Custer Died for Your Sins
CHE BEL SITO..GRAZIE
POTER SENTIRE LA VOCE DI FLOYD WESTERMAN X ME è IMPORTANTE
HO LETTO IL LIBRO CHE PORTA QUESTO TITOLO
POTER SENTIRE LA VOCE DI FLOYD WESTERMAN X ME è IMPORTANTE
HO LETTO IL LIBRO CHE PORTA QUESTO TITOLO
VIRGINIA 13/6/2012 - 12:56
Who'll Stop The Rain?
reduce da un concerto del Boss a Firenze, chiuso da questa canzone. Nessuno ha fermato la pioggia ma neanche la pioggia ha fermato né Springsteen né il pubblico che ha continuato a ballare fino alla fine.
(foto di Michele Comai)
(foto di Michele Comai)
CHI FERMERÀ LA PIOGGIA?
(continua)
(continua)
13/6/2012 - 12:46
Το τραγούδι της γκιλοτίνας
Ecco che la navigazione nel Mar di Xylouris (Ξυλουρινή Θάλασσα, o Ψαροθάλασσα...) comincia sul serio, una volta spintisi al largo. Avevo inserito questa canzone nel settembre del 2007, predisponendo delle "note alla traduzione" con tanto di numeretti; sono rimasti numeretti per quasi cinque anni. "Lentesse oblige", come dicono an Fràns...; anche se, probabilmente, in questo "lieve intervallo" c'entra il fatto che di lì a pochi giorni...vabbè lasciamo perdere, è acqua passata. Stasera ecco finalmente le note a questa canzone, e sono note consistenti. Glielo dovevo. Xylouris non ha "paginone" come Theodorakis, ma le sue canzoni, anche brevi, si spingono spesso in episodi della storia greca che non sono noti ai più; e questo sito, vorrei ribadirlo, è un sito di memoria. Quindi, storico.
Riccardo Venturi 13/6/2012 - 03:43
A totas partz vei mescl' ab avarésa
d'une chanson provençale du XIII ième siècle – A totas partz vei mescl' ab avarésa - Pèire Cardenal – vers 1235.
Un “sirventès”, une chanson de dénonciation, une canzone engagée du grand troubadour ou trouvère occitan Pèire Cardenal, né à la fin du XII ième siècle en Auvergne et qui vécut aux cours des seigneurs de Toulouse et du Roi Jacques d’Aragon.
Il synthétisa son programme artistique dans ces vers :
« Tostemps vir cuidar en sabér
E camgi so cug per so sai,
E lais mentir per dire vér, […] »
« J'ai toujours cherché à substituer la connaissance aux croyances
Et je remplace « je crois » par « je sais »
Et je renonce au mensonge pour la vérité... ».
Il est signalé par certains érudits – mais sans certitude documentaire – comme étant l'auteur de la partie anonyme de la « Canso de la Crosada », le poème qui décrit les dix premières années ( 1208-1218) de la terrible croisade... (continua)
Un “sirventès”, une chanson de dénonciation, une canzone engagée du grand troubadour ou trouvère occitan Pèire Cardenal, né à la fin du XII ième siècle en Auvergne et qui vécut aux cours des seigneurs de Toulouse et du Roi Jacques d’Aragon.
Il synthétisa son programme artistique dans ces vers :
« Tostemps vir cuidar en sabér
E camgi so cug per so sai,
E lais mentir per dire vér, […] »
« J'ai toujours cherché à substituer la connaissance aux croyances
Et je remplace « je crois » par « je sais »
Et je renonce au mensonge pour la vérité... ».
Il est signalé par certains érudits – mais sans certitude documentaire – comme étant l'auteur de la partie anonyme de la « Canso de la Crosada », le poème qui décrit les dix premières années ( 1208-1218) de la terrible croisade... (continua)
DE TOUS CÔTÉS, MÊLÉE À L'AVARICE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/6/2012 - 14:41
Le Mantellate
nella canzone manca la seguente strofa della quale vorrei conoscere il significato:
..."a tocchi a tocchi sona 'na campana,
li turchi so' sbarcati alla marina,
chi c'ha le scarpe rotte l'arisola,
le mie l'ho risolate 'sta matina."...
..."a tocchi a tocchi sona 'na campana,
li turchi so' sbarcati alla marina,
chi c'ha le scarpe rotte l'arisola,
le mie l'ho risolate 'sta matina."...
FRED 12/6/2012 - 11:56
Ήτανε μια φορά
Comincia da qui la navigazione nel nuovo mare: quello di Xylouris. Intanto ho accolto le correzioni fatte a suo tempo alla mia traduzione di Πότε θα κάμει ξαστεριά. Ribadisco, e altro non sarebbe possibile fare, che si tratta di una canzone parecchio cruda e dura, e giuste sono le osservazioni fatte a suo tempo da [gpt]. Però trovo anche che, naturalmente, è necessario contestualizzare la canzone in un dato periodo. Più interessante ancora, a mio parere, sarebbe chiedersi come mai una canzone del genere sia rimasta un simbolo di libertà talmente forte a Creta e nella Grecia tutta, da essere stata scelta, ad esempio, da un Xylouris quando si recò lira alla mano a sostenere la rivolta degli studenti del Politecnico nel novembre 1973. Evidentemente, nei confronti della giunta militare fascista greca esisteva un odio talmente forte da essere ben simboleggiato da questa canzone, che è terrificante.... (continua)
Riccardo Venturi 12/6/2012 - 10:36
Il general Cadorna
anonimo
Il general Cadorna le magna le bistecche
(continua)
(continua)
inviata da Carlo N. 12/6/2012 - 09:34
Mikis Theodorakis / Μίκης Θεοδωράκης: Τοῦ Χάρου
E lunga vita a Theodorakis
Ecco, la traversata del Mar di Theodorakis termina qui, almeno per il momento. Con Theodorakis ci sarà sicuramente da salpare di nuovo, e al tempo stesso inizia un altro viaggio negli altri mari della Sezione Greca. Ma ora un po' di respiro in porto, che vorrei magari fosse quel Πόρτο Χέλι dove mi aggiravo, da giovincello, mentre una signora attempata mi sospirava dietro chiamandomi “un bello giovane che parla bene lo greco”. Passati sono gli anni.
Non è un caso che, per il termine di questo viaggio, mi sia riservato questa canzone, questa pagina. Io sono tremendamente lento, specialmente nelle reazioni. Averne di veloci non mi appartiene, e non mi piacciono i “botti” a caldo. Preferisco sempre e comunque lasciar passare un po' di tempo, perché è sempre lui che riesce a trovare le parole veramente giuste.
Non è, certamente, che non mi fossi accorto di questa... (continua)
Ecco, la traversata del Mar di Theodorakis termina qui, almeno per il momento. Con Theodorakis ci sarà sicuramente da salpare di nuovo, e al tempo stesso inizia un altro viaggio negli altri mari della Sezione Greca. Ma ora un po' di respiro in porto, che vorrei magari fosse quel Πόρτο Χέλι dove mi aggiravo, da giovincello, mentre una signora attempata mi sospirava dietro chiamandomi “un bello giovane che parla bene lo greco”. Passati sono gli anni.
Non è un caso che, per il termine di questo viaggio, mi sia riservato questa canzone, questa pagina. Io sono tremendamente lento, specialmente nelle reazioni. Averne di veloci non mi appartiene, e non mi piacciono i “botti” a caldo. Preferisco sempre e comunque lasciar passare un po' di tempo, perché è sempre lui che riesce a trovare le parole veramente giuste.
Non è, certamente, che non mi fossi accorto di questa... (continua)
Riccardo Venturi 11/6/2012 - 19:42
Άρνηση [Στο περιγιάλι το κρυφό]
Georgii Sepheridos Abdicationem, a Michael Theodorace harmonizatam, in Latinum sermonem vertit Richardus Venturi Philellenus die XI mensis Iunii a.D. MMXII
ABDICATIO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 11/6/2012 - 16:45
Τò Ἄξιόν Ἐστι
La traversata del Mar di Theodorakis giunge quasi al termine e approda alla sua isola principale: l'Axion Estí. Και 'Αξιον Εστί να ξαναπολυτονίζουμε, come del resto, a suo tempo, era stato preannunciato nell'introduzione. Adesso questo testo fondamentale non tanto per questo miserrimo sito, ma per la letteratura e per la musica greca e di tutti i paesi, è nella sua forma originale. Riprendiamo quindi il mare per compiere l'ultimo tratto del viaggio.
Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 11/6/2012 - 16:22
La Barunissa di Carini
Da : “LA BARONESSA DI CARINI” di Aurelio Rigoli
(continua)
(continua)
inviata da salvatore.borsellino@gmail.com 10/6/2012 - 16:06
Jesus In Heaven
L'album a cui appartiene questa canzone non è stato pubblicato per ragioni diverse dalla qualità dello stesso, che invece contiene delle gemme assolute , ennesima dimostrazione di talento musicale assolutamente straordinario dei Brothers Gibb, meglio conosciuti come BEE GEES. Proprio la natura di questo testo e quello riferito alla guerra del Vietnam hanno spinto i vertici della casa discografica a rinunciare ad un album per motivi di politica commerciale, perchè non sembrava allineato all'immagine dei Bee Gees malinconici e sentimentali che faceva vendere tonnellate di dischi in quegli anni: è da sempre che il sistema cerca di incasellarli in vari schemi di comodo, ma il genio e il talento non si possono inscatolare. Ascoltateli senza preconcetti e scoprirete un mondo...
nightingale64 10/6/2012 - 15:15
99 Luftballons
Carina musicalmente, in linea con la musica di quei tempi, e bellissima nel nella candida semplicità del suo testo. Molto carino l'aneddoto della sua genesi.
guido 10/6/2012 - 03:15
Let Freedom Reign
President George W. Bush wrote, "Let Freedom Reign" in response to a note passed to him by Dr. Condoleezza Rice while attending the opening session of a NATO summit June 28, 2004, in Istanbul, Turkey.
George W. & Condoleeza
champagne
George W. & Condoleeza
champagne
9/6/2012 - 09:43
Της φυλακής
Nel commento originale a questa canzone, Alessandro "Bartleby" si dichiarava ignaro sull'identità dell'autore di questa canzone, Yannis Negrepondis (chiamandolo "Gianne Negroponte", che sa vagamente di partenopeo...) e formulando altresì la condivisibile speranza che non avesse nulla a che fare con John Negroponte, l' "ambasciatore" di Bush in Iraq. Fugato questo timore, qualche considerazione linguistica su "Negroponte", "Negrepondis" eccetera. "Negroponte" (Νεγροπόντης, Νεγρεπόντης) era il nome che nel Medioevo ebbe l'isola d'Eubea (Εύβοια), la seconda isola per grandezza della Grecia dopo Creta. In seguito, quando l'isola tornò alla Grecia nel 1830, riprese il suo antico nome (che significa qualcosa come "ricca di buoi"; sin dall'antichità, l'Eubea era famosa per i suoi bovini). Il nome di "Negroponte", che sembra mantenutosi in parecchi cognomi, ha un'origine controversa. Alcuni lo vogliono... (continua)
Riccardo Venturi 9/6/2012 - 05:47
Της εξορίας...
Un tempo si dicevano cose tipo Nel licenziare alle stampe quest'opera...; ecco, "nel licenziare alle stampe" (?!?) quest'ennesima "paginona" rifatta di sana pianta (nonché copiosamente illustrata) sotto un temporale estivo e ad una mia tipica ora (le 4.47 del mattino), un paio di considerazioni finali.
Poiché [gpt] aveva, nell'introduzione, formulato a suo tempo il classico videant consules riguardo alle due canzoni di Της εξορίας già inserite da Alessandro "Bartleby", vale a dire Της εξορίας (Θάλασσες μας ζώνουν) e Της φυλακής, è stato giocoforza mantenerle, sia pure come "doppioni". Questo sia per alcune importanti note (come quella in cui lo stesso [gpt] chiarisce che il marxista Markos non era Marx), sia per le traduzioni in varie lingue (ivi compresa quella in cui Markos viene preso per Marx).
Riguardo a Panos Lampsidis, l'autore dell' "Inno dell'ELAN" sul quale [gpt] dichiarava di... (continua)
Poiché [gpt] aveva, nell'introduzione, formulato a suo tempo il classico videant consules riguardo alle due canzoni di Της εξορίας già inserite da Alessandro "Bartleby", vale a dire Της εξορίας (Θάλασσες μας ζώνουν) e Της φυλακής, è stato giocoforza mantenerle, sia pure come "doppioni". Questo sia per alcune importanti note (come quella in cui lo stesso [gpt] chiarisce che il marxista Markos non era Marx), sia per le traduzioni in varie lingue (ivi compresa quella in cui Markos viene preso per Marx).
Riguardo a Panos Lampsidis, l'autore dell' "Inno dell'ELAN" sul quale [gpt] dichiarava di... (continua)
Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 9/6/2012 - 04:55
Desertören
d'après la version italienne de Riccardo VENTURI
de la chanson suédoise – Desertören – Cornelis Vreeswijk – 1972
Texte de Lars Forsell – Musique de Boris Vian et Harold Berg.
de la chanson suédoise – Desertören – Cornelis Vreeswijk – 1972
Texte de Lars Forsell – Musique de Boris Vian et Harold Berg.
Quand Marcia Rosati, la « Trouvetout » nous l'a proposée du rythme des vers et bien évidemment du titre, il nous est venu le soupçon, transformé en certitude au vu de la vidéo de la chanson. Il s'agissait bien du « Déserteur suédois », chanté sur la musique (arrangée) de Boris Vian et Harold Berg, mais avec un texte totalement original. Un texte tout-à-fait à la Vreeswijk soit dit en passant à ceux qui ont la chance de connaître cet Hollandais qui s'est mis à écrire et à chanter en suédois. Tout simplement un grand de la chanson d'auteur de tous les temps. [R.V.]
LE DÉSERTEUR (suédois)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/6/2012 - 21:50
Almost Gone (The Ballad of Bradley Manning)
QUASI ANDATO
(continua)
(continua)
inviata da Enrico 8/6/2012 - 17:04
Oh! Camil (The Winter Soldier)
Trovo che più che raccontare la storia di Camil questo brano voglia da un lato sottolineare che Mr. Camil avrebbe fatto meglio a non arruolarsi e dall'altro chiedere al veterano se veramente ha capito cosa ha fatto e se ne pente. Una bella canzone, scritta "a caldo".
Si vedano le Note alla traduzione
Si vedano le Note alla traduzione
inviata da Enrico 8/6/2012 - 16:14
The Vine And The Fig Tree
These verses seem to come from Isaiah 2: 4. The following verse 5 is a ready made third verse:
O house of Jacob, come ye,
let us walk in the light of the Lord.
O house of Jacob, come ye,
let us walk in the light of the Lord.
O house of Jacob, come ye,
let us walk in the light of the Lord.
O house of Jacob, come ye,
let us walk in the light of the Lord.
Steve Sedberry 8/6/2012 - 03:30
Το αγριολούλουδο
d'après la version italienne IL FIORE DI CAMPO de Gian Piero Testa
d'une chanson grecque Το αγριολούλουδο – Hristos Nikolopoulos / Χρήστος Νικολόπουλος – 1968
Belle chanson bien connue, spécialement dans la réinterprétation d'Alexiou qui retrouve le vieux thème rebétique du gars ou de la fille des rues revenu(e) de tout, qui ne craint pas l'abandon de l'autre, probablement de condition sociale plus élevée, ni de retomber dans sa propre vie misérable et solitaire à laquelle il (elle) est cependant endurci(e). Elle serait, à la limite, à ranger dans les extras, mais astucieusement je la relis en clé de politique actuelle et j'y vois la Grèce ou le Grec, d'aujourd'hui, abandonné(e) et déprécié(e) par Dame Europe, riche et imbécile. Interprétation forcée, mais ce ne serait pas la première fois qu'une chanson d'amour se laisse relire avec une autre clé. (gpt)
Autrement dit, c'est la chanson... (continua)
d'une chanson grecque Το αγριολούλουδο – Hristos Nikolopoulos / Χρήστος Νικολόπουλος – 1968
Belle chanson bien connue, spécialement dans la réinterprétation d'Alexiou qui retrouve le vieux thème rebétique du gars ou de la fille des rues revenu(e) de tout, qui ne craint pas l'abandon de l'autre, probablement de condition sociale plus élevée, ni de retomber dans sa propre vie misérable et solitaire à laquelle il (elle) est cependant endurci(e). Elle serait, à la limite, à ranger dans les extras, mais astucieusement je la relis en clé de politique actuelle et j'y vois la Grèce ou le Grec, d'aujourd'hui, abandonné(e) et déprécié(e) par Dame Europe, riche et imbécile. Interprétation forcée, mais ce ne serait pas la première fois qu'une chanson d'amour se laisse relire avec une autre clé. (gpt)
Autrement dit, c'est la chanson... (continua)
LA FLEUR DES CHAMPS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/6/2012 - 21:31
Systematic Death
Chanson anglaise - Systèmeatic Death – Crass – 1981
MORT SYSTÉMATIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/6/2012 - 20:31
Ballad of Sitting Bull
C.....TORO SEDUTO IL MITO DA SEMPRE,MA C.....COM'E'CHE NON SI RIESCA A PRENDERE COME ESEMPIO QUEST'UOMO CON LE P.....E DALLE PAROLE SAGGISSIME.
RIBELLIAMOCI TUTTI AL POTERE DELLE HOBBYES!!!!!!!!!!!!!!!!
RIBELLIAMOCI TUTTI AL POTERE DELLE HOBBYES!!!!!!!!!!!!!!!!
SALVATORE 7/6/2012 - 17:44
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
La canzone più bella di sempre, soprattutto perchè con poche note e poche strofe ha unito tutto il mondo durante un periodo terribile. E' emozionante sapere che i soldati tedeschi e quelli alleati, così diversi e in guerra tra loro, erano uniti da una semplice canzone.
Complimenti per il sito e grazie per aver svolto questo lavoro.
Un saluto da un ragazzo di 22 anni.
Complimenti per il sito e grazie per aver svolto questo lavoro.
Un saluto da un ragazzo di 22 anni.
7/6/2012 - 10:39
Livorno popolare
Livorno 'ontro la guerra
Mustafà ir lavaoblò (cugino di Ahmed il Lavavetri) 7/6/2012 - 04:31
War Games
Per come la vedo io musicalmente questo è il pezzo peggiore dell'album, che invece considero nel complesso molto bello anche perchè - salvo appunto questo brano - è registrato tutto dal vivo. Ci si trovano secondo me bellissime versioni di "Raise a voice", "Barrel of pain", "Dark star", "Blackbird" (Lennon/Mc Cartney) e "For what it's worth". E' purtroppo Crosby che manca, perchè in quel periodo era nel bel mezzo del tunnel della droga da cui non si pensava avrebbe potuto più uscire. Quindi l'Atlantic rispolverò 2 sue belle registrazioni dal vivo di qualche anno prima, tra cui "He played real good for free" (o semplicemente "For free") di Joni Mitchell, un pezzo bellissimo cantato magistralmente. Di quel periodo è comunque il video "Daylight Again", gradevolissimo nonostante le condizioni precarie di Crosby fossero impossibili da nascondere (dopo qualche mese fu arrestato in Texas e questo, incredibilmente, gli permise di uscirne davvero e di riprendere il viaggio).
GIOCHI DI GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Enrico 6/6/2012 - 10:51
Το αγριολούλουδο
Versione italiana di Gian Piero Testa
IL FIORE DI CAMPO
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 6/6/2012 - 10:27
La maumariée vengée par son frère
anonimo
6 giugno 2012
LA MALMARITATA VENDICATA DAL FRATELLO
(continua)
(continua)
6/6/2012 - 01:59
Lu sciccareddu mbriacu
Perché un percorso sugli asini se c'è già guerra agli animali?
(Sabrina)
(Sabrina)
Perché si tratta di due cose differenti. Saluti! [CCG/AWS Staff]
4/6/2012 - 21:44
Soldiers Of Peace
A proposito dei veterani che, avendone vissuto gli orrori, si attivano promuovendo campagne contro la guerra.
SOLDATI DELLA PACE
(continua)
(continua)
inviata da Enrico 4/6/2012 - 19:05
Always Look on the Bright Side of Life
Chanson anglaise – Always Look On The Bright Side Of Life – Monty Python – 1979
Paroles et musique : Eric Idle
Il ne faudrait pas oublier les circonstances, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses belles dents. C'est une chanson sur le Calvaire, la chanson du Golgotha... C'est la fin de ce film d'une merveilleuse et grandiose ironie qui raconte la Vie de Brian, un jeune Nazaréen fils d'une pute et d'un centurion romain, qui né la même nuit (j'étais là, je peux en témoigner) que l'autre Nazaréen, a conn u un destin parallèle - à moins que ce soit l'inverse. En tout cas, il est franchement plus drôle. La venue des Rois mages qui s'étaient trompés d'étable et qui sont chassés par la jeune parturiente... est un monument d'anthologie...
En effet, c'est un grand moment dans l'histoire du cinéma et même, un grand moment dans l'Histoire. Il me semble qu'il faudrait projeter cette Vie de Brian dans... (continua)
Paroles et musique : Eric Idle
Il ne faudrait pas oublier les circonstances, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses belles dents. C'est une chanson sur le Calvaire, la chanson du Golgotha... C'est la fin de ce film d'une merveilleuse et grandiose ironie qui raconte la Vie de Brian, un jeune Nazaréen fils d'une pute et d'un centurion romain, qui né la même nuit (j'étais là, je peux en témoigner) que l'autre Nazaréen, a conn u un destin parallèle - à moins que ce soit l'inverse. En tout cas, il est franchement plus drôle. La venue des Rois mages qui s'étaient trompés d'étable et qui sont chassés par la jeune parturiente... est un monument d'anthologie...
En effet, c'est un grand moment dans l'histoire du cinéma et même, un grand moment dans l'Histoire. Il me semble qu'il faudrait projeter cette Vie de Brian dans... (continua)
REGARDEZ TOUJOURS DU CÔTÉ LUMINEUX DE LA VIE !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2012 - 15:41
Trema la terra
Come mai?
di Alessandra Daniele da Carmilla
Su 24 vittime del terremoto in Emilia, più della metà sono operai. Tornati al lavoro troppo presto, dentro capannoni troppo poco sicuri. Ai lavoratori è stato chiesto di pagare il prezzo più alto per la crisi, e lo stanno pagando anche con la vita.
Come mai?
Dei complottisti che s'ingegnano a spiegare le ragioni fantageofisiche del terremoto, dei millenaristi fuori tempo massimo che studiano gli allineamenti astrogeologici, ce n'è uno che voglia spiegare questo, che voglia rispondere a questa domanda del millennio?
Come mai, come mai, sempre in culo agli operai?
Perché a ogni crisi si cercano i soldi sempre dove ce n'è di meno, si chiede di pagare sempre a chi ha già pagato, si spedisce a morire per primo, in una trincea o in un capannone, sempre chi ha già avuto una vita più dura?
Se la differenza di classe è solo un'illusione ottica data... (continua)
di Alessandra Daniele da Carmilla
Su 24 vittime del terremoto in Emilia, più della metà sono operai. Tornati al lavoro troppo presto, dentro capannoni troppo poco sicuri. Ai lavoratori è stato chiesto di pagare il prezzo più alto per la crisi, e lo stanno pagando anche con la vita.
Come mai?
Dei complottisti che s'ingegnano a spiegare le ragioni fantageofisiche del terremoto, dei millenaristi fuori tempo massimo che studiano gli allineamenti astrogeologici, ce n'è uno che voglia spiegare questo, che voglia rispondere a questa domanda del millennio?
Come mai, come mai, sempre in culo agli operai?
Perché a ogni crisi si cercano i soldi sempre dove ce n'è di meno, si chiede di pagare sempre a chi ha già pagato, si spedisce a morire per primo, in una trincea o in un capannone, sempre chi ha già avuto una vita più dura?
Se la differenza di classe è solo un'illusione ottica data... (continua)
4/6/2012 - 10:18
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