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Prima del 2013-10-13

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Seguendo la flotta

Seguendo la flotta
[1960]
Testo di Alberto Arbasino
Musica di Fiorenzo Carpi
Nel disco “Laura Betti con l’orchestra di Piero Umiliani”

Una canzone dai primissimi anni 60, tempi lievi, ridanciani, di matto divertimento e di aperta sfida al pudore. Così Arbasino poteva tranquillamente scrivere e la Betti serenamente cantare della dura vita di un marinaretto gay sotto le armi, ridicolizzando le istituzioni militari.

Oltre tutto, la Taranto dei circoli degli ufficiali di marina, dell’arsenale militare e dei cantieri navali era all’epoca ancora una città “povera, certo, ma deliziosa”, come ebbe a dire un illustre suo cittadino, il giornalista Sandro Viola. Una delle città più curiose ed eleganti d’Italia “dalla vita stradale euforica, mossa e vivace, dove spira un’aria esilarante, stimolante, direi cantabile”, registrava un altro giornalista, il veneto Guido Piovene...

Ma nel 1965 entrò in funzione il mostro... (continua)
Ossigenarsi a Taranto
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 21:55
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Madre proteggi

Madre proteggi
2013
Ali di libertà

“Scrissi MADRE PROTEGGI in termini di preghiera. Non necessariamente nella direzione che può venire immediatamente collegata ad un credente quale io sono, ma come una sorta di invocazione che qualsiasi uomo potrebbe fare in ginocchio, guardando l'orizzonte ed invocando aiuto per la parte debole del mondo. Un aiuto che chiedi al Cielo, che chiedi ad una Madre che viceversa potresti chiamare Terra o anche nel modo che tu senti più vicino al senso che ha il tuo stare al mondo. Non deve esistere alcuna discriminazione al riguardo che non sia nella necessità di giustizia verso chi è ai margini. Solo gli infami, i ladri, gli assassini e i buffoni di qualunque latitudine possono non pensare che il primo compito che un essere umano deve avere non debba essere quello di allungare la propria mano verso chi ti cammina a fianco e che magari proprio dalla tua mano può ricevere la... (continua)
Madre dei cieli, sopra gli occhi miei
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/10/2013 - 19:11
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Sempre in viaggio (Lombardia)

Sempre in viaggio (Lombardia)
[2012]

Album : Caminante
Quando stavo nelle Puglie la facevo la bella vita
(continua)
inviata da adriana 13/10/2013 - 19:09
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Sleepwalk With Me

Sleepwalk With Me
2013
Album: Ultramarine

The video, directed and animated by Fabricio Lima, tells the true story of two World War Two soldiers who were in love during their North African Campaign in 1943. The story was originally told by soldier Brian Keith in a 1961 published letter titled “Letter to a G.I.” The letter, addressed to his former lover, described the affair and what it meant to him, and revealed that the other soldier had died in combat. The video highlights parts of the letter in a beautiful, abstract way. And the pairing with Young Galaxy’s song works wonderfully together.
Can you hear me knockin'
(continua)
inviata da DoNQUijote82 13/10/2013 - 18:06
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Fiche cu le mendule

Fiche cu le mendule
[2013]

Album : Muddhriche
Suntu l'anni 40 e nc'è picca te fare
(continua)
inviata da Antonio P 13/10/2013 - 17:19
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Preguntas

Preguntas
Versi di José Manuel Caballero Bonald (1928-), scrittore e poeta spagnolo.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Ya se han puesto en camino
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 15:20
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Llévame antes el Dios de la guerra

Llévame antes el Dios de la guerra
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Llévame antes el Dios de la guerra,
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 15:08
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Trigo y agua

Trigo y agua
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Interpretata nel disco insieme ad Amparo Sánchez degli Amparanoia
Hay una lluvia de manos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 14:29
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Llevo el dolor del mundo por sombrero

Llevo el dolor del mundo por sombrero
Versi di Dolors Alberola (1952-), poetessa spagnola.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Hoy llevo la tristeza entre los dedos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 14:24
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Canción para los refugiados

Canción para los refugiados
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Es de noche
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:57
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Que a todas las balas se les haga de noche

Que a todas las balas se les haga de noche
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Dame un abrazo, hermano, si tú ya no matas.
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:54
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Paz

Paz
Versi di Federico Mayor Zaragoza (Barcellona, 1934-), alto funzionario internazionale spagnolo, per molti anni direttore dell’UNESCO.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Plantaremos olivos
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 13:48
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Wielkie koło

Wielkie koło
[1983]
Testo: Elżbieta Mielczarek
Musica: Ruciński / Kreutz
Dall'album "Blues Koncert"
All'armonica Jan Skrzek + swing vocal

La canzone non è forse prettamente legata all'argomento antiguerresco (per modo di dire), ma già il titolo è tutto un programma. Si può tradurre come "La grande ruota" e non esiste la cosa più schiacciante della grande ruota del nostro destino comune, nel quale da secoli e in maniera permanente (a quanto pare) è iscritta la guerra, con tutte le sue conseguenze. Ci si riuscirà mai ad uscirne???
Azzarderei una tesi a riguardo. Non c'è la civiltà dove persiste la violenza. E con questa, vorrei condividere con tutti questo "solare" componimento :)
Kiedy masz już poza sobą
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 12/10/2013 - 00:58

Dolly

Dolly
Dolly

Canzone française – Dolly – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 96
An de Grass 97

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Petite illustration : (Louis Armstrong - Hello Dolly Live )



Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne rapporte le récit en chanson d'un narrateur ; ici, il s'agit d'un amoureux, d'un étrange personnage amoureux de Dolly la clone, dont je te rappelle qu'elle fut conçue par deux savants écossais, qui à cette époque déjà lointaine, s'étaient pris d'un délire biogénétique. Je te cite la nouvelle telle qu'elle m'est revenue : « Deux scientifiques écossais annoncent publiquement qu'ils ont réussi, le 5 juillet 1996, à donner naissance au premier... (continua)
Hello Dolly
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2013 - 19:47
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Colore di pioggia e di ferro

Colore di pioggia e di ferro
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” pubblicata nel 1949.‎
Musica dei Weltschmerz di Anthony Duman, progetto ‎italiano di musica dark-wave (forse…)‎
Dal disco intitolato “Capitale de la douleur” del 2001.‎

Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 14:37
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Ora che sale il giorno

Ora che sale il giorno
Versi del grande poeta, dalla raccolta “Ed è subito sera. Poesie” del 1942.‎
Musica di Domenico Modugno, da un singolo del 1962.‎




Canzone dedicata alla terra natale di Sicilia che il poeta – come tanti altri suoi conterranei - dovette ‎presto lasciare per cercar miglior fortuna… ‎
Finita è la notte e la luna
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 14:13

Ai quindici di Piazzale Loreto

Ai quindici di Piazzale Loreto
‎[1944]‎
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” (1949), nella sezione intitolata “Quando ‎caddero gli alberi e le mura”.‎


Interpretati da Laura Betti nel disco di poesie e canti intitolato “Storia del Partito ‎Comunista Italiano”, 1973 (dove la poesia reca il titolo “La nostra non è guardia di tristezza”).‎

Troppo spesso ci si dimentica del perché i corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi fascisti ‎furono ferocemente esposti nello stesso luogo meno di un anno dopo…‎

Esposito, Fiorani, Fogagnolo,
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 13:20
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Crawling

Crawling
2000
Hybrid Theory

Crawling, il cui testo è incentrato sull'abuso sessuale subito da Bennington – la violenza fisica, la difficoltà di dirlo a qualcuno, e la conseguente perdita di autostima. Tutto ciò è confermato nel video musicale, in cui una ragazza (interpretata dalla modella Katelyn Rosaasen) viene violentata dal padre e la si può vedere all'inizio del video con molti lividi.
Crawling in my skin
(continua)
inviata da DoNQuijote82 11/10/2013 - 10:46

Refusez !

Refusez !
Refusez !

Chanson française – Refusez ! – Marco Valdo M.I. – 2013

Mon cher ami Lucien l'âne, j'apprends que maintenant en Italie, il y a des jeunes qui désertent les cours de religion catholique...

Il était temps, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents. On est quand même au vingt et unième siècle. Depuis le temps que ça dure cette comédie religieuse, je te jure vraiment qu'il est temps que ça cesse... Si l'humanité veut advenir et ensuite, survivre, il faut que les gens deviennent un peu moins crédules et un peu plus sensés et ne se laissent plus embobiner par des racontars fols.

Donc, je te disais qu'en Italie, je veux dire, même en Italie, un des pays les plus crédules du monde et des plus infestés par la religion – dans son cas, catholique, les jeunes commencent à se rebeller et à refuser en masse de se soumettre à ses diktats. J'apprends cela au travers d'un article de la revue... (continua)
Monsieur le Directeur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/10/2013 - 19:34
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Me llamarán

Me llamarán
‎[1955]‎
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata ‎‎“Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in ‎Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime ‎stavano finalmente morendo...‎

Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco ‎Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al ‎‎Don Chisciotte di Cervantes.‎



‎“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta ‎‎Gabriel Celaya ‎‎in una sua famosa poesia.‎
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 15:32
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Police Beat

Police Beat
‎[1982]‎
Un brano originariamente scritto dalla band SSD (Society System Decontrol) e incluso nel loro ‎disco intitolato “The Kids Will Have Their Say”‎
Ripreso più tardi dai più famosi concittadini, i bostoniani Mighty Mighty Bosstones nel loro disco ‎intitolato “Don't Know How to Party” del 1993.‎

Police pick me out of the crowd,
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 14:51
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Women’s Prison

Women’s Prison
‎[2004]‎
Parole e musica di Loretta Lynn, dal suo ultimo album intitolato “Van Lear Rose”, prodotto da Jack ‎White dei White Stripes

I'm in a women’s prison
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 13:35
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Judge Dread

Judge Dread
‎[1967]‎
Parole e musica di Prince Buster, nome d’arte del musicista giamaicano Cecil Bustamente ‎Campbell.‎
Nell’album intitolato “Judge Dread Rock Steady”‎.
Testo trovato su Passagen



Parodia del tipo di giustizia riservata ai “ragazzi di strada”, ai “rude boys”, la controcultura ‎giovanile sviluppatisi in Giamaica all’inizio degli anni 60 che, con i suoi generi ska, rocksteady e ‎reggae, ha tanto influenzato e modificato il panorama musicale inglese e mondiale, fino ai giorni ‎nostri.‎
‎(You're rough, you're tough, you're rough, you're tough)
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 13:14
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Sing Sing Prison Blues

Sing Sing Prison Blues
‎[1924]‎
Scritta da Porter Grainger & Freddie Johnson.‎
Incisa da Bessie Smith nel 1924, in seguito nella raccolta intitolata “The Empress” pubblicata nel ‎‎1971.‎



Canzone “femminista” in cui, per una volta, è la donna che ammazza il proprio maschio, stanca dei ‎tradimenti e delle violenze subite: ‎
- “Perché Bessie hai ammazzato il tuo uomo?”‎
‎- “Giudice, tu non puoi capire perché non sei una donna. Puoi mandarmi dove vuoi, anche nel ‎braccio della morte a Sing Sing: ho ucciso il mio uomo e non sono affatto pentita, non chiedo ‎perdono!”
Gonna journey up the Hudson‎
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 11:48
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Black Betty

Black Betty
‎[Anni 20 del 900?]‎
Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. ‎D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas. ‎
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.‎
Testo trovato su Early American Crime, ‎dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.‎



Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.‎



Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu ‎detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta ‎nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.‎


Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.‎



Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione... (continua)
Oh, Lawd, Black Betty,
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 10:35
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Chastity Belt

anonimo
Chastity Belt
‎[Primi anni 60?]‎
Canzone goliardica che probabilmente ebbe origine nelle accolite o nelle società rugbystiche ‎universitarie di Cambridge o di Oxford. Si troverebbe pubblicata per la prima volta su di un numero ‎del 1962 della rivista musicale inglese “Sing!”.‎
Io l’ho trovata inclusa in un EP datato 1963 dei Four For Fun, gruppetto di giovani musicisti ‎costituito dai fratelli scozzesi Rory ed Alex McEwen, da Richard Dick Fariña e dalla sua ‎compagna di allora, Carolyn Hester.‎



Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café‎

Un’allegra canzoncina sul – potrebbe dirsi – meglio fare l’amore che fare la guerra, ma anche sul ‎‎“quando il gatto non c’è [in questo caso il nobile Sir Oswald partito per la guerra] i topi [in questo ‎caso lo straniero di passaggio ed infine il servo furbo] ballano”… non fosse per quella stupida ‎cintura di castità imposta dal “cunning old Celt” alla sua bella... (continua)
Oh, say, gentle maiden, may I be your lover?
(continua)
inviata da Bernart 8/10/2013 - 09:38
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España, aparta de mí este cáliz

España, aparta de mí este cáliz
‎[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) ‎che danno il titolo alla sua ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎ ‎Poco tempo dopo sarebbe scomparsa anche la Spagna repubblicana, ingoiata dalle tenebre del ‎fascismo...‎


Musica di Noel Nicola, dal disco intitolato “Noel Nicola canta a César Vallejo” del 1986.

“Se la madre Spagna cadesse – dico per dire – bimbi del mondo, uscite, andate a ‎cercarla!”
Niños del mundo,
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 16:29
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Cindecinquande

Cindecinquande
(O. Mannarini)

2010
Girano le pale
Vene la scimmie e se fasce padrone de la vigne
(continua)
inviata da DoNQuijote82 7/10/2013 - 14:29
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Trece Rosas

Trece Rosas
‎[2005]‎
Scritta da Fernando Bastos
Nel disco intitolato "Gente que no sabe nada de la vida"‎

Si vedano anche Hasta siempre, Tensi, Pétalos e Canción de la cárcel de Ventas.‎
Eran casi adolescentes
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 12:01
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Canción de la cárcel de Ventas

anonimo
Canción de la cárcel de Ventas
‎[1940]‎
Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, ‎all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por ‎la Memoria‎

Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere ‎femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino ‎a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un ‎eufemismo…‎

Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato ‎con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e ‎poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse ‎dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, ‎miliziane repubblicane passate per... (continua)
Cárcel de Ventas
(continua)
inviata da Bernart 7/10/2013 - 11:20
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Testament ‘95

Testament ‘95
[1995]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Pochwała łotrostwa"
Testo scavato qui
W trzydziestym ósmym roku życia
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 6/10/2013 - 22:05
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Imidiwan ma tenman

Imidiwan ma tenman
2011
Tassili

Circa la storia più antica dei tuareg si sa poco di preciso. Ogni confederazione conserva tradizioni relative all'arrivo nelle sedi storiche. Spesso il progenitore ancestrale è una donna (per esempio Tin Hinan presso i tuareg del Nord), e quasi sempre si ricorda la presenza anteriore di altre popolazioni (gli Isebeten, dalla lingua un po' diversa e dai modi più primitivi).

Comunque sia, per secoli i Tuareg sono vissuti come dominatori del deserto, esercitando l'allevamento, il commercio transahariano e la razzia, il che portava a frequenti scontri tra tribù. Oggi allevano dromedari e vivono in villaggi provvisori formati da tende.

Sottomessi (almeno nominalmente) dai Francesi intorno agli inizi del Novecento, i Tuareg poterono mantenere a lungo i propri capi e le proprie tradizioni. Ma con la decolonizzazione videro il loro paese frammentato in una serie di Stati, con la... (continua)
Imidiwan ma tennam dagh awa dagh enha semmen
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/10/2013 - 15:54
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L'Altro Soldato

L'Altro Soldato
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Ah che caldo che faceva
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:54
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Barabba Superstar

Barabba Superstar
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Senti me sentimento
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:44

Stop it

Voci per la libertà 2013
We are a slow vibration ready to explode
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 20:41

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 18:41

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:34
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/10/2013 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/10/2013 - 14:20
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El burro i l’àguila reial

El burro i l’àguila reial
‎[1974]‎
Parole e musica di Francesc “Quico” Pi de la Serra
Dall’album intitolato “No és posible el que visc” (lo tradurrei con “Non credo ai miei occhi”)‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎
interpretata anche da Cesk Freixas

Chi sono l’asino e l’aquila reale? Eccoli qua!‎
Qui fa i desfà quan vol sense manies,
(continua)
inviata da Bernart 4/10/2013 - 10:54
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Aire libre

Aire libre
‎[1958]‎
Versi del poeta Blas de Otero, ‎dalla raccolta intitolata “En castellano” pubblicata nel 1960.‎

Musica di Víctor Manuel, dall’album intitolato “Víctor Manuel 10” pubblicato nel 1976.‎

Un inno all’amore e alla libertà di rara bellezza e potenza. Ed è pure una CCG DOCG perché negli ‎ultimi versi il poeta, per aggirare la censura, trasforma “los curas”, i preti, in “los tundras” (con ‎l’articolo non concordante, che tundra è femminile anche in spagnolo… e poi l’uso di quel ‎sostantivo non avrebbe alcun senso nel contesto…) e “los militares” in “los similares”. La censura, ‎meschina, non si accorse di essere stata buggerata, ma colpì comunque i versi più esplicitamente ‎erotici contenuti nella seconda strofa…‎

Era quindi sul clero e su militari, sui cardini del franchismo che Blas de Otero sputava… all’aria ‎libera. (fonte: Blas de otero y la ‎censura española desde 1949 hasta la transición política”, di Lucía Montejo Gurruchaga, UNED – ‎Madrid)‎
Si algo me gusta, es vivir.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 15:49
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:52
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:48
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A por el mar

A por el mar
‎[1976]‎
Scritta da Luis Eduardo Aute, che la incise personalmente nel 1978 nel suo album intitolato ‎‎“Albanta”.‎
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
El mar, que fue una palabra
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:58
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Los clandestinos

Los clandestinos
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Pocos saben sus nombres, sus apellidos;
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:56
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Las canciones que ahora nacen

Las canciones que ahora nacen
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il marito José Luis García Sánchez, regista cinematografico
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Las canciones que ahora nacen
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 10:55
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart 2/10/2013 - 14:24
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Neno orfo con cabalos ao fondo

Neno orfo con cabalos ao fondo
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da César del ‎Caño e da Antón Seoane (Pilocha).‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo, qui descritto come cavalli al ‎galoppo di notte, portatori di un vento scuro e mortale, cavalli che al loro passaggio hanno lasciato ‎il poeta – che nel 1936-39 era un giovane uomo – orfano di tutto, persino della propria dignità, ‎giacchè allo scoppio della guerra civile Celso Emilio Ferreiro fu costretto ad arruolarsi tra i ‎falangisti “come unico modo di aver salva la vita e di garantire tranquillità alla famiglia”. Ma già ‎nel 1937, di ritorno dal fronte delle Asturie, fu arrestato e detenuto per alcuni giorni per aver ‎pronunciato discorsi antifascisti. Fu salvato dalla fucilazione,... (continua)
Pasaron os cabalos da noite e veu a ialba. ‎
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 12:12
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يلا ارحل يا بشار

يلا ارحل يا بشار
Pare che Domenico Quirico abbia metabolizzato il tradimento di una "rivoluzione" nel peggiore dei modi.
La pubblicazione cattolica "Tempi" riporta un'intervista il cui contenuto permette di ascrivere in tutta serenità il signor Quirico alla schiera dei Magdi Apostata Pluricondannato Allam, delle Suad Sbai e delle Oriana Fallaci.
Io non sto con Oriana 28/9/2013 - 11:29

La Barillaise

La Barillaise
Bravò Ricardòn! Barilla è Famiglia e Patria, e un tempo era pure Dio: quando ero ragazzo, "con pasta Barilla era sempre Domenica". C'è chi se lo ricorda? Oggi dove c'è Barilla c'è casa: ma più che casa la mi pare una casino.
Gian Piero Testa 28/9/2013 - 08:19
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Come Up From the Fields Father

Come Up From the Fields Father
Torna dai campi, padre, c'è una lettera dal nostro Pete
(continua)
inviata da Eleonora 27/9/2013 - 23:39
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La Santa Caterina dei pastai

La Santa Caterina dei pastai
Buondì, il Duo di Piadena non è la stessa cosa del Gruppo padano di Piadena, ma di tratta di un paio dei componenti originari del Gruppo padano di Piadena che hanno scelto una strada di tipo commerciale
Roberta 27/9/2013 - 17:23
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Qualcuno può aiutarmi a trovare spartiti o trascrizioni dei brani degli AreA!?!?! grazie ;)
Mizar 27/9/2013 - 11:15
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Le Sergent Flagada

Le Sergent Flagada
E fa la traduzione, se no , non si capisce
krzyś 27/9/2013 - 00:25
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Sotto il vulcano

Sotto il vulcano
Chanson italienne - Sotto il vulcano – Litfiba – 1993

Cette chanson fut dédiée par les Litfiba à Augusto Daolio des Nomades. Demain Auguste aurait eu 65 ans. Et il s'en est allé il y a déjà 20 ans. Cette page me semble une belle manière de se souvenir de lui
SOUS LE VOLCAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/9/2013 - 20:45




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