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Prima del 2013-10-8

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Che quella dedicata a Katiuscia sarebbe diventata immediatamente una pagina “mostruosa”, era del tutto chiaro; si tratta di una delle canzoni più famose della storia. Talmente famosa da essere considerata dai più una canzone popolare; ma fu scritta nel 1938 da Michail Vasiľevič Isakovskij e musicata da Matvej Blanter. Parla del dolore di una giovane donna che ha il marito al fronte, ma nella sua lunga e incredibile storia ha dato il suo nome a dei lanciarazzi, è stata trasformata in canzone partigiana in Italia e in Grecia, ha fornito la base per canzonette allegre ed è stata persino parodiata dagli studenti. Una pagina che “esordisce” con traduzioni e versioni in 35 lingue non si vede tutti i giorni; e non è certo finita qui...
Riccardo Venturi 7/10/2013 - 02:34

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 18:41

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:34
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/10/2013 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/10/2013 - 14:20
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El burro i l’àguila reial

El burro i l’àguila reial
‎[1974]‎
Parole e musica di Francesc “Quico” Pi de la Serra
Dall’album intitolato “No és posible el que visc” (lo tradurrei con “Non credo ai miei occhi”)‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎
interpretata anche da Cesk Freixas

Chi sono l’asino e l’aquila reale? Eccoli qua!‎
Qui fa i desfà quan vol sense manies,
(continua)
inviata da Bernart 4/10/2013 - 10:54
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Aire libre

Aire libre
‎[1958]‎
Versi del poeta Blas de Otero, ‎dalla raccolta intitolata “En castellano” pubblicata nel 1960.‎

Musica di Víctor Manuel, dall’album intitolato “Víctor Manuel 10” pubblicato nel 1976.‎

Un inno all’amore e alla libertà di rara bellezza e potenza. Ed è pure una CCG DOCG perché negli ‎ultimi versi il poeta, per aggirare la censura, trasforma “los curas”, i preti, in “los tundras” (con ‎l’articolo non concordante, che tundra è femminile anche in spagnolo… e poi l’uso di quel ‎sostantivo non avrebbe alcun senso nel contesto…) e “los militares” in “los similares”. La censura, ‎meschina, non si accorse di essere stata buggerata, ma colpì comunque i versi più esplicitamente ‎erotici contenuti nella seconda strofa…‎

Era quindi sul clero e su militari, sui cardini del franchismo che Blas de Otero sputava… all’aria ‎libera. (fonte: Blas de otero y la ‎censura española desde 1949 hasta la transición política”, di Lucía Montejo Gurruchaga, UNED – ‎Madrid)‎
Si algo me gusta, es vivir.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 15:49
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:52
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:48
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A por el mar

A por el mar
‎[1976]‎
Scritta da Luis Eduardo Aute, che la incise personalmente nel 1978 nel suo album intitolato ‎‎“Albanta”.‎
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
El mar, que fue una palabra
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:58
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Los clandestinos

Los clandestinos
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Pocos saben sus nombres, sus apellidos;
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:56
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Las canciones que ahora nacen

Las canciones que ahora nacen
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il marito José Luis García Sánchez, regista cinematografico
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Las canciones que ahora nacen
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:55
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart 2/10/2013 - 14:24
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Neno orfo con cabalos ao fondo

Neno orfo con cabalos ao fondo
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da César del ‎Caño e da Antón Seoane (Pilocha).‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo, qui descritto come cavalli al ‎galoppo di notte, portatori di un vento scuro e mortale, cavalli che al loro passaggio hanno lasciato ‎il poeta – che nel 1936-39 era un giovane uomo – orfano di tutto, persino della propria dignità, ‎giacchè allo scoppio della guerra civile Celso Emilio Ferreiro fu costretto ad arruolarsi tra i ‎falangisti “come unico modo di aver salva la vita e di garantire tranquillità alla famiglia”. Ma già ‎nel 1937, di ritorno dal fronte delle Asturie, fu arrestato e detenuto per alcuni giorni per aver ‎pronunciato discorsi antifascisti. Fu salvato dalla fucilazione,... (continua)
Pasaron os cabalos da noite e veu a ialba. ‎
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 12:12
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Espranza

Espranza
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Alfonso ‎Deus Santos (Cumbre), da Jei Noguerol e da Suso Vaamonde.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Erguerémo-la espranza
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 11:51
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Deitado frente ao mar

Deitado frente ao mar
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Bibiano e ‎da Xerardo Moscoso.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… La lingua gallega, lingua ‎popolare e proletaria, è per il poeta il solo mezzo per cantare degli uomini giusti e buoni, di tutti coloro che ‎soffrono, in Galizia come nel mondo intero, perché costretti a subire, meglio, a combattere ‎quotidianamente contro le menzogne e le ingiustizie dei potenti…… ‎

Lingoa proletaria do meu pobo, ‎
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 11:39

Aire puro

Aire puro
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Jei ‎Noguerol.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… L’aria pura che reclamava il ‎suo diritto ad entrare in ogni casa era quella stessa libertà che - se accolta da tutti come auspicava il ‎poeta - avrebbe finalmente soffiato via il tanfo del fascismo che appestava la Spagna… ‎

O aire puro da mañá procrama
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 11:24
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Cantata NO MUOS

Cantata NO MUOS
Nella tradizione dei cantastorie, la cantata racconta la nascita del movimento NO MUOS, che si oppone alla installazione della 4° stazione M.U.O.S. (Mobil User Objective Sistem) nella base militare US Navy N.R.T.F. a Niscemi (CT). La storia arriva fino al 30 marzo 2013, giornata della grande manifestazione nazionale a Niscemi, dove è stata presentata per la prima volta.
www.nomuos.info
www.nomuosfilm.it
www.matildepoliti.com
1. Sicilia, nostra terra amata matri
(continua)
inviata da matilde politi 2/10/2013 - 10:51

L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)

Antiwar Songs Blog
L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)
“L’arresto degli assassini (come dovrebbe essere)” di Gian Piero Testa   L’assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-02 10:43:00
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Nota necrolóxica

Nota necrolóxica
‎[1972]
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cementerio privado” pubblicata nel 1972.‎
Poesia poi musicata da Luís Emilio ‎Batallán.‎

Si tratta di un epitaffio scritto per sé stesso (il poeta morirà qualche anno più tardi) e per ogni poeta ‎che ha avuto il coraggio di mettere la sua arte al servizio della verità, della libertà, della speranza, ‎della vita, dell’uomo. Questo tipo di poeta non muore ma si trasfonde nella storia. Il poeta può ‎morire ammazzato come un cane ( il “can de palleiro”, razza canina autoctona della Galizia) perché ‎canta una terra ferita e oltraggiata da gente stupida e meschina, ma ogni necrologio risulterà falso, ‎che il poeta – così come tutti i morti ammazzati perché cercavano libertà e verità – non muore, anzi, ‎godrà sempre di ottima salute. Il corpo può essere vinto, la giustizia può essere piegata ma il fuoco ‎che incendia le idee, la ribellione, non sarà mai vinto…‎
Deron os abecedarios
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 09:27

Cantares

Cantares
‎[1935]‎
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cartafol de poesía” pubblicata nel 1935.‎
Poesia poi musicata da diversi autori, tra cui Miguel Varela e María Manoela, Muxicas e Suso Vaamonde.‎

Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il ‎sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Bellissima poesia dedicata ala Galizia e alla sua gente, ma che può essere letta come un inno alla ‎libertà universale, di ogni popolo…‎
Que ninguén queira ensinarme
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:51
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Irmaus

Irmaus
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎

Messa in musica dal gruppo Fuxan os ‎Ventos, nell’album “Fuxan os Ventos” del 1976.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Camiñan ao meu rente moitos homes.
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:34
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Inverno

Inverno
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xerardo Moscoso, Xoán Silva e Luís Emilio Batallán, la cui versione è intitolata ‎‎“Chove, chove”.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Chove, chove na casa do pobre
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:32
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María Soliña

María Soliña
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Una delle poesie più intense e famose del grande poeta gallego, messa in musica da diversi autori, ‎tra cui Falsterbo 3, Xavier, Amancio Prada, ‎Astarot, Benedicto, Los Tamara, Luar Na Lubre e Carlos Núñez con Teresa Salgueiro, l’ex ‎splendida voce dei Madredeus.

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎



Una poesia in cui Celso Emilio Ferreiro associa l’oscurità dei suoi tempi a quelli dell’Inquisizione, ‎raccontando l’orribile vicenda della persecuzione di María Soliña (o Soliño), una donna vissuta tra ‎‎16° e 17° secolo a Cangas de Morrazo, in Galizia.‎

Nata intorno al 1550, María aveva sposato un pescatore povero ma intraprendente, Pedro Barba, che ‎divenne ben presto un importante imprenditore ittico.... (continua)
Polos camiños de Cangas
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:27
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Consellos

Consellos
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Amancio Prada ‎‎(1949-), compositore e cantautore spagnolo.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(Libro dos Proverbios, 23,1-9)
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:25
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O Reino

O Reino
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Federico Trillo del gruppo rock ‎‎Alimarias de Teixido.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

No tempo aquil
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:23
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Longa noite de pedra

Longa noite de pedra
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro. E’ la poesia che dà il nome alla sua più celebre raccolta, pubblicata ‎nel 1962 e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xavier, Once máis 15, Luís Emilio Batallán e Astarot.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:21
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Fidelidad

Fidelidad
‎[1955]‎
Versi del poeta spagnolo Blas de Otero (1916-1979), ‎dalla raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra”.‎



Musica di Luis Pastor. Singolo del 1975 recentemente ripubblicato nella raccolta “Piedra del sol”.‎



Dichiarazione di fedeltà, di fiducia del poeta nell’uomo, nella pace e nella propria terra natale, la ‎Spagna, nonostante l’orrore della Guerra Civile (le due Spagne a cavallo del dolore e della fame) e ‎l’ombra nera del fascismo imperante… “Ho visto e ho creduto, anche se oggi c’è solo buio…”‎
Creo en el hombre. He visto
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:20
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Nanas

Nanas
Versi di Víctor Manuel Arbeloa ‎‎(1936-), scrittore, sacerdote e socialista spagnolo.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Despierta, mi niño,‎
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:19
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Vamos juntos

Vamos juntos
‎[1963?]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Inventario uno” pubblicata nel 1963.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

Con tu puedo y con mi quiero
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:18
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Cancioneta

Cancioneta
‎[1939]‎
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta ‎spagnolo, repubblicano, morto esule in Messico. Poesia originariamente inclusa nella raccolta ‎intitolata “Español del éxodo y del llanto”, la prima pubblicata da León Felipe in esilio.‎



Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

El burgués tiene la mesa,‎
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 10:04
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La huelga

La huelga
Versi di Pablo Neruda (ignoro da quale raccolta, che non è la poesia dallo stesso titolo inclusa in ‎‎“Canto General”)‎
Musica di Luís Pastor - che intitolò il brano “La huelga del ocio” - lato A di un singolo del 1973 ‎pubblicato dall’etichetta catalana “Als 4 Vents” nella collana “Barlovento” dedicata ai cantautori.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Extraña era la fábrica inactiva
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 09:30
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Los magos del petróleo

Los magos del petróleo
‎[1973]‎
Parole di Víctor M. Arbelda‎
Musica di Luis Pastor
Nel disco collettivo intitolato “Todo está muy negro”‎

Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Tres Reyes Magos desde el oriente
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 08:54
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Η Κυρά των Αμπελιών

Η Κυρά των Αμπελιών
I Kyrà ton Ambeliòn
Στίχοι του Γιάννη Ρίτσου (1945 -1947, α´ έκδοση μαζί με «Αγρύπνια», Κέδρος Αθήνα, 1954, ειδική έκδοση Κεδρος, 1975)
Μουσική του Γεώργου Κοτσώνη, 1975
Α´ εκτέλεση: Κώστας Καμένος, Σάνια Κρυστάλη, Ελένη Βιτάλη
Δίσκο: « Η Κυρά των Αμπελιών», 1975 Λύρα. CD 1994.

La Signora delle Vigne
Testo di Yannis Ritsos (1945 - 1947; prima edizione insieme ad «Agrypnia», Kedros, Atene 1975 - edizione dedicata, Kedros, 1975)
Musica di Yorgos Kotsonis, 1975
Prima esecuzione: Kostas Kamenos, Sania Kristali, Eleni Vitali
Disco: «I Kyrà ton Ambeliòn/La Signora delle Vigne», 1975, Lyra. Riedizione in CD: 1994.

Di certo non pretendo che sia apprezzata come un raffinato e filologico scolio critico la mia impressione che qui mi arrischio ad annotare: ma il poemetto di Ritsos, "La Signora delle Vigne" - da cui nel 1975 fu tratto questo notevole disco - a me sembra percorso da un soffio... (continua)
1) Κυρά των αμπελιών
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 30/9/2013 - 17:40
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Al cantante social, con cariño

Al cantante social, con cariño
‎[1969]‎
Scritta da Moncho Alpuente (Madrid, 1949-), ‎giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce di questo gruppo e della sua prosecuzione, ‎‎Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎
Musica di Antonio Piera.‎
Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Amigo, tú que quieres practicar
(continua)
inviata da Bernart 30/9/2013 - 14:15
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Las Madres del Cordero: Los fantasmas

Las Madres del Cordero: Los fantasmas
‎[1969]‎
Scritta da Moncho ‎Alpuente (Madrid, 1949-), giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce del gruppo Las Madres del Cordero e della sua prosecuzione, Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎

Ya están aquí los fantasmas
(continua)
inviata da Bernart 30/9/2013 - 13:08

Canción bailable

Canción bailable
‎[1970]‎
Versi dell’importante poeta spagnolo, dalla raccolta intitolata “Delitos contra la esperanza”‎
Musica di Adolfo Celdrán, che incluse la poesia nel suo album “Silencio” del 1970.‎

Jesús López Pacheco


Una poesia dedicata non tanto al Che Guevara ucciso in Bolivia, quanto ai rivoluzionari da salotto ‎che lo piangevano a Madrid come altrove… All’epoca Pacheco aveva già abbandonato la Spagna ‎per il Canada dove insegnò per anni letteratura spagnola e dove morì nel 1997.‎
Lo más cómodo es
(continua)
inviata da Bernart 30/9/2013 - 11:30
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La muerte del niño herido

La muerte del niño herido
‎[1938]‎
Versi del grande poeta spagnolo pubblicati nel giugno del 1938 sulla rivista culturale repubblicana ‎‎“Hora de España”.‎



Musica di Elisa Serna, dal suo album “Cuatro poemas de Miguel Hernández, ‎Antonio Machado, Jesús L. ‎Pacheco según Elisa Serna” pubblicato nel 1969 nella collezione chiamata “Barlovento” che ‎l’etichetta discografica “Als 4 Vents” di Barcellona dedicava ai cantautori.‎

Tutto l’orrore della Guerra Civile condensato nella descrizione dell’agonia e della morte di un ‎bambino, ferito sotto un bombardamento, del dolore lancinante della madre che lo assiste nel suo ‎delirio febbrile… Mentre nella notte illuminata dalla luna ronza lontano un aereo invisibile, ‎portatore di altra morte, di altra distruzione…‎

E come il bimbo ferito, anche il poeta stava vivendo allora la sua agonia: di lì a pochi mesi, nel ‎febbraio del 1939, sarebbe morto di crepacuore in quel di Collioure, in Francia, durante la fuga ‎dalla sua terra ormai caduta sotto il giogo fascista…‎
Otra vez en la noche... Es el martillo
(continua)
inviata da Bernart 30/9/2013 - 10:48

Pugni Chiusi

Pugni Chiusi
Altre canzoni sono cadute nel frullatore:
Pugni chiusi dei Ribelli, Destra-Sinistra di Giorgio Gaber, Figli della stessa rabbia e Beat Ska Oi della BandaBassotti, Pugni chiusi degli Statuto, Pugni in tasca di Frankie HI-NRG MC, Tommie Smith degli Airesis.
Forte il pugno che colpirà
(continua)
inviata da TjDJ 30/9/2013 - 10:34
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Pugni in tasca

Pugni in tasca
dePrimoMaggio (2008)
Pugni in tasca dagli ostaggi dello stage,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/9/2013 - 10:16
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Lekcja historii klasycznej

Lekcja historii klasycznej
[1979]
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Krzyk" [1981-1989]
Il testo dal sito: kaczmarski.art.pl
"Galia est omnis divisa in partes tres
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/9/2013 - 01:16
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War is Over

War is Over
[2013]
Lyrics & Music by Daniel and Lauren Goans
Album: Native Air
I know you will not stop
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2013 - 16:10
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Hoobaale

Hoobaale
[2008]
Lyrics by Keinan Abdi Warsame
Music: Traditional
Album: The Dusty Foot Philosopher (Re-Issue: Deluxe Edition)

With traditional sounds of Somalian strings and drums "Hoobaale" begins with one of the best lines from K'naan to sum up the whole album as he says: "How come they fix the bridge only after somebody has fallen?"
(Repeat:)
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2013 - 14:51

Cantano ancora i poeti andalusi

Antiwar Songs Blog
Cantano ancora i poeti andalusi
  L’anno era il 1970 e, in Spagna, il generalissimo Franco godeva ancora di ben cinque anni di schifosissima vita. Il poeta andaluso di lontana origine toscana Rafael Alberti (suo nonno Tommaso Alberti Sanguinetti era un garibaldino pistoiese riparato in Spagna), invece, era in esilio in Italia. Facente parte della famosa Generación del ’27, assieme […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-29 12:51:00
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Jules César

Jules César
Jules César

Chanson française – Grand Jojo – 1982

Mon cher Lucien l'âne, mon ami, toi qui as connu la Rome Antique, toi qui as circulé tout au travers de l'Empire, toi qui as accompagné les légions au travers des territoires, franchi les Alpes, surmonté les Pyrénées, tu as certainement dû rencontrer Jules César, l'envahisseur de la Gaule, celui qui plus tard écrivit – tant il avait pris de raclées dans nos paysages vallonnés et boisés : « Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent inportant, proximique sunt Germanis, qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt. ». J'imagine que cette péripétie de l'histoire gauloise tu as dû l'entendre des milliers de fois lors des campagnes des Gaules par les légions romaines, dont... (continua)
Je vais vous raconter l'histoire banale
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/9/2013 - 23:22
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Της Γερακίνας υιός

Της Γερακίνας υιός
Tis Ghierakinas iòs
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Βασίλης Τσιτσάνης
Πρώτη εκτέλεση: Λιζέτα Νικολάου
1975

Figlio di Gherakina
Testo di Kostas Virvos
Musica di Vassilis Tsitsanis
Prima esecuzione di Lizeta Nikolaou
1975

Solo per caso, nell'aggirarmi nel web in cerca di informazioni a corredo di un lavoretto più impegnativo, che tra poco dovrebbe essere pronto per queste pagine, mi sono accorto della mancanza - nella sezione greca - di questa canzone. Mancanza grave, cui voglio subito rimediare, perché la canzone che, non senza allusione alle imprese della Giunta da poco caduta, risale al 1975, rievoca un'autentica esperienza passata durante l'Occupazione dall'autore del testo, Kostas Virvos. Anche per merito del compositore della musica, il sommo Tsitsanis, e dei numerosi grandi interpreti che la vollero nel loro repertorio, diventò popolarissima.
Kostas Virvos, nato a Trikala... (continua)
Ούτε στρώμα να πλαγιάσω,
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 28/9/2013 - 15:03
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J'ai osé

J'ai osé
(2012)
Album “Tout tourne autour du soleil“‎
J'ai toujours tout fait à ma sauce, j'ai pas écouté les médisants
(continua)
inviata da adriana 28/9/2013 - 12:17
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Катюша

Катюша
PORTOGHESE / PORTUGUESE [2]

Traduzione portoghese riprodotta da lyricstranslate.com
Portuguese translation reproduced from lyricstranslate.com
KATIUCHA
(continua)
inviata da DQ82 27/9/2013 - 15:35

La Barillaise

La Barillaise
[27.9.2013]
Testo, ahinoi, di Riccardo Scocciante
Musica: La Marsigliese (sob)

Naturalmente, e sottolineiamo naturalmente, ogniqualvolta ne succede una ecco che spunta, e come dubitarne, il "nostro" Riccardo Scocciante. E' inutile fare: se ne sta buono nella sua lurida fogn linda casetta per mesi, e poi zàc! In questi giorni, certo, non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione per esercitare la sua sindrome paranoide bipolare nobile arte; occasione fornita da un cavalier dell'italica industria, il pastaio Barilla, a proposito della sua pasta fatta rigorosamente per la famiglia tradizionale, felice, eterosessuale e mulinosbiancata. Di fronte a tali affermazioni, che hanno praticamente provocato un'insurrezione planetaria, boicottaggi telematici e quant'altro, il nostro Riccardino cosa ha fatto? E' ricorso nientepopodimeno che alla Marsigliese, "ristrutturandola" leggermente in una specie di... (continua)
Allonsanfàn de' maccheroni,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/9/2013 - 13:50
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Qualcuno può aiutarmi a trovare spartiti o trascrizioni dei brani degli AreA!?!?! grazie ;)
Mizar 27/9/2013 - 11:15
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Катюша

Катюша
ITALIANO / ITALIAN [4] - La parodia goliardica
The Italian students' parody



Se qualcuno dovesse un po' storcere il naso nel vedere la parodia goliardica di "Katiuscia", assieme alla sua "rielaborazione" delle scuole medie fiorentine degli anni '70, consideri che questa che si va formando è una delle più tipiche "pagine enciclopediche" di questo sito (al pari di quella dell' Internazionale) e che tutto, ma proprio tutto, ci ha il suo posto. La "parodia goliardica" di "Katjuša" (o di "Fischia il vento") è, probabilmente, di provenienza bolognese; ancor più probabilmente, dato che la goliardia era prerogativa dell'università elitaria ante-'68, si tratta di una parodia dalla quale non sono assenti le motivazioni politiche di destra, o comunque anticomuniste (si noti bene lo "Stalini" nell'ultima strofa, che potrebbe riportare la nascita della parodia addirittura a prima degli anni '50). Curiosamente,... (continua)
O Natascia, hai fatto tu la piscia?
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/9/2013 - 10:37
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Катюша

Катюша
ITALIANO / ITALIAN [5] - La "Parodia della Scuola Mazzanti"
The "Mazzanti School Parody"


La chiamo così perché è la parodia di "Katiuscia" che si cantava nelle scuole medie fiorentine attorno agli anni '70; e la cantavano davvero quasi tutti. L'ho imparata alla scuola media statale "Lucrezia Mazzanti" di Firenze tra il '74 e il '76 e la riporto a memoria: queste son cose che non si cancellano. Per quanto, ovviamente, derivi da un'altamente irriverente parodia goliardica (l'origine sarà sicuramente quella, qualche fratello maggiore universitario che l'aveva passata a un fratellino alle scuole medie...), bisogna dire che dei dodici o tredicenni di quegli anni sapevano bene che esistevano sia "Katiuscia" che "Fischia il vento"; provate un po' a andare ora in una scuola media e chiederlo ai ragazzi... La versione mostra comunque un'interessante "rielaborazione". [RV]
" O Katiuscia, l'hai fatta tu la piscia? "
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/9/2013 - 10:22
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Hell No (I'm Not Alright)

Hell No (I'm Not Alright)
2012
Intersection
Hell no, I'm not alright
(continua)
26/9/2013 - 18:31

Paura della Libertà

Antiwar Songs Blog
Paura della Libertà
 Keny Arkana, la rapper delle periferie di Marsiglia racconta questi tempi moderni in una delle sue canzoni più belle: Ils ont peur de la liberté. Ci hanno offerto menzogne, e indovina chi se ne serve? là dove si prega la congiuntura, dove si venera l’economia dove ci sono pochi Esseri Umani tra gli […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-26 08:41:00
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Sotto il vulcano

Sotto il vulcano
Chanson italienne - Sotto il vulcano – Litfiba – 1993

Cette chanson fut dédiée par les Litfiba à Augusto Daolio des Nomades. Demain Auguste aurait eu 65 ans. Et il s'en est allé il y a déjà 20 ans. Cette page me semble une belle manière de se souvenir de lui
SOUS LE VOLCAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/9/2013 - 20:45
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Le déserteur

Le déserteur
Bellissimo lavoro !
Come piccolo contributo segnalo che esiste anche una versione in Piemontese di Renzo Gallo, recentemente scomparso.
Se ne parla qui :

http://ilnegoziodieuterpe.blogspot.it/...
Cesare 25/9/2013 - 18:38
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Катюша

Катюша
SPAGNOLO / SPANISH [1]


La versione spagnola ripresa da sp.wikipedia
Spanish translation reproduced from sp.wikipedia

Katyusha (Катюша) es una canción soviética de tiempos de guerra, sobre una chica que añoraba a su amado, que estaba en el servicio militar. La música fue compuesta en 1938 por Matvey Blanter y la letra fue escrita por Mijaíl Isakovski. Fue interpretada por la célebre cantante folclórica Lidiya Ruslanova. Algunos críticos creen que Katyusha no fue una composición de Blanter, apuntando que una tonada similar fue usada por Ígor Stravinski en su ópera Mavra (1922), que más tarde adaptó a Chanson Russe (1937).

Katyusha es un diminutivo tierno del nombre femenino Yekaterina (Catalina). En ruso, muchos nombres tienen diminutivos (aparte de los apodos). Por ejemplo, el diminutivo de Natalia es Natasha, y el hipocorístico de Natasha es Natashenka. En el caso de Yekaterina (Catalina),... (continua)
KATYUSHA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2013 - 17:43
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Dym

Dym
IL FUMO
(continua)
inviata da Krzysiek 25/9/2013 - 17:21




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