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Δε ξεχνάμε, δε συγχωρούμε.. Non dimentichiamo, non perdoniamo. A quattro anni dall'assassinio di Alexis Grigoropoulos, una canzone di Dionysis Kotsakis. Μπάτσοι γουρούνια δολοφόνοι!
Riccardo Venturi 6/12/2012 - 15:47
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Heureux temps

Heureux temps
‎[1895]‎
Versi di Paul Paillette (1844-1920), poeta e chansonnier parigino, anarchico, vegetariano e ‎propugnatore del libero amore, pubblicati sul settimanale Le Libertaire di Sébastien Faure.‎
Sull’aria de Le temps des cerises di Jean Baptiste Clément.‎
Nel disco de Les quatres Barbus intitolato “Chansons Anarchistes”, 1969.‎
Quand nous en serons au temps d'anarchie,
(continua)
inviata da Dead End 6/12/2012 - 11:12
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J'accuse

J'accuse
‎[1976]‎
Parole e musica di Michel Sardou
Album “La vieille”‎

Come spiegato nell’introduzione a L'officier des chansons de Sardou di Francesca Solleville, all’uscita di questo suo album ‎Michel Sardou fu letteralmente crocifisso dalla gauche francese che lo bollò come reazionario e ‎fascista, arrivando qualcuno addirittura a piazzare una bomba in un locale di Bruxelles dove l’artista ‎doveva esibirsi… E tutto per via di canzoni come questa, a mio avviso, tutt’altro che reazionaria e ‎pure antimilitarista (“Accuso gli uomini di essere bestie e cattivi, animali che marciano al passo dei ‎reggimenti…”) ma forse non gradita alla sinistra perché non se la prendeva con Padroni & Capitale, ‎il nemico per antonomasia, ma con l’intero genere umano.‎
Nello stesso disco “Le temps des colonies”, una canzone che fu presa per celebrazione nostalgica ‎dell’epoca del colonialismo e che invece mi... (continua)
J´accuse les hommes, un par un et en groupe.
(continua)
inviata da Dead End 6/12/2012 - 09:46
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Résistance

Résistance
[2012]
Paroles et Musique de Michel Sardon
Album: Les champs de la résistance (liberterre)
Tu es né à Beyrouth, dans la peur et dans le doute
(continua)
inviata da giorgio 6/12/2012 - 09:07

L'officier des chansons de Sardou

L'officier des chansons de Sardou
‎[1977]‎
Parole di Pierre Grosz ‎
Musica Gilbert Sigrist
Album “Francesca Solleville 77”‎

Nel 1976/77 la gauche francese e tutta la sua stampa e tutti i suoi artisti si scagliarono in una ‎campagna senza precedenti contro Michel Sardou, additato come fascista per aver ‎proposto brani come “Le temps des colonies”, tacciato di filocolonialismo, e “Je suis pour”, in cui ‎Sardou racconta di una madre che si augura il patibolo per chi le ha assassinato il figlio, canzone ‎che fece dell’artista un riferimento per quanti erano favorevoli (all’epoca c’era in Francia un gran ‎dibattito sul tema) al mantenimento della pena di morte, che fu poi eliminata dall’ordinamento nel ‎‎1981 (le ultime sentenze furono eseguite nel 1977).‎
Sardou fu oggetto di una campagna di stampa ferocissima che sfociò persino nella costituzione di ‎un “comité anti-Sardou”, occupato a disturbare i suoi concerti, nella... (continua)
L'officier ruminant ses campagnes héroïques
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 15:48
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Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎

Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎
‎[1914-18]‎
Trovata nella sezione in lingua neerladese del sito The Heritage Of The Great War
Interpretata da Wannes Van de Velde con il gruppo teatrale ‎‎Internationale Nieuwe ‎Scène, famosi soprattutto per aver trasposto in fiammingo il “Mistero Buffo” di Dario Fo.‎



Direttamente dalla Grande Guerra, una canzone antimilitarista e anticapitalista in lingua fiamminga ‎composta nel campo militare di Beverlo, vicino a Leopoldsburg, nelle Fiandre.‎
Si apre subito “a muso duro” con una considerazione su come i soldati siano trattati al pari di bestie ‎e di come la guerra sia il cimitero della gioventù, per poi raccontare la storia di un soldato che ‎subisce l’amputazione dei piedi congelati e, tornato a casa, scopre che non c’è nessuno ad aiutarlo, ‎né lo Stato né tanto meno gli industriali che con la guerra si sono arricchiti a dismisura. Il racconto ‎della squallida prospettiva di una misera vita da invalido è accompagnato da un sarcastico ritornello ‎che invita a festeggiare e ad essere ottimisti.‎
Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken.
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 15:02
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L’enfant mort

L’enfant mort
‎‎[1968]‎
Parole di Rose Marie Moulin ‎
Musica di Hélène Martin
Nell’album “La gloire - Récital n° 5”.‎
Interpretata anche nel disco di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”‎

Una canzone contro la guerra in Vietnam, quella americana, che però – è bene ogni tanto ricordarlo ‎‎– fu la “naturale” prosecuzione della guerra d’Indocina combattuta dal 1946 al 1954 dai colonialisti ‎francesi contro Hô Chi Minh e la sua Repubblica democratica.‎

Al proposito vi consiglio la visione del film “The Quiet American” (“Un americano tranquillo”) dal ‎romanzo di Graham Green del 1955, sia nella versione originale di Joseph L. Mankiewicz datata ‎‎1958 sia nel bel remake di Phillip Noyce (2002) con Michael Caine e Brendan Fraser. Il racconto ‎mostra come i servizi segreti americani già nei primi anni 50 preparassero, attraverso vere e proprie ‎attività terroristiche, l’avvicendimento con i francesi in Vietnam.‎
Hier, ils ont tiré encore
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 11:23
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Je me bats

Je me bats
‎[2012]‎
Parole e musica di Michel Bühler
Album “La promesse à nonna”‎

Una canzone di Bühler, 67 anni, interpretata dalla Solleville, 80 anni… E continuano a battersi!‎
Même si l'heure est parfois à la désespérance
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 10:38
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Complainte pour Angela Davis

Complainte pour Angela Davis
‎[1972]‎
Parole di Eugène Guillevic, detto semplicemente Guillevic (1907-1997), poeta francese‎
Musica di Max Rongier‎
Album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”‎



Su Angela Davis si vedano anche Angela, Angela e Sweet Black Angel.‎
Chez nous, pour qui est Noir
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 10:26
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Song for Palestine

Song for Palestine
[2011]
Lyrics & Music by Nora Roman
Album: I Belong to No Man's State

Song for Palestine by Nora Roman 12-28-08 Israel is bombing Gaza again.
Another unconscionable attack by Israel on the already strangling slowly oppressed jail that is Gaza...when will we all just say, enough of this outrage!

Personnel: Anis Sehiri-keyboard; Antonio Roman-Alcala-Drumset; Ayla Davila: electric bass, Marimbula; Bryan Dyer-vocals; Camilo Landau-Tres, guitres, guitar, keyboard, Bongo, Guiro, Maracas, vocals; David M. Flores- Timbales, Drumset, claves, palitos, chekere; Johnny "El Guajiro" Escobedo-vocals; Karim Amrani -Vocals, Darbukke, Mandol; Markos Major-oboe; Meghann Welsh-oboe; Nasser Addi-Drumset; Nao Nakawaza-violin; Nora Roman-guitar, qarqaba, gnawa clapping, lead vocals; RockXena-barks; SUKI (Sue Kaye)-Conga, Ngoma, Mgongui, N'salaka, caxixi, kalimba, flamboyan pod; Susu Pampanin-Dumbek, Riq; Tim Abdellah Fuson- electric bass, oud, qarqaba, gnawa clapping, vocals;TerriAnne Guitierrez-Zill, Younes Makhboul-violin
Oo-oo-ooo – Palestine, Oo-oo-oo-oo Palestine..
(continua)
inviata da giorgio 5/12/2012 - 09:38
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Yafa

Yafa
[2012]
apartheidweek.org
itisapartheid.org
These words aren't light, or taken for granted
(continua)
inviata da giorgio 5/12/2012 - 08:41
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Le petit train

anonimo
La LGV
(continua)
inviata da adriana 5/12/2012 - 08:34

Chanson populaire

Chanson populaire
‎[1963]‎
Parole di Gaston Baissette ‎
Musica di Malchican
Dall’album “Récital n° 2”‎



‎“Chanson populaire” sulla guerra di Spagna…‎
Qu'as-tu, enfant de Grenade
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 15:52

La romani

La romani
‎[1969]‎
Parole di P. Champion
Musica di Jean François Gaël
Dall’album “Récital n° 6”‎

Elle a couru toutes les routes
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 15:39
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Le Sud

Le Sud
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel (probabilmente dai versi di una qualche poesia di autore vietnamita)‎
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Si tu me demandes dans la chaleur des confidences
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:33
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Les balles de la civilisation

Les balles de la civilisation
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel
Musica di Pierre Buffenoir
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Ô, balles de cuivre si fraîches et d'un si beau rouge
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:19
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Être mère au Vietnam

Être mère au Vietnam
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel (traduzione dei versi di una qualche poesia di autore vietnamita)‎
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Être mère au Vietnam n'est pas chose facile
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:01
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نقی

نقی
Teheran, 4 dic. - (Adnkronos/Aki) - Sette poliziotti sono stati arrestati in Iran nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Sattar Beheshti, il blogger dissidente morto in prigione a inizio novembre a Teheran. Lo ha annunciato il portavoce della magistratura iraniana e procuratore generale, Gholam-Hossein Mohseni-Ejei, citato dal sito web dell'emittente 'Press Tv'.
Dead End 4/12/2012 - 11:42

Un accident de la circulation

Un accident de la circulation
‎[1977]‎
Parole di Pierre Grosz ‎
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎

Cette nuit-là, dans ma banlieue d´Athènes
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 11:29
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Soleil de plomb

Soleil de plomb
‎[2007]‎
Parole e musica di Michel Bühler
Dall’album “Donnez-moi la phrase...”‎
Incisa anche dallo stesso Bühler l’anno successivo nel suo disco intitolato “Passant”‎


Soleil de plomb
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 11:09
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Saint Pierre Semard

Saint Pierre Semard
‎[1994]‎
Parole di Allain Leprest (1954-2011), poeta, cantante e paroliere francese.‎
Musica di Gérard Pierron
Album “Al dente - Francesca Solleville chante Allain Leprest”‎



Pierre Semard (1887-1942) è stato un sindacalista, rappresentante degli operai delle ferrovie, e ‎dirigente del partito comunista francese. Vittima delle lotte intestine al sindacato e al partito ‎comunista, specie dopo la firma del patto di non aggressione tra Reich e URSS, Semard ‎malauguratamente fu sorpreso dall’occupazione tedesca che già si trovava detenuto. Il regime ‎collaborazionista lo abbandonò nelle mani dei nazisti che il 6 marzo 1942 lo fucilarono nella ‎prigione di Évreux.‎
Y a des saints "paroles d´Evangile"
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 10:52
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Cad é sin do'n té sin?

anonimo
Cad é sin do'n té sin?
La (per me stupenda) versione interpretata dalla "nostra" Véronique Chalot:

Riccardo Venturi 4/12/2012 - 02:18
Il banchiere bocconiano e il finto socialista fanno gli accordi pro-TAV? E noi li avveleniamo, in un "Extra" torcibudella!
Riccardo Venturi 4/12/2012 - 00:43
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Scacchi ner cielo

Scacchi ner cielo
Ascanio Celestini su carceri ed ergastolo

daniela -k.d.- 4/12/2012 - 00:27
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Everywhere

Everywhere
La canzone da il titolo al disco Everywhere del 1992
E' stata anche incisa da Billy Bragg.

Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
Dig in, boys, for an extended stay
(continua)
inviata da Piersante Sestini 3/12/2012 - 21:06
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Ballata di una madre

Ballata di una madre
Chanson italienne – Ballata di una madre – Eugenio Bennato – 2008

Texte d'Eugenio Bennato
Musique de Carlo D'Angiò
BALLADE D'UNE MÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/12/2012 - 19:50
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Tom Waits: Falling Down

Tom Waits: Falling Down
avevi ragione, dopo un po' questa canzone ti entra dentro..ma a me son bastati meno ascolti...
fede 3/12/2012 - 18:00

Le tee-shirt de Johanna

Le tee-shirt de Johanna
‎[1977]‎
Parole di Raymond Jean ‎
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎
Sur le tee-shirt de Johanna
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 14:30
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Adieu Sacco & Vanzetti

Adieu Sacco & Vanzetti
[2011]
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]

La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continua)
Tout est fini, plus rien à dire
(continua)
inviata da giorgio 3/12/2012 - 14:20
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Hiroshima

Hiroshima
‎[1972]‎
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”‎
C´est vrai, je n´ai rien vu à Hiroshima
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 14:01

Du côté de chez moi

Du côté de chez moi
‎[1977]‎
Parole e musica di Francis Lemarque
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎

Y a un sacré vent qui glace
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 13:51
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U.N.

U.N.
da "Canzoni, preghiere, danze del II millennio Sezione Europa" (1989)
È VERO
(continua)
3/12/2012 - 13:45
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Djamila

Djamila
Parole e musica di Bernard Joyet
Album “Grand frère, petit frère” del 2000‎

Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante ‎del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu ‎arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una ‎brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari ‎francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de ‎Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come ‎Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata ‎a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a ‎tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari ‎francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu ‎amnistiata e liberata.
C´est comme une vision divine, radieuse
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 13:44
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Dans une ville dévastée

Dans une ville dévastée
‎[1972]‎
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.‎
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”‎
Dans une ville dévastée
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 11:12
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Comme une blessure

Comme une blessure
‎[1963]‎
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Album “Aujourd'hui les femmes”‎
Femme-barricade au-delà des ans
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 10:55
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La Garaventa

La Garaventa
Sono Bosi Eugenio, tecnico di bordo negli anni '60, nel periodo in cui vi era anche Don Gallo, il comandante Peirano, il vicecomandate Melani, Cossu.....etc...ricordo tanti ragazzi e ho tante foto del periodo trascorso con loro in officina sulla nave e in colonia a Peveragno. Lascio anche io la mia e-mail: ebose@lbero.it e sono anche su facebook ovviamente sotto il nome EUGENIO BOSI..... contattatemi....sarei molto felice di risentire nuovamente i miei ragazzi.....un abbraccio a tutti!!!!!!!
3/12/2012 - 10:42
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Cadarache

Cadarache
‎[1968]‎
Parole di Rose Marie Moulin ‎
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”‎

Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie ‎atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è ‎che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di ‎sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei ‎decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta ‎‎“Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…‎
À l´abri des fusils
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 10:41

Ballade de Muhammad Ali

Ballade de Muhammad Ali
‎[1977]‎
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎



‎«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)‎



Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò ‎l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu ‎condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.‎
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il ‎pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.‎
Le projecteur c´est l´ soleil blanc
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 10:06
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All Burns Down

All Burns Down
[2008]
Album: The Cycle We're Living In
We can only fight the fire with fire so long, baby
(continua)
inviata da giorgio 3/12/2012 - 08:15
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Mi chiamo Davide Valenti-Kirevskij, insegno morfologia della storia all'Università di L'viv (Leopoli, Ucraina)... almeno così dicono - e i miei cromosomi sono inconfondibilmenti siciliani... ve la faccio breve per non tediarvi. Ritengo sia ormai disutile districarsi nel groviglio delle stratificazioni, delle comprensibili adulterazioni locali, delle versioni più omeno "filologiche"... Ma non credo sia di poco momento far notare quanto una canzone popolare così "liminare", squisitamente metafisica, pur nell'andamento apparentemente querulo-esistenziale, sia la più nobile professione di agnosticismo che un Popolo, "prematuramennte cerebrato" come direbbe Gottfried Benn, abbia mai depositato e consegnato alla trasmissione orale delle sue Madri... di così abissale,verticistica profondità, nel suo beffardo sarcasmo, concede quel raro privilegio - a dispetto delle molteplici sue versioni - di... (continua)
Davide Valenti-Kirevskij 2/12/2012 - 23:37
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Falling for It

Falling for It
(2008)
Look at all the people in their living rooms
(continua)
2/12/2012 - 23:17
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Indignez-vous!

Indignez-vous!
En hommage à Stéphane HESSEL et à son livre "Indignez-vous"
Je me suis levé un matin,
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 2/12/2012 - 22:49
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Oil Man's War

Oil Man's War
Album: Asking for Flowers (2008)


"Oil Man's War" is not so much a political song - I know that's hard to believe. It's actually a story of a family I met who'd been living in Canada for years and years and left [the United States] during the Vietnam War and raised their family and stayed in Canada. It's that sort of feeling that someone would feel so strongly against participating in something, like being in a country that participates in war, that they would leave. Leave their families and leave places they loved and grew up in and had a lifetime of memories in, for the sake of their ethical beliefs and it's about what the consequences of that are. That's sort of more what the song's about and the feeling that people would be ostracized for believing or not believing in something. It's so un-democratic and yet it's so common in our democracy these days.

Interview
Bobby wished he was from the past
(continua)
2/12/2012 - 22:41
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רציתי שתדע

רציתי שתדע
I WANTED YOU TO KNOW
(continua)
2/12/2012 - 17:44
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Fredrick Federley

Fredrick Federley
[2009]
Album: Lycka Till

Fredrick Federley is a young and "up and coming" politician in Sweden. Officially he's with the centrist party, but his values belong in the extreme right. He is a strong opponent of providing health care to refugees, he is violently opposed to trade unions and he is probably the strongest supporter of Israel in Swedish mainstream politics.

During the atrocities committed by the Israeli army against Lebanon in 2006, Federley gave money - not to the victims, the men, women and children killed and maimed by bombs and bullets - but to the aggressor, the Israeli army. He is also a strong advocate of the newly implemented deportation techniques used by the Swedish government. Desperate Iraqi refugees of all ages are drugged, blindfolded and put on chartered planes back to Baghdad. A good thing, according to Fredrick Federley.
Du hatar så jävla hårt att du spricker.
(continua)
inviata da giorgio 2/12/2012 - 17:31
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Girls Gone Wild

Girls Gone Wild
One-man band, Konrad, has a video for his hit song "Girls Gone Wild" on Radical Turf Records. The update features Barack Obama and other celebrities in a claymation get-down with crazy girls who go wilder and wilder.

After witnessing a horrific series of explosions, a young Muslim woman in Iraq escapes the atrocity and chaos of her homeland and heads to the West. She trades her burka for a bikini and a new career is launched at a photo shoot with other supermodels.
Marching Ants. 1234 step in line.
(continua)
2/12/2012 - 16:03
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The Deserter

The Deserter
[2010]
Lyrics by Sumanth Gopinath
Music by The Gated Community
Album: Power to My Friends

This song was inspired by an 18th-century French pre-revolutionary play about an army deserter, and uses the murder ballad genre to make an antiwar critique.
Last night I left the army,
(continua)
inviata da giorgio 2/12/2012 - 09:50
Percorsi: Disertori
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إل أقرض لنا

إل أقرض لنا
[2007]
Lyrics & Music by Ameer
صراعنا وجود و ليش حدود لنرجع اراضي الجدود
(continua)
inviata da giorgio 2/12/2012 - 09:38
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Working Class Hero

Working Class Hero
"Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace..."

(John Lennon, Imagine)
Riccardo Venturi 2/12/2012 - 00:39




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