American Idiot
In questi tempi di merda i Green Day non riescono ad emergere troppo. Ma un giorno, non ostante tutto, gli verrà riconosciuto tutto quello che hanno fatto e quel giorno Justin Bieber e Co. Si renderanno conto che la vera musica è completamente di versa dalla loro!
Mitch 19/7/2011 - 22:08
Non più andrai farfallone amoroso
Ho visto qualche commento su Mozart tratti dal Film di Forman "Amadeus" . Il film è bello ma è un falso storico , deve essere visto come un romanzo totalmente inventato.Per esempio,l'immagine di Salieri deriva dal fatto che fu denigrato da Puskin che gli estorse dei commenti quando egli aveva 77 anni (mori'nel '828) e ,a quel tempo , era come averne 100 oggi. Salieri fu anche maestro di Beethoven e aiutava i giovani.Mozart era un ammiratore della musica Italiana , studiò a lungo in Italia, scrisse 27 opoere e le piu' belle sono le tre su libretto del suo amico il Veneziano per adozione Lorenzo Da Ponte.
Con affetto Dino di Mantova
Con affetto Dino di Mantova
merlo.dino@gmail.com 19/7/2011 - 21:31
W la guerra
Chanson italienne (Pugliese Foggiano) – W la guerra – Matteo Salvatore – 1956
«Tu connais, mon ami Lucien l'âne, de ces gens qui disent à tout bout de champ ou à tout bout de chant : « Rien de tel qu'une bonne guerre ! »... Ceux-là ne font pas toujours dans le second degré, ils en seraient pour la plupart restés à la Deuxième Guerre, mondiale. Et donc, pour ceux-là, je te dirai que cette chanson, teintée d'ironie, est bien une chanson contre la guerre. Il m'est arrivé souvent de dire moi aussi : « Ah, monsieur ! Rien de tel qu'une bonne guerre ! », allant ainsi – sans pour autant mettre des points d'ironie, ni même des points d'exclamation – dans le sens des propos bellicistes de mon interlocuteur et en y rajoutant une couche; il m'arrive parfois d'en mettre plusieurs. « Les jeunes de maintenant, on devrait les envoyer là-bas... Je ne sais pas où, en Irak, en Afghanistan, au Congo, en Somalie,... (continua)
«Tu connais, mon ami Lucien l'âne, de ces gens qui disent à tout bout de champ ou à tout bout de chant : « Rien de tel qu'une bonne guerre ! »... Ceux-là ne font pas toujours dans le second degré, ils en seraient pour la plupart restés à la Deuxième Guerre, mondiale. Et donc, pour ceux-là, je te dirai que cette chanson, teintée d'ironie, est bien une chanson contre la guerre. Il m'est arrivé souvent de dire moi aussi : « Ah, monsieur ! Rien de tel qu'une bonne guerre ! », allant ainsi – sans pour autant mettre des points d'ironie, ni même des points d'exclamation – dans le sens des propos bellicistes de mon interlocuteur et en y rajoutant une couche; il m'arrive parfois d'en mettre plusieurs. « Les jeunes de maintenant, on devrait les envoyer là-bas... Je ne sais pas où, en Irak, en Afghanistan, au Congo, en Somalie,... (continua)
VIVE LA GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/7/2011 - 21:02
Lu Sissanta
anonimo
[Dopo la fantomatica “Unità d’Italia”]
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Andrea Pappalardo di Catania, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
Dovrebbe comunque essere stato tratto dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Della precoce disillusione e del consolidarsi del malcontento nella Sicilia post-unitaria, quella che aveva creduto che finalmente si realizzasse il mancato 48 e che invece si era ritrovata soltanto con nuovi padroni, “novi rrapaturi, novi cani grossi” tutti intenti - come i precedenti - a rapinarla.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Andrea Pappalardo di Catania, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
Dovrebbe comunque essere stato tratto dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Della precoce disillusione e del consolidarsi del malcontento nella Sicilia post-unitaria, quella che aveva creduto che finalmente si realizzasse il mancato 48 e che invece si era ritrovata soltanto con nuovi padroni, “novi rrapaturi, novi cani grossi” tutti intenti - come i precedenti - a rapinarla.
Parru ppi lu Sissanta, o mei signuri:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 19/7/2011 - 15:44
Un exèrcit
[2003]
Lletra i música: Jordi Guardans
Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga
Anche in Terra Secreta [2007]
L'exèrcit de Jordi Guardans: " El record de les mobilitzacions de Barcelona la primavera del 2003 contra la guerra de l'Iraq. Com la banda sonora d'un documental mut, assimilable també a d'altres tipus de lluita per les llibertats col.lectives" Maria del Mar Bonet.
L'esercito di Jordi Guardans "Il record della mobilitazioni di Barcellona nella primavera del 2003 contro la guerra in Iraq. Come la colonna sonora di un documentario muto, assimilabile anche a altri generi di lotta per le libertà collettive".
Lletra i música: Jordi Guardans
Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga
Anche in Terra Secreta [2007]
L'exèrcit de Jordi Guardans: " El record de les mobilitzacions de Barcelona la primavera del 2003 contra la guerra de l'Iraq. Com la banda sonora d'un documental mut, assimilable també a d'altres tipus de lluita per les llibertats col.lectives" Maria del Mar Bonet.
L'esercito di Jordi Guardans "Il record della mobilitazioni di Barcellona nella primavera del 2003 contro la guerra in Iraq. Come la colonna sonora di un documentario muto, assimilabile anche a altri generi di lotta per le libertà collettive".
Un exèrcit al costat d'un país sense fronteres,
(continua)
(continua)
19/7/2011 - 15:30
Lluna de pau
[2003]
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
Lluna de pau, germana dels estels,
(continua)
(continua)
19/7/2011 - 15:26
Il Pescatore
Io sono cresciuta con De Andrè e Guccini. Avevo circa 10 anni e già lo ascoltavo, grazie a mio fratello Ilario, intelligente e sensibile, anarchico e idealista, buono e generoso, ma tossicodipendente, perciò bollato come rifiuto umano.Quando Faber se n'è andato mi è mancato un fratello. Se ho qualcosa di buono dentro me lo devo alle sue canzoni (e a quelle di Guccini). Namastè!
silvietta 19/7/2011 - 15:18
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
1b. Traduzione spagnola della versione originale: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traducción al español de la versión original: Gustavo Sierra Fernández
1b. Spanish translation of the original version: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traduction espagnole de la version originale: Gustavo Sierra Fernández
1b. Alkuperäisen version espanjankielinen käännös: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traducción al español de la versión original: Gustavo Sierra Fernández
1b. Spanish translation of the original version: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traduction espagnole de la version originale: Gustavo Sierra Fernández
1b. Alkuperäisen version espanjankielinen käännös: Gustavo Sierra Fernández
Os traigo la traducción al castellano o español que realicé el otro día. Es una traducción bastante literal, con algún que otro error seguramente, y que respeta además en lo que le permite la misma traducción la métrica
La Zamarra de Gustavo: Romances anarquistas italianos: Giuseppe Pinelli
La Zamarra de Gustavo: Romances anarquistas italianos: Giuseppe Pinelli
LA BALADA DEL PINELLI
(continua)
(continua)
inviata da Gustavo Sierra 19/7/2011 - 12:43
Il siluramento dello Sgarallino
Avevo solo tre anni quel maledetto giorno che aspettavo il ritorno di mia madre e di mio padre, ma mi ritrovai orfano, erano a bordo dello Sgarallino.
Oggi ho trovato la poesia sul siluramento e pur nella tristezza di quel ricordo
Vi ringrazio
Oggi ho trovato la poesia sul siluramento e pur nella tristezza di quel ricordo
Vi ringrazio
Pier Luigi Falciani 17/7/2011 - 14:32
Pelot d'Hennebont
Canzoni contro la guerra ?
Pelot d'Hennebont è una delle canzoni preferite di scuole militari.
Pelot d'Hennebont è una delle canzoni preferite di scuole militari.
adnstep 17/7/2011 - 14:20
Ο Κανέλλος
Stixoi.info è risorto. Alleluia. Ma da oggi, mai più senza back-up...
Gian Piero Testa 17/7/2011 - 01:10
Sempre poveri
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: Canti e storie rurali e popolari
Album: Canti e storie rurali e popolari
"Stato status dominus subissus ammenus, dicevano i nostri padri
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/7/2011 - 20:45
Miseria, miseria, disoccupazione
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Ancora il problema del bisogno primario non ancora risolto (anzi, oggi ritornato prepotentemente "di moda"): .."Comu l'a'm''a cumbina' ?!.."
Ancora il problema del bisogno primario non ancora risolto (anzi, oggi ritornato prepotentemente "di moda"): .."Comu l'a'm''a cumbina' ?!.."
Miseria, miseria, disoccupazione
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/7/2011 - 20:34
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
salve a tutti, per ricostruire la storia di famiglia - mio nonno Julia, VIII. 76. compagnia - sto cercando mappe originali dell'epoca dell'area del Mali Topojanit. ringrazio di cuore chi può aiutarmi
andrea
a.cic@libero.it
andrea
a.cic@libero.it
16/7/2011 - 16:30
Iris e Silvio
...commosso da tanto temerario coraggio e furore ....onore e gloria a giovani martiri che senza paura combattevano le ingiustizie...w i partigiani
moris 16/7/2011 - 15:02
A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Traducción al castellano de Gustavo Sierra.
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. Probablemente tenga algún error. La publiqué junto a otra aquí
LA BALADA DE SANTE CASERIO
(continua)
(continua)
inviata da Gustavo Sierra 16/7/2011 - 13:23
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
anonimo
Traducción al castellano de Gustavo Sierra.
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. La publiqué junto a otra aquí
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. La publiqué junto a otra aquí
EL INTERROGATORIO DE CASERIO
(continua)
(continua)
inviata da Gustavo Sierra 16/7/2011 - 13:18
Linea gotica
Scusate, ma li avete mai ascoltati *veramente* i testi di Ferretti?
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
Claudio P. 16/7/2011 - 11:17
Niente
Passa il mio sguardo attraverso il nero,
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 15/7/2011 - 22:02
El diablo es un señor
Probabilmente la canzone risale ai primi anni 70 ma forse è stata registrata solo più tardi. In “Facundo Secreto” (1988) e “El oficio de cantor” (1993).
“Il diavolo è un signore elegante, ha la coda ma la nasconde dentro un grosso portafogli scuro dove tiene anche i documenti che lo autorizzano ad ammazzare la gente… Il diavolo l’ho visto molte volte, come voi… l’ho visto anche camminarmi accanto…”
E il diavolo camminava accanto a Don Facundo, anzi, gli ha persino dato un passaggio in auto quel maledetto 9 luglio 2011 a Città del Guatemala, mentre il grande cantore argentino se ne andava in bus all’aeroporto… Si era nascosto il demonio in un tal Henry Fariña, nicaraguense, impresario dello spettacolo legato al narcotraffico… I suoi “amici” del cartello di Sinaloa volevano fargli pagare qualche sgarro e invece hanno ucciso Cabral al suo posto…
Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, premio... (continua)
“Il diavolo è un signore elegante, ha la coda ma la nasconde dentro un grosso portafogli scuro dove tiene anche i documenti che lo autorizzano ad ammazzare la gente… Il diavolo l’ho visto molte volte, come voi… l’ho visto anche camminarmi accanto…”
E il diavolo camminava accanto a Don Facundo, anzi, gli ha persino dato un passaggio in auto quel maledetto 9 luglio 2011 a Città del Guatemala, mentre il grande cantore argentino se ne andava in bus all’aeroporto… Si era nascosto il demonio in un tal Henry Fariña, nicaraguense, impresario dello spettacolo legato al narcotraffico… I suoi “amici” del cartello di Sinaloa volevano fargli pagare qualche sgarro e invece hanno ucciso Cabral al suo posto…
Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, premio... (continua)
El diablo es un señor almidonado,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/7/2011 - 13:40
Percorsi:
Il Diavolo
Facundo Cabral: Pobrecito mi patrón
di Facundo Cabral
[primi anni 90?]
In “Lo cortez no quita lo Cabral” (1994) con Alberto Cortez e anche in “Época de oro” (1998)
“Juan Comodoro cercando l’acqua trovò petrolio… Divenne ricco, ma morì di sete.”
Dedicata a quelli che si credono ricchi e potenti.
In ricordo di Don Facundo, morto ammazzato nella violenta Città del Guatemala – sembra - per caso e per errore, al posto di un impresario dello spettacolo, legato ad un cartello di narcotrafficanti, che gli aveva offerto un passaggio in auto verso l’aeroporto…
Destino beffardo, lui che il Diavolo l’ha sempre combattuto è morto al posto suo. Ma si sa, come cantava Don Facundo in un’altra sua famosa canzone, “El diablo es un señor” che spesso ci cammina accanto… E infatti la premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, non ha esitato a dichiarare tra le lacrime "Es el fascismo que mata a Facundo Cabral".
[primi anni 90?]
In “Lo cortez no quita lo Cabral” (1994) con Alberto Cortez e anche in “Época de oro” (1998)
“Juan Comodoro cercando l’acqua trovò petrolio… Divenne ricco, ma morì di sete.”
Dedicata a quelli che si credono ricchi e potenti.
In ricordo di Don Facundo, morto ammazzato nella violenta Città del Guatemala – sembra - per caso e per errore, al posto di un impresario dello spettacolo, legato ad un cartello di narcotrafficanti, che gli aveva offerto un passaggio in auto verso l’aeroporto…
Destino beffardo, lui che il Diavolo l’ha sempre combattuto è morto al posto suo. Ma si sa, come cantava Don Facundo in un’altra sua famosa canzone, “El diablo es un señor” che spesso ci cammina accanto… E infatti la premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, non ha esitato a dichiarare tra le lacrime "Es el fascismo que mata a Facundo Cabral".
Juan Comodoro,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/7/2011 - 13:12
Signori avete inteso, avete visto
[1909]
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Il bracciante socialista Giovanni Mascolo di San Nicandro Garganico compose su un foglio volante dell’epoca questo canto, sull’aria de “La ciociara”, in cui descrive lo scontro, quasi un’imboscata, avvenuto tra i socialisti e i loro avversari "gialloni", gli sgherri dei padroni.
“Tra la fine dell'800 e i primi decenni del Novecento, San Nicandro divenne uno dei più aspri teatri della lotta politica di classe sotto la guida di personaggi eminenti, come Giuseppe e Domenico Fioritto [più tardi segretario nazionale del Partito Socialista e poi membro dell’Assemblea Costituente, ndr], con esiti spesso tragici, menzionati nelle cronache e mitizzati nella letteratura del tempo, com'è il caso de "Il cafone all'inferno" di Tommaso Fiore [scrittore e politico antifascista originario di Altamura, ndr], che trasse spunto da storie quotidiane dei contadini sannicandresi.” (it.wikipedia)
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Il bracciante socialista Giovanni Mascolo di San Nicandro Garganico compose su un foglio volante dell’epoca questo canto, sull’aria de “La ciociara”, in cui descrive lo scontro, quasi un’imboscata, avvenuto tra i socialisti e i loro avversari "gialloni", gli sgherri dei padroni.
“Tra la fine dell'800 e i primi decenni del Novecento, San Nicandro divenne uno dei più aspri teatri della lotta politica di classe sotto la guida di personaggi eminenti, come Giuseppe e Domenico Fioritto [più tardi segretario nazionale del Partito Socialista e poi membro dell’Assemblea Costituente, ndr], con esiti spesso tragici, menzionati nelle cronache e mitizzati nella letteratura del tempo, com'è il caso de "Il cafone all'inferno" di Tommaso Fiore [scrittore e politico antifascista originario di Altamura, ndr], che trasse spunto da storie quotidiane dei contadini sannicandresi.” (it.wikipedia)
Signori avete inteso avete visto
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/7/2011 - 10:07
E lu jurne de la Madonne
anonimo
[1898]
Canto risalente al 1898 - raccolto da Roberto Leydi nel foggiano da un informatore di nome Natale Orecchia - che descrive una sanguinosa rivolta popolare scoppiata a Minervine Murge contro il rincaro del grano e del pane. Quell’anno rivolte simili per il pane, il lavoro, contro le imposte e gli scandali che avevano appena travolto il presidente del Consiglio Crispi esplosero un po’ in tutta Italia e la reazione del governo Di Rudinì fu la militarizzazione e la repressione con il risultato di centinaia di morti (l’episodio più grave fu quello che vide protagonista a Milano Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue) e di imprigionati.
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
“La plebe è inferocita a Molfetta, a Minervino Murge, a Chieti, a Pozzuoli, a Torre Annunziata, ad Avellino, a Nocera, a... (continua)
Canto risalente al 1898 - raccolto da Roberto Leydi nel foggiano da un informatore di nome Natale Orecchia - che descrive una sanguinosa rivolta popolare scoppiata a Minervine Murge contro il rincaro del grano e del pane. Quell’anno rivolte simili per il pane, il lavoro, contro le imposte e gli scandali che avevano appena travolto il presidente del Consiglio Crispi esplosero un po’ in tutta Italia e la reazione del governo Di Rudinì fu la militarizzazione e la repressione con il risultato di centinaia di morti (l’episodio più grave fu quello che vide protagonista a Milano Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue) e di imprigionati.
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
“La plebe è inferocita a Molfetta, a Minervino Murge, a Chieti, a Pozzuoli, a Torre Annunziata, ad Avellino, a Nocera, a... (continua)
E lu jurne de la Madonne
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/7/2011 - 09:42
El alma llena de banderas
Volevo segnalare due video:
La versione di Victor Jara, con bellissime foto.
Versione dei Quilapayún: il video è molto bello, anche graficamente, costruito con le immagini di tanti personaggi che conosciamo - o che dovremmo conoscere - molto bene; tra Emiliano Zapata e Sacco e Vanzetti c'è anche Carlo Giuliani.
Mi ricorda quella canzone di Daniele Sepe,"MCMXCIV perché i vivi non ricordano" dove alla fine vengono nominati in sequenza tutta una serie di nomi"importanti"...
Da Youtube:
"Videoclip de la cancion "Con el alma llena de banderas" de Victor Jara interpretada por Quilapayun.
Homenaje a los que soñaron un mundo mejor,a los que cayeron combatiendo por la libertad, la justicia y la dignidad y a
quienes fueron asesinados por el fascismo.
No apagaran el fuego de su memoria.
El mejor homenaje: CONTINUAR SU LUCHA!!
Realizado por Goskinó."
Tra i personaggi che compaiono... (continua)
La versione di Victor Jara, con bellissime foto.
Versione dei Quilapayún: il video è molto bello, anche graficamente, costruito con le immagini di tanti personaggi che conosciamo - o che dovremmo conoscere - molto bene; tra Emiliano Zapata e Sacco e Vanzetti c'è anche Carlo Giuliani.
Mi ricorda quella canzone di Daniele Sepe,"MCMXCIV perché i vivi non ricordano" dove alla fine vengono nominati in sequenza tutta una serie di nomi"importanti"...
Da Youtube:
"Videoclip de la cancion "Con el alma llena de banderas" de Victor Jara interpretada por Quilapayun.
Homenaje a los que soñaron un mundo mejor,a los que cayeron combatiendo por la libertad, la justicia y la dignidad y a
quienes fueron asesinados por el fascismo.
No apagaran el fuego de su memoria.
El mejor homenaje: CONTINUAR SU LUCHA!!
Realizado por Goskinó."
Tra i personaggi che compaiono... (continua)
Maria Cristina 15/7/2011 - 09:37
Τούμπου τούμπου ζα
Nel finale di questa canzone si coglie una citazione musicale: quella di una canzone che, nonostante il tema...scabroso, da decenni fa divertire i bambini greci. E' una canzone attribuita al grande corifeo del rebetico Vassilis Tsitsanis, alla quale si sono dedicati i massimi interpreti del genere. Io ho il sospetto - e nessuna prova - che preesistesse all'autore: ma si sa che di moltissimo materiale musicale anonimo e tradizionale si sono fatte in Grecia anche spudorate appropriazioni. Non ha nulla a che fare con AWS, ma la posto ugualmente, in una versione infantile degli Zouzounia ("zouzouni" è qualsiasi piccolo insetto ronzante, ma anche qualsiasi animaletto, sia grazioso come un gattino, sia fastidioso come un marmocchio). (gpt)
Τα καβουράκια
Στου γιαλού τα βοτσαλάκια
κάθονται δυο καβουράκια
έρμα παραπονεμένα
κι όλο κλαίνε τα καημένα
Κι η μαμά τους η κυρία καβουρίνα
πάει... (continua)
Τα καβουράκια
Στου γιαλού τα βοτσαλάκια
κάθονται δυο καβουράκια
έρμα παραπονεμένα
κι όλο κλαίνε τα καημένα
Κι η μαμά τους η κυρία καβουρίνα
πάει... (continua)
Gian Piero Testa 15/7/2011 - 09:37
Lone Pine Hill
2008
Album: The Good Life
Album: The Good Life
I swear I see her in my dreams sometimes
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 15/7/2011 - 04:36
Ballata per Vanda
Chanson italienne – Ballata per Vanda – Gian Luigi Ago
Dédiée à la partisane Vanda Bianchi di Castelnuovo Magra (MS), qui après avoir fait la Résistance, continue encore aujourd'hui à se dépenser pour défendre les idéaux pour lesquels elle a lutté.
Dédiée à la partisane Vanda Bianchi di Castelnuovo Magra (MS), qui après avoir fait la Résistance, continue encore aujourd'hui à se dépenser pour défendre les idéaux pour lesquels elle a lutté.
BALLADE POUR VANDA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/7/2011 - 23:06
Les Quat'cents Coups
Senza pretese la traduzione di "Les Quat'Cents Coups" di Léo Ferré.
I QUATTROCENTO COLPI
(continua)
(continua)
inviata da Mattié Crisantoi 14/7/2011 - 19:10
×
Dall'album "Razza Marranchia" del 2001
Testo di autore anonimo (o comunque non riportato dai Mattanza) tratto dal volume di Antonino Uccello, antropologo e poeta siciliano, intitolato "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" ed edito per la prima volta nel 1961, centenario dell'Unità di questa povera Italia.