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A Gaspar

A Gaspar
[1979]

Album : Guitarra armada

GASPAR GARCIA LAVIANA (comandante Martín),sacerdote español que luchó junto a los sandinistas nicaragüenses

Nació en 1941 en Les Roces (San Martín del Rey Aurelio) y emigró años más tarde al pueblo langreano de Tuilla. Estudió bachillerato en Valladolid y Filosofía y Teología en Logroño. donde se ordenó en la orden del Sagrado Corazón. Celebró su primera misa en el año 1966 en la parroquía de su pueblo natal. Después se trasladó a Madrid, donde terminó un cursillo de Sociología. Aqui mismo compatibilizó su sacerdocio, en la parroquia de San Federico, con el trabajo de obrero en una carpintería del barrio. Durante los tres años que permaneció en Madrid trabajó intensamente con la juventud y con grupos de sacerdotes obreros con el afán de implicarse cristianamente en la marcha social.

En 1966 se fue a Nicaragua para trabajar como misionero en Tola. Allí estuvo... (continua)
Un buen día nos llegó
(continua)
inviata da adriana 30/4/2013 - 15:57
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Ya no hay locos

Ya no hay locos
‎[1938]‎
Da una poesia di León Felipe, nella raccolta “El payaso de las bofetadas y el Pescador de caña: ‎poema trágico español” del 1938.‎
Musica di Paco Ibáñez
In “Les concerts à Paris” (La Sorbonne, 1969, e Le Palais des Sports, 1971) e poi anche negli album ‎‎“Ya no hay locos”, edito in Argentina, e “Por Una Canción”, edito in Spagna, entrambi del 1990‎


Una poesia scritta da León Felipe all’indomani della sconfitta repubblicana nella Guerra Civile e ‎della sua partenza per il definitivo esilio in Messico.‎
Il poeta disperato constata come nel momento più basso della storia di Spagna, quello del trionfo ‎del fascismo franchista, con la Repubblica sia morto anche Don Chisciotte, lo strambo fantasma del ‎deserto che incarna la follia, intesa come utopia, speranza, sogno, lotta per la giustizia e per la ‎libertà. Ora che Franco, il rospo traditore e ladro, si è assiso sul trono amministrando... (continua)
Ya no hay locos,
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 15:26
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‎¡Qué pena!‎

‎¡Qué pena!‎
‎[1972]‎
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta ‎spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Versos y oraciones ‎de caminante” edita per la prima volta nel 1920 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974.‎
Musica di Carmina Álvarez.‎
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎¡Qué pena si este camino fuera de muchísimas leguas
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 14:25
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Vamos haciendo la historia

Vamos haciendo la historia
(1979)

Album :Vamos Haciendo La Historia
Vamos haciendo la historia por lo nuevo que vendrá
(continua)
inviata da adriana 30/4/2013 - 14:16
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El dinero

El dinero
‎[1969]‎
Parole e musica di Víctor Lima ‎‎(1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu ‎cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.‎
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎‎
Soy un cantor desde abajo
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 14:06
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Los grandes caballeros

Los grandes caballeros
‎[1971]‎
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” Víctor Lima (1921-‎‎1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare ‎uruguaya.‎
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)‎
Nell’album “Todos detrás de Momo”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Un “concept album” dedicato solo in apparenza alla “canción carnavalera” di Montevideo ma che in ‎realtà nei testi faceva riferimento alla complicata situazione politica dell’Uruguay (nel 1971 le ‎elezioni, in mezzo a brogli e a gran confusione, portarono al potere Bordaberry, il presidente che di ‎lì a poco aprì alla dittatura militare), ricorrendo alla farsa per aggirare la censura. ‎
Y aparecen los frac
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 13:52
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Comunicado

Comunicado
Versi di Otto René Castillo (1936-1967), in “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di ‎Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975‎
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, ‎musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.‎
Interpretata da Fernando López negli album “Causa de ternura” del 1991 e “Nada podrá contra la ‎vida - Homenaje a Otto René Castillo y Nora Paiz”, 2011.‎

Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è ‎stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo ‎paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci ‎dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata ‎poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una ‎Comunidad... (continua)
Nada
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 11:50
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Sólo queremos ser humanos

Sólo queremos ser humanos
Versi di Otto René Castillo (1936-1967)‎
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, ‎musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.‎
In “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975.‎
Interpretata da Fernando López (nell’album “Causa de ternura” del 1991) e anche dal duetto ‎messicano Los Magueyes.‎

Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è ‎stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo ‎paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci ‎dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata ‎poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una ‎Comunidad de Población en Resistencia sulle montagne... (continua)
Aquí no lloró nadie. ‎
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 10:57
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Feliciano Ama

Feliciano Ama
‎[1985]‎
Dal disco “Por eso luchamos” edito dalla Paredon/Folkways Records
Testo trovato sul sito della Folkways ‎Records.‎

‎Alla fine degli anni 20 anche il Salvador venne travolto dalla Grande ‎Depressione e chi ne pagò le conseguenze più nefaste furono pure lì le classi più umili ed in ‎particolare i contadini indigeni, già vittime di un sistema economico e sociale di forte ‎diseguaglianza.‎
Quando crollò il prezzo del caffè ed il dittatore Maximiliano Hernández Martínez cominciò ad ‎espropriare gli ejidos, le proprietà collettive, in favore dei grandi proprietari, i contadini che ‎abitavano nei territori occidentali corrispondenti al Señorío de Cuzcatlán, l’antica nazione degli ‎indigeni Pipil, si sollevarono contro il Governo. Il 22 gennaio del 1932 migliaia di campesinos, ‎armati soprattutto di machete, attaccarono fattorie e caserme, prendendo il controllo di alcune città.‎

Uno... (continua)
Porque te mataron Ama
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 14:56
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Anastasio Aquino

Anastasio Aquino
Parole e musica di Paulino Espinoza dei Yolocamba I Ta
Testo trovato sul sito del gruppo salvadoregno.‎

Come El indio Anastasio Aquino, una canzone sulla rivolta indigena in Salvador nel 1833.‎

‎Nel 1824, quando il processo indipendentista in centro America era giunto al suo ‎fulcro, conclusasi la brevissima parentesi del “Primer Imperio Mexicano”, si arrivò alla costituzione ‎della “República Federal de Centro América” comprendente gli attuali territori di Guatemala, El ‎Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. La nuova entità politica ebbe fin dall’inizio vita ‎difficile (e infatti non durò poi che 15 anni) perché per le necessità di bilancio si imposero nuovi e ‎pesanti tributi sulla proprietà e per quelle della difesa venne reintrodotto l’odioso reclutamento ‎forzato. Come accade in ogni epoca e in ogni angolo del mondo, ad essere colpite maggiormente ‎dalla nuove misure furono... (continua)
En mil ochocientos treinta y tres
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 13:01
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Eran 30 con él

Eran 30 con él
Nel disco "Amando en tiempo de guerra" del 1979, pubblicato in Costa Rica un mese prima del trionfo della rivoluzione sandinista e del ritorno in patria di Godoy
Le decian bandolero por mirar al sol de frente
(continua)
inviata da adriana 29/4/2013 - 12:42

Canción para un hombre justo (A Roque Dalton)‎

Canción para un hombre justo (A Roque Dalton)‎
Parole e musica di Dimas Castellón‎
Arrangiamento di Franklin Quezada ‎
Testo trovato sul sito del gruppo salvadoregno Yolocamba I Ta



Dedicata a Roque Dalton, poeta e guerrigliero, assassinato dai suoi stessi compagni nel ‎‎1975.‎
La poesia citata nell’ultima strofa è “Alta hora de la noche”, dalla raccolta “El turno del ofendido” ‎del 1962.‎
Era Centauro, era unicornio
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 12:34
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Poema de amor

Poema de amor
‎[1974?]‎
Da una poesia di Roque Dalton inclusa nella raccolta “Las historias prohibidas del Pulgarcito” del ‎‎1974‎
Musica del gruppo salvadoregno Yolocamba I Ta

Los que ampliaron el canal de Panamá
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 12:03
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Tercer poema de amor

Tercer poema de amor
‎[1975?]‎
Versi di Roque Dalton, dalla raccolta “Poemas clandestinos” del 1975.‎
Musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños” del 1983, dedicato alla lotta del ‎popolo salvadoregno contro la dittatura.‎
Interpretata da Vicente Feliú con Xiomara Laugart.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

A quienes te digan que nuestro amor
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 11:20
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Como tú

Como tú
‎[1975?]‎
Versi di Roque Dalton, da “Poemas clandestinos” del 1975.‎
Musica di Antonio Selfa

Roque Dalton è stato un grande poeta salvadoregno e un rivoluzionario.‎
Era figlio di un immigrato statunitense, era un uomo curioso e libero ed era, per l’appunto, un poeta, ‎una “strana creatura”… Forse per tutte queste cose insieme, nel 1975 fu assassinato dai suoi stessi ‎compagni, militanti come lui dell’organizzazione guerrigliera Ejército Revolucionario del Pueblo ‎‎(ERP), che lo accusavano di essere al soldo della CIA oppure di far parte dei servizi segreti cubani e ‎comunque di insubordinazione ai vertici del gruppo.‎
L’assassinio di Roque Dalton (ucciso insieme al leader operaio Armando Arteaga) è ancora oggi ‎avvolto nel mistero.‎
Yo como tú
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 10:43
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El indio Anastasio Aquino

anonimo
El indio Anastasio Aquino
‎Nel 1824, quando il processo indipendentista in centro America era giunto al suo ‎fulcro, conclusasi la brevissima parentesi del “Primer Imperio Mexicano”, si arrivò alla costituzione ‎della “República Federal de Centro América” comprendente gli attuali territori di Guatemala, El ‎Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. La nuova entità politica ebbe fin dall’inizio vita ‎difficile (e infatti non durò poi che 15 anni) perché per le necessità di bilancio si imposero nuovi e ‎pesanti tributi sulla proprietà e per quelle della difesa venne reintrodotto l’odioso reclutamento ‎forzato. Come accade in ogni epoca e in ogni angolo del mondo, ad essere colpite maggiormente ‎dalla nuove misure furono le classi più basse, le più numerose, ed in particolare i nativi. Le rivolte ‎non tardarono a scoppiare ma furono tutte contenute o represse.‎
Tutte tranne una.‎

Nel 1833 a Santiago Nonualco, in... (continua)
El indio Anastasio Aquino
(continua)
inviata da Bernart 29/4/2013 - 10:16
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L'Arca di Noé

L'Arca di Noé
(1970)
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Luis Bacalov

Presentata in coppia con Iva Zanicchi al Festival di Sanremo (terza classificata)


L'Arca di Noè
di Antonio Valentino
da Conoscere per essere

In questo brano dei primi anni Settanta, Sergio Endrigo, rinnovando la migliore tradizione lirica dei trovatori provenzali, affronta con abilità compositiva e freschezza di ispirazione una tematica centrale della modernità: la questione ecologica e ambientale.

Il problema non viene esaminato in una dimensione analitica, fredda e intellettualistica, ma affiora dolcemente dall’impianto metaforico che sorregge il testo.

Sulle orme di Jaufré Rudel e di Garcia Lorca, il poeta Endrigo, modulando con eleganza immagini evocative dense di significato, riesce a delineare un quadro sintetico, efficace e drammaticamente essenziale.
Il motivo ecologico, in senso ampio e, per così dire,... (continua)
Un volo di gabbiani telecomandati
(continua)
28/4/2013 - 23:52
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WMD

WMD
[2006]
Lyrics by Mark Levy and Tom Neilson
Music: Sung to the tune of "Do Re Me" by Woody Guthrie
Album: Fools No More
Lots of folks back East they say
(continua)
inviata da giorgio 28/4/2013 - 13:20
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Abre los ojos

Abre los ojos
[1999]
Album : Los pobres no tienen patria
Enterradas Las ideas,
(continua)
inviata da adriana 28/4/2013 - 09:23
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Corazón indomable

Corazón indomable
Album : Rapsodia libertaria
Por alli viene Durruti con una carta en la mano,
(continua)
inviata da adriana 28/4/2013 - 08:45
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Have You Seen the Saucers?

Have You Seen the Saucers?
by Paul Kantner

Tra il 1969 e il 1970, in un momento di rinnovamento e riflessione i JA pubblicarono un singolo che conteneva "Mexico", critica alla politica contro la droga del presidente Nixon, e questa "Have You Seen The Saucers?"

Nella canzone Paul Kantner unisce la sua passione per la fantascienza con le tematiche ecologiche. La canzone racconta di come alcuni visitatori dallo spazio profondo arrivino sui loro dischi volanti ad ammonire gli abitanti della terra e avvertirli che si preoccupino di più del luogo dove vivono,senza lesinare inoltre critiche al governo.

Una versione dal vivo è stata pubblicata nell'album "Thirty Seconds Over Winterland"

(introduzione adattata e tradotta da La Zamarra de Gustavo)
Have you seen the saucers?
(continua)
27/4/2013 - 23:47
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Weapons of War

Weapons of War
(2002)

Lyrics by; Tony Natale, Vince Conigliaro
Music by ; Tony Natale , Vincent Conigliaro and Oliver Campana.

Weapons of War
From Living With War Today
I had a dream about you and me, living life so peacefully,
(continua)
27/4/2013 - 22:24
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Things of America

Things of America
You can't be mad at a cowboy
(continua)
27/4/2013 - 22:07
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Riturnella

anonimo
Riturnella
Bellissima la canzone e bellissima la pagina. Complimenti vivissimi, finalmente un sito dove niente è improvvisato da presuntuosi dilettanti. Andate avanti così, con sincerità.
Andrea Maffucci 27/4/2013 - 16:52
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'A Flobert o Sant'Anastasia

'A Flobert <i>o</i> Sant'Anastasia
A' Flobert. Ma perché per faticà pure a morte amm'affruntà?



Regia:Maurizio 'gibo' Gibertini

Anno di produzione: 2007
adriana 27/4/2013 - 16:28
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Versão em esperanto 2 / Versione in esperanto 2 / Esperanto version 2 / Version en Esperanto 2 / Esperantonkielinen versio 1: Jorge Camacho


Interpretata da Ana Ribeiro, 2022
Kantisto: Ana Ribeiro, 2022



La kanton Grândola, vila Morena portugalaj armeanoj elektis kiel duan signalon en publika radi-elsendo por alvoki kaj konfirmi la ekon de sensanga kontraŭdiktatura puĉo, la 25an de aprilo 1974 (la t.n. Dianta Revolucio). Tre malfidela traduko kantiĝis en la kasedo Horo da opozicio, de Ĝanfranko (Mole) kaj Ĝuljo (Kapa), eld. Edistudio, Pizo, 1979. El la portugala tradukis Jorge Camacho

(Lingva noto: anzino: (hispane encina, katalune alzina, portugale azinheira) daŭrfolia arbo precipe mediteranea (Quercus ilex; en NPIV nomata “verda kverko” aŭ “ilekskverko”; la nomo “anzino” aperis i.a. en Mondoj 2001, Koploj kaj filandroj 2009, Ombroj sur verda pejzaĝo 2012).
Grândola, urbeto bruna
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 27/4/2013 - 16:19
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Bastard MasterCard

Bastard MasterCard
Album : Alive
I was in a hole
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 15:27
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No One's Slave, No One's Master

No One's Slave, No One's Master
No one's slave, I am no one's master.
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 15:17
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General Ludd

"Oh where are you going? said Miller to Munger
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 14:41
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Child of the Universe

Child of the Universe
Here's a little history of a bigger mystery,
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 11:48
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The W.T.O.

The W.T.O.
Hey hey ho ho the WTO has got to go. There ain't no power like the power of people
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 11:23
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Monsanto Song (Food `N Health `N Hope)

Monsanto Song (Food `N Health `N Hope)
[2001]

Album: All hands that are ready
Those Polar Bears now, who really cares now?
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 08:34

Guantanamo Bay / Club X-Ray

Guantanamo Bay / Club X-Ray
[2007]
Album:The tide is turning
If you`re a Sheikh who is a mover
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 08:19
Percorsi: Guantanamo Bay
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Burning Bush

Burning Bush
Album:The tide is turning
My fellow Americans...
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 08:13
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Prisoner of Palestine

Prisoner of Palestine
[2007]

Album:The tide is turning
That tattoo on your granny`s forearm doesn`t tell it
(continua)
inviata da adriana 27/4/2013 - 08:01
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דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל

דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
La trascrizione del testo in caratteri latini:
DORT BAYM BREG FUN VELDL
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/4/2013 - 23:17
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Our Comfortable Lives

Our Comfortable Lives
I saw a man wounded
(continua)
26/4/2013 - 22:08
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Viva la pappa col pomodoro

Viva la pappa col pomodoro
[1964]
Testo di Lina Wertmüller
Musica di Nino Rota
Dallo sceneggiato televisivo:
Il Giornalino di Gian Burrasca (dal romanzo di Luigi Bertelli "Vamba")
diretto da Lina Wertmüller
Interpretata anche da Irene Grandi con Stefano Bollani



Quando, poche sere fa, me l'hanno fatto presente al CPA Firenze Sud, la prima reazione è stata di farmi qualche risatina; “Dovresti mettere la pappaaippomodòro su 'Canzoni contro la guerra'. Detto così, alla fiorentina, perché è inutile starci a girare sopra: la pappa al pomodoro (non “col” pomodoro!) si conosce solo a Firenze (una di quelle cose semplicissime che pochi, però, sanno fare a dovere). Mi ci è voluto un minuto scarso per ripensarci; me la sono ricantata, la “canzoncina” più famosa del “Giornalino di Gian Burrasca”, e mi son detto che dovevano proprio essere altri tempi, altri e lontani, quelli in cui in una canzone scritta per uno sceneggiato... (continua)
Viva la pa-pa-pappa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/4/2013 - 17:08
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Il cielo degli orsi

Il cielo degli orsi
feat. Max Manfredi

Il Cielo degli Orsi, sul sito dell'Associazione per la conservazione dell'orso bruno marsicano.
Poco inverno mi sveglia da qui,
(continua)
inviata da adriana 26/4/2013 - 14:07
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Fausto Amodei: Il prezzo del mondo

Fausto Amodei: Il prezzo del mondo
Chanson italienne - Il prezzo del mondo - Fausto Amodei

Il s’était peu inquiété d’avoir des patrons ou des clients ; il aurait voulu n’avoir que des amis ; mais la plupart des hommes, au lieu d’aimer et d’être aimés, préfèrent commander ou servir.

Juste Olivier
Le Pré aux noisettes
1863
LE PRIX DU MONDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/4/2013 - 13:11

Muos

Muos
Sono stati appena rilasciati Turi Vaccaro e Nicola Arboscelli.

Il GIP di Caltagirone ha respinto le tre misure cautelari sui due attivisti che giorno 22 si sono introdotti nella base arrampicandosi sulle antenne NTRF-8 della Marina Militare America.

I due vengono rilasciati in stato di libertà e senza alcuna misura cautelare; viene quindi respinte: la convalida di arresto, l’obbligo di firma e l’allontanamento da Niscemi dei due attivisti.
Da nomuos.info
adriana 26/4/2013 - 13:01
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Stop that train

Stop that train
Stop That Train 2013

adriana 26/4/2013 - 12:55
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Sciur padrun da li beli braghi bianchi

Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Signor padrone dalle belle brache bianche,
(continua)
inviata da Silva 25/4/2013 - 16:44
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The Wearing Of The Green

anonimo
Nel 1865, dopo la sconfitta degli Stati Confederati d'America, sarebbe stata scritta questa Wearing of the grey.



The fearful struggle’s ended now, and peace smiles on our land
And though we’ve yielded, we have proved ourselves a faithful band.
We fought them long, we fought them well, we fought them night and day
And bravely struggled for our rights while wearin’ of the Grey!

And now that we have ceased to fight and pledged our sacred word
That we against the Union’s might no more will draw the sword
We feel despite the sneers of those who never smelled the fray
That we’ve a manly honest right to wearin’ of the Grey.

Our Cause is lost, no more we fight ‘gainst overwhelmin’ power.
All wearied are our limbs and drenched with many a battle shower.
We feign would rest for want of strength and yield them up the day
And lower the flag so proudly borne while wearin’ of the Grey.

Defeat... (continua)
Io non sto con Oriana 25/4/2013 - 13:55
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La Volante

Testo di Peppo (Nino Chiovini)

"A Trarego hanno effettivamente trovato nove morti: i sette della volante più due civili, uccisi evidentemente in sostituzione dei fuggiti. Le suore dell'asilo di Trarego, quando i "Confinari" due giorni dopo si sono ritirati, hanno ricomposto le salme, rilevando sui sette corpi dei nostri compagni ben 348 ferite! Alcuni erano senza occhi ed evirati, altri avevano in bocca ricci di castagne e la barba bruciata. Mentre li trasportavano per seppellirli all'ingresso del cimitero le salme sono state fotografate una per una: le fotografie testimoniano la ferocia con cui i "Confinari" si sono accaniti sui nostri poveri caduti, dimostrando ancora una volta la degenerazione dei fascisti.
L'atmosfera dell'osteria del Riposo si è fatta triste. Improvvisamente, come per tacito accordo, tutti si mettono a cantare la canzone che [[http://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Chiovini|Peppo... (continua)
La Volante da Premeno è andata
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 11:19
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A che serve lo zolfo

A che serve lo zolfo
[2003]

Album : Gran Calavera Elettrica
L'acetilene ingialla
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 10:48
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
"Bella Ciao" africana / African "Bella Ciao"

Gian Piero Testa 25/4/2013 - 10:31
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Sotto i colpi di mezzi favori

Sotto i colpi di mezzi favori
[2013]

Album : Cesare Basile


Sotto i colpi di mezzi favori è stata ispirata dalla lettura di una poesia di Danilo Dolci che raccontava in qualche modo la sua esperienza negli anni 50 nelle zone di Partinico e Trappeto, tra Palermo e Trapani, esperienza di lavoro diretto con gli ultimi della terra, contadini, disoccupati, criminali, pescatori di frodo, tombaroli, persone con le quali divideva le giornate cercando di capire insieme a loro come potevano autogestire il loro disagio e farlo diventare ricchezza tramite l’azione quotidiana. Quella poesia, scritta originariamente pensando a questa Sicilia di disperati, mi ha ispirato una canzone che vuole essere una considerazione in generale, non solamente siciliana, su quello che è il rapporto tra sfruttatori e sfruttati.”
Da un’intervista a Cesare Basile a cura di Marco Salanitri e Federica Garozzo, della redazione di Outsidersmusica, che... (continua)
A guardare
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 09:11
Percorsi: Mafia e mafie
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Lettera di Woody Guthrie al giudice Thayer

Lettera di Woody Guthrie al giudice Thayer
[2013]

Album : Cesare Basile

Liberamente ispirata a Old judge Thayer

Vorrei cantare
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 09:00
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Caminanti

Caminanti
[2013]

Album : Cesare Basile

Uno a uno seguendosi
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 08:57
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Nunzio e la libertà

Nunzio e la libertà
[2013]

Album : Cesare Basile



“Nunzio e la libertà” è legata a un episodio storico che sono i fatti di Bronte, dove Nunzio era un po’ lo scemo del villaggio che durante la rivolta di Bronte girava per le strade del paese con un tamburo di latta gridando libertà libertà libertà… poi viene fucilato insieme agli insorti dalle camicie rosse garibaldine comandate da Bixio. Sotto il fuoco del plotone d’esecuzione Nunzio è l’unico che non muore e, rendendosi conto di non essere stato ucciso, va da Bixio e gli dice: “Se il piombo mi ha risparmiato, anche tu devi risparmiarmi” e Bixio dice al suo attendente: “Ammazzate questo cane”. Ho giocato su questo e ho giocato sulla chiusura della novella verghiana “Libertà” che si chiude proprio dicendo: ”questo è ciò che è rimasto di questi uomini che volevano farsi la libertà”; Verga lo dice con scetticismo, io invece ho ribaltato la questione e faccio... (continua)
Nunzio ha un cuore di latta
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 08:44
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Canzuni addinucchiata

Canzuni addinucchiata
[2013]

Album : Cesare Basile

Testo di Dina Basso e Cesare Basile
Musica di Cesare Basile
Prodotto e suonato da Cesare Basile, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Rodrigo D'Erasmo, Enrico Gabrielli, Andrea "Fish" Pesce , Marcello Caudullo, Marco Iacampo, Guido Andreani.

In memoria di Alfia
La storia di una donna costretta in ginocchio per tutta la vita.In ginocchio per lavorare, pregare, essere sfruttata e usata sessualmente. Quando, in morte, viene messa nella bara, è incapace di starci distesa. Calatemi nella fossa in ginocchio.

L'armuzza di me matri mi lassàu
(continua)
inviata da adriana e Giorgio 25/4/2013 - 08:36
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As Usual

As Usual
[1986]
Lyrics and Music by Robert Lincoln

Anti-handgun song done in a very unusual way. It's a true story – hundreds of times over and over.

Here is another socially conscious/topical song. However, this one is approached in a rather unorthodox way: the incredibly sad narrative is juxtaposed with calm soothing jazzy chords and a happy melody. When I performed this live it would always get a strong reaction. Some people told me it was one of my best-full of irony as well as subdued anger, others said the song made them sick to their stomach and a few found it offensive and/or insensitive and immature. Some truly despise this song. I haven't played it in more than a decade. This is an old recording from 1986.
Saturday morning cartoons, it's super hero time
(continua)
inviata da giorgio 25/4/2013 - 08:35




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