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Soledad, Hermana...

Soledad, Hermana...
Traducción al castellano por Riccardo Venturi
Traduzione spagnola di Riccardo Venturi
2.4.2013

Mi getto molto, molto raramente a tradurre in lingua spagnola. Continuo, come dico da sempre, a inventarmela anche se inventarsi una lingua, forse, è il modo migliore per cercare di rendere parole come queste. Del resto, la prima lingua nella quale cercare di renderle non poteva altro che essere quella con cui Sole era partita dalla sua Argentina lontanissima per approdare in una Torino altrettanto lontana; e altro non potrei dire. Naturalmente, sollecito chiunque se ne senta in grado ad apportare modifiche e correzioni a questa traduzione, se le riterrà opportune; penso in particolare a Maria Cristina, ma ovviamente a qualsiasi conoscitore dell'italiano e del castigliano. Il linguaggio di Alessio Lega, qui, non è soltanto complesso; è anche, e soprattutto, spaventosamente coinvolto. Si avverte che la vicenda di Sole e Baleno deve aver toccato Alessio molto di più che per una canzone. [RV]
SOLEDAD, COMPAÑERA...
(continua)
2/4/2013 - 23:25
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo
La farfalla
poesia di Tonino Guerra dalla raccolta "Il polverone"

Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.
daniela -k.d.- 2/4/2013 - 22:21
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Soledad, Hermana...

Soledad, Hermana...
Compagni,
la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che hanno ucciso Edo: lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo, il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta quella società serva che accetta questo sistema.
Noi abbiamo lottato sempre contro queste imposizioni e' per questo che siamo finiti in galera.
La galera e' un posto di tortura fisica e psichica, qua non si dispone di assolutamente niente, non si può decidere a che ora alzarsi, che cosa mangiare, con chi parlare, chi incontrare, a che ora vedere il sole. Per tutto bisogna fare una "domandina", anche per leggere un libro. Rumore di chiavi, di cancelli che si aprono e si chiudono, voci che non dicono niente, voci che fanno eco in questi corridoi... (continua)
Bernart 2/4/2013 - 21:59




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