Pare che Péter Gerendás, dopo aver subito una violenta aggressione da parte di un gruppo di giovani antisemiti, abbia lasciato l'Ungheria.
Pare che l'esodo dal paese governato dal nazionalpopulista Viktor Orbán abbia ormai numeri biblici. La Repubblica
Bernart 3/4/2013 - 15:53
Singolare che della situazione dell'Ungheria, paese dell' "Unione Europea" (ah ah ah!) non sembri fregare più o meno niente a nessuno. In Ungheria si sta misurando per l'ennesima volta l'assoluta inconsistenza dell' "Europa" buona soltanto a imporre fame e disperazione mentre in un suo paese scorrazzano nazisti, antisemiti e autocrati orrendi qual è Orbán. Ungheria lasciata sola a sprofondare nel fascismo nazionalista e ammantato di merda "cristiana", nella quasi totale indifferenza.
E se penso che nelle sue ben due commissioni di "saggi" il nostro "Re dei Rétori", il presidente Napolitano, è riuscito a non metterci nemmeno una donna... Già, nei momenti più difficili, la palla passa ai duri, ai guerrieri, non c'è più spazio per femminucce e donnicciuole!
Bernart 3/4/2013 - 09:19
Adesso ci pensiamo, Bernart. Lasciaci solo decidere se tradurla in greco antico (che ne dici, Riccardo?) o moderno...
Sicuramente non sarebbe la prima traduzione dal portoghese al greco: ad esempio, mi ricordo di aver tradotto in greco parecchie canzoni di José Afonso. C'era quella specie di strana identità tra i due estremi d'Europa, la Grecia e il Portogallo, che si liberarono entrambi dalla dittatura nel 1974...ma tornando a questa canzone, si potrebbe fare così: io la metto in greco antico, e Gianpiero in greco moderno. Saggiamente, visto che va di moda...
Io ricordo, di Riccardo la traduzione di Grandola. Per queste Γυναίκες από Αθήνα, facciamo così: a me la versione in neogreco e a Riccardo l'antica. Στη δουλειά και στον αγώνα!
Chanson italienne - Gaetano Bresci – Del Sangre – 2005
Paroles et musique de Luca Mirti
Inédit en album
Ils reviendront
de Riccardo Venturi
« Chanson composée récemment par Luca Mirti, qui l'a présentée avec son groupe, Del Sangre, à l' Ateneo Libertario de Milan en février 2005 (Recueil de chantauteurs d' Umanità Nova). » Ainsi Santo Catanuto et Franco Schirone dans un livre fondamental : « La chanson anarchiste en Italie aux dix-neuvième et au vingtième siècles », publié par les éditions Zero in Condotta (Zéro de Conduite – en mémoire de Jean Vigo, cinéaste anarchiste, auteur du film éponyme, fils d'anarchiste). Et cette « chanson composée récemment » a maintenant huit ans, n'a jamais été enregistrée, on ne la trouve pas sur le site des Del Sangre, rien. Il en reste seulement les paroles car Catanuto et Schirone les ont, chanceusement, recueillies dans leur publication capillaire... (continua)
Pare che l'esodo dal paese governato dal nazionalpopulista Viktor Orbán abbia ormai numeri biblici.
La Repubblica