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Prima del 2013-10-26

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Mò basta

Mò basta
(2011)
Cattivi guagliuni

Feat. Fuossera
Voglio alluccà nun ce sta niente ‘a dicere nun ce sta niente ‘a fà
(continua)
inviata da adriana 25/10/2013 - 16:42
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Victor

Victor
[2010]
Victor - Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2010
Testo e musica: Jean-François Lessard, 2010

Victor, elle s'intitule Victor, la chanson ?

Exactement. Et comme tu le vois à son auteur et son interprète – Jean-François Lessard, c'est une chanson québécoise. Avant d'aller plus avant en ce qui concerne la chanson elle-même, deux mots de la chanson québécoise en général et pour en dire ce que tu devines, à savoir qu'on n'en connaît pas grand chose de ce côté de la mer océane. Pour ajouter que ce n'est pas qu'on n'aimerait pas la connaître... Surtout celle d'aujourd'hui. Car pour celle d'hier ou d'avant-hier, elle a su trouver son chemin. Mais comment faire ?

Le mieux serait sans doute que l'un ou l’autre habitant du Québec fasse le relais auprès des CCG.

Bon... En attendant, je reviens à la chanson intitulée Victor et à ce qu'elle raconte. Elle raconte... (continua)
Depuis qu'on laisse tomber la nuit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2013 - 14:36
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Ohi partigian, non pianger più

Ohi partigian, non pianger più
‎[1944]‎
Canzone d’ispirazione “dantesca” composta da Beppe Milano, comandante delle brigate partigiane ‎autonome operanti nelle valli cuneesi Ellero e Pesio, caduto in azione il 31 dicembre del 1944. In ‎seguito la brigata partigiana operante al Pian della Tura in Valle Ellero passò a chiamarsi brigata ‎‎“Beppe Milano”:‎
Da “Canti della Resistenza italiana”, a cura di A. Virgilio Savona e Michele L. ‎Straniero, Rizzoli, 1985.‎

Questo testo, dotato di una letteraria spiritosità, è molto probabilmente dovuto a Beppe Milano, comandante del distaccamento Tura, morto il 31 dicembre 1944. Era diffuso tra i partigiani che operavano in Val Pesio (CN) e la musica è ispirata ad una cantilena popolaresca.
Da :Imparare con la storia

Canto l'armi pietose e il capitano
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 12:05
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Il poeta in gabbia

Il poeta in gabbia
[2008]
La nave dei folli
(Parole e musica di Michele Gazich)
Parole: Amsterdam, NY (USA) 26.04.2008 – Nashville , TN (USA) 12.05.2008
Musica: Amsterdam, NY (USA) 26.04.2008

La canzone è dedicata a Ezra Pound, poeta americano (1885-1972).

Il poeta americano Ezra Pound, certamente uno dei massimi poeti del Novecento, dal 24 Maggio al 18 Novembre del 1945, venne internato dal governo americano in un campo di prigionia vicino a Pisa. Le prime tre settimane fu rinchiuso in una gabbia esposta al sole di giorno e alla luce dei riflettori di notte; all’epoca, Pound era già un uomo di sessant’anni.In seguito, dichiarato infermo di mente, fu collocato per dodici anni presso il manicomio criminale Saint Elizabeth, a Washington.Questioni politiche condussero Pound al suo destino e politicamente il poeta è stato spesso strumentalizzato e usato. Organizzazioni neofasciste, di recente e non solo,... (continua)
“What thou lovest well shall be not reft from thee”
(continua)
inviata da DoNQuijote82 25/10/2013 - 11:58
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Noi della Val Camonica

anonimo
Noi della Val Camonica
‎[1943?]
Testo di autore anonimo, sull’aria del canto alpino “Ohi della val Camonica”‎

Canzone delle “Fiamme Verdi”, le formazioni partigiane di orientamento cattolico operanti nel ‎bresciano e nel bergamasco, ma anche nelle province di Reggio Emilia e Modena, fondate dal ‎tenente degli Alpini trentino Gastone Franchetti, nome di battaglia "Fieramosca", catturato su ‎delazione e fucilato nel 1944.‎

Noi della Val Camonica
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 11:33
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Roberto Vecchioni: Figlia

Roberto Vecchioni: Figlia
[1976]
Testo e musica di Roberto Vecchioni
Lyrics and music by Roberto Vecchioni
Album: Elisir

In generale, io sono per la sterilizzazione preventiva dei cantautori italiani; ciò impedirebbe che, prima o poi, ci ammannissero l'immancabile canzone sul figlio o sulla figlia. Nessuno è sfuggito alla regola; ma poiché la regola ha sempre le sue eccezioni, quella che faccio -e volentieri- è per quella che è forse la capostipite di tutte le canzoni cantautorali sui figli: "Figlia" di Roberto Vecchioni, appunto. Del 1976, dall'album "Elisir"; è stata, sembra, anche una delle prime canzoni ad essere trasmesse "a bandello" dalle prime radio libere. Stamani l'ho vista per caso e non so esattamente per quale motivo nominata dal Webmaster nelle "chiacchiere" del sito (la chat interna); Lorenzo si chiedeva se l' "amico che non aveva mai tradito" fosse Francesco Guccini. Ricordo che ci sono state parecchie... (continua)
Sapeva tutta la verità
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 25/10/2013 - 10:12

Stornelli in grigioverde

anonimo
Stornelli in grigioverde
‎[1916]‎
Cantata sull’“Aria di Bombacé”, ossia Il general Cadorna.‎
Da “Canti della Grande Guerra”, due volumi a cura di A. Virgilio Savona e ‎‎Michele L. Straniero, Garzanti, 1981.‎



Ho messo tra parentesi e in corsivo l’ultima strofa perché mi pare – anche solo per la mancanza di ‎rima – che sia estranea rispetto al resto del brano…‎
A destra ‎dell'Isonzo
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 10:11
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La giornata del soldato

anonimo
La giornata del soldato
‎[1915-18]‎
Da “Canti della Grande Guerra”, due volumi a cura di A. Virgilio Savona e ‎‎Michele L. Straniero, Garzanti, 1981.‎


Alla mattina bonora, oilè
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 09:36
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Dove sei stato mio bel Alpino?‎

anonimo
Dove sei stato mio bel Alpino?‎
‎[1915-16]‎
Da “Canti della Grande Guerra”, due volumi a cura di A. Virgilio Savona e ‎‎Michele L. Straniero, Garzanti, 1981.‎

Le strofe che ho indicate tra parentesi e in corsivo fanno parte della versione estesa del canto, che ‎però normalmente terminava con “ma i tuoi colori ritorneranno questa sera a far l'amor”…‎
La Celestina in camicetta,
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 09:15
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La Ley

La Ley
‎[1872]‎
Versi di José Hernández (1834-‎‎1886), militare, politico, giornalista e poeta argentino, celebre per il suo “Martín Fierro”, opera ‎massima della letteratura gauchesca, da cui è tratto questo passo.‎
Musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), braccio armato del Partito comunista marxista-‎leninista spagnolo. Fuggito in Germania Est, lì nel 1975 pubblicò il disco intitolato “Manifiesto”da ‎cui anche questa canzone è tratta.‎



Martín Fierro, il personaggio epico creato da José Hernández, è un gaucho che viene forzatamente ‎arruolato per difendere un fortino a difesa degli attacchi degli indios durante il periodo della ‎cosiddetta Guerra de la Triple ‎Alianza (1864-1870). Costretto ad abbandonare la sua famiglia e la fattoria, Martín Fierro perde ‎tutto quel poco che aveva, beni ed affetti.... (continua)
La ley es tela de araña
(continua)
inviata da Bernart 25/10/2013 - 08:37
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Monsieur le Président

Monsieur le Président
Monsieur le Président

Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2013

M’SIEUR L’PRÉSIDENT (un clip contre la loi spéciale)

Où on voit que de l'autre côté de l'Atlantique, jusqu'au Québec, les choses sont très sensiblement les mêmes qu'ici. C'est matraques et compagnie.

Je n'arrête pas de le dire... La Guerre de Cent Mille Ans est universelle... Elle durera tant qu'il y aura des riches..., dit Lucien l'âne en inclinant sa vaste tête. Là comme ici, comme ailleurs, il convient de tisser le linceul de ce vieux monde matraqueur, laveur de cerveaux, mondain, pollué, cacocéphale et cacochyme.

Heureusement !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. Et Lucien Lane
Il y a une crise sociale dans ma tête
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2013 - 21:50
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Due madri

Due madri
Album: "Io non appartengo più" (2013)

Dedicata da nonno Roberto alle nipotine Nina e Cloe e alle loro due madri: la figlia di Vecchioni, Francesca e la sua compagna Alessandra.
Nina due madri ti seguono,
(continua)
inviata da Anna 24/10/2013 - 19:35
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Carabanchel 74‎

Carabanchel 74‎
‎[1975]‎
Parole e musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), braccio armato del Partito comunista marxista-‎leninista spagnolo. Fuggito in Germania Est, lì pubblicò il disco intitolato “Manifiesto”da cui anche ‎questa canzone è tratta.‎



‎“Carabanchel” a Madrid era la più famigerata delle prigioni franchiste. Inaugurata nel 1944, ‎funzionò per 55 anni ed è stata solo recentemente smantellata… ‎
A Carabanchel, nel 1963, furono mandati alla garrota gli anarchici Francisco Granados Gata e ‎Joaquín Delgado Martínez…‎
A Carabanchel, nel 1975, passarono le loro ultime ore ‎‎Xosé Humberto Baena Alonso, José ‎Luis Sánchez Bravo e Ramón García Sanz, membri del FRAP, gli ultimi prigionieri politici ‎condannati a morte in epoca franchista…‎
A Carabanchel, nel 1978, le guardie carcerarie assassinarono ‎‎Agustín Rueda Sierra, un ‎libertario che in carcere aveva aderito alla Coordinadora de Presos en Lucha (COPEL)…‎

Que no bajen las banderas
(continua)
inviata da Bernart 24/10/2013 - 15:59
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Juan Carlos

Juan Carlos
‎[1975]‎
Parole e musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), braccio armato del Partito comunista marxista-‎leninista spagnolo. Fuggito in Germania Est, lì pubblicò il disco intitolato “Manifiesto”da cui anche ‎questa canzone è tratta.‎

Juan Carlos è, ovviamente, Juan Carlos I de Borbón, “Rey de España, de Castilla, de León, de ‎Aragón, de las Dos Sicilias (referido a Nápoles y Sicilia), de Jerusalén, de Navarra, de Granada, de ‎Toledo, de Valencia, de Galicia, de Mallorca, de Sevilla, de Cerdeña, de Córdoba, de Córcega, de ‎Murcia, de Menorca, de Jaén, de los Algarves, de Algeciras, de Gibraltar, de las Islas Canarias, de ‎las Indias Orientales y Occidentales y de las Islas y Tierra Firme del Mar Océano” (e chi più ne ha ‎più ne metta…)‎


Fino a qualche tempo fa “El Rey” era anche presidente... (continua)
Terminar la tragedia en Esperpento
(continua)
inviata da Bernart 24/10/2013 - 15:26
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Poesia 1° de Mayo

Poesia 1° de Mayo
‎[1975]‎
Testo attribuito alla Unión Popular de Artistas, organizzazione della sinistra spagnola attiva negli ‎anni 70 e 80, legata al Partito comunista marxista-leninista e al gruppo armato Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP).‎
Musica di Carlos Ariza.
Nel disco di Pedro Faura – allora memebro dell’ufficio della propaganda del FRAP - intitolato ‎‎“Manifiesto”.‎

Manifiesto
FRAP
Hoy primero de Mayo
(continua)
inviata da Bernart 24/10/2013 - 09:57
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I’d Rather Be High

I’d Rather Be High
Album: "The Next Day" (2013)

Dall'ultimo album del "Duca bianco"con la copertina che "sovverte" la celebre foto di Heroes.
Nabokov is sun-licked now
(continua)
23/10/2013 - 22:02
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Jornaleros

Jornaleros
‎[1936-37]‎
Versi del grande poeta spagnolo, dalla raccolta “Viento del pueblo. Poesía en la guerra” pubblicata ‎nel 1937.‎
Musica di Pedro Faura, che nei primi anni 70 fu membro dell’ufficio della propaganda ‎del Frente Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), braccio armato del Partito comunista ‎marxista-leninista spagnolo. Fuggito in Germania Est, lì nel 1975 pubblicò il disco intitolato ‎‎“Manifiesto”da cui anche questa canzone è tratta.‎

Da Viento del ‎pueblo. Poesía en la guerra, la pagina originaria contenente le poesie “Llamo a la Juventud”, ‎‎“Recoged esta voz” e “Jornaleros” accompagnate da fotografie che in molti attribuiscono alla ‎grande fotografa e “pasionaria” italo-messicana Tina Modotti.‎
Jornaleros que habéis cobrado en plomo
(continua)
inviata da Bernart 23/10/2013 - 15:02
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De madrugada

De madrugada
‎[1975]‎
Parole e musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), braccio armato del Partito comunista marxista-‎leninista spagnolo. Fuggito in Germania Est, lì pubblico il disco intitolato “Manifiesto”da cui anche ‎questa canzone è tratta.‎



De madrugada, cuando el cielo aún está rojo
(continua)
inviata da Bernart 23/10/2013 - 14:18
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Los monarco-fascistas

Los monarco-fascistas
‎[1975]‎
Testo attribuito alla Unión Popular de Artistas, organizzazione della sinistra spagnola attiva negli ‎anni 70 e 80, legata al Partito comunista marxista-leninista e al gruppo armato Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP).‎
Musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del FRAP. Fuggito ‎in Germania Est, lì pubblico il disco intitolato “Manifiesto”da cui anche questa canzone è tratta.‎


“Una figura excepcional entra en la historia. El nombre de Francisco Franco, será ya un jalón ‎del acontecer español y un hito, al que será imposible dejar de referirse para entender la clave de ‎nuestra vida política contemporánea. Con respeto y gratitud quiero recordar la figura de quien ‎durante tantos años asumió la pesada responsabilidad de conducir la gobernación de estado.”
‎(Dal discorso di re Juan Carlos di Borbone pronunciato durante la cerimonia funebre per il dittatore ‎Francisco Franco.)‎
Los monarco-fascistas no saben lo que hacer
(continua)
inviata da Bernart 23/10/2013 - 14:06
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Manifiesto

Manifiesto
‎[1975]‎
Testo di Alfonso Sastre (1926-), scrittore, drammaturgo, saggista e sceneggiatore cinematografico ‎spagnolo, militante comunista più volte incarcerato dal regime franchista.‎
Musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro dell’ufficio della propaganda del FRAP, Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota, braccio militare del Partito comunista marxista-leninista ‎spagnolo.‎
Nel disco intitolato “Manifiesto”‎

Yo firmo lo que sea
(continua)
inviata da Bernart 23/10/2013 - 13:46
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Puño en alto

Puño en alto
‎[1975]‎
Testo attribuito alla Unión Popular de Artistas, organizzazione della sinistra spagnola attiva negli ‎anni 70 e 80, legata al Partito comunista marxista-leninista e al gruppo armato Frente ‎Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP).‎
Musica di Pedro Faura, che all’epoca era membro del FRAP.‎
Nel disco intitolato “Manifiesto”‎

Puño en alto, compañeros
(continua)
inviata da Bernart 23/10/2013 - 13:31
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Hyvä Suomi

Hyvä Suomi
[1982]
Testo e musica: Marjamäki/Hyvärinen
Lyrics and music: Marjamäki/Hyvärinen
Sanat ja musiikki: Marjamäki/Hyvärinen
Album: WC-Räjähtää ("Esplosione nucleare del WC" / "WC Nuclear Blast")


L'album WC-Räjähtää (“Esplosione nucleare del WC”), dalla copertina rimasta famosa in Finlandia e del tutto conseguente al titolo, è un'icona dell'antimilitarismo punk finlandese. A dire il vero, quel che i Rattus dicono in questo pezzo riguardo alla Finlandia ha valore generale e può essere applicato a numerosissimi paesi industrializzati, i quali si fanno belli all'ONU con "disarmi", "moratorie", "conferenze" e quant'altro, continuando però imperterriti a vendere e comprare armamenti a non finire (ivi compresa, naturalmente, l'Italia). Nella canzone dell'82 c'è il Libano, oggi ci si potrebbe mettere la Libia, la Siria, chissà quanti paesi africani...insomma, così andavano e vanno le cose. Si... (continua)
Suomi YK:ssa ajaa kaunista asiaa
(continua)
inviata da Rikki Pentturi (RV:n suomalainen kaksosveli) 22/10/2013 - 23:45
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Śmierć na pięć

Śmierć na pięć
[2001]
Testo e musica: Grzegorz Ciechowski
L'album del gruppo Republika "Ostatnia płyta" [2002]

L'ultima canzone registrata dall'artista prima della sua morte.
Sito ufficiale http://www.republika.art.pl/
Testo da http://www.tekstowo.pl/
kolejny kot
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 22/10/2013 - 22:49
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Sí senyor

Sí senyor
‎[1972]‎
Scritta da Ovidi Montllor con Carlos Boldori, cantante e chitarrista argentino, e Yosu Belmonte, ‎altro chitarrista. Dall’album d’esordio di Montllor intitolato “Un entre tants...”, realizzato con ‎l’aiuto di Francesc Pi de la Serra nel 1972.‎
Sí senyor!
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 16:28
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Indesinenter

Indesinenter
‎[1949]‎
Versi di Salvador Espriu (1913-1985), scrittore, ‎poeta e drammaturgo catalano, dalla raccolta “Les cançons d´Ariadna”.‎
Musica di Raimon, in molti suoi dischi, a partire da “Montserrat 69” del 1969.‎
Testo trovato su Cancioneros.com ‎

Con una dedica in “Homenatge al Dr. Jordi Rubió”.‎

Come Pompeu Fabra i Poch, cui Espriu dedicò El meu poble i jo, anche Jordi Rubió i Balaguer (1887-‎‎1982) è stato un importante filologo, insegnante e storico della letteratura catalana. Durante la ‎Guerra Civile ebbe l’intuito di trasferire la Biblioteca civica di Barcellona dalle stanze del ‎municipio a quelle dell’ospedale della Santa Cruz, salvando così l’inestimabile raccolta. Organizzò ‎e diresse anche il servizio di biblioteche itineranti sul fronte repubblicano. Un intellettuale che non ‎si risparmiò, che lavorò “indesinenter” – avverbio latino che significa “senza tregua”, ‎‎“incessantemente”... (continua)
Nosaltres sabíem
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 16:05
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El meu poble i jo

El meu poble i jo
‎[1949]‎
Versi di Salvador Espriu (1913-1985), scrittore, ‎poeta e drammaturgo catalano, dalla raccolta “Les cançons d´Ariadna”.‎
Musica di Raimon, in molti suoi dischi, a partire da “Montserrat 69” del 1969.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Con una dedica “A la memòria de Pompeu Fabra. Mestre de tots”.‎

Pompeu Fabra i Poch (1868-1948) è stato un ingegnere con la passione per il catalano, autore nel ‎‎1912 di quella “Gramática de la lengua catalana” (in spagnolo) che rimane ancora oggi un volume ‎imprescindibile per i catalani e per i cultori di quella lingua. Alla fine della Guerra Civile fu ‎costretto all’esilio in Francia, a Parigi, Montpellier e infine a Prades, dove morì.‎
Bevíem a glops
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 15:20
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Assaig de càntic en el temple

Assaig de càntic en el temple
‎[1954]‎
Versi di Salvador Espriu (1913-1985), scrittore, ‎poeta e drammaturgo catalano, dalla raccolta “El caminant i el mur (El caminante y el muro)”.‎
Musica di Ovidi Montllor, dal disco intitolato “A Alcoi” del 1974.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Oh!, què cansat estic de la meva covarda,
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 14:01
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No convé que diguem el nom

No convé que diguem el nom
‎[1960]‎
Versi di Salvador Espriu (1913-1985), scrittore, poeta e drammaturgo catalano, dalla raccolta “La ‎pell de brau” (“La piel de toro”).‎
Musica di Ramon Muntaner, nel disco intitolato “Cròniques” del 1977 (titolo che credo faccia ‎riferimento alla “Crònica” scritta all’inizio del 300 da un suo omonimo, il soldato e cronista ‎catalano Ramon Muntaner.)‎

Sepharad (o Sefarad) è un toponimo biblico che la tradizione ebraica ha identificato con la Spagna. ‎I sefarditi sono infatti i discendenti degli ebrei originari di Spagna e Portogallo.‎
No convé que diguem el nom
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 11:18
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Déjeuner en paix

Déjeuner en paix
(1991)

Parole di Philippe Dijan
Musica di Stephan Eicher
Album: Engelberg

La più famosa canzone del cantautore svizzero Stephan Eicher è stata scritta come reazione alla Prima Guerra del Golfo del 1991. È uno spietato ritratto del mondo occidentale, e della provinciale Svizzera in particolare, che di fronte alle terribili notizie che arrivano dal mondo non desidera altro che essere lasciata in pace a fare colazione.
J'abandonne sur une chaise le journal du matin
(continua)
21/10/2013 - 23:36
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Hoy no me levanto yo

Hoy no me levanto yo
[1978]
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio
Nel disco intitolato “A contratiempo”, l’unico LP inciso dal grande cantautore spagnolo (a dispetto della sua vasta produzione)

Mi sembrava addirittura di averla già contribuita questa canzone ma ho verificato e non c’è.. Poi ho pensato di proporla come Extra, ma mi sono ricordato che qualche tempo fa è stato istituito il sacrosanto percorso Mort au Travail / Morte al Lavoro... Ed è proprio lì che starebbe bene questa splendida “Oggi non mi alzo, io”, canzone che mi piacerebbe poter intonare anche domattina...
Ma siccome non ho le palle di sottrarmi al maledetto lavoro, più probabilmente domani proverò a tradurla, appena arrivato in ufficio...
Una cosa hay bien segura,
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 22:54
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Γεντί Κουλέ

Γεντί Κουλέ
Ghedì Koulé
Στίχοι και Μουσική: Γιώργος Μητσάκης
Πρώτη εκτέλεση: Στέλιος Καζαντζίδης
1953

Ghedì Koulè
Testo e musica di Yorgos Mitsakis
Prima esecuzione di Stelios Kazantzidis
1953

Delle famigeratissime carceri di Salonicco, ricavate nella antica fortificazione detta Ghedì Kulé, ci è già accaduto di parlare. Un'altra classica canzone, di perfetta fattura rebetica, fu dedicata a quell'orrida galera da Yorgos Mitsakis, il "Maestro". (gpt)
Bράδιασε και στο Γεντί Κουλέ,
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 21/10/2013 - 22:24
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Politiquement correct

Politiquement correct
2011 - Album: Les Bénéfices du doute

« J'emmerde tout un courant de pensée qui, sous prétexte de lutter contre le politiquement correct, défend des idées dégueulasses. Maintenant, si on n'est pas raciste, c'est qu'on est bobo. Si on n'est pas misogyne, c'est qu'on est naïf ou angélique. » affirme-t-il. Il explique que le titre "Politiquement correct" est « une réaction à ce discours […] Il faut quand même rappeler que c'est bien de ne pas être raciste, pas être antisémite. Je défends ces valeurs-là. ». Et pour ceux qui ne sont pas d'accord, Bénabar vous « emmerde » !
Charts in France
J'aime mes parents et mes enfants, c'est bien pensant
(continua)
21/10/2013 - 15:12
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Restiamo umani

Restiamo umani
Restiamo umani e una canzone scritta da Ivano Zucca tratta dai racconti di Vittorio Arrigoni, ucciso nel 2011 sulla striscia di gaza ... I folkaos vogliono dedicare questo pezzo a tutte quelle persone che partono dal proprio paese, per portare un po' di speranza in paesi in situazioni di guerra e di degrado...

(testo trascritto dal video)
Son partito pensavo per sempre ... dal razzismo che incombe
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/10/2013 - 12:49
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Coplas del tiempo (Los mineros en huelga)‎

Coplas del tiempo (Los mineros en huelga)‎
‎[1963]‎
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio.‎
Da “Canciones de la Resistencia Española. Año 1963” edito nel 1964 in Svezia (le canzoni ‎attribuite ad anonimo autore spagnolo, per motivi di sicurezza). Nel 1974 il disco fu ripubblicato ‎con il titolo “Spanska Motstandssanger” e con quattro brani aggiuntivi. Nel libretto allegato le ‎traduzioni in svedese che tal Jacob Branting aveva fatto già nel 1965 o 1968. ‎
Hay una lumbre en Asturias
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 11:34
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Nuestras manos

Nuestras manos
[2007]
Album: LA IDEA: CANTO A LA FEDERACIÓN OBRERA DE MAGALLANES

Textos escritos por LLUVIA ACIDA, basados en los libros “La Masacre en la Federación Obrera de Magallanes” de Carlos Vega Delgado y “Los horrorosos sucesos del 27 de julio de 1920” de Marcolín Piado (Editorial “Atelí”, Punta Arenas, Magallanes, Chile).

El Mar y la Pampa - Nuestras manos - Luz y vapor - Ha llegado una Idea - Federación Obrera de Magallanes - El programa - Escuela Nocturna - Vamos a la Huelga - La Guardia Blanca - La Comuna - Ello no se atreverán - El incendio - Ceniza - La ciudad negra - El fondeado - Mártires del Trabajo - La Eterna Historia



El Territorio de Magallanes atrajo a gran cantidad de inmigrantes desde mediados del siglo XIX.
Los primeros llegaron desde el Archipiélago de Chiloé, hombres acostumbrados al trabajo duro e independiente, que traían una tradición distinta a la de los fundos del... (continua)
Desde las islas lejanas solo traemos esperanza
(continua)
inviata da Dq82 21/10/2013 - 10:58
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América nuestra

América nuestra
‎‎[1969]‎
Parole e musica di Rolando Alarcón
Nel disco intitolato “El mundo Folklórico de Rolando Alarcón”, con il gruppo de Los Emigrantes
Testo trovato su Cancioneros.com
Despierta ya, la noche ha terminado,
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 10:13

A la sombra del viento

A la sombra del viento
‎‎[1971?]‎
Canzone inedita del grande folklorista e compositore cileno, incisa dal gruppo Dimensión Latina nel ‎‎1971 (ma non credo si tratti dell’omonima orchestra venezuelana di musica salsa, che venne fondata ‎nel 1972).‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Nació a la sombra del viento,
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 10:04

Kinderspiel in Madrid

Kinderspiel in Madrid
JUEGAN LOS NIÑOS EN MADRID
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 08:54
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La mayoría silenciosa

La mayoría silenciosa
‎[1974?]‎
Parole e musica di Elisa Serna, dal disco “Este tiempo ha de acabar” (che è poi una seconda ‎versione dell’album d’esordio intitolato “Quejido”).‎



A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne ‎notata da Paco Ibáñez che decise di produrre il primo disco della cantautrice madrilena, ‎‎“Quejido”. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. ‎Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu ‎vietato e venne ripubblicato solo nel 1974 con un altro titolo (“Este tiempo ha de acabar”) e un paio ‎di brani nuovi che sostituivano ‎‎“¿Esta gente qué ‎querrá?” e “Los reyes de la baraja”, vietati dalla censura del regime…‎
El día
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 08:48
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Gettysburg

Gettysburg
Vesrione italiana di Franka
GETTYSBURG
(continua)
inviata da Franka 20/10/2013 - 23:33
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Shalom Auschwitz

Shalom Auschwitz
Agnese dolce Agnese

Riceviamo oggi un messaggio dall'ufficio stampa di Agnese Ginocchio, o qualcosa del genere, che ci richiede di togliere dal sito tutte le canzoni della Ginocchio, perché sono presentate in maniera, per così dire, ironica.

Abbiamo discusso cosa fare, ma abbiamo deciso di non farlo. Vogliamo sottolineare che la nostra ironia era rivolta alle canzoni, alcune delle quali, a nostro parere, sono irrimediabilmente brutte o banali. Detto questo precisiamo di non avere assolutamente nulla contro Agnese come persona, e d'altra parte non abbiamo mai scritto niente di personale contro la Ginocchio o contro il suo impegno pacifista.

Quindi, in seguito alla richiesta, abbiamo provveduto ad eliminare alcune immagini in cui probabilmente avevamo calcato un po' la mano, ma ci riserviamo il diritto di esprimere le nostre opinioni e di mantenere le canzoni sul sito dato che sono in... (continua)
CCG Staff 20/10/2013 - 20:34
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Il latte nero dell'alba

Il latte nero dell'alba
2011
L'imperdonabile

L’espressione “Il latte nero dell’alba” è misteriosa, ma molto evocativa.
È tratta da una poesia di Paul Celan (1920-1970), uno dei massimi poeti di cultura ebraica del secolo scorso.
Nato in Romania, morto a Parigi, scriveva in tedesco. Come tanti artisti ha cambiato tante patrie, senza mai trovarne una.
I suoi genitori morirono in campo di concentramento, mentre lui si salvò dalla cattura. Paul Celan visse tutta la sua esistenza con l’ossessione di non avere fatto abbastanza per salvare i suoi e, in fondo, con il senso di colpa per essere sopravvissuto, per non essere morto con loro: la memoria dello sterminio dei suoi genitori e del popolo ebraico, la memoria delle violenze della guerra, lo ossessionò al punto tale che, infine, si suicidò, buttandosi nella Senna dal Pont Mirabeau.
Il latte nero dell’alba è quello che bevevano ogni mattino gli ebrei che sapevano... (continua)
La notte beviamo il latte nero dell’alba
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/10/2013 - 18:43
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The Generals Are Born Again

The Generals Are Born Again
1988
Wide Blue Yonder
he generals are born again, born again, born again
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/10/2013 - 15:43
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April 2031

April 2031
1992
Dog Eat Dog
They say the sky used to be blue I don't quite believe it
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/10/2013 - 15:11
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Aftershock

Aftershock
1985
Spreading the Disease

Seemingly every thrash band in the 80s wrote at least one song about nuclear warfare. Anthrax were no different. "Aftershock," off of their 1985 Spreading the Disease album, contains the following armageddon-themed lyrics
The day will come, you cannot run
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/10/2013 - 15:01
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So Afraid of the Russians

So Afraid of the Russians
(Tom Lyon)
1983
So Afraid Of The Russians / Unknown Soldier
Produced by John Cale
I'd Like to feed the children
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/10/2013 - 14:56
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The Maker

The Maker
The last day rushes by
(continua)
inviata da DoNQuijote82 19/10/2013 - 23:38
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The Day After

The Day After
1989
There's a rumble in the mountains
(continua)
inviata da DoNQuijote82 19/10/2013 - 23:20




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