Dear Sir, Irish Ways and Irish Laws is not as your website states Traditional. It was written by John Gibbs and first recorded in 1981 by Moving Hearts.When the auther/ composer is more that 70 years dead the work goes into the public domaim. In this case I am happy to say that Mr John Gibbs the copyright owner is still alive,the work has been registered since 1981 with IMRO and MCPS.
Chanson italienne – Le pendolari - Ahmed il Lavavetri – 2013
Sur la musique des Passantes de Georges Brassens
(ou Le passanti de Fabrizio de André, c'est le même)
L'autre soir, il m'est arrivé d'assister à un concert dans une usine occupée. Il y avait là un groupe, un « cover band », qui jouait tout le répertoire de Rino Gaetano (qui, sans discussion, était beaucoup mieux là que sur les affiches de Forza Nuova), et il y avait les travailleuses et les travailleurs de l'usine mise en faillite et fermée pour ensuite être rachetée à un prix, justement, de faillite. Avec ce qui, probablement, s'en suivra. En voyant tout ce grand débat de « passants » qu'il y eut hier sur ce site, me sont venues à l'esprit les « Passantes » de chaque jour; celles-là dont les yeux ne réfléchissent vraiment plus aucun paysage. Je me suis mis à penser à ce que verrait aujourd'hui, Antoine Pol dans le train ou aux fenêtres ; et, alors, il m'est venu ce qui suit. [Ahmed il Lavavetri – Ahmed le Laveur de vitres]
LES NAVETTEUSES (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/1/2013 - 21:48
Marco Valdo, mon ami, mon camarade.
Un chef d'oeuvre, t'as fait ça.
Tu m'as fait pleurer, et je ne suis pas prêt à dire des choses pareilles.
Di Kostas Uranìs non so quasi nulla di più di quanto scrivono o Nicola Crocetti o Filippomaria Pontani nel relativo profilo pubblicato nei Poeti Greci del Novecento dei Meridiani di Mondadori (2011), dove è collocato accanto a Maria Polidouri e Tellos Agras sotto l'etichetta di "crepuscolare". Nato a Costantinopoli nel 1890, morì a Melissia d'Attica nel 1953. Viaggiò molto, anche grazie a incarichi diplomatici e nonostante la tisi di cui era afflitto e che lo costrinse a un ricovero nel sanatorio svizzero di Davos. Risiedette, oltre che ad Atene, anche a Lisbona come console, e più volte a Parigi, e la sua poesia cosmopolitica riflette la familiarità con quella europea, in ispecie dei simbolisti e post-simbolisti francesi. Come prosatore e pubblicista rese diverse impressioni dei suoi viaggi in Italia, Spagna, mari del Nord, Atlantico e Mar Nero. Scrisse nel 1918 anche un saggio critico... (continua)
Gian Piero Testa 16/1/2013 - 10:45
Wow, che belli i collegamenti e le cose che si rincorrono!
Comunque a quanto pare diversi greci hanno musicato la poesia di ouranis... Questa è una versione, non so se è pertinente alla pagina, potete anche non pubblicarlo volevo solo condividere la canzone:
Forse la musica non esalta particolarmente il testo ... ma a me piace! buon ascolto!
Ulotne
Les Passantes
(7 : Mourir pour des idées)
Słowa: Antoine Pol
Muzyka: Georges Brassens
Tłumaczenie: Tomasz Misiewicz
(Drobne wskazówki i opracowanie na gitarę: Sylwek Szweda 19.07.2012)
In stixoi.info trovo 11 testi di Kostas Ouranìs, di cui sette musicati ed eseguiti. I titoli dei sette sono i seguenti (seguiti dal nome del compositore e dall'interprete):
Αν νοσταλγώ: Δημήτρης Μητσοτάκης, Ενδελέχεια
Εμπρός ν΄ ανοίξουμε πανιά: Δημήτρης Παπαδημητρίου, Φωτεινή Δάρρα
Θα πεθάνω ένα πένθιμο του φθινοπώρου δείλι: Διάφανα Κρίνα, Διάφανα Κρίνα
Οι νέες των επαρχιών: Γιάννης Γλέζος, Αρλέτα
Οι περαστικές: Παύλος Παυλίδης, Παύλος Παυλίδης
Όνειρο μέσα σ΄ όνειρο: Διάφανα Κρίνα, Διάφανα Κρίνα
Τα φορτηγά καράβια: Γιάννης Γλέζος, Γιάννης Πουλόπουλος
Ecco, Gian Piero, dopo aver letto i tuoi 11 testi di Kostas Ouranis, sono finalmente riuscito a dare un nome adeguato alla Compagna di viaggio i cui occhi erano il più bel paesaggio: si chiamava, per forza, Diafana Krina. Che meraviglia i nomi femminili greci...
Non una donna, ma sono o, meglio, erano un gruppo rock. Non li conoscevo prima d'ora. "Gigli trasparenti"... come i nostri governanti. Ecco i loro nomi: Τα Διάφανα Κρίνα ήταν ένα ελληνικό ροκ συγκρότημα. Αποτελείτο από τους Θάνο Ανεστόπουλο (φωνή/ ακουστική κιθάρα/ φυσαρμόνικα/ πιάνο/ όργανο), Νίκο Μπαρδή (κιθάρες/ τρομπέτα/ κρουστά/ συνθετητές/ μεταλλόφωνο), Κυριάκο Τσουκαλά (κιθάρες/ πλήκτρα/ κρουστά/ γεννήτρια ήχων), Παντελή Ροδοστόγλου (ηλεκτρικό μπάσσο), Τάσο Μαχά (τύμπανα/ κρουστά)και τον Παναγιώτη Μπερλή (φωνή, πλήκτρα,σύνθεση/ενορχήστρωση, 1995-2000).
J'ai découvert cependant que « Sulla Luna », avec une dizaine d'autres comptines du grand pédagogue (Gianni Rodari), a été mise en musique par Stefano Panzarasa, géologue, éducateur ambiantal et musicien, et est inclue dans son CD intitulé « Orecchioverde », publié en 2009.
« L'Oreille Verte de Gianni Rodari » est également un livre de Panzarasa et publié par Presse Alternative.
Salut, merci d'avoir trouvé ma chanson et pour la citation de mon livre…
J'ai mis en musique plus de 40 textes de tendance écopacifiste du grand poète Gianni Rodari, sur la solidarité, la paix, contre la guerre et les bombes nucléaires, l'égalité, l'amour pour l'enfance et la nature.
Quelques-unes de ces chansons sont dans le cd annexe au livre, d'autres ou les mêmes font maintenant partie du répertoire du groupe éco-rock rodarien « Insalata Sbagliata » et j'insérerai... (continua)
O Riccardo, te tu lo sapevi che qualche tempo fa hanno trovato una “strega” sepolta nella zona di Populonia, golfo di Baratti, Piombino?
Uno scheletro di una donna di 25-30 anni risalente alla fine del 200, con la bocca riempita di chiodi ricurvi ed il corpo circondato da chiodi piantati a terra, quasi certamente a trattenerne le vesti, come per impedirne il “ritorno”…
Poco lontano da quello della “strega” gli archeologi hanno poi trovato un altro scheletro di donna, sepolta con accanto un sacchetto di dadi, il cui gioco era assolutamente vietato alle donne dell’epoca: pare si tratti di una puttana che venne sepolta così per sommo spregio…
Ma quante sofferenze sono state inferte - e continuano ed essere inflitte - alle donne?
Dead End 16/1/2013 - 11:38
Dead End, ti confesso che non ne sapevo assolutamente nulla, e ti prometto che cercherò di approfondire la cosa dato che quelle sono "mie zone"...per l'intanto ti ringrazio della notizia e per averla messa sul sito...
Secondo quanto riportato da Marco Gasperetti sul Corriere della Sera del 30 settembre 2011, le ipotesi relative alla “donna con i chiodi in bocca” ritrovata in una necropoli del 13° secolo sul golfo di Baratti sarebbero due. O un rito esorcistico per impedire il ritorno di una “strega” oppure la sepoltura di un’adultera. La prima ipotesi sarebbe suffragata soprattutto dai lunghi chiodi (13 in tutto) rinvenuti intorno allo scheletro, che servivano a trattenere le vesti della sepolta come per impedirle di trasformarsi in un “revenant”, un morto vivente; ma sarebbe smentita dal fatto che la donna fu sepolta in terra consacrata, cosa impossibile se davvero si fosse trattato di una “strega”.
La seconda ipotesi sarebbe invece confermata da alcuni antichi testi sacri in latino dove la liturgia prevedeva che il defunto che in vita avesse violato il sesto Comandamento - non commettere... (continua)
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson sicilienne – Mi 'nni vaju 'nta la luna – Ciccio Busacca -1971
Écrite par Ciccio e Concettina Busacca
Histoire de Ciccio (qui alla sur la Lune en 600 Multipla)
de Riccardo Venturi.
Francesco Busacca, dit Ciccio (ou mieux, Cicciu), né à Paternò en province de Catane le 15 février 1925, parcourait la Sicile, jusque dans les villages plus isolés et oubliés, à bord de sa vieille Fiat 600 Multipla avec son toit ouvrant. À bord il avait peu de choses : une paire de guitares, des cordes de rechange et le panneau qui illustrait les histoires qu'il racontait en musique. Les dessins il les faisait lui-même ; les histoires, parfois, il les écrivait avec sa sœur Concettina. C'était un aède, un chantauteur , un vrai, un de ceux-là, nés dans les campagnes du monde, qui allaient de village en village raconter des histoires véridiques, « des... (continua)
SUR LA LUNE (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/1/2013 - 20:48
Verissimo che un po' tutti gli isolani siano più "terroni" di quelli continentali: nessuno sa questo quanto e meglio dei siciliani.
Quanto alla traduzione del celebre Manifesto Krisis , è un’impresa, a dir poco, titanica, considerando la sua bella estensione (che è quasi pari a quella del Manifesto di Marx e Engels del '48), e che io, per adesso, non riesco a trovare neanche il tempo per tradurre una canzoncina. Chissà che non mi riesca di provarci prima o poi. Credo comunque che i siciliani (ormai italianizzati a sufficienza) riusciranno, per più ragioni, a comprenderlo bene lo stesso.
Non ti auguro, ovviamente, "buon lavoro", ma tanto otium e tanti bagordi (però senza eccedere..:)
J. G.