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Prima del 2013-10-13

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Seguendo la flotta

Seguendo la flotta
[1960]
Testo di Alberto Arbasino
Musica di Fiorenzo Carpi
Nel disco “Laura Betti con l’orchestra di Piero Umiliani”

Una canzone dai primissimi anni 60, tempi lievi, ridanciani, di matto divertimento e di aperta sfida al pudore. Così Arbasino poteva tranquillamente scrivere e la Betti serenamente cantare della dura vita di un marinaretto gay sotto le armi, ridicolizzando le istituzioni militari.

Oltre tutto, la Taranto dei circoli degli ufficiali di marina, dell’arsenale militare e dei cantieri navali era all’epoca ancora una città “povera, certo, ma deliziosa”, come ebbe a dire un illustre suo cittadino, il giornalista Sandro Viola. Una delle città più curiose ed eleganti d’Italia “dalla vita stradale euforica, mossa e vivace, dove spira un’aria esilarante, stimolante, direi cantabile”, registrava un altro giornalista, il veneto Guido Piovene...

Ma nel 1965 entrò in funzione il mostro... (continua)
Ossigenarsi a Taranto
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 21:55
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Madre proteggi

Madre proteggi
2013
Ali di libertà

“Scrissi MADRE PROTEGGI in termini di preghiera. Non necessariamente nella direzione che può venire immediatamente collegata ad un credente quale io sono, ma come una sorta di invocazione che qualsiasi uomo potrebbe fare in ginocchio, guardando l'orizzonte ed invocando aiuto per la parte debole del mondo. Un aiuto che chiedi al Cielo, che chiedi ad una Madre che viceversa potresti chiamare Terra o anche nel modo che tu senti più vicino al senso che ha il tuo stare al mondo. Non deve esistere alcuna discriminazione al riguardo che non sia nella necessità di giustizia verso chi è ai margini. Solo gli infami, i ladri, gli assassini e i buffoni di qualunque latitudine possono non pensare che il primo compito che un essere umano deve avere non debba essere quello di allungare la propria mano verso chi ti cammina a fianco e che magari proprio dalla tua mano può ricevere la... (continua)
Madre dei cieli, sopra gli occhi miei
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/10/2013 - 19:11
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Sempre in viaggio (Lombardia)

Sempre in viaggio (Lombardia)
[2012]

Album : Caminante
Quando stavo nelle Puglie la facevo la bella vita
(continua)
inviata da adriana 13/10/2013 - 19:09
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Sleepwalk With Me

Sleepwalk With Me
2013
Album: Ultramarine

The video, directed and animated by Fabricio Lima, tells the true story of two World War Two soldiers who were in love during their North African Campaign in 1943. The story was originally told by soldier Brian Keith in a 1961 published letter titled “Letter to a G.I.” The letter, addressed to his former lover, described the affair and what it meant to him, and revealed that the other soldier had died in combat. The video highlights parts of the letter in a beautiful, abstract way. And the pairing with Young Galaxy’s song works wonderfully together.
Can you hear me knockin'
(continua)
inviata da DoNQUijote82 13/10/2013 - 18:06
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Fiche cu le mendule

Fiche cu le mendule
[2013]

Album : Muddhriche
Suntu l'anni 40 e nc'è picca te fare
(continua)
inviata da Antonio P 13/10/2013 - 17:19
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Preguntas

Preguntas
Versi di José Manuel Caballero Bonald (1928-), scrittore e poeta spagnolo.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Ya se han puesto en camino
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 15:20
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Llévame antes el Dios de la guerra

Llévame antes el Dios de la guerra
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Llévame antes el Dios de la guerra,
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 15:08
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Trigo y agua

Trigo y agua
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Interpretata nel disco insieme ad Amparo Sánchez degli Amparanoia
Hay una lluvia de manos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 14:29
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Llevo el dolor del mundo por sombrero

Llevo el dolor del mundo por sombrero
Versi di Dolors Alberola (1952-), poetessa spagnola.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Hoy llevo la tristeza entre los dedos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 14:24
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Canción para los refugiados

Canción para los refugiados
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Es de noche
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:57
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Que a todas las balas se les haga de noche

Que a todas las balas se les haga de noche
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Dame un abrazo, hermano, si tú ya no matas.
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:54
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Paz

Paz
Versi di Federico Mayor Zaragoza (Barcellona, 1934-), alto funzionario internazionale spagnolo, per molti anni direttore dell’UNESCO.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Plantaremos olivos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:48
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Wielkie koło

Wielkie koło
[1983]
Testo: Elżbieta Mielczarek
Musica: Ruciński / Kreutz
Dall'album "Blues Koncert"
All'armonica Jan Skrzek + swing vocal

La canzone non è forse prettamente legata all'argomento antiguerresco (per modo di dire), ma già il titolo è tutto un programma. Si può tradurre come "La grande ruota" e non esiste la cosa più schiacciante della grande ruota del nostro destino comune, nel quale da secoli e in maniera permanente (a quanto pare) è iscritta la guerra, con tutte le sue conseguenze. Ci si riuscirà mai ad uscirne???
Azzarderei una tesi a riguardo. Non c'è la civiltà dove persiste la violenza. E con questa, vorrei condividere con tutti questo "solare" componimento :)
Kiedy masz już poza sobą
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 12/10/2013 - 00:58

Dolly

Dolly
Dolly

Canzone française – Dolly – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 96
An de Grass 97

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Petite illustration : (Louis Armstrong - Hello Dolly Live )



Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne rapporte le récit en chanson d'un narrateur ; ici, il s'agit d'un amoureux, d'un étrange personnage amoureux de Dolly la clone, dont je te rappelle qu'elle fut conçue par deux savants écossais, qui à cette époque déjà lointaine, s'étaient pris d'un délire biogénétique. Je te cite la nouvelle telle qu'elle m'est revenue : « Deux scientifiques écossais annoncent publiquement qu'ils ont réussi, le 5 juillet 1996, à donner naissance au premier... (continua)
Hello Dolly
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2013 - 19:47
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Colore di pioggia e di ferro

Colore di pioggia e di ferro
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” pubblicata nel 1949.‎
Musica dei Weltschmerz di Anthony Duman, progetto ‎italiano di musica dark-wave (forse…)‎
Dal disco intitolato “Capitale de la douleur” del 2001.‎

Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 14:37
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Ora che sale il giorno

Ora che sale il giorno
Versi del grande poeta, dalla raccolta “Ed è subito sera. Poesie” del 1942.‎
Musica di Domenico Modugno, da un singolo del 1962.‎




Canzone dedicata alla terra natale di Sicilia che il poeta – come tanti altri suoi conterranei - dovette ‎presto lasciare per cercar miglior fortuna… ‎
Finita è la notte e la luna
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 14:13

Ai quindici di Piazzale Loreto

Ai quindici di Piazzale Loreto
‎[1944]‎
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” (1949), nella sezione intitolata “Quando ‎caddero gli alberi e le mura”.‎


Interpretati da Laura Betti nel disco di poesie e canti intitolato “Storia del Partito ‎Comunista Italiano”, 1973 (dove la poesia reca il titolo “La nostra non è guardia di tristezza”).‎

Troppo spesso ci si dimentica del perché i corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi fascisti ‎furono ferocemente esposti nello stesso luogo meno di un anno dopo…‎

Esposito, Fiorani, Fogagnolo,
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 13:20
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Crawling

Crawling
2000
Hybrid Theory

Crawling, il cui testo è incentrato sull'abuso sessuale subito da Bennington – la violenza fisica, la difficoltà di dirlo a qualcuno, e la conseguente perdita di autostima. Tutto ciò è confermato nel video musicale, in cui una ragazza (interpretata dalla modella Katelyn Rosaasen) viene violentata dal padre e la si può vedere all'inizio del video con molti lividi.
Crawling in my skin
(continua)
inviata da DoNQuijote82 11/10/2013 - 10:46

Refusez !

Refusez !
Refusez !

Chanson française – Refusez ! – Marco Valdo M.I. – 2013

Mon cher ami Lucien l'âne, j'apprends que maintenant en Italie, il y a des jeunes qui désertent les cours de religion catholique...

Il était temps, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents. On est quand même au vingt et unième siècle. Depuis le temps que ça dure cette comédie religieuse, je te jure vraiment qu'il est temps que ça cesse... Si l'humanité veut advenir et ensuite, survivre, il faut que les gens deviennent un peu moins crédules et un peu plus sensés et ne se laissent plus embobiner par des racontars fols.

Donc, je te disais qu'en Italie, je veux dire, même en Italie, un des pays les plus crédules du monde et des plus infestés par la religion – dans son cas, catholique, les jeunes commencent à se rebeller et à refuser en masse de se soumettre à ses diktats. J'apprends cela au travers d'un article de la revue... (continua)
Monsieur le Directeur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/10/2013 - 19:34
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Me llamarán

Me llamarán
‎[1955]‎
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata ‎‎“Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in ‎Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime ‎stavano finalmente morendo...‎

Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco ‎Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al ‎‎Don Chisciotte di Cervantes.‎



‎“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta ‎‎Gabriel Celaya ‎‎in una sua famosa poesia.‎
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 15:32
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Police Beat

Police Beat
‎[1982]‎
Un brano originariamente scritto dalla band SSD (Society System Decontrol) e incluso nel loro ‎disco intitolato “The Kids Will Have Their Say”‎
Ripreso più tardi dai più famosi concittadini, i bostoniani Mighty Mighty Bosstones nel loro disco ‎intitolato “Don't Know How to Party” del 1993.‎

Police pick me out of the crowd,
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 14:51
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Women’s Prison

Women’s Prison
‎[2004]‎
Parole e musica di Loretta Lynn, dal suo ultimo album intitolato “Van Lear Rose”, prodotto da Jack ‎White dei White Stripes

I'm in a women’s prison
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 13:35
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Judge Dread

Judge Dread
‎[1967]‎
Parole e musica di Prince Buster, nome d’arte del musicista giamaicano Cecil Bustamente ‎Campbell.‎
Nell’album intitolato “Judge Dread Rock Steady”‎.
Testo trovato su Passagen



Parodia del tipo di giustizia riservata ai “ragazzi di strada”, ai “rude boys”, la controcultura ‎giovanile sviluppatisi in Giamaica all’inizio degli anni 60 che, con i suoi generi ska, rocksteady e ‎reggae, ha tanto influenzato e modificato il panorama musicale inglese e mondiale, fino ai giorni ‎nostri.‎
‎(You're rough, you're tough, you're rough, you're tough)
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 13:14
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Sing Sing Prison Blues

Sing Sing Prison Blues
‎[1924]‎
Scritta da Porter Grainger & Freddie Johnson.‎
Incisa da Bessie Smith nel 1924, in seguito nella raccolta intitolata “The Empress” pubblicata nel ‎‎1971.‎



Canzone “femminista” in cui, per una volta, è la donna che ammazza il proprio maschio, stanca dei ‎tradimenti e delle violenze subite: ‎
- “Perché Bessie hai ammazzato il tuo uomo?”‎
‎- “Giudice, tu non puoi capire perché non sei una donna. Puoi mandarmi dove vuoi, anche nel ‎braccio della morte a Sing Sing: ho ucciso il mio uomo e non sono affatto pentita, non chiedo ‎perdono!”
Gonna journey up the Hudson‎
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 11:48
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Black Betty

Black Betty
‎[Anni 20 del 900?]‎
Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. ‎D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas. ‎
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.‎
Testo trovato su Early American Crime, ‎dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.‎



Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.‎



Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu ‎detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta ‎nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.‎


Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.‎



Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione... (continua)
Oh, Lawd, Black Betty,
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 10:35
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Chastity Belt

anonimo
Chastity Belt
‎[Primi anni 60?]‎
Canzone goliardica che probabilmente ebbe origine nelle accolite o nelle società rugbystiche ‎universitarie di Cambridge o di Oxford. Si troverebbe pubblicata per la prima volta su di un numero ‎del 1962 della rivista musicale inglese “Sing!”.‎
Io l’ho trovata inclusa in un EP datato 1963 dei Four For Fun, gruppetto di giovani musicisti ‎costituito dai fratelli scozzesi Rory ed Alex McEwen, da Richard Dick Fariña e dalla sua ‎compagna di allora, Carolyn Hester.‎



Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café‎

Un’allegra canzoncina sul – potrebbe dirsi – meglio fare l’amore che fare la guerra, ma anche sul ‎‎“quando il gatto non c’è [in questo caso il nobile Sir Oswald partito per la guerra] i topi [in questo ‎caso lo straniero di passaggio ed infine il servo furbo] ballano”… non fosse per quella stupida ‎cintura di castità imposta dal “cunning old Celt” alla sua bella... (continua)
Oh, say, gentle maiden, may I be your lover?
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 09:38
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España, aparta de mí este cáliz

España, aparta de mí este cáliz
‎[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) ‎che danno il titolo alla sua ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎ ‎Poco tempo dopo sarebbe scomparsa anche la Spagna repubblicana, ingoiata dalle tenebre del ‎fascismo...‎


Musica di Noel Nicola, dal disco intitolato “Noel Nicola canta a César Vallejo” del 1986.

“Se la madre Spagna cadesse – dico per dire – bimbi del mondo, uscite, andate a ‎cercarla!”
Niños del mundo,
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 16:29
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Cindecinquande

Cindecinquande
(O. Mannarini)

2010
Girano le pale
Vene la scimmie e se fasce padrone de la vigne
(continua)
inviata da DoNQuijote82 7/10/2013 - 14:29
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Trece Rosas

Trece Rosas
‎[2005]‎
Scritta da Fernando Bastos
Nel disco intitolato "Gente que no sabe nada de la vida"‎

Si vedano anche Hasta siempre, Tensi, Pétalos e Canción de la cárcel de Ventas.‎
Eran casi adolescentes
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 12:01
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Canción de la cárcel de Ventas

anonimo
Canción de la cárcel de Ventas
‎[1940]‎
Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, ‎all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por ‎la Memoria‎

Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere ‎femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino ‎a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un ‎eufemismo…‎

Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato ‎con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e ‎poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse ‎dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, ‎miliziane repubblicane passate per... (continua)
Cárcel de Ventas
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 11:20
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Testament ‘95

Testament ‘95
[1995]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Pochwała łotrostwa"
Testo scavato qui
W trzydziestym ósmym roku życia
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 6/10/2013 - 22:05
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Imidiwan ma tenman

Imidiwan ma tenman
2011
Tassili

Circa la storia più antica dei tuareg si sa poco di preciso. Ogni confederazione conserva tradizioni relative all'arrivo nelle sedi storiche. Spesso il progenitore ancestrale è una donna (per esempio Tin Hinan presso i tuareg del Nord), e quasi sempre si ricorda la presenza anteriore di altre popolazioni (gli Isebeten, dalla lingua un po' diversa e dai modi più primitivi).

Comunque sia, per secoli i Tuareg sono vissuti come dominatori del deserto, esercitando l'allevamento, il commercio transahariano e la razzia, il che portava a frequenti scontri tra tribù. Oggi allevano dromedari e vivono in villaggi provvisori formati da tende.

Sottomessi (almeno nominalmente) dai Francesi intorno agli inizi del Novecento, i Tuareg poterono mantenere a lungo i propri capi e le proprie tradizioni. Ma con la decolonizzazione videro il loro paese frammentato in una serie di Stati, con la... (continua)
Imidiwan ma tennam dagh awa dagh enha semmen
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/10/2013 - 15:54
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L'Altro Soldato

L'Altro Soldato
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Ah che caldo che faceva
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:54
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Barabba Superstar

Barabba Superstar
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Senti me sentimento
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:44

Stop it

Voci per la libertà 2013
We are a slow vibration ready to explode
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 20:41

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 18:41

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:34
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Катюша

Катюша
GRECO / GREEK [2] - ΥΜΝΟΣ ΤΟΥ ΕΑΜ (INNO DELL'EAM)
ΥΜΝΟΣ ΤΟΥ ΕΑΜ (HYMN OF EAM)

Durante la guerra civile greca (1946-1949) i partigiani greci (αντάρτες) che avevano già combattuto contro gli invasori nazifascisti (tedeschi e italiani) dal 1941, composero la loro versione di “Katyusha”: al pari di Fischia il vento, la musica di “Katyusha” servì per un canto partigiano. Si tratta dello 'Υμνος του ΕΑΜ (“Inno dell'EAM”), vale a dire dello Εθνικό Απελευθερωτικό Μέτωπο (Fronte di Liberazione Nazionale) controllato dal Partito Comunista Greco e formatosi il 27 settembre 1941 a Salonicco. Il canto fu, molti anni dopo, inciso da Thanos Mikroutsikos e cantato da Maria Dimitriadi:

During the Greek Civil War (1946–1949) Greek partisans who had also fought against the Nazi-fascist invasion in 1941, wrote their version of "Katyusha": like the Italian Fischia il vento, the tune of Katyusha was used for... (continua)
Τρία γράμματα μόνο φωτίζουν
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/10/2013 - 14:57
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Катюша

GRECO / GREEK [1]

La seguente traduzione di "Katiuscia" in greco è stata preparata il 17 ottobre 2010 nell'ambito del forum phorum.gr - Διαδικτυακή Κοινότητα dall'utente "phi", in una discussione intitolata " 'Ενα τραγούδι - μία ιστορία" ("Una canzone, una storia"). L'utente ha preparato una versione cantabile in greco, accompagnandola però dalla traduzione letterale (tra parentesi quadre). In questo caso riproduciamo le due versioni una di fianco all'altra, come nell'originale. Scrive "phi" per introdurre: Στα Ρωσικά «Κατιούσα» είναι το χαϊδευτικό του ονόματος Αικατερίνη, "Κατερινούλα", λοιπόν. Τα σοβιετικά ρουκετοβόλα BM-8, BM-13 και BM-31Η ονομάστηκαν έτσι από ένα δημοφιλές ρωσικό τραγούδι του 1938. Οι στίχοι του μιλούν για ένα κορίτσι που λαχταρά τον αγαπημένο της που υπηρετεί στον στρατό στα σύνορα.. Προσπάθησα να μεταφράσω το τραγούδι με τέτοιο τρόπο ώστε να μπορεί να τραγουδηθεί με... (continua)
ΚΑΤΙΟΥΣΑ
(continua)
inviata da RV 3/10/2013 - 14:18
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Катюша

BULGARO / BULGARIAN

Una traduzione bulgara ricavata dai sottotitoli di questo video ruTube. E' accompagnata da una trascrizione in caratteri latini.

A Bulgarian translation reproduced from the subtitles of this ruTube video. The translation is followed by a transcription into Latin characters. [CCG/AWS Staff]
КАТЮША
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/10/2013 - 12:50
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Катюша

GIAPPONESE / JAPANESE [1]

La traduzione giapponese di "Katiuscia" è stata ripresa dalle "info" di questo video YouTube. Alla questione della "Katiuscia giapponese" (Kachūsha no uta) abbiamo voluto dedicare uno spazio apposito in questa pagina, sebbene si tratti di una canzone del tutto autonoma e, anzi, assai precedente alla "Katjuša" sovietica.

The Japanese translation is here reproduced from the infos of this YouTube video. There's another Katyusha in Japanese (Kachūsha no uta), to which we have devoted a special section in this page although it is a fully independent song written much earlier than the Soviet Katyusha. [CCG/AWS Staff]

「カチューシャ」(ロシア語: Катюша)はソビエト連邦の時代に流行したロシアの歌曲である。作詞はミハイル・イサコフスキー、作曲はマトヴェイ・ブランテル(Матвей Блантер)である。日本でもいわゆるロシア民謡を代表する一曲として[1]広く親しまれている。
目次

概要

カチューシャという娘が川の岸辺で恋人を思って歌う姿を描いた歌曲である。カチューシャとはエカテリーナ(Екатерина)の愛称形である。

この歌の制作は、イサコフスキーとブランテルが1938年に出版社の仲介で引き合わされたことに端を発する。2人は依頼された新刊雑誌のための歌曲を完成させると、帰りの車中で早くも次の作品への構想を立てた。ブランテルが自らの率いる国立ジャズ・オーケストラのための曲作りを持ちかけると、イサコフスキーはその場で自作の詩を暗誦した。ブランテルは歌詞を書きとめながら、その時すでにリズムと旋律が頭の中に浮かんでいたという。

当初の歌詞は2番までしかなく、カチューシャの恋人が兵士として徴用されていることを示唆する内容はなかった。しかし当時の不穏な世界情勢を反映して、国境警備に当たる若い兵士を故郷の恋人が思って歌うという設定で3番と4番の歌詞が書き足された。こうして完成した「カチューシャ」は、1938年11月27日にワレンチナ・バチシェワ(Валентина... (continua)
カチューシャ
(continua)
inviata da RV 3/10/2013 - 12:19
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Don Juan

Don Juan
DON GIOVANNI
(continua)
inviata da Paola 3/10/2013 - 11:45
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Dende que Franco e Falanxe

Dende que Franco e Falanxe
‎[…]Canti della nuova Resistenza spagnola (1936-1961)”. Con este ‎título, la editorial Einaudi, de Torino, publica, en 1962, una colectánea de “cantos” recogidos en ‎varias ciudades de España por dos izquierdistas italianos, Sergio Liberovici y ‎‎Michele L. Straniero, en 1961. En 1963, la editorial El Siglo Ilustrado, de Montevideo, ‎publica, con prólogo de Carlos M. Rama, la traducción castellana del volumen turinés: Cantos ‎de la Nueva Resistencia Española. En el mismo año salió una edición francesa: ‎‎Chansons de la nouvelle résistence espagnole, Paris, François Maspero. ‎
En estos Cantos colaboraron, anónimamente, algunos de los mejores poetas de la ‎época, todos radicalmente antifranquistas: ‎‎Gabriel Celaya, ‎‎Blas de Otero, José ‎Agustín Goytisolo, Jesús López Pacheco... Los responsables de la colectánea ‎recogieron también canciones que, más o menos clandestinamente, se cantaban... (continua)
Bernart 3/10/2013 - 08:33
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Катюша

Катюша
ISLANDESE / ICELANDIC


Vertu til er vorið kallar á þig di Tryggvi Þorsteinsson
Vertu til er vorið kallar á þig by Tryggvi Þorsteinsson.



Sull'aria di “Katiuscia” viene cantata in Islanda una popolare canzone intitolata Vertu til er vorið kallar á þig (“Stai qui prima che la primavera ti chiami”), una strofa scritta da Tryggvi Þorsteinsson, di cui diamo qui anche la traduzione italiana e inglese. Nel video, girato in Islanda, la soprano russa Aleksandra Černyšëva canta “Katyusha” in russo, seguita dal coro islandese che canta la canzone nella propria lingua al quale si unisce poi la stessa soprano.

A popular Icelandic song is sung to the tune of “Katyusha”: Vertu til er vorið kallar á þig (“Stay here before spring calls you”), a verse written by Tryggvi Þorsteinsson followed here by an Italian and English translation. In the video, turned in Iceland, the Russian soprano Aleksandra Chernyshova... (continua)
Vertu til er vorið kallar á þig,
(continua)
inviata da Ríkarður V. Albertsson 2/10/2013 - 23:14
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Deitado frente ao mar

Deitado frente ao mar
ACOSTADO FRENTE AL MAR
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 11:40

Cantares

Cantares
CANTARES
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:52
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Irmaus

Irmaus
HERMANOS
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:35
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Consellos

Consellos
CONSEJOS
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:26
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L'Internationale

L'Internationale
LATINO / LATIN [2]

La versione latina completa di P.Scotius Horne (Scott Horne) (2005 / 2021)
P Scotius Horne's (Scott Horne) complete Latin translation (2005 / 2021)
Latine reddidit P Scotius Horne annis 2005 / 2021



Ci sono voluti, evidentemente, circa duemilasettecentocinquant'anni prima che, nell'anno del signore 2005, l'inno dei lavoratori di tutto il mondo avesse una versione in latino. Pensavo sinceramente d'essere stato il primo (e l'unico), ma oggi, 2 ottobre 2013, scopro che -nello stesso anno 2005!- il sig. P. Scotius Horne (evidentemente scozzese) ci si è pure dedicato, traducendo però soltanto la prima strofa e il ritornello. Ha fatto però un'opera davvero egregia, e rimata. Che dire, a parte la curiosa coincidenza che, nel medesimo anno, due persone, in modo totalmente ignoto l'una all'altra, abbiano fatto la stessa cosa? Capricci del destino; ma questa è la pagina dell'Internazionale,... (continua)
CARMEN INTERNATIONALE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/10/2013 - 03:08

Χρυσό Αυγό

Χρυσό Αυγό

L'arresto degli assassini

L'assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è stato, cioé un agguato organizzato con forze e tempistica tali da non lasciare scampo all' "obiettivo". Dall'uovo d'oro di cui parla il testo di Riccardo non potevano non nascere che serpenti velenosi: il problema è però di sapere chi l'abbia covato, quell'uovo. Che sia stato cacato dal sistema capitalistico, è cosa che va da sè. Ma il sistema è un Briareo dalle molte mani, che usa via via a seconda delle circostanze e delle fasi che attraversa. Usa la mano che sa blandire, quella che sa indicare la via, quella che tiene il timone, quella che copre gli occhi... (continua)
Gian Piero Testa 1/10/2013 - 16:22
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Walk Like a Giant

Walk Like a Giant
Devo segnalare un probabile errore: l'inizio della seconda strofa non è "Tried to head the long and straight" (anche se su qualche sito si trova così), bensì "The tracks ahead were long and straight".
Buon lavoro e complimenti per il sito!
giuliopk 30/9/2013 - 18:43
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Poetas andaluces

Poetas andaluces
Chanson espagnole – Poetas andaluces – Los Aguaviva – 1970

Poème Balada para los poetas andaluces de hoy de Rafael Alberti (1953)
Musique : Manolo Díaz – 1970


Chantent encore les poètes andalous

C'était en 1970 et, en Espagne, le généralissime Franco jouirait d'encore bien cinq ans de sa dégoûtante vie. Le poète andalou de lointaine origine toscane Rafael Alberti (son grand-père Tommaso Alberti Sanguinetti était un garibaldien pistoiais réfugié en Espagne) était par contre en exil en Italie. Faisant partie de la fameuse Generación de '27, comme Aleixandre, García Lorca, Salinas et Guillén, il avait adhéré au Parti Communiste et avait combattu le franquisme ; depuis 1939, il n'était plus rentré en Espagne ; depuis 1963, il vivait à Rome.
Son poème « Balada pare los poetas andaluces de hoy » parle du présent d'alors, des poètes andalous de cet aujourd'hui qui se retrouvaient seuls, après... (continua)
POÈTES ANDALOUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2013 - 17:04




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