La libertà
1973
Lo shampoo/La libertà
«Dialogo tra un impegnato e un non so»
Lo so che questa canzone è stata cassata più volte, ma oggi mentre ero in auto la riascoltavo (orrore orrore) nella versione di Emma (dall'album tributo a Gaber). E nel riascoltarla, superando il fastidio per "Strillex", ne ho colto un nuovo significato, o meglio il suo significato... E io credo che questo sito possa in qualche modo rappresentare quella libertà di cui parla Gaber... La libertà non è starsene in santa pace in disparte a fare quello che più ci aggrada, non è nemmeno (aggiungerei solo) votare per questo o per quell'altro partito, ma è spendersi per la collettività, è impegnarsi ogni giorno per cambiare il nostro piccolo angolo di mondo. E allora forse vista in quest'ottica può entrare a pieno diritto tra le CCG. Aggiungo un commento trovato in rete (datato 2008)
Più attuale che mai, questa bellissima canzone... (continua)
Lo shampoo/La libertà
«Dialogo tra un impegnato e un non so»
Lo so che questa canzone è stata cassata più volte, ma oggi mentre ero in auto la riascoltavo (orrore orrore) nella versione di Emma (dall'album tributo a Gaber). E nel riascoltarla, superando il fastidio per "Strillex", ne ho colto un nuovo significato, o meglio il suo significato... E io credo che questo sito possa in qualche modo rappresentare quella libertà di cui parla Gaber... La libertà non è starsene in santa pace in disparte a fare quello che più ci aggrada, non è nemmeno (aggiungerei solo) votare per questo o per quell'altro partito, ma è spendersi per la collettività, è impegnarsi ogni giorno per cambiare il nostro piccolo angolo di mondo. E allora forse vista in quest'ottica può entrare a pieno diritto tra le CCG. Aggiungo un commento trovato in rete (datato 2008)
Più attuale che mai, questa bellissima canzone... (continua)
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 15:34
Last Night I Had The Strangest Dream
Reinat TOSCANO, lo 23 de setembre dau 2003
LA NUÈCH PASSADA AI PANTAIAT.
(continua)
(continua)
inviata da Reinat TOSCANO 21/6/2013 - 13:49
Qui si compie la mia storia
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Qui si compie la mia storia
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:30
L'altrove
2002
Corpo di guerra
feat. Tiziana Ghiglioni
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (continua)
Corpo di guerra
feat. Tiziana Ghiglioni
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (continua)
Dice di vedere, lì, sotto quel ponte,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/6/2013 - 12:29
Sfinita
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Siete venuti qui per solidarietà
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:24
La brezza tra gli ulivi
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Dolce brezza tra gli ulivi
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:21
Le fughe, i ritorni
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Siete stati chiamati,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/6/2013 - 12:16
Una cosa sola
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Quando il sangue e la memoria sono una cosa sola
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:15
Non parla
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
E non parla non dice il suo tormento,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/6/2013 - 12:10
Fuggono
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
E' un odio da un altro tempo;
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:09
Stay human
2013
Human
Trascritta dal video, incompleta
Human
Trascritta dal video, incompleta
Passa dentro i tunnel di Rafah l'oro dei narghilè
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 09:17
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Je Chante Des Chansons d'Amour
Je chante des chansons d'amour
(continua)
(continua)
inviata da Davide Costa - sito: http://digilander.libero.it/davidecosta/ 21/6/2013 - 02:09
Quand est-ce qu’on mange?
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Les choses paraissent faciles
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:50
Je chante
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Je chante pour ceux qui ne peuvent pas entendre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:39
Ecce Homo
[1977]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
- Prologue
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:21
Minorité
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Encore enfant je vivais tout près d’un désert
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:04
L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
[Intro parlée] Il y a plusieurs années, oh ça fait longtemps maintenant, j’avais lu dans le Monde je crois, enfin un journal sérieux, j’avais lu un tout petit entrefilet dans les pages étrangères sur l’histoire d’un... d’un gamin au Brésil qui était venu avec un énorme fusil et qui avait attaqué un commissariat, enfin l’équivalent du commissariat là-bas, oh c’est pas... c’est pas... parce que... en plus par erreur peut-être, parce qu’ils ont beau être ce qu’ils sont au Brésil ou ailleurs, mais je ne pense pas qu’ils aient tiré froidement sur un enfant ils ont dû avoir peur puis il a été complètement déchiqueté. Et ça m’avait... à l’époque, ça m’avait... troublé, quoi et j’ai essayé d’en faire une chanson en hommage à ce... à ce... à ce gamin quoi...)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 20:54
Violence 1 et Violence 2
[1975]
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Et le vent qui commence à hurler
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 20:45
La ballata dell'invasione degli extraterrestri
Chanson italienne – La ballata dell'invasione degli extraterrestri – Alberto Camerini – 1975
Texte et musique : Alberto Camerini, de l'album “Cenerentola e il pane quotidiano”, 1975.
Texte et musique : Alberto Camerini, de l'album “Cenerentola e il pane quotidiano”, 1975.
BALLADE DES EXTRATERRESTRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2013 - 18:41
Where Have all the Flowers Gone
Uno dei migliori pezzi di Pete, ed è tutto dire!
A proposito, credo che negli accordi i Gbm dovrebbero essere Gm, se non vado errato.
A proposito, credo che negli accordi i Gbm dovrebbero essere Gm, se non vado errato.
Alessio 20/6/2013 - 18:27
Χτες στην Οδό Αβέρωφ
Guardate bene in faccia questo pezzo di merda.
Si chiama Giorgos Katidis, ha una ventina d’anni, è un calciatore, è greco.
La foto risale al marzo di quest’anno quando la sua ex squadra, l’AEK di Atene, vinse un’importante partita di campionato.
Almeno per quel gesto il pezzo di merda in questione è stato radiato da ogni rappresentativa greca.
Sapete però dove ha trovato rifugio? Qui in Italia! Dopo un anno di osservazione, il Novara Calcio ha deciso di acquistarlo…
Ma l’hanno osservato bene ‘sto coglione decerebrato? Non ci bastava il fascistello nostrano Paolo Di Canio?
Almeno lui ce lo siamo tolti dalle balle, visto che ora allena nel Regno Unito… Sarà contento Roberto Fiore, che nella “perfida Albione” ha fatto fortuna!?! (A proposito la pagina su it.wikipedia dedicata al fondatore di Forza Nuova è stata oscurata per “possibili controversie legali…)
Invece quelli del Novara dicono che il nazifascista Giorgos Katidis è un bravo calciatore…
IO A CALCI IN CULO LO PRENDEREI, DA NOVARA FINO AD ATENE!
Si chiama Giorgos Katidis, ha una ventina d’anni, è un calciatore, è greco.
La foto risale al marzo di quest’anno quando la sua ex squadra, l’AEK di Atene, vinse un’importante partita di campionato.
Almeno per quel gesto il pezzo di merda in questione è stato radiato da ogni rappresentativa greca.
Sapete però dove ha trovato rifugio? Qui in Italia! Dopo un anno di osservazione, il Novara Calcio ha deciso di acquistarlo…
Ma l’hanno osservato bene ‘sto coglione decerebrato? Non ci bastava il fascistello nostrano Paolo Di Canio?
Almeno lui ce lo siamo tolti dalle balle, visto che ora allena nel Regno Unito… Sarà contento Roberto Fiore, che nella “perfida Albione” ha fatto fortuna!?! (A proposito la pagina su it.wikipedia dedicata al fondatore di Forza Nuova è stata oscurata per “possibili controversie legali…)
Invece quelli del Novara dicono che il nazifascista Giorgos Katidis è un bravo calciatore…
IO A CALCI IN CULO LO PRENDEREI, DA NOVARA FINO AD ATENE!
Bernart 20/6/2013 - 14:03
Maledetta la guerra e i ministri
anonimo
Ciao, sono Alessandro Calamai, cantautore. Vi segnalo la mia versione di Maledetta la guerra e i ministri.
A presto!
A presto!
Alessandro Calamai (www.alessandrocalamai.net) 20/6/2013 - 13:56
Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)
[1942]
Versi del poeta francese Robert Desnos.
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del 1975.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963)
Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più di un anno gli distrussero il corpo…
Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.
Versi del poeta francese Robert Desnos.
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del 1975.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963)
Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più di un anno gli distrussero il corpo…
Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 12:09
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
The Trashmen: Surfin’ Bird
[1964]
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”
Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”
Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
A-well-a everybody's heard about the bird
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 22:57
Percorsi:
Colonne Sonore di film contro la guerra
Danos un corazón
favolosa! veramente bella e significativa! grazie gabriele che l' hai messa su!
Sara 19/6/2013 - 19:30
Oradour
[1944]
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato “Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.
Voce di Maeva Heitz.
Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard Aubert Oradour, mon amour.
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e sei ragazzini).
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato “Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.
Voce di Maeva Heitz.
Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard Aubert Oradour, mon amour.
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e sei ragazzini).
Oradour n'a plus de femmes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 10:54
Les charniers
[1945]
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul Éluard.
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943,
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata “Exécutoire” pubblicata nel 1947
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul Éluard.
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943,
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata “Exécutoire” pubblicata nel 1947
Passez entre les fleurs et regardez
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 10:07
Le châle rouge-gorge
anonimo
[1943]
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è il nome che in francese viene dato al pettirosso…
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è il nome che in francese viene dato al pettirosso…
Oui, j'ai peur au ventre d'être battu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 09:27
Storia di tutti
[1972]
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Mi guardo intorno e sento,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 08:36
Canto dei sanfedisti
anonimo
Per questo Gabriele. Sciacquati la bocca quando parli di Peppe Barra, perchè stai parlando di un Universo che tu non conosci. Un Universo di Cultura, Arte e Preparazione Intellettuale che tu non possiedi e sei solo un misero granello di materia. E sciacquati la bocca quando parli di tradizione orale napoletana, entro la quale rientra il Canto dei Sanfedisti, perchè l'ignorante rozzo da educare sei proprio tu...
Gianluca 19/6/2013 - 01:42
Folsom Prison Blues
in occasione di un concerto della band nel carcere di Melfi (2010)
MELFI PRISON BLUES
(continua)
(continua)
inviata da AVAST 18/6/2013 - 16:16
Les Armes de la douleur
[1943]
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.
I
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/6/2013 - 15:18
L'Avis
[1942]
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. Aveva 39 anni.
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. Aveva 39 anni.
La nuit qui précéda sa mort
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/6/2013 - 14:56
Midnight Special
Mi attizzano parecchio le folk songs e i blues americani, e sono anche abbastanza intonato da poter cantare talvolta con il karaoke. Allora, meglio conosci le parole e lo spirito di una canzone, meglio la canterai. Con la mia discreta conoscenza dell'inglese e con l'aiuto della recensione critica di questo sito, ho tradotto, anche un po' a naso, il testo di "The Midnight Special" nella versione dei Creedence Clearwater Revival, una delle più azzeccate di questa "prison song", sia nel vocal che nell'arrangiamento.
Una volta mi è capitato di cantarla assieme a una simpaticissima nera. Alla fine ero quasi andato fuori di testa...
Una volta mi è capitato di cantarla assieme a una simpaticissima nera. Alla fine ero quasi andato fuori di testa...
Allora ti svegli la mattina, e senti il campanello del lavoro suonare
(continua)
(continua)
inviata da Dario49 18/6/2013 - 10:18
Anonymous
Our Internet Surveillance State - ossia come siamo tutti controllati e tracciabili. Un articolo che spiega molto bene come e perché i governi e le compagnie private lo fanno.
Di almeno una cosa però potete sicuri: "Canzoni contro la guerra" e tutti i siti ospitati su autistici.org non loggano i vostri IP e non incrociano i vostri dati. E anche per questo non troverete mai su queste pagine il bottoncino "condividi su facebook".
Di almeno una cosa però potete sicuri: "Canzoni contro la guerra" e tutti i siti ospitati su autistici.org non loggano i vostri IP e non incrociano i vostri dati. E anche per questo non troverete mai su queste pagine il bottoncino "condividi su facebook".
Lorenzo 17/6/2013 - 23:56
Դլե յաման
La traslitterazione in caratteri latini
DLE YAMAN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2013 - 18:58
Yes, It's Genocide
Però serve già un po' per i primi rudimenti di armeno, esercitandosi "alla Lyons". Sembra che "jer" voglia dire "per", e quindi ci sono preposizioni (e non postposizioni); mi sa tanto che "-in" è un suffisso possessivo che significa "vostro", e che il verbo ha un modo volitivo ("voglio fare") formato col suffisso "-ne-". Il verbo "morire" ha tipica radice indoeuropea (*mor-/*mer-/*mr-) e anche la desinenza primaria di I singolare ("-m"). Si starà a vedere!
SI', E' GENOCIDIO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2013 - 17:56
×
Sig. Alessandro, Charlie conosce molto bene la tagedia, è mia figlia!
Sig. Sala quello che scrivi non è corretto!
Se qualcuno vuol conoscere esattamente come si sono svolti i fatti sono a disposizione! mi può contattare tramite ANA Valdobbiadene! Vi chiedo la coresia di scrivere fatti che conoscete! e non pagliacciate!spacciarsi per quello che non si è, è reato!Gabriella Piva