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Bicentennial Blues

Bicentennial Blues
[1976]
Album "It's Your World", con Brian Jackson.

Perchè il blues è nato in America? Perchè l'America ha fornito l'atmosfera giusta, compreso il premio (Ig)Nobel per la pace a Kissinger nel 1973, due anni prima della fine del bagno di sangue in Vietnam di cui proprio lui, come National Security Advisor di Nixon dal 1969, era stato uno dei principali responsabili...
Di fronte a tanto surreale squallore non resta davvero che il blues...
Some people think that America invented the blues
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 23:22
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Bummer

Bummer
[1975]
Album "Portrait Gallery"

Di come la vita sia già di per sè una fucina di "bummer", di sfigati, e di come la guerra non faccia altro che renderli più sfigati ancora e/o sdoganarli definitivamente come criminali ed assassini...

Il protagonista di questa triste storia mi ha ricordato molto il personaggio di Bunny, il soldato "baby faced" spaccone e violento interpretato da Kevin Dillon in "Platoon" di Oliver Stone... Ve la ricordate la scena terribile nella quale il ragazzetto cow boy tutto "fuck & fuckin'" uccide col calcio del fucile un vietnamita disabile e poi coi suoi compagni mina e incendia il villaggio in puro "My Lai style"??
Quanti di questi mostri vengono sguinzagliati e decorati nelle guerre di ogni tempo!?!
His mama was a midnight woman
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 22:55
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Seven Days Of May

Seven Days Of May
[1990]
Lyrics by Alexander Nathan Skolnick and Chuck Billy
Music by Eric Peterson and Alex N. Skolnick
Album: Souls of Black
Put your life on the line
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 15:33
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4 June 1989

4 June 1989
Album: The Age Of Miracles
I told them we heard singing first before we reached the Square
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 15:29
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500 Miles

500 Miles
Sulla musica della famosa canzone 500 Miles di Hedy West (resa popolare in Francia come , "Et j'entends siffler le train") ma con una strofa dedicata alle proteste di Piazza Tien An Men.
If you miss the train I’m on, you will know that I am gone
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2011 - 15:21
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Blood Is On The Square

A song was heard in China
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 15:18
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Hypnotize

Hypnotize
(2005)
Why don’t you ask the kids at Tiananmen Square
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 15:11
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The Tiananmen Man

The Tiananmen Man
1996
The Politics of Ecstasy 
On june fifth, in the year of eighty-nine,
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2011 - 15:07
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Watching TV

Watching TV
dall'album Amused to Death (1992)
feat. Don Henley degli Eagles

La lunga genesi dell'album, originariamente ispirato al libro del pedagogista ed esperto di media Neil Postman, intitolato appunto "Divertirci da morire" (Amusing Ourselves To Death), subì una grossa spinta dallo scoppio della prima Guerra del Golfo, in modo analogo a quanto era avvenuto per The Final Cut e la guerra nelle Falkland. Waters, sull'onda emotiva di quell'avvenimento e dei fatti di Piazza Tien-An-Men in Cina, modificò ed aggiunse testi in corso d'opera, per approdare ad una riflessione generale su pro e contro dei media in rapporto a guerre, violenza, repressioni: da un lato la TV inchioda i regimi repressivi alle loro responsabilità (il caso della protesta in Cina), dall'altro la cinica indifferenza del telespettatore occidentale, ormai assuefatto a qualunque "spettacolo", banalizza anche la guerra fino a ridurla... (continua)
We were watching TV
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2011 - 15:02
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Tabacchine

anonimo
Tabacchine
[900]
Canto delle donne lavoratrici del tabacco di Aradeo, provincia di Lecce.
Per un'introduzione sulla vita e le lotte delle tabacchine nel meridione d'Italia si veda la canzone Fimmine fimmine
Sentite ce commerci
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 15:01
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Tienanmen

Tienanmen
The Place was China
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 14:59
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Revolution

Revolution
The speed of darkness 2011
I spent 27 years in this factory
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 14:34
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Lu trappitu

anonimo
Lu trappitu
[Tra 800 e 900]
Canto di lavoro e lamentazione dei trappitari, gli operai addetti al trappitu, il frantoio.
Oggi "Trappitu" è il nome di uno degli olii più pregiati prodotto nella provincia di Trapani e costa qualcosa come 25/30 Euro alla bottiglia da 1/2 litro...
Voi dite, ma che c'entra, qui non siamo in Puglia? Beh, anche il salentino, come il calabrese ed il cilentano meridionali, non è che un dialetto della lingua siciliana, per cui il frantoio è il trappitu a Lecce come a Trapani...

E' una delle centinaia di canzoni registrate in Salento nel 1954 dall'etnomusicologo americano Alan Lomax, accompagnato dal nostro Diego Carpitella.
Quantu me lu vantàra
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 14:16
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Un precario per benino

Un precario per benino
Trascritta dal video.
E così fa scorta di nuova moneta
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 13:56
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Morti bianche

trascritta dal video
Piango quei padri in fabbrica esplosi
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2011 - 13:48
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Zingari

trascritta dal video
Siamo stati in un campo zingari qualche tempo fa era febbraio ed il vento spazzava ritagli di scatole e pezzi di automobili appena smontate. In una piazzetta, là al centro del campo e dai camini del campo usciva balbettante un fumo che sapeva di cartone, foglie secche e tavoloni. "Bisogna arrangiarsi come si può l'inverno, bisogna raccattare tutto quello che si possa bruciare, perché qui in questo campo c'è troppo freddo d'inverno e troppo caldo d'estate"
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2011 - 13:23
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La quistione meridionale

La quistione meridionale
Questa straordinaria canzone, narra le disavventre capitate ai figli dell’antico Regno delle Due Sicilie nel corso di 150 anni di unificazione con il resto della Penisola.

Il testo, è una poesia di Rina Durante, fu messo in musica dal Canzoniere Grecanico Salentino, credo, negli anni 70.

Il pezzo è tutt’ora riproposto dal Canzoniere Grecanico Salentino ed è presente nell’ultimo loro album “Focu D’amore”

Fonte : StornelliSalentini
(adriana)
Il nonno di mio padre era brigante
(continua)
inviata da adriana 30/12/2011 - 12:37
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L'americanu

anonimo
L'americanu
[fine 800]

Storia difficile di emigrazione, con una donna lasciata con tre bocche da sfamare dal marito emigrato in America (mannagghia l'America!). Al suo ritorno ne troverà quattro, e se ne dovrà stare pure zitto.
Una storia che ritroviamo in altre canzoni provenienti da altre zone d'Italia, anche assai lontane dal Salento, come Trois soldats revenant de la guerre: che si tratti della guerra o della fame, alle donne che restano a casa tocca sopravvivere mentre gli uomini sono a combattere o a cercare miglior fortuna...

E' una delle centinaia di canzoni registrate in Salento nel 1954 dall'etnomusicologo americano Alan Lomax, accompagnato dal nostro Diego Carpitella.
Maritama è sciutu all'America
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 11:16
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E lu sule calau calau

anonimo
E lu sule calau calau
[Tra 800 e 900]

Canto salentino di lavoro e di protesta in cui il contadino, che ha lavorato per ore e ore chino sotto il sole, immagine di far sprofondare tra i solchi scavati il padrone che, al solito, non vuole pagare nemmeno quei due soldi dovuti.


E' una delle centinaia di canzoni registrate in Salento nel 1954 dall'etnomusicologo americano Alan Lomax, accompagnato dal nostro Diego Carpitella.
E lu sule calau calau
(continua)
inviata da Bartleby 30/12/2011 - 10:36
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Almost Gone (The Ballad of Bradley Manning)

Almost Gone (The Ballad of Bradley Manning)
[2011]
Scritta e interpretata dal vecchio Nash con James Raymond, figlio di David Crosby, in supporto a Bradley Manning, il giovane soldato e informatico statunitense che da quasi due anni si trova detenuto in un carcere militare con l'accusa di aver trasmesso a Julian Assange e a WikiLeaks documenti militari riservati e segreti sulla guerra americana in Iraq.
Anche Amnesty International ritiene che le condizioni di prigionia cui è sottoposto Manning siano eccessivamente severe, ingiustamente punitive ed inumane.
Locked up in a white room, underneath a glaring light
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2011 - 22:40
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War Is Hell (on the Homefront Too)

War Is Hell (on the Homefront Too)
[1982]
Scritta da Curly Putman, Bucky Jones e Dan Wilson.

"La guerra è l'inferno", così amava dire il generale unionista William Tecumseh Sherman.
Una frase storica la cui fama fu poi rinnovata nel secolo seguente grazie a questa celebre foto di un soldatino americano in Vietnam:

Ma lasciando da parte la "guerra e i suoi orrori", e scivolando sulla piega sessuale appena reintrodotta da Riccardo con Disperato erotico stomp, la canzone in questione - hit delle country charts americane nei primi anni 80 - parla di come a tanto dolore che la guerra sempre infligge alle volte possa trovarsi un po' di consolazione. E di come accada che la guerra possa ogni tanto essere non un'occasione per la solita inutile iniziazione di sangue ma per la prima, la più bella, la migliore, la più indimenticabile trombata! E per giunta con una donna esperta, la ragazza o la moglie di quel vicino di casa che in guerra gli è toccato di andarci davvero!
It was July hot in Georgia in 1942
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2011 - 21:31
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War Song

War Song
[1992?]
Album "Death Cows From Hell"
Scritta da Trevor Ayer
Interpretata da Trevor Ayer e Dana Shepard (Death Cows)
Aint got no arms aint got no legs
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2011 - 20:44
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Lucio Dalla: Disperato erotico stomp

Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
[1977]
Testo e musica di Lucio Dalla
Album: Come è profondo il mare


Scale tre alla volta
di Riccardo Venturi

Debbo fare una confessione: era da un bel po' di tempo volevo mettere lo Stomp di Lucio Dalla nel sito. La mia intenzione originaria sarebbe stata quella di scrivere una complicata e acrobatica introduzione per farla passare, usando tutte le arti dialettiche che sono in mio possesso, per una “canzone contro la guerra”; e sarebbe stata una cosa davvero degna del miglior sofista. Mi sarei sicuramente basato sul fatto che esiste Masturbate for peace e, da qui, il mio ragionamento più arzigogolato sarebbe partito fino a raggiungere vette inarrivabili. Poi, dopo un infinito rovello, ho deciso di soprassedere; fino all'altro giorno, quando Marco Valdo e l'Asino Luciano ci hanno fatto conoscere Ricet Barrier e il suo capolavoro “de salle de garde”. Non che in Italia non abbiamo canzonacce... (continua)
Ti hanno vista bere a una fontana
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/12/2011 - 20:28
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Fires of Hell (Your Only Son) (or the Futility of War)

Fires of Hell (Your Only Son) (<Em>or</Em> the Futility of War)
[1995]
Album "Sea of Light"
Scritta da Trevor Bolder
Oh I was born your only son
(continua)
inviata da Bartleby 29/12/2011 - 18:07
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Morti bianche

Morti bianche
Mi hai lasciato solo,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:58
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Morti bianche su orizzonti neri (ai caduti sul lavoro)

Testo, voce e fotografia: Marco Cinque
Percussioni: Mathieu Hébrard
Chitarra e fischio(cover "Quello che" dei 99 Posse) e montaggio video: Damiano Spinelli
A grappoli, giù, precipitati
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:49
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L'Operaio

Musica e Testi: Luca Martino
Voce: Marco Martino

Il testo è stato ripreso da questo documento.DOC. Canzone dedicata agli operai della ThyssenKrupp, morti in fabbrica nel rogo del 6 dicembre 2007 a Torino. [DQ82]
Mamma voglio fare l’operaio.
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:44
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Il treno

Il treno
[2008-2009]
Album: Mazel Tov

Dal sito ufficiale:

"Il cinema per me è una passione, e me ne sono servito, cercando nel mio piccolo di omaggiarlo, nell’affrontare il tema della deportazione degli ebrei, nell’intento di non sembrare troppo banale in una tematica in cui si potrebbe cadere nel ripetitivo e nello scontato. Train De Vie, è uno dei film che mi ha più entusiasmato, non solo perché sono molto affascinato dalle atmosfere alla Kusturica – anche se il film è di Mihaileanu - ma anche per l’idea dell’immaginazione per evadere da una realtà ingiusta, una tematica che anche in questo caso poteva rimandare anche alla nostra situazione…."

"Cinema is a great passion for me. I have tried to tribute it in addressing the deportation of the Jews so as not to seem trivial in an issue where one might risk being repetitive and dull. Train De Vie is one of the films that impressed me most, not... (continua)
Alla deriva al fin dell’innocenza
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:35
Percorsi: Treni
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Thyssenkrupp

Uno, due, tre, quattro
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:29
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Wrap the Green Flag Round Me

Wrap the Green Flag Round Me
Wrap the green flag round me, boys,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:06
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The West's Awake

The West's Awake
(Apart from skirmishes in the Wicklow Mountains the 1798 United Irishmen Rebellion was seemingly crushed after the siege and subsequent shelling of the rebels encampment at Vinegar Hill in June 1798.

Two months later however, in August 1798, a small French fleet beached near Killala in County Mayo. Men from Ireland’s most western counties Sligo, Mayo and Galway joined the French army and brought the rebellion back to life.
Initially the combined French-Irish army, commanded by General Humbert, achieved some great successes in a campaign commonly known as the Races of Castlebar. The successes of this small army filled up with untrained civilians, where primarily due to the lack of crown forces in the west. French reinforcements arrived too late and the advance came at a standstill when they met the English forces near Ballinamuck in County Longford. The ensuing Battle of Ballinamuck marked the end of this French invasion of Ireland.)

http://possecomitatus.wordpress.com/page/2/
When all beside a vigil keep,
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 12:03
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For What Died the Sons of Róisín

For What Died the Sons of Róisín
testo di Luke Kelly
For What Died the Sons of Róisín, was it fame?
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/12/2011 - 11:58
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The War Confessions

The War Confessions
An anti-war song from Catman Cohen's 4th CD entitled, "Confessions of a Shadow."
There’s a fury on the waves
(continua)
inviata da Arnold Levine 29/12/2011 - 11:18
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La set

La set
testo: Franco Loi - musica: A. Citelli

La drammatica esperienza della guerra con i bombardamenti, le fucilazioni nelle piazze, gli impiccati, ha segnato profondamente Franco Loi e la sua poesia. Nell'agosto del 1944, la vista sul marciapiede di Piazzale Loreto dei corpi di quindici uomini (tra i quali scoprirà poi esserci anche il padre di un amico e un suo maestro) fucilati dai tedeschi e dai fascisti, sarà decisiva per la sua passione politica. La sei, anch'essa scritta nel l965 e pubblicata ne L'aria, racconta il clima di tragedia. attesa e speranza. che si respirava nelle settimane che precedettero la Liberazione nell'aprile del '45.
Se squajava l'invernu
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/12/2011 - 23:20
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Itchak El Baz

Itchak El Baz
[2003]
Album: Souk System
Il y a des choses dont on cause, pendant les pauses
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2011 - 19:21
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Gandhi

Gandhi
(Smith/Kaye/Ray/Shanahan/Daugherty)
Album: "Trampin'" (2004)
I had a dream Mr King If you'll beg my pardon
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 18:25
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Ad alta voce

Ad alta voce
“Ad alta voce” è una canzone tesa che denuncia i soprusi fatti da chi indossa una divisa e lo fa vivendo il proprio ruolo ad alta voce
Il giorno è lungo
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 18:22
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Sentieri di versi (pt. 8): Come gli uccelli nel cielo

Sentieri di versi (pt. 8): Come gli uccelli nel cielo
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Come il bruco è destinato
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:43
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Sentieri di versi (pt. 6): M.o.n.d.o. Bazar

Sentieri di versi (pt. 6): M.o.n.d.o. Bazar
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Macchine, donne, bambini da stuprare, polmoni di bambini…
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:41
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Sentieri di versi (pt. 4): La contestazione

Sentieri di versi (pt. 4): La contestazione
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Il fascista reprime e il borghese amministra,
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:39
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Sentieri di versi (pt. 3): Il boom

Sentieri di versi (pt. 3): Il boom
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Ministro dell'interno
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:37
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Sentieri di versi (pt. 2): 10Q

Sentieri di versi (pt. 2): 10Q
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Questurina del mondo
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:36
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CCCP (Cresci Consuma Crepa Porco)

CCCP (Cresci Consuma Crepa Porco)
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Ma chi sei se non hai
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:35
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Il dottor Ernesto

Il dottor Ernesto
feat. Andrea Ra e Marino Severini

Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché... (continua)
Il dottor Ernesto
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:34
Percorsi: Che Guevara
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Geronimo

Geronimo
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Geronimo
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:32
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Battalions of Strangers

Battalions of Strangers
[1981]
Lyrics & Music by John Watts
Album: Red Skies Over Paradise

Red Skies over Paradise is a 1981 album by Fischer-Z. This was the last album released under the classic line-up, despite the departure of keyboardist, Steve Skolnik. This album featured many songs about politics and several references to the Cold War, the album title and cover in particular..
The album received positive reviews from fans and encouraged band leader John Watts to pursue a solo career, thus ending Fischer-Z until its revival in 1987..
The map has gone
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2011 - 15:38
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Ákall

Ákall
28 dicembre 2011
INVOCAZIONE
(continua)
28/12/2011 - 15:30
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Teschi e ossa

Teschi e ossa
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Molto tempo fa, un uomo di nome Prescott Bush – che apparteneva alla setta degli Skull and bones, i teschi e le ossa – rubò il teschio di Geronimo, l'ultimo grande capo Apache. Questo era l'atto finale di arroganza dell'uomo bianco nei confronti dei pellerossa. Un atto che sanciva la vittoria dei bianchi e l'umiliazione degli indiani, costretti a vivere nelle riserve per non piegarsi alla loro cultura. La leggenda dice che, fino a quando il teschio di Geronimo non tornerà sulla sua testa e l'umiliazione non sarà vendicata, i popoli indigeni saranno sempre schiavi dell'uomo bianco
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 14:33
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Ma(t)rx

Ma(t)rx
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
A ognuno secondo i suoi bisogni,
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 14:31
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Cochabamba

Cochabamba
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Qui, dove il furioso Serna il sangue suo versò,
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 14:30
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Sentieri di versi (pt. 1): La guerra è finita (?)

Sentieri di versi (pt. 1): La guerra è finita (?)
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
La guerra è finita, Italiani votate:
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 14:29

Bosnia

Bosnia
Io
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 14:13
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Let's Get Together

Let's Get Together
ne esiste anche una versione italiana cantata da loro stessi nel 1967 dal titolo "se qualcuno mi dirà"
Alessandro 28/12/2011 - 12:22
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Πατάω ένα κουμπί

Πατάω ένα κουμπί
Togliere le parentesi quadre al link
28/12/2011 - 09:40
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Wallflower

Wallflower
si può senz'altro affermare che questa è una delle più grandi canzoni mai scritte.assolutamente meravigliosa
bivox 27/12/2011 - 21:54
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Se veramente Dio esisti

Se veramente Dio esisti
(2010)
Album: Il tempo e l'armonia
Scritta dagli Avion Travel
Signore Mio,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 27/12/2011 - 18:34
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Non è un film

Non è un film
'album "Sud" (gennaio 2012)

con Natty Fred e Frankie HI-NRG MC

Non sono disponibili le parole originali della parte di Natty Fred. Riportiamo la traduzione italiana.
MANNOIA:
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/12/2011 - 18:32
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Crusade

Crusade
[2004]
Lyrics & Music by Aurelio Voltaire Hernández
Album: Then and Again
Long ago I went to war
(continua)
inviata da giorgio 27/12/2011 - 18:16
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La Savoiarda

La Savoiarda
"Per essere pienamente compreso in tutte le sue implicazioni, il gesto di Bresci va inserito nell'epoca e nella temperie culturale e sociale nella quale si verificò. E ciò a maggior ragione rispetto ad altri fatti di minore importanza, visto lo scalpore che suscitò nel mondo intero e le conseguenze che ne derivarono. Anche per questo, lo sguardo dello storico, come quello del militante, deve cercare di assumere una prospettiva e una larghezza di vedute particolarmente aperte e laiche.

Come abbiamo visto le ragioni di Bresci e quelle di Umberto di Savoia e del governo sono più che evidenti e, se dovessimo porle su un'ipotetica bilancia, le prime sono infinitamente più valide e convincenti delle seconde:
- La gratuita spietatezza della repressione, attuata non per perseguire maggiore stabilità sociale e per attutire le contraddizioni esplosive della società italiana, ma solo per raggiungere... (continua)
Riccardo Venturi 26/12/2011 - 22:43
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Hildebrandslied

anonimo
Hildebrandslied
Qui c'è un'altra canzone solo ispirata alla guerra epica tra "father and son" Link
26/12/2011 - 22:04




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