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Αρκαδία Ι

Αρκαδία Ι
Arkadía I [Próti]

Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης (Ζάτουνα, Αύγουστος 1968 - Νοέμβριος 1969)
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης (Ζάτουνα Αρκαδίας, Αύγουστος - 1968 Νοέμβριος 1969)
Πρώτη εκτέλεση: Πέτρος Πανδής, Παρίσι 1973
LP/CD: Αρκαδία I - VII - VIII

Arcadia Prima
Testi e musica di Mikis Theodorakis (Zàtuna, Arcadia, Agosto 1968 - Novembre 1969)
Prima esecuzionedi Petros Pandìs, Parigi 1971
LP/CD: Αρκαδία I - VII - VIII

Le canzoni della prima delle Arcadie di Theodorakis sono cinque, di cui due - le più note - già sono collocate nel sito.
Le tre che qui aggiungo a completamento non sono rintracciabili in stixoi.info e neppure reperibili in you tube, tranne una, per la quale rimando a un video abbastanza commovente, perché è la stessa figlia di Theodorakis, Margarita, la quale visse da bambina insieme al fratellino il tetro esilio sui quei monti dell'Arcadia, che la esegue in una trasmissione... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 27/7/2012 - 19:21
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Расстрел горного эха

Расстрел горного эха
‎[1974]‎
Nella compilazione prodotta in Francia “Le Vol Arrêté”‎

В тиши перевала, где скалы ветрам не помеха,‎
(continua)
inviata da Dead End 27/7/2012 - 13:19
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Αρκαδία VII - Ο Επιζών

Αρκαδία VII - Ο Επιζών
Arkadía VII [évdomi] - O epizón

Στίχοι Τάκης Σινόπουλος
Μουσική Μίκης Θεοδωράκης
Ερμηνεία Μαρία Φαραντούρη
LP/CD "Αρκαδίες 1-7-8"

Testo di Takis Sinopoulos
Musica di Mikis Theodorakis
Prima interpretazione di Maria Farandouri
LP/CD "Arcadie 1-7-8"

Arcadia VII, l'ennesima meditazione musicale di Theodorakis confinato, è costituita da una sola, lunga canzone. E' forse meno nota di tante altre dello stesso periodo: e invece meriterebbe un'attenzione speciale, per la scelta che del poeta fece il musicista. Un autentico, grande poeta, Takis Sinopoulos (1917-1981), forse il maggiore della generazione postbellica, ma non particolarmente premiato né sbandierato. Fortunatamente la più recente raccolta italiana di poesia neogreca, quella curata da Filippomaria Pontani e Nicola Crocetti per i Meridiani Mondadori (2011) gli dedica lo spazio che merita; e, a quanto sembra, anche la scuola... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 27/7/2012 - 12:55
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Prega Crest

Prega Crest

[1975]‎
Album “Roca Blues” (poi anche in “Eppure soffia”)‎
Testo di Pierangelo Bertoli
Musica di Marco Dieci



“Farti pregare Gesù perché non ti faccia più penare, te poveretto con le pezze al culo, è solo ‎un modo che i ricchi usano per non farti ragionare… Ma verrà il giorno in cui finiranno nella fossa ‎sepolti sotto tre metri di terra…”

Canto di classe ed anticlericale scritto da Bertoli in dialetto modenese (sassolese) nel suo primo ‎disco (finalmente) pubblicato fuori dalla cerchia di “Servire il Popolo” (l’organizzazione maoista ‎cui si riferiva l’etichetta “Il Canzoniere del Vento Rosso”)‎
Quand a ieren cech a salutev'n i nostr amig
(continua)
inviata da Dead End 27/7/2012 - 11:59
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Баллада о времени

Баллада о времени
[1977]
Альбом: Баллады (студия Алексея Зубова)
Замок временем скрыт и укутан, укрыт
(continua)
inviata da Vyacheslav Chetin 27/7/2012 - 11:36
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Un'inseni

Un'inseni
‎[1978]
Testo di Pierangelo Bertoli‎
Musica di Alfonso Borghi
Album "S'at ven in meint"‎


Un sogno di giustizia e di libertà, con i soldati legati come salami, con i roghi di tutti quelli che ‎vogliono comandare, generali, ministri, industriali e dittatori e financo il papa, niente più guerra ‎sulla terra, tutti uguali e tutti fratelli… ‎
Peccato che era solo un’ “inseni”, un sogno…‎
L'era una not come tanti ch'ag nè
(continua)
inviata da Dead End 27/7/2012 - 11:33
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Passerà

Passerà
‎[1991]‎
Album “Cantata Profana” di Giovanna Marini e Quartetto Vocale
Voce e chitarra: Lucilla Galeazzi
Testo trovato su Il Deposito

Credevo d'esser nata immortale
(continua)
inviata da Dead End 27/7/2012 - 10:14
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E prima di canta' chiedo permesso / La Valnerina è il centro della lotta / E io dormo tra le pecore e li cani

anonimo
E prima di canta' chiedo permesso / La Valnerina è il centro della lotta / E io dormo tra le pecore e li cani
Canzone popolare umbra dalla provincia di Terni.‎
Dall’album “La Valnerina ternana”, Dischi del Sole, 1976. Poi anche in ‎‎“L’Umbria cantata” (Squilibri, 2009)‎
Testo trovato qua e là, precisamente qui, qui e ‎‎qui e aggiustato un po’ alla brutto Dio poi corretto da Nicola.

Probabilmente sono diversi, almeno due, i canti associati in questo testo, il primo, il più antico, è ‎uno stornello che ha origine tra i pastori transumanti dell’appennino umbro, in seguito modificato ‎dagli operai delle acciaierie di Terni; il secondo – corrispondente alle ultime cinque strofe – risale ‎alla Resistenza partigiana e forse era una delle canzoni della Brigata Garibaldina “Antonio ‎Gramsci”, che operò dal settembre del 1943 al giugno del 1944 tra la Valnerina, la zona di Cascia in ‎Umbria, e quella di Leonessa e Poggio Bustone nel Lazio.‎

‎“…Fra le canzoni che mi cantarono Dante Bartolini e gli altri... (continua)
E prima di canta' chiedo permesso
(continua)
inviata da Dead End 27/7/2012 - 09:37
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Organized Crime

Organized Crime
[2005]
Lyrics and Music by Ethan Miller
Album: If All The Land Would Rise

“Derrière chaque grande fortune il y a un grand crime” ~ Honoré de Balzac.
“Behind every great fortune, there is a crime”
We've all seen the movies 'bout gangsters and thugs
(continua)
inviata da giorgio 27/7/2012 - 08:11
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Τα τραγούδια του αγώνα

Τα τραγούδια του αγώνα
Ta tragoúdia tou agóna

Στίχοι Αλέκου Παναγούλη, Μάνου Ελευθερίου, Γεωργίας Δεληγιάννη-Αναστασιάδης, Νότη Περγιάλη, Μίκη Θεοδωράκη
Μουσική του Μίκη Θεοδωράκη
Πρώτη εκτέλεση: Λονδίνο, 1971 (Τραγούδησαν: Μίκης Θεοδωράκης, Μαρία Φαραντουρη, Μαρία Δημητριάδη, Λάκης Καραλής)

Testi di Alekos Panagoulis, Manos Eleftheriou, Georgia Deliyanni-Anastasiadi, Notis Peryialis, Mikis Theodorakis.
Musica di MIkis Theodorakis
Prima esecuzione: Londra,1971 (Voci di Mikis Theodorakis, Maria Farandouri, Maria Dimitriadi, Lakis Karalis)
"Le Canzoni della Lotta" - 1971


Sparse nel sito ci sono ormai quasi tutte le "Canzoni della Lotta" di Mikis Theodorakis, quelle che furono composte dal novembre 1969 durante i due confini, l'ultima prigionia e infine l'esilio del compositore, da Brachati a Zatouna a Oropos e infine a Londra, da dove nel 1971 si diffusero nel mondo, mettendo in non poca difficoltà i colonnelli... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη (continua)
inviata da Gian Piero Testa 26/7/2012 - 17:26
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Global Nuclear Holocaust

Global Nuclear Holocaust
[2011]
Lyrics & Music by Eron Martin
The conflict of the nations
(continua)
inviata da giorgio 26/7/2012 - 15:31
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Αρκαδία VIII

Αρκαδία VIII
Arkadía VIII [ógdoi]

Στίχοι: Μανώλης Αναγνωστάκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
'Αλλη ερμηνεία: Αντώνης Καλογιάννης
LP: Αρκαδίες 1-7-8

Testo di Manolis Anagnostakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Maria Farandouri
Altro interprete: Andonis Kaloyannis
LP/CD: "Αρκαδίες 1-7-8"


"Questa canzone e la fondamentale Μιλώ costituiscono l'ottava delle Arcadie che, su testi di Manolis Anagnostakis, Mikis compose durante il confino di Zatouna nel 1969. E' nota anche con il semplice titolo Xάρης. (gpt)

Μιλώ è una delle più belle e famose canzoni in lingua greca. Ci è arrivata agli albori delle CCG/AWS, quando ancora non esisteva nessuna “Sezione greca” ma soltanto qualche poca canzone inviataci o dalla mitica Giuseppina Dilillo, o da qualche altro volonteroso lettore o lettrice. Così la canzone è tuttora registrata sotto un suo interprete, neppure... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 26/7/2012 - 12:22
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The Intense Humming of Evil

The Intense Humming of Evil
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎


Come Mausoleum, un’altra canzone scritta da Nick Wire dopo la visita che fece ai campi di sterminio ‎nazisti di Belsen e Dachau ed anche al museo della pace ad Hiroshima.‎

‎“Mausoleum and The Intense Humming of Evil: these two can be twinned together, because ‎they were both inspired in the same way. Last year we visited Dachau, Belsen and the peace ‎museum in Hiroshima, and those three places had quite an intense influence on us, and on the whole ‎album. Dachau is such an evil, quiet place. There's no grass, and you don't even see a worm, let ‎alone any birds. all you can hear is this humming of nothing. In the museum at Belsen, there's the ‎original sign which hung there. It says, 'Welcome to Belsen Recreation Camp'. It's the same with ‎the peace museum in Hiroshima. When you're young, you're brought up to think that the americans ‎dropped the bomb... (continua)
You were what you were
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 12:16
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Mausoleum

Mausoleum
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎



Canzone ispirata dalla visita che Nick Wire fece ai campi di sterminio nazisti di Belsen e Dachau.‎
Una fotografia dell’ingresso del campo di Dachau compare anche sulla copertina interna del disco.

Wherever you go I will be carcass
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 11:34
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Of Walking Abortion

Of Walking Abortion
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎

‎"There is little hope..." East European truths - Horthy + Tisu (anti-Semitic/Fascist) - revived ‎and brought back home. Facts ignored. Carve your mortal certainty there. Should we have been ‎born/still born/walking sideways unable to make a decision of any consequence. Modern life makes ‎thought an embarrassment. Your true reflection = Junkies, winos, whores. Who's ‎responsible?"
‎(Richey James, The Holy Bible-Tour Book) ‎
‎"There's a line: 'Horthy's corpse screened to a million'. Horthy was a hungarian fascist ‎military dictator before the Second World War, and the devotion that a fascist dictator can achieve ‎just shows such a terrible flaw in human nature. There's always a chance that it'll be revived, ‎because there's a worm in human nature that makes us want to be dominated."
‎(Nicky Wire, Melody Maker, 27 August 1994)‎
Una canzone sul totalitarismo... (continua)
I knew that someday I was gonna die
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 11:19
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Barricate (Parma 1922)‎

Barricate (Parma 1922)‎
‎[2011]‎
Album “900 nero 900 rosso 900 amore in blu”
Parole e musica di Alfonso Borghi
Con Alfonso Borghi (voce, cori, chitarra acustica), Giorgio Terenziani (basso, programmazione, ‎chitarra acustica solista) ed Elisa Gior.‎

Picelli, “se l'Italia ti avesse ascoltato, altra storia, altra gente, altro Stato forse oggi ‎saremmo…”‎
Su Picelli e la resistenza parmense del 1922 si veda anche Il comandante Picelli‎


Guido Picelli, le battaglie del "Che" di Parma‎

‎Il primo agosto di novant'anni fa la città emiliana sconfisse e cacciò gli squadristi ‎inviati da Mussolini. Fu il più importante episodio di opposizione armata al fascismo pre-‎Resistenza. Dietro le barricate uomini e donne, anarchici e cattolici Comandati da un guerrigliero ‎pacifista che avrebbe voluto fare l'attore

di Giancarlo Bocchi, autore del recente documentario intitolato Il ribelle – ‎Guido Picelli, un eroe... (continua)
In quell'aria d'agosto
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 09:01
Percorsi: Barricate
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Self-Evolution 411

Self-Evolution 411
[2011]
Lyrics & Music by Christopher Aable
Album: Self-Evolution

You may say I'm a dreamer…
(Freedom
(continua)
inviata da giorgio 26/7/2012 - 08:31
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Back Up Against the Wall

Back Up Against the Wall
I was dealin' up and down the highway
(continua)
inviata da anonymous 26/7/2012 - 04:19
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Αρκαδία ΙΙI

Αρκαδία ΙΙI
Arkadía III [tríti]

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μίκης Θεοδωράκης, Νέα Υόρκη, 1974

Testi di Manos Eleftherìou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Mikis Theodorakis con solo pianoforte, New York, 1974


"Vorrei fare il punto sulle Arcadie II e III che, su testi di Manos Eleftheriou, Mikis Theodorakis compose nel 1969 nel confino montano di Zatuna, e che cominciarono a circolare dal 1973 - 74, la prima a Parigi e poi - ampliata - in Olanda; la seconda a New York, dopo che il musicista aveva avuto la licenza di riparare all'estero.
Poiché si tratta di canzoni quasi subito riproposte in edizioni discografiche composite, anche nel nostro sito esse appaiono disperse e un po' incomplete. Se in parte ciò è giustificato dall'identico contesto in cui nacquero queste composizioni musicali, si potrà tuttavia notare che Arkadia III, per quanto... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 25/7/2012 - 17:29
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Αρκαδία ΙΙ

Αρκαδία ΙΙ
Arkadía II [Défteri]

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Πέτρος Πανδής, 4 τραγούδια, Παρίσι, 1973
Δεύτερη εκτέλεση: Ντόρα Γιαννακοπούλου, Ολλανδία, 1974

Testi di Manos Eleftheriou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Petros Pandìs, 4 τραγούδια, canzoni, Parigi ,1973
Seconda esecuzione: Dora Yannakopoulou, Ολλανδία, 1974


"Vorrei fare il punto sulle Arcadie II e III che, su testi di Manos Eleftheriou, Mikis Theodorakis compose nel 1969 nel confino montano di Zatuna, e che cominciarono a circolare dal 1973 - 74, la prima a Parigi e poi - ampliata - in Olanda; la seconda a New York, dopo che il musicista aveva avuto la licenza di riparare all'estero.
Poiché si tratta di canzoni quasi subito riproposte in edizioni discografiche composite, anche nel nostro sito esse appaiono disperse e un po' incomplete. Se in parte ciò è giustificato dall'identico... (continua)
Μίκη Θεοδωράκη

(continua)
inviata da Gian Piero Testa 25/7/2012 - 17:11
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Gold Against the Soul

Gold Against the Soul
‎[1993]‎
Album “Gold Against the Soul” ‎

Somebody told me to vote conservative
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 15:38
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Eu não irei fugir da guerra

Eu não irei fugir da guerra
Álbum: Nossos Planos (EP)
Águas caem,
(continua)
inviata da giorgio 25/7/2012 - 15:03
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La Tristesse Durera (Scream to a Sigh)‎

La Tristesse Durera (Scream to a Sigh)‎
‎[1993]‎
Album “Gold Against the Soul” ‎




La rabbia ed il dolore di un veterano di guerra…‎
Il titolo fa riferimento alle parole pronunciate in punto di morte da Vincent Van Gogh, “La ‎tristesse durera toujours”…‎
Life has been unfaithful
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:46
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Born to End

Born to End
‎[1992]‎
Album “Generation Terrorists”‎

Get some pain and I feel alive - born to end
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:25
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NatWest-Barclays-Midlands-Lloyds

NatWest-Barclays-Midlands-Lloyds
‎[1992]‎
Album “Generation Terrorists”‎



NatWest, Barclays, Midlands e Lloyds sono i nomi di alcune delle più importanti banche inglesi…‎
Economic forecast soothe our dereliction
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:21
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Annunciazione

Annunciazione
‎[22 giugno 1979]‎
da “Ad ora incerta, ora in Idem”, in “Opere”, Einaudi, Torino 1997, vol. II, a cura di Marco ‎Belpoliti
Musica del compositore spagnolo Luis de Pablo ‎Costales, secondo movimento dell’opera per orchestra e coro maschile intitolata “Passio” (2006), ‎basata su testi di Primo levi e dedicata alla memoria di ‎‎Antonio José, compositore originario di ‎Burgos, fucilato dai franchisti nel 1936.‎

L’annuncio dell’angelo alla madre di Hitler, una bellissima e violentissima – e poco conosciuta – ‎poesia di Primo Levi, quasi una riscrittura e possibile ancora più feroce di un’altra sua famosa “anti-‎Annunciazione”, Il canto del corvo.‎



‎“Un po’ più di dieci anni fa comprai le opere complete di Primo Levi (Einaudi). Ignoravo che ‎avesse scritto anche poesie. Quando le conobbi fu un incontro abbagliante. Mi identificai tanto nei ‎suoi contenuti quanto nella sua maniera di concepire,... (continua)
Non sgomentarti, donna, della mia forma selvaggia: ‎
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 10:44
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Canto dei morti invano

Canto dei morti invano
‎[14 gennaio 1985]‎
da “Ad ora incerta, ora in Idem”, in “Opere”, Einaudi, Torino 1997, vol. II, a cura di Marco ‎Belpoliti
Musica del compositore spagnolo Luis de Pablo ‎Costales, secondo movimento dell’opera per orchestra e coro maschile intitolata “Passio” (2006), ‎basata su testi di Primo levi e dedicata alla memoria di ‎‎Antonio José, compositore originario di ‎Burgos, fucilato dai franchisti nel 1936.



Sedete e contrattate
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 10:06
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Mane 'n mano

Mane 'n mano
[2011]
Testo e Musica di Rosario Acunto
Album: Song Trent'Anne
feat. Zulù, Federico Scarabino

Che bel gioco di mani... ma non è Zucchero Fornaciari.
Stanne cu 'e mmane 'n mano passa 'o tiempo e 'o rre nun cagna maje
(continua)
inviata da giorgio 25/7/2012 - 08:10
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The Voice of Protest

The Voice of Protest
‎[1974]‎
Album “7-Tease”‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎

The human race is sleeping
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 13:56
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Freedom

Freedom
‎[1986]‎
Album “London 0 Hull 4”‎

I used to think you understood
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 13:37
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Save the World

Save the World
‎[1999]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Album “Ritual Groove” del 2010.‎



Canzone scritta intorno al 1999 ma presentata nel 2010 come omaggio a John Lennon nel ‎‎30° anniversario dal suo assassinio.‎
Save the world
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 11:33
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Split Woods Not Atoms

Split Woods Not Atoms
‎[1980]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch
Album “Neutronica”‎



“Spaccate la legna, non gli atomi!”
Una traccia anti-nuclearista espunta dal disco originale e inserita nella riedizione del 2001.‎
If I had only three more minutes
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 11:16
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No Hunger

No Hunger
‎[1980]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Album “Neutronica”‎

No hunger
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 11:05
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Freedom Road

Freedom Road
‎[1964]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Album “Sixty Four”‎


“E voi tutti che marciate per le strade contro le bombe ed altro, quanti di voi si rendono conto ‎di essere usati come delle marionette?”

Ho l’impressione che quell’anarco-individualista di Donovan non fosse molto simpatico al ‎movimento pacifista, o forse voleva solo marcare la sua differenza e la sua autonomia al pari di ‎quanto fecero altri artisti, basti pensare al Bob Dylan di Maggie’s Farm e di “My Back Pages”, anch’esse ‎composte proprio in queegli anni…‎
I'm gonna ride my freedom road
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 10:55
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Slow Down World

Slow Down World
‎[1976]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Album “Slow Down World”‎



“Rallenta, smetti di correre, non vedi come l’avidità ti consuma con i suoi continui bisogni? ‎Felice è l’uomo che riposa quando può, felice è l’uomo che ha la pace come compagna, se vuoi ‎essere libero tu potrai…”
Slow down world
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 10:34
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Cryin' Shame

Cryin' Shame
‎[1976]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Album “Slow Down World”‎



“Cibo in abbondanza, poveri e banche / Dio nel suo paradiso e i suoi sacerdoti nei carrarmati / ‎Oro in mezzo alla miseria, idee di merda / Avidità e corruzione di ogni genere…”
Food in abundance, beggars and banks
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 10:22
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A Soldier's Dream

A Soldier's Dream
‎[1972/2004]‎
Parole e musica di Donovan P. Leitch‎
Dall’album intitolato “Brother Sun Sister Moon”, pubblicato solo in Internet nel 2005.‎



Si tratta niente popò di meno della nuova registrazione di alcune canzoni che Donovan scrisse nel ‎‎1972 per la colonna sonora del film di Franco Zeffirelli “Fratello sole sorella luna”. Ma l’inclusione effettiva di quei ‎brani – tra cui questo “A Soldier's Dream”, noto anche con i titoli alternativi di “Lazy Day” e ‎‎“Suffering” – nelle musiche del film fu osteggiata da Riz Ortolani il quale pare che ne abbia ‎addirittura orchestrati alcuni senza poi riconoscere i crediti all’autore.‎



La stessa bellissima “Canzone di San Damiano” cantata da Claudio Baglioni (“Ogni ‎uomo semplice porta in cuore un sogno…/ Una pietra dopo l’altra in alto arriverai…”) altro ‎non è che una versione di “The Little Church” di Donovan, il cui ritornello recita: “Day... (continua)
Oh, the drums are so mournful
(continua)
inviata da Dead End 24/7/2012 - 09:58
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Know Your Enemy

Know Your Enemy
[2008]
Album: Intervention
[Verse 1:]
(continua)
inviata da giorgio 24/7/2012 - 08:30
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Pin chay mana allin runakuna?

anonimo
La canzone è in lingua quechua (runasimi) ed è stata ripresa da Quechua songs (sezione di andes.org) assieme alle traduzioni in castigliano e inglese. Non ne viene indicato un autore, quindi viene inserita come anonima.
Chay hatun runakuna niwanchis mana allinkuna kanki nispa.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/7/2012 - 21:06
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Revolution

Revolution
[2012]
Lyrics & Music by Marcus Malara

A song about change..
What is the nature of changing?
(continua)
inviata da giorgio 23/7/2012 - 18:10
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The Colours

The Colours
‎[1988]‎
Album “Waiting for Bonaparte”‎

Nel 1797 in Gran Bretagna si verificarono diversi ammutinamenti degli equipaggi di parecchie ‎imbarcazioni della Royal Navy. Le ribellioni dei marinai si scatenarono per via del cibo scarso e ‎pessimo, del trattamento brutale da parte dei superiori e per la paga da fame. Inoltre non estranei ‎furono gli echi della Rivoluzione Francese che nella “perfida Albione” ebbe molti sostenitori, come ‎Thomas Paine che vi partecipò direttamente e che quasi ci rimise la zucca per mano di ‎Robespierre…‎


Le due rivolte più importanti furono quelle di Spithead (vicino a Portsmouth) e di Nore (un porto ‎nell’estuario del Tamigi). Entrambe non furono violente ma mentre la prima si risolse con una ‎trattativa senza conseguenze per gli ammutinati, la seconda – forse per la sua impronta più ‎rivoluzionaria e filo-francese – terminò con l’arresto e l’impiccagione... (continua)
I am a member of the council of the naval mutiny
(continua)
inviata da Dead End 23/7/2012 - 16:42
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Them Belly Full (but We Hungry)‎

Them Belly Full (but We Hungry)‎
‎[1974]‎
Scritta da Lecon Cogill e Carlton Barrett, quest’ultimo batterista e percussionista dei Wailers dal ‎‎1970.‎
Album “Natty Dread”‎
Na-na-na-na-na-na-na-na-na
(continua)
inviata da Dead End 23/7/2012 - 15:44
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No sta piàndar Catineta

No sta piàndar Catineta
‎[A cavallo tra 800 e 900?]‎



Canto dell’emigrazione veneta facente parte del repertorio di molti artisti, tra cui ‎‎Donella Del Monaco, cantante e nipote del famoso tenore Mario, e ‎dei Barbapedana, gruppo musicale nato nel 1978 per riproporre le ‎tradizioni musicali del territorio veneto e che in seguito ha esplorato quelle dell’est Europa.‎

Probabilmente la canzone risale – come la più celebre Trenta giorni di nave a vapore – alla fine dell’800, inizio 900.‎
Per questo ho messo tra parentesi le ultime tre strofe (trovate in ‎‎questa versione) ‎perché sono chiaramente aggiunte in epoca recente.‎



Riprendo da it.wikipedia una breve nota sull’emigrazione veneta, da cui apprendo che non fu solo il ‎sud Italia a ricevere un colpo mortale dall’Unificazione (che non unì):‎

‎“Il Veneto fu probabilmente la ragione che subì più danni, tra le regioni del Nord, dall'unificazione ‎italiana:... (continua)
No sta piàndar Catineta
(continua)
inviata da Dead End 23/7/2012 - 14:51
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Στου αιώνα την παράγκα

Στου αιώνα την παράγκα
Stu eòna tin paranga
Στίχοι: Άλκης Αλκαίος, Κώστας Λαχάς, Λίνα Νικολακοπούλου, Γιάννης Κακουλήδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος
«Στου αιώνα την παράγκα» - 1996

Testi di Alkis Alkeos, Kostas Lahàs, Lina Nikolakopoùlou, Yannis Kakoulìdis
Musica di Thanos Mikroùtsikos
Prima esecuzione di Dimitris Mitropanos
«Stou eòna tin paranga/Nel ripostiglio del secolo» - 1996

Un album intero tra gli EXTRA? Forse pretendo troppo... ma, se a qualcuno siamo riusciti a far drizzare l'orecchio alla musica greca, fino a istillargli il sospetto che essa valga assai più di quanto sulle prime non credesse, allora questa ricompensa non possiamo negargliela.
Era il 1996 quando usciva questo disco, un disco che riusciva a reinterpretare la musica rebetica, rinnovandola al tal punto da permettersi talora di mandare in secondo piano il buzuki, e di allinearlo nei ranghi... (continua)
1) ΛΟΥΝΑ ΠΑΡΚ
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 22/7/2012 - 19:24
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Dog of the System

Dog of the System
[2010]
Lyrics & Music by Atomic Pollution
Do you want to be the dog of the system?
(continua)
inviata da giorgio 22/7/2012 - 15:51
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This World Ain't Free

This World Ain't Free
[2012]
Lyrics & Music by Atomic Pollution
Album: Unite Against Authority
Fuck this world,
(continua)
inviata da giorgio 22/7/2012 - 14:16
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Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista

Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista
[1991]
Testo e recitazione di Giorgio Gaber
Da "Il Teatro Canzone"

"Gaber mette in scena uno spettacolo antologico, intitolato «Il teatro canzone», che ripercorre tutta la storia dei vent'anni precedenti. L'unico inedito è il monologo Qualcuno era comunista, lucida analisi di quello che il comunismo aveva significato per tante persone, in termini di speranze ma anche di illusioni, e di quello che la fine di quell'esperienza ha voluto dire per molti." (it:wikipedia)
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 22/7/2012 - 12:25
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Pumped Up Kicks

Pumped Up Kicks
[2010]
Lyrics & Music by Mark Foster
Album: Foster The People (EP)
http://ecx.images-amazon.com/images/I/...
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/...

"I like to write about real-life topics, and I like to write about different walks of life. For me, that song was really an observation about something that's happening in the youth culture these days. I guess I wanted to reveal that internal dialogue of a kid who doesn't have anywhere to turn, and I think the song has kind of done its job. I think people are talking about it, and it's become a point of conversation, which I think is a really healthy thing".
– Mark Foster
Robert's got a quick hand
(continua)
inviata da giorgio 22/7/2012 - 09:06
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Black Star Line

Black Star Line
Riccardo Bergottini/ Portugnol Connection

La Black Star Line, secondo le profezie di Marcus Garvey, scrittore giamaicano, profeta della cultura Rasta, era la compagnia navale che avrebbe riportato indietro tutto il popolo nero schiavizzato e oppresso, alla madreterra, in Africa.
Noi vorremmo che su questa nave potessero salire tutti quanti, in pace fra loro, e quale linguaggio migliore del Country può esistere per rivolgersi all'uomo occidentale e convincerlo a partire?
La canzone contiene un riferimento ai Clash e al "No Future" del primo punk inglese, ben espresso dal loro pezzo intitolato "1977", oggi, in particolare per noi in Italia, la situazione non sembra migliorata molto. Lo stile della prima parte è alla Johnny Cash ma il testo suona più come i Clash!
E poi infine l'Africa, l'Etiopia, il reggae. I colori, i suoni e i profumi.
Molte navi stanno partendo ed è meglio che ne scegli... (continua)
Black star line is coming world for white guys and for black,
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/7/2012 - 15:33
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Rivers of Babylon

Rivers of Babylon
‎[1970]‎
Scritta da Brent Dowe e Trevor McNaughton
Questa versione compare nella colonna sonora del film The Harder They Come interpretato da Jimmy Cliff.‎
Nel 1978 i Boney M. ne fecero una cover di altrettanto grande successo.‎

Una canzone contro l’oppressione e l’ingiustizia ispirata al – ben più bellicoso e cruento - Salmo ‎‎137 dell’Antico Testamento, quello in cui gli ebrei cacciati da Gerusalemme piangono (e giurano ‎tremenda vendetta) durante il loro esilio a Babilonia nel corso del VI secolo avanti Cristo. (si veda ‎al proposito anche Quando il Signore le nostre catene (Salmo 125) di David Maria Turoldo)‎

Per i giamaicani rastafariani (sul “rastafarianesimo” di veda l’introduzione a Israelites di Desmond ‎Dekker) il termine stesso di “Babilonia” è sinonimo di un sistema di governo oppressivo ed ‎ingiusto. A Kingston “Babylon” è chiamata anche la polizia, braccio armato dell’oppressione,... (continua)
By the rivers of Babylon
(continua)
inviata da Dead End 20/7/2012 - 12:52
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Israelites

Israelites
‎[1968]‎
Scritta da Desmond Dekker e Leslie Kong, è stato il brano più famoso per “Desmond Dekker & The ‎Aces”, il gruppo del grande musicista giamaicano scomparso nel 2006.‎
Inclusa nella riedizione 2003 della colonna sonora nel film “The Harder They Come” del 1972, ‎quello interpretato da Jimmy Cliff.‎
Nel 1989 il regista Gus Van Sant la volle come tema musicale principale nel suo bellissimo ‎‎“Drugstore Cowboy”, con Matt Dillon, Kelly Linch ed il grande vecchio William Borroughs.‎

‎“Sono costretto a buttarmi giù dal letto tutte le mattine per lavorare come uno schiavo, signore, che ‎ho tante bocche da sfamare, ma è stato tutto inutile, signore, mia moglie ha preso i miei figli e mi ha ‎lasciato, povero israelita che sono! La mia camicia ed i miei pantaloni ormai sono a brandelli ma ‎non voglio darmi al crimine e finire malamente, crivellato di colpi come Bonnie e Clyde. Eppure... (continua)
Get up in the morning, slaving for bread, sir
(continua)
inviata da Dead End 20/7/2012 - 11:35

Canzone del popolo

Quando un popolo si mette in cammino
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/7/2012 - 15:52

Natale in Val Clarea

Passalo con me ‘sto Natale in Val Clarea
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/7/2012 - 15:37
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Does Anyone Know Where the March Is?‎

Does Anyone Know Where the March Is?‎
‎[1983]‎
Album “Beggars Can Be Choosers”‎

Peace Rally Sound System

Vi è mai capitato di partecipare ad una manifestazione organizzata dai “centri sociali”?‎
Beh, c’è sempre l’immancabile furgone sovraccarico di casse che sparano musica a tutto volume e, ‎più raramente, un camion a pianale su cui monta una band cercando di suonare tra uno scossone ed ‎un altro…‎
Bene, in questa ironica canzoncina dei Neurotici inglesi quelli che dovevano suonare si sono persi il ‎corteo di protesta e, “tutti bardati da ribelli, suonando canzoni ribelli, in pose ribelli”, ‎finiscono con l’esibirsi in mezzo al traffico, tra la gente impegnata nelle compere, che esclama: ‎‎“Ma ce cos’è? Cos’è? Oh, che sovversivi!”
Does anyone know where the march is?
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 15:23
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Do You Hear Me Now?‎

Do You Hear Me Now?‎
‎[1965]‎
Dall’album d’esordio intitolato semplicemente “Bert Jansch”‎
Famosa anche nella cover offerta da Donovan nel 1971.‎



L’apice della “guerra fredda”, lo spettro di un imminente olocausto nucleare, l’appello all’azione ‎rivolto al movimento pacifista …‎
Una canzone ed un autore fondamentali che ancora mancavano sulle CCG/AWS.‎
Bert Jansch, folksinger scozzese tra i fondatori dei Pentangle, ha influenzato molti ‎musicisti divenuti in seguito ben più famosi di lui, come Donovan, Jimmy Page, Simon & ‎Garfunkel, Neil Young e Nick Drake.‎
E’ morto solo pochi mesi fa, il 5 ottobre 2011, ucciso da un maledetto cancro.‎
Freedom fighters
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 14:44
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Quel giorno di luglio

Quel giorno di luglio
Inedita.
l.o.a. Acrobax INDEPENDENT MUSIC FESTIVAL 25 maggio 2012
da Piazza Carlo Giuliani.org
C'è gente che combatte
(continua)
inviata da adriana 19/7/2012 - 14:30
Percorsi: Genova - G8
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Rock the Nation

Rock the Nation
‎[2001]‎
Album “Stay Human”‎

Rock the nation
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 13:55
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Riot Van

Riot Van
‎‎[2006]‎
Album “Whatever People Say I Am, That's What I'm Not”‎

“Fu sbattuto dentro al cellulare e tutti i poliziotti lo presero a calci. Non c’era modo che ‎potesse difendersi, solo affrontare la situazione con coraggio”
Up rolled the riot van
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 13:22
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Youngstown

Youngstown
Magnifica
Alberto 19/7/2012 - 12:26
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La Ballata del prefetto Mori

La Ballata del prefetto Mori
Ora, però, vorrei intervenire anch'io.

Non tanto sull'oggetto del contendere, sul quale non sarei in grado di aggiungere alcunché di originale; esprimerei soltanto mie opinabilissime opinioni legate, ovviamente, a certe mie convinzioni e sempre con il preciso sentimento di non aver mai la verità in tasca.

Questo mio intervento servirà invece a chiarire definitivamente alcune cose alla persona che si firma "Il Ghibellino".

Come sicuramente avrà potuto notare, stimato sig. Ghibellino, in questa pagina di questo sito nessun intervento è mai stato censurato.

Le farei però presente un elementare concetto, che mi sembra in Lei piuttosto carente: quello di educazione e di ospitalità. Siamo chiaramente un sito schierato da una certa parte (pur tenendo conto delle normali, e a volte forti, differenze tra ognuno di noi e dei diversi gradi di "radicalità"), ma non abbiamo mai rifiutato il confronto... (continua)
Riccardo Venturi 19/7/2012 - 11:09
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Bad Town

Bad Town
‎[1989]‎
Album “Energy”‎



Una canzone contro la violenza urbana.‎

‎“Music is an indirect force for change, because it provides an anchor against human tragedy. In this ‎sense, it works towards a reconciled world. It can also be the direct experience of change. At certain ‎points during some shows, the reconciled world is already here, at least in that second, at that place. ‎Operation Ivy was very lucky to have experienced this. Those seconds reveal that the momentum ‎that drives a subculture is more important than any particular band. The momentum is made of all ‎the people who stay interested, and keep their sense of urgency and hope.” (Jesse Michaels degli ‎Operation Ivy)‎
They call it a scene I call it disaster
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 10:38
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È la domenica il giorno del signore

È la domenica il giorno del signore
Chanson italienne – È la domenica il giorno del signore – I Gufi – 1967
Paroles de Luigi Lunari – Musique de Lino Patruno
LE JOUR DU SEIGNEUR, C'EST LE DIMANCHE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/7/2012 - 10:17
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Il sorriso di Michela

Il sorriso di Michela
Però, caro Leopoldo, pur comprendendo tutto il suo slancio identitario e ancor di più l'avversione per l'infausta casa Savoia, non capisco -tanto più che si definisce repubblicano e cittadino europeo- il suo inneggiare ad una casa regnante. Io credo che l'identità meridionale potrebbe anche essere espressa senza ricorrere ai Borboni e senza esporre bandiere. Con tutto il rispetto, naturalmente; ma io, assieme a Shakespeare, sono convinto che siamo nati per marciare sulla testa dei re, e non soltanto dei Savoia. Anche dei Borboni, dei "presidenti" repubblicani, dei generali... Saluti cari.
Riccardo Venturi 19/7/2012 - 10:10
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Denn wovon lebt der Mensch?‎

La versione inglese – sempre di Ralph Manheim e John Willett - adottata sia da Tom Waits ‎‎(nel disco collettivo “Lost in the Stars: The Music of Kurt Weill” del 1985 e poi anche in “Orphans: ‎Brawlers, Bawlers & Bastards” del 2006) che dai Pet Shop Boys (album “Alternative” del 1995).‎
Denn wovon lebt der Mensch?‎
Nel documentario "September Songs - The Music of Kurt Weill", diretto nel 1994 da Larry ‎Weinstein, è il buon vecchio William Burroughs ad interpretarla…‎
Anche Daniel Kahn & the Painted Bird ne hanno offerto una loro versione nell’album ‎‎“Lost Causes” del 2010.‎
WHAT KEEPS MANKIND ALIVE?‎
(continua)
inviata da Dead End 19/7/2012 - 09:55




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