Tu non sai quanto ho cercato questa poesia, Gian Piero. Avevo le "Poesie nascoste" di Kavafis tradotte dal Pontani, ma le ho perse. Maledizione a me e ai miei diciottomila traslochi, così si capisce meglio perché da anni non mi muovo più da dove abito ora e perché non abbia più intenzione di farlo. Ricordavo questa poesia, e anche il suo essere un "unicum" per Kavafis in quanto ispirata da un episodio attuale; ti devo quindi ringraziare per averla messa qui. Quanti libri persi, quanti...
Sono felice che qualcuno l'abbia trovata, Riccardo: ma non sono stato io!
Io non ho quelle "segrete" pubblicate dal Pontani. Ho un'edizione greca curata da G.P. Savvidis in due volumi, che credevo completa: ma questa poesia non c'è proprio.
Siamo quindi grati a L.L., ma io lo sono in modo speciale, perché la leggo per la prima volta.
Il testo di questa canzone non è di Yannis Ritsos: è antico e ha un legame profondo con la storia dei Greci moderni.
Esso viene già testimoniato nel capitolo IX delle Ricordanze (Απομνημονεύματα/Apomnimonèvmata) del generale Yannis Makriyannis, che lo trascrive per intero, in quanto lui stesso lo ebbe a cantare durante la sfortunata difesa dell'Acropoli, una sera di settembre del 1826 - sesto anno della guerra d'indipendenza - durante una commovente riconciliazione con Yannis Gouras (1771 - 1826), Comandante Generale della Grecia Continentale, che da alcuni anni spadroneggiava sugli Ateniesi come custode della mitica rocca.
Gouras era piuttosto inviso a Makriyannis che, rispetto a molti capitani della guerra di indipendenza, aveva vedute e comportamenti etici e politici nettamente contrapposti a quelli di molti suoi colleghi d'arme, di... (continua)
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
d'après L’ASINO, version italienne de MondOrchestra
d'une chanson sicilienne – 'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu) o U Sceccu – MondOrchestra – 2003
De l'album “Banditi, Pirati e Carrettieri”
Un morceau traditionnel, un réarrangement de Rocco Pollina du MondOrchestra, remontant à la révolution indépendantiste sicilienne ou « Printemps des peuples » de 1848, une révolution anti-bourbonique qui eut comme centre moteur Palerme. Pendant 16 mois, jusqu'en mai 1849, la Sicile se gouverna en État indépendant avec Ruggeru Sèttimu à la tête du gouvernement. Ensuite les Boourbons reprirent en main la situation et Ruggeru Sèttimu fuit à Malte où il mourut en exil en 1863.
(J'imagine que cette chanson plaira à Marco Valdo M.I et, surtout, à son inséparable Lucien Lane.)
Bien sûr qu'elle nous a plu et d'ailleurs, on l'a traduite en français... ou plutôt, on l'a réarrangée en une... (continua)