Scusa DonQ, mi rivolgo a te come contributore di questo brano e agli Admins, te compreso, in quanto tali...
Ho due perplessità...
La prima: questa poesia di Brecht è molto comune sui siti italiani e non invece su quelli in lingua tedesca. Forse il titolo originale è sbagliato? Eppure ho provato anche a ricercare estrapolando qualche verso e vengo sempre immancabilmente indirizzato alla stessa pagina italiana di answers.yahoo.com, la sola che ne riporta il presunto testo tedesco integrale...
La seconda: non mi consta che questa poesia presuntamente brechtiana - ma senza data e fonte è difficile affermarlo - sia mai stata messa in musica da chicchessia...
Cosa vuol dire? Che d'ora innanzi il sito diventa "Canzoni & Poesie Contro la Guerra"? Solo per saperlo, che allora anch'io amplio il mio spettro di ricerca...
Saluti!
Dead End 2/2/2013 - 22:05
Ciao Dead End, in effetti anch'io ho avuto qualche perplessità nell'approvare questa poesia e credo anche lo stesso DQ82 avesse qualche dubbio dato che, pur potendo approvarla da amministratore, non l'aveva fatto.
Sulla attribuzione della poesia non so dire. Non vorrei alimentare un nuovo caso "Lentamente muore...", sia mai che poi ce la troviamo citata in senato da Mastella... bisognerebbe approfondire.
Sulla mancanza di musica... beh abbiamo più di una volta fatto delle eccezioni. Spesso semplicemente i musicisti "sono in ritardo" (come per Marco Valdo M.I.) e non sarebbe la prima volta che scopriamo che una poesia che avevamo inserito in quanto tale è stata poi musicata. Questo non vuol dire che d'ora in poi cambiamo nome al sito... cerchiamo di fare in modo che le eccezioni rimangano appunto eccezioni.
Okkei, non volevo polemizzare...
Il fatto è che senza data, senza fonte, senza riscontri precisi e pure senza musica, questa mi pare un'eccezione abbastanza eccezionale.
Ciao a te, Lorenzo, e a tutti i perfidi Admins.
Chanson allemande - Kinder in den Krieg zu spielen – Anonyme - s.d.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, te voilà bien catastrophé, me semble-t-il... Que se passe-t-il ?
Mon ami Lucien l’âne, je vais tout te dire. D'abord, je ne suis nullement catastrophé, je suis tout simplement perplexe. Et je m'en vais t'expliquer pourquoi. J'avais comme tu le vois traduit une chanson allemande, intitulée « Kinder in den Krieg zu spielen » qui du reste est une chanson fort claire sur le chapitre de la guerre... et contre la guerre. La chose me paraissait limpide jusqu'au moment où j'ai lu les commentaires des divers intervenants dans le débat qui mettait en cause à tout le moins la paternité de Brecht. Et les remarques étaient fondées... Il n'y a pas d'autre trace de cette chanson ailleurs qu'en Italie, je veux dire dans l'Italie digitale. Nulle trace en Allemagne, rien sur d'autres parts.
Princesa la bella - una vita da trans
da Repubblica, 22/8/1997
Destino da transessuale. Il corpo come prigione e trofeo, un corpo che Fernanda Farias de Albuquerque, Princesa, brasiliana di Aloa Grande del Nordeste esibisce con naturalezza. Da bambino sognava di somigliare a Sonia Braga ("a otto anni due noci di cocco furono il mio primo seno, davanti allo specchio mi coprivo in basso con una mano"), ma Fernanda, lunghi capelli neri, è più bella del suo modello. La sua storia di ordinario dolore, fatta di notti sul marciapiede e di eroina, di carcere, umiliazioni e orgoglio, tre anni fa è diventata un libro scritto con il brigatista Maurizio Jannelli, Princesa pubblicato dalla cooperativa Sensibili alle foglie e ristampato da Marco Tropea. "Quando mi hanno rinchiuso a Rebibbia per tentato omicidio, l' unico amico che avevo era Giovanni, un ergastolano che mi ha offerto solidarietà in cambio... (continua)
Ho ricontrollato il testo sul libretto originale perché c'erano delle imprecisioni ("saranno SEMI miracolosi" non seni!). Sulla grafia Prinçesa invece di Princesa qualcuno ha addirittura supposto che sia un ibrido spagnolo/portoghese forse con un significato simbolico. Comunque sul libretto del CD è scritto Princesa senza cediglia (come anche nel titolo di romanzo-intervista da cui è tratta la canzone).
Chanson allemande - In den Weiden am Sund – Bertolt Brecht – 1938
Vers de Bertolt Brecht, écrits pendant la première phase de son exil, lorsque il s'établit sur l'île de Funen près de Svendborg au Danemark. En fait le morceau fait partie du « Svendborger Gedichte » (des « Poésies de Svendborg ») et est précisément la troisième partie de la composition intitulée « Frühling 1938 » (sur le site se trouve déjà la première, Ostersonntag). Le nom « Sund » qui paraît au premier vers devrait se référer au canal entre Funen et Vindeby à Svendborg.
Musique de Hanns Eisler du « Hollywooder Liederbuch/Hollywood Songbook », œuvre composée entre 1938 et 1943 pendant l'exil newyorkais.
Caro Daniele Rocca, posso dirtelo molto francamente? Hai rotto!
Questa di Pietrangeli è una canzone - e pure piuttosto divertente - e non un comunicato delle BR.
E’ il racconto di un sogno piuttosto comune tra gli sfruttati di sempre, un sogno la cui «ferocia» è qui per molti versi anche mitigata e autocensurata (penso al «perdono» e al «naso» al posto del culo, luogo sicuramente più idoneo a spengerci un cero), un sogno corrispondente all’incubo, questo sì terribile, che i potenti, i padroni e le loro braccia armate hanno da sempre riservato a masse enormi di persone ne La Guerre de Cent mille ans che i ricchi e forti hanno fatto e continuano a fare ai poveri e deboli.
E allora? E’ forse vietato sognare di infliggere i più dolorosi tormenti a chi ti sfrutta? Ed è forse vietato favoleggiarlo nelle canzoni? Tu dici che questa di Pietrangeli ha un contenuto «patologico» (non senza abbandonarti... (continua)
Dead End 2/2/2013 - 13:57
Daniele Rocca che trionferà
Evviva il PD(senzaL) e la Sua Libertas !!
Dicie Daniele Rocca:
Il padrone si venera MA NON SI TOCCA ! ..anche perchè mi si sono intrecciati i diti..! Come faccio?.. Ad afferrare il pitone.. il cero.. il sapone..? La testa?.. io non sono bravo al bowling..
Sto piombando in un marasma agghiacciantee.. Abbia pietà..!
Grazie... Com'è umaaano, LEI..
Altro che sparare, qua è sparita non dico la lotta di classe ma perfino la dignità. Siamo all'adorazione del padrone. Come commentare altrimenti questo?
"Dopo tanti anni di cassa integrazione vedevamo solo il buio. Elkann e Marchionne ci hanno fatto rivedere la luce". Lidia, 46 anni, operaia dal 2000 nella fabbrica di Grugliasco che da oggi porta il nome dell'Avvocato Gianni Agnelli, non nasconde la gioia. E' una delle 500 tute blu che hanno applaudito a lungo e con calore i vertici della Fiat, in uno stabilimento tirato a lucido e completamente rinnovato, storicamente sempre stato una roccaforte della Fiom.
“E’ stato un giorno bellissimo, emozionante – racconta – e questo clima di condivisione, di unita’ non c’era solo oggi, per l’inaugurazione. Non e’ stato un fatto di facciata, da mostrare all’esterno, e’ quello che viviamo tutti i giorni. Noi siamo felici, non contano le tessere sindacali,... (continua)
There are no doubts that Killing an Arab was inspired by the book 'The Stranger' by Camus. However, the song needs to be considered on its own merits. When separated from the book, the lyrics take on very anti-war themes.
Ho due perplessità...
La prima: questa poesia di Brecht è molto comune sui siti italiani e non invece su quelli in lingua tedesca. Forse il titolo originale è sbagliato? Eppure ho provato anche a ricercare estrapolando qualche verso e vengo sempre immancabilmente indirizzato alla stessa pagina italiana di answers.yahoo.com, la sola che ne riporta il presunto testo tedesco integrale...
La seconda: non mi consta che questa poesia presuntamente brechtiana - ma senza data e fonte è difficile affermarlo - sia mai stata messa in musica da chicchessia...
Cosa vuol dire? Che d'ora innanzi il sito diventa "Canzoni & Poesie Contro la Guerra"? Solo per saperlo, che allora anch'io amplio il mio spettro di ricerca...
Saluti!