Comme le dit ma concierge
[1971]
Testo di Mouloudji
Musica di Cris Carol, originariamente cantante yè-yè che divenne poi compositrice e liricista per Mouloudji, Chantal Kelly e parecchi altri.
E dire che ci sono persone, gente davvero brillante, che hanno il cuore a sinistra ed il portafogli a destra…
E dire che ci sono persone che hanno talmente ragione che, se non siete d’accordo con loro, vi sbattono in prigione…
E dire che ci sono persone talmente altruiste che, per farvi piacere, vi mandano in guerra a far fiorire i cimiteri…
E dire che ci sono alcuni che scrivono canzoni sulla miseria degli altri e ci fanno pure dei bei soldi…
Ma come dice la mia portinaia, non è mica colpa di nessuno se c’è troppa gente!
Testo di Mouloudji
Musica di Cris Carol, originariamente cantante yè-yè che divenne poi compositrice e liricista per Mouloudji, Chantal Kelly e parecchi altri.
E dire che ci sono persone, gente davvero brillante, che hanno il cuore a sinistra ed il portafogli a destra…
E dire che ci sono persone che hanno talmente ragione che, se non siete d’accordo con loro, vi sbattono in prigione…
E dire che ci sono persone talmente altruiste che, per farvi piacere, vi mandano in guerra a far fiorire i cimiteri…
E dire che ci sono alcuni che scrivono canzoni sulla miseria degli altri e ci fanno pure dei bei soldi…
Ma come dice la mia portinaia, non è mica colpa di nessuno se c’è troppa gente!
Dire qu'il y a des gens qu'ont tant et tant d'argent
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 16/10/2012 - 13:23
Qu'est ce que tu crois? (Le maillon)
[1954]
Scritta da Robert Lamoureux (1920-2011), attore, poeta, paroliere e sceneggiatore francese.
Musica di Henri Bourtayre (1915-2009), compositore basco autore della musica di centinaia di canzoni.
Ovvero, della stupidità e dell’insensatezza della Guerra, del Potere, del Denaro…
Scritta da Robert Lamoureux (1920-2011), attore, poeta, paroliere e sceneggiatore francese.
Musica di Henri Bourtayre (1915-2009), compositore basco autore della musica di centinaia di canzoni.
Ovvero, della stupidità e dell’insensatezza della Guerra, del Potere, del Denaro…
Y'a des gens qui se battent qui se battent
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 16/10/2012 - 11:33
There Must Be More to Life Than This
[1985]
Lyrics & Music by Farrokh Bulsara (Freddie Mercury)
Album: Mr Bad Guy
After 15 years at the helm of British rock legends Queen, singer Freddie Mercury finally released his first solo album, Mr. Bad Guy, while the band was on hiatus in 1985. As Queen's vocal signature and creative leader, it was only natural that many aspects of the group's sound would carry over into Mercury's solo work; however, the frontman still does a commendable job of stretching into uncharted territory. Personnel: Freddie Mercury (vocals, keyboards, synthesizer); Fred Mandel (guitar, keyboards, synthesizer); Paul Vincent (guitar); Curt Cress (drums).
Lyrics & Music by Farrokh Bulsara (Freddie Mercury)
Album: Mr Bad Guy
After 15 years at the helm of British rock legends Queen, singer Freddie Mercury finally released his first solo album, Mr. Bad Guy, while the band was on hiatus in 1985. As Queen's vocal signature and creative leader, it was only natural that many aspects of the group's sound would carry over into Mercury's solo work; however, the frontman still does a commendable job of stretching into uncharted territory. Personnel: Freddie Mercury (vocals, keyboards, synthesizer); Fred Mandel (guitar, keyboards, synthesizer); Paul Vincent (guitar); Curt Cress (drums).
There must be more to life than this,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/10/2012 - 08:28
Mission Accomplished (Because You Gotta Have Faith)
Album: Peace Queer (2008)
Will Rogers said he never met a man he didn't like
(continua)
(continua)
15/10/2012 - 23:22
Protest Song
Proprio lui... il Dr. House, ha interpretato questa godibilissima parodia di protest song che... non dà molte risposte. Non poteva mancare in questo sito!
Well, the poor keep getting hungry,
(continua)
(continua)
15/10/2012 - 23:15
Shine Over Babylon
Album: Detours (2008)
I walked the heat of seven hills
(continua)
(continua)
15/10/2012 - 22:59
Canzone per Edo
16 ottobre bandiere rosse al vento...TANTI AUGURI EDO ...dalla grande famiglia ANTIFASCISTA.....
chi lotta non muore mai.
chi lotta non muore mai.
Paolo Denini 15/10/2012 - 22:40
Loi du marché
2004
Al di là degli alberi
precarietà, flessibilità, "legge del mercato" che ci fa rinunciare ai nostri sogni
Al di là degli alberi
precarietà, flessibilità, "legge del mercato" che ci fa rinunciare ai nostri sogni
Mi ricordo mio nonno intento a raccontare
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/10/2012 - 18:11
Atrocity Exhibition
Dall'album "Closer" del 1980. Non è propriamente una canzone contro la guerra, bensì contro il voyeurismo per le atrocità, ma penso che possa stare nel sito.
Asylums with doors open wide
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 15/10/2012 - 17:40
Les croisés
Ayant fort raisonné leur foi, sacré leur crainte,
(continua)
(continua)
inviata da MR 15/10/2012 - 12:01
À tititre posthume
Quand le poète en temps de guerre...de guerre
(continua)
(continua)
inviata da MR 15/10/2012 - 11:50
Complainte d'un soldat
Ma femme était âgée de trois guerres et un an,
(continua)
(continua)
inviata da MR 15/10/2012 - 11:49
Massacred and Dismembered Culture
[1987]
Album: Millions of Damn Christians - This Blood's for You
Personnel: Dave "Knucklehead" Dictor, Bill Wapepah, Dennis Banks (vocals); Paul Davis , Paul Davis , Gordon Fraser (guitar); Darren Hardcome (mandolin, background vocals); Ron Charles (synthesizer); Dan Sullivan (vibraphone); Al Schvitz (drums); Rock Hudson's Ghost, Sprocket, H.G. Lewis, Cammie, A. Sandinista, Joe (background vocals).
Album: Millions of Damn Christians - This Blood's for You
Personnel: Dave "Knucklehead" Dictor, Bill Wapepah, Dennis Banks (vocals); Paul Davis , Paul Davis , Gordon Fraser (guitar); Darren Hardcome (mandolin, background vocals); Ron Charles (synthesizer); Dan Sullivan (vibraphone); Al Schvitz (drums); Rock Hudson's Ghost, Sprocket, H.G. Lewis, Cammie, A. Sandinista, Joe (background vocals).
I see spirits rising from war's sad remains
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/10/2012 - 09:36
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Almirè e le nuvole
2004
Al di là degli alberi
Almirè è una bambina rom, come Muhamet o Hatice. Guarda in alto l nuvole, perché un giorno vuole tornare alla sua terra, per ricostruirla dopo guerra e povertà.
Al di là degli alberi
Almirè è una bambina rom, come Muhamet o Hatice. Guarda in alto l nuvole, perché un giorno vuole tornare alla sua terra, per ricostruirla dopo guerra e povertà.
Volerò su in alto
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/10/2012 - 08:49
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
Peace and Love
Dall'album "Sun" del 2012. Ma francamente non sono sicuro che sia una canzone contro la guerra: decidete voi.
[...] Which brings us back to “Peace and Love.” If the Internet line didn’t tip you off that this wasn’t one of Marshall’s offcuts, “99 percent, y’all” should, as would the constant references to poverty that make so much more sense in the early 2000s than 2010s. You could call it a protest song — really, you could say the same of any closing cut called “Peace and Love” with a na-na-na chorus — but all she’s protesting for is her own continued relevance. “I’m in it to win,” she sings, and she means only herself, and she means there’s a loser; she knows there are stakes. Her “rap” is too brusque, and that would-be anthemic chorus is too pressed and dips into too sardonic an alto to galvanize anyone else.
MTV Hive
[...] Which brings us back to “Peace and Love.” If the Internet line didn’t tip you off that this wasn’t one of Marshall’s offcuts, “99 percent, y’all” should, as would the constant references to poverty that make so much more sense in the early 2000s than 2010s. You could call it a protest song — really, you could say the same of any closing cut called “Peace and Love” with a na-na-na chorus — but all she’s protesting for is her own continued relevance. “I’m in it to win,” she sings, and she means only herself, and she means there’s a loser; she knows there are stakes. Her “rap” is too brusque, and that would-be anthemic chorus is too pressed and dips into too sardonic an alto to galvanize anyone else.
MTV Hive
Peace and love is a famous generation
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 14/10/2012 - 20:23
Quella cosa in Regione Lombardia
Sull'aria di "Quella cosa in Lombardia"
di Fiorenzo Carpi e Enzo Jannacci
di Fiorenzo Carpi e Enzo Jannacci
Sia ben chiaro: più non penso a una casetta
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 14/10/2012 - 14:42
C'è una bella società
manca l'ultima strofa:
i signori affamatori che son là
oilì,oilà
hanno detto "più la guerra non si fa"
oilì, oilà
niente guerra sui confini, la faremo sui bambini
sulle donne, sugli infermi affamando le città
oilì,oilà
ma l'Italia se ne frega e avanti va
oilì, oilà
se ne frega, se ne frega e avanti va
i signori affamatori che son là
oilì,oilà
hanno detto "più la guerra non si fa"
oilì, oilà
niente guerra sui confini, la faremo sui bambini
sulle donne, sugli infermi affamando le città
oilì,oilà
ma l'Italia se ne frega e avanti va
oilì, oilà
se ne frega, se ne frega e avanti va
Marcello Vichi 14/10/2012 - 12:00
Le Bombardement
Le Bombardement
Chanson française – Le Bombardement – Marco Valdo M.I. – 2012
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une histoire terrible, comme un cauchemar... L’histoire d'un bombardement... On ne sait ni où, ni quand... Simplement, un « qualsiasi » - « n'importe quel » bombardement, raconté par quelqu'un qui se trouve à l'endroit qui va être bombardé... Un endroit qui n'avait jamais été bombardé auparavant et pourtant, au moment où commence la nuit ou un peu plus tard, soudain, une rumeur et dans le ciel sur un fond de nuages arrivent des oiseaux noirs... et les gens comprennent – sans qu'on leur explique – ce qui va se produire... Bref, un cauchemar que tout être humain peut faire à présent...
Somme toute, dit Lucien l'âne, il s'agit du « bombardement », de l'essence-même du bombardement. J’imagine fort bien la chose, car j'en ai connu des bombardements... Il n'y a même pas de sirènes... (continua)
Chanson française – Le Bombardement – Marco Valdo M.I. – 2012
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une histoire terrible, comme un cauchemar... L’histoire d'un bombardement... On ne sait ni où, ni quand... Simplement, un « qualsiasi » - « n'importe quel » bombardement, raconté par quelqu'un qui se trouve à l'endroit qui va être bombardé... Un endroit qui n'avait jamais été bombardé auparavant et pourtant, au moment où commence la nuit ou un peu plus tard, soudain, une rumeur et dans le ciel sur un fond de nuages arrivent des oiseaux noirs... et les gens comprennent – sans qu'on leur explique – ce qui va se produire... Bref, un cauchemar que tout être humain peut faire à présent...
Somme toute, dit Lucien l'âne, il s'agit du « bombardement », de l'essence-même du bombardement. J’imagine fort bien la chose, car j'en ai connu des bombardements... Il n'y a même pas de sirènes... (continua)
Bonsoir ou plutôt, bonne nuit
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/10/2012 - 01:40
La tierra perdida (O.U.A.)
Album: Donde Esta La Luz (1993)
Donde el cielo es azul los niños quedan sin sonrisa,
(continua)
(continua)
13/10/2012 - 23:34
Violence and Bloodshed
[1987]
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManOWaR ~ Violence & Bloodshed
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManOWaR ~ Violence & Bloodshed
Civilization crumblin' fast
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 13/10/2012 - 09:59
Inno nazionale
Chanson italienne – Inno nazionale – Cantacronache – 1962
Paroles de Franco Fortini
Musique de Sergio Liberovici
Texte trouvé sur « Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50 », Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quel bel hymne national !, dit Lucien l'âne en lançant dans l'espace intersidéral un de ses rires claironnants... Forcément national puisque limité aux seuls Italiens... Quant à savoir ce qu'est un Italien ?
Ah, Lucien l'âne mon ami, il y a là un grand mystère...
Un Italien ? Est-ce un habitant de l'Italie ? Est-ce quelqu'un qui est né en Italie ? Doit-il avoir des ancêtres italiens et jusqu'où faut-il remonter ? Avant l'An Zéro ? Et comment ces « ancêtres » d'avant l'An Zéro pouvaient-ils être Italiens ?
À tous les coups, Lucien l'âne mon ami, tu creuses dans la bonne voie, tu donnes en plein dans le bon sens, car tu poses de... (continua)
Paroles de Franco Fortini
Musique de Sergio Liberovici
Texte trouvé sur « Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50 », Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quel bel hymne national !, dit Lucien l'âne en lançant dans l'espace intersidéral un de ses rires claironnants... Forcément national puisque limité aux seuls Italiens... Quant à savoir ce qu'est un Italien ?
Ah, Lucien l'âne mon ami, il y a là un grand mystère...
Un Italien ? Est-ce un habitant de l'Italie ? Est-ce quelqu'un qui est né en Italie ? Doit-il avoir des ancêtres italiens et jusqu'où faut-il remonter ? Avant l'An Zéro ? Et comment ces « ancêtres » d'avant l'An Zéro pouvaient-ils être Italiens ?
À tous les coups, Lucien l'âne mon ami, tu creuses dans la bonne voie, tu donnes en plein dans le bon sens, car tu poses de... (continua)
HYMNE NATIONAL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/10/2012 - 22:31
Ecowar
[2002]
Lyrics & Music by Maik Weichert
Album: Whatever It May Take
Gaia's Lament
In the year 9595
I'm kinda wondering if man is going to be alive
He's taken everything this old earth can give
And he ain't put back nothing in
—Zager & Evans, In The Year 2525
On a futuristic Earth, or similar location, plants, animals, and naturally clean water are things of the past. Something terrible has happened - civilization's negligence of the environment, a strange natural disaster, or even a combination of both - to turn the world into a wasteland. This isn't (usually) the Earth-that-Was, as the planet is still populated (usually overpopulated), but it's on its way there.
Real food is a luxury for only the rich while the general populace lives off of synthetic food, Food Pills, or a new kind of meat. Forests are gone, replaced by concrete and steel jungles, more commonly... (continua)
Lyrics & Music by Maik Weichert
Album: Whatever It May Take
Gaia's Lament
In the year 9595
I'm kinda wondering if man is going to be alive
He's taken everything this old earth can give
And he ain't put back nothing in
—Zager & Evans, In The Year 2525
On a futuristic Earth, or similar location, plants, animals, and naturally clean water are things of the past. Something terrible has happened - civilization's negligence of the environment, a strange natural disaster, or even a combination of both - to turn the world into a wasteland. This isn't (usually) the Earth-that-Was, as the planet is still populated (usually overpopulated), but it's on its way there.
Real food is a luxury for only the rich while the general populace lives off of synthetic food, Food Pills, or a new kind of meat. Forests are gone, replaced by concrete and steel jungles, more commonly... (continua)
More and more,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/10/2012 - 15:56
Percorsi:
Guerra alla Terra
Your Own Palestine
[2001]
Album: A Conflict Scenario
Album: A Conflict Scenario
Picture
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/10/2012 - 09:25
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Le trimardeur
[1965]
Adattamento di Graeme Allwright di non so quale canzone di Woody Guthrie.
«Trimardeur» starebbe per «Tramp», vagabondo, ma non sono riuscito a trovare una canzone di Guthrie con un titolo ed un testo simile...
Canzone che dà il titolo all’album di esordio di Graeme Allwright, edito dalla BAM e prodotto da Mouloudji
Adattamento di Graeme Allwright di non so quale canzone di Woody Guthrie.
«Trimardeur» starebbe per «Tramp», vagabondo, ma non sono riuscito a trovare una canzone di Guthrie con un titolo ed un testo simile...
Canzone che dà il titolo all’album di esordio di Graeme Allwright, edito dalla BAM e prodotto da Mouloudji
J'ai trimé comme un pauvre bougre toute ma vie
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 23:41
La femme du mineur
[1965]
Parole di Paul Koulak Sezian
Adattamento di Graeme Allwright
Dall’album di esordio di Graeme Allwright intitolato «Le trimardeur», edito dalla BAM e prodotto da Mouloudji
Parole di Paul Koulak Sezian
Adattamento di Graeme Allwright
Dall’album di esordio di Graeme Allwright intitolato «Le trimardeur», edito dalla BAM e prodotto da Mouloudji
Je m'en vais vous chanter la conversation
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 23:19
Sin pan
anonimo
[XIX sec.]
Testo trovato su Altavoz del Frente
Una versione in francese («Sans pain et travailler») fu resa dal gruppo Les Octaves nel disco collettivo «Ballades et complaintes syndicalistes - Le chant des ouvriers» realizzato in Francia dalle edizioni BAM nel 1972
Canzone popolare spagnola la cui popolarità cresceva - ovviamente - a seconda della durezza delle circostanze...
I prigionieri politici nelle carceri franchiste la cantarono con alcuni lievi modifiche:
«policía pa comer, policía pa cenar, policía pa comer y trabajar... ¡pero sin pan, sin pan, sin pan...!»
Testo trovato su Altavoz del Frente
Una versione in francese («Sans pain et travailler») fu resa dal gruppo Les Octaves nel disco collettivo «Ballades et complaintes syndicalistes - Le chant des ouvriers» realizzato in Francia dalle edizioni BAM nel 1972
Canzone popolare spagnola la cui popolarità cresceva - ovviamente - a seconda della durezza delle circostanze...
I prigionieri politici nelle carceri franchiste la cantarono con alcuni lievi modifiche:
«policía pa comer, policía pa cenar, policía pa comer y trabajar... ¡pero sin pan, sin pan, sin pan...!»
Sin pan, sin pan, sin pan
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 22:52
Napoleone
anonimo
"a Mosca lo trovasti l'osso duro,
all'isola dell'Elba prigioniero."
quando ero ragazzina sentivo questi due versi spesso citati in casa mia; pochi giorni fa ( e ora son sessantenne ) mi son tornati in mente e ho cercato in internet e ho trovato questo bellissimo sito, però devo dire che le prime due strofe con la coscrizione delle ragazze mi sembrano poco o niente pertinenti: penso che con la trasmissione orale alcune cose siano state cambiate o aggiunte
all'isola dell'Elba prigioniero."
quando ero ragazzina sentivo questi due versi spesso citati in casa mia; pochi giorni fa ( e ora son sessantenne ) mi son tornati in mente e ho cercato in internet e ho trovato questo bellissimo sito, però devo dire che le prime due strofe con la coscrizione delle ragazze mi sembrano poco o niente pertinenti: penso che con la trasmissione orale alcune cose siano state cambiate o aggiunte
laura 11/10/2012 - 22:09
Κατάσταση πολιορκίας [Τραγούδι ποταμός σε τρία μέρη]
NOTE
Nel primo brano è citata una Zenobia. Quasi certamente - ma mi posso sbagliare - si tratta della regina di Palmira, che diede tanto filo da torcere ai Romani. Quando finalmente fu sconfitta, riuscì a salvare la vita grazie alla sua gran bellezza. Ma nel corso delle precedenti peripezie del suo regno, alcuni suoi figli fecero una brutta fine.
Sempre nel primo brano, azzardo un'ipotesi sull' "indovinello greco" «cos'è quella cosa che sale con i piedi e la calano in una coperta». Più che un scherzo tradizionale, credo si tratti di indovinello coniato beffardamente ad hoc dagli aguzzini dei Colonnelli per terrorizzare i detenuti. In tal caso, la soluzione non può che essere: il prigioniero politico, che entra in prigione con le sue gambe e, dopo il trattamento, ne esce con i piedi in avanti.
Nel terzo brano si cita la "terrazza". Vi accenna anche Theodorakis in "Sole e il Tempo".... (continua)
Nel primo brano è citata una Zenobia. Quasi certamente - ma mi posso sbagliare - si tratta della regina di Palmira, che diede tanto filo da torcere ai Romani. Quando finalmente fu sconfitta, riuscì a salvare la vita grazie alla sua gran bellezza. Ma nel corso delle precedenti peripezie del suo regno, alcuni suoi figli fecero una brutta fine.
Sempre nel primo brano, azzardo un'ipotesi sull' "indovinello greco" «cos'è quella cosa che sale con i piedi e la calano in una coperta». Più che un scherzo tradizionale, credo si tratti di indovinello coniato beffardamente ad hoc dagli aguzzini dei Colonnelli per terrorizzare i detenuti. In tal caso, la soluzione non può che essere: il prigioniero politico, che entra in prigione con le sue gambe e, dopo il trattamento, ne esce con i piedi in avanti.
Nel terzo brano si cita la "terrazza". Vi accenna anche Theodorakis in "Sole e il Tempo".... (continua)
Gian Piero Testa 11/10/2012 - 18:10
Mourir pour des idées
(Mio tentativo di versione in italiano)
Voce e chitarra da 4 soldi
Voce e chitarra da 4 soldi
MORIR PER DELLE IDEE
(continua)
(continua)
inviata da giovanni ferrara 11/10/2012 - 16:37
Il censore
Chanson italienne – Il Censore – Cantacronache – 1966 (?)
Paroles et musique de Fausto Amodei
Texte trouvé dans “Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quoi qu'il en soit, « LE CENSEUR » (IL Censore) se rapporterait au "scandale" suscité par les résultats d'une enquête sur la sexualité chez les jeunes publiés par "La Zanzara", journal du Lycée Parini de Milan. En février de 1966, les trois rédacteurs du journal estudiantin, Marco De Poli, Claudia Beltramo Ceppi e Marco Sassano publièrent un article sous le titre "Un débat sur la position de la femme dans notre société, en tâchant d'examiner les problèmes du mariage, du travail féminin et du sexe" duquel émergeait avec clarté ce que les lycéennes pensaient à propos du sexe et leur rôle dans la société. Catholiques et fascistes crièrent à l'horreur... (continua)
Paroles et musique de Fausto Amodei
Texte trouvé dans “Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Quoi qu'il en soit, « LE CENSEUR » (IL Censore) se rapporterait au "scandale" suscité par les résultats d'une enquête sur la sexualité chez les jeunes publiés par "La Zanzara", journal du Lycée Parini de Milan. En février de 1966, les trois rédacteurs du journal estudiantin, Marco De Poli, Claudia Beltramo Ceppi e Marco Sassano publièrent un article sous le titre "Un débat sur la position de la femme dans notre société, en tâchant d'examiner les problèmes du mariage, du travail féminin et du sexe" duquel émergeait avec clarté ce que les lycéennes pensaient à propos du sexe et leur rôle dans la société. Catholiques et fascistes crièrent à l'horreur... (continua)
LE CENSEUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2012 - 15:23
Der Kanonen Song
Versione francese di Marianne Oswald, chanteuse e attrice francese degli anni 30 e 40.
Version française chantée par Marianne Oswald
LE CHANT DES CANONS
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 14:36
Jeu de massacre
[1934]
Parole di Henri-Georges Clouzot (il celebre cineasta e sceneggiatore, 1907-1977) e Jean Villard (detto Gilles, poeta, chansonnier e scrittore svizzero, 1895-1982)
Musica del compositore Maurice Yvain (1891-1965)
“Venite povera gente a tirare sui pupazzi innocenti! Mirate bene ai loro poveri musi, perché siete tutti troppo smidollati per tirare sui potenti!”
Marianne Oswald fu anche la prima a registrare nel 1936 Chasse à l’enfant di Jacques Prévert, suo buon amico.
Parole di Henri-Georges Clouzot (il celebre cineasta e sceneggiatore, 1907-1977) e Jean Villard (detto Gilles, poeta, chansonnier e scrittore svizzero, 1895-1982)
Musica del compositore Maurice Yvain (1891-1965)
“Venite povera gente a tirare sui pupazzi innocenti! Mirate bene ai loro poveri musi, perché siete tutti troppo smidollati per tirare sui potenti!”
Marianne Oswald fu anche la prima a registrare nel 1936 Chasse à l’enfant di Jacques Prévert, suo buon amico.
Accourez tous au jeu d' massacre !
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 14:23
L’œuf dur (La grasse matinée)
[1938]
Versi di Jacques Prévert, dalla raccolta “Paroles” del 1946.
Resa in musica dapprima dalla chanteuse Marianne Oswald (1901-1985) nel 1951.
La versione di Marcel Mouloudji si trova in “Mouloudji Chante Jacques Prévert” del 1979.
Una poesia che mi ha subito ricordato i versi finali di un’altra, altrettanto celebre, del palestinese Mahmoud Darwish, ”Carta d’identità”:
Versi di Jacques Prévert, dalla raccolta “Paroles” del 1946.
Resa in musica dapprima dalla chanteuse Marianne Oswald (1901-1985) nel 1951.
La versione di Marcel Mouloudji si trova in “Mouloudji Chante Jacques Prévert” del 1979.
Una poesia che mi ha subito ricordato i versi finali di un’altra, altrettanto celebre, del palestinese Mahmoud Darwish, ”Carta d’identità”:
“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Il est terrible
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 13:42
Frère... Entends-tu ?...
anonimo
[1789–1799]
Canzone di autore anonimo composta nel corso della Rivoluzione francese
Interpretata da Mouloudji nell’album collettivo “Ballades et complaintes syndicalistes - Le chant des ouvriers” del 1972.
Poi anche da Francesca Solleville nell’album “Musique, citoyennes !” edito nel bicentenario della Rivoluzione.
Canzone di autore anonimo composta nel corso della Rivoluzione francese
Interpretata da Mouloudji nell’album collettivo “Ballades et complaintes syndicalistes - Le chant des ouvriers” del 1972.
Poi anche da Francesca Solleville nell’album “Musique, citoyennes !” edito nel bicentenario della Rivoluzione.
Frère, entends-tu le galop qui passe,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 12:05
L'Indochine
Dal disco “Mouloudji chante Dimey (Poèmes voyous)” del 1978.
Versi del poeta francese Bernard Dimey (1931-1981)
Canzone del reduce, sei anni d’Indochina, vent’anni di carriera militare… Tornato alla vita civile tutti i suoi galloni non gli servono a niente, non ha nessuno, non ha arte né parte, schienato da tutti… “Coi miei gradi comando, ma solo nell’esercito. Oggi non è più così e bisogna che io trovi il modo di mangiare, ma non so come… Ah, allora non dovevo far altro che guadagnarmi i miei galloni, tutto il resto non mancava!”
Versi del poeta francese Bernard Dimey (1931-1981)
Canzone del reduce, sei anni d’Indochina, vent’anni di carriera militare… Tornato alla vita civile tutti i suoi galloni non gli servono a niente, non ha nessuno, non ha arte né parte, schienato da tutti… “Coi miei gradi comando, ma solo nell’esercito. Oggi non è più così e bisogna che io trovi il modo di mangiare, ma non so come… Ah, allora non dovevo far altro che guadagnarmi i miei galloni, tutto il resto non mancava!”
Moi, j´ai rien fait de ma vie à part vingt ans de campagne
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 11:49
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non ti senti come al ci-ne-ma ?
E stavamo lì.. dimmi, dimmi
come dentro a un film
mentre la tivvù - diceva
mentre la tivù - cantava
bevila perché è Tropicana, ye!
E tutto andava giù
Bellissima!!