sì, se ne andato Claudio Rocchi... che anni quei primi '70... la musica era l'inevitabile contorno e condimento di tutta la vita. Anche se io ero su altre posizioni, non so che ha avuto poi (o avrà) torto o ragione.
s.
steno 19/6/2013 - 12:40
Beh, steno, non credo che sia una questione di torto o ragione aver capito "di colpo che il loro discorso è diverso dal tuo"... E' un fatto, punto e basta, al di là di quali siano stati gli esiti politici dei "magnifici 70".
E poi per gente come Claudio Rocchi la musica non era "contorno e condimento" ma il pane e il vino, ragione stessa di vita. Ed erano la musica e la vita prima di ogni altra cosa.
Ho appena finito di ascoltare questa canzone. Bella, ammetto che non la conoscevo.
È una strana sensazione quando qualcun altro esprime proprio quello che proviamo (o che abbiamo provato una volta..) Io me la ricordo bene la prima notte fuori casa (anche se – devo essere sincera – non mi ricordo se c'era la luna:-) ). Gli anni 70 erano già passati da un bel po' – ma è lo stesso. Non c'era un prato ma una sperduta stazione di frontiera – ma è lo stesso. C'ero io, sola, senza un posto preciso dove passare la notte, con pochi soldi e consapevole che nessuno mi avrebbe aiutato.. Con tante domande e tanti pensieri confusi in testa, sapendo che i miei amici continuavano a vivere una vita semplice e delineata. Dove andavo? Perché? Perché anch'io non volevo fare una vita “normale”? Non tentavo neanche di rispondere. Ma ero convinta che stavo facendo l'unica cosa giusta – dal mio punto di vista –... (continua)
Il testo traslitterato di Babi Yar proviene da Voices of the Holocaust della State College Choral Society. Contiene però alcuni errori di ortografia, che sono stati corretti qui. Inoltre, le strofe hanno spesso, nel testo della Choral Society, un'errata suddivisione dei versi. Ma, del resto, è l'unico testo completo di questa canzone presente in rete e sta a testimoniare una cosa precisa: il "revival" della canzone in yiddish, in un'epoca in cui la conoscenza di questa lingua è divenuta scarsa anche tra gli stessi ebrei. [RV]
Nella raccolta originale, pubblicata - come si è detto - clandestinamente dalle Éditions de Minuit, l'autore si firmava con lo pseudonimo (ulteriore) di Jean Amyot...
Per questo Gabriele. Sciacquati la bocca quando parli di Peppe Barra, perchè stai parlando di un Universo che tu non conosci. Un Universo di Cultura, Arte e Preparazione Intellettuale che tu non possiedi e sei solo un misero granello di materia. E sciacquati la bocca quando parli di tradizione orale napoletana, entro la quale rientra il Canto dei Sanfedisti, perchè l'ignorante rozzo da educare sei proprio tu...
s.