Biko
Polskie tłumaczenie 1 / Traduzione polacca 1/ Polish translation 1 / Traduction polonaise 1 / Puolankielinen käännös 1: Tekstowo
BIKO
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 21/12/2013 - 06:16
Schulz
21.12.2013
È difficile tradurre la poesia di Kleyff, perché è appunto una cosa immensa. Se poi, si mette in conto l'ignoranza del "tentatore" a riguardo la concordanza dei tempi, il groviglio diventa completo. Eppure, qualcuno disse: "Non tentare, fà le cose!". Son partito co 'sto motto...
È difficile tradurre la poesia di Kleyff, perché è appunto una cosa immensa. Se poi, si mette in conto l'ignoranza del "tentatore" a riguardo la concordanza dei tempi, il groviglio diventa completo. Eppure, qualcuno disse: "Non tentare, fà le cose!". Son partito co 'sto motto...
SCHULZ
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 21/12/2013 - 01:12
Dietro il portone
Quando ho visto in fondo a quel muro là
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/12/2013 - 14:33
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
[LA VITA SCORRE, IL TEMPO LA INGOIA]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/12/2013 - 11:16
Libera terra (La forza)
Chanson italienne – Libera terra (La forza) – Massimo Priviero – 2013
Album : Ali di libertà
Album : Ali di libertà
TERRE LIBRE (LA FORCE)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/12/2013 - 17:15
Ce sera le jour
[1981]
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Chez moi”
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Chez moi”
Peuple blanc tu as construit ton enfer
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2013 - 16:01
Vengeance
[1981]
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Valérie Lagrange e Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Chez moi”
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Valérie Lagrange e Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Chez moi”
Vengeance contre ceux qui se servent de leur savoir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2013 - 15:59
Oublié
[1983]
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Les trottoirs de l'éternité”
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Les trottoirs de l'éternité”
Plus y a de monde plus je suis seule, je suis seule
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2013 - 15:31
A contre courant
[1983]
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Les trottoirs de l'éternité”
Parole di Valérie Lagrange
Musica di Ian Jelfs, compositore e chitarrista inglese
Nell’album intitolato “Les trottoirs de l'éternité”
A contre courant, je sors de l’enfer
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2013 - 15:23
Mathias
[1965]
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Gérard Bourgeois e Jean-Max Rivière, compositori francesi.
Una canzone che forse racconta di un giovane reduce d’Indocina o d’Algeria che in guerra ha perduto tutto, i compagni e se stesso… E la sua sofferenza, la sua “follia” non sono che d’impaccio per i suoi amici che non possono comprenderla…
Una canzone che mi ha ricordato molto la scena del matrimonio di Steven (John Savage) ne “The Deer Hunter” (“Il cacciatore”) di Michael Cimino (1978), quando un reduce del Vietnam, completamente apatico e straniato, entra nel locale dove Michael (Robert De Niro), Nick (Christofer Walken), Steven e Linda (Meryl Streep) stanno facendo bisboccia. I tre amici, in procinto di partire in guerra,... (continua)
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Gérard Bourgeois e Jean-Max Rivière, compositori francesi.
Una canzone che forse racconta di un giovane reduce d’Indocina o d’Algeria che in guerra ha perduto tutto, i compagni e se stesso… E la sua sofferenza, la sua “follia” non sono che d’impaccio per i suoi amici che non possono comprenderla…
Una canzone che mi ha ricordato molto la scena del matrimonio di Steven (John Savage) ne “The Deer Hunter” (“Il cacciatore”) di Michael Cimino (1978), quando un reduce del Vietnam, completamente apatico e straniato, entra nel locale dove Michael (Robert De Niro), Nick (Christofer Walken), Steven e Linda (Meryl Streep) stanno facendo bisboccia. I tre amici, in procinto di partire in guerra,... (continua)
C´est pas la croix, pas la bannière
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2013 - 14:36
Vita in un pacifico nuovo mondo
Chanson italienne – Vita in un pacifico nuovo mondo – Fluxus – 1994
VIE DANS UN NOUVEAU MONDE PACIFIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/12/2013 - 21:07
Daybreak
1994
Second coming
Second coming
This is the daybreak
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 18/12/2013 - 17:33
Bleu Blanc Rouge
[1995]
Nell’album d’esordio intitolato semplicemente “Raggasonic”
Nell’album d’esordio intitolato semplicemente “Raggasonic”
Tes yeux sont bleus,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 15:20
Les roses barbelées
[1967]
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Jo Moutet (1926-2002), compositore e direttore d’orchestra francese.
In un EP del 1968 e poi nell’unico – credo – album, intitolato semplicemente “Gribouille”, pubblicato nel 1968, anno in cui l’artista morì a soli 27 anni (un’altra vittima – questa misconosciuta - della “maledizione dei 27”!).
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Jo Moutet (1926-2002), compositore e direttore d’orchestra francese.
In un EP del 1968 e poi nell’unico – credo – album, intitolato semplicemente “Gribouille”, pubblicato nel 1968, anno in cui l’artista morì a soli 27 anni (un’altra vittima – questa misconosciuta - della “maledizione dei 27”!).
Alors c´est vrai, copain,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 15:04
Les militaires
[1966]
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Georges Chelon (1943-), cantante, autore e compositore francese.
Parole di Gribouille, nome d’arte di Marie-France Gaîté (1941-1968), cantante francese prematuramente scomparsa a causa dell’assunzione di un cocktail di barbiturici ed alcol, forse un suicidio.
Musica di Georges Chelon (1943-), cantante, autore e compositore francese.
Ils ont le coeur kaki
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 14:51
Sfruttamento
2003
Fratellanza, coesione
2004
Militant hardcore
Fratellanza, coesione
2004
Militant hardcore
Rinchiusi, Umiliati e torturati
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 18/12/2013 - 14:29
Percorsi:
Guerra agli animali
Nessuna giustizia
2004
Militant hardcore
Militant hardcore
Stato di polizia, stato di coercizione
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 18/12/2013 - 14:24
Percorsi:
Dalle galere del mondo
La Révolution
[1996]
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Où est-ce qu'elle est ta révolution, papa?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 14:12
Il ne suffit pas
[1996]
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Canzone contro la destra xenofoba, razzista e assassina di Le Pen e camerati francesi…
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Canzone contro la destra xenofoba, razzista e assassina di Le Pen e camerati francesi…
Il ne suffit pas de s'offusquer
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 14:02
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
On vous aura prévenus
[1996]
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Noi vi abbiamo avvisati, poi, vedete un po’ voi…
Parole e musica di Mano Solo (1963-2010), cantante, pittore e poeta francese troppo prematuramente scomparso.
Nell’unico album del gruppo, intitolato “Les Frères Misère” (che il riferimento sia a Ni Dieu ni maître, la ballata settecentesca del soldato Hector Mandrillon?)
Noi vi abbiamo avvisati, poi, vedete un po’ voi…
Dans un pays d'extrême droite
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 11:50
La femme du sergent
[1962]
Parole e musica di Pierre Vassiliu
In un EP del 1962 e poi in un altro dell’anno successivo
Quest’allegra canzoncina fu all’epoca stracensurata… sarà stato che c’era ancora la guerra in Algeria?
Parole e musica di Pierre Vassiliu
In un EP del 1962 e poi in un altro dell’anno successivo
Quest’allegra canzoncina fu all’epoca stracensurata… sarà stato che c’era ancora la guerra in Algeria?
Y avait la femme d'un militaire qui faisait collection d' képis
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 11:25
Lied der Seeräuber-Jenny
L’adattamento francese dovrebbe risalire al 1930, regia di Gaston Baty, su testi di Nicole Steinhof e André Mauprey. In scena, Lucien Nat (Mackie) et Marguerite Jamois (Polly).
“La fiancée du pirate” è celebra anche nell’interpretazione di Juliette Gréco.
“La fiancée du pirate” è celebra anche nell’interpretazione di Juliette Gréco.
Bernart Bartleby 18/12/2013 - 10:34
La guerre lanlaire
Parole di Martine Merri
Musica di George Boulanger (vero nome Ghita Bulencea, 1893-1958), violinista e compositore rumeno
Interpretata da Jean Arnulf in un singolo e in EP del 1965 e nel disco collettivo intitolato “Le déserteur et 13 autres chansons pacifistes” del 1967.
“La guerra trallallà…Peccato, non era così male sulla terra, gli occhi brillanti, il cuore contento… Ma viene il tempo delle ‘glorie militari’… E così sono crepato, non ho avuto il tempo di ridere, di godermi molte primavere… Con la faccia nel fango, senza mani, senza piedi, senza culo, le frattaglie all’aria, e non ho più visto la luce… Per chi? Per che cosa? Non certo per me, non certo per te, ma per il Re…”
Bellissima!
Musica di George Boulanger (vero nome Ghita Bulencea, 1893-1958), violinista e compositore rumeno
Interpretata da Jean Arnulf in un singolo e in EP del 1965 e nel disco collettivo intitolato “Le déserteur et 13 autres chansons pacifistes” del 1967.
“La guerra trallallà…Peccato, non era così male sulla terra, gli occhi brillanti, il cuore contento… Ma viene il tempo delle ‘glorie militari’… E così sono crepato, non ho avuto il tempo di ridere, di godermi molte primavere… Con la faccia nel fango, senza mani, senza piedi, senza culo, le frattaglie all’aria, e non ho più visto la luce… Per chi? Per che cosa? Non certo per me, non certo per te, ma per il Re…”
Bellissima!
Celui qu'est parti pour la guerre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 09:45
Le garçon que j'aimais
[1966?]
Parole di Eddy Marnay (1920-2003), paroliere e cantante francese
Musica di André Popp (1924-), compositore ed arrangiatore francese
Interpretata da Nana Mouskouri nell’album “Le coeur trop tendre” (o “Un canadien errant”, 1966) e nel disco collettivo intitolato “Le déserteur et 13 autres chansons pacifistes” (1967).
Parole di Eddy Marnay (1920-2003), paroliere e cantante francese
Musica di André Popp (1924-), compositore ed arrangiatore francese
Interpretata da Nana Mouskouri nell’album “Le coeur trop tendre” (o “Un canadien errant”, 1966) e nel disco collettivo intitolato “Le déserteur et 13 autres chansons pacifistes” (1967).
Le garçon que j'aimais
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2013 - 09:12
On m'a donné une âme
[1953?]
Parole di Rachel Thoreau
Musica di Florence Véran (1922-2006), compositrice e cantante francese.
Singolo del 1953, poi in alcuni EP ed album successivi.
Interpretata anche dall’autrice della musica, Florence Véran.
Quinto: non uccidere…
Ma mi hanno dato le armi e me ne sono servito…
Sulla Terra da sempre le pecore vengono tosate ed è il più forte a prendersi quello che vuole…
Mi è stata data un’anima che è stata uccisa sotto i colpi…
Ed il mio cuore è infelice e pieno di disperazione…
Ma ho ancora gli occhi per vedere il cielo, le donne ed i prati in fiore…
La mia anima era morta ma l’amore l’ha riportata in vita…
Parole di Rachel Thoreau
Musica di Florence Véran (1922-2006), compositrice e cantante francese.
Singolo del 1953, poi in alcuni EP ed album successivi.
Interpretata anche dall’autrice della musica, Florence Véran.
Quinto: non uccidere…
Ma mi hanno dato le armi e me ne sono servito…
Sulla Terra da sempre le pecore vengono tosate ed è il più forte a prendersi quello che vuole…
Mi è stata data un’anima che è stata uccisa sotto i colpi…
Ed il mio cuore è infelice e pieno di disperazione…
Ma ho ancora gli occhi per vedere il cielo, le donne ed i prati in fiore…
La mia anima era morta ma l’amore l’ha riportata in vita…
On m'a donné une âme pour entrer dans la vie
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 16:20
Moi, j'aime bien les Américains
[1971?]
Parole e musica di Mouloudji
In un EP del 1971, con Allons z'enfants, ou Le conscrit di Boris Vian
Parole e musica di Mouloudji
In un EP del 1971, con Allons z'enfants, ou Le conscrit di Boris Vian
Moi, j'aime bien les Américains
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 15:43
L'avant-guerre
[1968?]
Parole e musica di Mouloudji
Nel disco “Mouloudji en public” del 1968
La guerra è davvero crudele e devastante, sotto tutti i profili, e può anche avere conseguenze paradossali…
Qui un soddisfatto pappone parigino, con una bella attività ben avviata e sette floride ragazze nella sua scuderia, viene sorpreso dalla guerra e finisce prigioniero in Germania. Tornato a casa, triste e invecchiato anzitempo per via delle privazioni subite, non trova più le sue protette e la vita felice di prima: non gli resterà che accettare un lavoro come poliziotto nella buoncostume.
Parole e musica di Mouloudji
Nel disco “Mouloudji en public” del 1968
La guerra è davvero crudele e devastante, sotto tutti i profili, e può anche avere conseguenze paradossali…
Qui un soddisfatto pappone parigino, con una bella attività ben avviata e sette floride ragazze nella sua scuderia, viene sorpreso dalla guerra e finisce prigioniero in Germania. Tornato a casa, triste e invecchiato anzitempo per via delle privazioni subite, non trova più le sue protette e la vita felice di prima: non gli resterà che accettare un lavoro come poliziotto nella buoncostume.
Quand j'étais maquereau avant-guerre à Paris
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 15:14
Je voudrais tant prier
Pour la mère meurtrie et pour l'enfant nouveau
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 14:39
Marcel Mouloudji: Autoportrait
Catholique par ma mère
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 13:56
Y’avait un général
[1951]
Parole e musica di Francis Lemarque.
Interpretata dallo stesso autore nel 1972, ma prima ancora da Marc et André nel 1958 e da Mouloudji nel 1964.
Una preziosa satira antimilitarista cui non dovette essere estranea la storia dell’autore, Francis Lemarque, nato Nathan Korb, di famiglia lituana. Il padre Joseph fu arruolato con la forza nell’esercito zarista ma disertò e scappò in Francia, a Parigi, dove Nathan nacque nel 1917…
Parole e musica di Francis Lemarque.
Interpretata dallo stesso autore nel 1972, ma prima ancora da Marc et André nel 1958 e da Mouloudji nel 1964.
Una preziosa satira antimilitarista cui non dovette essere estranea la storia dell’autore, Francis Lemarque, nato Nathan Korb, di famiglia lituana. Il padre Joseph fu arruolato con la forza nell’esercito zarista ma disertò e scappò in Francia, a Parigi, dove Nathan nacque nel 1917…
Y’avait un général barbu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 13:43
E quando sarò ricca
Non mi sento fuori tempo massimo, anzi...
Mi pregio di avere fra i miei albums "APRO GLI OCCHI DI DONNA SU STA' VITA" e"PER ADESSO E' SOLO UNA SPERANZA": due piccole gemme ancora oggi tremendamente attuali, ma vorrei parlarne con Lei, ANNA, che ha avuto la schiettezza, la sincerità, la personalità, l'umiltà (soprattutto!) di vivere una Sua stagione musicale più VERA ed appagante (i denari in queste cose poco importano...
E lo dico con CONVINZIONE PERENNE, anche se mi sento politicamente "in coma" dal 1974 (coma divenuto per altro irreversibile dal 1979 in poi!).
Spero che ANNA legga queste poche righe, quanto meno per la solidarietà politica e sociale che ha legato Lei e tutti noi compagni in questi decenni. Spero mi possa rispondere, un giorno, mi farebbe molto piacere!
MA L'ENTUSIASMO, IL FERVORE, LA PUREZZA CHE AVEVAMO TUTTI QUANTI NOI DOV'E' FINITA???
Ciao, WALTER
SEBASTIAN WALTER IRACI
VIA GAUDENZIO MERULA N. 2/A
28100 - NOVARA
Cell. 3381657635
Mi pregio di avere fra i miei albums "APRO GLI OCCHI DI DONNA SU STA' VITA" e"PER ADESSO E' SOLO UNA SPERANZA": due piccole gemme ancora oggi tremendamente attuali, ma vorrei parlarne con Lei, ANNA, che ha avuto la schiettezza, la sincerità, la personalità, l'umiltà (soprattutto!) di vivere una Sua stagione musicale più VERA ed appagante (i denari in queste cose poco importano...
E lo dico con CONVINZIONE PERENNE, anche se mi sento politicamente "in coma" dal 1974 (coma divenuto per altro irreversibile dal 1979 in poi!).
Spero che ANNA legga queste poche righe, quanto meno per la solidarietà politica e sociale che ha legato Lei e tutti noi compagni in questi decenni. Spero mi possa rispondere, un giorno, mi farebbe molto piacere!
MA L'ENTUSIASMO, IL FERVORE, LA PUREZZA CHE AVEVAMO TUTTI QUANTI NOI DOV'E' FINITA???
Ciao, WALTER
SEBASTIAN WALTER IRACI
VIA GAUDENZIO MERULA N. 2/A
28100 - NOVARA
Cell. 3381657635
WALTER 17/12/2013 - 13:10
Angela
[1971]
Testo e Musica di Giovanni "Tata" Giacobetti e di Anton Virgilio Savona
Album: Un LP Per Te
Era l'epoca di Angela Davis, leader del movimento per i diritti civili e del Partito Comunista, che nel 1970, con false accuse, veniva messa in carcere.
Il mondo della cultura si schierò a sua difesa e in Francia, Inghilterra, Italia, intellettuali e artisti ne richiedevano all'unisono la liberazione, ma proprio in Italia, ancor prima dei John Lennon e dei Rolling Stones, fu il Quartetto Cetra a incidere una canzone in omaggio a Angela Davis.
Nell'autunno del 1971 i Cetra conducevano Stasera sì sul 2° canale RAI con la direzione musicale di Mario Bertolazzi, programma a cui è legato un episodio spiacevole di minacce al gruppo: nel corso della puntata di domenica 7 novembre il Quartetto presentò Angela, la canzone dedicata alla Davis. Il giorno dopo Felice Chiusano ricevette da uno sconosciuto... (continua)
Testo e Musica di Giovanni "Tata" Giacobetti e di Anton Virgilio Savona
Album: Un LP Per Te
Era l'epoca di Angela Davis, leader del movimento per i diritti civili e del Partito Comunista, che nel 1970, con false accuse, veniva messa in carcere.
Il mondo della cultura si schierò a sua difesa e in Francia, Inghilterra, Italia, intellettuali e artisti ne richiedevano all'unisono la liberazione, ma proprio in Italia, ancor prima dei John Lennon e dei Rolling Stones, fu il Quartetto Cetra a incidere una canzone in omaggio a Angela Davis.
Nell'autunno del 1971 i Cetra conducevano Stasera sì sul 2° canale RAI con la direzione musicale di Mario Bertolazzi, programma a cui è legato un episodio spiacevole di minacce al gruppo: nel corso della puntata di domenica 7 novembre il Quartetto presentò Angela, la canzone dedicata alla Davis. Il giorno dopo Felice Chiusano ricevette da uno sconosciuto... (continua)
Angela – non disperare
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/12/2013 - 11:32
Give the People What They Want
DATE ALLA GENTE CIÒ CHE VUOLE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2013 - 11:28
Radio Varsavia
...l'ultimo appello è da dimenticare, tanto...e ...mbé...l'acqua passata
semplicemente...noia
semplicemente...noia
17/12/2013 - 02:17
Babuni
Versione polacca di Joanna Salamon
interpretata da Ewa Demarczyk in russo
interpretata da Ewa Demarczyk in russo
Twarzy pociągły i twardy owal,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 17/12/2013 - 01:34
Mandela
Dio benedica l'Africa e il poeta
tubercolotico che scrisse Io
sono il capitano dell'anima mia
la comunista ebrea e suo marito
e i fucili della Germania Est
16 dicembre 2013
tubercolotico che scrisse Io
sono il capitano dell'anima mia
la comunista ebrea e suo marito
e i fucili della Germania Est
16 dicembre 2013
L.L. 16/12/2013 - 22:22
Né quelque part
[1987]
Parole di Maxime Le Forestier
Musica di Jean-Pierre Sabard (Jean-Pierre Guigon), compositore francese.
Traccia che dà il titolo all’album del 1988.
Un titolo ispirato a Ballade des gens qui sont nés quelque part di Georges Brassens, una canzone con sonorità africane (ed inserti in lingua zulu) scritta per dire no alle leggi sull’immigrazione cosiddette “Pasqua”, dal nome dell’allora ministro dell’interno Charles Pasqua, che nel 1986 avevano abolito l’automatico ottenimento della nazionalità francese alla maggior età per i figli nati in Francia da genitori stranieri. Inoltre la regolarità del permesso di soggiorno era condizione per l’accesso ai servizi sociali non solo per il suo diretto detentore ma anche per i suoi familiari. E comunque una condanna penale anche solo a sei mesi precludeva ogni possibilità di futura naturalizzazione…
All’epoca Le Forestier dichiarò: “Mon fils... (continua)
Parole di Maxime Le Forestier
Musica di Jean-Pierre Sabard (Jean-Pierre Guigon), compositore francese.
Traccia che dà il titolo all’album del 1988.
Un titolo ispirato a Ballade des gens qui sont nés quelque part di Georges Brassens, una canzone con sonorità africane (ed inserti in lingua zulu) scritta per dire no alle leggi sull’immigrazione cosiddette “Pasqua”, dal nome dell’allora ministro dell’interno Charles Pasqua, che nel 1986 avevano abolito l’automatico ottenimento della nazionalità francese alla maggior età per i figli nati in Francia da genitori stranieri. Inoltre la regolarità del permesso di soggiorno era condizione per l’accesso ai servizi sociali non solo per il suo diretto detentore ma anche per i suoi familiari. E comunque una condanna penale anche solo a sei mesi precludeva ogni possibilità di futura naturalizzazione…
All’epoca Le Forestier dichiarò: “Mon fils... (continua)
On choisit pas ses parents, on choisit pas sa famille
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2013 - 14:16
Casse-têtes
[1978]
Parole di Gébé (Georges Blondeaux, 1929-2004), celebre cartoonist e giornalista francese (Zéro, Charlie Hebdo,…)
Musica di Philippe-Gérard (Philippe Bloch, 1924-), compositore francese.
Singolo nel 1978. Sul lato B, “1947”.
Parole di Gébé (Georges Blondeaux, 1929-2004), celebre cartoonist e giornalista francese (Zéro, Charlie Hebdo,…)
Musica di Philippe-Gérard (Philippe Bloch, 1924-), compositore francese.
Singolo nel 1978. Sul lato B, “1947”.
Ils m'ont tapé sur la tête
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2013 - 11:55
If I Can Dream
E una bellissima canzone,forse una delle piu belle di elvis,io ascolto elvis da molti anni,da quando sn piccolo,sn cresciuto cn le sue canzoni,ma qst è la piu bella!! E provo sempre forti emozioni! Cm la prima volta!! Grande elvis!!!
michelantonio quitadamo 16/12/2013 - 11:51
Whispers in the Deep
Album: Look, Listen and Decide (1986)
Una bellissima canzone del gruppo Stimela del chitarrista Ray Phiri, che proprio nel 1986 raggiungeva la notorietà internazionale grazie alla collaborazione con Paul Simon nell'album Graceland (vedi anche Homeless).
To survive apartheid and indeed any other oppressive regimes across the world, creative musicians went deeper into metaphor and imagery.
This made it easier for groups such as Stimela to evade scrutiny from the apartheid South African regime because on the surface, the song was just a song but deeper, it was a hard-hitting revolutionary tune about the people’s troubles at the hands of the oppressive regime.
Most of their songs depict lovers yearning for a reunion as well as the desire to work together as a people and not as races.
Led by Ray Phiri, most of Stimela’s songs were profound and enthralling. There is one song ‘Whispers in the... (continua)
Una bellissima canzone del gruppo Stimela del chitarrista Ray Phiri, che proprio nel 1986 raggiungeva la notorietà internazionale grazie alla collaborazione con Paul Simon nell'album Graceland (vedi anche Homeless).
To survive apartheid and indeed any other oppressive regimes across the world, creative musicians went deeper into metaphor and imagery.
This made it easier for groups such as Stimela to evade scrutiny from the apartheid South African regime because on the surface, the song was just a song but deeper, it was a hard-hitting revolutionary tune about the people’s troubles at the hands of the oppressive regime.
Most of their songs depict lovers yearning for a reunion as well as the desire to work together as a people and not as races.
Led by Ray Phiri, most of Stimela’s songs were profound and enthralling. There is one song ‘Whispers in the... (continua)
Distant sleep right in your eye
(continua)
(continua)
15/12/2013 - 22:41
Supper's Ready
supper's ready faceva da colonna sonora alle mie prime esperienze con la mia fidanzata dell'epoca. dopo quasi quarant'anni ancora la ascolto. é uno di quei pochi pezzi che riesce a tirarmi fuori lacrime emozionali in maniera spontanea.
adesso riesco anche a leggere le liriche, che finora non ho mai compreso, neanche in lingua originale.
Grazie
adesso riesco anche a leggere le liriche, che finora non ho mai compreso, neanche in lingua originale.
Grazie
vincenzo 14/12/2013 - 23:59
Wielkie koło
consiglio un concerto, anche se ha trasmesso poco fa la officiale radio polacca e non si capisce, perché è in polacco :)
da Polskie Radio
da Polskie Radio
krzyś 14/12/2013 - 02:23
Homeless
Senzatetto è forse limitante, homeless vuol dire letteralmente senza casa quindi anche senza terra o senza patria.
SENZATETTO
(continua)
(continua)
13/12/2013 - 23:07
Czas ołowiu
Wtedy gdy się najmniej spodziewasz
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 13/12/2013 - 21:46
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