Guerre à la guerre
[1999]
Parole e musica di Nelly Naël ed Éric Bouad
Inno dell’Association Républicaine des Anciens Combattants (A.R.A.C.), interpretato dalla cantante e musicista Noëlla, nome d’arte di Nelly Naël.
Testo pubblicato sul giornale dell’associazione, “Le Réveil des combattants”, e trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero orribile! Bollino “Bleah!”
L’Association Républicaine des Anciens Combattants, fondata nel 1917 da ex combattenti militanti dell’Internazionale Operaia o del Partito Comunista francese (tra loro lo scrittore Henri Barbusse, biografo di Stalin che il dittatore fece ammazzare nel 1936, e Paul Vaillant-Couturier, scrittore, giornalista e militante comunista), meritava certo qualcosa di meglio!
Parole e musica di Nelly Naël ed Éric Bouad
Inno dell’Association Républicaine des Anciens Combattants (A.R.A.C.), interpretato dalla cantante e musicista Noëlla, nome d’arte di Nelly Naël.
Testo pubblicato sul giornale dell’associazione, “Le Réveil des combattants”, e trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero orribile! Bollino “Bleah!”
L’Association Républicaine des Anciens Combattants, fondata nel 1917 da ex combattenti militanti dell’Internazionale Operaia o del Partito Comunista francese (tra loro lo scrittore Henri Barbusse, biografo di Stalin che il dittatore fece ammazzare nel 1936, e Paul Vaillant-Couturier, scrittore, giornalista e militante comunista), meritava certo qualcosa di meglio!
C'est en novembre 17
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 16/1/2013 - 08:42
Il fait soleil dans le monde
[1978]
Testo trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero terribile! Testo recitato su di un tappeto sonoro simile alle Variazioni Goldberg di Bach!
Urge bollino “Bleah!”
Testo trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero terribile! Testo recitato su di un tappeto sonoro simile alle Variazioni Goldberg di Bach!
Urge bollino “Bleah!”
Il fait soleil quelque part dans le monde
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 16/1/2013 - 08:19
Outsiders
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
We are just outsiders,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 17:18
Percorsi:
Streghe
I Will Hide Away
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
I’m scared of the face,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 16:37
Percorsi:
Streghe
Vinegar Tom
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Oh Vinegar Tom, does the dark, cold, night,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 15:55
Percorsi:
Streghe
Elizabeth Clarke
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
And the wind blows hard,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 14:36
Percorsi:
Streghe
I Am a Feminist
[2010]
Lyrics & Music by Glad Judy
Album: Live at the Kasa Sutra (EP)
From the Live at the Kasa Sutra EP, Taylor and I were trying to find a song to include on the Land Salmon Vol. II (a compilation of incredible Bellingham musicians), and just recorded a short EP instead.
I Am A Feminist represents all that is Glad Judy. Feminism! Improvisation. Long notes. Rhyming!
Also, ending issues of gender-motivated violence, patriarchy and its meaner, older sibling kyriarchy, hate and self-doubt, are not just up to me. It's up to all of us.
Lyrics & Music by Glad Judy
Album: Live at the Kasa Sutra (EP)
From the Live at the Kasa Sutra EP, Taylor and I were trying to find a song to include on the Land Salmon Vol. II (a compilation of incredible Bellingham musicians), and just recorded a short EP instead.
I Am A Feminist represents all that is Glad Judy. Feminism! Improvisation. Long notes. Rhyming!
Also, ending issues of gender-motivated violence, patriarchy and its meaner, older sibling kyriarchy, hate and self-doubt, are not just up to me. It's up to all of us.
Well, I
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/1/2013 - 10:23
Paix aux hommes de bonne volonté
[1988]
Scritta da Alec Mansion (musicista belga), Roger Jouret (in arte Plastic Bertrand) e Pierre Delanoë (grande paroliere francese)
Canzone recitata dal grande attore inglese (1921-2004), artista poliedrico e poliglotta.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Alec Mansion (musicista belga), Roger Jouret (in arte Plastic Bertrand) e Pierre Delanoë (grande paroliere francese)
Canzone recitata dal grande attore inglese (1921-2004), artista poliedrico e poliglotta.
Testo trovato su Bide & Musique
Le soleil va se lever de l'autre côté de la montagne
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 10:18
Slave of God
[2009]
Album: Revolted Masses Demo 2009
Track 2, from Revolted Masses first, self-titled demo (2009)
Album: Revolted Masses Demo 2009
Track 2, from Revolted Masses first, self-titled demo (2009)
Pray to the monarch of your soul
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/1/2013 - 09:49
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Pourquoi les hommes
[1982]
Parole e musica di François d’Aime.
Testo trovato su Bide & Musique
Un solo 45 giri all’attivo, sul lato A questa canzone pacifista che quasi quasi si merita il bollino “Bleah!”.
Sfido io che il ragazzino non si è più risentito!
A chi fosse sfuggito, “bide” – il nome del sito da cui ho tratto questo e altri testi – significa “fiasco”…
Parole e musica di François d’Aime.
Testo trovato su Bide & Musique
Un solo 45 giri all’attivo, sul lato A questa canzone pacifista che quasi quasi si merita il bollino “Bleah!”.
Sfido io che il ragazzino non si è più risentito!
A chi fosse sfuggito, “bide” – il nome del sito da cui ho tratto questo e altri testi – significa “fiasco”…
Y a les canons qui grondent
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 09:32
Touchez pas à la mer
[1987]
Parole e musica di Antoine
Arrangiamenti di Jean-Daniel Mercier
Interpretata insiema al coro Les Petits Chanteurs d’Asnières
Parole e musica di Antoine
Arrangiamenti di Jean-Daniel Mercier
Interpretata insiema al coro Les Petits Chanteurs d’Asnières
La mer m´a dit "Antoine, toi qui chantes à la radio
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 09:01
Ce monde existe
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli, leader de Les Problèmes (di lì a poco diventati “Les Charlots”), la band che accompagnava stabilmente Antoine.
Nel disco “Antoine rencontre Les Problèmes”
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli, leader de Les Problèmes (di lì a poco diventati “Les Charlots”), la band che accompagnava stabilmente Antoine.
Nel disco “Antoine rencontre Les Problèmes”
Je veux te parler des ciels d´été
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 08:50
Ballade à Luis Rego, prisonnier politique
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
E sarà proprio Antoine a reinterpretare questa canzone nell’album dello stesso anno intitolato “Antoine rencontre Les Problèmes”
Testo trovato su Bide & Musique
Luis Rego, attore e musicista francese, è nato nel 1943 a Lisbona.
Nel 1960, a soli 17 anni, scappò dal Portogallo per non partire militare nella guerra d’Angola. Rifugiatosi in Francia, divenne chitarrista nel gruppo beat Les Problèmes, poi Les Charlots, che erano il gruppo stabile che accompagnava Antoine. Tornato in patria nel 1966, Riego fu arrestato per diserzione e imprigionato per qualche mese. I suoi compagni gli dedicarono questa canzone.
Non ho idea... (continua)
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
E sarà proprio Antoine a reinterpretare questa canzone nell’album dello stesso anno intitolato “Antoine rencontre Les Problèmes”
Testo trovato su Bide & Musique
Luis Rego, attore e musicista francese, è nato nel 1943 a Lisbona.
Nel 1960, a soli 17 anni, scappò dal Portogallo per non partire militare nella guerra d’Angola. Rifugiatosi in Francia, divenne chitarrista nel gruppo beat Les Problèmes, poi Les Charlots, che erano il gruppo stabile che accompagnava Antoine. Tornato in patria nel 1966, Riego fu arrestato per diserzione e imprigionato per qualche mese. I suoi compagni gli dedicarono questa canzone.
Non ho idea... (continua)
Il nous faut partir
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 08:36
On s'en fout
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
Testo trovato su Bide & Musique
Tipico pezzo beat che nel testo ricorda “Che colpa abbiamo noi” ma un po’ più esplicito del successo de The Rokes…
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
Testo trovato su Bide & Musique
Tipico pezzo beat che nel testo ricorda “Che colpa abbiamo noi” ma un po’ più esplicito del successo de The Rokes…
On nous traite de farfelus
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 14/1/2013 - 17:15
We Are Not Evil
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
We are not evil, we are not unkind,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 14/1/2013 - 15:23
Percorsi:
Streghe
Impossible Times
[2012]
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
Parole di Darren Hayman
Musica di Darren Hayman, insieme a “The Long Parliament”, il gruppo di musicisti che l’accompagnano in questo concept album.
Album “The Violence”
“The Violence, ultimo degli album di Hayman, prosegue sulla strada del concept che caratterizza tutta la produzione solista dell’ex Hefner, concentrandosi in modo originale e meritevole su una misconosciuta e tragica pagina della storia del XVII secolo: la persecuzione nei confronti delle “streghe” nell’Inghilterra rurale, in un torno d’anni in cui il paese era travagliato dalla Guerra Civile, per intenderci, quella in cui il Re venne messo a morte e sostituito dal “Lungo Parlamento” di Cromwell.” (Andrea Cornale su OndaRock)
The Violence is a 20-song, double LP chronicling the 17th century Essex Witch Trials during the English Civil Wars.
Between 1644 and 1646, approximately 300 women were... (continua)
We are alive, through impossible times,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 14/1/2013 - 12:21
Percorsi:
Streghe
Mi 'nni vaju 'nta la luna
[1971]
Scritta da Ciccio e Concettina Busacca
Written by Ciccio and Concettina Busacca
Prima pubblicazione e incisione:
First published and recorded:
1972 - 45 Dischi del Sole LR 45/18
Mi 'nni vaju 'nta la luna / Comu canciari stu mundu
Storia di Ciccio (che andò sulla Luna con una 600 Multipla)
di Riccardo Venturi.
Francesco Busacca, detto Ciccio (o meglio, Cicciu), nato a Paternò in provincia di Catania il 15 febbraio 1925, girava la Sicilia, anche nei paesi più sperduti e dimenticati, a bordo della sua vecchia Fiat 600 Multipla col tetto apribile. A bordo aveva poche cose: un paio di chitarre, delle corde di ricambio e il tabellone che illustrava le storie che raccontava in musica. I disegni se li faceva da sé; le storie, a volte, le scriveva assieme alla sorella Concettina. Era un cantastorie, ma non di quelli come oggi si compiacciono (spesso a sproposito) di essere definiti... (continua)
Scritta da Ciccio e Concettina Busacca
Written by Ciccio and Concettina Busacca
Prima pubblicazione e incisione:
First published and recorded:
1972 - 45 Dischi del Sole LR 45/18
Mi 'nni vaju 'nta la luna / Comu canciari stu mundu
Storia di Ciccio (che andò sulla Luna con una 600 Multipla)
di Riccardo Venturi.
Francesco Busacca, detto Ciccio (o meglio, Cicciu), nato a Paternò in provincia di Catania il 15 febbraio 1925, girava la Sicilia, anche nei paesi più sperduti e dimenticati, a bordo della sua vecchia Fiat 600 Multipla col tetto apribile. A bordo aveva poche cose: un paio di chitarre, delle corde di ricambio e il tabellone che illustrava le storie che raccontava in musica. I disegni se li faceva da sé; le storie, a volte, le scriveva assieme alla sorella Concettina. Era un cantastorie, ma non di quelli come oggi si compiacciono (spesso a sproposito) di essere definiti... (continua)
Vi saluto cari amici
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2013 - 02:07
The Police: Every Breath You Take
(1983)
The Police
Album: Synchronicity
Words and music by Sting
La canzone dello stalker
Questo classico dei Police è una delle canzoni più famose e più fraintese della musica pop. Al primo ascolto può sembrare una confortante canzone d'amore, ma si tratta di ben altro. Il protagonista della canzone è in realtà un personaggio sinistro, completamente ossessionato dalla donna "amata" a cui si rivolge, di cui osserva, come una sorta di grande fratello, ogni respiro ed ogni mossa.
Una volta una coppia fermò Sting dicendogli: "Adoriamo la tua canzone. E' stata la nostra canzone al nostro matrimonio!", "Beh" - pensò il cantante - "buona fortuna...".
Ora guardate il video in bianco e nero. Se davvero è una canzone d'amore, perché quell'espressione accigliata?
La grandiosità del testo sta nel fatto di essere costruito a partire da alcuni dei più triti luoghi comuni delle più classiche... (continua)
The Police
Album: Synchronicity
Words and music by Sting
La canzone dello stalker
Questo classico dei Police è una delle canzoni più famose e più fraintese della musica pop. Al primo ascolto può sembrare una confortante canzone d'amore, ma si tratta di ben altro. Il protagonista della canzone è in realtà un personaggio sinistro, completamente ossessionato dalla donna "amata" a cui si rivolge, di cui osserva, come una sorta di grande fratello, ogni respiro ed ogni mossa.
Una volta una coppia fermò Sting dicendogli: "Adoriamo la tua canzone. E' stata la nostra canzone al nostro matrimonio!", "Beh" - pensò il cantante - "buona fortuna...".
Ora guardate il video in bianco e nero. Se davvero è una canzone d'amore, perché quell'espressione accigliata?
La grandiosità del testo sta nel fatto di essere costruito a partire da alcuni dei più triti luoghi comuni delle più classiche... (continua)
Every breath you take
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 14/1/2013 - 00:12
وحدتنا الوطنية (We7detna)
In mancanza del testo in arabo ne forniamo al momento un'immagine.
inviata da DonQuijote82 13/1/2013 - 19:25
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Abuso Di Donna
[2010]
Music by Tallulah Kidd
This violin track is about Domestic Violence..
Music by Tallulah Kidd
This violin track is about Domestic Violence..
[Instrumental]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 13/1/2013 - 18:42
Nuraxi
[1996]
Album:A sa muta
Versos: FABIO CORONAS
Musica: MARCO CAU
Arranzamentos: ASKRA
NURAXI FIGUS, il cavallo di battaglia del gruppo scritto da Fabio Coronas, denunciava in tempi non sospetti, la pietosa condizione a cui erano costretti a sottostare i minatori del Sulcis che protestavano davanti a Montecitorio con lo slogan "Meglio sottoterra che su un’Italia di merda"
Album:A sa muta
Versos: FABIO CORONAS
Musica: MARCO CAU
Arranzamentos: ASKRA
NURAXI FIGUS, il cavallo di battaglia del gruppo scritto da Fabio Coronas, denunciava in tempi non sospetti, la pietosa condizione a cui erano costretti a sottostare i minatori del Sulcis che protestavano davanti a Montecitorio con lo slogan "Meglio sottoterra che su un’Italia di merda"
Una oke, s'intendet su lamentu,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 13/1/2013 - 17:09
Avdei Far'oh
[2010]
Album: Seeds of Revolt Demo - EP
Album: Seeds of Revolt Demo - EP
Another day, in this deserted hell
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 13/1/2013 - 10:31
Don Michè
11/1/2013
Sull'aria di "Don Raffaè" di Fabrizio De André.
Ma sì, dai. Proprio carini quei due, li si direbbe culo e camicia. Inesistenti l'uno senza l'altro. E pensare che qualcuno ancora credeva che il sig. Santoro Michele fosse un "resistente", il baluardo della "libera informazione democratica & di sinistra" in tivvù, il martire cacciato fuori dalla Rai grazie alle manovre di Silvio Berlusconi, genio del male. E' andata a finire che, la sera del 10 gennaio 2013, il "martire" s'è fatto una bella slinguazzata proprio col suo mortàl nemico, creandogli praticamente un consenso da risorgente. E, dobbiamo dire, la cosa in fondo non ci stupisce affatto. Santoro, quello che in gioventù voleva "servire il popolo", ha servito alla perfezione soltanto una cosa: se stesso. L'altra sera, con la sua "performance" nella quale lui e il fascista forcaiolo Travaglio sono stati letteralmente ridicolizzati... (continua)
Sull'aria di "Don Raffaè" di Fabrizio De André.
Ma sì, dai. Proprio carini quei due, li si direbbe culo e camicia. Inesistenti l'uno senza l'altro. E pensare che qualcuno ancora credeva che il sig. Santoro Michele fosse un "resistente", il baluardo della "libera informazione democratica & di sinistra" in tivvù, il martire cacciato fuori dalla Rai grazie alle manovre di Silvio Berlusconi, genio del male. E' andata a finire che, la sera del 10 gennaio 2013, il "martire" s'è fatto una bella slinguazzata proprio col suo mortàl nemico, creandogli praticamente un consenso da risorgente. E, dobbiamo dire, la cosa in fondo non ci stupisce affatto. Santoro, quello che in gioventù voleva "servire il popolo", ha servito alla perfezione soltanto una cosa: se stesso. L'altra sera, con la sua "performance" nella quale lui e il fascista forcaiolo Travaglio sono stati letteralmente ridicolizzati... (continua)
Io mi chiamo Michele Santoro
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/1/2013 - 14:47
Canzone arrabbiata
Ciao Mariangela
Ieri, all'età di 71 anni, è scomparsa Mariangela Melato in seguito a una grave malattia. Su questa pagina, dedicata alla canzone-simbolo del "Film d'amore e d'anarchia" di Lina Wertmüller e interpretato da Mariangela Melato e da Giancarlo Giannini (una delle "coppie cinematografiche" maggiori del cinema italiano), canzone peraltro interpretata originariamente da Anna Melato, sorella di Mariangela, anche CCG/AWS vuole ricordarla. Ricordarla non soltanto come una delle più grandi attrici del cinema e del teatro italiano, ma anche come una persona brava, simpatica e onesta. Erano queste, del resto, le qualità alle quali la stessa Melato più teneva.
Ieri, all'età di 71 anni, è scomparsa Mariangela Melato in seguito a una grave malattia. Su questa pagina, dedicata alla canzone-simbolo del "Film d'amore e d'anarchia" di Lina Wertmüller e interpretato da Mariangela Melato e da Giancarlo Giannini (una delle "coppie cinematografiche" maggiori del cinema italiano), canzone peraltro interpretata originariamente da Anna Melato, sorella di Mariangela, anche CCG/AWS vuole ricordarla. Ricordarla non soltanto come una delle più grandi attrici del cinema e del teatro italiano, ma anche come una persona brava, simpatica e onesta. Erano queste, del resto, le qualità alle quali la stessa Melato più teneva.
CCG/AWS Staff 12/1/2013 - 14:35
Fiori
Chanson italienne – Fiori – Sergio Endrigo – 1988
Texte de Sergio Endrigo
Musique de Sergio Endrigo et Rocco De Rosa
Un extraordinaire emploi de la métaphore connote ce morceau, à mon avis particulièrement émouvant.
Je n'ai pu l'écouter pour la première fois seulement que très récemment, sans en connaître par avance le texte (introuvable - que je sache - même dans si riche et très soigné site officiel de l'artiste)… et je ne m'attendais certes pas, étant donné l'incipit exquisément « floral » en syntonie avec le titre, sa « éclosion » progressive (c'est le cas de le dire !), à surprise, dans une dénonciation anti-guerre très dure, puissante, vigoureuse mais capable, en même temps, d'être toujours profondément poétique.
À l'égal de « Stations », une autre CCG de grand impact offerte par Endrigo, ces « Fleurs » ont la malchance de faire partie de l'album peut-être le plus méconnu de l'artiste... (continua)
Texte de Sergio Endrigo
Musique de Sergio Endrigo et Rocco De Rosa
Un extraordinaire emploi de la métaphore connote ce morceau, à mon avis particulièrement émouvant.
Je n'ai pu l'écouter pour la première fois seulement que très récemment, sans en connaître par avance le texte (introuvable - que je sache - même dans si riche et très soigné site officiel de l'artiste)… et je ne m'attendais certes pas, étant donné l'incipit exquisément « floral » en syntonie avec le titre, sa « éclosion » progressive (c'est le cas de le dire !), à surprise, dans une dénonciation anti-guerre très dure, puissante, vigoureuse mais capable, en même temps, d'être toujours profondément poétique.
À l'égal de « Stations », une autre CCG de grand impact offerte par Endrigo, ces « Fleurs » ont la malchance de faire partie de l'album peut-être le plus méconnu de l'artiste... (continua)
FLEURS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/1/2013 - 22:38
Il Bambino di gesso
Chanson italienne – Il Bambino di gesso - Sergio Endrigo
Texte de Gianni Rodari
Musique de Sergio Endrigo e Luis Bacalov
« Un jour quelqu'un a eu l'idée de faire ce disque, mais personne ne se rappelle plus qui c'était. De toute façon maintenant, le disque est et les mots ont été écrits par Gianni Rodari, les musiques par Luis Bacalov et d'Endrigo. Les enfants qui ont chanté sont Annapaola et Giovanni Bacalov, Cristiana (fille de Nora Orlandi), Claudia Endrigo, Giorgia Lepore, Manuela et Maura (les jumelles de Cianciarelli), Silvia Somigli et Laura Pierazzuoli qui malheureusement n'a pas pu finir le disque parce qu'au moment crucial, elle a attrapé la rougeole. Tous ont été instruits et dirigés par Nora Orlandi. Les voix qui ne chantent pas mais parlent sont des personnes qui passaient par hasard et ont voulu dire un mot.
Les arrangements – c'est-à-dire tous les sons qu'on entend sur... (continua)
Texte de Gianni Rodari
Musique de Sergio Endrigo e Luis Bacalov
« Un jour quelqu'un a eu l'idée de faire ce disque, mais personne ne se rappelle plus qui c'était. De toute façon maintenant, le disque est et les mots ont été écrits par Gianni Rodari, les musiques par Luis Bacalov et d'Endrigo. Les enfants qui ont chanté sont Annapaola et Giovanni Bacalov, Cristiana (fille de Nora Orlandi), Claudia Endrigo, Giorgia Lepore, Manuela et Maura (les jumelles de Cianciarelli), Silvia Somigli et Laura Pierazzuoli qui malheureusement n'a pas pu finir le disque parce qu'au moment crucial, elle a attrapé la rougeole. Tous ont été instruits et dirigés par Nora Orlandi. Les voix qui ne chantent pas mais parlent sont des personnes qui passaient par hasard et ont voulu dire un mot.
Les arrangements – c'est-à-dire tous les sons qu'on entend sur... (continua)
L'ENFANT DE CRAIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/1/2013 - 18:39
Il cavaliere senza morte
THE DEADLESS KNIGHT is a song of the Italian artist Davide van de Sfroos, sung in Lombard dialect.
The story tells about a warrior and his life metaphorically pictured through a series of war mythologies; the man killed many human being during fight and faced many obstacles during his life. He believed in those who told him the war was a good thing, the war was holy, and any time he tried to fight the best he could to get his place in paradise.
He sees the time passing and changing but the idea of war always remains the same, and he seems to be asking "When will this end?"
The story tells about a warrior and his life metaphorically pictured through a series of war mythologies; the man killed many human being during fight and faced many obstacles during his life. He believed in those who told him the war was a good thing, the war was holy, and any time he tried to fight the best he could to get his place in paradise.
He sees the time passing and changing but the idea of war always remains the same, and he seems to be asking "When will this end?"
THE DEADLESS KNIGHT
(continua)
(continua)
11/1/2013 - 12:09
Sotto la croce Mmaria
grazie Donqui per questo bel contributo. Questa visione di Maria si trova in tanti canti della religiosità popolare, ad esempio nella canzone toscana Maria la stava in casa (La passione).
Lorenzo 11/1/2013 - 11:03
The fin du monde
[1979]
Scritta da Gaya Bécaud e Basil Leroux
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce, nell’album “The fin du monde”, genere elettronicadancesperimentale
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Gaya Bécaud e Basil Leroux
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce, nell’album “The fin du monde”, genere elettronicadancesperimentale
Testo trovato su Bide & Musique
Bon, c'est la… c'est la fin du monde
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/1/2013 - 09:00
Critique du chapitre 3 (du Livre de l'Écclésiaste)
11 gennaio 2013
CRITICA DEL TERZO CAPITOLO (DELLA QOHELET)
(continua)
(continua)
11/1/2013 - 00:04
Le mercenaire de Marseille
[1985]
Parole e musica di Richard Berry
Testo trovato su Bide & Musique
Un sarcasmo che mi ha ricordato Aux armes etc. e Parachutiste…
Parole e musica di Richard Berry
Testo trovato su Bide & Musique
Un sarcasmo che mi ha ricordato Aux armes etc. e Parachutiste…
Il était mercenaire comme d'autres sont marins,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 16:09
Tout va très bien
[1982]
Scritta da Pierre-André Dousset, autore e compositore francese, e Rika Zaraï, cantante israeliana che ha fatto tutta la sua carriera in Francia.
Testo trovato su Bide & Musique
Ancora abbastanza attuale, n'est-ce pas?
La “navette” nell’ultima strofa è ovviamente la navetta spaziale americana Columbia, che aveva iniziato le sue missioni nel 1981.
Scritta da Pierre-André Dousset, autore e compositore francese, e Rika Zaraï, cantante israeliana che ha fatto tutta la sua carriera in Francia.
Testo trovato su Bide & Musique
Ancora abbastanza attuale, n'est-ce pas?
“Con gli stessi soldi ieri ho fatto il pieno all’auto e oggi ci ho caricato l’accendino…Grazie, signori presidenti!”
“A colpi di manganelli e di blindati ho ridecorato tutta casa, ed ora non ho più paura dei furti perché dormo tranquilla nella mia prigione… Grazie, signori presidenti!”
“E’ facile distinguere i cattivi dai buoni: i cattivi sono quelli che fanno la guerra e i buoni quelli che forniscono i fucili… Grazie, signori presidenti!”
“A colpi di manganelli e di blindati ho ridecorato tutta casa, ed ora non ho più paura dei furti perché dormo tranquilla nella mia prigione… Grazie, signori presidenti!”
“E’ facile distinguere i cattivi dai buoni: i cattivi sono quelli che fanno la guerra e i buoni quelli che forniscono i fucili… Grazie, signori presidenti!”
La “navette” nell’ultima strofa è ovviamente la navetta spaziale americana Columbia, che aveva iniziato le sue missioni nel 1981.
Avec l'argent, hier, du plein d'essence
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 15:50
L'apocalypse, c'est dans ta tête
[1982]
Scritta da Gaya Bécaud e Paul Breslin
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce nell’album “Gaya’ Soundforce 3”, genere elettronicadancesperimentale (?)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Gaya Bécaud e Paul Breslin
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce nell’album “Gaya’ Soundforce 3”, genere elettronicadancesperimentale (?)
Testo trovato su Bide & Musique
T'es allongé sur ton lit, bien au chaud avec une bonne couverture.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 14:35
Ouvrez les frontières
[1988]
Scritta da Michel Robakowski e Jean-Claude Daigle.
Con la partecipazione di Patricia Journo, Nathalie ed il coro les Petits chanteurs d’Asnières, in favore della “Ligue internationale contre le racisme et l'antisémitisme” (LICRA)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Michel Robakowski e Jean-Claude Daigle.
Con la partecipazione di Patricia Journo, Nathalie ed il coro les Petits chanteurs d’Asnières, in favore della “Ligue internationale contre le racisme et l'antisémitisme” (LICRA)
Testo trovato su Bide & Musique
Ouvrez les frontières
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 14:15
Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)
[1976]
Parole di Maurice Druon (1918-2009), scrittore e uomo politico, membro della Resistenza francese, autore insieme a Joseph Kessel e Anna Marly del celeberrimo Chant des Partisans
Incisa su disco Pathé-Marconi nel 1976 ma sicuramente risalente alla fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta del lato A di un singolo realizzato per l’associazione “Union National des Evadés de Guerre” (UNEG). Sul lato B – naturalmente – il “Chant des Partisans”.
Testo trovato su Bide & Musique
Quelli che se lo prendono nel culo sono qui ovviamente nazisti e collaborazionisti di Vichy…
Ed il baritono d’opera comica Michel Dens dovette cantarla con una certa soddisfazione, visto che gli era personalmente capitato di rimanere prigioniero in Germania…
Parole di Maurice Druon (1918-2009), scrittore e uomo politico, membro della Resistenza francese, autore insieme a Joseph Kessel e Anna Marly del celeberrimo Chant des Partisans
Incisa su disco Pathé-Marconi nel 1976 ma sicuramente risalente alla fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta del lato A di un singolo realizzato per l’associazione “Union National des Evadés de Guerre” (UNEG). Sul lato B – naturalmente – il “Chant des Partisans”.
Testo trovato su Bide & Musique
Quelli che se lo prendono nel culo sono qui ovviamente nazisti e collaborazionisti di Vichy…
Ed il baritono d’opera comica Michel Dens dovette cantarla con una certa soddisfazione, visto che gli era personalmente capitato di rimanere prigioniero in Germania…
Un jour un homme se mit en tête
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 13:41
19
Yves Mourousi (1942-1998) non era un cantante o un musicista ma è stato un importante giornalista radiotelevisivo francese il quale – chissà perché – nel 1985 volle interpretare questa canzone…
Testo trovato su Bide & Musique
Testo trovato su Bide & Musique
DIX-NEUF
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 13:18
Let England Shake
I versi “Smile, smile Bobby, pack up your troubles” fanno chiaro riferimento ad una celebre “marching song” britannica del 1915.
"Pack Up Your Troubles in Your Old Kit-Bag, and Smile, Smile, Smile" fu scritta da George Asaf (pseudonimo del songwriter George Henry Powell, 1880-1951) con musica del di lui fratello Felix Powell. Nient’altro che un’allegra marcetta per tirar su il morale alla truppa e favorire nuovi arruolamenti per il Grande Macello… Però nei primi anni 60 il presentatore radiofonico Charles Chilton riprese questa e molte altre canzoni patriottarde e da trincea per la sua dissacrante commedia antimilitarista “Oh, What a Lovely War!”, subito trasposta in musical teatrale (Joan Littlewood) ed in film (Richard Attenborough) dove “Pack up your troubles” veniva cantato dai soldati feriti e mutilati appena arrivati alla stazione di Londra. Inutile sottolineare lo stridente... (continua)
"Pack Up Your Troubles in Your Old Kit-Bag, and Smile, Smile, Smile" fu scritta da George Asaf (pseudonimo del songwriter George Henry Powell, 1880-1951) con musica del di lui fratello Felix Powell. Nient’altro che un’allegra marcetta per tirar su il morale alla truppa e favorire nuovi arruolamenti per il Grande Macello… Però nei primi anni 60 il presentatore radiofonico Charles Chilton riprese questa e molte altre canzoni patriottarde e da trincea per la sua dissacrante commedia antimilitarista “Oh, What a Lovely War!”, subito trasposta in musical teatrale (Joan Littlewood) ed in film (Richard Attenborough) dove “Pack up your troubles” veniva cantato dai soldati feriti e mutilati appena arrivati alla stazione di Londra. Inutile sottolineare lo stridente... (continua)
Dead End 10/1/2013 - 11:39
Fred Karno's Army
anonimo
Nel film “Oh! What a Lovely War”, trasposizione cinematografica che nel 1969 Richard Attenborough fece della commedia radiofonica di Charles Chilton, già portata in teatro da Joan Littlewood, i soldati, assistendo alla messa, cantano “We are Fred Karno's Army” sull'aria dell'inno religioso “The Church's One Foundation”. Fred Karno, infatti, era un famoso comico inglese dell'epoca, impresario e scopritore di Chaplin a Stan Laurel. Ufficiali e crocerossine cantano le strofe dell'inno originale, musicato da Samuel Wesley su parole di Samuel Stone, nel 1866, mentre i fanti cantano la parodia, in un'alternanza che amplia l'effetto satirico. L'espressione Fred Karno's Army è rimasta ad indicare un gruppo caotico e male organizzato, l'equivalente italiano di un'Armata Brancaleone.
SIAMO L'ESERCITO DI FRED KARNO
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 11:12
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
anonimo
[19° secolo]
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 09:12
Баллада о любви
When the Deluge was over, and its current
(continua)
(continua)
inviata da Vyacheslav Chetin 9/1/2013 - 23:24
Marciar Marciar
Gentili signori, il testo non è di Alfredo Di Dio, ma del fratello Antonio Di Dio. mSilvia Caffari
msilvia.caffari@gmail.com 9/1/2013 - 22:17
Fortunate Son
un bel modo per dare un approccio alla comprensione delle canzoni, bravi ;)
Eldred 9/1/2013 - 22:07
Bla, bla, bla
Chanson italienne – Bla, bla, bla – Banco Del Mutuo Soccorso
Texte et musique : V. Nocenzi
Texte et musique : V. Nocenzi
BLA, BLA, BLA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2013 - 20:21
Le beau conscrit
anonimo
Questa una strofa di una delle tante canzoni di addio di un coscritto riportata nel volume “Les vieilles chansons populaires du Berry” a cura di Hugues Lapaire. L’edizione è del 1869, quindi precedente al lavoro di Julien Tiersot. Il riferimento alla partenza per l’America penso che contribuisca a datare la canzone più precisamente all’inizio del 700 quando, nel quadro della guerra di successione spagnola, le coalizioni guidate dai regni di Gran Bretagna e Francia si scontrarono anche in America, dove i francesi furono sonoramente sconfitti perdendo Port-Royal e la regione dell’Acadia.
“Je viens te faire mes adieux
Les larmes aux yeux, ma Rosalie
Je vais partir pour l'Amérique
Pour moi c'est un bien triste sort
Cela causera ma mort
Je ne regrette que Rosalie.”
Les larmes aux yeux, ma Rosalie
Je vais partir pour l'Amérique
Pour moi c'est un bien triste sort
Cela causera ma mort
Je ne regrette que Rosalie.”
Questa una strofa di una delle tante canzoni di addio di un coscritto riportata nel volume “Les vieilles chansons populaires du Berry” a cura di Hugues Lapaire. L’edizione è del 1869, quindi precedente al lavoro di Julien Tiersot. Il riferimento alla partenza per l’America penso che contribuisca a datare la canzone più precisamente all’inizio del 700 quando, nel quadro della guerra di successione spagnola, le coalizioni guidate dai regni di Gran Bretagna e Francia si scontrarono anche in America, dove i francesi furono sonoramente sconfitti perdendo Port-Royal e la regione dell’Acadia.
Dead End 9/1/2013 - 15:40
Taxi
Version française – TAXI – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne – Taxi – Banco Del Mutuo Soccorso – 1981
Chanson italienne – Taxi – Banco Del Mutuo Soccorso – 1981
TAXI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2013 - 15:19
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Parole e musica di Francis Lai e Pierre Barouh
Canzone realizzata in appoggio all’associazione “SOS Enfants Sans Frontières"
Con la partecipazione della Chorale des Enfants d’Asnières
Testo trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Veramente terribile, nonostante la sempre bella voce della Mouskouri…
La video clip – orribile almeno quanto la canzone, non fosse per i visi dei bimbi - fu girata niente popò di meno che da Claude Lelouch.