Don't Bomb When You're the Bomb
Don't bomb when you're the bomb, don't bomb
(continua)
(continua)
25/11/2013 - 23:11
Ultimo mohicano
[1977]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Dal disco intitolato “Zombie di tutto il mondo unitevi”
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Dal disco intitolato “Zombie di tutto il mondo unitevi”
Ultimo mohicano
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 14:10
Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)
[1969]
Testi tratti dai muri di Parigi durante il Maggio 68.
Musica di Luigi Nono costituita, “in larghissima misura, da materiali di strada, ossia registrazioni dal vivo delle lotte contestative, di suoni, canti, urla, vocii, equivalenti sonori di ‘gesti’ rivoluzionari, elaborati in sede di studio fonologico e frammisti, nel montaggio magmatico dei gruppi, a campioni di ‘musica’ nell’accezione convenzionale del termine.” (Fondazione Archivio Luigi Nono)
Testi tratti dai muri di Parigi durante il Maggio 68.
Musica di Luigi Nono costituita, “in larghissima misura, da materiali di strada, ossia registrazioni dal vivo delle lotte contestative, di suoni, canti, urla, vocii, equivalenti sonori di ‘gesti’ rivoluzionari, elaborati in sede di studio fonologico e frammisti, nel montaggio magmatico dei gruppi, a campioni di ‘musica’ nell’accezione convenzionale del termine.” (Fondazione Archivio Luigi Nono)
1 Ouvrez les fenêtres de votre coeur
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 13:52
Ballata dell'ostruzionismo
[1920/1970]
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (continua)
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (continua)
Forza compagni, per battere il padrone
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 12:57
Penso che non me ne andrò
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Tutti quanti prima o poi abbiamo fatto la pensata di mollare tutto e andarcene a svernare in un paese tropicale
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 25/11/2013 - 10:59
Morire tutti i giorni
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Passi lunghi ben distesi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/11/2013 - 10:56
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Stèteve attente (E lu menestre Colombe)
[1963]
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo
Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…
Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (continua)
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo
Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…
Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (continua)
E lu menestre Colombe ha fètte lu progette,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 10:27
Fatigué
Antiwar Songs Blog
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00
Obława
(1974)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Skulony w jakiejś ciemnej jamie smaczniem sobie spał
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 24/11/2013 - 16:43
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Blood for Poppies
Album: "Not Your Kind of People" (2012)
L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
So long the sun,
(continua)
(continua)
24/11/2013 - 16:22
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
ئهی رەقیب
Trascrizione in caratteri latini da wikipedia.org
Ey reqîb her mawe qewmî kurd ziman
(continua)
(continua)
inviata da DoQNuijote82 24/11/2013 - 06:58
Охота на волков
Scusate, ma insisto per il fatto che questa canzone va messa sotto il nome di Jacek Kaczmarski, visto che non é 'na traduzione, ma un pezzo a sé, anche se ispirato alla canzone del poeta russo. Vi salutam! Krzyśover
krzyś 24/11/2013 - 05:35
Zegarmistrz światła
Certamente era una canzone inviata da Stanislava, ho confuso tutto; ma facio in tempo, spero, a ringrazirla per questo brano.
Grazie Stanislava
Grazie Stanislava
krzyś 24/11/2013 - 05:04
Niezalogowany
Adesso
Enter, Delete, Error, Escape
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:35
Persona non grata
Adesso
W stumilowym lesie Reformatorski duch
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:25
J'eu les poids
Adesso
Agli amici di Sardegna
Agli amici di Sardegna
Niby taki super, taki nowoczesny
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:01
Brooklyńska rada żydów
Come si fa a inserì un film nella sezione cinematografica?
Si va per nome del regista o cosa?
Vorrei comunque proporre un film basilare che finalmente sono riuscito a vedé e lo lancio con i sottotitoli in italiano, anche se si inceppa a metà un po'...ma tutto sommato va :)
E' "Daunbailo" di Jarmusch, buona visione, come si suol dire Ah, Ah, Ah
La pattonza
https://www.youtube.com/watch?v=GveN1VIcowE
Si va per nome del regista o cosa?
Vorrei comunque proporre un film basilare che finalmente sono riuscito a vedé e lo lancio con i sottotitoli in italiano, anche se si inceppa a metà un po'...ma tutto sommato va :)
E' "Daunbailo" di Jarmusch, buona visione, come si suol dire Ah, Ah, Ah
La pattonza
https://www.youtube.com/watch?v=GveN1VIcowE
krzyś 24/11/2013 - 02:15
Headless Heroes
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)
Jews and the Arabs,
(continua)
(continua)
24/11/2013 - 00:48
Una storia senza onore né gloria
Lo stato più guerrafondaio, militarista, nazionalista e repressivo di tutta Europa era l'impero asburgico.
"È noto come il cosiddetto impero austro-ungarico abbia progettato la totale distruzione dell’italianità del Trentino, della Dalmazia e della Venezia Giulia. La verbalizzazione della decisione imperiale espressa nel Consiglio dei ministri il 12 novembre 1866, tenutosi sotto le presidenza dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Il verbale della riunione recita testualmente:
“Sua maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l’influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno”
continua...
"È noto come il cosiddetto impero austro-ungarico abbia progettato la totale distruzione dell’italianità del Trentino, della Dalmazia e della Venezia Giulia. La verbalizzazione della decisione imperiale espressa nel Consiglio dei ministri il 12 novembre 1866, tenutosi sotto le presidenza dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Il verbale della riunione recita testualmente:
“Sua maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l’influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno”
continua...
Pace per i popoli 23/11/2013 - 21:54
Bianchi, rossi, gialli, neri
è una bellissima canzone , vorrei cantarla con i miei alunni.
Carmencita51e@gmail.com 23/11/2013 - 14:16
Revoluzione
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson corse – Revoluzione – L'Arcusgi – 1995
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Scrittori di a storia
« À toi, la parole enracinée
Née dans ce vent qui secoue
Tu te diffuses dans chaque esprit
Sans que personne ne t'entende. »
Peut-être que les vers initiaux de cette chanson de 1995 (tirée de l'album Scrittori di a storia) sont, en même temps, parmi les plus belles définitions de la Révolution et pas proprement « pacifiste » ou, de toute façon, inoffensive ou bonne pour tous. Les chansons des Arcusgi sont des chansons de lutte et je le sais mieux que personne, les ayant connus dans une de leurs apparitions lors des « Trois Jours de Musique Populaire » du CPA Firenze Sud. Chansons de lutte de peuples opprimés, car il est inutile de faire comme si de rien n'était et tourner la tête de l'autre côté ; les peuples opprimés existent... (continua)
Chanson corse – Revoluzione – L'Arcusgi – 1995
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Scrittori di a storia
« À toi, la parole enracinée
Née dans ce vent qui secoue
Tu te diffuses dans chaque esprit
Sans que personne ne t'entende. »
Peut-être que les vers initiaux de cette chanson de 1995 (tirée de l'album Scrittori di a storia) sont, en même temps, parmi les plus belles définitions de la Révolution et pas proprement « pacifiste » ou, de toute façon, inoffensive ou bonne pour tous. Les chansons des Arcusgi sont des chansons de lutte et je le sais mieux que personne, les ayant connus dans une de leurs apparitions lors des « Trois Jours de Musique Populaire » du CPA Firenze Sud. Chansons de lutte de peuples opprimés, car il est inutile de faire comme si de rien n'était et tourner la tête de l'autre côté ; les peuples opprimés existent... (continua)
RÉVOLUTION
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/11/2013 - 13:35
I Wonder
Ho visto "Searching for Sugar Man" e volevo provare a tradurre qualche testo di Rodriguez. Questo è di gran lunga il più facile. La strofa in tema per questo sito appare in mezzo alle domande senza risposta di un innamorato...
MI DOMANDO
(continua)
(continua)
23/11/2013 - 00:48
A Song of Peace
Bill Staines sings a different song of peace, also known as Finlandia
wry 22/11/2013 - 22:37
I canti degli uomini
Antiwar Songs Blog
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00
Il canto degli affamati
Chanson italienne (Laziale Romanesco) - Il canto degli affamati – Il muro del canto – 2013
Paroles : Daniele Coccia
Musique : Il Muro del Canto
Nous avons déjà un Canto degli affamati (CHANT DES AFFAMÉS) du dix-neuvième... celui-ci est « LE NOUVEAU CHANT DES AFFAMÉS » contemporain... J'espère l'avoir transcrit assez bien à l'audition (même si je suis de Turin). Bienvenue aux corrections.
Paroles : Daniele Coccia
Musique : Il Muro del Canto
Nous avons déjà un Canto degli affamati (CHANT DES AFFAMÉS) du dix-neuvième... celui-ci est « LE NOUVEAU CHANT DES AFFAMÉS » contemporain... J'espère l'avoir transcrit assez bien à l'audition (même si je suis de Turin). Bienvenue aux corrections.
LE CHANT DES AFFAMÉS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/11/2013 - 16:00
La liberté
[1822]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
D’un petit bout de chaîne
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 15:45
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Lili Marleen (alla triestina)
anonimo
Il kikiriki probabilmente è allusione a un momento della degradazione del prof. Unrat nell'"Angelo azzurro" (interpretato da E. Jannings) - va da sè che è trascinato dalla rima. Ma forse il mercoledì di qualche anno in Tv si passavano i film classici...
22/11/2013 - 14:54
Ma République
[1814]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
J’ai pris goût à la république
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 14:44
Le bon Dieu
[1821]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Un jour, le bon Dieu s’éveillant,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 13:57
Plaidoyer pour un futur crétin
[1973]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Dans des écoles
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:59
Chanson trop courte
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
À coups de fusils
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:29
Mentalité française
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Depuis que j'ai fait ma communion
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 11:14
Flic de Paris
[1967]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
T'es qu'un flic de Paris, t'es qu'un flic de Paris
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/11/2013 - 09:34
Untitled #1 (a.k.a Vaka)
Dall'album ( ) del 2002.
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continua)
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continua)
...
21/11/2013 - 21:10
La chanson des fortifs’
[1938]
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continua)
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continua)
Le poète en guenille
(continua)
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inviata da Bernart 21/11/2013 - 10:42
ئهی رەقیب
Oh, enemy! The Kurdish people live on,
(continua)
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inviata da donquijote82 21/11/2013 - 09:14
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La traccia è ispirata al conflitto iracheno ecco il perché del testo in arabo sul 45 giri. Ne sono state stampate 1000 copie ma la maggior parte sono state distrutte come protesta contro la guerra in Iraq.