivendicazione", a. VI, n° 4, Forlì 24 gennaio 1891. Si trattava di un settimanale di tendenze socialiste stampato a Forlì dal 1886 al 1891, e diretto da Germanico Piselli (Catanuto/Schirone, ed. 2009, p. 68)
Vita più misera
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/7/2013 - 10:45

Appello alla riscossa

[1898]
Sull'aria dell'Inno di Garibaldi

Composto dall'anarchico sanremese Domenico Zavattero sull'aria dell'Inno di Garibaldi di Luigi Mercantini. La composizione dovrebbe essere del 1898, ma la prima pubblicazione a stampa proviene dal Canzoniere dei ribelli pubblicato a Barre (VT) dalle "Edizioni della Critica Sovversiva" nel 1903. Il testo proviene da Catanuto/Schirone, p. 132 (ed. 2009); contiene però parecchi refusi che qui sono stati corretti. Su Domenico Zavattero si veda anche l'assai dettagliato articolo di Anarcopedia.
Lavoratore oppresso, schiavo ed avvilito
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/7/2013 - 00:35
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ZOMO na Legnickiej

Musica: Miki Mousoleum
Testo: Krzysztof "Kaman" Kłosowicz

La versione originale di scarsissima qualità è illustrata dal documentario dell'epoca girato da Agenzia Fotografica Indipendente "Dementi". Nel video successivo vengono usati frammenti della stessa pelicola per un clip con il cover della canzone eseguito dal gruppo Big Cyc.

ZOMO - Motorized Reserves of the Citizens' Militia
ZOMO - Motorisierte Reserven der Bürgermiliz
ZOMO, ZOMO, ZOMO, ZOMO, ZOMO na Legnickiej
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/7/2013 - 19:28
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Weevils in the Flour

Weevils in the Flour
‎[1963]‎
Parole di Dorothy Hewett (1923-2002), poetessa e scrittrice femminista e comunista.‎
Messa in musica da tal Mike Leyden (?) nel 1965.‎
Incisa dal grande musicista Declan Affley in un album postumo del 1987. Lui infatti morì ‎improvvisamente nel 1985 a soli 45 anni.‎



La multinzionale BHP Billiton è la più grande compagnia mineraria del mondo
Ha sede a Melbourne, in Australia, ma estrae ogni sorta di risorsa naturale dalle viscere della terra ‎in ogni angolo del mondo.‎
Nel 2012 ha registrato profitti per 15.532 miliardi di dollari…‎
Io invece l'anno scorso ne ho guadagnati 15.600, ma erano Euri, e non erano miliardi e nemmeno ‎milioni…‎
On an island in a river, how that bitter river ran
(continua)
inviata da Bernart 23/7/2013 - 16:48

The Hem of Her Apron

The Hem of Her Apron
‎[2008]‎
Versi di Zondrae Della Bona King
Musica di Raymond Crooke, musicista e folksinger ‎australiano

Poesia vincitrice del Mount Kembla Mining Heritage Festival che ‎annualmente si tiene in un villaggio sulle montagne del Nuovo Galles del Sud, nei pressi di ‎Wollongong, che fu teatro di un grande disastro minerario quando il 31 luglio del 1902 una terribile ‎esplosione in una miniera di carbone causò la morte di 96 minatori.‎
Like most girls of her generation she was clever with needle and thread,
(continua)
inviata da Bernart 23/7/2013 - 13:49
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1968

bambini corrono dietro alle corriere
(continua)
inviata da adriana 23/7/2013 - 12:14
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The Ballad of 1891‎

The Ballad of 1891‎
‎[1951]‎
Parole di Helen Palmer (1917-1979), militante socialista australiana, responsabile della rivista ‎politica “Outlook”.‎
Musica di Doreen Bridges.‎

Quella che molti ancora oggi considerano una ballata politica ottocentesca ‎‎fu in realtà scritta nel 1951 da due attiviste ‎e militanti socialiste australiane.‎

Nel 1891 il Queensland fu turbato da un violento scontro sociale che rischiò di degenerare in guerra ‎civile. Gli “Squatters” – così in Australia erano chiamati i grandi proprietari terrieri ed allevatori – ‎sobillarono uno scontro tra “Shearers” (gli operai tosatori di pecore), tra quelli non sindacalizzati e ‎quelli che invece si riconoscevano nell’Union di categoria. Quando gli operai portuali ‎solidarizzarono con gli unionisti rifiutandosi di caricare la lana prodotta senza il rispetto delle ‎condizioni sindacali, gli “Squatters” formarono una loro “confindustria” e dichiararono... (continua)
The price of wool was falling in eighteen ninety one
(continua)
inviata da Bernart 23/7/2013 - 11:55
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I mercenari della pace

Sono soldati sdraiati su brande
(continua)
inviata da adriana 23/7/2013 - 10:04
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Liberami

il mio posto è dare al mondo
(continua)
inviata da adriana 23/7/2013 - 10:02
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Gurindji Blues

Gurindji Blues
‎[1971]‎
Scritta da Ted Egan e Galarrwuy Yunupingu
Negli album “The Bangtail Muster” (1973) e “The Aboriginals” (1997)‎



Gurindji è il nome di un gruppo di aborigeni australiani che vivono nella zona del fiume Victoria, ‎nel Territorio del Nord, 460 km a sud ovest della città di Katherine. Molte famiglie Gurindji ‎lavoravano nella fattoria di Wave Hill, oggi Kalkarindji, fondata alla fine dell’800 dall’esploratore ‎ed allevatore Nathaniel Buchanan ed in seguito acquistata da una società facente capo al magnate ‎inglese barone Vestey. I mandriani aborigeni ricevevano una paga sensibilmente più bassa dei ‎lavoratori bianchi. La famiglie aborigene erano costrette a vivere in roventi baracche di lamiera ‎ondulata, prive di tutto.‎

‎ ‎
Nel 1966 circa 200 Gurindji e le loro famiglie, guidati da un leader carismatico di nome Vincent ‎Lingiari (1908-1988), entrarono in sciopero ad oltranza,... (continua)
Poor bugger me, Gurindji
(continua)
inviata da Bernart 23/7/2013 - 09:16
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Pelageja / Пелагея: Пташечка

Pelageja / Пелагея:  Пташечка
У зялёному саду пташечкай пропела
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/7/2013 - 01:46
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Never Really There

Never Really There
La canzone è preceduta dalla cover di Cat Stevens "Wild world".
I was never really there, I left before I awoke
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/7/2013 - 01:26
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Idzie wojna

Idzie wojna
old polish punk style

http://www.siekiera.serpent.pl/
Gdy po schodach płynie sobie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/7/2013 - 00:28
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A Song for Grace

A Song for Grace
‎[1985?]‎
Parole e musica di Ted Egan‎
Nell’album intitolato “The Anzacs”, dedicato ai ragazzi dell’Australian and New Zealand Army ‎Corps che morirono come mosche nel corso della terribile campagna di Gallipoli (1915-16).‎
Interpretata da Nerys Evans, moglie dell’autore.‎
Testo trovato su Mudcat Café.

I was a girl of thirteen when my three brothers went to the war;
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 16:30
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The Drover’s Boy

The Drover’s Boy
‎[1982]
Parole e musica di Ted Egan.
Nel disco “The Drover's Boy - A Celebration of Australian Women” pubblicato nel 2002‎
Testo trovato su Mudcat Café.

‎"Up to around 1940 much of the work on frontier cattle stations in northern Australia was ‎performed by Aboriginal women. They did most of the domestic work, but many of them also ‎worked as "stockmen" as they called themselves, and they made a marvelous contribution to the ‎pastoral industry. Some worked as drovers, taking cattle on long trips interstate.‎
Because there had been so much ill-treatment and exploitation of Aboriginals, laws were passed ‎preventing non-Aboriginal men from 'being in the company of Aboriginal women'. Marriage or ‎association was only possible if permission was given by the Chief Protector of Aboriginals. Often ‎Aboriginal women were dressed as 'boys' to defy these laws. More often than not this was ‎implemented... (continua)
They couldn't understand why the drover cried
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 16:07
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Bunch of Damned Whores

Bunch of Damned Whores
‎[1993]‎
Parole e musica di Ted Egan
Nel disco “The Drover's Boy - A Celebration of Australian Women” pubblicato nel 2002‎
Interpretata da Nerys Evans, Margret Roadknight, Geraldine Doyle e Margot Moir.
Testo trovato su Mudcat Café.

Una canzone sull’ipocrisia del Potere inglese, tanto secolare quanto religioso, rispetto alle donne ‎delle classi popolari finite in galera per furto o meretricio (ossia per sopravvivenza) e poi spedite ‎nelle colonie penali e nelle fattorie prigione in Australia… “Un mucchio di maledette ‎puttane…”
Una canzone che per tema mi ha subito riportato alla mente la bellissima Katie Cruel interpretata da ‎Karen Dalton.‎
We're a bunch of damned whores and we never wear drawers,
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 15:20
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West of the Wall

West of the Wall
‎[1962]‎
Parole e musica di Wayne Shanklin (1916-1970), compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e ‎produttore statunitense.‎
Interpretata dalla cantante Toni Fisher con la Wayne Shanklin Orchestra.‎
Testo trovato su Atomic Platters



Una canzone d’amore con in mezzo un muro, quello di Berlino, eretto solo l’anno prima.‎
La donna, rimasta a Berlino ovest, trepida per l’amato oltre cortina (di ferro) e spera che il ‎maledetto Muro (“Schandmauer”, il muro della vergogna) che divide il loro amore possa cadere ‎presto… Passeranno – come sappiamo - quasi 30 anni.‎

West of the wall, I'll wait for you
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 13:08
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I'm Gonna Dig Myself a Hole‎

I'm Gonna Dig Myself a Hole‎
‎[1951]‎
Parole e musica Arthur 'Big Boy' Crudup
Testo trovato su Atomic Platters



Un blues contro la guerra di Corea vista con gli occhi di un afroamericano: “Dovrò scavarmi ‎una buca, portarmi la fidanzata sotto terra. Verrò fuori solo quando non ci saranno più guerre in ‎giro…”

I might dig myself a hole
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 12:03




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