Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Traduzione italiana da Poesie - reportonline
Signor padrone dalle belle brache bianche,
(continua)
(continua)
inviata da Silva 25/4/2013 - 16:44
The Wearing Of The Green
anonimo
Nel 1865, dopo la sconfitta degli Stati Confederati d'America, sarebbe stata scritta questa Wearing of the grey.
The fearful struggle’s ended now, and peace smiles on our land
And though we’ve yielded, we have proved ourselves a faithful band.
We fought them long, we fought them well, we fought them night and day
And bravely struggled for our rights while wearin’ of the Grey!
And now that we have ceased to fight and pledged our sacred word
That we against the Union’s might no more will draw the sword
We feel despite the sneers of those who never smelled the fray
That we’ve a manly honest right to wearin’ of the Grey.
Our Cause is lost, no more we fight ‘gainst overwhelmin’ power.
All wearied are our limbs and drenched with many a battle shower.
We feign would rest for want of strength and yield them up the day
And lower the flag so proudly borne while wearin’ of the Grey.
Defeat... (continua)
The fearful struggle’s ended now, and peace smiles on our land
And though we’ve yielded, we have proved ourselves a faithful band.
We fought them long, we fought them well, we fought them night and day
And bravely struggled for our rights while wearin’ of the Grey!
And now that we have ceased to fight and pledged our sacred word
That we against the Union’s might no more will draw the sword
We feel despite the sneers of those who never smelled the fray
That we’ve a manly honest right to wearin’ of the Grey.
Our Cause is lost, no more we fight ‘gainst overwhelmin’ power.
All wearied are our limbs and drenched with many a battle shower.
We feign would rest for want of strength and yield them up the day
And lower the flag so proudly borne while wearin’ of the Grey.
Defeat... (continua)
Io non sto con Oriana 25/4/2013 - 13:55
Ora vi dirò chi fu Graziani
(1952)
Registrazione effettuata da Sanro Portelli a Casteldilago (TR) nell’aprile 1972, a casa di Dante Bartolini, depositata in Archivio Sonoro “Franco Coggiola”, fondo Alessandro Portelli, serie “Terni e Valnerina”.
Mentre c’è chi costruisce mausolei, ad Affile, per celebrare le gesta del macellaio di Arcinazzo, rinfreschiamoci la memoria con queste ottave composte da Dante Bartolini, comandante partigiano della Brigata Gramsci. Le ottave furono composte in seguito alla scarcerazione di Rodolfo Graziani, viceré d’Etiopia e “leone di Neghelli”, condannato a 19 anni di reclusione per crimini di guerra. La scarcerazione fu di poco successiva all’arresto, e la dimenticanza dev’essere stata generale, visto che oggi possiamo vantare nella spesa pubblica della regione Lazio, giunta Polverini, agosto 2012, la costruzione di un “sacrario” per celebrare le gesta di tanto illustre personaggio.
Un... (continua)
Registrazione effettuata da Sanro Portelli a Casteldilago (TR) nell’aprile 1972, a casa di Dante Bartolini, depositata in Archivio Sonoro “Franco Coggiola”, fondo Alessandro Portelli, serie “Terni e Valnerina”.
Mentre c’è chi costruisce mausolei, ad Affile, per celebrare le gesta del macellaio di Arcinazzo, rinfreschiamoci la memoria con queste ottave composte da Dante Bartolini, comandante partigiano della Brigata Gramsci. Le ottave furono composte in seguito alla scarcerazione di Rodolfo Graziani, viceré d’Etiopia e “leone di Neghelli”, condannato a 19 anni di reclusione per crimini di guerra. La scarcerazione fu di poco successiva all’arresto, e la dimenticanza dev’essere stata generale, visto che oggi possiamo vantare nella spesa pubblica della regione Lazio, giunta Polverini, agosto 2012, la costruzione di un “sacrario” per celebrare le gesta di tanto illustre personaggio.
Un... (continua)
Ora vi dirò chi fu Graziani,
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 25/4/2013 - 12:11
La Volante
Testo di Peppo (Nino Chiovini)
"A Trarego hanno effettivamente trovato nove morti: i sette della volante più due civili, uccisi evidentemente in sostituzione dei fuggiti. Le suore dell'asilo di Trarego, quando i "Confinari" due giorni dopo si sono ritirati, hanno ricomposto le salme, rilevando sui sette corpi dei nostri compagni ben 348 ferite! Alcuni erano senza occhi ed evirati, altri avevano in bocca ricci di castagne e la barba bruciata. Mentre li trasportavano per seppellirli all'ingresso del cimitero le salme sono state fotografate una per una: le fotografie testimoniano la ferocia con cui i "Confinari" si sono accaniti sui nostri poveri caduti, dimostrando ancora una volta la degenerazione dei fascisti.
L'atmosfera dell'osteria del Riposo si è fatta triste. Improvvisamente, come per tacito accordo, tutti si mettono a cantare la canzone che [[http://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Chiovini|Peppo... (continua)
"A Trarego hanno effettivamente trovato nove morti: i sette della volante più due civili, uccisi evidentemente in sostituzione dei fuggiti. Le suore dell'asilo di Trarego, quando i "Confinari" due giorni dopo si sono ritirati, hanno ricomposto le salme, rilevando sui sette corpi dei nostri compagni ben 348 ferite! Alcuni erano senza occhi ed evirati, altri avevano in bocca ricci di castagne e la barba bruciata. Mentre li trasportavano per seppellirli all'ingresso del cimitero le salme sono state fotografate una per una: le fotografie testimoniano la ferocia con cui i "Confinari" si sono accaniti sui nostri poveri caduti, dimostrando ancora una volta la degenerazione dei fascisti.
L'atmosfera dell'osteria del Riposo si è fatta triste. Improvvisamente, come per tacito accordo, tutti si mettono a cantare la canzone che [[http://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Chiovini|Peppo... (continua)
La Volante da Premeno è andata
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 11:19
A che serve lo zolfo
[2003]
Album : Gran Calavera Elettrica
Album : Gran Calavera Elettrica
L'acetilene ingialla
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 10:48
Sotto i colpi di mezzi favori
[2013]
Album : Cesare Basile
“
Sotto i colpi di mezzi favori è stata ispirata dalla lettura di una poesia di Danilo Dolci che raccontava in qualche modo la sua esperienza negli anni 50 nelle zone di Partinico e Trappeto, tra Palermo e Trapani, esperienza di lavoro diretto con gli ultimi della terra, contadini, disoccupati, criminali, pescatori di frodo, tombaroli, persone con le quali divideva le giornate cercando di capire insieme a loro come potevano autogestire il loro disagio e farlo diventare ricchezza tramite l’azione quotidiana. Quella poesia, scritta originariamente pensando a questa Sicilia di disperati, mi ha ispirato una canzone che vuole essere una considerazione in generale, non solamente siciliana, su quello che è il rapporto tra sfruttatori e sfruttati.”
Da un’intervista a Cesare Basile a cura di Marco Salanitri e Federica Garozzo, della redazione di Outsidersmusica, che... (continua)
Album : Cesare Basile
“
Sotto i colpi di mezzi favori è stata ispirata dalla lettura di una poesia di Danilo Dolci che raccontava in qualche modo la sua esperienza negli anni 50 nelle zone di Partinico e Trappeto, tra Palermo e Trapani, esperienza di lavoro diretto con gli ultimi della terra, contadini, disoccupati, criminali, pescatori di frodo, tombaroli, persone con le quali divideva le giornate cercando di capire insieme a loro come potevano autogestire il loro disagio e farlo diventare ricchezza tramite l’azione quotidiana. Quella poesia, scritta originariamente pensando a questa Sicilia di disperati, mi ha ispirato una canzone che vuole essere una considerazione in generale, non solamente siciliana, su quello che è il rapporto tra sfruttatori e sfruttati.”
Da un’intervista a Cesare Basile a cura di Marco Salanitri e Federica Garozzo, della redazione di Outsidersmusica, che... (continua)
A guardare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 09:11
Percorsi:
Mafia e mafie
Lettera di Woody Guthrie al giudice Thayer
Vorrei cantare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 09:00
Percorsi:
Sacco e Vanzetti
Caminanti
[2013]
Album : Cesare Basile
Album : Cesare Basile
Uno a uno seguendosi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 08:57
Nunzio e la libertà
[2013]
Album : Cesare Basile
“Nunzio e la libertà” è legata a un episodio storico che sono i fatti di Bronte, dove Nunzio era un po’ lo scemo del villaggio che durante la rivolta di Bronte girava per le strade del paese con un tamburo di latta gridando libertà libertà libertà… poi viene fucilato insieme agli insorti dalle camicie rosse garibaldine comandate da Bixio. Sotto il fuoco del plotone d’esecuzione Nunzio è l’unico che non muore e, rendendosi conto di non essere stato ucciso, va da Bixio e gli dice: “Se il piombo mi ha risparmiato, anche tu devi risparmiarmi” e Bixio dice al suo attendente: “Ammazzate questo cane”. Ho giocato su questo e ho giocato sulla chiusura della novella verghiana “Libertà” che si chiude proprio dicendo: ”questo è ciò che è rimasto di questi uomini che volevano farsi la libertà”; Verga lo dice con scetticismo, io invece ho ribaltato la questione e faccio... (continua)
Album : Cesare Basile
“Nunzio e la libertà” è legata a un episodio storico che sono i fatti di Bronte, dove Nunzio era un po’ lo scemo del villaggio che durante la rivolta di Bronte girava per le strade del paese con un tamburo di latta gridando libertà libertà libertà… poi viene fucilato insieme agli insorti dalle camicie rosse garibaldine comandate da Bixio. Sotto il fuoco del plotone d’esecuzione Nunzio è l’unico che non muore e, rendendosi conto di non essere stato ucciso, va da Bixio e gli dice: “Se il piombo mi ha risparmiato, anche tu devi risparmiarmi” e Bixio dice al suo attendente: “Ammazzate questo cane”. Ho giocato su questo e ho giocato sulla chiusura della novella verghiana “Libertà” che si chiude proprio dicendo: ”questo è ciò che è rimasto di questi uomini che volevano farsi la libertà”; Verga lo dice con scetticismo, io invece ho ribaltato la questione e faccio... (continua)
Nunzio ha un cuore di latta
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2013 - 08:44
Canzuni addinucchiata
[2013]
Album : Cesare Basile
Testo di Dina Basso e Cesare Basile
Musica di Cesare Basile
Prodotto e suonato da Cesare Basile, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Rodrigo D'Erasmo, Enrico Gabrielli, Andrea "Fish" Pesce , Marcello Caudullo, Marco Iacampo, Guido Andreani.
In memoria di Alfia
La storia di una donna costretta in ginocchio per tutta la vita.In ginocchio per lavorare, pregare, essere sfruttata e usata sessualmente. Quando, in morte, viene messa nella bara, è incapace di starci distesa. Calatemi nella fossa in ginocchio.
Album : Cesare Basile
Testo di Dina Basso e Cesare Basile
Musica di Cesare Basile
Prodotto e suonato da Cesare Basile, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Rodrigo D'Erasmo, Enrico Gabrielli, Andrea "Fish" Pesce , Marcello Caudullo, Marco Iacampo, Guido Andreani.
In memoria di Alfia
La storia di una donna costretta in ginocchio per tutta la vita.In ginocchio per lavorare, pregare, essere sfruttata e usata sessualmente. Quando, in morte, viene messa nella bara, è incapace di starci distesa. Calatemi nella fossa in ginocchio.
L'armuzza di me matri mi lassàu
(continua)
(continua)
inviata da adriana e Giorgio 25/4/2013 - 08:36
As Usual
[1986]
Lyrics and Music by Robert Lincoln
Anti-handgun song done in a very unusual way. It's a true story – hundreds of times over and over.
Here is another socially conscious/topical song. However, this one is approached in a rather unorthodox way: the incredibly sad narrative is juxtaposed with calm soothing jazzy chords and a happy melody. When I performed this live it would always get a strong reaction. Some people told me it was one of my best-full of irony as well as subdued anger, others said the song made them sick to their stomach and a few found it offensive and/or insensitive and immature. Some truly despise this song. I haven't played it in more than a decade. This is an old recording from 1986.
Lyrics and Music by Robert Lincoln
Anti-handgun song done in a very unusual way. It's a true story – hundreds of times over and over.
Here is another socially conscious/topical song. However, this one is approached in a rather unorthodox way: the incredibly sad narrative is juxtaposed with calm soothing jazzy chords and a happy melody. When I performed this live it would always get a strong reaction. Some people told me it was one of my best-full of irony as well as subdued anger, others said the song made them sick to their stomach and a few found it offensive and/or insensitive and immature. Some truly despise this song. I haven't played it in more than a decade. This is an old recording from 1986.
Saturday morning cartoons, it's super hero time
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/4/2013 - 08:35
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
Lettera dalla caserma
Chanson italienne - Lettera dalla caserma - Fausto Amodei – 1963
Texte repris de: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 111.
Texte repris de: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 111.
LETTRE DE LA CASERNE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/4/2013 - 21:20
To Susan On The West Coast Waiting
A SUSAN CHE ASPETTA SULLA COSTA OVEST
(continua)
(continua)
inviata da Eleonora 24/4/2013 - 19:53
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
ΑΠ´ ΤΙΣ ΟΜΟΡΦΕΣ ΠΟΛΕΙΣ ΜΑΣ
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 24/4/2013 - 16:39
Salsipuedes
Parole di Omar Ernesto Michoelsson
Musica di Alan Gomes
Testo trovato su Los Charrúas del Uruguay (dove il brano può anche essere ascoltato)
La città di Tacuarembó, di cui lo storico Ernesto Michoelsson è originario, fu istituita nel 1831 con decreto a firma di don Fructuoso Rivera. Da Tacuarembó passa una delle arterie stradali più importanti del paese, la “Ruta 5, Brigadier General Fructuoso Rivera”… Già, perchè Fructuoso Rivera (1784-1854) è stato il primo presidente costituzionale dell’Uruguay, un pezzo grosso insomma, uno che cominciò la sua sfolgorante carriera combattendo per l’indipendenza al fianco del “padre della patria” José Gervasio Artigas. Ma se lo sfortunato Artigas fu davvero il “Protector de los Pueblos Libres”, avendo in massima considerazione negros, gauchos e, soprattutto, i nativi charrúas tra i quali era cresciuto e si era fatto uomo (ebbe moglie indigena... (continua)
Musica di Alan Gomes
Testo trovato su Los Charrúas del Uruguay (dove il brano può anche essere ascoltato)
La città di Tacuarembó, di cui lo storico Ernesto Michoelsson è originario, fu istituita nel 1831 con decreto a firma di don Fructuoso Rivera. Da Tacuarembó passa una delle arterie stradali più importanti del paese, la “Ruta 5, Brigadier General Fructuoso Rivera”… Già, perchè Fructuoso Rivera (1784-1854) è stato il primo presidente costituzionale dell’Uruguay, un pezzo grosso insomma, uno che cominciò la sua sfolgorante carriera combattendo per l’indipendenza al fianco del “padre della patria” José Gervasio Artigas. Ma se lo sfortunato Artigas fu davvero il “Protector de los Pueblos Libres”, avendo in massima considerazione negros, gauchos e, soprattutto, i nativi charrúas tra i quali era cresciuto e si era fatto uomo (ebbe moglie indigena... (continua)
En las puntas del Queguay
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 24/4/2013 - 14:30
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Atarassia Gröp: Ad ogni passo
Atarassia Gröp
2006
Album: Non si può fermare il vento.
Ci sono canzoni che oltre ad essere molto belle, a dir le volte anche non eccezionali, incrociano la nostra strada in momenti particolari, rendendocele ancora più belle. Io ho scoperto questa canzone, e gli Atarassia Gröp, appena nato mio figlio, e per questo le sono molto legato. Ma questo non ha molto a che fare con l'inserimento. Voglio raccontare una scena cui ho assistito oggi:
Roma, giornata primaverile, di quelle che fa piacere passeggiare e non vorresti mai salire sull'autobus per tornare a casa. Passo di fianco a una mamma per mano al suo bambino che al massimo avrà avuto 6 anni, probabilmente stava spiegando perché domani le scuole sono chiuse: "Vedi anni fa c'erano al potere persone cattive che picchiavano e ammazzavano chi non faceva come volevano loro, per fortuna sono state cacciate e domani si festeggia la liberazione... (continua)
2006
Album: Non si può fermare il vento.
Ci sono canzoni che oltre ad essere molto belle, a dir le volte anche non eccezionali, incrociano la nostra strada in momenti particolari, rendendocele ancora più belle. Io ho scoperto questa canzone, e gli Atarassia Gröp, appena nato mio figlio, e per questo le sono molto legato. Ma questo non ha molto a che fare con l'inserimento. Voglio raccontare una scena cui ho assistito oggi:
Roma, giornata primaverile, di quelle che fa piacere passeggiare e non vorresti mai salire sull'autobus per tornare a casa. Passo di fianco a una mamma per mano al suo bambino che al massimo avrà avuto 6 anni, probabilmente stava spiegando perché domani le scuole sono chiuse: "Vedi anni fa c'erano al potere persone cattive che picchiavano e ammazzavano chi non faceva come volevano loro, per fortuna sono state cacciate e domani si festeggia la liberazione... (continua)
Nella mano una matita che danza
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 24/4/2013 - 13:18
El orejano
[1965]
Versi di Serafín José García (1905-1985), scrittore e poeta uruguayo, dal suo esordio letterario, la raccolta di poesie gauchesche intitolata “Tacuruses” (1936).
Musica di Braulio López e Pepe Guerra (Los Olimareños)
In alcuni EP e poi nell’album “Canciones con contenido” del 1967
“Orejano” è letteralmente il bestiame brado, privo ancora del marchio di proprietà.
“Orejano” è quindi l’animale libero, senza padrone.
Non è qundi un caso se nel 1973 Los Olimareños, poco dopo il colpo di Stato di Bordaberry (inizio della dittatura militare in Uruguay) e poco prima di essere costretti all’esilio, dedicarono questa canzone a José Joe Baxter (1940-1973), nome di battaglia “Rafael”, militante rivoluzionario argentino che aveva combattuto in Vietnam contro gli invasori statunitensi e poi con i Tupamaros uruguyani e che morì in un incidente aereo vicino a Parigi mentre... (continua)
Versi di Serafín José García (1905-1985), scrittore e poeta uruguayo, dal suo esordio letterario, la raccolta di poesie gauchesche intitolata “Tacuruses” (1936).
Musica di Braulio López e Pepe Guerra (Los Olimareños)
In alcuni EP e poi nell’album “Canciones con contenido” del 1967
“Orejano” è letteralmente il bestiame brado, privo ancora del marchio di proprietà.
“Orejano” è quindi l’animale libero, senza padrone.
Non è qundi un caso se nel 1973 Los Olimareños, poco dopo il colpo di Stato di Bordaberry (inizio della dittatura militare in Uruguay) e poco prima di essere costretti all’esilio, dedicarono questa canzone a José Joe Baxter (1940-1973), nome di battaglia “Rafael”, militante rivoluzionario argentino che aveva combattuto in Vietnam contro gli invasori statunitensi e poi con i Tupamaros uruguyani e che morì in un incidente aereo vicino a Parigi mentre... (continua)
Yo sé qu'en el pago me tienen idea
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 24/4/2013 - 09:43
Gia tài của mẹ
The English translation is an old translation of mine from 1972. It contains an error I since corrected with the help of Vietnamese friends in 2004:
"A mother's fate, her kids half-breeds" should be changed to "A mother's fate, her kids' misdeeds".
Thank you!
Rich Fuller, Nha Trang, Viet Nam
richjf2001@yahoo.com
"A mother's fate, her kids half-breeds" should be changed to "A mother's fate, her kids' misdeeds".
Thank you!
Rich Fuller, Nha Trang, Viet Nam
richjf2001@yahoo.com
richjf2001@yahoo.com 24/4/2013 - 00:42
Tình ca của người mất trí
LOVESONG OF A DERANGED WOMAN
(continua)
(continua)
inviata da richjf2001@yahoo.com 24/4/2013 - 00:34
Los Olimareños: Homenaje a Víctor Lima
[1969]
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Propongo questa canzone come Extra perché non si tratta di una canzone contro la guerra ma di un omaggio al poeta e cantastorie uruguayo Víctor Lima, amico e collaboratore di Rubén Lena e di Pepe Guerra e Braulio López, i due Olimareños, che proprio quell’anno si tolse la vita gettandosi nelle acque vorticose del río Uruguay.
Forse non è azzardato dire che Víctor Lima sta alla musica popolare dell’Uruguay come Woody Guthrie sta a quella statunitense.
Víctor Lima: un poeta endemoniado
Por Aldo Roque Difilippo, LaRed21
Muchas de sus canciones han sido cantadas por los más diversos intérpretes. Algunas de ellas constituidas hoy en verdaderos... (continua)
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Propongo questa canzone come Extra perché non si tratta di una canzone contro la guerra ma di un omaggio al poeta e cantastorie uruguayo Víctor Lima, amico e collaboratore di Rubén Lena e di Pepe Guerra e Braulio López, i due Olimareños, che proprio quell’anno si tolse la vita gettandosi nelle acque vorticose del río Uruguay.
Forse non è azzardato dire che Víctor Lima sta alla musica popolare dell’Uruguay come Woody Guthrie sta a quella statunitense.
Víctor Lima: un poeta endemoniado
Por Aldo Roque Difilippo, LaRed21
Muchas de sus canciones han sido cantadas por los más diversos intérpretes. Algunas de ellas constituidas hoy en verdaderos... (continua)
Hermano de voz clara, tu corazón
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 16:23
Ballata ai dittatori
Canon italienne - Ballata ai dittatori – Fausto Amodei
Texte et musique de Fausto Amodei.
Texte et musique de Fausto Amodei.
BALLADE POUR LES DICTATEURS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/4/2013 - 16:17
Into the Darkness
[2011]
Lyrics & Music by Joe Vickers
Album: Valley Home
In the days of open flame lamps, visibility was poor as miners could only see a couple feet from their faces. Despite the lack of proper lighting, many workers commented on the liveliness of mining shafts underground.
They said the mine sounded like a living entity unto itself - the timber supports creaked and whispered as the tunnel roofs moaned and resettled while the hammering of pickaxes and explosives echoed in the distance.
The first entry was a frightening experience for a new miner, but with time a familiarity with the profession developed and comfort grew with a miner's heightened sense of sound and awareness.
Tens of thousands of men entered into the various collieries throughout the valley, some of whom never left.
Lyrics & Music by Joe Vickers
Album: Valley Home
In the days of open flame lamps, visibility was poor as miners could only see a couple feet from their faces. Despite the lack of proper lighting, many workers commented on the liveliness of mining shafts underground.
They said the mine sounded like a living entity unto itself - the timber supports creaked and whispered as the tunnel roofs moaned and resettled while the hammering of pickaxes and explosives echoed in the distance.
The first entry was a frightening experience for a new miner, but with time a familiarity with the profession developed and comfort grew with a miner's heightened sense of sound and awareness.
Tens of thousands of men entered into the various collieries throughout the valley, some of whom never left.
I crossed the Atlantic Ocean..
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 23/4/2013 - 16:01
La canción del estudiante
[1970]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “Cielo del 1969”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che fa il paio con Me gustan los estudiantes di Violeta Parra…
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “Cielo del 1969”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che fa il paio con Me gustan los estudiantes di Violeta Parra…
Que somos los estudiantes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 15:59
Finalmente pubblicato il testo completo e la traduzione commentata del Canto para una semilla basato su poesie di Violeta Parra con musica di Luis Advis.
DonQuijote82 23/4/2013 - 14:59
Fábrica sin Patrón
Album : Subversivo
Dedicado a los obreros y obreras de Zanon ,dicha fábrica lleva mas de 10 años BAJO CONTROL OBRERO !!
Dedicado a los obreros y obreras de Zanon ,dicha fábrica lleva mas de 10 años BAJO CONTROL OBRERO !!
Historia secreta
(continua)
(continua)
inviata da adriana 23/4/2013 - 14:33
El matrero
[1966?]
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Quiero, a la sombra de un ala” del 1966.
Testo trovato su Cancioneros.com
Continua la saga musicale dei Bandidos rurales con questa canzone dedicata a Martin Aquino (1889-1917), “el último matrero” uruguayo.
Per farla breve, Martin Aquino aveva 17 o 18 anni e faceva i mandriano di cavalli quando, per motivi non ben conosciuti, forse per una decurtazione del salario, sparò al padrone ferendolo ma non mortalmente. Però il malcapitato crepò sotto le mani dei medici e così al giovane Martin Aquino non restò che “ganar el monte”, darsi alla macchia, costretto a vivere di abigeato (bella questa parola obsoleta!) e contrabbando.
Come... (continua)
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Quiero, a la sombra de un ala” del 1966.
Testo trovato su Cancioneros.com
Continua la saga musicale dei Bandidos rurales con questa canzone dedicata a Martin Aquino (1889-1917), “el último matrero” uruguayo.
Per farla breve, Martin Aquino aveva 17 o 18 anni e faceva i mandriano di cavalli quando, per motivi non ben conosciuti, forse per una decurtazione del salario, sparò al padrone ferendolo ma non mortalmente. Però il malcapitato crepò sotto le mani dei medici e così al giovane Martin Aquino non restò che “ganar el monte”, darsi alla macchia, costretto a vivere di abigeato (bella questa parola obsoleta!) e contrabbando.
Come... (continua)
Por los boliches de tabaco y yerba y piso sucio
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 14:31
Canto de las estrellas
V.Jara - M.Chaparro - J.Seves
1996
Arriesgaré la piel
Il testo di Canto de las estrellas è stato composto da Moises Chaparro durante una improvvisazione poetica con metrica obbligata (basata su liriche di Víctor Jara) realizzata in occasione della vigilia della purificazione dello Stadio Chile (che fu usato come campo di concentramento dalla giunta di Pinochet nei mesi seguenti il golpe), alla fine del brano si possono ascoltare delle grida cerimoniali degli indios Mapuche e l'inno cileno cantato dai bambini della scuola della comunità Pehuenche di Quinquén in occasione della nascita della Fondazione Victor Jara.
1996
Arriesgaré la piel
Il testo di Canto de las estrellas è stato composto da Moises Chaparro durante una improvvisazione poetica con metrica obbligata (basata su liriche di Víctor Jara) realizzata in occasione della vigilia della purificazione dello Stadio Chile (che fu usato come campo di concentramento dalla giunta di Pinochet nei mesi seguenti il golpe), alla fine del brano si possono ascoltare delle grida cerimoniali degli indios Mapuche e l'inno cileno cantato dai bambini della scuola della comunità Pehuenche di Quinquén in occasione della nascita della Fondazione Victor Jara.
No me alcanza la razón
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/4/2013 - 12:02
Percorsi:
Víctor Jara
Hacia la libertad
1975
Hacia la libertad
Lautaro fu un eroe indigeno, oppositore ai conquistadores spagnoli, protagonista della guerra di Arauco in Cile. Figlio di un capo in tempo di pace, ancora giovane fu catturato da alcuni colonizzatori spagnoli, diventando servitore personale di Pedro de Valdivia, conquistatore del Cile. Lautaro apprese l'arte militare e le capacità dell'esercito spagnolo osservando gli altri soldati. Fuggì dalla prigionia durante l'adolescenza e grazie alle conoscenze acquisite, fu in grado di insegnare l'uso dei cavalli al suo popolo, progettando nuove tattiche per combattere gli invasori. Era quasi riuscito a cacciarli dalla sua zona quando fu ucciso in battaglia nel 1557.
(Flavio Poltronieri)
Hacia la libertad
Lautaro fu un eroe indigeno, oppositore ai conquistadores spagnoli, protagonista della guerra di Arauco in Cile. Figlio di un capo in tempo di pace, ancora giovane fu catturato da alcuni colonizzatori spagnoli, diventando servitore personale di Pedro de Valdivia, conquistatore del Cile. Lautaro apprese l'arte militare e le capacità dell'esercito spagnolo osservando gli altri soldati. Fuggì dalla prigionia durante l'adolescenza e grazie alle conoscenze acquisite, fu in grado di insegnare l'uso dei cavalli al suo popolo, progettando nuove tattiche per combattere gli invasori. Era quasi riuscito a cacciarli dalla sua zona quando fu ucciso in battaglia nel 1557.
(Flavio Poltronieri)
Patria de los confines
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/4/2013 - 11:48
El Clinudo
[1965?]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta e musicista uruguayano.
Nell’album “De cojinillo” del 1965.
Testo trovato su Cancioneros.com
Alejandro Rodríguez detto “El Clinudo”, “Il cappellone”, è stato una singolare figura di “matrero” (bandolero, fuorilegge) uruguayano che visse nella seconda metà dell’800 nel dipartimento di Treinta y Tres. Singolare perché il gaucho in questione portava i capelli lunghi ed era un virtuoso della chitarra, un “payador” (cantastorie) assai apprezzato in feste e balli. Divenne fuorilegge quasi certamente per un qualche omicidio “d’onore”, legato ad una donna, e poi - come spesso accadeva - gli furono attribuiti delitti che probabilmente non commise.
Bisogna anche dire che quelli erano tempi molto violenti in Uruguay, dominati da guerre e sollevazioni sanguinose, come la guerra della Triple Alianza (1864-70) e la Revolución... (continua)
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta e musicista uruguayano.
Nell’album “De cojinillo” del 1965.
Testo trovato su Cancioneros.com
Alejandro Rodríguez detto “El Clinudo”, “Il cappellone”, è stato una singolare figura di “matrero” (bandolero, fuorilegge) uruguayano che visse nella seconda metà dell’800 nel dipartimento di Treinta y Tres. Singolare perché il gaucho in questione portava i capelli lunghi ed era un virtuoso della chitarra, un “payador” (cantastorie) assai apprezzato in feste e balli. Divenne fuorilegge quasi certamente per un qualche omicidio “d’onore”, legato ad una donna, e poi - come spesso accadeva - gli furono attribuiti delitti che probabilmente non commise.
Bisogna anche dire che quelli erano tempi molto violenti in Uruguay, dominati da guerre e sollevazioni sanguinose, come la guerra della Triple Alianza (1864-70) e la Revolución... (continua)
Al modo de Martín Fierro,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 11:28
Negro y blanco
[1964?]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “Los Olimareños en París“ del 1964.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “Los Olimareños en París“ del 1964.
Testo trovato su Cancioneros.com
Sangre tuya y mía con el mismo color...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 10:17
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