Libertà
E parlum toeucc de libertà cumè surela o cumè fredell
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/8/2011 - 10:56
Comico
[1974]
Da “Il banditore”
In qualche versione a (Vo Nguyen) Giap e Ho Chi Minh Del Re sostituisce “Viva Bakunin”…
Da “Il banditore”
In qualche versione a (Vo Nguyen) Giap e Ho Chi Minh Del Re sostituisce “Viva Bakunin”…
Ridere,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/8/2011 - 10:25
Televisiòn
[2001]
Dall’album “...e semm partii”
“… oramai è troppo tardi, oramai non non m’importa più di sapere perché andavano sulla luna e portavano a casa i sassi e in giro sulla terra continuano ad ammazzarsi…”
Dall’album “...e semm partii”
“… oramai è troppo tardi, oramai non non m’importa più di sapere perché andavano sulla luna e portavano a casa i sassi e in giro sulla terra continuano ad ammazzarsi…”
L'è capitaa tücoos in quéla televisiòn:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 5/8/2011 - 08:50
Κρα
Kra
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Λουκιανός Κηλαϊδόνης
Πρώτη εκτέλεση: Μανώλης Μητσιάς
"Περίπατος" - 1976
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Loukianòs Kilaidonis
Prima esecuzione di Manolis Mitsiàs
Da "Περίπατος/Passeggiata" - 1976
Di solito non amo - avendo spesso simpatia, sempre curiosità, e quasi mai ribrezzo per qualsiasi animale - non amo le comparazioni in negativo tra noi e le povere bestie. Non mi piace che sia dia dell'asino, del porco, del serpente, del verme o dello scorfano a nessuno/a, per il rispetto che ho per gli incolpevoli primi cinque. Ovviamente accetto l'uso: ma sono contento quando qualcuno tenta di rovesciarlo. E' il caso dell'Asino, che occupa un posto altamente onorato in questo sito. Del corvo - contro il quale non ho nulla da dire e del quale anzi so che è molto intelligente - non riesco proprio a trovare chi lo sfrutti in positivo. Bravo il Davide van... (continua)
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Λουκιανός Κηλαϊδόνης
Πρώτη εκτέλεση: Μανώλης Μητσιάς
"Περίπατος" - 1976
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Loukianòs Kilaidonis
Prima esecuzione di Manolis Mitsiàs
Da "Περίπατος/Passeggiata" - 1976
Di solito non amo - avendo spesso simpatia, sempre curiosità, e quasi mai ribrezzo per qualsiasi animale - non amo le comparazioni in negativo tra noi e le povere bestie. Non mi piace che sia dia dell'asino, del porco, del serpente, del verme o dello scorfano a nessuno/a, per il rispetto che ho per gli incolpevoli primi cinque. Ovviamente accetto l'uso: ma sono contento quando qualcuno tenta di rovesciarlo. E' il caso dell'Asino, che occupa un posto altamente onorato in questo sito. Del corvo - contro il quale non ho nulla da dire e del quale anzi so che è molto intelligente - non riesco proprio a trovare chi lo sfrutti in positivo. Bravo il Davide van... (continua)
Χρόνια μαύρα και πικρά
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 4/8/2011 - 18:58
Canzone del toco
[1967]
Dall’album “Addio Venezia Addio”
Testo trovato su Il Deposito
dove la canzone è forse erroneamente attribuita ad Alberto D’Amico che però non partecipò al disco in questione.
“Il ‘toco’ [potrebbe tradursi con ‘conta’, ndr] era il metodo utilizzato per l'assunzione giornaliera della manodopera avventizia tra i portuali disoccupati. Disposti in cerchio tutti gli interessati, l'incaricato poneva al centro una chiave e la faceva girare; la punta della chiave si fermava in corrispondenza di uno degli uomini in cerchio; da lui l'incaricato iniziava allora la conta la cui lunghezza dipendeva dal fabbisogno della giornata. Tutti gli uomini toccati dalla conta avevano lavoro per quel giorno.”
(da Il Deposito citato)
Dall’album “Addio Venezia Addio”
Testo trovato su Il Deposito
dove la canzone è forse erroneamente attribuita ad Alberto D’Amico che però non partecipò al disco in questione.
“Il ‘toco’ [potrebbe tradursi con ‘conta’, ndr] era il metodo utilizzato per l'assunzione giornaliera della manodopera avventizia tra i portuali disoccupati. Disposti in cerchio tutti gli interessati, l'incaricato poneva al centro una chiave e la faceva girare; la punta della chiave si fermava in corrispondenza di uno degli uomini in cerchio; da lui l'incaricato iniziava allora la conta la cui lunghezza dipendeva dal fabbisogno della giornata. Tutti gli uomini toccati dalla conta avevano lavoro per quel giorno.”
(da Il Deposito citato)
Stamattina fasso el toco
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/8/2011 - 15:09
Davide Van De Sfroos: Il camionista Ghost Rider
[2011]
Dall’album “Yanez”
Testo e musica di Davide Bernasconi, ovvero Davide Van De Sfroos
Mettetela come volete ma, per me, con tutti quelli che carica su ‘sto camionista comasco questa è un CCG/AWS docg…
Dall’album “Yanez”
Testo e musica di Davide Bernasconi, ovvero Davide Van De Sfroos
Mettetela come volete ma, per me, con tutti quelli che carica su ‘sto camionista comasco questa è un CCG/AWS docg…
Al lunedè meti deent la prema
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/8/2011 - 13:33
La poiana
[1971]
Dallo spettacolo “Tutti uniti! Tutti insieme! – Ma scusa, quello non è il padrone? (Lotte operaie 1911-1922)”
Resa celebre nell’interpretazione di Enzo Jannacci.
Canzone sull’emigrazione e l’abbandono delle valli alpine tra Piemonte e Lombardia (ma è citata anche quella di Cogne in val d’Aosta) tra le due guerre, complici la crisi internazionale, il fabbisogno di manodopera a basso costo, soprattutto in Francia e Germania, e le restrizioni agli ingressi negli USA.
Oltre 3 milioni di italiani emigrarono tra il 1920 ed il 1940, e tra loro moltissimi erano contadini dalle “braccia forti” e dai “toraci aperti” che scesi dalle montagne finirono a morire dentro una galleria, dentro una miniera, nella pancia di una nave o in un altoforno in un qualunque paese d’Europa
Ma la poiana no, la poiana non farà quella fine perchè… perché è un falco.
“Scascìga” in lingua lombarda credo voglia dire “scaccia” o “sciò”, “pussa via”…
Dallo spettacolo “Tutti uniti! Tutti insieme! – Ma scusa, quello non è il padrone? (Lotte operaie 1911-1922)”
Resa celebre nell’interpretazione di Enzo Jannacci.
Canzone sull’emigrazione e l’abbandono delle valli alpine tra Piemonte e Lombardia (ma è citata anche quella di Cogne in val d’Aosta) tra le due guerre, complici la crisi internazionale, il fabbisogno di manodopera a basso costo, soprattutto in Francia e Germania, e le restrizioni agli ingressi negli USA.
Oltre 3 milioni di italiani emigrarono tra il 1920 ed il 1940, e tra loro moltissimi erano contadini dalle “braccia forti” e dai “toraci aperti” che scesi dalle montagne finirono a morire dentro una galleria, dentro una miniera, nella pancia di una nave o in un altoforno in un qualunque paese d’Europa
Ma la poiana no, la poiana non farà quella fine perchè… perché è un falco.
“Scascìga” in lingua lombarda credo voglia dire “scaccia” o “sciò”, “pussa via”…
La vien giù a robar gaìne
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/8/2011 - 12:13
Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici)
[1964]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dallo spettacolo “Settimo: ruba un po’ meno”.
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dallo spettacolo “Settimo: ruba un po’ meno”.
Quasi una volta al dì, ah! ah! ah! ah!
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/8/2011 - 09:53
Declaración
[1963]
Testo di Julián Grimau García
Musica di Sergio Liberovici
Trovata su “Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Su Julián Grimau, dirigente comunista assassinato dal regime franchista nel 1963, si vedano anche Canción de Grimau, ¿Qué dirá el Santo Padre?, Franco la Muerte e Canto per noi, quest’ultima ancora del Cantacronache.
“Julián Grimau, dirigente comunista detenido en Madrid, había sido tan salvajemente torturado que para disimularlo la policía le había arrojado por una ventana de la Dirección General de Seguridad. Grimau había sobrevivido y un tribunal militar la había condenado a muerte”.
(Juan-Ramón Capella, “Sin Ítaca. Memorias 1940-1975”, Editorial Trotta, Madrid, 2011)
“Julián si risvegliò (così mi ha scritto in seguito) in una clinica militare presso Madrid da cui, per ragioni... (continua)
Testo di Julián Grimau García
Musica di Sergio Liberovici
Trovata su “Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.
Su Julián Grimau, dirigente comunista assassinato dal regime franchista nel 1963, si vedano anche Canción de Grimau, ¿Qué dirá el Santo Padre?, Franco la Muerte e Canto per noi, quest’ultima ancora del Cantacronache.
“Julián Grimau, dirigente comunista detenido en Madrid, había sido tan salvajemente torturado que para disimularlo la policía le había arrojado por una ventana de la Dirección General de Seguridad. Grimau había sobrevivido y un tribunal militar la había condenado a muerte”.
(Juan-Ramón Capella, “Sin Ítaca. Memorias 1940-1975”, Editorial Trotta, Madrid, 2011)
“Julián si risvegliò (così mi ha scritto in seguito) in una clinica militare presso Madrid da cui, per ragioni... (continua)
Yo declaro
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/8/2011 - 09:08
Η μπαλάντα του μετανάστη
I baláda tou metanásti
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Μετανάστες - 1974
I balada tou metanasti
Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkiàs
"Metanastes/Emigranti" - 1974
Un'altra canzone di Yannis Markopoulos dal LP che dedicò nel 1974 agli emigranti. Qui, in AWS, già abbiamo la canzone "La fabbrica" (Η φάμπρικα) e anche "Rocco e gli altri" (Ο Ρόκκο και οι άλλοι). Meglio sarebbe stato prenderle tutte insieme, le canzoni di questo vecchio disco, e presentarle in un'unica pagina, come sullo stesso tema avevo fatto per le "Lettere dalla Germania"di Theodorakis (Γράμματα απ' τη Γερμανία). Non è andata così e me ne dispiace. Ma oggi voglio dedicare qualcosa agli emigranti, in questi giorni in cui un lutto straziante e una grande rabbia pesano sulla nuova immigrazione. Di fronte alla quale,... (continua)
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Μετανάστες - 1974
I balada tou metanasti
Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkiàs
"Metanastes/Emigranti" - 1974
Un'altra canzone di Yannis Markopoulos dal LP che dedicò nel 1974 agli emigranti. Qui, in AWS, già abbiamo la canzone "La fabbrica" (Η φάμπρικα) e anche "Rocco e gli altri" (Ο Ρόκκο και οι άλλοι). Meglio sarebbe stato prenderle tutte insieme, le canzoni di questo vecchio disco, e presentarle in un'unica pagina, come sullo stesso tema avevo fatto per le "Lettere dalla Germania"di Theodorakis (Γράμματα απ' τη Γερμανία). Non è andata così e me ne dispiace. Ma oggi voglio dedicare qualcosa agli emigranti, in questi giorni in cui un lutto straziante e una grande rabbia pesano sulla nuova immigrazione. Di fronte alla quale,... (continua)
Σε ξένη χώρα μια βραδυά
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 3/8/2011 - 20:08
Cantendi sa storia nosta
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Apu inghitzau a sou,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 15:13
L'apprendista
[1977]
Dall’album “L’apprendista”
E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Dall’album “L’apprendista”
E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Nell'anno della truffa
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 14:47
Buon lavoro
[1977]
Dall’album “L’apprendista”
Dall’album “L’apprendista”
Ogni mattina l'orchestra radiofonica
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 14:27
Seven Curses
Nell'intro alla canzone c'è un errore.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
Bartleby 28/7/2011 - 11:17
La caccia alle streghe (La violenza)
27.07.11 - con la testa fracassata di polvere e rumori - Nizza
LA VIOLENCE [La chasse aux sorcières]
(continua)
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci - 27.07.11 - con la testa fracassata di polvere e rumori - Nizza 27/7/2011 - 22:27
E quando sarò ricca
Chanson italienne – E quando sarò ricca - Anna Identici – 1972
Texte de Pier Paolo Preti
Musique de Gianni Guarnieri
Arrangement de F. Orlandini
Une autre chanson qui nous rappelle comment on peut mourir du travail, dans son corps – comme hier à Turin et aujourd'hui qui sait où – ou dans son esprit.
Vois-tu Lucien l'âne mon ami, je comprends parfaitement qu'avec un titre pareil, tu sois là à me regarder avec des yeux comme deux ronds de flan...
Deux quoi ?, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux comme des soucoupes...
Deux ronds de flan... ou même, de flanc... Est-une expression idiomatique française qui, en substance, veut dire :: « profondément étonné... »,, mais en plus imagé. Donc, tout ça pour dire, que je comprends qu'un tel titre te surprenne venant de moi. Mais comme tu le sais sans doute, je traduis les chansons pour savoir ce qu'elles racontent et que pouvait, en effet, raconter... (continua)
Texte de Pier Paolo Preti
Musique de Gianni Guarnieri
Arrangement de F. Orlandini
Une autre chanson qui nous rappelle comment on peut mourir du travail, dans son corps – comme hier à Turin et aujourd'hui qui sait où – ou dans son esprit.
Vois-tu Lucien l'âne mon ami, je comprends parfaitement qu'avec un titre pareil, tu sois là à me regarder avec des yeux comme deux ronds de flan...
Deux quoi ?, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux comme des soucoupes...
Deux ronds de flan... ou même, de flanc... Est-une expression idiomatique française qui, en substance, veut dire :: « profondément étonné... »,, mais en plus imagé. Donc, tout ça pour dire, que je comprends qu'un tel titre te surprenne venant de moi. Mais comme tu le sais sans doute, je traduis les chansons pour savoir ce qu'elles racontent et que pouvait, en effet, raconter... (continua)
QUAND JE SERAI RICHE...
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/7/2011 - 21:51
La banda Viola
Sempre a Berardino Viola è dedicata la canzone La morale dei briganti dei Ratti della Sabina che tra l'altro sono conterranei dei Novalia (Raffaello Simeoni ha partecipato ad alcuni dischi dei ratti).
DonQuijote82 27/7/2011 - 04:43
Ho visto anche degli zingari felici
Chanson italienne – Ho visto anche degli zingari felici – Claudio Lolli – 1976
Pour ceux qui n'ont pas vécu ces années-là...
La dernière partie (conclusion) est librement réélaborée à partir d'un texte de Peter Weiss « Gesang vom lusitanischen Popanz. » - « Le Chant du fantoche lusitanien », comme un glissement de perspective par rapport à l'original ; C'est-à-dire le refus de la colonisation par les colonisés, par la récupération des biens qui ont été expropriés (« C'est nous qui enrichissons la terre/ Nous qui supportons / La maladie du sommeil et la malaria... / Mais nous reprenons de la main, nous la reprenons entière,/ Nous nous reprenons notre vie,/ La terre, la lune et l'abondance. »
Pour ceux qui n'ont pas vécu ces années-là...
La dernière partie (conclusion) est librement réélaborée à partir d'un texte de Peter Weiss « Gesang vom lusitanischen Popanz. » - « Le Chant du fantoche lusitanien », comme un glissement de perspective par rapport à l'original ; C'est-à-dire le refus de la colonisation par les colonisés, par la récupération des biens qui ont été expropriés (« C'est nous qui enrichissons la terre/ Nous qui supportons / La maladie du sommeil et la malaria... / Mais nous reprenons de la main, nous la reprenons entière,/ Nous nous reprenons notre vie,/ La terre, la lune et l'abondance. »
J'AI MÊME VU DES TZIGANES HEUREUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/7/2011 - 13:45
La Savoiarda
Su wikipedia c'è questa notiziola che non so se attendibile ma perfettamente in linea con tutta la questione della pagina.
"Qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare la cappella espiatoria al giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini, il quale con un sasso puntuto incise la scritta: Monumento a Bresci."
Un saluto a tutti voi!
"Qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare la cappella espiatoria al giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini, il quale con un sasso puntuto incise la scritta: Monumento a Bresci."
Un saluto a tutti voi!
1984 25/7/2011 - 19:18
Coplas al compadre Juan Miguel
"Peludo" è un'altro modo di nominare il "TATU", "ARMADILLO" o "MULITA" (o anche detto "TATU MULITA")
Quest'ultimo è per non confonderlo col fossile gigantesco "TATU CARRETA"(appunto grande come un CARRO).
La canzone fa riferimento alla sua tana, stretta e spoglia, come le casa dove abitano i campesinos come Juan Miguel.
Poi, per chi non lo sapesse, il "mate" è un'infusione fatta con una speciale erba amara (simile al te) con la quale "s'inganna" lo stomaco quando si presenta il morso della fame.
La canzone dice sarcasticamente che finche ci sia acquavite ("caña") e mate (l'infusione di cui prima) bisogna ringraziare Dio.
Quest'ultimo è per non confonderlo col fossile gigantesco "TATU CARRETA"(appunto grande come un CARRO).
La canzone fa riferimento alla sua tana, stretta e spoglia, come le casa dove abitano i campesinos come Juan Miguel.
Poi, per chi non lo sapesse, il "mate" è un'infusione fatta con una speciale erba amara (simile al te) con la quale "s'inganna" lo stomaco quando si presenta il morso della fame.
La canzone dice sarcasticamente che finche ci sia acquavite ("caña") e mate (l'infusione di cui prima) bisogna ringraziare Dio.
Pablo 25/7/2011 - 17:00
Salvatore Giuliano
Sono stato attratto sempre da questa storia che è poi della Sicilia intera.
Sarà che sono siciliano e noi tutti siamo assetati di giustizia, abbiamo combattuto da sempre contro le ingiustizie che abbiamo subito dalla Politica a dai quei deliquenti che hanno agito nel nome di "mafia" a non far progredire questa terra e la "nostra Gente".
Sarà che sono siciliano e noi tutti siamo assetati di giustizia, abbiamo combattuto da sempre contro le ingiustizie che abbiamo subito dalla Politica a dai quei deliquenti che hanno agito nel nome di "mafia" a non far progredire questa terra e la "nostra Gente".
Des 25/7/2011 - 12:11
Охота на волков
Sinews out, I am shooting on forward,
(continua)
(continua)
inviata da Viacheslav Chetin 25/7/2011 - 01:36
Salmo
Il "Salmo" di Ernesto Cardenal messo in musica si intitola nell'originale Salmo 1. Invece il Salmo 5 è un'altra poesia contro la guerra.
24/7/2011 - 23:51
Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo
esangue il mio corpo, fuori la mia mente
MON CHER PATRON DEMAIN JE TE DESCENDS
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 23 luglio 2011 - esangue il mio corpo, fuori la mia mente 23/7/2011 - 22:50
Or che Mussolini
anonimo
Chanson italienne – Or che Mussolini – Anonyme
Sur l'air de Lili Marlène
Toujours par le biais d'e-mule, j'ai trouvé cette chanson-là ; elle est chantée par une personne âgée (elle semble un peu joyeuse) et probablement, c'est un enregistrement fait par un chercheur de chants partisans. J'ai transcrit le texte comme je l'ai compris (il y a un passage incompréhensible – à l'audition). Je vous l'envoie par curiosité... (Renato Stecca)
La chanson a ensuite été reprise par le Deposito, notre site jumeau, avec ce commentaire :
« Le chant, si je me souviens bien des notes de couverture, est d'un chantauteur anonyme de la seconde moitié des années 40. Je ne dispose pas actuellement du fichier audio et je ne peux vérifier certaine lacune. Donc, je le fais de mémoire. Le dernier vers de la seconde strophe a son final en milanais et il me semble que c'est quelque chose comme « il est comme un salami »,... (continua)
Sur l'air de Lili Marlène
Toujours par le biais d'e-mule, j'ai trouvé cette chanson-là ; elle est chantée par une personne âgée (elle semble un peu joyeuse) et probablement, c'est un enregistrement fait par un chercheur de chants partisans. J'ai transcrit le texte comme je l'ai compris (il y a un passage incompréhensible – à l'audition). Je vous l'envoie par curiosité... (Renato Stecca)
La chanson a ensuite été reprise par le Deposito, notre site jumeau, avec ce commentaire :
« Le chant, si je me souviens bien des notes de couverture, est d'un chantauteur anonyme de la seconde moitié des années 40. Je ne dispose pas actuellement du fichier audio et je ne peux vérifier certaine lacune. Donc, je le fais de mémoire. Le dernier vers de la seconde strophe a son final en milanais et il me semble que c'est quelque chose comme « il est comme un salami »,... (continua)
LA CHANSON DU DUCE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/7/2011 - 20:48
Il general Cadorna
anonimo
Mia mamma la canta cosi..
U General Cadorna si è fattu aviatore,
(continua)
(continua)
inviata da Marie COLLETTI 22/7/2011 - 22:36
La Comunarda (Canzone in Si minore)
Nel decennale di Genova. Storie di strade, di piazze, di sogni. La Comune di Parigi, la resistenza sulle barricate e la vicenda umana di Louise Michel, la sua deportazione in Nuova Caledonia. Le piazze studentesche. Le piazze e le gru dei migranti. Le banlieus parigine. La Val Susa. Lo spettacolo inizia e finisce con Genova e Carlo Giuliani: un momento in cui i due cantastorie, presenti a Genova non raccontano più una vicenda letta, ma la loro personale
adriana 22/7/2011 - 16:17
Changes
Grandissimo Tupac, un mito, p.s qui c'è la traduzione
http://www.youtube.com/watch?v=tACE2mllQ0g
http://www.youtube.com/watch?v=tACE2mllQ0g
Gj-vic 22/7/2011 - 16:07
C’è chi crede che...
Version française – IL Y A CELUI QUI CROIT QUE... - Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – C'è chi crede che... – Sine Frontera – 2009
Texte Antonio Resta
Chanson italienne – C'è chi crede che... – Sine Frontera – 2009
Texte Antonio Resta
IL Y A CELUI QUI CROIT QUE...
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/7/2011 - 15:39
Piazza Alimonda
In risposta al sindaco di Milano Pisapia che ha definito Carlo Giuliani "un ragazzo che sognava un futuro migliore per il nostro Paese e per il mondo, cui sentiva di appartenere e che desiderava più giusto, più libero, più democratico" (Pisapia è stato anche l'avvocato della famiglia Giuliani), il deputato Pdl Riccardo De Corato ha dichiarato:
"Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri. È forse questo il cittadino modello che Pisapia vuole proporre? Se questa è la logica, Giuliani sarà senza dubbio il candidato al prossimo Ambrogino. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo più giusto, più libero, più democratico che Pisapia auspica".
E infatti! Sciogliamole una volta per tutte queste forze del (dis)ordine, cominciando proprio dalle squadracce che abbiamo visto in azione a Genova e in Val Di Susa!
"Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri. È forse questo il cittadino modello che Pisapia vuole proporre? Se questa è la logica, Giuliani sarà senza dubbio il candidato al prossimo Ambrogino. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo più giusto, più libero, più democratico che Pisapia auspica".
E infatti! Sciogliamole una volta per tutte queste forze del (dis)ordine, cominciando proprio dalle squadracce che abbiamo visto in azione a Genova e in Val Di Susa!
Francesco 22/7/2011 - 11:07
Tuppe tuppe a llu pòrtóna
Chanson pugliaise (Foggiane) – Tuppe tuppe a llu pòrtóna – Matteo Salvatore – 1963
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
« Une jeune fille, poussée par la misère, frappe timidement à la porte d'un riche personnage pour lui offrir ses services ; après quelques jours, le patron, reluque la fraîche beauté de l'adolescente et tente d'en profiter... Mais... »
Histoire ordinaire de l'abus dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...
Pour accroître leurs richesses, étendre leur domination, assouvir leurs caprices...
En somme, pour le pauvre, le destin est : « Marche ou crève ! », dit Lucien l'âne. Cela dit, il me semble que tu as traduit différemment deux vers exactement semblables dans le texte italien, quand tu dis :
« Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut que je meure.
Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut qu'il meure. »
Oh, oh, Lucien... (continua)
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
« Une jeune fille, poussée par la misère, frappe timidement à la porte d'un riche personnage pour lui offrir ses services ; après quelques jours, le patron, reluque la fraîche beauté de l'adolescente et tente d'en profiter... Mais... »
Histoire ordinaire de l'abus dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...
Pour accroître leurs richesses, étendre leur domination, assouvir leurs caprices...
En somme, pour le pauvre, le destin est : « Marche ou crève ! », dit Lucien l'âne. Cela dit, il me semble que tu as traduit différemment deux vers exactement semblables dans le texte italien, quand tu dis :
« Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut que je meure.
Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut qu'il meure. »
Oh, oh, Lucien... (continua)
TOC TOC À LA PORTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/7/2011 - 10:54
Dall'ultima galleria
Sono allibito dall'ipocrisia di un giornale come Repubblica che a dieci anni dal G8 dedica speciali alle violenze della polizia, neanche fosse dalla parte del "movimento", quando poi sui recenti fatti in Val di Susa avvalla le peggiori menzogne di regime su black block, infiltrati, e ci propina le gallerie fotografiche dei poveri poliziotti feriti...
Francesco 22/7/2011 - 09:41
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Da “Arìs del Paradis”