Chanson populaire
[1963]
Parole di Gaston Baissette
Musica di Malchican
Dall’album “Récital n° 2”
“Chanson populaire” sulla guerra di Spagna…
Parole di Gaston Baissette
Musica di Malchican
Dall’album “Récital n° 2”
“Chanson populaire” sulla guerra di Spagna…
Qu'as-tu, enfant de Grenade
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 15:52
La romani
[1969]
Parole di P. Champion
Musica di Jean François Gaël
Dall’album “Récital n° 6”
Parole di P. Champion
Musica di Jean François Gaël
Dall’album “Récital n° 6”
Elle a couru toutes les routes
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 15:39
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
Chant pour Nguyen Van Troi
Canzoniere Il Contemporaneo, LP Canto ai Popoli, Milano, 1974
CANTO PER NGUYEN VAN TROI
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger/Dead End 4/12/2012 - 14:42
Le Sud
[1972]
Parole di Mireille Gansel (probabilmente dai versi di una qualche poesia di autore vietnamita)
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Parole di Mireille Gansel (probabilmente dai versi di una qualche poesia di autore vietnamita)
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Si tu me demandes dans la chaleur des confidences
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:33
Les balles de la civilisation
[1972]
Parole di Mireille Gansel
Musica di Pierre Buffenoir
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Parole di Mireille Gansel
Musica di Pierre Buffenoir
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Ô, balles de cuivre si fraîches et d'un si beau rouge
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:19
Être mère au Vietnam
[1972]
Parole di Mireille Gansel (traduzione dei versi di una qualche poesia di autore vietnamita)
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Parole di Mireille Gansel (traduzione dei versi di una qualche poesia di autore vietnamita)
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix
Être mère au Vietnam n'est pas chose facile
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 14:01
نقی
Teheran, 4 dic. - (Adnkronos/Aki) - Sette poliziotti sono stati arrestati in Iran nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Sattar Beheshti, il blogger dissidente morto in prigione a inizio novembre a Teheran. Lo ha annunciato il portavoce della magistratura iraniana e procuratore generale, Gholam-Hossein Mohseni-Ejei, citato dal sito web dell'emittente 'Press Tv'.
Dead End 4/12/2012 - 11:42
Un accident de la circulation
[1977]
Parole di Pierre Grosz
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Parole di Pierre Grosz
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Cette nuit-là, dans ma banlieue d´Athènes
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 11:29
Soleil de plomb
[2007]
Parole e musica di Michel Bühler
Dall’album “Donnez-moi la phrase...”
Incisa anche dallo stesso Bühler l’anno successivo nel suo disco intitolato “Passant”
Parole e musica di Michel Bühler
Dall’album “Donnez-moi la phrase...”
Incisa anche dallo stesso Bühler l’anno successivo nel suo disco intitolato “Passant”
Soleil de plomb
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 11:09
Saint Pierre Semard
[1994]
Parole di Allain Leprest (1954-2011), poeta, cantante e paroliere francese.
Musica di Gérard Pierron
Album “Al dente - Francesca Solleville chante Allain Leprest”
Pierre Semard (1887-1942) è stato un sindacalista, rappresentante degli operai delle ferrovie, e dirigente del partito comunista francese. Vittima delle lotte intestine al sindacato e al partito comunista, specie dopo la firma del patto di non aggressione tra Reich e URSS, Semard malauguratamente fu sorpreso dall’occupazione tedesca che già si trovava detenuto. Il regime collaborazionista lo abbandonò nelle mani dei nazisti che il 6 marzo 1942 lo fucilarono nella prigione di Évreux.
Parole di Allain Leprest (1954-2011), poeta, cantante e paroliere francese.
Musica di Gérard Pierron
Album “Al dente - Francesca Solleville chante Allain Leprest”
Pierre Semard (1887-1942) è stato un sindacalista, rappresentante degli operai delle ferrovie, e dirigente del partito comunista francese. Vittima delle lotte intestine al sindacato e al partito comunista, specie dopo la firma del patto di non aggressione tra Reich e URSS, Semard malauguratamente fu sorpreso dall’occupazione tedesca che già si trovava detenuto. Il regime collaborazionista lo abbandonò nelle mani dei nazisti che il 6 marzo 1942 lo fucilarono nella prigione di Évreux.
Y a des saints "paroles d´Evangile"
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/12/2012 - 10:52
Cad é sin do'n té sin?
anonimo
La (per me stupenda) versione interpretata dalla "nostra" Véronique Chalot:
Riccardo Venturi 4/12/2012 - 02:18
Il banchiere bocconiano e il finto socialista fanno gli accordi pro-TAV? E noi li avveleniamo, in un "Extra" torcibudella!
Riccardo Venturi 4/12/2012 - 00:43
Everywhere
La canzone da il titolo al disco Everywhere del 1992
E' stata anche incisa da Billy Bragg.
Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
E' stata anche incisa da Billy Bragg.
Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
Dig in, boys, for an extended stay
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 3/12/2012 - 21:06
Ballata di una madre
Chanson italienne – Ballata di una madre – Eugenio Bennato – 2008
Texte d'Eugenio Bennato
Musique de Carlo D'Angiò
Texte d'Eugenio Bennato
Musique de Carlo D'Angiò
BALLADE D'UNE MÈRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/12/2012 - 19:50
Tom Waits: Falling Down
avevi ragione, dopo un po' questa canzone ti entra dentro..ma a me son bastati meno ascolti...
fede 3/12/2012 - 18:00
Le tee-shirt de Johanna
[1977]
Parole di Raymond Jean
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Parole di Raymond Jean
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Sur le tee-shirt de Johanna
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 14:30
Adieu Sacco & Vanzetti
[2011]
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]
La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continua)
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]
La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continua)
Tout est fini, plus rien à dire
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 3/12/2012 - 14:20
Hiroshima
[1972]
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”
C´est vrai, je n´ai rien vu à Hiroshima
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 14:01
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
U.N.
da "Canzoni, preghiere, danze del II millennio Sezione Europa" (1989)
È VERO
(continua)
(continua)
3/12/2012 - 13:45
Djamila
Parole e musica di Bernard Joyet
Album “Grand frère, petit frère” del 2000
Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu amnistiata e liberata.
Album “Grand frère, petit frère” del 2000
Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu amnistiata e liberata.
C´est comme une vision divine, radieuse
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 13:44
Percorsi:
La guerra d'Algeria
Dans une ville dévastée
[1972]
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”
Dans une ville dévastée
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 11:12
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
La Garaventa
Sono Bosi Eugenio, tecnico di bordo negli anni '60, nel periodo in cui vi era anche Don Gallo, il comandante Peirano, il vicecomandate Melani, Cossu.....etc...ricordo tanti ragazzi e ho tante foto del periodo trascorso con loro in officina sulla nave e in colonia a Peveragno. Lascio anche io la mia e-mail: ebose@lbero.it e sono anche su facebook ovviamente sotto il nome EUGENIO BOSI..... contattatemi....sarei molto felice di risentire nuovamente i miei ragazzi.....un abbraccio a tutti!!!!!!!
3/12/2012 - 10:42
Cadarache
[1968]
Parole di Rose Marie Moulin
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”
Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta “Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…
Parole di Rose Marie Moulin
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”
Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta “Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…
À l´abri des fusils
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 10:41
Percorsi:
Contro il Nucleare
Ballade de Muhammad Ali
[1977]
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)
Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)
Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.
Le projecteur c´est l´ soleil blanc
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/12/2012 - 10:06
All Burns Down
[2008]
Album: The Cycle We're Living In
Album: The Cycle We're Living In
We can only fight the fire with fire so long, baby
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 3/12/2012 - 08:15
Vitti na crozza
Mi chiamo Davide Valenti-Kirevskij, insegno morfologia della storia all'Università di L'viv (Leopoli, Ucraina)... almeno così dicono - e i miei cromosomi sono inconfondibilmenti siciliani... ve la faccio breve per non tediarvi. Ritengo sia ormai disutile districarsi nel groviglio delle stratificazioni, delle comprensibili adulterazioni locali, delle versioni più omeno "filologiche"... Ma non credo sia di poco momento far notare quanto una canzone popolare così "liminare", squisitamente metafisica, pur nell'andamento apparentemente querulo-esistenziale, sia la più nobile professione di agnosticismo che un Popolo, "prematuramennte cerebrato" come direbbe Gottfried Benn, abbia mai depositato e consegnato alla trasmissione orale delle sue Madri... di così abissale,verticistica profondità, nel suo beffardo sarcasmo, concede quel raro privilegio - a dispetto delle molteplici sue versioni - di... (continua)
Davide Valenti-Kirevskij 2/12/2012 - 23:37
Song for the Heroes
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti d'une
Chanson anglaise - Song for the Heroes - Alex Comfort
Alex Comfort, 1920 -2000 médecin, pacifiste, anarchiste, antimilitariste, objecteur de conscience, écrivain et poète.
Connu du grand public pour son best-seller "La Joie du Sexe", le manuel illustré de la révolution sexuelle, il a en réalité abordé les sujets les plus variés dans ses écrits, y compris un traité sur "Pouvoir et délinquance."
Il a aussi écrit les mots de quelques chansons interprétés par Pete Seeger, mais je ne crois pas que ce poème, (qui de toute façon dès le titre est une chanson), aie jamais été mise en musique. Mais, du fait que son sujet correspond parfaitement à notre site, j'ai pensé le proposer quand même. Nous disons que pour Comfort, comme pour Marco Valdo M.I., les musiciens sont en retard.
Chanson anglaise - Song for the Heroes - Alex Comfort
Alex Comfort, 1920 -2000 médecin, pacifiste, anarchiste, antimilitariste, objecteur de conscience, écrivain et poète.
Connu du grand public pour son best-seller "La Joie du Sexe", le manuel illustré de la révolution sexuelle, il a en réalité abordé les sujets les plus variés dans ses écrits, y compris un traité sur "Pouvoir et délinquance."
Il a aussi écrit les mots de quelques chansons interprétés par Pete Seeger, mais je ne crois pas que ce poème, (qui de toute façon dès le titre est une chanson), aie jamais été mise en musique. Mais, du fait que son sujet correspond parfaitement à notre site, j'ai pensé le proposer quand même. Nous disons que pour Comfort, comme pour Marco Valdo M.I., les musiciens sont en retard.
CHANSON POUR LES HÉROS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/12/2012 - 23:13
Indignez-vous!
En hommage à Stéphane HESSEL et à son livre "Indignez-vous"
Je me suis levé un matin,
(continua)
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 2/12/2012 - 22:49
Oil Man's War
Album: Asking for Flowers (2008)
"Oil Man's War" is not so much a political song - I know that's hard to believe. It's actually a story of a family I met who'd been living in Canada for years and years and left [the United States] during the Vietnam War and raised their family and stayed in Canada. It's that sort of feeling that someone would feel so strongly against participating in something, like being in a country that participates in war, that they would leave. Leave their families and leave places they loved and grew up in and had a lifetime of memories in, for the sake of their ethical beliefs and it's about what the consequences of that are. That's sort of more what the song's about and the feeling that people would be ostracized for believing or not believing in something. It's so un-democratic and yet it's so common in our democracy these days.
Interview
"Oil Man's War" is not so much a political song - I know that's hard to believe. It's actually a story of a family I met who'd been living in Canada for years and years and left [the United States] during the Vietnam War and raised their family and stayed in Canada. It's that sort of feeling that someone would feel so strongly against participating in something, like being in a country that participates in war, that they would leave. Leave their families and leave places they loved and grew up in and had a lifetime of memories in, for the sake of their ethical beliefs and it's about what the consequences of that are. That's sort of more what the song's about and the feeling that people would be ostracized for believing or not believing in something. It's so un-democratic and yet it's so common in our democracy these days.
Interview
Bobby wished he was from the past
(continua)
(continua)
2/12/2012 - 22:41
Fredrick Federley
[2009]
Album: Lycka Till
Fredrick Federley is a young and "up and coming" politician in Sweden. Officially he's with the centrist party, but his values belong in the extreme right. He is a strong opponent of providing health care to refugees, he is violently opposed to trade unions and he is probably the strongest supporter of Israel in Swedish mainstream politics.
During the atrocities committed by the Israeli army against Lebanon in 2006, Federley gave money - not to the victims, the men, women and children killed and maimed by bombs and bullets - but to the aggressor, the Israeli army. He is also a strong advocate of the newly implemented deportation techniques used by the Swedish government. Desperate Iraqi refugees of all ages are drugged, blindfolded and put on chartered planes back to Baghdad. A good thing, according to Fredrick Federley.
Album: Lycka Till
Fredrick Federley is a young and "up and coming" politician in Sweden. Officially he's with the centrist party, but his values belong in the extreme right. He is a strong opponent of providing health care to refugees, he is violently opposed to trade unions and he is probably the strongest supporter of Israel in Swedish mainstream politics.
During the atrocities committed by the Israeli army against Lebanon in 2006, Federley gave money - not to the victims, the men, women and children killed and maimed by bombs and bullets - but to the aggressor, the Israeli army. He is also a strong advocate of the newly implemented deportation techniques used by the Swedish government. Desperate Iraqi refugees of all ages are drugged, blindfolded and put on chartered planes back to Baghdad. A good thing, according to Fredrick Federley.
Du hatar så jävla hårt att du spricker.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/12/2012 - 17:31
Girls Gone Wild
One-man band, Konrad, has a video for his hit song "Girls Gone Wild" on Radical Turf Records. The update features Barack Obama and other celebrities in a claymation get-down with crazy girls who go wilder and wilder.
After witnessing a horrific series of explosions, a young Muslim woman in Iraq escapes the atrocity and chaos of her homeland and heads to the West. She trades her burka for a bikini and a new career is launched at a photo shoot with other supermodels.
After witnessing a horrific series of explosions, a young Muslim woman in Iraq escapes the atrocity and chaos of her homeland and heads to the West. She trades her burka for a bikini and a new career is launched at a photo shoot with other supermodels.
Marching Ants. 1234 step in line.
(continua)
(continua)
2/12/2012 - 16:03
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