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Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)
![Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)](img/upl/labeauteestdanslarue.jpg)
1 Ouvrez les fenêtres de votre coeur
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 13:52
Ballata dell'ostruzionismo
![Ballata dell'ostruzionismo](img/upl/1920_fabbriche_occupate.jpg)
[1920/1970]
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (continua)
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (continua)
Forza compagni, per battere il padrone
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 12:57
Li braghini rifüdati
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[Fine anni 60]
Una canzone d’orgoglio proletario.
Il testo, pubblicato in italiano nel libro “Nonno Agostino” del 1971, fa parte di una serie di colloqui con Agostino Dellabassa registrati da Mario Lodi dal 1966 in avanti.
Agostino Dellabassa faceva il falegname ed era un anziano socialista.
Il testo è stato musicato da Sergio Lodi e cantato dal Gruppo Padano di Piadena.
Una canzone d’orgoglio proletario.
Il testo, pubblicato in italiano nel libro “Nonno Agostino” del 1971, fa parte di una serie di colloqui con Agostino Dellabassa registrati da Mario Lodi dal 1966 in avanti.
Agostino Dellabassa faceva il falegname ed era un anziano socialista.
Il testo è stato musicato da Sergio Lodi e cantato dal Gruppo Padano di Piadena.
La mè famiglia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 11:04
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Penso che non me ne andrò
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Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Tutti quanti prima o poi abbiamo fatto la pensata di mollare tutto e andarcene a svernare in un paese tropicale
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 25/11/2013 - 10:59
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Morire tutti i giorni
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Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Passi lunghi ben distesi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/11/2013 - 10:56
Percorsi:
Dalle galere del mondo
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Stèteve attente (E lu menestre Colombe)
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[1963]
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo
Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…
Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (continua)
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo
Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…
Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (continua)
E lu menestre Colombe ha fètte lu progette,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 10:27
Lavura cuntaden a la sbaraia
anonimo
![Lavura cuntaden a la sbaraia](img/upl/se_otto_ore.jpg)
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 09:13
Fatigué
Antiwar Songs Blog
![Fatigué](img/blog/354.jpg)
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00
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Obława
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(1974)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Skulony w jakiejś ciemnej jamie smaczniem sobie spał
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 24/11/2013 - 16:43
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
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Blood for Poppies
![Blood for Poppies](img/upl/Garbage_-_Blood_for_Poppies.jpg)
Album: "Not Your Kind of People" (2012)
L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
So long the sun,
(continua)
(continua)
24/11/2013 - 16:22
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
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Niezalogowany
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Adesso
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(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:35
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Persona non grata
Adesso
W stumilowym lesie Reformatorski duch
(continua)
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inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:25
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J'eu les poids
Adesso
Agli amici di Sardegna
Agli amici di Sardegna
Niby taki super, taki nowoczesny
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:01
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The Parasite (for Buffy)
![The Parasite (for Buffy)](img/upl/mcdani_euge_headlessh_103b.jpg)
They landed at Plymouth
(continua)
(continua)
24/11/2013 - 00:53
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
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Headless Heroes
![Headless Heroes](img/upl/mcdani_euge_headlessh_103b.jpg)
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)
Jews and the Arabs,
(continua)
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24/11/2013 - 00:48
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Aristide Bruant: Kyrie des moines
![Aristide Bruant: Kyrie des moines](img/upl/moines.jpg)
[Fine 800]
Esistono parecchie versioni di questa “chanson paillarde” ma ho scelto quella di Aristide Bruant perchè autore molto rappresentativo già presente su questo sito con una decina di importanti canzoni. E poi perchè è la versione che cantavo tanti, tanti anni fa quando, giovinetto, andai più volte in Francia a (cercare di) imparare la lingua in un modo piuttosto singolare, volontario nei campi di “éducation populaire” gestiti dall’associazione “Club du Vieux Manoir”... Se passate nel briançonese, sappiate che le pietre di diversi forti e chiese da quelle parti hanno visto il sudore di Bernart! Non imparai gran che della lingua ma parecchio dell’“argot” giovanile di ragazzi delle banlieu di Parigi, Marsiglia, Lione, ecc., alcuni ben più truzzi dei tamarri di Mirafiori Sud... Imparai molte parolacce e canzonacce e mi divertii parecchio.
Mi è venuto in mente di proporre questa canzone... (continua)
Esistono parecchie versioni di questa “chanson paillarde” ma ho scelto quella di Aristide Bruant perchè autore molto rappresentativo già presente su questo sito con una decina di importanti canzoni. E poi perchè è la versione che cantavo tanti, tanti anni fa quando, giovinetto, andai più volte in Francia a (cercare di) imparare la lingua in un modo piuttosto singolare, volontario nei campi di “éducation populaire” gestiti dall’associazione “Club du Vieux Manoir”... Se passate nel briançonese, sappiate che le pietre di diversi forti e chiese da quelle parti hanno visto il sudore di Bernart! Non imparai gran che della lingua ma parecchio dell’“argot” giovanile di ragazzi delle banlieu di Parigi, Marsiglia, Lione, ecc., alcuni ben più truzzi dei tamarri di Mirafiori Sud... Imparai molte parolacce e canzonacce e mi divertii parecchio.
Mi è venuto in mente di proporre questa canzone... (continua)
Kyrie, Kyrie
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/11/2013 - 21:48
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Echelon
![Echelon](img/upl/Echelon.jpg)
da "Alla Rovescia" (2001)
C'è un terribile mostro, con mille occhi
(continua)
(continua)
23/11/2013 - 17:50
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Jeanne-La-Rousse (ou, La femme du braconnier)
![Jeanne-La-Rousse (<em>ou</em>, La femme du braconnier)](img/upl/_Pierre-Jean_de_Beranger.jpg)
Versi di Pierre-Jean de Béranger, in “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Originariamente sull’aria della canzone popolare “Soir et matin sur la fougère”.
Recentemente ripresa da Jean-Louis Murat nel suo disco “Moscou/Москва” del 2005.
Una canzone che non può non ricordare la Geordie di “deandreana” memoria...
Con in più l’elemento del pregiudizio contro cui la protagonista Jeanne è costretta a combattere per via dei suoi capelli rossi... Troverà l’amore di un giovane bracconiere, un fuorilegge costretto come lei ai margini eppure fiero... Verrà catturato ma la sua Jeanne ed i suoi bambini gli daranno la forza per non soccombere alla galera...
Originariamente sull’aria della canzone popolare “Soir et matin sur la fougère”.
Recentemente ripresa da Jean-Louis Murat nel suo disco “Moscou/Москва” del 2005.
Una canzone che non può non ricordare la Geordie di “deandreana” memoria...
Con in più l’elemento del pregiudizio contro cui la protagonista Jeanne è costretta a combattere per via dei suoi capelli rossi... Troverà l’amore di un giovane bracconiere, un fuorilegge costretto come lei ai margini eppure fiero... Verrà catturato ma la sua Jeanne ed i suoi bambini gli daranno la forza per non soccombere alla galera...
Un enfant dort à sa mamelle ;
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 21:50
I canti degli uomini
Antiwar Songs Blog
![I canti degli uomini](img/blog/348.jpg)
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00
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La liberté
![La liberté](img/upl/Pierre-Jean_de_Beranger.jpg)
[1822]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
D’un petit bout de chaîne
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 15:45
Percorsi:
Dalle galere del mondo
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Ma République
![Ma République](img/upl/Pierre-Jean_de_Beranger.jpg)
[1814]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
J’ai pris goût à la république
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 14:44
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Le bon Dieu
![Le bon Dieu](img/upl/Pierre-Jean_de_Beranger.jpg)
[1821]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Un jour, le bon Dieu s’éveillant,
(continua)
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inviata da Bernart 22/11/2013 - 13:57
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Plaidoyer pour un futur crétin
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[1973]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Dans des écoles
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:59
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Chanson trop courte
![Chanson trop courte](img/upl/jonas01.jpg)
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
À coups de fusils
(continua)
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inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:29
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Mentalité française
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[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Depuis que j'ai fait ma communion
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:14
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Flic de Paris
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[1967]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
T'es qu'un flic de Paris, t'es qu'un flic de Paris
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 09:34
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Untitled #1 (a.k.a Vaka)
![Untitled #1 (a.k.a Vaka)](img/upl/257165933_640.jpg)
Dall'album ( ) del 2002.
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continua)
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continua)
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21/11/2013 - 21:10
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La chanson des fortifs’
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[1938]
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continua)
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continua)
Le poète en guenille
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 21/11/2013 - 10:42
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Nâzım Hikmet: İnsanların türküleri
![Nâzım Hikmet: İnsanların türküleri](img/upl/nz1.jpg)
[1960]
Ignoro in quale raccolta fossero originariamente contenuti questi versi del grande poeta turco... La traduzione in francese si trova in quella intitolata “Il neige dans la nuit”, a cura di Münevver Andaç e Guzine Dino, Gallimard, 1999.
Una poesia che voglio dedicare alle CCG/AWS e a quanti gli danno vita...
Ignoro in quale raccolta fossero originariamente contenuti questi versi del grande poeta turco... La traduzione in francese si trova in quella intitolata “Il neige dans la nuit”, a cura di Münevver Andaç e Guzine Dino, Gallimard, 1999.
Una poesia che voglio dedicare alle CCG/AWS e a quanti gli danno vita...
İnsanların türküleri kendilerinden güzel,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 21:35
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Paris 42
![Paris 42](img/upl/Hitler_in_Paris.jpg)
[1942]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Les Yeux d’Elsa” pubblicata nel 1942.
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Una bellissima dichiarazione d’amore a Parigi sotto il giogo dell’occupazione nazista…
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Les Yeux d’Elsa” pubblicata nel 1942.
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Una bellissima dichiarazione d’amore a Parigi sotto il giogo dell’occupazione nazista…
Une chanson qui dit un mal inguérissable
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 16:50
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ئهی رەقیب
![ئهی رەقیب](img/upl/contemporarykurdistanmap2005.jpg)
Ey Reqîb (in Kurdish: ئهی رەقیب) is the Kurdish national anthem. It was written by the Kurdish poet and political activist, Dildar in 1938, while in jail. "Ey Reqîb" means "Oh, Enemy" or "Hey Enemy", in reference to the jail guards in the prison where Dildar was held and tortured and who also symbolized the occupying countries of Turkey, Iraq and Syria. The song was originally written in Soranî-Kurdish but nowadays it is sung in both the Sorani and the Kurmancî-dialects. In 1946, the song was adopted as the official anthem of the Kurdistan Republic of Mahabad, a short-lived Kurdish republic of the 20th century in Iran that lasted for a year. "Ey Reqîb" has been adopted by the Kurdistan Regional Government as the official national anthem of the federal south Kurdistan.
ئەی رەقیب ھەر ماوە قەومی کورد زمان
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 16:13
Percorsi:
Dal Kurdistan, Inni e Controinni
Pátria
![Pátria](img/upl/timor_est.jpg)
Pátria ("Patria" in lingua portoghese) è l'inno nazionale della Repubblica democratica di Timor Est. Era la prima volta il 28 novembre 1975, quando Timor Est ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza dal Portogallo, poco prima dell'invasione indonesiana il 7 dicembre.
Pátria, Pátria, Timor-Leste, nossa Nação.
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 15:53
Percorsi:
Inni e Controinni
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Inno Nazionale
![Inno Nazionale](img/upl/innonazionale.png)
2013
Musica commerciale
Musica commerciale
Voto di scambio
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 10:49
Percorsi:
Inni e Controinni
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Je proteste
![Je proteste](img/upl/R-4370354-1363085903-6207.jpeg)
[1963?]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Je proteste, je proteste
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 10:23
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Sur la grand'route
![Sur la grand'route](img/upl/2011_204_96096.jpg)
Versi di Gaston Couté (1880-1911)
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Nous sommes les crève-de-faim
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 09:04
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Dure-mère
![Dure-mère](img/upl/440116_350.jpg)
[1989]
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Je vois une bouche qui s'ouvre,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 08:23
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Brooklyńska rada żydów
![Brooklyńska rada żydów](img/art/t444732.jpg)
Na granicy między bożnicami zebrała się rada rozumnych
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 04:27
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Zegarmistrz światła
![Zegarmistrz światła](img/art/t738718.jpg)
Non lo so perché, ma la canzone proposta da GPT (cioè Άνθρωπε αγάπα) mi ha fatto subito venir in mente un'altra del 1972, una canzone di Tadeusz Woźniak, della quale proprio in quel'istante scopro l'autore del testo.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
A kiedy przyjdzie także po mnie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 01:11
Inni e controinni
Antiwar Songs Blog
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In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00
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Ἐπιτάφιος
![Ἐπιτάφιος](img/thumb/c9685_130x140.jpeg?1328136528)
E' noto che, dopo la prima edizione di Epitafios, affidata da Manos Hatzidakis alla voce di Nana Moùskouri, Theodorakis provvide quasi immediatamente a fare la propria edizione, ricorrendo alla voce di Grigoris Bithikotsis, il cantante popolare che aveva conosciuto durante l'internamento di entrambi nel famigerato campo di Makronissos.
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continua)
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continua)
Gian Piero Testa 19/11/2013 - 17:31
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A Sainte-Savine
![A Sainte-Savine](img/upl/m_167625801_0.jpg)
[1966]
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Le rat et le corbeau se guettent,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/11/2013 - 16:47
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Paris Maquis
![Paris Maquis](img/upl/Metal_Urbain_-_Les_Hommes_Morts_Sont_Dangereux_-_LP_RECORD-554454.jpg)
[1977]
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Inventer la liberté
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/11/2013 - 12:59
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The Velvet Underground: Sunday Morning
![The Velvet Underground: Sunday Morning](img/upl/Lou_and_Patti.jpg)
IL RICORDO DI PATTI SMITH
da Loureed.it
Mi sono alzata presto, domenica mattina. La sera prima avevo deciso di andare al mare, perciò ho messo in borsa un libro e una bottiglia d’acqua e mi sono diretta a Rockaway Beach. La data mi sembrava importante, ma non comprendevo il motivo. Ho trovato la spiaggia deserta e con l’anniversario dell’uragano Sandy incombente, il mare piatto sembrava incarnare il carattere contraddittorio della natura. Sono rimasta lì per un po’ a seguire la traiettoria di un aeroplano che volava basso quando ho ricevuto un messaggio da mia figlia Jesse.
Lou Reed era morto.
Ho fatto un respiro profondo. L’avevo visto di recente con la moglie Laurie e avevo capito che era malato. Una certa inquietudine velava la solita vivacità di lei. Quando Lou mi ha salutata, mi è parso che i suoi occhi scuri contenessero una tristezza infinita e benevola.
Ho incontrato Lou al... (continua)
19/11/2013 - 11:32
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Nudo
![Nudo](img/thumb/c3914_130x140.jpeg?1328530652)
Chanson italienne – Nudo – Banco Del Mutuo Soccorso – 1997
Texte : F. Di Giacomo,
Musique : V. Nocenzi
Texte : F. Di Giacomo,
Musique : V. Nocenzi
NU
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2013 - 21:21
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La sesera no va
![La sesera no va](img/upl/elvalsay8.jpg)
1996
El vals de l'obrero
El vals de l'obrero
Critobal Colón, los hermanos Pinzón y la tripulación
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/11/2013 - 15:09
A la P’tite
anonimo
![A la P’tite](img/upl/gardien-petite-roquette-1929.jpg)
[1906]
Canzone in argot sulla prigione de la Roquette a Parigi, XI° arrondissement.
La Grande Roquette nel 1851 divenne la sede stabile della “Veuve”, madame la Ghigliottina, mentre alla Petite Roquette venivano internati i giovanissimi tra i 14 e i 20 anni: “Non è trattando i ragazzi così duramente che si otterrà la loro riabilitazione: il regime carcerario della Petite non fa che incitarli all’odio”, così termina questa canzone sul “purgatoire des enfants maudits”, come ebbe a definirla il giornalista investigativo Henri Danjou nel 1929 …
Canzone in argot sulla prigione de la Roquette a Parigi, XI° arrondissement.
La Grande Roquette nel 1851 divenne la sede stabile della “Veuve”, madame la Ghigliottina, mentre alla Petite Roquette venivano internati i giovanissimi tra i 14 e i 20 anni: “Non è trattando i ragazzi così duramente che si otterrà la loro riabilitazione: il regime carcerario della Petite non fa che incitarli all’odio”, così termina questa canzone sul “purgatoire des enfants maudits”, come ebbe a definirla il giornalista investigativo Henri Danjou nel 1929 …
Ceux qui dingu’nt qu’ont pas dix-huit ans,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/11/2013 - 13:31
Percorsi:
Dalle galere del mondo
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O cancellier che tieni la penna in mano
![O cancellier che tieni la penna in mano](img/upl/121835246-621d440b-0297-4cd8-9e5d-0b57a19a3348.jpg)
AL MINISTRO CANCELLIERE
O Cancellier che tieni le chiavi in mano
perché non esci a me che son cristiano
se liberi costor ladri e caini
perché stiam dentro noi che siam tapini
per una causa giusta m'han condannato
non ho rubato il pane all'affamato
La cella è buia e triste l'aria è ferale
il povero in galera sta sempre male
per lui posto non c'è in infermeria
che il letto è riservato alla borghesia
ma il ricco sempre vuol la distinzione
e subito uscir lo fai dalla prigione
(nuova versione di gpt)
O Cancellier che tieni le chiavi in mano
perché non esci a me che son cristiano
se liberi costor ladri e caini
perché stiam dentro noi che siam tapini
per una causa giusta m'han condannato
non ho rubato il pane all'affamato
La cella è buia e triste l'aria è ferale
il povero in galera sta sempre male
per lui posto non c'è in infermeria
che il letto è riservato alla borghesia
ma il ricco sempre vuol la distinzione
e subito uscir lo fai dalla prigione
(nuova versione di gpt)
Gian Piero Testa 18/11/2013 - 13:26
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Testi tratti dai muri di Parigi durante il Maggio 68.
Musica di Luigi Nono costituita, “in larghissima misura, da materiali di strada, ossia registrazioni dal vivo delle lotte contestative, di suoni, canti, urla, vocii, equivalenti sonori di ‘gesti’ rivoluzionari, elaborati in sede di studio fonologico e frammisti, nel montaggio magmatico dei gruppi, a campioni di ‘musica’ nell’accezione convenzionale del termine.” (Fondazione Archivio Luigi Nono)