Les Siffleurs excités
Le peuple sifflomane rugit par le sifflet
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2012 - 21:02
אין אַלע גאַסן אָדער הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ
anonimo
And this is called anti-war music??? A call to one of the bloodiest revolutions in the history of humanity.
Sergey 28/3/2012 - 19:30
There Will Be Trouble In Town (Ci saranno guai)
28 marzo 2012
"Quello del pettirosso è un coraggio umile e testardo come il coraggio di chi dall’incendio della Storia si leva leggero col suo sogno di libertà intatto"
Maurizio Maggiani.
"Quello del pettirosso è un coraggio umile e testardo come il coraggio di chi dall’incendio della Storia si leva leggero col suo sogno di libertà intatto"
Maurizio Maggiani.
adriana 28/3/2012 - 19:09
Perché non ci vai tu
La fortuita coincidenza dell'acquisto, con il Corriere della Sera, dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e il completamento della prima lista di n° 50 nominativi di militari italiani ammazzati in Afghanistan, mi ha fatto leggere con particolare riguardo l'ammonimento proveniente dalla tomba del povero
Knowlt Hoheimer
I was the first fruits of the battle of Missionary Ridge.
When I felt the buller enter my heart
I wished I had staid at home and gone to jail
For stealing the hogs of Curl Trenary,
Instead of running away and joining the army.
Rather a thousand times the county jail
Than to lie under this marble figure with wings,
And his granite pedestal
Bearing the words, "Pro Patria".
What do they mean, anyway?
(Trad. di Antonio Porta:
Fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
Quando ho sentito la pallottola entrarmi nel cuore
ho desiderato di essere... (continua)
Knowlt Hoheimer
I was the first fruits of the battle of Missionary Ridge.
When I felt the buller enter my heart
I wished I had staid at home and gone to jail
For stealing the hogs of Curl Trenary,
Instead of running away and joining the army.
Rather a thousand times the county jail
Than to lie under this marble figure with wings,
And his granite pedestal
Bearing the words, "Pro Patria".
What do they mean, anyway?
(Trad. di Antonio Porta:
Fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
Quando ho sentito la pallottola entrarmi nel cuore
ho desiderato di essere... (continua)
Gian Piero Testa 28/3/2012 - 16:16
There Is Power in a Union
[1913]
Lyrics by Joe Hill
Music: Sung to the tune of "There Is Power In The Blood (Of The Lamb)".
"There Is Power In A Union" is a song written by Joe Hill in 1913. The Industrial Workers of the World (commonly known as the Wobblies) concentrated much of its labor trying to organize migrant workers in lumber and construction camps. They sometimes had competition for the attention of the workers from religious organizations. The song, in fact, is sung to the tune of an old religious anthem, "There Is Power In The Blood of The Lamb".
Joe Hill was a migrant worker and a wobbly in the late 19th and early 20th centuries. He wrote and sang songs to "fan the flames of discontent" during the labor struggles of the time… Joe Hill became a martyr to the IWW and all unions who struggled for workers' rights and workplace democracy when he was framed for a murder in Utah by the Copper mine owners... (continua)
Lyrics by Joe Hill
Music: Sung to the tune of "There Is Power In The Blood (Of The Lamb)".
"There Is Power In A Union" is a song written by Joe Hill in 1913. The Industrial Workers of the World (commonly known as the Wobblies) concentrated much of its labor trying to organize migrant workers in lumber and construction camps. They sometimes had competition for the attention of the workers from religious organizations. The song, in fact, is sung to the tune of an old religious anthem, "There Is Power In The Blood of The Lamb".
Joe Hill was a migrant worker and a wobbly in the late 19th and early 20th centuries. He wrote and sang songs to "fan the flames of discontent" during the labor struggles of the time… Joe Hill became a martyr to the IWW and all unions who struggled for workers' rights and workplace democracy when he was framed for a murder in Utah by the Copper mine owners... (continua)
Would you have freedom from Wage slavery,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/3/2012 - 15:44
Testamento partigiano
(M. Brugnara)
Incisa originariamente con il titolo "Il testamento di Johnny" in "La parola stella" del 2003
Milo Brugnara: voce, chitarra acustica, armonica;
Andrea Robol: fisarmonica;
Valentina Campajola: violino;
Guido Foddis: basso
Registrato e mixato da Guido Foddis @ La Casona Studio, Ferrara, novembre 2011
(Modena City Ramblers)
Cosa potrebbe pensare, oggi, un vecchio partigiano che, dopo aver contribuito a regalare alla nostra Nazione il riscatto rappresentato dalla ritorta sul nazifascismo, vede il frutto del suo sacrificio sotterrato da fiumi di fango? Il partigiano Giovanni Farri "Gianni" (della 26a Brigata Garibaldi) ebbe un ruolo fondamentale durante l'Operazione Tombola; ci ha lasciati qualche anno fa, tuttavia "Testamento partigiano" immagina ciò che lui stesso ci potrebbe dire, oggi
Incisa originariamente con il titolo "Il testamento di Johnny" in "La parola stella" del 2003
Milo Brugnara: voce, chitarra acustica, armonica;
Andrea Robol: fisarmonica;
Valentina Campajola: violino;
Guido Foddis: basso
Registrato e mixato da Guido Foddis @ La Casona Studio, Ferrara, novembre 2011
(Modena City Ramblers)
Cosa potrebbe pensare, oggi, un vecchio partigiano che, dopo aver contribuito a regalare alla nostra Nazione il riscatto rappresentato dalla ritorta sul nazifascismo, vede il frutto del suo sacrificio sotterrato da fiumi di fango? Il partigiano Giovanni Farri "Gianni" (della 26a Brigata Garibaldi) ebbe un ruolo fondamentale durante l'Operazione Tombola; ci ha lasciati qualche anno fa, tuttavia "Testamento partigiano" immagina ciò che lui stesso ci potrebbe dire, oggi
Ti lascio cadere in un fosso
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:44
La libertà è disobbedienza
(Montanari/ Montanari)
Elisabeth e Modena City Ramblers
Michele Smiraglio: basso; Francesco Micalizzi: batteria Matteo Montanari: tastiere; Marco Montanari: voce e chitarre elettriche; Luca Serio Bertolinl: chitarra acustica; Franco D'Aniello: flauto; Massimo Ice Ghiacci: basso; Francesco Fry Moneti: violino; Davide Dudu Morandi: voce; Leonardo Sgavetti: fisarmonica; Roberto Zeno: rullante, percussioni
Produzione artistica: Elizabeth
Registrato da Carloenrico Pinna e Claudio Morselli @ la Barchessa Recording Studio, Eubiera (RE), febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
Talvolta, quando la legge è quella del forte e il diritto s'inchina al sopruso, la disobbedienza non è solo un atto di ribellione, è resistenza, è ricerca della libertà.
Elisabeth e Modena City Ramblers
Michele Smiraglio: basso; Francesco Micalizzi: batteria Matteo Montanari: tastiere; Marco Montanari: voce e chitarre elettriche; Luca Serio Bertolinl: chitarra acustica; Franco D'Aniello: flauto; Massimo Ice Ghiacci: basso; Francesco Fry Moneti: violino; Davide Dudu Morandi: voce; Leonardo Sgavetti: fisarmonica; Roberto Zeno: rullante, percussioni
Produzione artistica: Elizabeth
Registrato da Carloenrico Pinna e Claudio Morselli @ la Barchessa Recording Studio, Eubiera (RE), febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
Talvolta, quando la legge è quella del forte e il diritto s'inchina al sopruso, la disobbedienza non è solo un atto di ribellione, è resistenza, è ricerca della libertà.
Ogni volto di un uomo è segnato dal tempo
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/3/2012 - 11:39
Cinque tedeschi ad Albinea
(L. S. Bertolini/ M. Ghiacci)
Luca Serio Bertolini: voce, chitarra elettrica, distorsioni Massimo Ice Ghiacci: voce, chitarra elettrica, basso, elettronica
(Modena City Ramblers)
Da un articolo de 'il Manifesto' del 18 novembre 2001, a firma Guido Ambrosino:
"Nel 1944 il marconista Hans Schmidt arrivò a Villa Calvi di Albinea con una compagnia, di trasmissioni della Luftwaffe, l'aviazione militare tedesca. Cercò un contatto con i partigiani ed ebbe fortuna: in un casolare vicino abitava una ragazza che faceva da staffetta. Si incontrò cinque volte con partigiani della 37a brigata Gap, passandogli armi e munizioni.
Il suo piano era quello di consegnare alla Resistenza il centro di trasmissioni, con le armi, le radio e tutto il prezioso materiale. Lui, e altri soldati d'accordo con lui, sarebbero diventati il nucleo iniziale di una formazione che avrebbe raccolto altri disertori tedeschi.... (continua)
Luca Serio Bertolini: voce, chitarra elettrica, distorsioni Massimo Ice Ghiacci: voce, chitarra elettrica, basso, elettronica
(Modena City Ramblers)
Da un articolo de 'il Manifesto' del 18 novembre 2001, a firma Guido Ambrosino:
"Nel 1944 il marconista Hans Schmidt arrivò a Villa Calvi di Albinea con una compagnia, di trasmissioni della Luftwaffe, l'aviazione militare tedesca. Cercò un contatto con i partigiani ed ebbe fortuna: in un casolare vicino abitava una ragazza che faceva da staffetta. Si incontrò cinque volte con partigiani della 37a brigata Gap, passandogli armi e munizioni.
Il suo piano era quello di consegnare alla Resistenza il centro di trasmissioni, con le armi, le radio e tutto il prezioso materiale. Lui, e altri soldati d'accordo con lui, sarebbero diventati il nucleo iniziale di una formazione che avrebbe raccolto altri disertori tedeschi.... (continua)
Cinque tedeschi ad Albinea
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:36
Μια γόμα γλυκιά (Ο ήχος της καμπάνας)
Version française – LE PAIN NOIR – Marco Valdo M.I. – 2012
d'après la version italienne UNA DOLCE GOMMA de Gian Piero Testa – 2012
d'une chanson grecque Μια γόμα γλυκιά – Thalès Triandafillou / Θαλής Τριανταφύλλου – 2012
Texte de Yorgos Doultsinos et musique de Thalìs Triandafillou
Laisse-moi, avant d'aller plus loin te dire, à toi, ô Lucien l'âne mon ami, et tu le comprendras sûrement, pourquoi j'ai choisi un autre titre, bien loin du titre grec, que j'aurais dû traduire par « Ma Gomme douce »... Si j'ai choisi comme titre « LE PAIN NOIR », c'est qu'il figure dans la canzone et surtout, qu'il est un souvenir (dans toute l'Europe contemporaine) de l'Occupation (nazie ou apparentée) et de toutes les périodes de disette, de famine, de malheur qui ont frappé au cours de l'histoire... Le pain noir, c'est aussi et toujours, le pain des pauvres, le pain de la misère... fait de la mélique, melica,... (continua)
d'après la version italienne UNA DOLCE GOMMA de Gian Piero Testa – 2012
d'une chanson grecque Μια γόμα γλυκιά – Thalès Triandafillou / Θαλής Τριανταφύλλου – 2012
Texte de Yorgos Doultsinos et musique de Thalìs Triandafillou
Laisse-moi, avant d'aller plus loin te dire, à toi, ô Lucien l'âne mon ami, et tu le comprendras sûrement, pourquoi j'ai choisi un autre titre, bien loin du titre grec, que j'aurais dû traduire par « Ma Gomme douce »... Si j'ai choisi comme titre « LE PAIN NOIR », c'est qu'il figure dans la canzone et surtout, qu'il est un souvenir (dans toute l'Europe contemporaine) de l'Occupation (nazie ou apparentée) et de toutes les périodes de disette, de famine, de malheur qui ont frappé au cours de l'histoire... Le pain noir, c'est aussi et toujours, le pain des pauvres, le pain de la misère... fait de la mélique, melica,... (continua)
LE PAIN NOIR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2012 - 11:33
Gufo nero
(Modena City Ramblers)
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica, coro; Franco D'Aniello: flauto, tin whistle, uillean pipes, coro; Massimo Ice Ghiacci: contrabbasso, coro; Francesco Fry Moneti: mandolino, banjo, violino, coro; Davide Dudu Morandi: voce partigiana, coro; Leonardo Sgavetti: fisarmonica, coro; Roberto Zeno: batteria, coro
Musica e produzione artistica: MCR
Registrato e mixato da Carloenrico Pinna @ Esagono
Recording Studio, Rubiera (HE), dicembre 2010
(Modena City Ramblers)
Così racconta il comandante "Gordon": "In una fredda notte di gennaio, mentre stavo effettuando il mio turno di guardia, pensai a un uccello notturno di rapina che abita i boschi di montagna: il gufo nero sarebbe stato il simbolo più adatto a rappresentarci Anche noi dovevamo vivere e muoverci in montagna, e le abitudini predatorie del gufo erano di facile accostamento con le particolari azioni di guerriglia... (continua)
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica, coro; Franco D'Aniello: flauto, tin whistle, uillean pipes, coro; Massimo Ice Ghiacci: contrabbasso, coro; Francesco Fry Moneti: mandolino, banjo, violino, coro; Davide Dudu Morandi: voce partigiana, coro; Leonardo Sgavetti: fisarmonica, coro; Roberto Zeno: batteria, coro
Musica e produzione artistica: MCR
Registrato e mixato da Carloenrico Pinna @ Esagono
Recording Studio, Rubiera (HE), dicembre 2010
(Modena City Ramblers)
Così racconta il comandante "Gordon": "In una fredda notte di gennaio, mentre stavo effettuando il mio turno di guardia, pensai a un uccello notturno di rapina che abita i boschi di montagna: il gufo nero sarebbe stato il simbolo più adatto a rappresentarci Anche noi dovevamo vivere e muoverci in montagna, e le abitudini predatorie del gufo erano di facile accostamento con le particolari azioni di guerriglia... (continua)
Gufo nero
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:27
Noris, Imelde
(M. Ghiacci)
Massimo Ice Ghiacci: chitarra acustica, mandolino, contrabbasso;
Davide Dudu Morandi: voce;
Carloenrico Pinna: chitarra elettrica, banjo, tamburello, tastiere e programming
Registrato, mixato e prodotto da Carloenrico Pinna @ Esagono Recording Studio, Rubiera (RE), gennaio 2011
(Modena City Ramblers)
A soli 19 anni, nel giugno del '44, dimostrando un impegno ideale, determinato e ammirevole, Imelde Campani aderì alle formazioni partitane del Comando Unico come staffetta coraggiosa, affidabile e scaltra, assumendo il nome di battaglia di "Noris". Dopo alcuni mesi passò al Battaglione Alleato, col quale restò fino al giorno della Liberazione. "Gordon" Monducci ha scritto: "Eccezionali collaboratrici del servizio furono le partigiane, donne di vario ceto sociale che, con grande spirito di sacrificio e coraggio, percorrevano in lungo e in largo tutte le zone occupate dai... (continua)
Massimo Ice Ghiacci: chitarra acustica, mandolino, contrabbasso;
Davide Dudu Morandi: voce;
Carloenrico Pinna: chitarra elettrica, banjo, tamburello, tastiere e programming
Registrato, mixato e prodotto da Carloenrico Pinna @ Esagono Recording Studio, Rubiera (RE), gennaio 2011
(Modena City Ramblers)
A soli 19 anni, nel giugno del '44, dimostrando un impegno ideale, determinato e ammirevole, Imelde Campani aderì alle formazioni partitane del Comando Unico come staffetta coraggiosa, affidabile e scaltra, assumendo il nome di battaglia di "Noris". Dopo alcuni mesi passò al Battaglione Alleato, col quale restò fino al giorno della Liberazione. "Gordon" Monducci ha scritto: "Eccezionali collaboratrici del servizio furono le partigiane, donne di vario ceto sociale che, con grande spirito di sacrificio e coraggio, percorrevano in lungo e in largo tutte le zone occupate dai... (continua)
Imelde è il tuo nome, Noris per la storia,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:23
Nozze partigiane
Testo e musica di Daniele Contardo
Daniele Contardo: voce, organetto, bodhran; Francesco Fry Moneti: violino, mandolino, coro Special guest: Massimo Ice Ghiacci, coro partigiano
Registrato e mixato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, Regio Emilia, gennaio 2012
(Modena City Ramblers)
Per gii amori nati in battaglia: "Elide" e "Gianni", "Giorgio" e "Mimma"... Combattenti che finalmente sparano per festeggiare, nel giorno in cui tornano ad essere semplicemente ragazze e ragazzi che si amano, nella speranza di iniziare una vita nuova nel Paese che hanno contribuito a liberare. Molti dei loro sogni saranno traditi, ma questa festa oggi è per loro.
Daniele Contardo: voce, organetto, bodhran; Francesco Fry Moneti: violino, mandolino, coro Special guest: Massimo Ice Ghiacci, coro partigiano
Registrato e mixato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, Regio Emilia, gennaio 2012
(Modena City Ramblers)
Per gii amori nati in battaglia: "Elide" e "Gianni", "Giorgio" e "Mimma"... Combattenti che finalmente sparano per festeggiare, nel giorno in cui tornano ad essere semplicemente ragazze e ragazzi che si amano, nella speranza di iniziare una vita nuova nel Paese che hanno contribuito a liberare. Molti dei loro sogni saranno traditi, ma questa festa oggi è per loro.
L'ultima salva di fucileria
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:16
L'amore altrove
Ice: voce, chitarra acustica, mandolino, contrabbasso, armonica, glockenspiel, tamburo marocchino; Franco D'Aniello: uillean pipes
Registrato e mixato da Carloenrico Pinna @ Esagono Recording Studio, Rubiera (RE), gennaio 2011
Voce registrata da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio Reggio Emilia, gennaio 2012
Pipes registrate da Franco D'Aniello @ home, dicembre 2011
(Modena City Ramblers)
Quando la follia della guerra travolge il mondo, l'orrore, la paura, l'egoismo, il dolore rischiano di travolgere i cuori e le menti degli uomini. Solo l'amore può dare conforto: altrove, più che mai vicino, è il futuro.
Registrato e mixato da Carloenrico Pinna @ Esagono Recording Studio, Rubiera (RE), gennaio 2011
Voce registrata da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio Reggio Emilia, gennaio 2012
Pipes registrate da Franco D'Aniello @ home, dicembre 2011
(Modena City Ramblers)
Quando la follia della guerra travolge il mondo, l'orrore, la paura, l'egoismo, il dolore rischiano di travolgere i cuori e le menti degli uomini. Solo l'amore può dare conforto: altrove, più che mai vicino, è il futuro.
II mondo è cieco e i savi si son persi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:07
Gordon, Glauco
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica, coro; Franco D'Aniello: tin whistle; Luciano Gaetani: bouzouki; Massimo Ice Ghiacci: balalaika basso, coro; Francesco Fry Moneti: mandolino, violino; Davide Dudu Morandi: voce; Leonardo Sgavetti: fisarmonica, hammond; Roberto Zeno: batteria
Testo, musica e produzione artistica: MCR
Registrato e mixato da Luca Serio Bertolinl @ Yonder
Studio, San Polo d'Enza (BE), febbraio 2012
www.yonderstudio.it
(Modena City Ramblers)
La nostra dedica alla memoria di "Gordon" Glauco Monducci, il comandante del Gufo Nero protagonista con suoi uomini di incredili scorribande oltre le linee nemiche. Schivo alle commemorazioni pubbliche, amava invece raccontare la lotta per la libertà ai bambini delle scuole. Lo rendeva particolarmente orgoglioso il fatto che nessun componente della sua squadra di sabotatori perse la vita durante la Resistenza. Ad accompagnarlo... (continua)
Testo, musica e produzione artistica: MCR
Registrato e mixato da Luca Serio Bertolinl @ Yonder
Studio, San Polo d'Enza (BE), febbraio 2012
www.yonderstudio.it
(Modena City Ramblers)
La nostra dedica alla memoria di "Gordon" Glauco Monducci, il comandante del Gufo Nero protagonista con suoi uomini di incredili scorribande oltre le linee nemiche. Schivo alle commemorazioni pubbliche, amava invece raccontare la lotta per la libertà ai bambini delle scuole. Lo rendeva particolarmente orgoglioso il fatto che nessun componente della sua squadra di sabotatori perse la vita durante la Resistenza. Ad accompagnarlo... (continua)
Quante son le stelle che stanno in un sospiro?
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:02
Tombola
Jason McNiff: voce, chitarra elettrica ed acustica;
Graham Knight: basso;
Francesco Fry Moneti: mandolino;
Steve Brookes: batteria
Produzione artistica: Jason McNiff
Begistrato e mixato da Brlan O'Shaughnessy @ Bark Studio, Walthamstow, London E15
Masterizzato da Denis Blackham @ Skye Mastering
dall'album "April Cruel" (FLED 3087), in licenza esclusiva Fledgling Records
(Modena City Ramblers)
La marcia verso l'obiettivo, nei ricordi del maggiore Farran, il comandante dell'Operazione Tombola.
Graham Knight: basso;
Francesco Fry Moneti: mandolino;
Steve Brookes: batteria
Produzione artistica: Jason McNiff
Begistrato e mixato da Brlan O'Shaughnessy @ Bark Studio, Walthamstow, London E15
Masterizzato da Denis Blackham @ Skye Mastering
dall'album "April Cruel" (FLED 3087), in licenza esclusiva Fledgling Records
(Modena City Ramblers)
La marcia verso l'obiettivo, nei ricordi del maggiore Farran, il comandante dell'Operazione Tombola.
Norice smiles me a smile
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 10:52
Partigiano Hans
(T. Bellelli/ E. Sgavetti/ L. Sgavetti/ M. Dematteis)
Tiziano Bellelli: voce, sassofono soprano;
Riccardo Sgavetti: basso;
Leonardo Sgavetti: pianoforte e fisarmonica;
Massimo Dematteis: batteria
Testo di Tiziano Bellelli, musica dei Popinga
Produzione artistica: Popinga
Registrato e mixato da Leonardo e Riccardo Sgavetti @ SGV Studio, Castelnovo di Sotto (BE), febbraio 2011
(Modena City Ramblers)
Hans Amoser era, un soldato paracadutista a austriaco arruolato nell'esercito nazista che a un certo punto diserta ma non fugge: infatti passa dall'altra parte, al fianco di chi il nazismo lo combatte. Si schiera al fianco dei partigiani e degli alleati angloamericani per non far cadere il mondo la sua idea di mondo, nelle mani sbagliate. Hans tradisce il suo Paese, lo aiuta a liberarsi da quello che lui ritiene il male. Per questo abbiamo scelto il suo punto di vista per la nostra... (continua)
Tiziano Bellelli: voce, sassofono soprano;
Riccardo Sgavetti: basso;
Leonardo Sgavetti: pianoforte e fisarmonica;
Massimo Dematteis: batteria
Testo di Tiziano Bellelli, musica dei Popinga
Produzione artistica: Popinga
Registrato e mixato da Leonardo e Riccardo Sgavetti @ SGV Studio, Castelnovo di Sotto (BE), febbraio 2011
(Modena City Ramblers)
Hans Amoser era, un soldato paracadutista a austriaco arruolato nell'esercito nazista che a un certo punto diserta ma non fugge: infatti passa dall'altra parte, al fianco di chi il nazismo lo combatte. Si schiera al fianco dei partigiani e degli alleati angloamericani per non far cadere il mondo la sua idea di mondo, nelle mani sbagliate. Hans tradisce il suo Paese, lo aiuta a liberarsi da quello che lui ritiene il male. Per questo abbiamo scelto il suo punto di vista per la nostra... (continua)
Domani si gioca a tombola,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 10:44
Gino
Mutina Golem, Tripoti, D'Aniello, Gaetani, Ghiacci, Moneti, Zeno
(Kol Nedarim/ Tantz tantz yidelekh/ Gino/ Tantz tantz yidelekh; M .Ghiacci)
Giulla Tripoti: voce;
Franco D'Aniello: flauto;
Massimo "Ice" Ghiacci: balalaika basso, coro;
Francesco Fry Moneti: violino;
Roberto Zeno: darbouka, percussioni
Mutina Golem -
Luca Cacciatore: sax soprano;
Chris Dennis: violino;
Lucio Forghieri: percussioni;
Luciano Gaetani: bouzoukl e mandolino;
Stefano Lombardo: fisarmonica;
Andrea Morelli: contrabbasso;
Carlo Morelli: chitarra
Prodotto da Mutina Golem e Massimo Ghiacci
Registrato da Leo Bizzarri nel marzo 2011 e gennaio 2012, mixato da Darlo "Dr. Darius" Casillo @ Bizzarri Studio, Modena
(Modena City Ramblers)
Kol Nedarim, o Kol Nidre ("tutti i voti"), è un canto che è in genere suonato dallo shofar (una tromba fatta col corno di montone) durante Yom Kippur. Tantz yldelekh... (continua)
(Kol Nedarim/ Tantz tantz yidelekh/ Gino/ Tantz tantz yidelekh; M .Ghiacci)
Giulla Tripoti: voce;
Franco D'Aniello: flauto;
Massimo "Ice" Ghiacci: balalaika basso, coro;
Francesco Fry Moneti: violino;
Roberto Zeno: darbouka, percussioni
Mutina Golem -
Luca Cacciatore: sax soprano;
Chris Dennis: violino;
Lucio Forghieri: percussioni;
Luciano Gaetani: bouzoukl e mandolino;
Stefano Lombardo: fisarmonica;
Andrea Morelli: contrabbasso;
Carlo Morelli: chitarra
Prodotto da Mutina Golem e Massimo Ghiacci
Registrato da Leo Bizzarri nel marzo 2011 e gennaio 2012, mixato da Darlo "Dr. Darius" Casillo @ Bizzarri Studio, Modena
(Modena City Ramblers)
Kol Nedarim, o Kol Nidre ("tutti i voti"), è un canto che è in genere suonato dallo shofar (una tromba fatta col corno di montone) durante Yom Kippur. Tantz yldelekh... (continua)
Da Lavagna fino al Dolo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 10:35
Libertà e Foresta
(Montanari/ Montanari)
Marco Montanari: voce, chitarre acustiche e programmazione; Michele Smiraglio: basso acustico
Produzione artistica: Elizabeth
Registrato da Carloenrico Pinna e Claudio Morselli @ la Barchessa Becording Studio, Rubiera (BE), febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
La storia di due ragazze, due staffette partigiane, chiamate "Libertà" e "Foresta". Per un certo periodo non si ebbero più notizie di Foresta e sua sorella, Libertà, andò a cercarla.
Marco Montanari: voce, chitarre acustiche e programmazione; Michele Smiraglio: basso acustico
Produzione artistica: Elizabeth
Registrato da Carloenrico Pinna e Claudio Morselli @ la Barchessa Becording Studio, Rubiera (BE), febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
La storia di due ragazze, due staffette partigiane, chiamate "Libertà" e "Foresta". Per un certo periodo non si ebbero più notizie di Foresta e sua sorella, Libertà, andò a cercarla.
Due sorelle in un mondo instabile
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/3/2012 - 10:17
Ofelia Neri staffetta partigiana
LoGiCi Zen
(C. Lolodice/ M. Gianni/ E. Cilibertl/ R. Zeno)
Carlo Loiodice: chitarre, fisarmonica; Mavi Gianni: voce; Enzo Cilibertl: basso; Roberto Zeno: cajon e percussioni; Giacomo Zeno: sax soprano
(Modena City Ramblers)
Al suo comandante rispose: "Non ho deciso io di entrare in questa maledetta guerra, ma sono io che ora posso scegliere di provare a uscirne". Nei documenti (falsi) era "Ofelia Neri", studentessa appassionata di letteratura germanica. Civettò con l'ufficiale nazista subendone, come donna, le conseguenze. Riportò indietro una descrizione dettagliata della villa sede del comando tedesco. assieme ad una ferita nell'anima, difficile da raccontare e condividere. La nostra gratitudine soprattutto a lei, oltre che agli altri di cui sappiamo i veri nomi.
Carlo Loiodice: chitarre, fisarmonica; Mavi Gianni: voce; Enzo Cilibertl: basso; Roberto Zeno: cajon e percussioni; Giacomo Zeno: sax soprano
(Modena City Ramblers)
Al suo comandante rispose: "Non ho deciso io di entrare in questa maledetta guerra, ma sono io che ora posso scegliere di provare a uscirne". Nei documenti (falsi) era "Ofelia Neri", studentessa appassionata di letteratura germanica. Civettò con l'ufficiale nazista subendone, come donna, le conseguenze. Riportò indietro una descrizione dettagliata della villa sede del comando tedesco. assieme ad una ferita nell'anima, difficile da raccontare e condividere. La nostra gratitudine soprattutto a lei, oltre che agli altri di cui sappiamo i veri nomi.
Nella mia stanza mi guardo allo specchio
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 10:11
Modena
(D. Morandi/ L. S. Bertolini)
Luca Serio Bertolini: chitarre;
Leonardo Sgavetti: fisarmonica, pianoforte, hammond;
Alessio Berrè: violino;
Davide Morandi: voce
Produzione artistica: Luca e Dudu
Registrato e mixato da Luca Serio Bertolini @ Yonder
Studio, San Polo d'Enza (RE), dicembre 2011/ febbraio 2012.
www.yonderstudio.it
(Modena City Ramblers)
Victor Pirogov, nome di battaglia "Modena" comandava il "Battaglione Russi", alle dipendenze del comando "Garibaldi", costituito da una settantina di soldati sovietici ex prigionieri del Terzo Reich. Nel marzo 1945 il gruppo entrò a far parte in una posizione rilevante, del "Battaglione Alleato", prendendo parte all'attacco di Botteghe d'Albinea. Dopo la guerra ricevette dallo Stato Italiano la medaglia d'argento al valor militare. Nessuno può sapere cosa abbia vissuto e pensa o nei momenti che precedettero l'assalto, questo è quello che abbiamo immaginato noi...
Luca Serio Bertolini: chitarre;
Leonardo Sgavetti: fisarmonica, pianoforte, hammond;
Alessio Berrè: violino;
Davide Morandi: voce
Produzione artistica: Luca e Dudu
Registrato e mixato da Luca Serio Bertolini @ Yonder
Studio, San Polo d'Enza (RE), dicembre 2011/ febbraio 2012.
www.yonderstudio.it
(Modena City Ramblers)
Victor Pirogov, nome di battaglia "Modena" comandava il "Battaglione Russi", alle dipendenze del comando "Garibaldi", costituito da una settantina di soldati sovietici ex prigionieri del Terzo Reich. Nel marzo 1945 il gruppo entrò a far parte in una posizione rilevante, del "Battaglione Alleato", prendendo parte all'attacco di Botteghe d'Albinea. Dopo la guerra ricevette dallo Stato Italiano la medaglia d'argento al valor militare. Nessuno può sapere cosa abbia vissuto e pensa o nei momenti che precedettero l'assalto, questo è quello che abbiamo immaginato noi...
Buia è la notte, dorme la luna
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 10:04
This Time
(L. Gaetani/ D. A. Ferri)
Lion D: voce; Sid Gaetani: chitarra acustica
Testo: Lion D (David Andrew Ferri) Musica: Don Tino e Luca Dread (Magadogband)
Tratta da "The Burnin' Melody" (Bizzarri Becords 2009) e riarrangiata da Sid Gaetani in versione acustica
Registrato e mixato da Dario "Dr. Darius" Casillo @ Bizzarri Studio, Modena, gennaio 2012
Prodotto da Leo Bizzarri e Sid Gaetani per Bizzarri
Records (ed. musicali) 2012. www.bizzarrirecords.com
(Modena City Ramblers)
La canzone, riadattata in chiave acustica per il progetto Tombola e con l'aggiunta di una introduzione e una conclusione parlata che rievoca la battaglia vinta dai partigiani, mantiene in buona parte il testo originario scritto in patwa giamaicano da Lion D che parla di quanto sia importante non lasciarsi sottomettere e continuare a combattere per riprendersi ciò che ci è stato tolto, perché la libertà, oggi come allora, la si può conquistare!
Lion D: voce; Sid Gaetani: chitarra acustica
Testo: Lion D (David Andrew Ferri) Musica: Don Tino e Luca Dread (Magadogband)
Tratta da "The Burnin' Melody" (Bizzarri Becords 2009) e riarrangiata da Sid Gaetani in versione acustica
Registrato e mixato da Dario "Dr. Darius" Casillo @ Bizzarri Studio, Modena, gennaio 2012
Prodotto da Leo Bizzarri e Sid Gaetani per Bizzarri
Records (ed. musicali) 2012. www.bizzarrirecords.com
(Modena City Ramblers)
La canzone, riadattata in chiave acustica per il progetto Tombola e con l'aggiunta di una introduzione e una conclusione parlata che rievoca la battaglia vinta dai partigiani, mantiene in buona parte il testo originario scritto in patwa giamaicano da Lion D che parla di quanto sia importante non lasciarsi sottomettere e continuare a combattere per riprendersi ciò che ci è stato tolto, perché la libertà, oggi come allora, la si può conquistare!
(Italy, me a tell yuh seh fe know your culture,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 09:42
Bastardi e pezzenti
(Ambrosi/ Cariati/ Licciardi)
Fabrizio Cariati: voce e sinth; Marco Ambrosi: chitarra e battente; Giuseppe Licciardi: basso; Roberto Virardi: fisarmonica e programmazioni; Roberto Simina: tamburello e percussioni; Stefano Stalteri: batteria; Lorenzo Ori: programmazioni.
Testo: Fabrizio Cariati. Musica: Marco Ambrosi, Fabrizio Cariati, Giuseppe Licciardi
Produzione artistica: Lorenzo Ori e Nuju
Registrato e mixato da Lorenzo Ori @ Loz Studio Bologna, dicembre 2011/ gennaio 2012
Edizioni musicali: Emmekappa (www.mkrecords.it)
Booking & management: True Booking
booking@truebookin.org - www.nuju.it
(Modena City Ramblers)
Gli attuali trentenni sono probabilmente la generazione più sfigata dal dopoguerra ad oggi. Precari se non disoccupati, spesso sfruttati, di fatto privati del diritto a sognare e a scegliere in modo veramente libero delle proprie esistenze. Provocatoriamente,... (continua)
Fabrizio Cariati: voce e sinth; Marco Ambrosi: chitarra e battente; Giuseppe Licciardi: basso; Roberto Virardi: fisarmonica e programmazioni; Roberto Simina: tamburello e percussioni; Stefano Stalteri: batteria; Lorenzo Ori: programmazioni.
Testo: Fabrizio Cariati. Musica: Marco Ambrosi, Fabrizio Cariati, Giuseppe Licciardi
Produzione artistica: Lorenzo Ori e Nuju
Registrato e mixato da Lorenzo Ori @ Loz Studio Bologna, dicembre 2011/ gennaio 2012
Edizioni musicali: Emmekappa (www.mkrecords.it)
Booking & management: True Booking
booking@truebookin.org - www.nuju.it
(Modena City Ramblers)
Gli attuali trentenni sono probabilmente la generazione più sfigata dal dopoguerra ad oggi. Precari se non disoccupati, spesso sfruttati, di fatto privati del diritto a sognare e a scegliere in modo veramente libero delle proprie esistenze. Provocatoriamente,... (continua)
La storia ci insegna che la rivolta di un popolo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 09:32
C'era
(S. Nespeca)
Emidio Rossi: voce, cori; Vanni Casagrande: fisarmonica, plano, cori; Marco Spaccasassi: chitarra elettrica e acustica; Massimo Pasqualetti: percussioni, glockenspiel; Matteo Grandoni: basso; Stefano Nespeca: batteria, cori; Francesco Fry Moneti: violino, chitarra elettrica, e-bow
Testo e musica di Stefano Nespeca. Prodotto da Fry Moneti Registrato da Nacor Fischetti @ Studio Supersuonc. Ascoli Piceno, gennaio 2012
Mixato da Cristian Santisi e Fry Moneti @ Morphing Studio, Bologna, febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
II ricordo di 100 uomini e donne poco più che ventenni che cambiarono la storia, della loro terra, del loro destino e di una guerra intera.
Emidio Rossi: voce, cori; Vanni Casagrande: fisarmonica, plano, cori; Marco Spaccasassi: chitarra elettrica e acustica; Massimo Pasqualetti: percussioni, glockenspiel; Matteo Grandoni: basso; Stefano Nespeca: batteria, cori; Francesco Fry Moneti: violino, chitarra elettrica, e-bow
Testo e musica di Stefano Nespeca. Prodotto da Fry Moneti Registrato da Nacor Fischetti @ Studio Supersuonc. Ascoli Piceno, gennaio 2012
Mixato da Cristian Santisi e Fry Moneti @ Morphing Studio, Bologna, febbraio 2012
(Modena City Ramblers)
II ricordo di 100 uomini e donne poco più che ventenni che cambiarono la storia, della loro terra, del loro destino e di una guerra intera.
C'era una squadra nascosta In montagna
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 09:24
Century of the Living Dead
[2012]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
→ Singing austerity…
Lyrics & Music by Evan Herzoff
→ Singing austerity…
I am dead -yet I'm still living
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/3/2012 - 08:58
Flower Stand
[2005]
Lyrics & Music by Daniel P. Raymer
Album: Raymer Brothers
"Then the lightning filled the air, walls of fire everywhere..." An unusual anti-war song, about nano-robotic warfare - the silent killing things.
It wrote itself on a train ride across the fields of Germany. For the whole story, see the book Living In The Future by Dan Raymer.
Lyrics & Music by Daniel P. Raymer
Album: Raymer Brothers
"Then the lightning filled the air, walls of fire everywhere..." An unusual anti-war song, about nano-robotic warfare - the silent killing things.
It wrote itself on a train ride across the fields of Germany. For the whole story, see the book Living In The Future by Dan Raymer.
In the middle of a field near a laughing silver stream
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/3/2012 - 08:33
Rockin' In The Free World
rock significa anche "barcollare,traballare,vacillare"e rocking "traballante,barcollante".keep on rockin'to the free world potrebbe quindi anche essere interpretata come"continuiamo(andiamo avanti)barcollando(vacillando,traballando)nel mondo libero"(e dato il tenore del brano,che non e' un inno rock ma un brano di ironica,salace e pungente critica sociale e' piu' probabile!).."..there's one more kid...never get to be cool"non e' "che non sara' mai un grande?"ma"..che non trovera'mai pace!";"..a kinder,gentler,machine gun hand" e'" una PIU'amichevole e PIU'gentile(ironico,ovvio)mitragliatrice A MANO(nel senso di mitraglietta,forse "UZI")non "avremo a mano(?) una gentile e..etc".."point of light"erano punti per l'orientamento,ossia luoghi dove arruolarsi volontariamente nell'esercito,unico modo per risolvere il problema dei senzatetto,almeno per bush senior e la sua politica imperialista e "guerrofondaia"..complimenti cmq.per il vostro sito,e' veramente molto curato e interessante!bye bye kids,and "deep throat to you all!"
Kowalski 28/3/2012 - 04:51
This Is a Rebel Song
(1997)
From "Gospel Oak" EP and "So Far... The Best of Sinéad O'Connor"
...She is asking the English why? Why have you done the things you have done to us. She is asking for an explanation. We've done nothing to deserve 800 years of tyranny. 'while crazies are killing our sons" She is asking for love.
kingsmen811 - from youtube
From "Gospel Oak" EP and "So Far... The Best of Sinéad O'Connor"
...She is asking the English why? Why have you done the things you have done to us. She is asking for an explanation. We've done nothing to deserve 800 years of tyranny. 'while crazies are killing our sons" She is asking for love.
kingsmen811 - from youtube
I love you my hard Englishman
(continua)
(continua)
27/3/2012 - 23:31
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Senza patria
Version française – SANS PATRIE – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Senza Patria – Nomadi – 1990
Je précise qu'ici par « patrie », on entend certes la « nation », mais plus exactement le « sol national ». La chanson est librement inspirée de L'armata dei fiumi perduti (1983) de Carlo Sgorlon, libre à son tour inspiré des rares notes qui racontent la double tragédie du peuple cosaque, les Kazakhs auxquels « l'impassibilité impitoyable de l'Histoire avait soustrait pour toujours la possibilité d'avoir une patrie », et aussi le peuple frioulan, dont la terre fut offerte comme butin de guerre de l'envahisseur allemand...
Chanson italienne – Senza Patria – Nomadi – 1990
Je précise qu'ici par « patrie », on entend certes la « nation », mais plus exactement le « sol national ». La chanson est librement inspirée de L'armata dei fiumi perduti (1983) de Carlo Sgorlon, libre à son tour inspiré des rares notes qui racontent la double tragédie du peuple cosaque, les Kazakhs auxquels « l'impassibilité impitoyable de l'Histoire avait soustrait pour toujours la possibilité d'avoir une patrie », et aussi le peuple frioulan, dont la terre fut offerte comme butin de guerre de l'envahisseur allemand...
SANS PATRIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/3/2012 - 16:53
Mené Trevès Turati
anonimo
Purtroppo non so chi l'avesse tradita a Caterina.
Oltre a mancare la terza strofa strofa, le differenze sono lievi ma interessanti:
MENÈ invece di MENÉ
COLPA invece di MEZZO
AIUTIAMOCI invece di AGITIAMOCI
CUORE al posto del livornese CORE
e ultime ma non meno stilisticamente interessanti in quanto in rima baciata
QUEL FESSO invece di QUEL PORCO
HA MESSO invece di A DAR
Oltre a mancare la terza strofa strofa, le differenze sono lievi ma interessanti:
MENÈ invece di MENÉ
COLPA invece di MEZZO
AIUTIAMOCI invece di AGITIAMOCI
CUORE al posto del livornese CORE
e ultime ma non meno stilisticamente interessanti in quanto in rima baciata
QUEL FESSO invece di QUEL PORCO
HA MESSO invece di A DAR
Menè Trevès Turati tutte le vostre lotte
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 27/3/2012 - 16:19
Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà)
Modena City Ramblers (Ugo Bellocchi e Henghel Gualdi)
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica;
Franco D'Aniello: tin whistle, tromba;
Massimo Ice Ghiacci; mandolino, balalaika basso;
Francesco Fry Moneti: violino;
Davide Dudu Morandi: voce;
Leonardo Sgavetti: fisarmonica, glockenspiel;
Roberto Zeno: batteria Arrangiamento e produzione artistica: MCR Registrato e mixato da Luca Serio Bertolini @ Yonder Studio, San Polo d'Enza (RE), febbraio 2012 www.yonderstudio.it
Nell'ultima pagina di "Gordon... e vennero i giorni del Gufo Nero" (Bedeschi, 1995), il libro di memorie pubblicato da Glauco Monducci, il comandante "Gordon" dei Gufi Neri, compaiono lo spartito e il testo di questo "Canto del volontario della libertà", come è definito dagli stessi autori reggiani, lo storico Ugo Bellocchi ed il grande maestro Henghel Gualdi. Non sappiamo se esistano registrazioni della... (continua)
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica;
Franco D'Aniello: tin whistle, tromba;
Massimo Ice Ghiacci; mandolino, balalaika basso;
Francesco Fry Moneti: violino;
Davide Dudu Morandi: voce;
Leonardo Sgavetti: fisarmonica, glockenspiel;
Roberto Zeno: batteria Arrangiamento e produzione artistica: MCR Registrato e mixato da Luca Serio Bertolini @ Yonder Studio, San Polo d'Enza (RE), febbraio 2012 www.yonderstudio.it
Nell'ultima pagina di "Gordon... e vennero i giorni del Gufo Nero" (Bedeschi, 1995), il libro di memorie pubblicato da Glauco Monducci, il comandante "Gordon" dei Gufi Neri, compaiono lo spartito e il testo di questo "Canto del volontario della libertà", come è definito dagli stessi autori reggiani, lo storico Ugo Bellocchi ed il grande maestro Henghel Gualdi. Non sappiamo se esistano registrazioni della... (continua)
Per sentieri segreti, per valli,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/3/2012 - 16:00
Egypt
[2011]
Lyrics & Music by Mark Tindall
Album: Passion Fruit
Lyrics & Music by Mark Tindall
Album: Passion Fruit
(Egypt…Egypt… Moving away…)
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 27/3/2012 - 15:01
Sarajevo
Non ci posso credere ....
A voi un grazie doppio.
Per aver postato un pezzo nostro e per aver avuto fiducia senza ascoltarci.
Un parere su Ciampi non me lo date? Mi farebbe piacere.
A voi un grazie doppio.
Per aver postato un pezzo nostro e per aver avuto fiducia senza ascoltarci.
Un parere su Ciampi non me lo date? Mi farebbe piacere.
Lorenzo Petti 27/3/2012 - 11:59
Not Alive
[2008]
Album: Chaos, Ghosts & Shadows
A sarcastic statement, focusing on homeless and gay stereotypes and discrimination…
Just like the victims of a war lost for ever…
Album: Chaos, Ghosts & Shadows
A sarcastic statement, focusing on homeless and gay stereotypes and discrimination…
Just like the victims of a war lost for ever…
See them die there
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 27/3/2012 - 08:45
Camina ciucciu
anonimo
Sulle arie "trainiere" si cantavano storie d'amore o più spesso, come in questo caso, si esorcizzava la fatica dei campi. I muli erano impiegati all'interno dell'aia per pestare il grano o usati per il trasporto dell'acqua. I contadini lavoravano più dei muli per avere un pezzo di pane, il canto era tutto, serviva a scacciare i pensieri, i sacrifici, la miseria.
Una serie di ricerche collegano questo particolare brano, che nella versione degli Zoè vede la collaborazione del mandolinista Antonio Calzolaro (Uccio Aloisi gruppu), alla rivolta di Tricase del 1935, infatti le "paparine" nominate nel testo rappresenterebbero i cadaveri insanguinati delle tabacchine insorte.
Fonte:commento al video degli Officina Zoe
Una serie di ricerche collegano questo particolare brano, che nella versione degli Zoè vede la collaborazione del mandolinista Antonio Calzolaro (Uccio Aloisi gruppu), alla rivolta di Tricase del 1935, infatti le "paparine" nominate nel testo rappresenterebbero i cadaveri insanguinati delle tabacchine insorte.
Fonte:commento al video degli Officina Zoe
Camina ciucciu camina
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/3/2012 - 08:31
What's Freedom
[2010]
Lyrics & Music by Mustafa SMC
Posing a different stance to the philosophy of freedom, are we really free?
A song about the world we live in and its injustices in countries such as Iraq, Palestine and even throughout the Western World where people think they are free..
Lyrics & Music by Mustafa SMC
Posing a different stance to the philosophy of freedom, are we really free?
A song about the world we live in and its injustices in countries such as Iraq, Palestine and even throughout the Western World where people think they are free..
Freedoms not about doing what you feel like,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 27/3/2012 - 08:15
La quistione meridionale
LA QUESTION DU MEZZOGIORNO
(continua)
(continua)
inviata da Daniel BELLUCCI. 27.03.2012. ore 00:28. devo dormire. ;-) 27/3/2012 - 00:28
Death to My Hometown
Chanson étazunienne – Death to My Hometown - Bruce Springsteen – 2012
Quand j'ai lu la traduction de la première strophe de Μια γόμα γλυκιά , je n'ai pas pu faire autrement que de penser à cette nouvelle chanson de Springsteen. Grèce ou États-Unis, la situation est extraordinairement semblable. Et je dois dire que le Springsteen désillusionné et féroce me plaît beaucoup plus que le Springsteen enthousiaste de Obama. Ainsi on voit, dans la Guerre de Cent Mille Ans, le Boss sait très bien de quel côté aller !
Lorenzo - 24/3/2012 – 22:57
"Death of my hometown" (Mort sur ma ville) sonne comme une parade le jour de la Saint Patrick à New York, mais pose la question de l'homme simple: comment il est possible que sans bombes, sans coups de feu, sans dictateurs ils ont pu jeter la mort sur ma ville? Le Boss est sérieusement furieux. Si l'après-11 septembre avait été un résurrection, nous sommes... (continua)
Quand j'ai lu la traduction de la première strophe de Μια γόμα γλυκιά , je n'ai pas pu faire autrement que de penser à cette nouvelle chanson de Springsteen. Grèce ou États-Unis, la situation est extraordinairement semblable. Et je dois dire que le Springsteen désillusionné et féroce me plaît beaucoup plus que le Springsteen enthousiaste de Obama. Ainsi on voit, dans la Guerre de Cent Mille Ans, le Boss sait très bien de quel côté aller !
Lorenzo - 24/3/2012 – 22:57
"Death of my hometown" (Mort sur ma ville) sonne comme une parade le jour de la Saint Patrick à New York, mais pose la question de l'homme simple: comment il est possible que sans bombes, sans coups de feu, sans dictateurs ils ont pu jeter la mort sur ma ville? Le Boss est sérieusement furieux. Si l'après-11 septembre avait été un résurrection, nous sommes... (continua)
MORT SUR MA VILLE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/3/2012 - 23:48
Get Cha Issue
Album: "II Trill" (2008)
[...] In “Get Cha Issue” he insists that a gun-slinging crack dealer can be more righteous than hypocritical preachers, brutal policemen or politicians who voted for war in Iraq
New York Times
[...] In “Get Cha Issue” he insists that a gun-slinging crack dealer can be more righteous than hypocritical preachers, brutal policemen or politicians who voted for war in Iraq
New York Times
Intro
(continua)
(continua)
26/3/2012 - 22:13
Death to My Hometown
Springsteen un racconto horror della crisi Usa
di Piero Negri, da La Stampa
Born in the Usa, che a metà degli Anni 80 fece di Bruce Sprinsgteen una star mondiale, si chiudeva con una canzone intimista, malinconica, forse perfino cupa. Si intitolava «My Hometown», ovvero «la mia città», e raccontava la storia di un uomo di mezza età che probabilmente aveva perso il lavoro e che stava pensando di abbandonare il luogo in cui era cresciuto e in cui aveva sempre vissuto, ora che «sulla strada principale ci sono solo vetrine imbiancate e negozi vuoti». Be', oggi, la hometown di Bruce Springsteen non è vuota. È morta, è il set di un film dell' orrore. Trovati una canzone da cantare, dice un padre dei nostri giorni al figlio nella canzone «Death Of My Hometown», perché gli assassini torneranno, gli avvoltoi non hanno finito di sfamarsi con i nostri cadaveri.
Il nuovo disco di Bruce Springsteen,... (continua)
26/3/2012 - 16:08
Ride 'Em Jewboy
Traduzione italiana della versione di Bob Dylan (outtake da “Desire”, 1975) a cura di Michele Murino da Maggie’s Farm
CAVALCALI, RAGAZZO EBREO
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 26/3/2012 - 12:22
Platero
[2003]
Aklbum: Storie di uomini zoccoli e petrolio
storie di un cambiamento...
Aklbum: Storie di uomini zoccoli e petrolio
storie di un cambiamento...
Ci sarà qualcosa al mondo di veloce che trasporta ed avvicina
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/3/2012 - 07:20
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Canzone française – Les Siffleurs excités – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 64
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Cette fois, Lucien l'âne mon ami, c'est l'auteur lui-même qui joue au narrateur. Sur le conseil ou l'insistance de son maître ès conscience, l'écrivain Hans Werner Richter, fondateur du Groupe 47, un groupe informel d'écrivains des « deux Allemagnes » – la Démocratique et la Fédérale, Günter Grass se lance dans une tournée électorale de soutien au SPD (Parti Social-Démocrate) et son voyage en DKW l'amène dans une série de bastions catholiques, plus réactionnaires les uns que les autres. Une plongée dans l'Allemagne fédérale et la... (continua)