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Prima del 2013-11-17

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Qui (ancora) Politecnico

Antiwar Songs Blog
Qui (ancora) Politecnico
di Gian Piero Testa Sono già passati quarant’anni da quel 1973 che vide il grande risveglio della Grecia che si scuoteva di dosso le catene della dittatura militare.  Ho ricordi abbastanza netti di quell’anno cruciale. Insegnavo al Liceo Scientifico di Como e nello stesso tempo avevo preso a dirigere la CGIL Scuola della mia provincia […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-17 10:39:00
Controverso. Duro. Difficile. Contraddittorio. Sono alcuni aggettivi che ben si attagliano al nuovo percorso Corsica: colonialismo, repressione e lotta. Lo abbiamo inaugurato con una canzone dedicata a Yvan Colonna e alla torbida vicenda dell'assassinio del prefetto Érignac, ma il percorso si spinge fino alle vicende più lontane e vicine della complicata storia corsa, narrate e cantate da gruppi come L'Arcusgi, i Chjami Aghjalesi o Canta u Populu Corsu. Canzoni non semplici, spesso dure e sofferenti; altrettanto spesso, canzoni (anche musicalmente) bellissime.
Riccardo Venturi 16/11/2013 - 00:42

Spanish Bombs in Andalucia…

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Spanish Bombs in Andalucia…
C’è gente che viaggia e vede solo quello che gli passa davanti agli occhi. Quelli che andando in vacanza in Costa Brava alla fine degli anni ’70 vedevano le discoteche, il mare, le ragazze. Ci sono altri che non si limitano al presente, ma vedono anche quello che in quegli stessi luoghi è accaduto anni […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-15 22:43:00

La cattedrale di Coventry

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La cattedrale di Coventry
Il 14 novembre del 1940 la città inglese di Coventry fu attaccata dalla Luftwaffe nazista. In una notte di plenilunio (con una tipica Bomber’s Moon) le incursioni aeree tedesche seminarono morte (1236 vittime civili) e distruzione. La cattedrale del XIV secolo simbolo della città fu colpita da 12 bombe incendarie. Restarono in piedi solo alcune […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-14 22:36:00

Reggio Calabria '72‎

Reggio Calabria '72‎
‎[1972]‎
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida ‎
Musica di Renato Carpentieri
Testo trovato su Il Deposito‎

Riporto di seguito l’introduzione di Riccardo Venturi a I treni per Reggio Calabria di Giovanna Marini.‎
Si veda anche Reggio la rabbia esplode di Janna Carioli.‎

‎Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta, la strategia della tensione e ‎delle bombe, volta ad annegare nel sangue e nel terrore i movimenti di rivendicazione sociale, ‎esplose anche al Sud, dove nelle lotte contro le gabbie salariali era emerso un elevato livello di ‎protesta da parte della classe operaia. Contro le rivendicazioni dei lavoratori, sangue fu sparso ad ‎Avola (dicembre '68) durante le lotte dei braccianti per ottenere miglioramenti contrattuali e a ‎Battipaglia nelle manifestazioni contro la chiusura di alcuni tabacchifici.

A Reggio Calabria nel periodo luglio-settembre 1970 si susseguirono... (continua)
Di Palermu e di Pescara
(continua)
inviata da Bernart 14/11/2013 - 10:26
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L’amanti miu

L’amanti miu
‎[2013]‎
Versi di Francesco “Ciccio” Giuffrida
Musica di Giada Salerno
Testo trovato su Il Deposito
Canzone vincitrice del premio "Daffini" 2013, organizzato dal comune di Motteggiana (Mantova), ‎paese natale della cantante Giovanna Daffini, ex mondina, esponente di spicco del ‎gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano.‎
L’amanti miu è asta di bannera ‎
(continua)
inviata da Bernart 14/11/2013 - 09:04

Cantacronache, che fu?‎

Cantacronache, che fu?‎
‎‎‎[2013]‎
Una recente poesia a mo’ di canzone con cui Amodei ‎offre un bilancio dell’esperienza seminale del “Cantacronache”…‎
‎“Cantacronache”, che fu? Fu un’avventura
(continua)
inviata da Bernart 14/11/2013 - 08:50

Avanti il prossimo

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Avanti il prossimo
Non sappiamo se esista una frase o un verso che possa riassumere l’antimilitarismo, tutto, in blocco. Forse, però, esiste in questa che è tra le vette di Jacques Brel: Cette voix qui sentait l’ail et le mauvais alcool c’est la voix des nations et c’est la voix du sang “Questa voce che puzzava d’aglio e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-13 23:02:00
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30 giugno 2011

30 giugno 2011
[2013]
Parole e musica di Mario Mele, in arte Dron2 a.k.a Letal Rhyme, con la Hic Sunt Leones Crew (Dron2, Gosk Mc e Joksjoke)
Il video con cui questa canzone è stata diffusa è stato realizzato da Domenica Ferrulli, figlia di Michele Ferrulli, da suo marito Francesco Calamia e da Leonardo Mele (Gosk Mc)

Un rap molto duro, come duro, durissimo deve essere stato per la famiglia Ferrulli trovarsi improvvisamente, una sera di giugno di due anni fa, senza Michele, colto da infarto in seguito alle botte feroci infertegli per strada a Milano da quattro poliziotti, assassinato - si veda la penultima strofa - come Federico Aldrovandi, come Stefano Cucchi, come Giuseppe Uva, come tante altre persone sotto custodia di “tutori dell’ordine” che dovrebbero “proteggere & servire” e invece ammazzano...
30 giugno 2011, una data su cui tutti avete avuto da parlare...
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 21:48
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Wallflower

Wallflower
Immensamente Pietro
13/11/2013 - 21:36
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Elle chante

Elle chante
(Bernard Lavilliers - Teofilo Chantre / Pascal Arroyo)
Album: "Carnets de bord" (2004)

avec Cesária Évora
Elle chante un peu voilé souple comme le vent
(continua)
13/11/2013 - 21:24
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
Ragazzi ma siete fuori e' lui (Vecchioni) che viene picchiato e nonostante abbia paura e vorrebbe dire di essere fascista per non avere piu' pugni, preferisce prendere quei pugni piuttosto che rinnegare la sua fede
skyllergio@libero.it 13/11/2013 - 19:31
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Revolution

Revolution
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une chanson écossaise – Revolution – Dick Gaughan – 1983

Le texte est un poème de Joseph Bovshover et est repris de « American Labour Songs of the 19th Century ». Musique composée à Berlin (est) pendant le festival de la chanson politique 1982 .
RÉVOLUTION
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/11/2013 - 17:45

Giorno dopo giorno

Giorno dopo giorno
Chanson italienne - Giorno dopo giorno – Vittorio Merlo

Cette chanson est née d'un récit de guerre d'un client de mon père (qui était médecin), son patient lui raconta son retour d'un camp de prisonniers et je fus ainsi si impressionné par son récit que nous rapporta mon père que j'écrivis cette chanson. »

[Vittorio Merlo de mailing list de « Bielle »]
JOUR APRÈS JOUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/11/2013 - 17:30
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L'Analpha-Bète immonde

A comme agir sans relâche,
(continua)
inviata da Silva 13/11/2013 - 16:13
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Go Down Old Hannah

Versione di Harry Belafonte e Fred Hellerman dall’album “Swing Dat Hammer” del 1960.‎
Go Down Old Hannah
GO DOWN OLD HANNAH
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 15:39
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Grizzly Bear

Grizzly Bear
‎[19??]‎
Una “chain gang song” di autore anonimo ripresa e arrangiata da Harry Belafonte e Robert ‎DeCormier nell’album del 1960 intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate ‎alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, ‎soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in ‎qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…‎

Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder e Diamond Joe dello ‎stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…‎

L’orso grigio infuriato e pericoloso di questa canzone non è il temibile plantigrado, ma la sadica ed ‎odiatissima guardia carceraria che con la sua frusta dà continuamente il tormento ai prigionieri…‎

Robert... (continua)
Oh that grizzely, grizzely grizzely bear
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 15:33
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Diamond Joe

Diamond Joe
‎[19??]‎
Parole e musica attribuite ad Harry Belafonte, ma si tratta in realtà di una canzone di autore ‎anonimo, un prigioniero di qualche “chain gang”, perché figura già nelle collezioni dei Lomax, per ‎esempio in “Deep River of Song: Mississippi: Saints and Sinners, From Before the Blues and ‎Gospel”.‎

Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer” pubblicato nel 1960 e composto interamente da canzoni dedicate ‎alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, ‎soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in ‎qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…‎

Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder dello stesso Belafonte, ‎o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…‎

Non... (continua)
Ain't gonna work in the country
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 15:01
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Look Over Yonder

Look Over Yonder
‎[1960]‎
Parole e musica attribuite a Lawrence Gellert (1898-1979), un immigrato ungherese che negli anni ‎‎20 e 30 percorse l’“America profonda” raccogliendo le canzoni dei neri, comprese quelle di ‎protesta. Più probabilmente, quindi, questa canzone è è da attribuire a qualche anonimo informatore ‎dello stesso Gellert.‎

Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle “chain gang”, le ‎famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto ‎negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche ‎Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…‎

Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le ‎altre lì citate nel commento introduttivo…‎
Look over yonder hot sun turning over
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 14:29
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Swing Dat Hammer

Swing Dat Hammer
‎[19??]‎
Una canzone di prigionia di autore anonimo riproposta da Harry Belafonte & The Belafonte Folk ‎Singers nel disco che da questa traccia prende il titolo, pubblicato nel 1960 ed interamente dedicato ‎ai canti nati nelle “chain gang”, nelle squadre di detenuti incatenati tra di loro, in grandissima ‎maggioranza negri, costretti ai lavori forzati. Un sistema che per decenni, anzi, quasi per un secolo, ‎servì a prolungare quello schiavistico, solo formalmente abbandonato negli USA dopo la guerra ‎civile. Le ultime squadre alla catena vennero infatte smantellate nel 1955 ma ancora nel 1995 lo ‎Stato dell’Alabama cercò di reintrodurle, stoppato dalla magistratura… Ma in alcuni altri Stati di ‎fatto esistono ancora, come in Carolina e in Arizona dove le “chain gang” sono adottate, seppur in ‎chiave moderna, anche in alcuni penitenziari femminili…‎


Il criminale – quasi sempre un... (continua)
Swing dat hammer, swing dat hammer
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 14:11
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Fantastica repubblica elastica

Fantastica repubblica elastica
‎[2011]‎
Dall’album intitolato “Discoregime”‎
Vieni in questo sogno
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 11:33
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Libero arbitrio

Libero arbitrio
‎[2009]
Dall’album intitolato “Dinosauri”‎
Sento dentro un vento
(continua)
inviata da Bernart 13/11/2013 - 11:31
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Τ’όνειρο καπνός

Τ’όνειρο καπνός
Devo aggiungere una postilla alle mie osservazioni del 4 gennaio 2009 (storiche per me, poiché hanno costituito la mia prima intrusione in AWS). Nei giorni scorsi, ad Atene, presso il Teatro Badminton di Goudì, ho assistito a uno spettacolo nuovo, "Ποιος τη ζωή μου" che, attraverso dialoghi canzoni e balli, racconta la vita di Mikis Theodorakis in 136 rapidi quadri.

Ora, in prosecuzione del 44° quadro, che introduce Mikis a Makronissos, il 45° offre come commento musicale la canzone "Τ´όνειρο καπνός" eseguita da una ragazza collocata davanti a un filo spinato. E chiaramente ho udito: "Κύλησαν τα νιάτα στο ποτάμι" (e non "σαν ποτάμι")....cioè la lezione del verso, per la quale la canzone non fu inserita, fino al mio intervento, tra gli EXTRA. Ho davanti a me il testo dello spettacolo e quello di tutte le canzoni di Nikos Gatsos, edito in base alle sue carte: ed effettivamente le due lezioni... (continua)
Gian Piero Testa 13/11/2013 - 09:58
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Η φάμπρικα

Η φάμπρικα
Traduzione inglese di Maria K.

I needed to recreate the song with a faithful English translation and faithful to the tune as well so it can be played in a live event in the States. I hope it might help others as well.
THE FACTORY
(continua)
inviata da Maria K. 12/11/2013 - 22:01
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(R)Esistenza

(R)Esistenza
Ciao Tristano, sono Carlo Sacco, il nepote di Solismo Sacco (Sole )al quale hai dedicato i tuoi versi e la tua musica.
Ti ringrazio per aver celebrato l'ansia e l'amore per la libertà, che ha sempre animato Solismo Sacco, anche nei tempi più bui del fascismo perchè non ha mai abbassato la testa.Per chi l'ha conosciuto è stato una guida, un esempio, del quale ci sarebbe bisogno in questi tempi che viviamo pieni di egoismo e di opportunismo.Un caro saluto a te ed ancora grazie ! Carlo Sacco.
carlosaccophot@alice.it 12/11/2013 - 19:09
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Killing In The Name

Killing In The Name
Faccio presente che il titolo corretto del brano è "Killing In The Name", senza quell' "Of" che è pure brutto a vedersi...
Bernart 12/11/2013 - 08:42
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Il tuo nemico

Il tuo nemico
[1994]
Dall’album d’esordio del gruppo torinese, “Vita in un pacifico nuovo mondo”

Una canzone che non può non ricordare i migliori Rage Against The Machine, quelli di Killing In The Name...

Play It Loud (e fino in fondo)!
Il tuo nemico esiste anche se non lo sai
(continua)
inviata da Bernart 11/11/2013 - 22:41
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Veldt

Veldt
[1996]
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè imperterrito documentarista fin dagli anni 80 ed uno dei filmaker italiani più interessanti di questo primo scorcio di terzo millennio.
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”

“Veldt” è la sterminata e uniforme savana sudafricana...
Veldt
(continua)
inviata da Bernart 11/11/2013 - 21:58

Esorcismi

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Esorcismi
Sembrava come se la guerra potesse diventare permanente, per cui c’erano grandi ‎dimostrazioni ‎previste per ottobre del 1967 con l’obiettivo di circondare il centro nevralgico della ‎guerra, il Pentagono a Washington, D. C. ‎A qualcuno venne l’idea di lanciare un esorcismo contro ‎questa mistica cittadella pentagonale ‎dedita al napalm e all’incenerimento. ‎ Fui d’accordo a […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-11 21:44:00
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Aida

Aida
rino è uno dei più grandi cantautori italiani, con (battisti, tenco, de andrè) etc. etc.ironico, sarcastico, irriverente, demistificatore. io da poco mi sono dato al karaoke, e canto sempre volentieri aida. meravigliosa stupenda
11/11/2013 - 21:42
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Iconoclasta

Iconoclasta
[1996]
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè uno dei più interessanti filmaker del terzo millennio (da ultimo “Freakbeat”, con il mitico Freak Antoni in un road movie emiliano alla ricerca del “Sacro Graal”, ossia un fantomatico nastro perduto di un’improbabile session tra l’Equipe 84 e Jimi Hendrix..)
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
Distruggere l’immagine del mondo
(continua)
inviata da Bernart 11/11/2013 - 21:16
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Homem só, meu irmão

Homem só, meu irmão
‎[1969]‎
Parole e musica di Luiz Goes
Nell’album intitolato “Canções do mar e da vida”‎
Poi anche in un disco collettivo del 1973 con Carlos Paredes e José "Zeca" Afonso


Tu, a quem a vida pouco deu,
(continua)
inviata da Bernart 11/11/2013 - 10:36
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Samira piccola

Samira piccola
‎[2002]
Parole e musica di Lalli e Pietro Salizzoni
Dal disco intitolato “All’improvviso, nella mia stanza”‎

‎‎
Una bambina ed una nonna in fuga dallo loro terra, su di un barcone della “fortuna”… Il destino è ‎atroce, comune a quello di tanti migranti, come i 268 siriani, tra i quali 60 bambini, che hanno perso ‎la vita l’11 ottobre scorso nel canale di Sicilia su di un’imbarcazione naufragata a causa dei colpi ‎sparati da una motovedetta libica (forse proprio una di quelle regalate a suo tempo da Berlusconi a ‎Gheddafi) e anche per il colpevole ritardo nei ‎soccorsi imputabile alle autorità italiane…‎

Sempre L’Espresso (precisamente sul blog ‎‎Undercover di Fabrizio Gatti) fa presente che i capi di Stato dell’Unione europea, riuniti a ‎Bruxelles il 24 e il 25 ottobre scorso, di fronte alle stragi e ai 646 morti annegati in tre diversi ‎naufragi nei primi undici giorni del mese, tra... (continua)
Samira piccola comincia a contare
(continua)
inviata da Bernart 11/11/2013 - 10:06
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Servo del capitale

Servo del capitale
[2012]
Album : Precario
Servo del capitale
(continua)
inviata da adriana 11/11/2013 - 07:52
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Dante Di Nanni

Dante Di Nanni
Tempo fa ebbi modo di leggere una versione alternativa, divergente rispetto sia a quella classica che a quella revisionista ( volta a sminuire la statura morale dell eroico diciannovenne). Come sempre. La verità sta nel mezzo. I fascisti lo trovarono si nella pattumiera del palazzo ma ... già morto. Dopo aver tenuto testa a preponderanti forze nazi-fasciste infatti Dante, ferito a entrambe le gambe in seguito a una precedente operazione, tenne l'ultima pallottola per se, per evitare di essere catturato e , verosimilmente, di tradire. Sempre secondo questa versione, riportata da alcuni anziani abitanti del Borgo San Paolo, mentre i fascisti dileggiarono il cadavere i nazisti resero gli onori militari.

In chiusura giova ricordare che Dante di Nanni aveva solo diciannove anni. Viene da piangere, se si pensa ai dicianovenni di oggi....
andrea 10/11/2013 - 22:51

L’Alba di Piero

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L’Alba di Piero
Quante volte Piero hai sognato di resistere a questa sporca guerra che nessuno vuole vincere e scende nera l’ombra del nemico su di te Sparagli Piero, sparagli ora e se si rialza sparagli ancora! È una canzone importante, questa Alba di Piero dei Destir. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-10 20:39:00
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Signor padrone

Signor padrone
[2012]
Album : Precario
Signor padrone io lavoro tutti i giorni da lei
(continua)
inviata da adriana 10/11/2013 - 17:13
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Back Home

Back Home
Album: Bayani (2007)

Rap Genius
And it begins like...
(continua)
9/11/2013 - 23:49
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Bullet

Bullet
Album: "Blue Collar" (2006)

feat Citizen Cope
[Rhymefest]
(continua)
9/11/2013 - 23:44
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Letter From the Government

Letter From the Government
Album: "The Undisputed Truth" (2007)



Nel ritornello cita Black Steel In The Hour of Chaos dei Public Enemy. Si tratta di una vera e propria risposta di un disertore, proprio come la CCG numero 1.

Su Rapgenius commenti e annotazioni verso per verso.
I got a letter from the government the other day
(continua)
9/11/2013 - 23:24
Percorsi: Disertori
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Iraq

Iraq
Album: "Open for Businness" (2006)

Iraqi-American rapper TIMZ has released a politically charged music video that is getting international attention since its debut on YouTube.com.

“Iraq” is destined to be a true rallying cry during these difficult political times. TIMZ’s background allows him to give a unique perspective of the war. “My parents are from Iraq but I was born in the United States. I feel like I’m able to connect to both sides of this war a little more than the average person. That’s why I wrote the song the way I did; the first verse is written from the perspective of an Iraqi while the second verse is written from the perspective of an American. The third verse is a history lesson!”
The Banner
Somehow someway someday
(continua)
9/11/2013 - 23:04
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Berlin Wall

Berlin Wall
Album: "Third World Child" (1987)

On an even more broadly inclusive scale,the song “Berlin Wall” ties the struggle in South Africa to a contemporary struggle in the West. It asks Berlin and its people to take up the call for a global community. The divisions it highlights feel artificial and inappropriate for a nation anywhere,whether it be in Europe or in Africa. The global reach of this song thus helps to connect Johnny Clegg and Savuka with its Western audience. There can be a common goal and a common community,but only if injustices like those in South Africa are mediated.

Erin Swen
Welcome to my island
(continua)
9/11/2013 - 21:35




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