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Prima del 2013-5-26

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Carlo Monni, Ray Manzarek, Andrea Gallo e Georges Moustaki. E quaggiù ci sentiamo un po' più soli...
Lorenzo Masetti 23/5/2013 - 22:21
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Guantanamo Will Be Free

Guantanamo Will Be Free
[1973]
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Album: Long Time Gone [1979]

Written and first performed in Cuba by an international group of music tourists, after learning about the history of US occupation from their Cuban hosts, on their journey from Santiago near Guantanamo Bay to Havana.

Guantanamo Will Be Free
Guantanamo..– I want to see you
(continua)
inviata da giorgio 21/5/2013 - 15:22
Percorsi: Guantanamo Bay
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Ha detto De Gàspere a tutti i divoti

anonimo
Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
Canzone di autore anonimo risalente al secondo dopoguerra, ripresa da Cesare Bermani in ‎‎“L'Ordine nuovo: Antologia della canzone comunista in Italia”, I Dischi del Sole, 1968.‎
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.‎
Testo trovato su Il Deposito



Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 14:59
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Nick Cave and The Bad Seeds: Where the Wild Roses Grow

Nick Cave and The Bad Seeds: Where the Wild Roses Grow
‎[1995]‎
Parole e musica di Nick Cave, ispirato dal brano tradizionale degli Appalachi “Down in the Willow Garden”, conosciuto anche con il titolo “Rose Connelly”, che a sua volta deriva da una canzone ‎ottocentesca irlandese. ‎
Dall’album “Murder Ballads” del 1996, con The Bad Seeds, interpretata in duetto da Nick Cave con ‎Kylie Minogue (nei live la voce della Minogue era sostituita da quella del polistrumentista Blixa ‎Bargeld, almeno fino a quando non abbandonò la band nel 2003)‎




Il femminicidio non è mai così “poetico” e trasfigurato… Ad ogni modo è di questo che questa ‎‎“murder ballad” parla.‎
They call me The Wild Rose
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 13:56
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Wilde Rose

Wilde Rose
‎[2007]‎
Scritta da Sonja Saltara e Christo de Marmedico (Wolfenmond)‎
Nell’album intitolato “Sagas”. Poi anche in versione remix a cura di Secto Alpha nell’album ‎‎“Neumond”‎
Testo trovato sul Kelebek Blog curato da Miguel Martinez

Sie ist wild und ungezähmt.
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 13:20
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De la crudel morte de Cristo

De la crudel morte de Cristo
‎[XIII° secolo]‎
Dal Laudario di Cortona, codice musicale manoscritto italiano della seconda metà del XIII secolo, ‎la più antica collezione sopravvissuta di laude in lingua volgare. E’ conservato presso la Biblioteca ‎del Comune e dell'Accademia Etrusca di Cortona, Arezzo.‎
Incisa dalla NCCP nel 1972 nel disco intitolato La serpe a Carolina.‎
Interpretata da innumerevoli cori ed orchestre, a partire dalla fine dell’800. L’antico codice fu infatti ‎riscoperto, abbandonato e in grave stato di deterioramento, nel 1876 nella chiesa di San Francesco a ‎Cortona. Forse la prima incisione discografica è quella del Coro e Orchestra della Società ‎cameristica di Lugano risalente al 1962.‎

De la crudel morte de Cristo
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 11:49

‎'A guerra d' 'i sordi‎

‎'A guerra d' 'i sordi‎
‎[1981]‎
‎“Strina” composta da Pino Coscarella, originario di Lago, Cosenza, ma emigrato a Toronto, ‎presentata nel 1982 al Festival della “strina laghitana” che annualmente viene organizzato nella città ‎canadese dalla comunità dei calabresi emigrati da Lago e dintorni.‎
Testo trovato su Strina Laghitana‎




La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) ‎di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per ‎frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del ‎periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.‎
Il canto veicola, analizza e commenta con sarcasmo, eventi sociali e politici manifestati in paese. I ‎temi sono morali, politici, sociali, esistenziali, nostalgici e amorosi. Nel passato venivano cantate... (continua)
‎‘U millenovecietuottantadui
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 11:00
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Se questo è un uomo nei ghetti d'Italia

Se questo è un uomo nei ghetti d'Italia
Non è propriamente una 'canzone' bensì, più specificatamente, un testo poetico. Ma credo, tuttavia, che bene possa stare in questo sito.
Prendendo spunto dalla celebre poesia di Primo Levi 'Se questo è un uomo' è un analogo testo poetico che prende ispirazione dai tragici eventi di Rosarno, che hanno fatto ripiombare la società italiana indietro, al tempo delle leggi razziali, della discriminazione dei neri durante le guerre coloniali.
Se ci si è chiesti dove fosse Dio ad Auschwitz ci si può chiedere allo stesso modo ci si può chiedere dove fosse la sinistra italiana a Rosarno...

'Quindici anni dopo che Nanni Moretti, di fronte alla scena biblica della nave carica di albanesi, si chiedeva - ma perchè la sinistra non è qui- un amico, l'altra sera, mi chiedeva perchè Bersani o chi per lui non si fosse precipitato in Calabria, tra gli schiavi deportati, a dare un senso a questa storia'...
Michele Serra, L'amaca di Repubblica, 12/01/10
Di nuovo, considerate di nuovo
(continua)
inviata da Alessandro Carènzan 21/5/2013 - 10:48
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Strina d'u judeo

Strina d'u judeo
‎[seconda metà 800?]‎
Versi di Francesco Martillotti, detto “Ciccozzu” (1831-1913).‎
Musica di Massimo Ferrante.‎
Dall’album di Massimo Ferrante intitolato “Jamu”, pubblicato nel 2009.‎
Testo trovato su YouTube.‎

‎“Vorrei che ammutolissero i potenti
e la strada pulissero con la lingua
davanti il più straccione dei pezzenti.”‎

La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) ‎di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per ‎frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del ‎periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.‎

La strina laghitana, o “vachitana" è poesia scritta e cantata in dialetto da compositori e musicisti ‎locali, nel periodo compreso tra Natale e i primi di febbraio. Il canto veicola,... (continua)
‎'Su nume m'hanu datu de Judeo
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 10:02
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Marching Through the Promised Land

Marching Through the Promised Land
[2007]
Lyrics & Music by T Fredric Jones
Album: Tanked Up Again

UN Resolution 242. Israel. Palestine. Occupation. Genocide. Apartheid.

Waking up to the fact that, as an American, I've been systematically brainswashed by the captive media to believe that the land-hungry Israelis deserve a special dispensation vis-à-vis the Holocaust.
Marching through the Promised Land
(continua)
inviata da giorgio 21/5/2013 - 08:22
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Terra mia

Terra mia
Canzone contro la guerra del Cantautore Ladispolano, Marco Mellace, con particolare riferimento alla Guerra in Iraq del 2003. Nello stesso anno Mellace incide Altri 2 brani contro la guerra: Butta via il fucile e E' solo un rock baby in mezzo a una guerra
Terra mia
(continua)
21/5/2013 - 01:03
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Ο έφεδρος

Ο έφεδρος
O éfedros
[1973]
Στίχοι: Πυθαγόρας Παπασταματίου
Μουσική: Γιώργος Κατσάρος
Ερμηνεία: Μαρινέλλα

Testo: Pythagoras Papastamatiou
Musica: Giorgos Katsaros
Interprete: Marinella

Ecco all'archivio un'altra canzone di Pythagoras, Ο έφεδρος, del 1973. Attraverso poche semplici parole, sottolineate da una melodia commovente di Giorgos Katsaros e dalla bella interpretazione di Marinella, rende bene l'assurdità della tragedia umana che è la guerra. In questo caso si tratta dell'attacco italiano alla Grecia e dei combattimenti in Albania nel 1940.

La canzone è una commemorazione di chi ha combattuto ed è caduto nella detta guerra. Ma la cosa che fa un po' pensare è, al giorno d'oggi, la frequente interpretazione della canzone in chiave eccessivamente patriottica che si nota anche in vari commenti sul web. In alcune realtà il patriottismo tende a trasformarsi in nazionalismo forte. Certamente... (continua)
Τι γύρευες στ’ αλβανικό βουνό,
(continua)
inviata da Stanislava 21/5/2013 - 00:15
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It Will Be Me (Ballad of Rachel Corrie)

It Will Be Me (Ballad of Rachel Corrie)
[2007]
Lyrics & Music by T Fredric Jones from the writings of Rachel Corrie
Album: Tanked Up Again

Awareness beyond our captive media. (Note: quotation marks indicate Rachel Corrie's actual words. The entire song itself is written in the spirit of Rachel Corrie's beliefs and dreams).
She sent a letter to her mother,
(continua)
inviata da giorgio 20/5/2013 - 18:25
Percorsi: Rachel Corrie
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Sicilia matrimia

Sicilia, madreterra, abbandonata da suo figlio. il figlio, lontano da essa, sente nostalgia e le riconosce, le bellezze che essa gli ha offerto, e pure, all'umanita'.
recitato
(continua)
inviata da Rosanna 64 20/5/2013 - 16:53
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La vita è un treno

La vita è un treno
‎[1992]‎
Scritta da Alessio Bertallot, Roberto Vernetti e Frank Nemola.‎
Album “Stile libero”‎

Una canzone sull’alienazione generata dal lavoro (quello pendolare, nello specifico) per il percorso ‎‎“Mort au Travail” (da intendersi anche con il punto esclamativo!)…‎
Ognuno ha un suo destino
(continua)
inviata da Bernart 20/5/2013 - 16:39
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Vedi cara

Vedi cara
2012
7
Vedi cara, sono una foglia
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/5/2013 - 15:53
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Lingua e dialettu

Lingua e dialettu
‎[1970]‎
Versi di Ignazio Buttitta
Musica di Antonello Paliotti
Dall’album di Massimo Ferrante intitolato “Jamu”, pubblicato nel 2009.‎
Testo trovato su Vico Acitillo.‎

In un sito come questo, dove lingue e dialetti hanno dignità come in pochi altri luoghi, credo non ‎potessero mancare questi versi del grande poeta di Bagheria.‎
Un pòpulu
(continua)
inviata da Bernart 20/5/2013 - 15:27
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Abans de néixer, morir

Abans de néixer, morir
‎[2007]‎
Parole e musica di Francesc Pi de la Serra
Dall’album “Tot”‎
Testo trovato su Viasona. Tota la música en català

Una canzone sulla vita dell’infanzia nei paesi che sono teatri di guerra…‎
A mi em commou el plor
(continua)
inviata da Bernart 20/5/2013 - 11:01
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את ואני והמלחמה הבאה

את ואני והמלחמה הבאה
At veanì vehamilkhamà habaà
[1968]
Parole di Hanoch Levin
Musica di Alex Kagan
Lyrics by Hanoch Levin
Music by Alex Kagan


"Hanoch Levin, a son of Holocaust survivors from Poland, erupted into the consciousness of Israeli theatre at the end of the 1960s with his satirical review, You, Me and the Next War, directed by Edna Shavit. It was staged in the basement of Bar-Barim Club (then a jazz club), crammed between garages and metal workshops in Hamasger Street in south Tel Aviv. It was a summer’s evening and a group of us sat on straw stools looking openmouthed the small stage with its four chairs, five actors, and composer Alex Kagan at the piano. Three spots lit the stage and a simple electric fan stood next to it in an effort to alleviate the heat and humidity." - All about Jewish Theatre

Legato ai settori più radicalmente pacifisti e al partito comunista israeliano, Hanoch Levin... (continua)
כשאנחנו מטיילים, אז אנחנו שלושה -
(continua)
inviata da silva + CCG/AWS Staff 20/5/2013 - 10:08
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Sing A Prayer For The Dying

Sing A Prayer For The Dying
[2010]
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Any More
I sit here alone amidst this great crowd
(continua)
inviata da giorgio 20/5/2013 - 08:27
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New Empire Blues

New Empire Blues
Album: "New Morning, Changing Weather" (2001)
Help me cause i can't understand,
(continua)
19/5/2013 - 23:28
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Washington Bullets

Washington Bullets
(2008)

Album: The Cross Of My Calling

Praticamente un aggiornamento (quasi trent'anni dopo) dell'omonima canzone dei Clash!
Where do you wanna go?
(continua)
19/5/2013 - 23:09
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Silly Ol' Me

Silly Ol' Me
[2009]
Lyrics & Music Peter Hall..
Album: Story's, Banjo's, Ukulele's & Life

A true story about 2 women, but written in the song as one woman.

At a previous job, a lady came to work with sunglasses on, after being bashed by her drunk husband. It was a cloudy day in the middle of winter.

The last verse is about another lady who found hope, despite a drunk husband who used to do the same thing to her.

"When the husbands drink too much, the wives pay the bill"
A lady came to work one day
(continua)
inviata da giorgio 19/5/2013 - 19:21
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Da quasi ogni famea

Da quasi ogni famea
1976
Testo e notizie sono ripresi interamente da qui
Musicata da Canzoniere Popolare di Aiello (Canzonir di Dael)
Musicata anche da Lino Straulino
Via un zovin
(continua)
inviata da Silva 19/5/2013 - 18:36
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Warmongers

Warmongers
[2006]
Lyrics and Music by Stuart Walker
Album: Get Rich Quick

Stuart Walker a.k.a. Gumbo is a U.S. based singer/songwriter.
His song "Warmongers" is a light hearted song rooted in the hypocrisy of the Christian Vote.

"I want to know what happens when the Warmongers pass over.
I want to see their faces".
I'm going up to St Peter
(continua)
inviata da giorgio 19/5/2013 - 18:07
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LBJ's War Wasn't Just in Vietnam

LBJ's War Wasn't Just in Vietnam
[2010]
Lyrics & Music by Peter Hall
Album: Story's, Banjo's, Ukulele's & Life

Lyndon Baines Johnson, often referred to as LBJ, was the 36th President of the United States as well the one who escalated American involvement in the Vietnam War, from 16,000 American advisors/soldiers in 1963 to 550,000 combat troops in early 1968, as American casualties soared and the peace process bogged down. The involvement stimulated a large angry antiwar movement based especially on university campuses in the U.S. and abroad. Summer riots broke out in most major cities after 1965, and crime rates soared, as his opponents raised demands for "law and order" policies. The Democratic Party split in multiple feuding factions, and after Johnson did poorly in the 1968 New Hampshire primary, he ended his bid for reelection. Historians argue that Johnson's presidency marked the peak of modern liberalism... (continua)
In the 1960's Australia got hit with purple rain
(continua)
inviata da giorgio 19/5/2013 - 09:47
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El clamor de los humildes

El clamor de los humildes
Credo che non sia la Portocarrero l’autrice di questa canzone ma Jorge Noriega Cardoso, poeta, compositore, cantante e - soprattutto - attivista per i diritti umani del distretto di Santa, Perù.

Jorge Noriega Cardoso è il padre di uno dei nove ragazzi che il 2 maggio 1992 furono sequestrati e poi uccisi da uno squadrone della morte anticomunista chiamato “Grupo Colina”, responsabile di parecchi altri eccidi, come quello di La Cantuta e di Barrios Altos. Ispiratori del gruppo paramilitare furono l’ex presidente peruviano Alberto Fujimori e Vladimiro Montesinos, il suo potente consigliere e braccio destro. Il gruppo era comandato da Santiago Martín Rivas, maggiore dell’esercito.

Per quei crimini oggi Fujimori, Montesinos e Rivas sono in galera nella prigione del Callao, la stessa dove è recluso il capo di Sendero Luminoso Abimael Guzmán, il “Presidente Gonzalo”...
Tutti quanti probabilmente non ne usciranno più...
¿Cual será el porvenir de nuestros hijos
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 23:09
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El hombre

El hombre
Parole e musica di Justo Pastor Chirinos Alarcon, uno dei membri fondatori del gruppo folklorico “Los Galanes de Chuquibamba” (capitale dell’omonimo distretto nel sud del Perù)

Ignoro quando sia stato composto questo huayno (genere musicale andino, termine la cui etimologia deriva dal quechua “huayñunakunay”, ossia ballare tenendosi per mano), però si trova nel disco “En Vivo, Teatro Municipal Lima, 1987, Vol. 1”
Yo no quiero ser el hombre
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 22:03
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Mamacha de las Mercedes

Mamacha de las Mercedes
Ignoro quando sia stato composto questo huayno (genere musicale andino, termine la cui etimologia deriva dal quechua “huayñunakunay”, ossia ballare tenendosi per mano), però si trova nel disco “En Vivo, Teatro Municipal Lima, 1987, Vol. 1”

Mamacha è un “neologismo” della lingua quechua creato quando, dopo la Conquista e l’imposizione della fede cattolica, il sincretismo indigeno fuse il culto per la Pachamama, la Madre Terra, con quello della Vergine Maria. “Mamacha de las Mercedes” potrebbe quindi tradursi, credo, “Maria Signora della Terra e Madre di Misericordia”.

La canzone fa sicuramente riferimento ai massacri che hanno funestato il Perù per tutti gli anni 80, quando il gruppo guerrigliero d’ispirazione maoista Sendero Luminoso, radicato soprattutto nel distretto di Ayacucho, si scontrò ferocemente con le forze armate peruviane. Ad essere presi in mezzo, dalla violenza settaria dei... (continua)
Penas que arrastran mi alma me están matando,
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 21:47
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Silencio para ser cantado (La camisa)

Silencio para ser cantado (La camisa)
Dedicata al poeta guerrigliero Javier Heraud
Quién recogió mi camisa del agua
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/5/2013 - 18:18
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El bosque armado (La Canoa)

El  bosque armado (La Canoa)
Canzone dedicata al poeta e guerrigliero Javier Heraud.
Una canoa en Puerto Maldonado
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/5/2013 - 17:30
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María Landó

María Landó
Versi del poeta peruviano César Calvo (1940-2000).
Musica di Chabuca Granda.
Dal disco “Tarimba negra”, con Don Félix Casaverde Caitro Soto e Ricardo Miralles, pubblicato nel 1978.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nel repertorio di molte altre grandi interpreti, da Mercedes Sosa a Susana Baca.
Il “Landó” è un genere musicale ed una danza afro-peruviana (si veda anche Samba landó degli Inti-Illimani).
La madrugada estalla como una estatua
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 17:18
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El fusil del poeta es una rosa

El fusil del poeta es una rosa
Canzone dedicata al poeta e guerrigliero Javier Heraud . Incisa probabilmente nel 1968. Dall'album "Chabuca inédita"
Mientras jugó la guerra de los niños
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/5/2013 - 16:57
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Puzzo di fame

Puzzo di fame
[2013]
Parole e musica di Evasio Muraro
Dall’album “Scontro tempo”

La puzza della fame (qualche volta della morte) che avvolge, circonda, impregna i tanti che oggi sono alla disperata ricerca di un lavoro che non c’è...
Puzzo di fame, puzzo di fame
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 16:04
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La légende de la nonne

La légende de la nonne
[1956]
Testo: Poesia di Victor Hugo
Paroles: Poème de Victor Hugo
Album: Je me suis fait tout petit

La Légende de la Nonne
Chanson française – Georges Brassens – 1956

Donc, voilà, j'avais promis à Ventu, Bernart et aux autres amis de leur offrir – en extra ou pas, cette Légende de la Nonne... Je disais ainsi  (j'en profite pour corriger mes petites fautes de frappe...):

Quelle magnifique traduction de notre ami Ventu !
Que nous aurait-il fallu de plus ?
Il y a ajouté un commentaire de haute volée
Comment dire notre joie inégalée
Je m'en vais lui tresser des lauriers
Car un âne ne pourrait l'embrasser
Et lui offrir en premier à lui
Puis à Bernart et à tous les amis
La Légende de la Nonne
Et cette vengeanc divine qui tonne
Que Tonton Georges, le bon homme
Reprit du Père Hugo, en somme.

Cordial

Lucien Lane

La voici donc, cette chanson qui – une fois qu'on l'a entendue,... (continua)
Venez, vous dont l'œil étincelle
(continua)
inviata da Lucien Lane 18/5/2013 - 14:58
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E fora chiovi

E fora chiovi
L'ultima traccia della raccolta (la 13^) Felicia Impastato + Resina – "'A matri di Pippinu" altro non è che la poesia di Umberto Santino che io ho postato qui con l'arrangiamento musicale dei Resina (cioè il trio fondato da Marco Messina nel 2004)

Felicia Impastato + Resina – 'A matri di Pippinu
giorgio 18/5/2013 - 14:33
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Toujours rebelles, toujours debout

Toujours rebelles, toujours debout
Chanson écrite pour la libération des militants d’Action directe emprisonnés dans les prisons françaises depuis un quart de siècle !
Depuis qu’ils vous ont mis dedans
(continua)
inviata da adriana 18/5/2013 - 14:17
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The Good, The Bad and The Weapon Industry

The Good, The Bad and The Weapon Industry
[2012]
Album: Craving For Change

The Good, the Bad and... the Ugly ?
Yeah, the greed for oil and the Weapon Industry !
So it's on again… -The Good's fighting the Bad, another war for peace.
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2013 - 13:55
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Come sarà?

Come sarà?
Tra terra e mare del 2006
Come sarà la Terra che ci nutre e cresce
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/5/2013 - 12:33
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Rock'n'Raï

Rock'n'Raï
2012
Cuori e confini

feat. nandu Popu dei Sud Sound System

"La musica sta cambiando
per un Mediterraneo di Pace e fratellanza"
Rock'n'Raï, life e musique
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/5/2013 - 12:24
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Lavoro è molto poco

anonimo
Lavoro è molto poco
Canzone raccolta nei primi anni 70, nei pressi di Bentivoglio, Bologna, da Stefano Cammelli, allora musicista e ricercatore di musica popolare (oggi è un sinologo, direttore della rivista elettronica www.polonews.info).
In “Musiche e canti popolari dell'Emilia Romagna” (Albatros, Vedette, 1974/77), quattro dischi in collaborazione con Roberto Leydi e Bruno Pianta.
Ripresa da Evasio Muraro nel disco “Canti di lavoro della Lombardia” prodotto nel 2001 dall’Associazione Il Levante.
Lavoro è molto poco
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 10:34
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La fabbrica in silenzio

La fabbrica in silenzio
[2009]
Parole e musica di Evasio Muraro
Dal disco “Canzoni per uomini di latta”

Una canzone che è diventato l’“inno” del comitato dei lavoratori “esodati” di Lodi, che l’hanno adottata per raccontare in un video la loro incredibile storia, una storia i cui protagonisti sono, da una parte, circa 400.000 lavoratori, gente che si è rotta la schiena per quasi 40 anni e poi è stata “invitata”, “incentivata”, per uscire dal ciclo produttivo; dall’altra, un governo di tecnici, quello del professor Monti - tutta gente “preparata, competente, seria e sensibile” - che nel 2011 ha attuato una riforma delle pensioni semplicemente dimenticandosi di tutti quei lavoratori già espulsi (sempre in seguito ad una ristrutturazione aziendale o ad un accordo sindacale garantiti dallo Stato, o ad un accordo economico con il datore di lavoro) che però, proprio in virtù delle nuove norme, si sono visti posticipare... (continua)
Esco la mattina e tocco il vento
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 10:02
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Es veu

Es veu
[1976]

Raimon tenia 4 conciertos en Madrid y solo dio el primero, le censuraron los otros tres, esta es una de las cancíones que cantó
Es veu,
(continua)
inviata da adriana 18/5/2013 - 08:35
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Flor de Retama

Flor de Retama
Flor de retama

[1969]
Un huayno (genere musicale andino, termine la cui etimologia deriva dal quechua “huayñunakunay”, ossia ballare tenendosi per mano) composto da Ricardo Dolorier, educatore e docente universitario, originario della provincia di Huanta, Ayacucho.
Nel disco di Martina Portocarrero “En Vivo, Teatro Municipal Lima, 1987, Vol. 1” (la penultima strofa probabilmente è sua, visto che non c’è nel testo originale)


Nel 1969 il governo peruviano decise per decreto di limitare la gratuità del sistema scolastico soltanto ai più bravi: in breve, gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado che restavano bocciati, da quel momento in poi l’educazione se la dovevano pagare 100 soles al mese per tutto l’anno.

A Huanta, Ayacucho, la gente insorse contro il provvedimento ed il governo mandò i “Sinchis”, un’unità speciale dell’esercito, a reprimere la rivolta... Ci andarono un po’... (continua)
Vengan todos a ver, ¡Ay, vamos a ver!
(continua)
inviata da Bernart 18/5/2013 - 00:16
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Las Flores Buenas de Javier

Las Flores Buenas de Javier
Canzone dedicata al giovanissimo poeta e guerrigliero peruviano Javier Heraud Pérez ( Miraflores, Lima, 19 gennaio 1942 – Madre de Dios, 15 maggio 1963), morto a soli 21 anni in uno scontro con la polizia. Nonostante la sua breve vita, ha lasciato opere di alto valore letterario.

Palabra de guerrillero

Porque mi patria es hermosa
corno una espada en el aire,
y más grande ahora y aun
más hermosa todavía,
yo hablo y la defiendo
con mi vida.
No me importa lo que digan
los traidores,
hemos cerrado el pasado
con gruesas lágrimas de acero.
El cielo es nuestro,
nuestro el pan de cada día,
hemos sembrado y cosechado
el trigo y la tierra,
y el trigo y la tierra
son nuestros,
y para siempre nos pertenecen
el mar
las montañas y los pájaros.
Óyeme, hermano,
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 17/5/2013 - 20:43

געטאָ! דיך פֿאַרגעסן װעל איך קײן מאָל ניט

געטאָ! דיך פֿאַרגעסן װעל איך קײן מאָל ניט
La trascrizione del testo in caratteri latini.

Rispetto a quelle che si trovano in rete come testi originali (e sembra che, anche qui, il nostro sia il primo sito che dà il testo in caratteri ebraici), è stata qui rifatta anche la trascrizione per uniformarla alle norme YIVO. [RV]
GETO! DIKH FARGESN VEL IKH KEYN MOL NIT
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/5/2013 - 19:14
Riccardo Venturi 17/5/2013 - 18:47
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La memoria

La memoria
E poi dicono che il venerdì 17 porta sfortuna!
Riccardo Venturi 17/5/2013 - 18:46
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Rasguña las piedras

Rasguña las piedras
Riprendo il post (qui sopra, quello del 23 dicembre 2010) del mio amico Bartleby per dirvi che il suo augurio si è finalmente concretizzato: il bastardo è proprio morto oggi nel carcere di Campo de Mayo a Buenos Aires.

"La notizia della sua morte ha un forte impatto, ma per me era già un uomo morto... Un essere disprezzabile, che non si era mai pentito, non è più di questo mondo", così hanno dichiarato Angela 'Lita' Boitano, madre di due desaparecidos, e la leader delle Nonne di Plaza de Mayo Estela de Carlotto.
Bernart 17/5/2013 - 18:18
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Imago Mundi

Imago Mundi
(2013)

con Franco Battiato
brano inedito contenuto nella riedizione, a più di quarant'anni di distanza, di "Darwin" del 1972

La riedizione di Darwin! è arricchita da un brano inedito, Imago Mundi, che è interpretato dal Banco del Mutuo Soccorso (le voci sono quelle di Francesco Di Giacomo e dell'alter ego di una vita, Vittorio Nocenzi) insieme a Franco Battiato. La storica formazione romana lo considera come l'episodio conclusivo dell'opera, musicalmente robusta e immaginifica. Si muoveva tra prog mediterraneo, lampi di ispirazione jazz, movimenti classicheggianti e staffilate rock (ma 750.000 anni fa... l'amore? era un felicissimo gancio pop). In un album che racconta l'evoluzione della Terra e dell'uomo, Imago Mundi rovescia la teoria e ci parla piuttosto della loro involuzione, riscrivendone il finale.

"Imago Mundi" è anche un videoclip che il Banco ha realizzato con Franco Battiato.... (continua)
Cry my little soul imago mundi, imago mundi.
(continua)
17/5/2013 - 17:22

געטאָ! דיך פֿאַרגעסן װעל איך קײן מאָל ניט

געטאָ! דיך פֿאַרגעסן װעל איך קײן מאָל ניט
Si tratta probabilmente della più famosa canzone di Kasriel Broydo, come si evince anche da Music and the Holocaust. Prima di essere deportato e ucciso in modo atroce durante una "marcia della morte", Kasriel Broydo fu uno dei più importanti animatori musicali e culturali del ghetto di Vilna. La presente pagina dedicata a questa canzone aveva un "doppione" nel sito: era stata inserita, infatti (ma con una diversa introduzione incentrata sul ghetto di Łódź, che non era quello in cui aveva vissuto e operato Kasriel Broydo), a nome del cantante Tova Ben Zvi. La pagina doppia è stata conseguente eliminata, o meglio "riunita" o integrata sotto il nome dell'effettivo autore.
Riccardo Venturi 17/5/2013 - 17:08
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The War Came Home To Me

The War Came Home To Me
[1998]
Lyrics & Music by Dean Madonia
Album: Deep Sky

I was thinking about the effects of war back here in the USA..
The verses are about two vets, one from Vietnam and the other from WW2 who had suffered from the war and felt compelled to share their suffering with me..
I was a child in '72 and my sitter Mrs. Plews
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2013 - 16:22
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Happening At Home

Happening At Home
[1992]
Lyrics & Music by Bill Broughton
Album: CrookSongs

Bill wrote this scarily prophetic little number based on some folk twiddle. It rocks and it's just about my favourite. At the time, of course, it wasn't in the least prophetic, it was happening, just as it is again..
So how long - have I sat here
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2013 - 14:10




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