People Get Ready
Adattamento del Chicago Movement
da Sing for Freedom - The Story of the Civil Rights Movement through its songs. Edited and compiled by Guy and Candie Carawan.
In addition to Jimmy Collier's songs, the 'End the Slums' movement has adapted many rhythm and blues songs. To the urban Negro of today, many of these songs provide an emotional release from the omnipresent suffering, while stimulating the will to struggle, serving them in much the same manner as the spirituals served their enslaved forefathers.
David Llorens, "New Birth in the Ghetto", Sing Out! July 1966
In addition to Jimmy Collier's songs, the 'End the Slums' movement has adapted many rhythm and blues songs. To the urban Negro of today, many of these songs provide an emotional release from the omnipresent suffering, while stimulating the will to struggle, serving them in much the same manner as the spirituals served their enslaved forefathers.
David Llorens, "New Birth in the Ghetto", Sing Out! July 1966
PEOPLE GET READY
(continua)
(continua)
5/11/2013 - 22:43
Alas
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Hay que despreciar el tiempo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 14:41
Eso no lo manda nadie
[1976]
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche... (continua)
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche... (continua)
A mí me podrán mandar, a mí me podrán mandar
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 14:32
¡Que no!
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Todo niño es un lucero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 14:10
El oso poderoso
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Había una vez un oso poderoso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 14:01
Un mal entendido amor (Respeto y obediencia)
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continua)
“Respeto y obediencia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 13:52
La femme grillagée
Paroles et musique Pierre Perret - 2010
Écoutez ma chanson bien douce
(continua)
(continua)
5/11/2013 - 13:47
Mariluz
[1971]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Una canzone dedicata alla situazione delle donne nella Spagna franchista, machista e paternalista…
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Una canzone dedicata alla situazione delle donne nella Spagna franchista, machista e paternalista…
Y tenía que bordar Mari Luz
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 13:20
Guru Zakun Kin Kon
[1971]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Il testo di questa canzone, per esempio, potrebbe benissimo essere stato scritto dal nostro Gianni Rodari, padre anche lui di racconti fantascientifici come “Il pianeta degli alberi di Natale” e “La torta in cielo”: Guru Zakun Kin Kon è un giovane drago venusiano appassionato di astronomia e fantascienza che attende speranzoso l’arrivo da... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Il testo di questa canzone, per esempio, potrebbe benissimo essere stato scritto dal nostro Gianni Rodari, padre anche lui di racconti fantascientifici come “Il pianeta degli alberi di Natale” e “La torta in cielo”: Guru Zakun Kin Kon è un giovane drago venusiano appassionato di astronomia e fantascienza che attende speranzoso l’arrivo da... (continua)
Guru Zakun Kin Kon era un buen mozo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 11:30
El bosque armado (La Canoa)
Come diverse altre canzoni della grande cantautrice peruviana, anche questa è dedicata a Javier Heraud (1942-1963), poeta, docente universitario e guerrigliero peruviano, ucciso dalla polizia a Puerto Maldonado il 14 maggio 1963 mentre cercava di sottrarsi all’arresto fuggendo in canoa con altri compagni...
Bernart 5/11/2013 - 10:22
Φωνάζω
Fonázo
[2010]
Parole e musica di Nikos Giolias.
Ovviamente, non sapendo pressochè una cippa di greco, lascio a chi ne sa (in primis Gian Piero e Riccardo) l’ultima parola sull’inserimento o meno di questa canzone... Io mi limito a dire che è stata scritta da Nikos in morte del fratello Sokratis (Σωκράτης Γκιόλιας, classe 1973), giornalista, blogger e conduttore radiofonico barbaramente trucidato ad Atene il 19 luglio 2010.
Sokratis Giolias era responsabile dell’informazione per la radio Thema FM ma soprattutto era stato uno dei fondatori di Troktiko (“Roditore”), un controverso blog molto seguito in Grecia attraverso il quale, senza rinunciare al gossip più bieco, Giolias aveva rivelato al paese molti intrallazzi e giochi sporchi della classe dirigente. Il giornalista - “spregiudicato e senza paura” per sua stessa definizione - era odiato un po’ da tutti, a destra come a sinistra, perchè... (continua)
[2010]
Parole e musica di Nikos Giolias.
Ovviamente, non sapendo pressochè una cippa di greco, lascio a chi ne sa (in primis Gian Piero e Riccardo) l’ultima parola sull’inserimento o meno di questa canzone... Io mi limito a dire che è stata scritta da Nikos in morte del fratello Sokratis (Σωκράτης Γκιόλιας, classe 1973), giornalista, blogger e conduttore radiofonico barbaramente trucidato ad Atene il 19 luglio 2010.
Sokratis Giolias era responsabile dell’informazione per la radio Thema FM ma soprattutto era stato uno dei fondatori di Troktiko (“Roditore”), un controverso blog molto seguito in Grecia attraverso il quale, senza rinunciare al gossip più bieco, Giolias aveva rivelato al paese molti intrallazzi e giochi sporchi della classe dirigente. Il giornalista - “spregiudicato e senza paura” per sua stessa definizione - era odiato un po’ da tutti, a destra come a sinistra, perchè... (continua)
Μες στης νύχτας τα σκοτάδια
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/11/2013 - 23:06
War Buddies
Album: "Little by Little..." (2005)
Remember back when I first heard this song I would go around to all my friends explaining that it was "a song about war disguised as a song about sex disguised as a song about war." I'd say that pretty much sums it up right there.
It starts off with him making cheeky sexual innuendo based around the topic - "I'll be the atheish in your foxhole," "If you've got guns, well now's the time for sticking." However, as you listen to it closer, these start to turn back around on themselves into a serious discussion. I feel it is one of the more powerful anti-war songs out there, and am upsetted a little that it didn't get the popularity it deserves.
LIGHTPIE7 - Song Meanings
It starts off with him making cheeky sexual innuendo based around the topic - "I'll be the atheish in your foxhole," "If you've got guns, well now's the time for sticking." However, as you listen to it closer, these start to turn back around on themselves into a serious discussion. I feel it is one of the more powerful anti-war songs out there, and am upsetted a little that it didn't get the popularity it deserves.
LIGHTPIE7 - Song Meanings
Let's be war buddies
(continua)
(continua)
4/11/2013 - 21:17
4 maggio 1944 - In memoria
GRAZIE PER AVER COMMEMORATO I MIEI NONNI E I MIEI ZII MAI CONOSCIUTI. GRAZIE ANCORA.
attilio mazzarini 4/11/2013 - 20:17
Invisible Sun
Versione dei Quintorigo con le strofe in italiano.
SOLE INVISIBILE
(continua)
(continua)
4/11/2013 - 15:15
Il cannone
(2006)
Dall'omonimo album che vede l'esordio alla voce di Luisa Cottifogli dopo l'uscita dal gruppo di John Di Leo.
Dall'omonimo album che vede l'esordio alla voce di Luisa Cottifogli dopo l'uscita dal gruppo di John Di Leo.
Sono un mercante dai sani principi,
(continua)
(continua)
4/11/2013 - 15:10
La Ballata del milite ignoto
Qui siamo sepolti per sempre
Un pezzo in prosa di Luigi Lunari che introduceva "La ballata del milite ignoto".
Un pezzo in prosa di Luigi Lunari che introduceva "La ballata del milite ignoto".
QUI SIAMO SEPOLTI PER SEMPRE
(continua)
(continua)
4/11/2013 - 11:01
¿Dónde están?
[1999]
Scritta da Patricio Manns e Ian Moya
Nell’album antologico dal vivo intitolato “América novia mía” registrato nel 2000 con il gruppo Parabellum.
Testo trovato su Cancioneros.com
Scritta da Patricio Manns e Ian Moya
Nell’album antologico dal vivo intitolato “América novia mía” registrato nel 2000 con il gruppo Parabellum.
Testo trovato su Cancioneros.com
¿Dónde están
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/11/2013 - 10:05
Quattro Novembre. Noi non applaudiamo.
Antiwar Songs Blog
Grazie Ragazzi. Così lo spot del ministero della Difesa che ci presenta la passerella di eroi rientrati dalle “missioni di pace” osannati dalla folla. La realtà è ben diversa. Il quattro novembre si potrebbe forse festeggiare non le forze armate ma la fine di uno dei più terribili massacri della storia dell’umanità, quella che persino […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-04 09:44:00
Cecilia
anonimo
Finalmente ho trovato il testo che cantava mia nonna (1918) a mia madre e che mia madre (1945) mi ha sempre cantato fin da quando ero piccola (1968) e che ora canto alle mie due figlie (1999 e 2002) anche se tutte le parole non le ricordavo..........fantastico..........grazie a chi ha inserito il testo "c'erano tre sorelle...Cecilia era più bella...."............
Maria1968 3/11/2013 - 21:00
NoTAV nuovo canto popolare
anonimo
MISSIONE DI PACE
di Riccardo Venturi
Attenzione: il signore che si vede nella foto, nonostante il suo aspetto vagamente orientale, è in realtà un Valsusino.
Si tratta del sig. Armando Pelleroux, di Bussoleno (TO), NO TAV della prima ora. In Valsusa, come è noto, sono rudi montanari e amano gli abbigliamenti un po' sui generis. Nell'immagine vediamo il sig. Pelleroux assieme ad un marchingegno che si è costruito assieme ad un suo amico e sodale che ha un'officina meccanica sulla statale 25, poco prima di Susa; assemblando vari pezzi di vecchie Fiat Ritmo, la marmitta di una Lancia Ardea del '57 e altri componenti di risulta, ha ottenuto il Pecorella, arma notevolmente efficace nella sua elementarità. Del resto, mica si vorrà continuare in Valsusa a opporsi ad un esercito intero soltanto con sassi e frasche, anche se bastano a Caselli per spedirti in galera; occorrerà ingegnarsi, tanto poi... (continua)
di Riccardo Venturi
Attenzione: il signore che si vede nella foto, nonostante il suo aspetto vagamente orientale, è in realtà un Valsusino.
Si tratta del sig. Armando Pelleroux, di Bussoleno (TO), NO TAV della prima ora. In Valsusa, come è noto, sono rudi montanari e amano gli abbigliamenti un po' sui generis. Nell'immagine vediamo il sig. Pelleroux assieme ad un marchingegno che si è costruito assieme ad un suo amico e sodale che ha un'officina meccanica sulla statale 25, poco prima di Susa; assemblando vari pezzi di vecchie Fiat Ritmo, la marmitta di una Lancia Ardea del '57 e altri componenti di risulta, ha ottenuto il Pecorella, arma notevolmente efficace nella sua elementarità. Del resto, mica si vorrà continuare in Valsusa a opporsi ad un esercito intero soltanto con sassi e frasche, anche se bastano a Caselli per spedirti in galera; occorrerà ingegnarsi, tanto poi... (continua)
3/11/2013 - 11:47
Canzone del tempo e della memoria
[2013]
Scritta da Umberto Fiori e Tommaso Leddi degli Stormy Six
Dallo spettacolo “Benvenuti nel ghetto” realizzato dal gruppo insieme a Moni Ovadia, in occasione dei 70 anni dall’insurrezione del ghetto di Varsavia.
Stormy Six con Moni Ovadia
“Eppure - chissà - là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.” Yannis Ritsos / Γιάννης Ρίτσος, frammento da “Ελένη”, 1970.
Tra l’aprile e il maggio del 1943 gli ebrei del ghetto di Varsavia — uomini e donne, vecchi e bambini — si ribellavano alla violenza delle SS e tenevano loro testa, armi in pugno, per quasi un mese. Si tratta del primo episodio di resistenza armata contro i nazisti; un episodio tanto più significativo perché a esserne protagonisti — in condizioni di disperata inferiorità militare e di quasi totale isolamento — sono le vittime designate della... (continua)
Scritta da Umberto Fiori e Tommaso Leddi degli Stormy Six
Dallo spettacolo “Benvenuti nel ghetto” realizzato dal gruppo insieme a Moni Ovadia, in occasione dei 70 anni dall’insurrezione del ghetto di Varsavia.
Stormy Six con Moni Ovadia
“Eppure - chissà - là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.” Yannis Ritsos / Γιάννης Ρίτσος, frammento da “Ελένη”, 1970.
Tra l’aprile e il maggio del 1943 gli ebrei del ghetto di Varsavia — uomini e donne, vecchi e bambini — si ribellavano alla violenza delle SS e tenevano loro testa, armi in pugno, per quasi un mese. Si tratta del primo episodio di resistenza armata contro i nazisti; un episodio tanto più significativo perché a esserne protagonisti — in condizioni di disperata inferiorità militare e di quasi totale isolamento — sono le vittime designate della... (continua)
Questa pianta fiorita,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/11/2013 - 18:46
Percorsi:
Ghetti
Ali di libertà
[2013]
Album : Ali di libertà
“Le immagini che sono dentro ad ALI DI LIBERTA' sono spesso la difesa di chi ha poco altro a cui aggrapparsi che non siano proprio queste ali. Non c'è alcuna cosa che conta di più nella vita di un uomo, non c'è nulla al mondo per cui tu possa farne a meno. E' proprio nel fotografare immagini di ultimi del mondo che chiedono aiuto al proprio angelo, più o meno identificabile nel suo aspetto da credente ma anche se volete rintracciabile in quel che chiamiamo bisogno di forza e di aiuto. Riascoltavo il primo Dylan, quello di hard rain's gonna fall per intenderci, mentre scrivevo questa canzone. Hard rain è un pezzo che da ragazzo spesso suonavo per strada nei miei vagabondaggi. Per molte righe che ho scritto in questa canzone, gli sono dichiarato debitore. Avevo nella prima registrazione inciso anche degli archi che caricavano ancora di più lo struggimento esistenziale.... (continua)
Album : Ali di libertà
“Le immagini che sono dentro ad ALI DI LIBERTA' sono spesso la difesa di chi ha poco altro a cui aggrapparsi che non siano proprio queste ali. Non c'è alcuna cosa che conta di più nella vita di un uomo, non c'è nulla al mondo per cui tu possa farne a meno. E' proprio nel fotografare immagini di ultimi del mondo che chiedono aiuto al proprio angelo, più o meno identificabile nel suo aspetto da credente ma anche se volete rintracciabile in quel che chiamiamo bisogno di forza e di aiuto. Riascoltavo il primo Dylan, quello di hard rain's gonna fall per intenderci, mentre scrivevo questa canzone. Hard rain è un pezzo che da ragazzo spesso suonavo per strada nei miei vagabondaggi. Per molte righe che ho scritto in questa canzone, gli sono dichiarato debitore. Avevo nella prima registrazione inciso anche degli archi che caricavano ancora di più lo struggimento esistenziale.... (continua)
Dove sei, dove sei dolce angelo mio
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/11/2013 - 18:40
Le mani
Chanson italienne – Le mani – Giorgio Gaber – 1974
Écrite par Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Du spectacle “Anche per oggi non si vola”
Il teatro canzone di Giorgio Gaber
Écrite par Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Du spectacle “Anche per oggi non si vola”
Il teatro canzone di Giorgio Gaber
LES MAINS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/11/2013 - 16:27
La cattiva strada
che canzone!! secondo me significa questo http://significatocanzone.blogspot.it/
2/11/2013 - 02:47
Compañero
[1974?]
Parole e musica di Marcelo Puente.
Non so se sia qualla la prima incisione del brano, ma lo trovo in “Blazing Frontiers”, disco del 1979 dei “Compañeros”, gruppo composto da cileni e greci ma con base in Canada, fondato nel 1978 dallo stesso Marcelo Puente.
Anche questo brano - come altri già presenti su queste pagine, ad esempio Yo pisaré las calles nuevamente - è dedicato alla memoria di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno, ucciso dalla DINA, la polizia segreta di Pinochet, il 5 ottobre 1974.
La canzone, interpretata da Mariana Montalvo (musicista cilena trapiantata a Parigi), fa parte della colonna sonora del film documentario “Calle Santa Fe” diretto nel 2007 dalla cineasta cileno-francese Carmen Castillo, che di Miguel Enríquez era la compagna proprio quando lui venne ammazzato. Lei stessa rimase gravemente ferita... (continua)
Parole e musica di Marcelo Puente.
Non so se sia qualla la prima incisione del brano, ma lo trovo in “Blazing Frontiers”, disco del 1979 dei “Compañeros”, gruppo composto da cileni e greci ma con base in Canada, fondato nel 1978 dallo stesso Marcelo Puente.
Anche questo brano - come altri già presenti su queste pagine, ad esempio Yo pisaré las calles nuevamente - è dedicato alla memoria di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno, ucciso dalla DINA, la polizia segreta di Pinochet, il 5 ottobre 1974.
La canzone, interpretata da Mariana Montalvo (musicista cilena trapiantata a Parigi), fa parte della colonna sonora del film documentario “Calle Santa Fe” diretto nel 2007 dalla cineasta cileno-francese Carmen Castillo, che di Miguel Enríquez era la compagna proprio quando lui venne ammazzato. Lei stessa rimase gravemente ferita... (continua)
Compañero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/11/2013 - 23:30
Yo pisaré las calles nuevamente
Non che la prospettiva di questa canzone cambi radicalmente ma - a quanto riferisce questo articolo tratto da un numero del 2004 de La Nación (quotidiano del Costa Rica) - Pablo Milanés non la scrisse nel 1973, nell’immediatezza del golpe in Cile, ma precisamente il 5 ottobre 1974, qualche minuto dopo aver appreso la notizia dell’uccisione da parte della DINA, la polizia segreta di Pinochet, di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria.
La sera scorsa ho visto questo film: interessante, importante, anche se non l’ho trovato particolarmente riuscito.
Senza dubbio “Calle Santa Fe” racconta bene il Cile di allora, la grande speranza della rivoluzione sociale e dell’Unidad Popular troppo presto tradita dal fascismo e affogata in un lago di sangue. E descrive altrettanto bene il dramma di chi, come la Castillo, oltre alla sconfitta ha dovuto subire... (continua)
La sera scorsa ho visto questo film: interessante, importante, anche se non l’ho trovato particolarmente riuscito.
Senza dubbio “Calle Santa Fe” racconta bene il Cile di allora, la grande speranza della rivoluzione sociale e dell’Unidad Popular troppo presto tradita dal fascismo e affogata in un lago di sangue. E descrive altrettanto bene il dramma di chi, come la Castillo, oltre alla sconfitta ha dovuto subire... (continua)
Bernart 1/11/2013 - 22:26
Una storia sbagliata
Antiwar Songs Blog
Ma quella notte volevo parlare la pioggia il fango e l’auto per scappare solo a morire lì vicino al mare ma quella notte io volevo parlare e non può, non può, può più parlare non può, non può, può più parlare. Giovanna Marini, Lamento per la morte di Pasolini Nella notte tra il 1º novembre […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-01 21:32:00
La casa di mio padre
[2013]
Album : Ali di libertà
“A volte capita di scrivere canzoni che ti chiedi se riusciresti a riscrivere. Non tanto per la bellezza che tu gli dai o per il valore che prendono. E’ giusto che altri parlino al riguardo e che non sia tu a farlo. Tuttavia, ti chiedi se riusciresti a riscriverla perché ti sembra di aver fotografato il tuo animo in una maniera particolarmente efficace. Ti dici: “ok ho voglia di parlare della mia vita, della mia storia, ancor più della storia della mia famiglia perché credo che sia la storia di tante altre famiglie, di tante altre persone che han vissuto passaggi di esistenza simili ai miei... questo è quel che desidero fare...” E' facile? Per niente. Proprio per niente. Trovare un punto di equilibrio tra qualcosa che ti riguarda in maniera così totalizzante e diventare oggettivo in certi tratti di penna mentre provi a disegnare il tuo quadro non è mestiere... (continua)
Album : Ali di libertà
“A volte capita di scrivere canzoni che ti chiedi se riusciresti a riscrivere. Non tanto per la bellezza che tu gli dai o per il valore che prendono. E’ giusto che altri parlino al riguardo e che non sia tu a farlo. Tuttavia, ti chiedi se riusciresti a riscriverla perché ti sembra di aver fotografato il tuo animo in una maniera particolarmente efficace. Ti dici: “ok ho voglia di parlare della mia vita, della mia storia, ancor più della storia della mia famiglia perché credo che sia la storia di tante altre famiglie, di tante altre persone che han vissuto passaggi di esistenza simili ai miei... questo è quel che desidero fare...” E' facile? Per niente. Proprio per niente. Trovare un punto di equilibrio tra qualcosa che ti riguarda in maniera così totalizzante e diventare oggettivo in certi tratti di penna mentre provi a disegnare il tuo quadro non è mestiere... (continua)
Mio padre arrivò a Milano, nell’estate degli anni suoi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/11/2013 - 16:23
Io sono là
[2013]
Album : Ali di libertà
Album : Ali di libertà
Io sono là e la mia guerra non è mai finita
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/11/2013 - 16:19
Libera terra (Il sogno)
[2013]
Album : Ali di libertà
Album : Ali di libertà
Questa terra è un cielo, che cerca il sole
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/11/2013 - 16:14
Libera terra (La forza)
[2013]
Album : Ali di libertà
“Ho scritto diverse volte di terra nel senso di origini, nel senso di attaccamento culturale a radici precise che mi porto dietro e che ognuno di noi ha nel modo suo. Ovvio che esista anche una terra ideale senza confini, senza spazi delimitati, senza argini che non siano dentro l’amore che tu hai per lei. C’è una canzone meravigliosa di Woody Guthrie che proprio in questo senso parlava di una terra che diventa comune, che diventa allo stesso modo mia e tua nel momento in cui la vivi fino in fondo, la ami, la rispetti, la percorri e la condividi. Questa canzone, che in realtà come sapete ha una seconda parte assai meno onirica e assai più di denuncia civile, è debitrice proprio di quel concetto. Non credo esistano confini che debbano essere dettati se non dentro alle regole di una vera condivisione a cui se volete dobbiamo aggiungere delle leggi che devono... (continua)
Album : Ali di libertà
“Ho scritto diverse volte di terra nel senso di origini, nel senso di attaccamento culturale a radici precise che mi porto dietro e che ognuno di noi ha nel modo suo. Ovvio che esista anche una terra ideale senza confini, senza spazi delimitati, senza argini che non siano dentro l’amore che tu hai per lei. C’è una canzone meravigliosa di Woody Guthrie che proprio in questo senso parlava di una terra che diventa comune, che diventa allo stesso modo mia e tua nel momento in cui la vivi fino in fondo, la ami, la rispetti, la percorri e la condividi. Questa canzone, che in realtà come sapete ha una seconda parte assai meno onirica e assai più di denuncia civile, è debitrice proprio di quel concetto. Non credo esistano confini che debbano essere dettati se non dentro alle regole di una vera condivisione a cui se volete dobbiamo aggiungere delle leggi che devono... (continua)
Sulle strade di sole di questa città
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/11/2013 - 16:09
Born in The Usa. L’inno di chi non vuole omologarsi
Antiwar Songs Blog
Articolo di Alberto Crespi da L’Unita’ del 29/5/2004 Sono passati vent´anni e il “new world order”, il nuovo ordine mondiale, sembra cosa fatta. La citazione è rigorosamente di Bruce Springsteen, ma non è tratta da “Born in the U.S.A.“, il disco di cui ricordiamo il ventennale: viene da “The Ghost of Tom Joad”, un disco […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-01 11:53:00
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Se volete capire meglio chi fu Petroulas e la storia della sua famiglia esiste un libro autobiografico scritto da una sua zia. Δήμητρα Σωτήρη Πέτρουλα "που'ναι η μάνα σου μωρή;" non so se fu tradotto in qualche altra lingua. E la storia del intera famiglia, Sotiris Petroulas fu l'ultima vittima della destra.
RGB 1/11/2013 - 07:26
Ο Ναπολιτάνος
L'aggetivo bruno non si usa come un stereotipo, o meglio si usa come stereotipo per tutti e due i popoli e un aggetivo usato per far vedere meglio la somiglianza fra greci e italiani. A lo stesso modo si usa anche Napoli. Stereotipi certo ma usati per sotolineare una fratellanza.
RGB 1/11/2013 - 05:56
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
d'après la version italienne – INTERROGATORIO DI UN OBIETTORE DI COSCIENZA – Riccardo Venturi – Marina di Campo (Isola d'Elba), 31 maggio 2005
d'une chanson allemande – Befragung eines Kriegsdienstverweigerers – Franz-Josef Degenhardt – 1966
d'une chanson allemande – Befragung eines Kriegsdienstverweigerers – Franz-Josef Degenhardt – 1966
INTERROGATOIRE D'UN OBJECTEUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/10/2013 - 20:34
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
[1980]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Strącanie aniołów" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Epitaffio per Vladimir Vysotskij
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Strącanie aniołów" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Epitaffio per Vladimir Vysotskij
To moja droga z piekła do piekła
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 31/10/2013 - 20:30
Percorsi:
L'Arcipelago Gulag
Meldunek
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński (piano)
Dall'album "Krzyk" [1981]
Testo dal sito: kaczmarski.art.pl
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński (piano)
Dall'album "Krzyk" [1981]
Testo dal sito: kaczmarski.art.pl
W kamieniołomach moi ludzie pracują szybko i dokładnie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/10/2013 - 19:48
Weterani
[1997]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Między Nami" [2002]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Między Nami" [2002]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Karki cherlawe, serca szklane,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/10/2013 - 19:34
Manewry
[1977]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Carmagnole" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Carmagnole" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Bez ruchu każą tkwić nam tu
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/10/2013 - 19:19
Know your rights
2012
Il sangue e la polvere
Il sangue e la polvere
Una luce fioca illumina il capannone
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/10/2013 - 16:46
Cantico dell'operaio ILVA
l'amore è grande per questa terra bella e povera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/10/2013 - 16:09
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