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Prima del 2012-10-1

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Feeling Good

Feeling Good
STO BENE
(continua)
inviata da damenic guarragi 1/10/2012 - 22:39
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Disamistade

Disamistade
Traduzzione in corsu supranacciu di U Pomontincu

A parolla “disamistà” ùn c'è in corsu; in corsu si dice “vendetta”, chì hè a parolla più cunnusciuta di a lingua corsa. “Disamistà” hè una parolla sarda ricuperta in corsu, ma aghju preferitu mantenela pè ùn cambià u titulu di a canzone. Pè u restu, siente mè hè a canzona più bella di u Fabrizziu De André è puderia èsse accummudata à a Corsica senza cambià una parolla. Peccatu chè De Andre ùn l'hà scritta in corsu, parlava bè u gallurese e u gallurese hè precisu cum'è u corsu. Ma dopu “A guerra di Pieru” ùn pudia èsse altru chè la seconda canzona che traducu in corsu pè "Canzone contru à a guerra". (U-Pom)(U-Pom)
DISAMISTÀ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 1/10/2012 - 22:38
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
CORSO / CORSICAN - U Pomontincu

Cù a traduzzione in corsu (supranacciu, che qualchì volta lu chjamanu “Pomontincu”) di “A guerra di Pieru” di Fabrizziu De André cumincia à cullaburà cù u nostru situ un personaghju strampalatu (chì si definisce “à dimezu terraghjolu eremitu è à dimezu supertecnulogicu aitèccu”) chì vive “à u pede di u Monte Cintu”. Certu ùn stò à dìvvi cum'è chè ci sò entratu in cuntattu, ma noialtri di l'Isula d'Elba avemu un affettu naturale pè i corsi (è praticamente parlamu a listessa lingua e ci capimu senza chè ci vole l'interpetre). Pè sta prima traduzzione che ci hà mandatu, s'hè ricumandatu di dedicàla à Eio Ùn Stò Cù l'Oriana; è ubbidiscu. (RV)

Con la traduzione in corso (settentrionale, detto a volte, appunto, "Pomontinco") de "La guerra di Piero" inizia la collaborazione col nostro sito di un bizzarro personaggio (che si definisce "metà contadino eremita e metà... (continua)
A GUERRA DI PIERU
(continua)
inviata da U Pomontincu 1/10/2012 - 21:10
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A Survivor from Warsaw

A Survivor from Warsaw
Opéra - Texte d'origine en anglais et hébreu – A Survivor from Warsaw – Arnold Schönberg – 1947
Textes de natures et de provenances diverses, tirés des témoignages des survivants de la révolte du ghetto de Varsovie (1943)
Musique : Arnold Schönberg

Au terme de la Seconde Guerre Mondiale, le nazisme définitivement vaincu, Schönberg écrivit un opéra pour évoquer la persécution menée par l'Allemagne de Hitler contre les Juifs. Il utilisa le récit d'un de ceux-ci, échappé au massacre du "ghetto" de Varsovie.
Il s'agit d'une composition dodécaphonique où une voix raconte en anglais (avec de brèves insertions en allemand) le moment dramatique où un groupe de prisonniers juifs sort des baraquements pour être mené aux chambres à gaz.
Le récit de ce jour, fait par un Juif de Varsovie qui a survécu au massacre, peut parfois paraître très cru ; en lisant le texte et en écoutant la musique, nous ne... (continua)
UN SURVIVANT DE VARSOVIE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/10/2012 - 21:03
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The War Drags Ever On

The War Drags Ever On
[1984]
Lyrics & Music by "Algy" Mackie Ward and "Mick" Thomas Tucker
Album: Honour & Blood

Personnel: Algy Ward – vocals, bass; Cliff Evans & Mick Tucker – guitars; Graeme Crallan – drums.
A war is raging that we don't understand
(continua)
inviata da giorgio 1/10/2012 - 13:45
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Mestizaje

Mestizaje
METICCIO
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/10/2012 - 11:11
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Poeta guerriero

Poeta guerriero
(MUSICA & PAROLE: KLAUDIO)

“Per la Sardegna e per l’Irlanda, due isole, due terre da sempre prigioniere e da sempre animate dalla poesia e dalla musica del proprio popolo!”

...Folk?!? 2003
Grigio cielo sull'isola,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/10/2012 - 10:58
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Με το ίδιο βήμα θα γυρίσω (Gidiyorum bu şehirden)

Με το ίδιο βήμα θα γυρίσω (Gidiyorum bu şehirden)
Cela sempre precipizi... - mi senti?
la curva dell'amore,
e palpiti inafferrabili,
e disgrazia.

hai ragione Riccardo, questo brano, a ben ascoltarlo, fà venire i brividi, le voci sono unite da un'empatia profonda e gli arpeggi del "dobro" (strumento country americano) rimescolano l'anima di chi sa, vuole e può ascoltare.

Non so esattamente perchè, ma sono sicuro che questa canzone è certamente contro la guerra. La guerra nasce dalla paura, dall'odio e dalla separazione.
La paura genera il potere che dà origine a un sacco di guai oltre alle guerre.
Questa canzone ci fa sentire tutta la vicinanza che ci può essere tra i popoli, e le diverse culture.
La diversità è vista come arricchimento e non come divisione.
La musica, l'arte, esorcizzano la paura, quindi di per sè, ogni forma di vera arte, non può che essere contro ogni potere e contro le guerre che vengono generate.

In chiusura... (continua)
Raf 1/10/2012 - 08:53
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Musikanti

Musikanti
Hello.

Primarily: sorry, I'm not a Ukrainian commentator, I'm from Russia.

And about the subject: I searched on the Internet about this song too, and found some information.

Firstly, it's a Lemkos song. Majority of commentators on the Internet says that, so, I suppose, we can believe them.

Secondly, there are many versions of this song, not only Czech and Ukrainian, but also Slovak and Polish (not exactly Polish, rather Lemko-Polish dialect). By the way, the Polish Lemko version is very interesting, because there the lyrical hero ask about the favor to his DEAD father: "Rise up, dad, from your grave, do me a favor, Go to the war instead of me".

And thirdly, I tried to find other Gypsy version of the song, and it turns out, that there is only the Gothart variant of the lyrics, literally, including the same orthography in different sources. I searched in different ways, by using different... (continua)
Alexander Abashev 1/10/2012 - 02:21
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Monte Pasubio

Monte Pasubio
qualcuno si è inventato che gli alpini non tornano indietro.
Andate ad ascoltarvi su You tube cosa cantano i crodaioli.
Se volete vi mando lo spartito (fotocopia dell'originale). Lorenzo1943
Su la strada del Monte Pasubio
(continua)
inviata da Lorenzo Damini 1/10/2012 - 00:00
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Honour and Blood

Honour and Blood
[1984]
Lyrics & Music by Alasdair "Algy" Mackie Ward and Michael "Mick" Thomas Tucker
Album: Honour & Blood
Are those ours, over head
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2012 - 19:45
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War Machine

War Machine
[2010]
Lyrics & Music by Doogie White, Michael Thomas "Mick" Tucker and Chris Paulo Dale
Album: War Machine

Personnel: Doogie White (vocals); Cliff Evans, Mick Tucker (guitar); Leon Lawson (keyboards); Dave "Grav" Cavill (drums).
Bring us not to ruin
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2012 - 15:28
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Calling Steeler Nation

Calling Steeler Nation
[2009]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: Steeler Nation
"Calling Steeler, –Steeler Nation"
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2012 - 13:37
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Global Warning Is Real

Global Warning Is Real
[2006]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: Break the Chains [2007]
Hurricanes come one after another,
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2012 - 09:56
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È già domenica

È già domenica
dall'omonimo album del 2010
L'11 novembre 2007, dodicesima giornata di campionato, un nuovo grave lutto colpisce il calcio italiano: Gabriele Sandri, un tifoso della Lazio, viene ucciso in una stazione di servizio nei pressi dello svincolo autostradale di Arezzo da un colpo di pistola sparato dall'agente di polizia Luigi Spaccarotella, che si trovava dall'altra parte della carreggiata e la cui attenzione era stata richiamata da una rissa tra tifosi laziali e juventini[1]. Gabriele Sandri muore colpito da un proiettile al collo mentre era seduto sul sedile posteriore dell'automobile a bordo della quale stava viaggiando.

Spaccarotella verrà accusato di omicidio volontario e condannato il 14 luglio 2009 in primo grado per omicidio colposo a una pena di 6 anni di reclusione. In appello la condanna viene aggravata ad omicidio volontario con una pena di 9 anni e 4 mesi, successivamente confermata... (continua)
Emozioni splendide la felicità sei tu
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2012 - 18:03
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When the Hunter Becomes Hunted

When the Hunter Becomes Hunted
[2002]
Lyrics & Music by Algy Ward
Album: Still at War
Hell, yeah...
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2012 - 16:35
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The Blood's Still on Their Hands

The Blood's Still on Their Hands
[2002]
Lyrics & Music by Algy Ward
Album: Still At War
Yeah, yeah, just one man is all it takes
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2012 - 11:33
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La fabbrica

La fabbrica
Non so quale sia il vero titolo di questo brano, preso dallo spettacolo Il lavoro rende liberi
40 anni, 8 ore tutti i giorni
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2012 - 10:19
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Conspiracy of Hate

Conspiracy of Hate
[2002]
Lyrics & Music by Algy Ward
Album: Still at War
Now they're all together
(continua)
inviata da giorgio 29/9/2012 - 10:13
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Sic 'Em Pigs

Sic 'Em Pigs
[1969]
Scritta da Bob Hite
Sulla musica di “Sic 'em Dogs On” (1939) del bluesman Booker T. Washington "Bukka" White (1909-1977)
Nel disco dei Canned Heat intitolato “Hallelujah”

Una canzone contro la polizia firmata dallo storico gruppo di country-blues Canned Heat. La polizia era un serio problema per gli hippies specialmente ai tempi delle proteste contro la guerra nel Vietnam.
Every time you do your
(continua)
28/9/2012 - 23:20
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Passione Reporter

Passione Reporter
Spettacolo scritto da Daniele Biacchessi con musiche e canzoni dei Gang

Testo reperito in questa pagina del sito di Daniele Biacchessi
“E cala la notte a Mogadiscio. Non c'è elettricità. Alla luce di candele e lampade a gas degli uomini, resi ancora più simili a fantasmi nella luce fioca, prendono il fresco, giocano, bevono tè e caffè. La città è irreale. Un semaforo impazzito, l'unico funzionante, segna il rosso. Per la ripresa del paese, il segnale verde non sembra cosa di domani.”
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/9/2012 - 13:31

Ich möchte gerne...‎

Ich möchte gerne...‎
‎[1941/1944]‎
Parole di Erika Taube
Musica del compositore tedesco americano Gershon Kingsley, dal suo lavoro teatrale-musicale ‎intitolato Voices From The ‎Shadow realizzato nel 1997 e pubblicato nel 2005.‎

Carlo ed Erika Taube, austriaci, ebrei, furono deportati a Theresienstadt nel 1941 con i loro ‎bambini. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore ‎dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in ‎innumerevoli concerti per pianoforte solo. Erika scrisse poesie che il marito in qualche caso ‎‎(Ein jüdisches Kind) mise in musica. Poi, ‎nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero ‎trasferiti ad Auschwitz e lì ‎immediatamente uccisi.‎
Ich möchte gerne wieder lauschen dem Rauschen ‎
(continua)
inviata da Dead End 28/9/2012 - 11:56
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Theresienstädter Kinderreim

Theresienstädter Kinderreim
‎[1942/44]‎

Una nera ninna nanna dal campo di concentramento di Theresienstadt….‎


La sua autrice, Ilse Weber, poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica, fu internata a ‎Theresienstadt nel 1942. Deportata ad Auschwitz nell’ottobre del 1944, fu lì uccisa all’arrivo ‎insieme al figlioletto Tommy…‎
Rira, rirarutsch,‎
(continua)
inviata da Dead End 28/9/2012 - 10:52

Als Ob

Als Ob
‎[1943]‎
Parole di Leo Strauss
Musica di Alexander Steinbrecher

‎La città del Come Se qui descritta è Theresienstadt, nella ‎Cecoslovacchia occupata, dove i nazisti a partire dal 1940 ammassarono fino a 50.000 ebrei ‎tedeschi austriaci e cechi e che presentarono al mondo come un ghetto modello mentre non si ‎trattava d’altro che di un campo di concentramento e di passaggio verso le camere a gas ed i forni ‎crematori di Auschwitz.



‎“Conosco una piccola città, una città davvero carina. Non vi dirò il suo nome, la chiamerò la città di ‎‎Come Se… Là c’è un caffè, Come Se fosse un caffè europeo dove si suona ‎musica e ci si sente proprio Come Se… Là la gente soffre un duro destino Come ‎Se non fosse poi così duro, e parla di un futuro migliore Come Se ci fosse un ‎domani…”‎

Di Leo Strauss (1897-1944) non si conosce molto. Come per molti artisti ebrei che ebbero la ‎sventura di soccombere... (continua)
Ich kenn ein kleines Städchen, Ein Städchen ganz tip top,
(continua)
inviata da Dead End 28/9/2012 - 10:11
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Still at War

Still at War
[2002]
Lyrics & Music by Algy Ward
Album: Still at War

The New Wave of British Heavy Metal era is considered one of the most controversial movements in the whole history of metal. One of the most influential formations which emerged in the beginnings of the N.W. .O. .B. .H. .M. madness was TANK - a fierce, ambitious young band, taking all the best that was in punk and metal to a higher level. In 2002 Tank released their latest album, entitled "Still at War", which was a truly memorable comeback for the band. Produced by Algy Ward himself, the album featured a set of classic, powerful tracks, which instantly won the hearts of die-hard fans, who often compared it to the band's best effort to date, "This Means War". Members of Tank themselves seem to be satisfied with this record as well. Musically, the album was indeed a comeback to the roots of N.W. .O. .B. .H. .M. and remains one of... (continua)
All right...
(continua)
inviata da giorgio 28/9/2012 - 09:12
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Who Killed Joey?

Who Killed Joey?
Who Killed Joey?

words & music
©2011 by Sharleen Leahey
August Echo Music / BMI

This song was written about a high school boy who was recruited into the military but never made it out of Iraq so he could go to college. It is dedicated to
veterans and the families
of soldiers who dare to speak
truth to power.
Gandhi once said "the first casualty of war is truth.”

"Who Killed Joey" was released on the CD Rumors of Peace on 11-11-11.
Who killed Joey
(continua)
inviata da Sharleen Leahey 28/9/2012 - 05:56
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Misunderstood

Misunderstood
I heard some news today, said they’re closing up shop
(continua)
28/9/2012 - 00:02
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Hello Sailor

Hello Sailor

This is one of the best anti-war songs ever. Mixing in the nursey rhyme, "I'm a Little Teapot" is genius. She compares the situation to three main things: a dictator, a prostitute, and a liberal. Her theme, "Free love is whole lot of bullshit" sounds pro-war, but the free love would actually be directed towards the Sailor. This theme resonates in the three analogies very well. Dictators never openly give love or kindness, prostitutes always charge for their "love", and liberals are constantly condemning behavior. It's not anti-liberal either. It just shows how complicated the situation really is.

Read more at Song Meanings

*

"Hello, sailor" is a sexual proposition made to a sailor, presumably by a prostitute or promiscuous woman supposing the sailor to be male and sexually frustrated after a long time at sea. This usage has become a camp catchphrase, implying that sailors stay away at... (continua)
Hello, sailor, buy you a drink?
(continua)
27/9/2012 - 23:37
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Shane

Shane
Girly Sound (self-produced cassettes) - 1991
Reworked in Whip-Smart (1994)

The narrator and her lover or potential lover are talking about the war. Probably the Gulf War, seeing as this is a girlysound production. Anyway, they seem to be alone in the night. Very important, seeing as this makes their understanding of the gravity of the war so much more important.
Anyway, they talk, and she gives him advice to be careful. She's worried about Shane. He says, "I know the people who can get keep me out of htis." She doesn't care. She just wants him to do what he wants.

The line "don't let em make you do, what you can't live with tonight in bed, with me, sleeping." Is really significant. She loves him, but doesn't want to force him into a relationship or sexy time. hee hee

Anyway, very powerful. A love song. Anti-war song. Song about lonliness and the ignorance of the general populations. It's amazing.

Read more at songmeanings
I know that it was the night the war broke out
(continua)
27/9/2012 - 23:29
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Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε

Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε
'Oli ti mousikí mes stin agápi vále
Στίχοι: Κωστής Παλαμάς
Μουσική: Μιχάλης Τερζής
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας, 'Αννα Βίσση, Ελευθερία Αρβανιτάκη, Δήμητρα Γαλάνη, Διονύσης Θεοδώρης, Επωδός.
Δίσκος: «Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε», 1984

Testi di Kostis Palamàs
Musica di Mihalis Terzìs
Prima esecuzione di Yorgos Dalaras, Anna Vissi, Eleftherìa Arvanitaki, Dìmitra Galani, Dionisis Theodoris, Epodòs
Disco: «Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε / Metti tutta la musica nell'amore» - 1984

Il poeta-vate della nuova Grecia, Kostis Palamas, non visse abbastanza a lungo per vedere il connubio tra la poesia e la musica popolare che caratterizzò il secondo dopoguerra. Ma la musica l'aveva incontrata presto, quando, nel 1895, fu invitato a scrivere il testo per l'inno ufficiale dell' imminente prima Olimpiade dell'era moderna. Poi altri musicisti trovarono nei suoi versi carichi... (continua)
Κωστή Παλαμά
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 27/9/2012 - 22:55
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Beans, Bacon and Gravy

Beans, Bacon and Gravy
‎[1931]‎
Album “Songs of the Open Road”, Folkways Records, 1962‎
Testo trovato su Cisco ‎Houston, The Songs He Sang.‎

Una canzone dalla Grande Depressione…‎
I was born long ago,
(continua)
inviata da Dead End 27/9/2012 - 15:11

The Pullman Strike

anonimo
The Pullman Strike
‎[1894]‎
Sulla melodia della popolare "The Widow's Plea For Her Son"‎
Testo trovato su ‎‎“‎American Folksongs of Protest” di John Greenway, 1953.‎

‎Oggi non so, ma quand’ero ragazzo gli autobus li si chiamava ancora ‎‎“pullman”…‎



‎“Due sono gli scioperi più significativi da ricordare, perché riguardano i pilastri dell’industria ‎statunitense, sono lo sciopero nelle officine Pullman e quello di ‎‎Homestead.
George Pullman, famoso inventore e costruttore di omonime carrozze ferroviarie, aveva messo in ‎piedi una fabbrica dotata di una company town modello nei pressi di Chicago.
Quando i suoi operai scioperarono per l’ennesima riduzione salariale ottennero l’appoggio ‎dell’ARU (American Railway Union).
In poco tempo il loro sciopero si allargò a tutti i livelli dell’industria ferroviaria su scala nazionale, ‎ma venne sedato arrestandone i capi grazie anche all’aiuto del governo... (continua)
Near the City of Chicago, where riot holds full sway, ‎
(continua)
inviata da Dead End 27/9/2012 - 14:31
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Le soleil noir

Le soleil noir
Pour ne plus, jamais plus, vous parler de la pluie
(continua)
inviata da MR 27/9/2012 - 13:18
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Arma e ritaglia

Arma e ritaglia
Canzone scritta nel 2011 durante il bombardamento NATO ai danni della Libia, ennesima invasione militare mascherata da missione umanitaria dopo Afghanistan e Iraq. Il brano critica le insostenibili spese per gli armamenti militari e i paradossali tagli agli investimenti su lavoro, scuola, sanità e cultura.
Non ne posso più di finanziare guerre
(continua)
inviata da Ivan Guillaume Cosenza 27/9/2012 - 12:53
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The Cockeyed World

The Cockeyed World
‎[1935]‎
Testo trovato sul blog Where Dead Voices Gather: The Anthology of American Folk Music ‎Project‎

‎“The Cockeyed World”, o “Dell’assurdità del mondo” è un blues registrato nell’ottobre del 1935, ‎pochi giorni dopo l’invasione italiana dell’Etiopia.‎
La brutale campagna coloniale fascista ebbe negli USA un forte impatto, soprattutto sulla comunità ‎afroamericana, anche perché all’epoca l’Etiopia di Hailé Selassié era uno dei pochi Stati africani ‎rimasti indipendenti. Alcuni afroamericani andarono addirittura a combattere a fianco dei fratelli ‎etiopi (di questo si lamenta la donna della canzone, il cui uomo sta partendo volontario per l’Africa) ‎già, ma all’epoca – e si veda soprattutto la guerra di Spagna – l’internazionalismo antifascista era ‎una cosa seria, penso nello specifico alla campagna “Hands off Ethiopia” organizzata dal Partito ‎comunista americano e da uno dei suoi... (continua)
I woke up this morning feeling mighty bad.
(continua)
inviata da Dead End 27/9/2012 - 11:08
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Amico mio

Amico mio
Album: In te (1993)
Amico mio ma perché esiste ancora chi
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/9/2012 - 11:06
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Papà costruisce mine

…Ho finito il turno
(continua)
inviata da DoNQuijote82 27/9/2012 - 10:53
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Palestina

Che diritto avete, voi
(continua)
inviata da DoNQuijote82 27/9/2012 - 10:36
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Santissima Trinità (a Giuseppe Casu)

da "Versi di senno" di Marco Cinque

Per la storia di Giuseppe Casu si veda Sig. Giuseppe
Il primo giorno di Giuseppe
(continua)
inviata da DoNQuijote82 27/9/2012 - 10:15
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Ombre rosse (canto per il popolo rosso)

Registrato presso Area Sismica, Forlì 2002
Ombre rosse invisibili
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/9/2012 - 09:58
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Guantanamo Guantanamera

Guantanamo Guantanamera
Lettura musicata dal concerto poetico "SignorNò", nell'ambito della rassegna "Diritti in versi", realizzata in 3 date presso l'auditorium della scuola n° 3 di Alghero; al Vecchio Mulino di Sassari e al Centro Sociale di Ploaghe. Rassegna coordinata da Margherita Serra e a cui hano partecipato Marco Cinque (testi, voce e fiati etnici), Maurizio Carbone (percussioni), Mariano Melis (chitarre) e Patrizia Ribelli (voce narrante). Le manifestazioni sono state realizzate grazie alla disponibilità di Andrea Scotto, Giovanni Salis e Giovannella Meazza
Voli segreti
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/9/2012 - 09:51
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We Are the Working Class

We Are the Working Class
[2002]
Lyrics & Music by C. Michael Stout
Album: Soldiers of Solidarity [2006]
Inside the factories, out in the streets,
(continua)
inviata da giorgio 27/9/2012 - 08:22
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Buddy Won't You Roll Down the Line

Buddy Won't You Roll Down the Line
‎[1928]‎
Testo trovato sul blog Where Dead Voices Gather: The Anthology of American Folk Music ‎Project‎

Un’altra canzone sui Coal Creek Troubles scoppiati nel Tennessee tra il 1891 e il 1892, quando per contrastare ‎uno sciopero dei lavoratori, le compagnie minerarie e lo Stato fecero ricorso ai “convicts leased ‎out”, i “detenuti in affitto”. Scoppiò un bel casino, come potete leggere nell’introduzione alla ‎canzone appena citata, anche perché all’epoca i lavoratori lottavano per i propri sacrosanti diritti ‎armi in pugno, non come ora che vanno a mani nude a prendersi un sacco di botte dalla polizia ogni ‎volta che mettono il naso fuori per protestare! ‎


A differenza del brano di Jilson Setters, che racconta lo scontro dalla parte dei minatori liberi, ‎questo dello Zio Dave Macon - musicista di talento e personaggio estroso conosciuto anche come ‎‎“The Dixie Dewdrop” o come “Grandfather... (continua)
Uh, oh! Comin' up hard!
(continua)
inviata da Dead End 27/9/2012 - 08:08




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