Ciao, mi fa piacere che qualcuno si ricordi ancora di père Duval, non so se lo sai o se ti interessa, che a riguardo al suo alcolismo ha scritto un libro bellissimo, forse difficile da reperire, "il bambino che giocava con la luna". Lo consiglio per un mare di motivi, dolce e delicato anche se narra di una profonda sofferenza.
Alex 8/6/2011 - 07:08
Ciao Alex, il libro di Duval edto dalle Paoline nel 1985 è fuori commercio ma si trova tranquillamente nell'usato. Fai una ricerca su http://www.comprovendolibri.it
E' morto oggi per un infarto, nella sua abitazione di Mola di Bari, Enzo Del Re, l'ultimo cantastorie di Puglia. Era nato nel 1944 ed era ammalato da tempo. Musicista autodidatta, Del Re si e' definito un ''corpofonista'' per le sue esecuzioni con voce sola e percussioni, in cui utilizzava oggetti estemporanei come la valigia di cartone o una sedia di legno. Ha lavorato, tra gli altri, con Dario Fo ed Enzo Jannacci
(ANSA)
Superba canzone, per carità, ma sorge spontaneo chiedersi che ne avrebbe pensato Bobby Sands, socialista e antirazzista, del fatto che il suo ricordo venga celebrato da individui come gli Antica Tradizione e casapound........
Andrea Redskin 7/6/2011 - 20:23
Ottima canzone, nulla da dire, ma viene spontaneo chiedersi che ne avrebbe pensato Bobby Sands, socialista, del venire strumentalizzato e "commemorato" da casapound e compagnia bella....
Tra le tante versioni della Llorona "tradizionale", volevo segnalarvi quella di Chavela Vargas, e questo corto di animazione, "Hasta los Huesos", in cui a cantare è nientemeno che "La Catrina"...
Scrive questa canzone poco prima di morire, a mio parere qui parla anche della sua vita quasi alla fine, con "have no fear for atomic energy 'cause none of them can stop the time" invita a liberarsi dalle paure terrene, anche della paura della nostra stessa morte, perchè è niente rispetto all'eternità (the time). La nostra vita è solo una parte del tutto "it's just a part of it", dobbiamo terminare il libro. Bob Marley tra poco se ne andrà per sempre ma muore sereno, e non gli resta altro da fare che redimersi, se ne va libero, "songs of freedom".
La doppia lettura si riferisce alla dramma degli schiavi neri
* Duole un po' dirlo per un testo in complesso abbastanza esatto, ma i Genesis non dovevano cavarsela molto con il latino. Il nome scientifico della Panace è infatti Heracleum Mantegazzianum, non "Mantegazziani". I suoi scopritori (a Kliutsch, nel Caucaso) non furono peraltro degli "esploratori vittoriani", ma due botanici di cui uno italiano: Stefano Sommier, fiorentino (1848-1922) e Émile Levier, svizzero (che ne fecero poi effettivamente dono ai Kew Gardens londinesi). Per il suo nome, pensarono di "dedicarlo" al famoso antropologo (ma anche botanico) Paolo Mantegazza, ma il nome completo della pianta è correttamente Heracleum Mantegazzianum Sommier Levier. Scorretta è quindi la denominazione di "Panace di Mantegazzi", riportata anche su it:wikipedia.
http://www.repubblica.it/solidarieta/c...