Supper's Ready
Ho conosciuto i Genesis grazie a mio fratello maggiore er ora a 47 anni suonati... ormai sono 30 anni che ascolto quasi esclusivamente Genesis. Un limite? Forse... ma sapete quando hai la scarica perchè hai trovato l'"amore" della tua vita? ecco... Il capire i testi è lo step successivo. Grazie, un lavoro notevole questa traduzione....
Valerio 5/9/2012 - 23:09
I Saw the Buildings
[2002]
Album “Journey” pubblicato nel 2004 ma registrato dal vivo – pensate un po’ – a Gallarate (Varese) e Chiari (Brescia) nel 2002.
Album “Journey” pubblicato nel 2004 ma registrato dal vivo – pensate un po’ – a Gallarate (Varese) e Chiari (Brescia) nel 2002.
I saw the buildings fall from the sky,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 15:43
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Give My Love to Marie
[1975]
Album “Tryin' Like the Devil” pubblicato nel 1976
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away, Dogs at Midnight e Black Lung.
Album “Tryin' Like the Devil” pubblicato nel 1976
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away, Dogs at Midnight e Black Lung.
I’m a black lung miner from east Tennessee,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 15:26
What Will There Be for the Children?
[1977]
Album “Ain't It Somethin'”
Album “Ain't It Somethin'”
What will there be for the children,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 15:17
Richland, Washington
[1977]
Album “Ain't It Somethin'”
Nell’impianto nucleare di Hanford, Washington, fu arricchito il plutonio per “Fat Man”, la bomba che il 9 agosto 1945 gli statunitensi fecero esplodere su Nagasaki uccidendo all’istante oltre 70.000 persone e ferendone altrettante…
Album “Ain't It Somethin'”
Nell’impianto nucleare di Hanford, Washington, fu arricchito il plutonio per “Fat Man”, la bomba che il 9 agosto 1945 gli statunitensi fecero esplodere su Nagasaki uccidendo all’istante oltre 70.000 persone e ferendone altrettante…
I used to live in Richland, Washington;
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 14:59
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
The Song of Chief Joseph
[2003]
Album “Journey” pubblicato nel 2004
Hin-mah-too-yah-lat-kekt – “Tuono che scende tumultuoso dalla mantagna” nella lingua dei Niimíipu, i “Nez Perce” - meglio conosciuto come “Chief Joseph”, è stato un importante capo di quella tribù di nativi nordamericani originaria dell’attuale Oregon. Suo padre già nella prima metà dell’800 aveva deciso di non opporsi ai bianchi invasori ma di stringere accordi con essi. Fu così che ai Nez Perce – che per giunta si erano convertiti al cristianesimo – fu concesso di restare in una limitata area originaria tra Oregon e Idaho. Non durò molto. La “febbre dell’oro” travolse ogni patto e ai nativi fu imposto un territorio ancora più risicato, insufficiente per la loro sopravvivenza già minacciata dalle torme dei cercatori. Chief Joseph si oppose all’abuso ma, come suo padre, scelse di non combattere. Un provvedimento federale diede ragione... (continua)
Album “Journey” pubblicato nel 2004
Hin-mah-too-yah-lat-kekt – “Tuono che scende tumultuoso dalla mantagna” nella lingua dei Niimíipu, i “Nez Perce” - meglio conosciuto come “Chief Joseph”, è stato un importante capo di quella tribù di nativi nordamericani originaria dell’attuale Oregon. Suo padre già nella prima metà dell’800 aveva deciso di non opporsi ai bianchi invasori ma di stringere accordi con essi. Fu così che ai Nez Perce – che per giunta si erano convertiti al cristianesimo – fu concesso di restare in una limitata area originaria tra Oregon e Idaho. Non durò molto. La “febbre dell’oro” travolse ogni patto e ai nativi fu imposto un territorio ancora più risicato, insufficiente per la loro sopravvivenza già minacciata dalle torme dei cercatori. Chief Joseph si oppose all’abuso ma, come suo padre, scelse di non combattere. Un provvedimento federale diede ragione... (continua)
I have no ponies left to ride,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 14:37
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Non uccidere
I Barrittas: Non uccidere / L'anellino (1965)
(Colombini-Scoponi)
(Colombini-Scoponi)
NON UCCIDERE
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/9/2012 - 14:04
Snoopy vs. The Red Baron
SNOOPY CONTRO IL BARONE ROSSO
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/9/2012 - 12:55
Are They Gonna Make Us Outlaws Again?
[1976]
Album “Tryin' Like the Devil”
Testo trovato su Mudcat Café
Interpretata anche da Hazel Dickens
Album “Tryin' Like the Devil”
Testo trovato su Mudcat Café
Interpretata anche da Hazel Dickens
So you never picked no peaches
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 11:58
The Charge on Mother Jones
[1913]
Canzone che nel saggio del ricercatore folklorico Archie Green intitolato “Only a Miner: Studies in Recorded Coal-Mining Songs” (University of Illinois Press, 1972) è attribuita a tal William M. Rogers, probabilmente testimone diretto dell’episodio.
Nell’album di Utah Phillips intitolato “Making Speech Free” del 2000
Testo trovato su Mudcat Café
Pochi mesi prima del Ludlow Massacre Mary Harris Jones, l’instancabile ed ormai anziana insegnante ed organizzatrice sindacale meglio nota con il nome di battaglia di “Mother Jones”, fu arrestata in Colorado mentre era impegnata ad aiutare i minatori in sciopero. Aveva già 76 anni e veniva da esperienze fondamentali e anche terribili per il movimento dei lavoratori, come il massacro di Virden, Illinois, del 1898, dove sette minatori furono uccisi dalle guardie della compagnia, come la “Children's Crusade” del 1901-03, la... (continua)
Canzone che nel saggio del ricercatore folklorico Archie Green intitolato “Only a Miner: Studies in Recorded Coal-Mining Songs” (University of Illinois Press, 1972) è attribuita a tal William M. Rogers, probabilmente testimone diretto dell’episodio.
Nell’album di Utah Phillips intitolato “Making Speech Free” del 2000
Testo trovato su Mudcat Café
Pochi mesi prima del Ludlow Massacre Mary Harris Jones, l’instancabile ed ormai anziana insegnante ed organizzatrice sindacale meglio nota con il nome di battaglia di “Mother Jones”, fu arrestata in Colorado mentre era impegnata ad aiutare i minatori in sciopero. Aveva già 76 anni e veniva da esperienze fondamentali e anche terribili per il movimento dei lavoratori, come il massacro di Virden, Illinois, del 1898, dove sette minatori furono uccisi dalle guardie della compagnia, come la “Children's Crusade” del 1901-03, la... (continua)
The patriotic soldiers came marching down the pike,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 11:47
Brother Is Gone
[2012]
Album “Election Special”
Per Ry Cooder le prossime elezioni presidenziali americane saranno un evento centrale per la storia degli USA e del mondo. E così ha pensato di farci su un album, al suo modo.
Canzone questa che trasferisce il mito del “patto col diavolo” dalla figura del bluesman negro (il Robert Johnson di “Cross Road Blues”) a quella di Charles G. Koch and David H. Koch, i “Kock Brothers”, miliardari americani esponenti della destra ultraliberista, lobbisti ispiratori e fondatori di think tank come il famigerato Cato Institute, quelli che in nome della dittatura del “libero” mercato (ma quando mai è stato libero?) vorrebbero l’eliminazione totale di ogni sistema di Welfare, comprese quel po’ di sanità e di scuole pubbliche che sono rimaste negli USA, ma anche di ogni controllo federale. I fratelli Koch hanno raggranellato le loro immense fortune trafficando... (continua)
Album “Election Special”
Per Ry Cooder le prossime elezioni presidenziali americane saranno un evento centrale per la storia degli USA e del mondo. E così ha pensato di farci su un album, al suo modo.
Canzone questa che trasferisce il mito del “patto col diavolo” dalla figura del bluesman negro (il Robert Johnson di “Cross Road Blues”) a quella di Charles G. Koch and David H. Koch, i “Kock Brothers”, miliardari americani esponenti della destra ultraliberista, lobbisti ispiratori e fondatori di think tank come il famigerato Cato Institute, quelli che in nome della dittatura del “libero” mercato (ma quando mai è stato libero?) vorrebbero l’eliminazione totale di ogni sistema di Welfare, comprese quel po’ di sanità e di scuole pubbliche che sono rimaste negli USA, ma anche di ogni controllo federale. I fratelli Koch hanno raggranellato le loro immense fortune trafficando... (continua)
We met old Satan down where the two roads cross.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 10:20
Facciamo l'amore non la guerra
Davide e Sara
Non siamo come voi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/9/2012 - 09:58
Black Lung
[1969]
Nel disco collettivo “Strange Creek Singers” pubblicato nel 1970 dalla Arhoolie Records.
La Dickens era qui in formazione con Mike Seeger, Tracy Schwarz, Alice Gerrard e Lamar Grier.
Testo trovato su YouTube
Una canzone autobiografica giacchè la Dickens fu costretta ad assistere alla terribile agonia del fratello Thurman, minatore, morto di pneumoconiosi e di povertà, non avendo i soldi per potersi curare. (da "Working Girl Blues", autobiografia di hazel Dickens pubblicata nel 2008)
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away e Dogs at Midnight.
Nel disco collettivo “Strange Creek Singers” pubblicato nel 1970 dalla Arhoolie Records.
La Dickens era qui in formazione con Mike Seeger, Tracy Schwarz, Alice Gerrard e Lamar Grier.
Testo trovato su YouTube
Una canzone autobiografica giacchè la Dickens fu costretta ad assistere alla terribile agonia del fratello Thurman, minatore, morto di pneumoconiosi e di povertà, non avendo i soldi per potersi curare. (da "Working Girl Blues", autobiografia di hazel Dickens pubblicata nel 2008)
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away e Dogs at Midnight.
He's had more hard luck than most men could stand
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 09:11
Kill Your Sons
Album: Sally Can't Dance (1974)
As a teenager, Lou Reed was sent to a mental hospital for psychiatric care when he was caught engaging in homosexual activity. While there, he received electroconvulsive therapy - shock treatment. The treatments left Reed feeling like a "vegetable," and he said that it caused him to lose his memory and his ability to concentrate enough to read: hence the lyrics, "But every time you tried to read a book you couldn't get to page 17, because you forgot where you were so you couldn't even read."
Song Facts
As a teenager, Lou Reed was sent to a mental hospital for psychiatric care when he was caught engaging in homosexual activity. While there, he received electroconvulsive therapy - shock treatment. The treatments left Reed feeling like a "vegetable," and he said that it caused him to lose his memory and his ability to concentrate enough to read: hence the lyrics, "But every time you tried to read a book you couldn't get to page 17, because you forgot where you were so you couldn't even read."
Song Facts
All your two-bit psychiatrists
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 4/9/2012 - 22:44
Sognando
Beh, ma in fondo sia Galileo Galilei che Don Backy sono della provincia di Pisa... :-P
Riccardo Venturi 4/9/2012 - 16:44
Signornò
Singolo autoprodotto 1988
Lontano nel mondo mio
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/9/2012 - 16:41
Percorsi:
Disertori
America’s Poor
[2002]
“Ho cominciato a scrivere questa canzone nel 2002 durante tutti quegli scandali in cui i colletti bianchi delle grandi banche rubavano alla gente che li pagava per proteggerli e mentre un sacco di lavoratori venivano sbattuti fuori dalle imprese che delocalizzavano appena oltre la frontiera col Messico. E tutto questo solo per denaro, potere ed avidità.”
Dal libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
“Ho cominciato a scrivere questa canzone nel 2002 durante tutti quegli scandali in cui i colletti bianchi delle grandi banche rubavano alla gente che li pagava per proteggerli e mentre un sacco di lavoratori venivano sbattuti fuori dalle imprese che delocalizzavano appena oltre la frontiera col Messico. E tutto questo solo per denaro, potere ed avidità.”
Dal libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
Well you don't know my name
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/9/2012 - 11:21
La verbena anarquista
anonimo
[1905]
Los anarquistas 1904-1936. Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos. Con Guión de Osvaldo Bayer y la voz de Héctor Alterio
Los anarquistas 1904-1936. Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos. Con Guión de Osvaldo Bayer y la voz de Héctor Alterio
Recitado:
(continua)
(continua)
inviata da adriana 4/9/2012 - 11:06
Mother Jones' Will
Nel disco “Mother Jones' Will” del 1978, riedito nel 2011.
Testo trovato su Musical Traditions.
Giovane minatore sindacalizzato, nei primi anni 20 Nimrod Workman lavorò fianco a fianco con la leggendaria Mother Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World. Fu allora che Mother Jones ed altri attivisti cercarono di organizzare l’UMW nelle zone minerarie del sud-ovest del West Virginia. La risposta delle compagnie, dei loro agenti privati e “strikebreakers” e delle forze di polizia fu la stessa del 1912 (massacro di Paint Creek) e del 1914 (Ludlow Massacre). Ma nelle contee di Mingo e di Logan i minatori non si fecero cogliere di sorpresa e risposero armi in pugno agli agenti delle compagnie e alla polizia, prima resistendo a Matewan il 19 maggio 1920 (dove furono uccise sette guardie private)... (continua)
Testo trovato su Musical Traditions.
Giovane minatore sindacalizzato, nei primi anni 20 Nimrod Workman lavorò fianco a fianco con la leggendaria Mother Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World. Fu allora che Mother Jones ed altri attivisti cercarono di organizzare l’UMW nelle zone minerarie del sud-ovest del West Virginia. La risposta delle compagnie, dei loro agenti privati e “strikebreakers” e delle forze di polizia fu la stessa del 1912 (massacro di Paint Creek) e del 1914 (Ludlow Massacre). Ma nelle contee di Mingo e di Logan i minatori non si fecero cogliere di sorpresa e risposero armi in pugno agli agenti delle compagnie e alla polizia, prima resistendo a Matewan il 19 maggio 1920 (dove furono uccise sette guardie private)... (continua)
Well, I'm going to that Hart's Creek Mountain
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/9/2012 - 10:45
Black Lung Song
Nel disco “Mother Jones' Will” del 1978, riedito nel 2011.
Scritta da Nimrod Workman – nomen omen – nelle miniere del Kentucky dall’età di 14 anni e per oltre 40 anni, sindacalista, compagno di lotte della leggendaria Mother Jones e protagonista della “Battle of Blair Mountain” del 1921, il più sanguinoso scontro armato mai verificatosi negli USA dopo la Guerra Civile, quando nella contea di Logan, West Virginia, i minatori in sciopero si scontrarono in una vera e propria battaglia contro crumiri e forze dell’ordine. I morti furono più di un centinaio.
In seguito Nimrod Workman, avendo contratto silicosi e/o antracosi e/o pneumoconiosi come la maggior parte dei suoi compagni, si battè per il riconoscimento degli indennizzi per le malattie professionali. A partire dagli anni 70 divenne un apprezzato folksinger dalla ruvida, tesa, gemente voce blues, scavata come il suo viso consunto dalla vita e dal lavoro.
Scritta da Nimrod Workman – nomen omen – nelle miniere del Kentucky dall’età di 14 anni e per oltre 40 anni, sindacalista, compagno di lotte della leggendaria Mother Jones e protagonista della “Battle of Blair Mountain” del 1921, il più sanguinoso scontro armato mai verificatosi negli USA dopo la Guerra Civile, quando nella contea di Logan, West Virginia, i minatori in sciopero si scontrarono in una vera e propria battaglia contro crumiri e forze dell’ordine. I morti furono più di un centinaio.
In seguito Nimrod Workman, avendo contratto silicosi e/o antracosi e/o pneumoconiosi come la maggior parte dei suoi compagni, si battè per il riconoscimento degli indennizzi per le malattie professionali. A partire dagli anni 70 divenne un apprezzato folksinger dalla ruvida, tesa, gemente voce blues, scavata come il suo viso consunto dalla vita e dal lavoro.
Went into my place this morning
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/9/2012 - 09:42
They Will Never Keep Us Down
[1975]
Nel libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
E’ il brano che chiude la colonna sonora del bellissimo documentario di Barbara Kopple “Harlan County, U.S.A.”, vincitore dell’Oscar nel 1977.
Durante gli scontri ad Harlan County fu ucciso un manifestante, il giovane minatore Lawrence Jones. Le violenze furono rese possibili anche dal mancato sostegno allo sciopero da parte dei vertici federali dell’Union Mine Workers, all’epoca ancora occupati dal corrotto e dispotico W. A. "Tony" Boyle, mandante dell’assassinio del leader sindacale e suo acerrimo nemico Jock Yablonski.
Nel libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
E’ il brano che chiude la colonna sonora del bellissimo documentario di Barbara Kopple “Harlan County, U.S.A.”, vincitore dell’Oscar nel 1977.
Durante gli scontri ad Harlan County fu ucciso un manifestante, il giovane minatore Lawrence Jones. Le violenze furono rese possibili anche dal mancato sostegno allo sciopero da parte dei vertici federali dell’Union Mine Workers, all’epoca ancora occupati dal corrotto e dispotico W. A. "Tony" Boyle, mandante dell’assassinio del leader sindacale e suo acerrimo nemico Jock Yablonski.
United we stand, divided we fall,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/9/2012 - 09:09
Working Girl Blues
[1975]
Canzone sul lavoro femminile scritta da questa importante cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia.
In “Working Girl Blues”, la sua autobiografia scritta insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008.
Canzone sul lavoro femminile scritta da questa importante cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia.
In “Working Girl Blues”, la sua autobiografia scritta insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008.
Hey I got the early Monday morning working blues
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 15:47
The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)
[1969]
Joseph Albert "Jock" Yablonski (1910-1969), figlio di immigrati polacchi, è stato per due decenni il leader del sindacato dei minatori United Mine Workers in Pennsylvania. Suo padre, anche lui minatore, morì per un’esplosione in galleria. Leader carismatico e molto vicino alla base, già dai primi anni 60 Yablonski si scontrò con i vertici federali del sindacato ed in particolare con il presidente W. A. "Tony" Boyle, accusato di una gestione clientelare, corrotta e di essere più attento agli interessi delle compagnie che non a quelli dei lavoratori. Nel 1969 Yablonski sfidò apertamente Boyle candidandosi alle elezioni presidenziali del sindacato. Boyle sconfisse Yablonski ma questi denunciò al Ministero del Lavoro la natura fraudolenta di quella consultazione.
Il 31 dicembre 1969 tre killer assassinarono Jock Yablonski, la moglie Margaret e la figlia venticinquenne Charlotte... (continua)
Joseph Albert "Jock" Yablonski (1910-1969), figlio di immigrati polacchi, è stato per due decenni il leader del sindacato dei minatori United Mine Workers in Pennsylvania. Suo padre, anche lui minatore, morì per un’esplosione in galleria. Leader carismatico e molto vicino alla base, già dai primi anni 60 Yablonski si scontrò con i vertici federali del sindacato ed in particolare con il presidente W. A. "Tony" Boyle, accusato di una gestione clientelare, corrotta e di essere più attento agli interessi delle compagnie che non a quelli dei lavoratori. Nel 1969 Yablonski sfidò apertamente Boyle candidandosi alle elezioni presidenziali del sindacato. Boyle sconfisse Yablonski ma questi denunciò al Ministero del Lavoro la natura fraudolenta di quella consultazione.
Il 31 dicembre 1969 tre killer assassinarono Jock Yablonski, la moglie Margaret e la figlia venticinquenne Charlotte... (continua)
Clarksville Pennsylvania is not too far from here
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 14:30
Selciato
Casu M.
Da Ecco l'animale 2006
Da Ecco l'animale 2006
Guarda, guardali dove sono ora i loro ideali
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/9/2012 - 12:21
Soup Song
[1960?]
Non so se la canzone sia proprio di Cisco Houston o un brano di anonimo risalente magari alla Grande Depressione… Non fa comunque parte del “Little Red Songbook” dell’IWW.
Nell’album “Songs of the Open Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la prematura scomparsa del grande amico e collaboratore di Woody Guthrie.
Non so se la canzone sia proprio di Cisco Houston o un brano di anonimo risalente magari alla Grande Depressione… Non fa comunque parte del “Little Red Songbook” dell’IWW.
Nell’album “Songs of the Open Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la prematura scomparsa del grande amico e collaboratore di Woody Guthrie.
I'm spending my nights in the flophouse,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 09:38
Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)
[1910]
Sulla melodia della tradizionale “The Girl I Left Behind Me”
Canzone scritta da Matti Valentin Huhta, meglio conosciuto come T-Bone Slim (1880-1940), nato in Ohio da immigrati finlandesi. Come il più celebre Joel Emmanuel Hägglund, immigrato svedese, meglio conosciuto come Joe Hill, anche T.Bone Slim fu agitatore sindacale, poeta, musicista girovago, “hobo” e sono sue molte delle canzoni contenute nel “Little Red Songbook” dei Wobblies, gli Industrial Workers of the World (IWW), l’organizzazione operaia nata nel 1905 e che ebbe il suo culmine nei primi 20 anni del secolo passato.
Cisco Houston, grande amico e collaboratore di Woody Guthrie, incise questo brano nel suo “Songs of the Open Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la sua morte.
Sulla melodia della tradizionale “The Girl I Left Behind Me”
Canzone scritta da Matti Valentin Huhta, meglio conosciuto come T-Bone Slim (1880-1940), nato in Ohio da immigrati finlandesi. Come il più celebre Joel Emmanuel Hägglund, immigrato svedese, meglio conosciuto come Joe Hill, anche T.Bone Slim fu agitatore sindacale, poeta, musicista girovago, “hobo” e sono sue molte delle canzoni contenute nel “Little Red Songbook” dei Wobblies, gli Industrial Workers of the World (IWW), l’organizzazione operaia nata nel 1905 e che ebbe il suo culmine nei primi 20 anni del secolo passato.
Cisco Houston, grande amico e collaboratore di Woody Guthrie, incise questo brano nel suo “Songs of the Open Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la sua morte.
I took a job on an extra gang,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 09:07
Don't Come Home a' Drinkin' (With Lovin' on Your Mind)
[1966]
Brano che dà il titolo all’album dello stesso anno
La prima canzone di questa indiscussa regina della country music ad arrivare al vertice delle top charts statunitensi.
E la prima con cui la Lynn dava la stura al suo racconto autobiografico culminato più tardi in autentici gioielli del genere come Coal Miner's Daughter e The Pill.
Brano che dà il titolo all’album dello stesso anno
La prima canzone di questa indiscussa regina della country music ad arrivare al vertice delle top charts statunitensi.
E la prima con cui la Lynn dava la stura al suo racconto autobiografico culminato più tardi in autentici gioielli del genere come Coal Miner's Daughter e The Pill.
Well you thought I'd be waitin' up
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 08:34
Sole spento
Dedicato a tutti gli amici e agli sconosciuti che dal carcere ci hanno scritto
El Topo Grand Hotel 2001
testo e musica di Omar Pedrini
Seconda prova discografica dei "nuovi" Timoria, El Topo Grand Hotel stupisce tutti per bellezza, varietà e spessore, caratteristiche che lo porteranno al traguardo di Disco d'Oro in Italia. Otto anni dopo Viaggio senza vento i Timoria tornano alla forma di concept album, raccontando il nuovo viaggio di Joe, sospeso tra sogno e realtà, presente e passato. Collaborano ad El Topo artisti del calibro di Lawrence Ferlinghetti, uno dei padri della Beat Generation, ed Alejandro Jodorowsky, poeta e regista cileno, entrambi presenti con reading di loro poesie.
El Topo Grand Hotel 2001
testo e musica di Omar Pedrini
Seconda prova discografica dei "nuovi" Timoria, El Topo Grand Hotel stupisce tutti per bellezza, varietà e spessore, caratteristiche che lo porteranno al traguardo di Disco d'Oro in Italia. Otto anni dopo Viaggio senza vento i Timoria tornano alla forma di concept album, raccontando il nuovo viaggio di Joe, sospeso tra sogno e realtà, presente e passato. Collaborano ad El Topo artisti del calibro di Lawrence Ferlinghetti, uno dei padri della Beat Generation, ed Alejandro Jodorowsky, poeta e regista cileno, entrambi presenti con reading di loro poesie.
Ci sono giorni in cui mi sveglio spento
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/9/2012 - 22:58
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Sudamerica
2020 Speedball del 1995
A due anni da Viaggio senza vento il cammino continua... tra le contraddizioni del secondo millennio ed una società che va troppo veloce. Buon viaggio, uomo
testo e musica di Omar Pedrini
A due anni da Viaggio senza vento il cammino continua... tra le contraddizioni del secondo millennio ed una società che va troppo veloce. Buon viaggio, uomo
testo e musica di Omar Pedrini
Ho un sogno strano sai
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/9/2012 - 22:37
Memory War
[2000]
Songwriters: Das /Pandit / Savale / Tailor / Zaman
Album : Community Music
Songwriters: Das /Pandit / Savale / Tailor / Zaman
Album : Community Music
Who controls the past controls the present
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2012 - 21:16
De cobre y sal
Texto: A. Salazar.
Música: P. Soriano
Música: P. Soriano
Pablo Neruda rebusca
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2012 - 17:24
Fusiles contra el patrón
[1964]
Da “Spanska Motstandssanger” (1974), EP che faceva seguito a quello intitolato “Canciones de la Resistencia Española. Año 1963” con canzoni di Ferlosio (ma attribuite ad autore anonimo, per motivi di sicurezza) e già edito in Svezia nel 1964.
Canciones de la Resistencia Española
(Bernart)
Da “Spanska Motstandssanger” (1974), EP che faceva seguito a quello intitolato “Canciones de la Resistencia Española. Año 1963” con canzoni di Ferlosio (ma attribuite ad autore anonimo, per motivi di sicurezza) e già edito in Svezia nel 1964.
Canciones de la Resistencia Española
(Bernart)
Ganaron los nacionales,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2012 - 16:39
Enemy of the Enemy
[2003]
Lyrics & Music by Asian Dub Foundation
Album: Enemy Of The Enemy
Lyrics & Music by Asian Dub Foundation
Album: Enemy Of The Enemy
"Enemy of the Enemy is a Friend (Till He's The Enemy Again)"
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2012 - 16:34
El anarquista
Album : "Coplas en los tendederos" con la colaboración del poeta y amigo Alfonso Salazar
Toda el mundo sabe ya,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2012 - 16:13
Tank
[2005]
Lyrics & Music by Asian Dub Foundation
Album: Tank
"We'll be searching for all the bombs.." Too many bombs.."
Lyrics & Music by Asian Dub Foundation
Album: Tank
"We'll be searching for all the bombs.." Too many bombs.."
The wheels of the tank keep turning round and round..
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2012 - 10:43
No existe vía pacífica
[2011]
Letra y Música: Terror Rojo
Letra y Música: Terror Rojo
Si el empresario no robara día a día el producto de mi esfuerzo y mi sudor
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/9/2012 - 18:10
Il disertore
Appare in sogno 2007
Nell'acqua che inalo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/9/2012 - 10:44
Percorsi:
Disertori
Bendecido por el Fuego
[2012]
Letra y Música: Terror Rojo
Letra y Música: Terror Rojo
Se abren los portones del averno en el desierto
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/9/2012 - 10:02
Anne
[2011]
Album: Third Movement
Album: Third Movement
Haven't heard from you since your last letter,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/8/2012 - 22:51
Percorsi:
Campi di sterminio
Oh Comely
Oh Comely,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/8/2012 - 22:29
Percorsi:
Campi di sterminio
La Vigilia del 1914
[2010]
Album : Il futuro del mondo
Album : Il futuro del mondo
Le stelle nel cielo ora danzano
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 20:07
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Croci senza tempo
Anime deserte 2009
Croci senza tempo a chi di tempo muore
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 19:18
Diavolo nero
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Presto! Nell' ombra!
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:41
Percorsi:
Il Diavolo
Sonetto n. 7: Non sono ritornato al mio paese...
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Non sono ritornato al mio paese,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:38
Sonetto n. 6: Mi piacerebbe dirti tante cose
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Mi piacerebbe dirti tanto cose:
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:36
Sonetto n. 5: Sono lontano da te mille miglia
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Sono lontano da te mille miglia,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:33
Carne da macello
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Carne da macello... lame di coltello...
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:31
L'arpa dai fili di ferro
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Sogno un idolo di polvere gialla...
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:26
Mamma bestemmia
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Mamma Bestemmia torce il collo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:22
Avevo la bestemmia fra i denti
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Avevo la bestemmia già fra i denti
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:15
Sonetto n. 8: Un nascondiglio davvero efficace
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Un nascondiglio davvero efficace
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 16:09
Sonetto n. 3: E se provassi a andarmene di qui...
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
E se provassi a andarmene di qui?!
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 15:39
Percorsi:
Disertori
Sonetto n. 2: Resto in disparte, così sopravvivo
L'arpa dai fili di ferro 2012
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.
“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continua)
Resto in disparte, così sopravvivo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 15:37
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