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Coffee To The People

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Coffee To The People
Intervallo, aspettando la CCG numero 20000 sorseggiando un caffè equo e solidale, direttamente da Coffee To The People, Upper Haight, San Francisco, CA.
Antiwar Songs Staff 2013-10-11 21:04:00
Che quella dedicata a Katiuscia sarebbe diventata immediatamente una pagina “mostruosa”, era del tutto chiaro; si tratta di una delle canzoni più famose della storia. Talmente famosa da essere considerata dai più una canzone popolare; ma fu scritta nel 1938 da Michail Vasiľevič Isakovskij e musicata da Matvej Blanter. Parla del dolore di una giovane donna che ha il marito al fronte, ma nella sua lunga e incredibile storia ha dato il suo nome a dei lanciarazzi, è stata trasformata in canzone partigiana in Italia e in Grecia, ha fornito la base per canzonette allegre ed è stata persino parodiata dagli studenti. Una pagina che “esordisce” con traduzioni e versioni in 35 lingue non si vede tutti i giorni; e non è certo finita qui...
Riccardo Venturi 7/10/2013 - 02:34

L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)

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L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)
“L’arresto degli assassini (come dovrebbe essere)” di Gian Piero Testa   L’assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-02 10:43:00

Cantano ancora i poeti andalusi

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Cantano ancora i poeti andalusi
  L’anno era il 1970 e, in Spagna, il generalissimo Franco godeva ancora di ben cinque anni di schifosissima vita. Il poeta andaluso di lontana origine toscana Rafael Alberti (suo nonno Tommaso Alberti Sanguinetti era un garibaldino pistoiese riparato in Spagna), invece, era in esilio in Italia. Facente parte della famosa Generación del ’27, assieme […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-29 12:51:00

Paura della Libertà

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Paura della Libertà
 Keny Arkana, la rapper delle periferie di Marsiglia racconta questi tempi moderni in una delle sue canzoni più belle: Ils ont peur de la liberté. Ci hanno offerto menzogne, e indovina chi se ne serve? là dove si prega la congiuntura, dove si venera l’economia dove ci sono pochi Esseri Umani tra gli […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-26 08:41:00

Dialoghi tra credenti e miscredenti

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Dialoghi tra credenti e miscredenti
Visto che in questi giorni impazza sui media nazionali il dialogo tra credenti e atei, e assistiamo allo spettacolo di papi in carica che scrivono ai direttori emeriti di giornali e papi emeriti che rispondono ai matematici, vorremmo anche noi – nel nostro piccolo – proporre uno scambio di opinioni svoltosi alcuni anni fa tra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-24 14:59:00

Let England Shake: l’Inghilterra e la guerra

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Let England Shake: l’Inghilterra e la guerra
Let England Shake è un album del 2011, considerato il capolavoro della maturità della cantautrice inglese PJ Harvey. Lo presentiamo qui con l’aiuto di un articolo di Rachele Cinarelli apparso su Carmilla online. Sul sito trovate tutti i testi e la traduzione quasi integrale. A 41 anni, PJ Harvey ha scritto il suo capolavoro. Si poteva […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-23 18:38:00

Marco Valdo M.I.: Ora e sempre Resistenza

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Marco Valdo M.I.: Ora e sempre Resistenza
Chi segue il nostro sito si sarà spesso e volentieri imbattuto nelle belle traduzioni francesi e nei commenti di Marco Valdo M.I., spesso sotto forma di dialogo con l’asino Lucien (Lucien l’l’âne). Marco Valdo M.I. è certo un personaggio letterario, ma anche una persona in carne e ossa a cui il sito delle Canzoni contro […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-21 21:18:00
Per Pavlos Fyssas, alias Killah P, il rapper greco e militante antifascista ucciso da una squadraccia fascista di Alba Dorata. Abbiamo cominciato a pubblicare e tradurre i suoi pezzi, a partire da Να με θυμάσαι (“Ricordati di me”) e Σιγά μην κλάψω, σιγά μη φοβηθώ (“Non piangerò, non avrò paura”); altre sono in arrivo. E' anche e soprattutto per queste canzoni che Pavlos è stato ucciso.
Riccardo Venturi 20/9/2013 - 23:21

Tutta colpa degli ebrei? La tecnica del capro espiatorio

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Tutta colpa degli ebrei? La tecnica del capro espiatorio
Una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-20 14:35:00

Per Killah P. assassinato dai fascisti di Alba Dorata

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Per Killah P. assassinato dai fascisti di Alba Dorata
E così ce l’hanno fatta a spegnere un’altra voce antifascista. Pavlos Fyssas era uno dei più noti rapper greci, “Killah P” (“Killah” sta per “killer”), nonché militante nel gruppo antifascista di sinistra Ανταρσία (“Resistenza”, ma con un termine che riporta agli αντάρτες, i partigiani greci della resistenza contro l’occupazione nazifascista e nella successiva guerra civile). […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-19 10:36:00

Héctor Germán Oesterheld e l’Eternauta

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Héctor Germán Oesterheld e l’Eternauta
Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l’Eternauta. Non a caso uscì negli anni ’50, a ridosso dell’esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l’Alieno era un alias del comunismo. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-18 09:18:00

Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti

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Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti
Scrive Mercedes Sosa, storica interprete di Sólo le pido a Dios, di Leon Gieco: Sólo le pido a Dios, di León Gieco, è la canzone che non passerà mai di moda: è un tema di sempre e per sempre e un successo internazionale con parole che dobbiamo tutti tenere molto presenti, soprattutto quando dicono: solamente […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-17 12:10:00

La lettera di Chaim

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La lettera di Chaim
Chaim, un ragazzo un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo;  fortunosamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-16 18:43:00

Yugo 45: dove è finito tutto quanto un paese?

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Yugo 45: dove è finito tutto quanto un paese?
Il nome della band, Zabranjeno Pušenje, significa “Vietato Fumare” ma era naturalmente ironico perché, da buoni bosniaci, fumavano come turchi… Dopo la guerra in Bosnia il gruppo si è diviso in due. Una parte si è trasferita a Belgrado e si è unita al regista Emir Kusturica (che aveva occasionalmente suonato il basso con la […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-15 20:34:00

Sidone – la fine civile e culturale di un piccolo paese

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Sidone – la fine civile e culturale di un piccolo paese
e gli occhi dei soldati cani arrabbiati con la schiuma alla bocca cacciatori di agnelli a inseguire la gente come selvaggina finché il sangue selvatico non gli ha spento la voglia e dopo il ferro in gola i ferri della prigione e nelle ferite il seme velenoso della deportazione perché di nostro dalla pianura al […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 21:51:00

1968: Primavera di Praga

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1968: Primavera di Praga
Sono i tempi della contestazione, della strage di Piazza Fontana con l’avvio della “strategia della tensione”, dell'”autunno caldo” del 1969, del tentativo di golpe fascista da parte del repubblichino Junio Valerio Borghese (8 dicembre 1970). Inutile ricordare quello che sta accadendo nel mondo, dalla guerra nel Vietnam in pieno svolgimento al Maggio Francese. Truppe del […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 15:59:00

Cantiere d’estate

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Cantiere d’estate
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un’operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 13:05:00

Giù fino al collo nel pantano…

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Giù fino al collo nel pantano…
La guerra nel Vietnam provocò in Pete Seeger un’autentica opposizione a tutto campo, che si concretizzò nel suo celebre e violento attacco televisivo alla politica di guerra del presidente Lyndon Johnson, avvenuto durante il popolare “Smothers Brothers Comedy Hour”, dove Seeger cantò anche quella che è una delle prime canzoni contro la guerra vietnamita, “Waist […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 12:42:00

En tiempos de ignominia

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En tiempos de ignominia
Una bellissima poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti… “En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 – 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo – Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-12 10:23:00

Verità evidenti

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Verità evidenti
e dunque è ora di esaminare le macerie ripulire le strade e rinfrescare l’aria costringere il governo a tirar fuori il suo grosso uccello dalla sabbia del deserto di qualcun altro rinfilarselo nei pantaloni e farla finita con gli slogan ipocriti di libertà duratura perché quando quell’unico telefono ha chiamato nel 2001 alle nove e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 09:30:00

Cile, 11 settembre 1973

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Cile, 11 settembre 1973
Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. (Henry Kissinger, premio Nobel per la pace 1973) Racconta Miguel Littín, il regista cileno de “La tierra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 07:32:00

Nessun uomo è un uomo qualunque

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Nessun uomo è un uomo qualunque
Nessun uomo è un uomo qualunque la si potrebbe chiamare, agevolmente, la premessa necessaria non soltanto delle “canzoni contro la guerra” (il che sarebbe una cosa abbastanza trascurabile), ma di tutta una serie di cose che regolano l’umanità intera. E’ una canzone terribilmente semplice, proveniente ironicamente da un cantautore che è stato considerato tra i […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-10 17:50:00
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Ottocento

Ottocento
[1990]
Fabrizio De André/Mauro Pagani
Album: Le Nuvole
grazie a Francesco Baccini per "Maschi, femmine e cantanti"


Da quanto esistono i cosiddetti “cantautori” (i quali si scherniscono sempre -non si sa quanto sinceramente- quando li si chiama “poeti”, con qualche rara eccezione come Piero Ciampi che ci teneva talmente, alla qualifica di poeta, da volerla indicata sulla carta d'identità), buona parte delle loro parole in musica è dedicata alla satira antiborghese. Tra cantautorato e borghesia non c'è, e non ci può essere, un grande feeling; persino nel caso di Fabrizio De André, che pure proveniva dall'alta borghesia genovese; la borghesia ricambia con il generale disprezzo che ha sempre riservato alla canzone d'autore, specie quando l'autore è ancora vivo. Tutto, della borghesia, è stato messo in risalto e in ridicolo nelle canzoni; l'ipocrisia, i vizi, le manie, i modi di fare e di... (continua)
Cantami di questo tempo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2013 - 11:05
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When the Gun Goes Down

When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
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Wiosna 1905

Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]

Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński

"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia

Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continua)
Wiosenny dzień - zapach lip
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 21:47

O Italia come la pensi

anonimo
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(continua)
inviata da francesco 9/9/2013 - 18:37
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Le prisonnier de 39-45

Le prisonnier de 39-45
[2011]
Paroles et musique: Tri Yann
Testo e musica: Tri Yann
Lyrics and music: Tri Yann
Album: Rummadoù (Générations)

Originariamente inserita con il testo (introvabile in rete) trascritto all'ascolto, la canzone ha potuto trovare finalmente la sua sistemazione definitiva grazie all'intervento di Flavio Poltronieri, che ringraziamo.

Non sarebbe possibile inserire interamente le canzoni dell'album Rummadoù (Générations), che i Tri Yann hanno pubblicato nel 2011; eppure ne abbiamo viste già alcune che meritavano un inserimento nel sito, ed altre ne vedremo. Può darsi che Rummadoù, nella storia dei concept album, sia quello che copre il più vasto arco temporale: segue, infatti, le vicende generazionali di un'intera stirpe bretone a partire nientepopodimeno che dall'anno 463 dopo Cristo, quando quattro giovani scozzesi vanno in Bretagna sia per dedicarsi alla normalissima attività del saccheggio,... (continua)
Depuis trois jours déjà l'ennemi nous a encerclés,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/9/2013 - 16:05
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Un Sócrates gitano

Un Sócrates gitano
‎[1978]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Aquí señores presente
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:24
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Raigones

Raigones
‎[1977]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Con mi perro y mi sombrero me largué por los caminos
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:23
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Caraballo mató un gallo

Caraballo mató un gallo
‎[1975]‎
Canzone popolare (uruguaya?) ‎
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Semplicemente bellissima!‎
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, ‎critico cinematografico e pittore argentino.‎
Caraballo mató un gallo
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:20
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Marea negra

Marea negra
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Los que tienen un anillo para vender
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:19
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La vida vuelve

La vida vuelve
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Como una hierba silvestre
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:18
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Hagámonos a la mar

Hagámonos a la mar
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Hagámonos a la mar, definitivamente a la mar.
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:17
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Carta del soldado‎

Carta del soldado‎
‎[1975]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo” ‎pubblicato nel 1975.‎



La lettera della madre al figlio soldato è recitata da Olga Manzano, quella del figlio alla madre da ‎Manuel Picón. Le due letture si incrociano tra di loro e sono intervallate e seguite dalle due strofe cantate.‎
Carta a mi hijo soldado que está peleando por la paz en las lejanas ‎tierras.‎
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 14:13
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De lo prohibido

De lo prohibido
‎[1978-79]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Cotidianas”, pubblicata nel 1979.‎
Musica di Jorge Alveláis, musicista messicano.‎
Prohibidos los silencios y los gritos unánimes
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 11:39
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Te quiero

Te quiero
‎[1973-74]‎
Nella raccolta poetica “Poemas de otros”.‎
Interpretata, tra gli altri, da Nacha Guevara, in diversi dischi dal vivo con le musiche di Alberto ‎Favero (1944-), compositore, pianista e direttore d’orchestra argentino. Per esempio, “Nacha ‎Guevara canta a Benedetti” (Messico, 1976), “Con Benedetti y Favero”(Cuba, 1979) e “Nacha de ‎Noche” (1977)‎

Tus manos son mi caricia
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 09:40
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Statue of Liberty

Statue of Liberty
[2001]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Life on a String”

“Libertà è una cosa spaventosa. Non in molti la vogliono per davvero...”
Moon rises and sets
(continua)
inviata da Bernart 8/9/2013 - 21:27
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Only an Expert

Only an Expert
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”

Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Now only an expert can deal with the problem
(continua)
inviata da Bernart 8/9/2013 - 21:22
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When the War Is Over

When the War Is Over
1973
Roll on Ruby
When the war is over, we can be kind again
(continua)
inviata da donquijote82 8/9/2013 - 18:58
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Damned Religion

Damned Religion
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Your morals -are not my morals
(continua)
inviata da giorgio 8/9/2013 - 15:08
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Explicit

Explicit
[2003]
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens

It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
[ILLigitt:]
(continua)
inviata da giorgio 8/9/2013 - 10:10
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Dark Time in the Revolution

Dark Time in the Revolution
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”

Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”

La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”

Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
The market keeps rising up. The big machines control the sea and the air
(continua)
inviata da Bernart 7/9/2013 - 23:47
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Laurie Anderson: Born, Never Asked

Laurie Anderson: Born, Never Asked
[1982]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’album di debutto intitolato “Big Science”, in cui è contenuta anche la famosa O Superman.
It was a large room. Full of people. All kinds.
(continua)
inviata da Bernart 7/9/2013 - 23:08
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Il est né le divin Enfant

Il est né le divin Enfant
Chanson française – Il est né le divin Enfant – Jean Yanne – 1982



Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...

Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...

Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».

En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continua)
Il est né le divin enfant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/9/2013 - 23:40
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1971 ]

Album :FOG ON THE TYNE
The word of mouth has reached my ears
(continua)
inviata da donquijote82 6/9/2013 - 23:34
Percorsi: Disertori
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Come un battito di ciglia

Come un battito di ciglia
Testo: Franco Volpato
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi

Una poesia dedicata a Marta Russo
Un solo istante
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/9/2013 - 23:13
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Ride the Lightning

Ride the Lightning
1984
Ride the Lightning
Guilty as charged
(continua)
inviata da donquijote82 6/9/2013 - 21:40
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Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)

Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Questa è una canzone ceca di protesta datata 1968, perciò il riferimento storico è subito chiaro. L'atmosfera che accompagnava l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia è già stata magistralmente resa all'interno di questo sito da Riccardo Venturi nell'articolo introduttivo alla Primavera di Praga di Guccini a cui rimando anche per le note storiche. Con questo contributo, vorrei mettere a disposizione di chi ha interesse o curiosità un testo che per via della barriera linguistica è praticamente del tutto sconosciuto oltre i confini dell'ex Cecoslovacchia.

La canzone dimostra una resistenza con spirito di umorismo, cercando il lato comico di una situazione tragica. La reazione della popolazione all'accaduto fu tempestiva e uno dei modi in cui la gente comune affrontava questi fatti fu proprio il risveglio dell'inventiva popolare in chiave umoristica. Infatti, la maniera più diffusa di... (continua)
Rec.
(continua)
inviata da Stanislava 6/9/2013 - 16:41
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Uniontown

Uniontown
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎



Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del ‎‎1894.‎

Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì ‎dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo ‎consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei ‎minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. ‎L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, ‎Pennsylvania e West Virginia. ‎

Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la ‎protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.‎

Dappertutto... (continua)
We could start a fire
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 12:53
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Prisoner

Prisoner
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎

Do you know my name?‎
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 11:51
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Big Nose George

Big Nose George
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎



Questa canzone racconta brevemente di come nel 1881 finì tal George Parrott, conosciuto come Big ‎Nose George (per via del grosso naso che teneva), ladro di bestiame, rapinatore ed assassino che ‎negli anni del “Selvaggio Ovest” operò tra Wyoming e Montana.‎

‎Nel 1878 Parrott uccise due vice-sceriffi che si erano messi alle sue calcagna ‎dopo che la sua banda aveva tentato un assalto ad un treno. Sulla testa di Parrott fu subito spiccata ‎una grossa taglia che arrivò fino a 2.500 $.‎
Nel febbraio del 1879 la banda di Parrott mise a segno una bella rapina ai danni di un commerciante ‎di armi di Milestown, Montana, cui rubarono alcune migliaia di dollari nonostante che il convoglio ‎assaltato fosse ben scortato da soldati.‎
Nel 1880 Big Nose George ed un suo luogotenente furono sorpresi ubriachi fradici in un saloon e ‎arrestati.... (continua)
I went to Denver my skin to be tanned
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 11:38
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Charlie Birger Time

Charlie Birger Time
‎[2008]‎
Nell’album intitolato “Learn the Hard Way”‎



Un’allegra e tirata canzoncina power-pop (e, se si preferisce, pop-punk) da un poco noto gruppo di ‎Carbondale, Illinois, per raccontare la storia singolare di un “outlaw” delle loro parti, Mr. Charles ‎Birger.‎

‎In realtà “Charlie” di vero nome faceva Shachna Itzik Birger, il che rivela ‎chiaramente che era di fede ebraica ed immigrato negli States dal lontano Impero Russo, da dove ‎sul finire dell’800 scappavano in molti, ebrei e non, per via dei pogrom e della fame.‎
Arrivato nella “terra promessa” da bambino, insieme alla sua famiglia, nel 1901 Charlie Birger si ‎arruolò. Sotto le armi si comportò sempre bene e fu poi “honorably discharged” nel 1904. Poi per ‎un po’ fece il cowboy ed il minatore e infine, sposatosi, mise su un saloon a Williamson County, ‎Illinois, proprio nel mentre il governo federale si apprestava a varare... (continua)
A group’s gathering, it must be getting close
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 10:18
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Gagarin

Gagarin
MI dispiace contraddirvi, ma leggendo il poema dell'autore russo non vi è una parola plagiata o in comune con il testo di Baglioni.Ci vuole fantasia ma anche un pò di malizia e di cattiva fede per parlare di plagio. Al limite, ma anche in questo caso con beneficio di dubbio, si potrebbe parlare di libera ispirazione allo scritto.In molti casi si è "mutuato" come dite voi uno scritto per trovare ispirazione.Si vede che non siete musicisti e che di costruzione di un testo non ne sapete giustamente molto.
Glauco Giacchello 6/9/2013 - 01:28
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Judge Harsh Blues

Judge Harsh Blues
1928
Good morning judge, what may be my fine?
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/9/2013 - 00:04
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
"Non potevo più guarda 'sta bela canzon nella traduzion storpia cozi, allor coressi 'li error più gross, specialment ne'la scriutur polaand

Grüiskot"
WODA SŁODKA
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 23:53
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Per un’estinzione umana eco-sostenibile

Per un’estinzione umana eco-sostenibile
Tanto per farsi male :D

Finalmente ho scoperto chi aveva aperto la porta a REGGAE.
È una storia che assomiglia molto questa di "Novecento" da qui il film di Tornatore, dove uno dei protagonisti dichiara
di essere lui a inventare il JAZZ!
Come il contrapeso è sempre bene tenere il conto del reportage'fiction di Ryszard Kapuściński nella forma di romanzo "Il Negus: splendori e miserie di un autocrate" (Cesarz, 1978) (Feltrinelli, 1983)

http://it.wikipedia.org/wiki/Lee_Perry

&

https://www.youtube.com/watch?v=xsvsbLOc2T4

Saludos!
krzyś 5/9/2013 - 22:24
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Samobójstwa

Samobójstwa
[1984]
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/

'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Samobójstwa ciągle wkoło - by narodzić się na nowo
(continua)
inviata da krzyś 5/9/2013 - 21:27
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Kiedy ucichną działa już

Kiedy ucichną działa już
[2009]
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"

dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Kiedy ucichną działa już
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 20:09
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Sobota

Sobota
[2003]
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"

Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".

Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Trzydziestoletni taksówkarz z Pittsburgh'a
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 19:33
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Panic in Babylon

Panic in Babylon
[2004]
Testo: Lee "Scratch" Perry
Musica: Lee "Scratch" Perry & White Belly Rats
Dall'album omonimo
Sito ufficiale: http://www.lee-perry.com/
Panic, panic, panic, panic, panic, panic, panic
(continua)
inviata da krzyś 5/9/2013 - 09:18
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Papierosy Biełomor-kanał

Papierosy  Biełomor-kanał
[1985]
Testo e musica: Jan Krzysztof Kelus
Dall'album "Kawał w bok od szosy głównej" [1999]
Sito dedicato al poeta

Belomorkanal è una marca di sigarette russe chiamate così (nel 1932) per commemorare la costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico. Per la costruzione del canale vennero impiegati circa 150.000 prigionieri dei Gulag staliniani. Durante i lavori diverse migliaia di detenuti trovarono la morte. Per questo nella canzone il nome delle sigarette è paragonato a degli ipotetici "filtri Auschwitz".
Białomor eta prosta papiros
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 5/9/2013 - 08:13




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