La Légende d'Itō Noe
Venez vous dont l’œil étincelle
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/9/2011 - 23:36
L'uomo che piantava alberi
2003
Circobirò
Con la partecipazione dei Gang
liberamente ispirato a "L'uomo che piantava alberi" di Jean Giono
E questa sarebbe una canzone contro la guerra? E anche questa volta ho per voi delle risposte e delle giustificazioni:
1- concerto dell'8 settembre 2004, a Roma alla "Festa nazionale di Liberazione" erano appena state rapite Simona Pari e Simona Torretta in Iraq, i ratti (su mia richiesta via mail) dedicarono questa canzone alle due volontarie che "seminavano alberi" in Iraq insomma piantare alberi come metafora del seminare del bene
2- è morta Wangari Maathai Nobel per la pace nel 2004: La 'signora degli alberi' si è spenta a 71 anni. Aveva fondato in Kenya il Green Belt Movement (cintura verde), un movimento di attivisti per i diritti civili e delle donne, che lotta per combattere la deforestazione e per l'ambiente. insomma l'uomo che piantava alberi è per lei la signora degli alberi...
Mi sembrano 2 buoni motivi.
DonQuijote82
Accordi
Circobirò
Con la partecipazione dei Gang
liberamente ispirato a "L'uomo che piantava alberi" di Jean Giono
E questa sarebbe una canzone contro la guerra? E anche questa volta ho per voi delle risposte e delle giustificazioni:
1- concerto dell'8 settembre 2004, a Roma alla "Festa nazionale di Liberazione" erano appena state rapite Simona Pari e Simona Torretta in Iraq, i ratti (su mia richiesta via mail) dedicarono questa canzone alle due volontarie che "seminavano alberi" in Iraq insomma piantare alberi come metafora del seminare del bene
2- è morta Wangari Maathai Nobel per la pace nel 2004: La 'signora degli alberi' si è spenta a 71 anni. Aveva fondato in Kenya il Green Belt Movement (cintura verde), un movimento di attivisti per i diritti civili e delle donne, che lotta per combattere la deforestazione e per l'ambiente. insomma l'uomo che piantava alberi è per lei la signora degli alberi...
Mi sembrano 2 buoni motivi.
DonQuijote82
Accordi
Lontano, lontano più in là dell'orizzonte,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/9/2011 - 20:22
Percorsi:
Guerra alla Terra
War Movie
(1971)
dall'album "Bark"
L'album del 1971 vede la reunion del gruppo ma senza Marty Balin né Spencer Dryden, da tempo rimpiazzato da Joey Covington.
Contiene un buon numero di ottime canzoni "con messaggio" e sintetizza lo spirito contestatario di Volunteers e quello fantascientifico di "Blow against the empire". Il vuoto lasciato da Balin verrà riempito da alcuni cantati ospiti, come Bill Laudner in questa canzone firmata da Paul Kantner.
"War movie" - del 1971 - parla di un avvenimento futuro che sarebbe accaduto nel 1975: la mobilizzazione del popolo statunitense contro la guerra; è una canzone che mette insieme le idee rivoluzionarie e pacifiste di Kantner con la sua passione per la fantascienza, una sorta di profezia di ciò che sarebbe successo dopo quattro anni, nel quale prevede la battaglia finale tra la gente della terra e gli "invasori extraterrestri", cioè il governo guerrafondaio... (continua)
dall'album "Bark"
L'album del 1971 vede la reunion del gruppo ma senza Marty Balin né Spencer Dryden, da tempo rimpiazzato da Joey Covington.
Contiene un buon numero di ottime canzoni "con messaggio" e sintetizza lo spirito contestatario di Volunteers e quello fantascientifico di "Blow against the empire". Il vuoto lasciato da Balin verrà riempito da alcuni cantati ospiti, come Bill Laudner in questa canzone firmata da Paul Kantner.
"War movie" - del 1971 - parla di un avvenimento futuro che sarebbe accaduto nel 1975: la mobilizzazione del popolo statunitense contro la guerra; è una canzone che mette insieme le idee rivoluzionarie e pacifiste di Kantner con la sua passione per la fantascienza, una sorta di profezia di ciò che sarebbe successo dopo quattro anni, nel quale prevede la battaglia finale tra la gente della terra e gli "invasori extraterrestri", cioè il governo guerrafondaio... (continua)
In nineteen hundred and seventy-five,
(continua)
(continua)
26/9/2011 - 20:12
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Ils ont peur de la liberté
La provocazione delle Niqabitch
"Abbiamo entrambe circa vent'anni e anche se una delle due è musulmana, non ci sentiamo direttamente coinvolte dal voto della legge anti-burqa (anche se "niqab" sarebbe un termine più appropriato).
Tuttavia abbiamo sentito il bisogno di esprimerci sull'argomento. Ci è sempre sembrato che questa legge fosse un po' vaga, e anche se è difficile esprimere un'opinione netta sulla questione, almeno ha avuto il merito di farci riflettere.
Mettersi un semplice burqa sarebbe stato troppo semplice. Allora ci siamo poste la domanda: come reagiranno le autorità di fronte a delle donne che portano un burqa E una minigonna?"
Rue 89
Una provocazione interessante per affrontare un tema scottante: vogliamo salvare le presunte vittime punendole? A quando una legge per sanzionare le mogli picchiate dai mariti? Lo Stato può punirti per il tuo bene?
"Abbiamo entrambe circa vent'anni e anche se una delle due è musulmana, non ci sentiamo direttamente coinvolte dal voto della legge anti-burqa (anche se "niqab" sarebbe un termine più appropriato).
Tuttavia abbiamo sentito il bisogno di esprimerci sull'argomento. Ci è sempre sembrato che questa legge fosse un po' vaga, e anche se è difficile esprimere un'opinione netta sulla questione, almeno ha avuto il merito di farci riflettere.
Mettersi un semplice burqa sarebbe stato troppo semplice. Allora ci siamo poste la domanda: come reagiranno le autorità di fronte a delle donne che portano un burqa E una minigonna?"
Rue 89
Una provocazione interessante per affrontare un tema scottante: vogliamo salvare le presunte vittime punendole? A quando una legge per sanzionare le mogli picchiate dai mariti? Lo Stato può punirti per il tuo bene?
25/9/2011 - 23:52
Let England Shake
Recensione da Sentire Ascoltare
di Stefano Solventi
Che White Chalk fosse un album definitivo per PJ Harvey, la chiusura della parabola introspettiva iniziata con Dry, era facilmente ipotizzabile. In venti anni sette dischi (tolti quelli assieme a John Parish) ed altrettante maschere, ognuno una tappa sentimentale, culturale e geografica, uno specchio in cui riflettersi, cui concedere l'onere della prova. Dalla periferia alla metropoli e ritorno, con l'obiettivo di indagare i tumulti e ricomporre l'inquietudine. Fino ad accettare se stessa - il contrasto tra le proprie radici e le aspirazioni, tra anima e natura - come una dolce inevitabile maledizione.
Con Let England Shake inizia quindi a tutti gli effetti una nuova fase nella carriera di PJ. Niente più maschere, niente più ricerca di sé: sarà un caso se per la prima volta Polly non compare in copertina? La sua emotività è libera di... (continua)
DonQuijote82 25/9/2011 - 22:34
Marcinelle
grazie per la segnalazione. Marcello Canzoniere (autore del brano).
Marcello Canzoniere 25/9/2011 - 20:48
Wisdom, Justice and Love
I come to this magnificent house of worship tonight because my conscience leaves me no other choice.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/9/2011 - 20:25
Percorsi:
Martin Luther King
Mounting Castles in the Blood Red Sky
I still have a dream. It is a dream deeply rooted in the American dram.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/9/2011 - 20:21
Percorsi:
Martin Luther King
HIStory
Michael Jackson, in HIStory, campiona una parte del celeberrimo discorso "I have a dream".
He got kicked in the back
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/9/2011 - 20:13
Percorsi:
Martin Luther King
The Nightingale
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli
Recensione di Stefano Solventi
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Recensione di Stefano Solventi
I have heard the sound of your call
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 25/9/2011 - 15:05
The Big Guns Called Me Back Again
iTunes Bonus track per l'album "Let England Shake" e B-side del singolo "The Words That Maketh Murder"
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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Shadows lengthening.
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 25/9/2011 - 14:54
I Have a Dream
Words and music by Daria A. Marmaluk-Hajioannou
Dr. Martin Luther King had such a wonderful vision for a new world - A world of respect and dignity for all people. If we share these ideas – we can truly all be “kings”.
Dr. Martin Luther King had such a wonderful vision for a new world - A world of respect and dignity for all people. If we share these ideas – we can truly all be “kings”.
There’s a man I think you’ve heard of
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/9/2011 - 10:50
مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
I love you Filistin! You will be free one day :(
FİLİSTİN'DE DOĞDUM
(continua)
(continua)
inviata da irem 24/9/2011 - 23:29
Aginst Th' Law
It's against th' law to walk, it's aginst th' law to talk
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/9/2011 - 22:08
Blood of the Lamb
WORDS: Woody Guthrie (1955) -
MUSIC: Jay Bennett/Jeff Tweedy (1997)
Album: Mermaid Avenue Vol. II
Interpretata da Billy Bragg & Wilco
MUSIC: Jay Bennett/Jeff Tweedy (1997)
Album: Mermaid Avenue Vol. II
Interpretata da Billy Bragg & Wilco
Are your garments all spotless?
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/9/2011 - 22:06
Vergüenza
Una buona notizia
Questo fine settimana l'ultima corrida in Catalogna. Ci dispiace soltanto per l'"ultimo toro".
Plataforma Prou
Questo fine settimana l'ultima corrida in Catalogna. Ci dispiace soltanto per l'"ultimo toro".
Plataforma Prou
23/9/2011 - 23:38
All Around The Jail House
Is this the song that is titled
"Gather Around the Water Tank" ?
"Gather Around the Water Tank" ?
Wayne Absher & Charlene 23/9/2011 - 23:11
Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] e Corale [La leggenda del re infelice]
E' il testamento spirituale di un giusto. E' e rimarrà eterno.
Cosimo 23/9/2011 - 20:01
Non siete Stato voi
Chanson italienne – Non siete Stato voi – Caparezza – 2011
« Maladroite tentative de traduire cette chanson... », eh bien, Lucien l'âne mon ami, on ne saurait mieux dire... Du moins, en ce qui me concerne... Et puis, pour la version anglaise, Don Quichotte82 ajoute : « La chanson est basée sur un jeu de mots : le mot « Stato » signifie en même temps l'État et le participe passé du verbe être. » Et c'est bien là, une première difficulté.
J'imagine fort bien... Ce doit être intraduisible comme tel en français. Quoique la manière d'être, la façon d'être de quelque chose ou de quelqu'un se dise aussi l'état (dans quel état est-il ? Ou « Voyez dans quel état j'erre... ») , tout comme l'État, instrument d'organisation de la société...
En disant cela, Lucien l'âne mon ami, tu approches de la grande difficulté que j'ai rencontrée à traduire cette chanson. Elle figure bien dans ce jeu de mots,... (continua)
« Maladroite tentative de traduire cette chanson... », eh bien, Lucien l'âne mon ami, on ne saurait mieux dire... Du moins, en ce qui me concerne... Et puis, pour la version anglaise, Don Quichotte82 ajoute : « La chanson est basée sur un jeu de mots : le mot « Stato » signifie en même temps l'État et le participe passé du verbe être. » Et c'est bien là, une première difficulté.
J'imagine fort bien... Ce doit être intraduisible comme tel en français. Quoique la manière d'être, la façon d'être de quelque chose ou de quelqu'un se dise aussi l'état (dans quel état est-il ? Ou « Voyez dans quel état j'erre... ») , tout comme l'État, instrument d'organisation de la société...
En disant cela, Lucien l'âne mon ami, tu approches de la grande difficulté que j'ai rencontrée à traduire cette chanson. Elle figure bien dans ce jeu de mots,... (continua)
VOUS N'ÊTES PAS NOTRE ÉTAT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/9/2011 - 19:15
Dal suo letto d’ospedale il perfido Scocciante ci tiene a far sapere agli amici delle Canzoni Contro la Guerra di aver fregato la Nera Signora. Secondo indiscrezioni, nella stessa stanza sono ricoverati anche la gatta Pampalea, Ahmed il Lavavetri ed il nostro Riccardo Venturi.
Dalle finestre spalancate escono le note di questa canzone di Brassens...
Dalle finestre spalancate escono le note di questa canzone di Brassens...
Lorenzo Masetti 23/9/2011 - 18:04
Regarde bien petit
[1968]
Dall’album “Jacques Brel”
Propongo questa canzone senza sapere bene se possa essere considerata una CCG/AWS…
A me però ha ricordato tanto certe sequenze del “Il deserto dei Tartari” di Zurlini, e ci ho sentito un’accurata ed agghiacciante descrizione della diffidenza e dell’odio che alimentano le guerre ed altri conflitti, ad ogni livello… Ci sono anche disegnati molto bene certi tipi umani che di certo Brel doveva odiare così tanto da volerli guardare solo da distante, dagli spalti della sua fortezza…
Dall’album “Jacques Brel”
Propongo questa canzone senza sapere bene se possa essere considerata una CCG/AWS…
A me però ha ricordato tanto certe sequenze del “Il deserto dei Tartari” di Zurlini, e ci ho sentito un’accurata ed agghiacciante descrizione della diffidenza e dell’odio che alimentano le guerre ed altri conflitti, ad ogni livello… Ci sono anche disegnati molto bene certi tipi umani che di certo Brel doveva odiare così tanto da volerli guardare solo da distante, dagli spalti della sua fortezza…
Regarde bien petit, regarde bien
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/9/2011 - 09:22
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [10] - Carlo Perucchetti / Franco Tomasi (?)
L'opuscolo Note e parole contro la guerra è stato preparato in allegato al CD "1974-2006, Voci e musiche per la strage", un concerto-spettacolo organizzato per l'anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia (Brescia, 28 maggio 1974). Le "note e parole contro la guerra" sono "nate da un'idea di Carlo Perucchetti e Franco Tomasi", che riteniamo quindi gli autori di questa traduzione (o adattamento) in lingua italiana. Non avendo a disposizione il CD, non è possibile sapere chi la abbia interpretata, anche se è possibile che sia stato la "voce solista e recitante" dell'Ensemble "Il teatro delle Note", Gino Paccagnella. [CCG/AWS Staff]
L'opuscolo Note e parole contro la guerra è stato preparato in allegato al CD "1974-2006, Voci e musiche per la strage", un concerto-spettacolo organizzato per l'anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia (Brescia, 28 maggio 1974). Le "note e parole contro la guerra" sono "nate da un'idea di Carlo Perucchetti e Franco Tomasi", che riteniamo quindi gli autori di questa traduzione (o adattamento) in lingua italiana. Non avendo a disposizione il CD, non è possibile sapere chi la abbia interpretata, anche se è possibile che sia stato la "voce solista e recitante" dell'Ensemble "Il teatro delle Note", Gino Paccagnella. [CCG/AWS Staff]
IL DISERTORE
(continua)
(continua)
22/9/2011 - 22:45
Fiori di piazza
Testo, musica, esecuzione di Mirko Dallera
Accompagnamento musicale Michele Coratella; Cori Giorgio Fusari
Mirko Dallera, bresciano, ha trasformato in musica le proprie emozioni e il proprio pensiero trovando nella composizione e nella poesia la sua naturale
espressione artistica.
Composizioni come “Fiori di piazza”, dedicata ai morti di Piazza Loggia, sono un classico esempio della sua vena compositiva dove storia, poesia e attualità si fondono.
(da Note e parole contro la guerra 28 maggio 2007 - 33mo anniversario della strage di Piazza della Loggia.)
Accompagnamento musicale Michele Coratella; Cori Giorgio Fusari
Mirko Dallera, bresciano, ha trasformato in musica le proprie emozioni e il proprio pensiero trovando nella composizione e nella poesia la sua naturale
espressione artistica.
Composizioni come “Fiori di piazza”, dedicata ai morti di Piazza Loggia, sono un classico esempio della sua vena compositiva dove storia, poesia e attualità si fondono.
(da Note e parole contro la guerra 28 maggio 2007 - 33mo anniversario della strage di Piazza della Loggia.)
La strada ci vide bagnati, con un cuore caldo e sereno
(continua)
(continua)
22/9/2011 - 22:40
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Niños de la guerra
(2004)
En el año 2004, CLARA MONTES grabó un hermosísimo disco titulado "Uniendo piuertos". Entre sus canciones en aquella grabación hay una especialmente entrañable; canción rebosante de ternura dirigida a los "niños de la guerra".
(Fernando Lucini, Cantemos como quien respira)
En el año 2004, CLARA MONTES grabó un hermosísimo disco titulado "Uniendo piuertos". Entre sus canciones en aquella grabación hay una especialmente entrañable; canción rebosante de ternura dirigida a los "niños de la guerra".
(Fernando Lucini, Cantemos como quien respira)
El agua pasa turbia frente a tu casa
(continua)
(continua)
22/9/2011 - 22:19
Phralipè (Pri li mulé andré Auschwitz)
d'une chanson italienne en Romanes (Romani abruzzese), d'après la version en italien - Phralipè (Pri li mulé andré Auschwitz)
SOLIDARITÉ (POUR LES MORTS D'AUSCHWITZ)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/9/2011 - 21:20
Orange Crush
Ieri, dopo 20 anni di onorata carriera, si sono sciolti i R.E.M. (che - diciamo la verità - da qualche tempo erano diventati ormai la cover band di sè stessi)...
Anche il Berlusca è sulla breccia da oltre 20 anni ed è ormai diventato una barzelletta mondiale (e con lui l'Italia, purtroppo)...
E lui quand'è che si scioglie?
Anche il Berlusca è sulla breccia da oltre 20 anni ed è ormai diventato una barzelletta mondiale (e con lui l'Italia, purtroppo)...
E lui quand'è che si scioglie?
Bartleby 22/9/2011 - 21:13
California Über Alles
Incredibol (bat trù) che non ci fosse ancora questa canzone seminale (ancora una volta bravo, DonQuijote82!)... Eppure nella breve intro a We've Got a Bigger Problem Now vi si faceva riferimento come se già esistesse su queste pagine...
Mi sa tanto, o maledetti Admins, che è così tanti anni che siete in "orbita" che ogni tanto vi perdete qualche pezzo come quel satellite che oggi dovrebbe cadere sul Nord Est... E speriamo almeno che colpisca in fronte qualche leghista !!!
(PS Io scherzo, neh! Senza polemica, sapete bene che vi amo anche se vi dò sempre un sacco di grattacapi...)
Mi sa tanto, o maledetti Admins, che è così tanti anni che siete in "orbita" che ogni tanto vi perdete qualche pezzo come quel satellite che oggi dovrebbe cadere sul Nord Est... E speriamo almeno che colpisca in fronte qualche leghista !!!
(PS Io scherzo, neh! Senza polemica, sapete bene che vi amo anche se vi dò sempre un sacco di grattacapi...)
Bartleby 22/9/2011 - 15:50
United States of Division
2004, still at war and everybody hates Americans
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/9/2011 - 15:31
Cinnamon Girl
[2004]
Singolo che uscì accompagnato da un video che accese l’ira dei conservatori perché incentrato su di una ragazza americana musulmana che dopo l’11 settembre subisce l’astio ed il pregiudizio dei suoi compagni ed amici e finisce, lei che con gli altri aveva assistito sgomenta ed atterrita agli attacchi alle Torri, con l’abbracciare l’ideologia integralista, prestandosi addirittura a mettere in atto un attentato kamikaze in un aeroporto… Ma all’ultimo momento non lo farà, o forse il suo era solo un incubo dettato dal dolore per aver subìto tanto odio, un odio doppio, come americana e come musulmana.
Singolo che uscì accompagnato da un video che accese l’ira dei conservatori perché incentrato su di una ragazza americana musulmana che dopo l’11 settembre subisce l’astio ed il pregiudizio dei suoi compagni ed amici e finisce, lei che con gli altri aveva assistito sgomenta ed atterrita agli attacchi alle Torri, con l’abbracciare l’ideologia integralista, prestandosi addirittura a mettere in atto un attentato kamikaze in un aeroporto… Ma all’ultimo momento non lo farà, o forse il suo era solo un incubo dettato dal dolore per aver subìto tanto odio, un odio doppio, come americana e come musulmana.
As war drums beat in Babylon
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/9/2011 - 15:28
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Broken Rainbow
[1985?]
Poi nell’album “Walk the Dog and Light the Light” del 1993, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
E’ la canzone che dà il titolo ad un documentario, vincitore dell’Oscar nel 1985, girato da Maria Florio e Victoria Mudd in Arizona tra i nativi Navajo. Il film racconta come fin dal secondo dopoguerra, in un processo che dura tutt’ora, le imprese minerarie ed il governo USA hanno costretto la gente Navajo – che già nell’800 era stata deportata dal New Mexico all’Arizona – a una vita di merda, segnata da un’alta mortalità, da un’incidenza di tumori ben più alta della media e da continue riallocazioni forzate, tutto a causa della scoperta di giacimenti di uranio nel sottosuolo delle riserve a loro assegnate.
Poi nell’album “Walk the Dog and Light the Light” del 1993, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
E’ la canzone che dà il titolo ad un documentario, vincitore dell’Oscar nel 1985, girato da Maria Florio e Victoria Mudd in Arizona tra i nativi Navajo. Il film racconta come fin dal secondo dopoguerra, in un processo che dura tutt’ora, le imprese minerarie ed il governo USA hanno costretto la gente Navajo – che già nell’800 era stata deportata dal New Mexico all’Arizona – a una vita di merda, segnata da un’alta mortalità, da un’incidenza di tumori ben più alta della media e da continue riallocazioni forzate, tutto a causa della scoperta di giacimenti di uranio nel sottosuolo delle riserve a loro assegnate.
The old people of the earth tell stories
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/9/2011 - 14:25
Lite a Flame (the Animal Rights Song)
[1993]
Album “Walk the Dog and Light the Light”, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
Una canzone sul trattamento che l’uomo riserva agli animali, così come alle donne e ai suoi simili di pelle diversa, anch’essi trattati spesso come bestie…
Album “Walk the Dog and Light the Light”, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
Una canzone sul trattamento che l’uomo riserva agli animali, così come alle donne e ai suoi simili di pelle diversa, anch’essi trattati spesso come bestie…
In the zoo
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/9/2011 - 13:19
Percorsi:
Guerra agli animali
Stand Up for Your Beliefs
Jennifer Fixman
Abraham Lincoln stood up to say
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/9/2011 - 11:53
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Chanson française – La Légende d'Itō Noe – Marco Valdo M.I. – 2011
D'après Victor Hugo et Georges Brassens (La Légende de la Nonne)
Sur une histoire « Terremoti giapponesi » (« Séismes Nippons ») de Riccardo Venturi.
Voici une histoire encor... Une histoire de mort... Une histoire que Riccardo Venturi, anarchiste de son état...
Il n'est pas le seul, dit Lucien l'âne en brayant tellement fort qu'il en a tellement effrayé la mort qu'à l'heure qu'il est, elle court encore. Donc, dis-moi, quelle peut bien être cette histoire et qu'a-t-elle de si particulier...
Mille choses, mon ami Lucien l'âne, dit Marco Valdo M.I. Mille choses, mon ami. Commençons, si tu le veux bien par le commencement. Comme tu le sais, je ne connais pas bien l'italien et dès lors, pour lire les récits de mon ami Ventu, récits qu'il publie sur son blog, il me faut traduire ses textes en langue d'oïl.... (continua)