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Dante Di Nanni

Dante Di Nanni
[2010]
Album: Traccia una rotta



Dante Di Nanni(Torino, 27 marzo 1925 - Torino, 18 maggio 1944) nacque in una famiglia di immigrati, provenienti dalla Puglia; operaio nelle fabbriche cittadine, proseguì gli studi nelle scuole serali. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale arruolato in aeronautica, dove rimase fino all'8 settembre 1943, data in cui venne annunciato l'Armistizio di Cassibile, firmato il giorno 3. Abbandonato il servizio militare si rifugiò nelle montagne piemontesi dove si aggregò ad una delle prime bande partigiane a Boves, guidata da Ignazio Vian. Dispersa la formazione a seguito di un vasto attacco delle divisioni SS di Joachim Peiper, che tra l'altro effettuarono un eccidio proprio a Boves, tornò a Torino, dove si arruolò nei GAP di Giovanni Pesce. Il 17 maggio 1944, insieme ai compagni Pesce, Bravin e Valentino, effettuò un attacco ad una stazione radio sulla Stura,... (continua)
Dante è sdraiato sul letto e respira veloce
(continua)
inviata da giorgio 21/8/2011 - 08:37
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Νικόλας Άσιμος/ Nikolas Asimos: Καταρρέω

Νικόλας Άσιμος/ Nikolas Asimos: Καταρρέω
Στίχοι: Νικόλας Άσιμος
Μουσική: Νικόλας Άσιμος
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
"Χαιρετίσματα" - 1988

Katarrèo
Testo e musica di Nikolas Assimos
Prima interpretazione di Vassilis Papakonstandinou
"Heretìsmata/Saluti" - 1988

Canzone di quella fase storica in cui le azioni maschili cominciarono a crollare, ché il rating ce lo fecero le donne...Qui il punto di vista è ironicamente maschile, del genere stralunato. La situazione mi ricorda un po' il Disperato erotico stomp di Dalla, ma non si sviluppa in quella sagacissima narrazione che fece dell'exploit del Bolognese un autentico capolavoro.(gpt)
Πήρες και τους δρόμους, πας με τα φρικιά
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 20/8/2011 - 16:42
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L'Homme de la Mancha

L'Homme de la Mancha
L'Homme de la Mancha

Chanson française - L'Homme de la Mancha – Jacques Brel – 1968.

Il y a ici, je veux dire dans les CCG, une belle bande de personnages qui se réclament du monde insensé des conteurs d'histoire. Une belle bande de trouvères et de troubadours de nos temps perturbés. Tous peu ou prou, redevables de la vie à Cervantès, Chrétien de Troyes, Laurence Sterne, Homère, Léon Tolstoï, Alexandre Vialatte, Italo Calvino, sans oublier Apulée et Carlo Levi. Il y en a certainement bien d'autres... Il suffit de lire la liste interminable des auteurs des chansons... Et Brel lui-même, n'y coupe pas... lui qui s'en alla jusqu'à vouloir l'opéra intitulé : L'Homme de la Manche. Et comme je te l'ai dit, la chanson ci-dessous est en un extrait, qui disait par la voix du grand Jacques, devenu pour plus de cent-cinquante soirs Don Quichotte lui aussi : «  Pauvre monde, insupportable monde /... (continua)
Écoute-moi
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2011 - 12:25
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Γεντί Κουλέ

Γεντί Κουλέ
Στίχοι: Φίλιππος Γράψας
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Πασχάλης Τερζής
Album: "Θέλω να πώ". 2001

Ghedì Kulé
Testo di Fìlippos Grapsas
Musica di Marios Tokas
Prima interpretazione di Paskhalis Terzìs
Album: "Thelo na po/Voglio dire", 2001

Bassifondi e galera, vecchio binomio. A Salonicco la galera per antonomasia aveva un nome turco: Ghedì Kulé (al posto dell'Eptapirghio che designa come nome ufficiale il castro bizantino dalle sette torri, che domina la città vecchia: vai a: εντί-Κουλέ-Επταπύργιο. Funzionò come carcere per un secolo, dalla fine del XIX al 1989, un tempo sufficiente per raccogliere tutta la "manghià" (la guapperia) di Salonicco, ma, all'occorrenza anche qualcosa di più nobile e degno, come ai tempi dell'occupazione, delle repressioni e delle dittature.
Fìlippos Grapsas, scrittore e poeta che collaborò con il compianto compositore cipriota Marios Tokas, a... (continua)
Στη γειτονιά μου πορνευόταν η αλήθεια
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 19/8/2011 - 23:05
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Sarcofagìa

Sarcofagìa
[2001]
Album “Ferro battuto”
Parole di Manlio Sgalambro, filosofo e scrittore, collaboratore di Battiato fin dagli anni '90.

Il testo di Sarcofagia è ispirato al dialogo “Sull'intelligenza degli animali” contenuto nell’opera del filosofo greco Plutarco “Della sarcofagìa” o "Contro il mangiar carne":

“Tu ti chiedi per quale motivo Pitagora si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni,... (continua)
Fu nefasta e temibile l’età del tempo
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 12:36
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Up Patriots to Arms

Up Patriots to Arms
[1980]
Album “Patriots”

Parole di Franco Battiato
Musica di Giusto Pio e Franco Battiato.
per una possibile interpretazione

Interpretata anche dai Disciplinatha e insieme ai Subsonica.
La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 11:51
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Nun je da’ retta Roma

Nun je da’ retta Roma
[1973]
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.
Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini - i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti - Monica Vitti - La Tosca - e Vittorio Gassman, che interpreta il barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.

Questa canzone è interpretata da Mario Cavaradossi (Proietti) mentre è rinchiuso a Castel Sant’Angelo in attesa di essere giustiziato per aver dato rifugio al giacobino Angelotti il quale, pur essendosi suicidato per non cadere nelle grinfie della polizia pontificia, è stato impiccato da morto per far credere al popolo che la “giustizia” abbia fatto il suo corso.

Gigi Proietti chiude tutti i suoi spettacoli con questa canzone che, in passato, gli fu pure in parte censurata dalla... (continua)
Nun je da’ retta Roma che t’hanno cojonato
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 10:40
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Tremate lo stesso, cacatevi addosso!!!

Tremate lo stesso, cacatevi addosso!!!
[1973]
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.

Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, Monica Vitti, La Tosca, e Vittorio Gassman, che interpreta questa canzone, insieme al coro dei suoi sgherri, nelle vesti del barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina, mentre si aggira per la capitale perquisendo ed intimidendo la popolazione alla ricerca dell’Angelotti in fuga.



14 giugno 1800. E’ il giorno della battaglia di Marengo che oppone le truppe napoleoniche a quelle austriache e a Roma il papa-re Pio VII (interpretato da Aldo Fabrizi), l’algida regina Maria Carolina d'Austria (Marisa Fabbri), sorella della decollata Maria Antonietta, e le rispettive corti sono con il fiato... (continua)
[Sgherri]
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 10:23
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Chi po’ sape’...

Chi po’ sape’...
[1973]
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.

Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, Monica Vitti, La Tosca, e Vittorio Gassman, che interpreta questa canzone nelle vesti del barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.



14 giugno 1800. E’ il giorno della battaglia di Marengo che oppone le truppe napoleoniche a quelle austriache e a Roma il papa-re Pio VII (interpretato da Aldo Fabrizi), l’algida regina Maria Carolina d'Austria (Marisa Fabbri), sorella della decollata Maria Antonietta, e le rispettive corti sono con il fiato sospeso. Solo poco tempo prima le orde dei francesi, giacobini senza Iddio, hanno umiliato lo Stato Pontificio, hanno sostenuto la breve stagione della... (continua)
Non basta esse’ bigotto
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 09:56
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Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)

Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)
[fine 700]
Scritta da Luigi Magni e musicata da Armando Trovajoli per il loro "La Tosca"

Ne “La Tosca”, film di Luigi Magni del 1973 tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, il brano è cantato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, che interpretano gli amici giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, di fronte ad un’attonita Monica Vitti, nella parte di Floria Tosca.
Noi semo l'assertori der libbero pensiero
(continua)
inviata da Bartleby 18/8/2011 - 15:38

Viva la guerra!

Viva la guerra!
[2002]
Una poesia del livornese Luciano Tarabella messa in musica da Pardo Fornaciari.
Tratta da Il Deposito, accompagnata dalla seguente introduzione: “L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi…”
Viva la guerra, li sbudellamenti,
(continua)
inviata da Bartleby 18/8/2011 - 14:31
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Έλληνες

Έλληνες
Éllines
Στίχοι: Panx Romana
Μουσική: Panx Romana
Πρώτη εκτέλεση: Panx Romana
CD: "Παιδιά στα όπλα " - 1987

'Ellines
Testo, musica, prima interpretazione dei Panx Romana
CD: "Pedià sta opla/Ragazzi all'armi" - 1987
Στο σχολείο κουρδισμένα παιδιά
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 17/8/2011 - 21:38
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Αντάρτες πόλεων

Αντάρτες πόλεων
Στίχοι: Panx Romana
Μουσική: Panx Romana
Πρώτη εκτέλεση: Panx Romana
Αντάρτες πόλεων - 1989

Andartes pòleon
Testo, musica e prima esecuzione dei Panx Romana
CD "Andartes pòleon/Ribelli di città" - 1989

A me sembra che i versi di Ritsos che, nelle belle sonorità cretesi di Markopoulos, poco fa ho postato (vai a Εαρινή συμφωνία), già rispondevano in pieno alla ricerca di qualcosa da amare, di cui parla questa dura canzone dei Panx Romana: e Ritsos, nel 1938, già ne aveva viste e passate di brutte, e ancora di peggiori ne avrebbe passate. Ma alla mia età si preferisce pencolare verso il passato piuttosto che guardare dritto negli occhi il futuro, perché nel cuore di ognuno è tornata a fare il nido la peggiore delle paure, quella del domani. C'è meno luce di sole e molta più di fiamme, in questa canzone, che poco concede alla bellezza degli ideali. Ma nel 1938, cosa concedeva alla bellezza... (continua)
Παιδιά βγήκαν, βγήκαν στους δρόμους
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 17/8/2011 - 19:53
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Don Chisciotte

Don Chisciotte
Da Stagioni [2000]

Testo di Giuseppe Dati e Francesco Guccini
Musica di Giuseppe Dati e Goffredo Orlandi

Don Chisciotte è interpretato da Guccini, Sancho Panza da Juan Carlos "Flaco" Biondini

Scusate se porto un po' d'acqua al mio mulino, ma questa strofa "Il potere è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte" porta di diritto questa canzone dall CCG, oltre ad essere quella che tanto tempo addietro mi ispirò per il mio nick informatico DonQuijote82

In un primo momento il mio manager Renzo Fantini aveva pensato di chiedere a Lucio Dalla di cantare la parte di Sancho. Lucio, oltre la voce, avrebbe avuto anche il physique du rôle... ma forse alla fine la faccenda si sarebbe complicata e alla fine la parte toccò a Flaco.

Francesco Guccini, da Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni, cofanetto con libretto di commenti dell'autore pubblicato nel novembre 2015.
[ Don Chisciotte ]
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 16:03

Lu vecchiu Palermu di la Feravecchia

anonimo
Lu vecchiu Palermu di la Feravecchia
La statua del vecchio "Palermo" in piazza della Fieravecchia, intorno alla quale si riunivano i palermitani durante le rivoluzioni, era diventata il simbolo della protesta popolare dopo che il governo borbonico l'aveva fatta rimuovere. Questo sonetto fu stampato nella città siciliana non appena, il 7 giugno 1860, venne riposta nella piazza dal governo garibaldino.
Fonte :Regione Sicilia

“La statua del vecchio Palermo, nella piazza della Fieravecchia, rappresenta un re che si lascia rodere il petto da un grosso serpente: intorno a questa statua, come a un luogo di ritrovo consueto, già fin dal ‘700 solevano raccogliersi i palermitani.
Ad essas il popolo attribuiva la funzione di commentare gli avvenimenti più significativi della vita cittadina. Durante i tumulti contro il Vicerè Fogliani (sett. 1773), la statua venne rivestita degli attributi della sovranità, parrucca, giamberga [vestito... (continua)
Nisciva arreri 'mmenzu, o Ciccu Bumma
(continua)
inviata da adriana 17/8/2011 - 15:13

Pri la vinuta di l'eroi Garibaldi in Sicilia

anonimo
Il canto è una summa dei sentimenti che suscitò l'arrivo di Garibaldi in Sicilia: la condanna e l'esaltazione, la netta separazione tra il bene e il male, tra la giustizia e l'ingiustizia sono la rappresentazione delle passioni e delle opinioni che la popolazione sedimenta in quei giorni. Francesco II viene disegnato come un assassino, un animale, che distrugge qualsiasi frutto sul nascere. Contro questo Giano, sta per arrivare l'uomo benedetto da Dio, Garibaldi, dipinto come un angelo che al suo passaggio vivifica tutto.
Fonte :Regione Sicilia
Jeu vecchiu di sissanta menu un annu,
(continua)
inviata da adriana 17/8/2011 - 15:07

Lu smaccu di Salzanu, Maniscalcu e Lanza a lu 21 maggiu 1860

anonimo
Il 14 aprile del 1860 veniva eseguita la condanna a morte di 13 insorti palermitani. L'episodio diede vita a questo canto, che è un grido di condanna alla prepotenza e all'arrivismo dei capi della polizia borbonica. In un crescendo, i versi denunciano la tensione reale che vive la città in quelle ore, fino all'esplosione della rivolta del 21 maggio. Tutta la stampa clandestina e la propaganda assicurano che presto arriverà colui che metterà fine ai soprusi e ai torti. Comincia a prendere forma il mito di Garibaldi.

Fonte:Regione Sicilia

“Il 14 aprile venne eseguita la condanna a morte di tredici insorti, tutti popolani. Palermo fu a lutto, mentre le autorità cercavano di calmare gli abitanti: perciò i parroci distribuirono denaro a tutti gli indigenti. Per togliere poi ogni mezzo di popolare insurrezione tolsero i battagli alle campane [per impedire la chiamata a raccolta, ndr].
Il singolare... (continua)
Menzi-aranci sfacinnati,
(continua)
inviata da adriana 17/8/2011 - 14:52

Storia di Jachinu Letu

anonimo
Storia di Jachinu Letu
[1848-49]
Canzone popolare della Rivoluzione indipendentista siciliana nella versione raccolta e pubblicata nel 1898 in “Canti popolari della rivoluzione del ‘48” da Salvatore Salomone Marino (1847-1916), autore di molti compendi sul folklore e le tradizioni dei contadini siciliani.
Ho trascritto il testo dal libro di Antonino Uccello “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, Parenti 1961.
Il canto è composto di quattordici ottave di endecasillabi a rima alterna.

Canzone che racconta la triste fine che fecero molti poliziotti e secondini borbonici (gli sbirri, dal latino antico “birrum”, rosso, con riferimento al colore che ricorreva nelle divise delle guardie nel Medioevo e nel Rinascimento), primo fra tutti il famigerato Gioacchino Leto, durante la rivoluzione palermitana del 1848.

“Questa storia, quando il Salomone Marino la raccolse, era ancora cantata dal popolo: certo... (continua)
Si ‘un lèvanu a li ‘nfami’ ‘un mi cujetu.
(continua)
inviata da Bartleby 17/8/2011 - 13:21
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La ballata del Bellente

La ballata del Bellente
Interpretata anche da La Macina e dai Gang

Cenni Storici

Con l’annessione al Regno d’Italia avvenuta il 2 Aprile 1808, veniva introdotta anche nel territorio marchigiano la legge sulla coscrizione obbligatoria. Entrata in vigore nella Repubblica Italiana il 13 agosto 1802, fortemente voluta dal vicepresidente Melzi e ispirata alla normativa in vigore in Francia, la legge perseguiva l’obiettivo di potenziare un esercito basato fino ad allora sull’arruolamento volontario e, indirettamente, di conferire prestigio e autonomia alla Repubblica. In realtà l’applicazione della legge creò molti problemi al regime napoleonico e fu continuamente riformata nel tentativo di arginare i fenomeni di renitenza e i conseguenti problemi di ordine pubblico causati da disertori e coscritti refrattari. Anche nel Dipartimento del Musone, di cui capoluogo fu Macerata, i giovani coscritti spesso non si presentavano... (continua)
Questa è la storia di Pietro Masi
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 12:22
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Ninna a Gaza

Ninna a Gaza
(2009) 2013
Arrovesciata

musica di Giulia Tripoti, testo di Giuseppe Spadola detto Claudio

dedicato a tutti i bambini palestinesi morti sotto le bombe sioniste dell’operazione Piombo Fuso israeliana (dicembre 2008 - gennaio 2009) in quella prigione a cielo aperto chiamata Gaza... e a Vik (Vittorio Arrigoni) che aveva ascoltato questa canzone quando era a Gaza per lottare accanto al suo amato popolo “gazawi”
Guance rosa e un cielo d’oro
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:57
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Per tuots in praschun

Per tuots in praschun
[1985]
Testo e musica: Linard Bardill
Lyrics and music: Linard Bardill
Album: Tamangur (1985/87)
Quista chanzun jau chant per tuots in praschun
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:52
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Le cose da salvare

Le cose da salvare
dall'omonimo disco del 1994

Questa una CCG? forse no, ma ci sono tante cose interessanti tra quelle salvate da Barbarossa, c'è il 25 aprile, che con la scusa di fare cassa vogliono cancellare, ci sono Dylan e "I have a dream" di MLK. Mi è venuta in mente di postarle dopo aver riletto Anni settanta di Pippo Pollina, successiva a questa canzone e che presenta alcune "assonanze". Se non credete che questa canzone abbia dignità propria tra le CCG, almeno mettetela in appendice a quella. DQ82
Ho messo tra le cose da salvare
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:47
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Lampedusa

Lampedusa
Lampedusa
T&M: Linard Bardill
Während die einte mit de Ohre händ gwagglet
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:21
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Εαρινή συμφωνία

Εαρινή συμφωνία
Στίχοι: Γιάννης Ρίτσος
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Μαρκόπουλος&Χαράλαμπος Γαργανουράκης&Βασιλική Λαβίνα ( Τερτσέτο )
Τολμηρή επικοινωνία -1987

Earinì simfonìa
Testo di Yannis Ritsos
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzionedi Yannis Markopoulos, Haralambos Garagarounakis, Vassilikì Lavina (terzetto)
Da: "Tolmirì epikinonìa/Relazione pericolosa" - 1987
ΠΡΟΛΟΓΟΣ ΤΟΥ ΣΥΝΘΕΤΗ
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 17/8/2011 - 11:12
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Contro

Contro
Album: Credere ai ricordi
Contro il luogo comune
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 10:59
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Alla mia nazione

Alla mia nazione
[1961]
Versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta intitolata «La religione del mio tempo»

Pubblicata dai Klaxon nell'album 100celle City Rockers del 1996

Messa in musica anche dai Traum, formazione italo irlandese influenzata da post-metal, post-rock e shoegaz.
Interpretata anche dai Jerrinez

recitata da Vittorio Gassman
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 10:50
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Bossmans Bleeding

Bossmans Bleeding
You keep ‘em at a distance
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 10:42
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Eu vim de longe

Eu vim de longe
Eu vim de longe", è una canzone di esilio che il popolo fece sua durante la giornata del 25 aprile e tutto il periodo successivo (fu cantata dalla folla anche durante l'assalto alla sede della PIDE, la terribile polizia politica salazarista).
Quando o avião aqui chegou
(continua)
inviata da adriana 17/8/2011 - 10:25
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Καταστολή στο περιθώριο

Καταστολή στο περιθώριο
Στίχοι: Panx Romana
Μουσική: Panx Romana
Πρώτη εκτέλεση: Panx Romana
Αντάρτες πόλεων 1989

Katastolì sto perithorio
Testo, musica e prima esecuzione: Panx Romana
"Andartes pòleon/Ribelli di città" - 1989

Sulla riva del grande mare di canzoni greche di www.stixoi.info, mi diverto a volte a saltellare da uno scoglio all'altro con la canna da pesca, per vedere se si attacca qualche altra preda. Non che non ce siano più, dove di solito butto l'amo quando addirittura non tuffo il guadino per la cattura di una vecchia e già amata conoscenza, che vuole essere solo tirata fuori. Ma di tanto in tanto giova dare un'occhiata più in là. Nella ricerca di nuovi territori, di solito mi lascio incuriosire dai titoli degli album, e poi da quelli delle canzoni. Sinceramente, Nikos Asimos l'ho scoperto così. In questo caso, però, più che il titolo dell'album, "Ribelli di città", e quello della canzone,... (continua)
Διαταγή των θεών της εξουσίας
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 16/8/2011 - 18:57
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Stagioni

Stagioni
[2000]
Album “Stagioni”

Parole e musica di Francesco Guccini

"Cercai di scrivere una canzone sul Che nel 1968. Ma mi fermai a meta' strofa. Incompiuta. Durante uno dei miei concerti settimanali feci ascoltare ai ragazzi che indossavano le magliette del rivoluzionario quei versi monchi. Li vidi eccitarsi. Cosi' l'ho finita".

Brano dai toni veterocomunisti...

"Ma no, un flashback. La voglia, com direbbe Nanni Moretti, di cantare qualcosa "di sinistra". Il desiderio di far capire ai giovani d' oggi quel che sentivo allora. Senza pudori, con i toni di una ballata popolare. "

Francesco Guccini

Quanto tempo è passato da quel giorno d'autunno
(continua)
inviata da Bartleby 16/8/2011 - 09:18
Percorsi: Che Guevara
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Ezechia da Verona

Ezechia da Verona
[2011]
Testo e Musica di Mimmo Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti

Le "belle" teorie di Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) – brillante ufficiale-medico nell'esercito italo-piemontese che combatteva "la piaga" del brigantaggio meridionale, nonché grande ideologo del razzismo "scientifico" (in quanto fondatore della cosiddetta "antropologia criminale") – ebbero senz'altro le loro altrettanto "belle" conseguenze informando e influenzando per decenni la ricerca scientifica e gli studi giuridici italiani, e in particolare l'elaborazione del codice penale e di procedura penale, tristemente noti come codice Rocco.. A coloro che ritengono che – forse per l'attenzione per le categorie sociali svantaggiate che si nota leggendo i suoi scritti o perché lui stesso di origine ebraica – non avrebbe approvato il fanatismo dei movimenti xenofobi, va in ogni caso ricordato... (continua)
Grandi mandibole, canini forti
(continua)
inviata da giorgio 15/8/2011 - 12:27
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What a Man

What a Man
[1968]
Scritta da Isaac Hayes e David Porter.

E' possibile proporre una canzone non perchè sia contro la guerra (benchè le canzoni d'amore di per sè lo siano un po' tutte) ma per la storia che ci sta dietro? Decidete, o perfidi Admins, se includere "What a Man" dopo aver letto quella della sua interprete, Linda Lyndell.



Linda Rowland (Lyndell è il suo cognome d'arte) è nata in Florida nel 1946.
Pur essendo bianca e bionda e pur vivendo in uno Stato del profondo sud, i suoi genitori la incoraggiarono a cantare gospel, non importava che la chiesa fosse riservata ai bianchi o frequentata dai neri. Linda crebbe, e con lei la sua meravigliosa voce, senza conoscere cosa significasse la segregazione. Nei primi anni 60 la voce di Linda era già così matura, così "nera", che fu chiamata ad aprire i concerti di James Brown e di Ike e Tina Turner e divenne amica di Otis Redding il quale, prima... (continua)
I get lovin' (lovin')
(continua)
inviata da Bartleby 14/8/2011 - 22:42
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The World (Is Going Up in Flames)

The World (Is Going Up in Flames)
[2011]
Da "No Time For Dreaming", album di debutto per questa splendida voce soul classe 1948.

Charles Bradley - "The Screaming Eagle of Soul", com'è chiamato - è nato a Brooklyn NYC più di 60 anni fa, in una famiglia poverissima. Nel 1962 sua sorella lo portò al memorabile concerto di James Brown all'Apollo Theater di Harlem NYC e quell'esperienza segnò, come molti, anche il giovane Charles. Ma non tutti hanno la fortuna ed il carisma di un James Brown e toccava prima di tutto guadagnarsi da vivere. Charles Bradley divenne un cuoco ma segretamente continuò a coltivare il sogno. Mise su anche una band, ma i suoi compagni furono tutti richiamati per il Vietnam e quella maledetta guerra fece naufragare le residue speranze di un giovane afroamericano che pure era dotato di una voce incredibile, così vicina a quella dell'immortale Otis Redding.
Charles Bradley ha fatto il cuoco per 20 anni,... (continua)
This world is going up in flames
(continua)
inviata da Bartleby 13/8/2011 - 22:17
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This One Is For The Leaders

This One Is For The Leaders
(2006)
Album: "Child of a King"
This is my appeal
(continua)
12/8/2011 - 22:44
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No Peace

No Peace
(1975)
Album: Revelation Time
There'll never be no peace,
(continua)
12/8/2011 - 22:18

Lu dudici jnnaru 1848

anonimo
Lu dudici jnnaru 1848
[1848-49]
Canzone popolare della Rivoluzione indipendentista siciliana pubblicata per la prima volta nel 1880 in “Leggende popolari in poesia raccolte e annotate”, di Salvatore Salomone Marino (1847-1916), autore di molti compendi sul folklore e le tradizioni dei contadini siciliani e la cui opera più nota è dedicata a La Barunissa di Carini.
Ho trascritto il testo dal libro di Antonino Uccello “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, Parenti 1961.
Il canto, raccolto a Parco (oggi Altofonte, in provincia di Palermo), è composto di undici ottave di endecasillabi a rima alterna. Mancano cinque o sei stanze che il Salomone Marino non pubblicò perché “guaste”…



“La rivoluzione indipendentista siciliana del 1848 ebbe luogo in un anno colmo di rivoluzioni e di rivolte popolari che viene anche chiamato primavera dei popoli. La rivoluzione siciliana di quell'anno riveste un certo... (continua)
A li dúdici jnnaru quarantottu
(continua)
inviata da Bartleby 12/8/2011 - 12:11
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L’altra storia

L’altra storia
[2010]
Album “Cantannu e sonannu”

Canzone di un tono neoborbonico che, come ho espresso i più occasioni, non mi piace niente, ma tant’è… Per me Borbone e Savoia sono stati ugualmente massacratori ed affamatori dei rispettivi popoli e nessuno dei due merita il benchè minimo rispetto.
Sull’assedio di Gaeta rinvio alla canzone Tedeum Gaeta di Mimmo Cavallo, postata da Giorgio non molto tempo fa.

Qui mi limito a ricordare che dei 102 giorni di quell’assedio che fece un migliaio di morti tra i resistenti (bilancio che però non tiene conto dei tanti civili che perirono sotto i bombardamenti sabaudi) fu responsabile il generale Enrico Cialdini, lo stesso che di lì a poco, a partire dall’agosto del 1861, sarà incaricato della repressione del brigantaggio, compito che porterà a termine con particolare efficienza e ferocia macchiandosi della paternità di orribili stragi, come quelle di Casalduni... (continua)
C'era una fortezza che vegliava
(continua)
inviata da Bartleby 11/8/2011 - 15:19
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Nell'acqua

Nell'acqua
Nell'acqua è un singolo del progetto musicale Rezophonic, scritto da Mario Riso e CapaRezza.
Il brano, che vede la partecipazione di CapaRezza, Cristina Scabbia, Roy Paci, Mario Riso, Livio Magnini, Fabio Mittino, William Nicastro, è stato pubblicato e trasmesso dalle radio a partire dal 25 settembre 2009.

Con Nell'acqua Rezophonic ha sostenuto il progetto idrico di AMREF Italia che ha come scopo la realizzazione di pozzi d'acqua nel Kajiado, ai confini tra Kenya e Tanzania, infatti il brano affronta la tematica dello "spreco" d’acqua nelle società occidentali e l’allarmante difficoltà di reperimento della risorsa in Paesi in cui il problema idrico si trasforma in vera e propria emergenza umanitaria.
Ogni astrofisico pensa che la vita sia nata
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/8/2011 - 14:27
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Brigantiska

Brigantiska
[2009]
Album “C’è quel sud”.

Canzone dedicata al brigante silano Giosafatte Tallarico nato all’inizio dell’800 nel paesino di Panettieri (ancora oggi poco più di 300 anime) che combattè contro Borbone e baroni ben prima dell’arrivo delle orde piemontesi.



Il brigantaggio meridionale non si generò come d’incanto come reazione alle violenze e agli inganni dell’Unità (che non unì l’Italia, semmai ne annesse con la forza una parte al regno dei Savoia). La costituzione di bande di “combattenti irregolari” fu inizialmente fomentata dai Borbone stessi in chiave antigiacobina. Fece infatti loro assai comodo poter contare su “briganti” devoti al Re e al Papa per combattere i francesi, usurpatori senza Dio, ma dopo la Restaurazione, permanendo intatte le condizioni di miseria dei contadini, molte di queste bande rivolsero le scoppette contro i funzionari borbonici o semplicemente preferirono... (continua)
Spara schuppetta mia spara ch'è l'ura
(continua)
inviata da Bartleby 11/8/2011 - 14:20
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Una primavera a Belgrado

Una primavera a Belgrado
Belgrado fu bombardata dalle forze aeree della NATO durante la guerra del Kosovo nel 1999 e subì danni considerevoli. I bombardamenti colpirono i ministeri della difesa, dell'interno e delle finanze, la residenza presidenziale, alcune stazioni radio-televisive, l'ospedale Dragiša Mišović, case private nella zona di Zvezdara, la sede del partito socialista, l'hotel Jugoslavija e l'ambasciata cinese. Gli ufficiali della NATO dichiararono che quest'ultima venne bombardata per errore, perché i piloti statunitensi avevano usato vecchie mappe della città che non riportavano gli ultimi aggiornamenti.
Quel che ricordo è il profumo degli alberi in fiore,
(continua)
inviata da Michelangelo Mercogliano 11/8/2011 - 13:37

Lemberg et le Champignon magique

Lemberg et le Champignon magique
Lemberg et le Champignon magique

Canzone française – Lemberg et le Champignon magique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 43

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Voici encore une fois, mon ami Marco Valdo M.I., un titre bien étrange, dont il faudra bien que tu m'expliques le sens. On dirait un titre de conte de fées ou d'une bande dessinée pour enfants.

Dans un certain sens, Lucien l'âne mon ami, c'est bien ça, vois-tu. Mais ce serait un terrible conte pour adultes, un conte qui conte une aventure effroyable et qui conte aussi celles auxquelles on a échappé. Du moins, partiellement. Je m'en vais t'expliquer tout cela. Et d'abord, Lemberg et comment on y arrive. Il te souviendra... (continua)
Désormais, entre nous, il n'était question
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/8/2011 - 22:46

Inno a Curiel

anonimo
Inno a Curiel
[1944]
In “Canzoniere della protesta 3 - Canzoni comuniste”, Bella Ciao edizioni, Milano, 1973.



Ecco l’ennesima conferma – se ce n’era bisogno – che fascisti e neofascisti sono dei veri mentecatti totalmente privi di orginalità… Se a suo tempo si appropriarono di Giovinezza e del motto “A noi!” degli Arditi del Popolo, nel 1972 chiamarono Fronte della Gioventù la loro organizzazione giovanile, insozzando la memoria dell’originario “Fronte della Gioventù”, quello fondato a Milano alla fine del 1943 da Eugenio Curiel, intellettuale antifascista, comunista, ebreo, docente universitario vittima delle leggi razziali, confinato a Ventotene, direttore de L’Unità clandestina, trucidato dai repubblichini il 24 febbraio 1945 nei pressi di piazza della Conciliazione a Milano.

E’ da veri schifosi usurpare il nome di un’organizzazione che, nella sua breve esistenza, vide tanti suoi militanti, centinaia... (continua)
Uniamoci, compagni!
(continua)
inviata da Bartleby 10/8/2011 - 13:58
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Indocina

Indocina
Ho aggiunto gli accordi, ogni correzione è benvenuta. Ciao da Jimijimi!
Indocina - Loredana Bertè
(continua)
inviata da Jimijimi 9/8/2011 - 23:27
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The Guns of Brixton

The Guns of Brixton
Londra e non solo

Tutto sta bruciando e pare che tra i piromani vi sia amalgamata ogni tipologia umana unita unicamente dall’odio verso la società attuale. Non è (non lo sono neanche le altre) una rivolta delle periferie ma una vera e propria rottura con le forme di questa società inumana, crudele, troppo spesso sanguinaria col suo sistema bancario e con le sue galere e con le sue radici cancerogene penetrate sempre più in profondità nel tessuto sociale.

È politica, sono azioni politiche dentro la negazione della politica. È politica, sono azioni politiche che spalancano e sbattono in faccia il divario esistente tra il politico e la politica, tra la falsificazione della verità e la complicità e l’omertà dei giornalai di regime. E non ci sarà soluzione sociale possibile perché la società, così come oggi si presenta, altro non sembra essere che un’astrazione priva di ogni consistenza, arti artificiali che ti vengono donati dopo averti mozzato i tuoi per permetterti di trascinarti ancora e poi ancora.

Ezio da Palabras en el viento
9/8/2011 - 14:17

Contrasto tra Damiano e il prete

Contrasto tra Damiano e il prete
[Secondo dopoguerra]
In “Canti satirici anticlericali”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Roma 1976.

Canzone con cui vorrei ricordare proprio Settimelli, che ho scoperto oggi essere mancato lo scorso aprile.

E’ questo un “Contrasto” fra due interpreti improvvisatori che difendono tesi opposte, tipo di componimento molto antico risalente all’epoca medievale e assai legato allo stile dei cantastorie. Un celeberrimo Contrasto è, per esempio, “Rosa fresca aulentissima” di Cielo (Ciullo) d’Alcamo del XIII secolo…

In questo, a fronteggiarsi ci sono Damiano, che ha preso coscienza di essere uno sfruttato e si è fatto comunista, ed il parroco, che cerca di riportare sulla “retta via” la sua “pecorella smarrita”: sconfitto dalla determinazione di Damiano il prete, rosso d’ira, non troverà di meglio che scomunicarlo e maledirlo.

“CURIA VESCOVILE DI PIACENZA

AVVISO
Dopo il decreto... (continua)
[Prete]
(continua)
inviata da Bartleby 9/8/2011 - 14:13
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Αντιλαλούν οι φυλακές

Αντιλαλούν οι φυλακές
Ho trovato, tempo fa, questa breve trattazione del genere musicale greco detto "laikò tragoùdi". Penso che potrebbe essere utile per chi non si orienti troppo ancora nel complesso mondo della canzone greca. L'ho tradotto (un po' alla buona) e lo colloco qui, sotto un autore fondamentale della corrente rebetica, in modo da potervi indirizzare i visitatori, ogni volta che sembrerà necessario alla comprensione di un autore o di un pezzo: una cosa che a scuola viene chiamata "testo di riferimento". Se poi gli amministratori sanno escogitare una collocazione più idonea, facciano pure, che io li benedico. (gpt)


BREVE STORIA DELLA CANZONE POPOLARE GRECA (LAIKO' TRAGOUDI)
(Traduzione da:
Kostas Balahoutis: Istorìa tou laikoù tragoudioù, Atene, ed. Victory 2009.
Excerptum pubblicato nel sito web della stazione radiofonica greca derti 98,6)

Agli inizi del XIX sec. si sviluppano vistosamente... (continua)
Gian Piero Testa 8/8/2011 - 17:21
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Televisiòn

Televisiòn
TELEVISIONE
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 7/8/2011 - 17:17
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E semm partii

E semm partii
E SIAMO PARTITI
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 7/8/2011 - 16:22
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
è il nostro disco dell'estate io e i miei figli la balliamo e cantiamo a squarciagola rimarrà per sempre nella nostra vita
nadia d'ubaldi 7/8/2011 - 14:51
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La poiana

La poiana
Version française – LA BUSE – Marco Valois M.I. – 2011
Chanson italienne – La poiana – Dario Fo – 1971
et ensuite, la version "réécrite" Dario Fo – Enzo Jannacci – 1979

Chanson, sur l'émigration et l'abandon des vallées alpines du Piémont et de Lombardie (mais est citée aussi celle de Cogne dans le Val d'Aoste) entre les deux guerres, en raison de la crise internationale, la nécessité de main d'œuvre à bon marché, surtout en France et en Allemagne et des restrictions à l'entrée aux États-Unis.
Plus de trois millions d'Italiens émigrèrent entre 1920 et 1940 et parmi eux de très nombreux paysans aux « bras forts » et aux « larges poitrines » qui descendus de leurs montagnes finiront par mourir dans un tunnel, dans une mine, dans le ventre d'un bateau ou d'un haut-fourneau d'un pays d'Europe.

Mais la buse non, la buse ne connaîtra pas une telle fin... car c'est un rapace.

Voilà, mon cher... (continua)
LA BUSE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/8/2011 - 13:27
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La valle che resiste

Nyko Ascia from CrossWay Squad

Tributo alla resistenza del movimento NO TAV della Val Susa
La gente qua resiste non rimarrà delusa
(continua)
inviata da adriana 7/8/2011 - 08:51
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Libertà

Libertà
Ciao Gian Piero, il link c'è ancora - è solo stato spostato nel menù in alto: Cerca -> altre canzoni dello stesso autore. Per quanto riguarda le traduzioni da laghée, anche in greco, naturalmente hai il via libera!!
Lorenzo 6/8/2011 - 22:33




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