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Prima del 2012-3-20

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Come by Here, Martin Luther King

Come by Here, Martin Luther King
[2006]
Lyrics based on speech by Martin Luther King, Jr., -with added words by Kristin Lems; Music by Kristin Lems
Album: Imagine That! Songs For Creative Teachers.

"I loved these words and wanted to sing them. I discovered a way to pair them with a well-known "campfire" song. I then added the third verse, in addition to the first and last verses. I am very happy with the song and enjoy teaching it to others. It's easy to learn and very meaningful.."
Come by here, Martin Luther King [x3]
(continua)
inviata da giorgio 20/3/2012 - 20:15
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Short People

Short People
‎[1977]‎
Dall’album “Little Criminals”‎

Una canzone tra le più celebri del songwriter di Los Angeles.‎
Sovente mal interpretata dai privi di ironia (tanto da causare all’autore qualche problema quanto a ‎minacce), è una canzone contro il pregiudizio verso il “diverso”.‎

Tuttavia – indulgendo ad un’interpretazione letterale e travisata – qualche pregiudizio verso certi ‎tipi “tappi” questo brano lo suscita anche nel sottoscritto, specie quando leggo la strofa che dice: ‎‎“I tipi tappi mettono delle scarpe con le zeppe ai loro piedi puzzolenti” …‎

Short people got no reason
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 17:00
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The Ballad of Sharpeville

The Ballad of Sharpeville
‎[1960]‎
In “Saturday Night at the Bull and Mouth”, Live in London, 1977.‎



Sharpeville è una township nel Gauteng meridionale, in Sudafrica.‎
Il 21 marzo 1960 una folla di dimostranti si riunì di fronte alla stazione di polizia di Sharpeville per ‎protestare contro la legge chiamata “Urban Areas Act”, che obbligava i cittadini neri a esibire un ‎lasciapassare per allontanarsi dalla loro zona di residenza. La polizia aprì il fuoco sulla folla, dando ‎luogo al primo massacro della storia del Sudafrica segregazionista.‎
Secondo i dati ufficiali furono uccise 69 persone (inclusi 8 donne e 10 bambini) e oltre 180 furono ‎ferite.‎
La notizia del massacro contribuì a creare una escalation della tensione fra i neri e il governo ‎bianco. In risposta al diffondersi della protesta, il 30 marzo il governo dichiarò la legge marziale. ‎Seguirono oltre 18.000 arresti.‎
Il 1º aprile, le Nazioni... (continua)
From the Cape to South West Africa
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 16:32
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The Proud‎

The Proud‎
‎[2002]‎
Album “Quality”‎

“Il presidente è ‘Cespuglio’ [Bush], il vice-presidente è un “Cazzo” [Dick Cheney], così è un ‎sacco di scopate ciò a cui stiamo assistendo”, questo il passaggio più “leggero” di un rap che ‎si scaglia contro le disuguaglianze sociali, la violenza e la povertà nei ghetti, il patriottismo post 11 ‎settembre, la manipolazione dei media, la violenza ed il razzismo della polizia negli United States ‎of Amerika…‎
Stand tall or don't stand at all, c'mon
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 16:13
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Choice of Colors

Choice of Colors
‎[1969]‎
Scritta da Curtis Mayfield
Nell’album “The Young Mods' Forgotten Story”‎
If you had a choice of color
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 15:50
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Joseph

Joseph
[1988]
Lyrics & Music by Curtiss/Westerman
Album: Custer Died for Your Sins

The epic struggle of the Nez Perce Indians to retain their beloved homeland is a saga of dishonor in this nation's history. The Wallowa Band was expelled from its Wallowa Valley of Oregon in 1877, when General Howard and his cavalry pursued them 1,500 miles to their surrender. Captured just 30 miles short of safe refuge at the Canadian Border, Chief "Joseph"'s surrender speech stirs us over a century later:
"My heart is sick and sad. . . . From where the sun now stands, I shall fight no more forever".

“The earth was created by the assistance of the sun, and it should be left as it was… The country was made without lines of demarcation, and it is no man’s business to divide it… I see the whites all over the country gaining wealth, and see their desire to give us lands which are worthless… The earth... (continua)
Joseph, what do they want from you?
(continua)
inviata da giorgio 20/3/2012 - 15:33
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Respect

Respect
‎[1965]‎
Scritta da Otis Redding ma portata al successo nel 1967 da Aretha Franklin.‎
Nell’album “Otis Blue”‎
Nell’album di debutto della Franklin, “I Never Loved a Man the Way I Love You”, con ai cori le ‎sorelle Carolyn ed Erma

La musica e anche il significato delle due versioni sono sensibilmente diversi, a dispetto di minime ‎variazioni nel testo. Quello chiesto da Otis Redding è un “rispetto” piuttosto torrido: fammi pure del ‎male, babe, basta che quando torno a casa tu mi dia il “rispetto” di cui ho bisogno; Aretha Franklin ‎cambia completamente prospettiva: il rispetto invocato non ha doppio senso, non ha incertezze, è ‎proprio il rispetto verso le donne, prima di tutto. Poi, considerato che nel 1967 i movimenti per i ‎diritti cominciavano ad intrecciarsi e a saldarsi tra di loro, in breve la canzone venne adottata non ‎solo dal movimento femminista ma anche da quello per i diritti... (continua)
‎(Ooh) What you want
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 14:52
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How Long Have You Been Blind

How Long Have You Been Blind
[1988]
Lyrics & Music by Curtiss/Westerman
Album: Custer Died for Your Sins
Trouble in the city,
(continua)
inviata da giorgio 20/3/2012 - 14:11
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All the Blowing-Themselves-Up Motherfuckers (Will Realise the Minute They Die That They ‎Were Suckers)‎

All the Blowing-Themselves-Up Motherfuckers (Will Realise the Minute They Die That They ‎Were Suckers)‎
‎[2008]‎
Dall’album “Black Sheep”, “a musical exploration of what it is to be an outsider in modern Western ‎Culture”, ha detto lo stesso Cope.‎


Ovvero “Dello scontro di civiltà”… Non ne escono bene gli estremisti islamici (“Fottuti kamikaze ‎che spero realizzino nell’istante che muoiono quanto erano coglioni”) ma nemmeno noi (“La nostra ‎civiltà occidentale non è destinata a durare”)…‎
All the blowing-themselves-up motherfuckers
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 13:38
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Slavery Days

Slavery Days
‎[1975]‎
Scritta da Winston Rodney e Phillip Fullwood‎
Nell’album “Marcus Garvey”‎
Do you remember the days of slav'ry ?
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 11:45
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Smalltown Boy

Smalltown Boy
‎[1984]‎
Album “The Age of Consent”‎


Chi non è diventato gay dopo aver ascoltato questa canzone e, soprattutto, dopo aver visto la clip in ‎cui il povero Jimmy Sommerville veniva cacciato di casa e pestato dai soliti omofobi a metà tra ‎hooligans e British National Party?‎
Beh, non esageriamo! Però questa è di certo la canzone che più di tutte ha guadagnato simpatie al ‎movimento per i diritti delle persone omosessuali…‎

Farebbe bene riascoltarla questa canzone, oggi che dappertutto, in questo paese pieno di gente ‎dimmerda e bacata, si moltiplicano le aggressioni contro i gay…‎
You leave in the morning
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 11:29
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Melting Pot

Melting Pot
‎[1969]‎
Nell’album d’esordio intitolato semplicemente “Blue Mink”‎

Take a pinch of white man
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 11:02
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I Was Born This Way

I Was Born This Way
‎[1975]
Parole di Bunny Jones
Musica di Chris Spierer
Distribuito dalla Motown (!)‎

In realtà la prima esecuzione di questa canzone fu di tal Charles "Valentino" Harris ma fu portata al ‎successo nel 1977, diventando l’inno adella comunità gay americana, da Carl Bean (come ‎Valentino, anch’egli cantante della scuderia Motown), che in seguito divenne pastore protestante e ‎fondatore dell’Unity Fellowship Church Movement, una chiesa aperta a gay e bisessuali.‎
Il brano è stato recentemente riproposto e remixato da Pet Shop Boys e Jimmy Sommerville.‎
La canzone “Born This Way” di Lady Gaga è un omaggio a questo “anthem” gay.‎
Per un esame dettagliato edil corredo iconografico si veda la pagina dedicata su ‎‎Queer Music Heritage del giugno 2002.‎
I'm walking through life in nature's disguise
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 10:48
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A Day in the Life of a Tree

A Day in the Life of a Tree
‎[1971]‎
Scritta da Brian Wilson e Jack Rieley
Dall’album “Surf's Up”, lo stesso di Don't Go Near the Water e Student Demonstration Time

“Alberi come me non hanno la possibilità di sopravvivere se tutto ciò che questa vostra civiltà ‎sa dare è inquinamento e morte lenta… I mie rami ora soffrono e le mie foglie non ispirano più ‎poesia agli uomini per le loro canzoni…”
Feel the wind burn through my skin
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 10:24
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Coal Not Dole

Coal Not Dole
[1984-85]
Parole di Kay Sutcliffe
Musica di Paul Abrahams
Interpretata da The Watersons, ossia Norma Waterson insieme ai suoi familiari (Lal, Mike e Rachel) e Martin Carthy, in un concerto del 1987.
In seguito inclusa in un’antologia di Carthy intitolata “The Carthy Chronicles” (2001)

I Watersons l’hanno poi a loro volta inclusa in un’antologia in 4 CD intitolata “Mighty River of Song” che hanno fatto uscire nell’aprile del 2013… E con prodigioso tempismo: proprio in occasione della dipartita dal mondo di Margaret Thatcher!

“Carbone (Lavoro) non (sussidio di) disoccupazione” fu scritta da Kay Sutcliffe, moglie di un minatore del Kent, all’epoca del grande sciopero dei minatori inglesi che li vide duramente contrapposti al governo dell’“Iron Lady” Margaret Thatcher.

“Coal Not Dole” era uno slogan che compariva scritto un po’ ovunque sui muri durante quel lungo e durissimo sciopero,... (continua)
They stand so proud, the wheels so still
(continua)
inviata da DoNQuijote82 & Bernart Bartleby 20/3/2012 - 10:10
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The Bad Squires

The Bad Squires
1847 A poem by Charles Kingsley written in defence of poachers.

Interpretata dai Chumbawamba
Performed by Chumbawamba
[1989]
Album: "English Rebel Songs 1381-1914"

The merry brown hares came leaping
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/3/2012 - 09:54
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The Colliers March

The Colliers March
[1782]
Written by John Freeth
Scritta da John Freeth
Da / From:
The Political Songster or, A Touch on the Times
on various Subjects, and adapted to common Tunes
by John Freeth
Birmingham, Printed by Thomas Pearson for the Author
and sold by all the Booksellers
MDCCXC
Musica: Sull'aria di The Staffordshire Fox-chase
Music: To the tune of The Staffordshire Fox-chase




“La marcia dei minatori del carbone” è un canto ispirato dagli eventi dell’ottobre 1782, quando i lavoratori marciarono su Birmingham esigendo la regolamentazione dei prezzi dei prodotti alimentari. La marcia fu talmente minacciosa che le autorità promisero subito di abbassare i prezzi di malto, farina, burro e formaggio, ben sapendo che il rifiuto avrebbe portato a rivolte per il cibo, incendi e saccheggi. The Gentry Black era il nome dato ai minatori del carbone del bacino della Black Country, nelle West Midlands... (continua)
The COLLIERS MARCH
(continua)
inviata da DonQuijote82 + RV 20/3/2012 - 09:40
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(What Did I Do to Be So) Black and Blue‎

(What Did I Do to Be So) Black and Blue‎
‎[1929]‎
Parole di Harry Brooks ed Andy Razaf, liricista di origini malgasce.‎
Musica del grande pianista, compositore, cantante ed entertainer ‎‎Fats Waller (1904-1943)‎
Originariamente scritta per la rivista di Broadway “Hot Chocolates”.‎
Nell’album “Satch Plays Fats” del 1955‎
Il brano compare anche nell’album di Armstrong “Struttin'” con la Edmond Hall's All Stars, ‎pubblicato nel 1996.‎

Thomas "Fats" Waller scrisse la musica di questo brano per il musical “Hot Chocolates”, ‎interamente interpretato da afroamericani. Nel contesto della rivista la canzone era il lamento di una ‎donna dalla pelle molto scura per essere stata abbandonata dal suo uomo che ne aveva preferita ‎un’altra dalla pelle più chiara. Nelle mani di Louis Armstrong il brano si trasformò in un inno di ‎denuncia e di protesta contro la discriminazione razziale, tanto da essere citato dallo scrittore ‎afroamericano... (continua)
Cold empty bed, springs hard as lead
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 09:35
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Sud America Sud Africa

trascritta a orecchio
Scorre il sangue come acqua in un fiume
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/3/2012 - 09:23
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I'm Not a Patriot But...‎

I'm Not a Patriot But...‎
‎[1989]‎
Album “The Enraged Will Inherit the Earth”‎

L’occupazione delle contee dell’Ulster e il sanguinoso conflitto che ne è seguito hanno sempre ‎imbarazzato molto la sinistra inglese… In questa canzone, scritta da Tim Gane, i McCarthy mettono ‎il dito nella piaga: raccolte di fondi per i Sandinisti che in Nicaragua combattevano contro ‎l’imperialismo USA e la “Contra” finanziata da Reagan, mentre in patria le stesse persone, ‎certamente di sinistra, tuonavano contro l’IRA e magari raccoglievano fondi per le famiglie dei ‎soldati inglesi occupanti uccisi in Nord Irlanda o per i reduci…‎
Far away in Central America
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 08:31
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The Home Secretary Briefs the Forces of Law and Order

The Home Secretary Briefs the Forces of Law and Order
‎[1989]‎
Album “The Enraged Will Inherit the Earth”‎

Una tristemente ironica canzone sul conflitto in Nord Irlanda.‎
Parla il ministro degli interni del Regno Unito: “Cari amici irlandesi, noi non ricorriamo alla ‎tortura o al rapimento di cittadini innocenti, a meno che non siano la polizia o lo Special Air Service ‎a farlo…”
We don't believe in violence
(continua)
inviata da Bartleby 20/3/2012 - 08:30
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Slap!

Slap!
About former MP Bernadette Devlin's assault on MP Reginald Maudling whose policies towards Northern Ireland contributed towards the Bloody Sunday incident

[1990]
Slap!
One, two, three, four
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/3/2012 - 20:28




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