Terre de feu
Versione italiana di Riccardo Venturi
Piacenza, 6 giugno 2011
TERRA DI FUOCO
(continua)
(continua)
6/6/2011 - 21:11
O è Natale tutti i giorni
1992
Sulla musica di "More than Words", immarcescibile ballatona pop degli Extreme
Interpretata anche da Irene Grandi
La storia di questa canzone risale al 1992, Luca ed io stavamo facendo le prove del nostro mitico tour insieme, eravamo a Bologna. Giravamo in macchina di notte e alla radio si sentiva sempre quel pezzo degli Extreme che andava forte. Luca mi disse facciamo una cover al volo così abbiamo una canzone natalizia per i palasport che avremmo girato a dicembre. Il giorno dopo a casa sua dopo un caffè scrivemmo il testo a velocità supersonica e lo mandammo agli editori degli Extreme per l'approvazione che arrivò in un paio di giorni. Registrammo il pezzo nello studio di Mauro Malavasi, e mi sa che quella è stata la prima volta in vita mia che mi cimentavo con una canzone molto melodica e così essenziale, fatta solo con una chitarra e due voci. Credo che nella registrazione originale... (continua)
Sulla musica di "More than Words", immarcescibile ballatona pop degli Extreme
Interpretata anche da Irene Grandi
La storia di questa canzone risale al 1992, Luca ed io stavamo facendo le prove del nostro mitico tour insieme, eravamo a Bologna. Giravamo in macchina di notte e alla radio si sentiva sempre quel pezzo degli Extreme che andava forte. Luca mi disse facciamo una cover al volo così abbiamo una canzone natalizia per i palasport che avremmo girato a dicembre. Il giorno dopo a casa sua dopo un caffè scrivemmo il testo a velocità supersonica e lo mandammo agli editori degli Extreme per l'approvazione che arrivò in un paio di giorni. Registrammo il pezzo nello studio di Mauro Malavasi, e mi sa che quella è stata la prima volta in vita mia che mi cimentavo con una canzone molto melodica e così essenziale, fatta solo con una chitarra e due voci. Credo che nella registrazione originale... (continua)
E' quasi Natale
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2011 - 12:23
Rappresaglia
da "Curre curre guagliò" (1993)
La canzone è la cronaca di una vicenda vera.
il 1° febbraio 1992 una manifestazione nazionale di lotta per la casa, indetta dal Coordinamento unitario, si concluse con violenti scontri sotto la Galleria Umberto e l’arresto di cinque attivisti del centro sociale. L’episodio destò molto scalpore. I media titolarono di un ritorno dell’«incubo della guerriglia», di «autonomi infiltrati» nei cortei, di «ruolo di provocatori» degli attivisti di Officina 99, i quali, di contro, accusavano le istituzioni, i media e le forze dell’ordine di «aver montato una trappola ad hoc» (da L’alchimia ribelle napoletana∗ Materiali per una storia della città antagonista)
Luca Persico che alla fine del 1991 aveva fondato i 99 Posse è tra i militanti arrestati il 1 febbraio. Nel disco la giornata è raccontata anche nella sferzante 1-2-1992, pezzo costruito sul collage di sample... (continua)
La canzone è la cronaca di una vicenda vera.
il 1° febbraio 1992 una manifestazione nazionale di lotta per la casa, indetta dal Coordinamento unitario, si concluse con violenti scontri sotto la Galleria Umberto e l’arresto di cinque attivisti del centro sociale. L’episodio destò molto scalpore. I media titolarono di un ritorno dell’«incubo della guerriglia», di «autonomi infiltrati» nei cortei, di «ruolo di provocatori» degli attivisti di Officina 99, i quali, di contro, accusavano le istituzioni, i media e le forze dell’ordine di «aver montato una trappola ad hoc» (da L’alchimia ribelle napoletana∗ Materiali per una storia della città antagonista)
Luca Persico che alla fine del 1991 aveva fondato i 99 Posse è tra i militanti arrestati il 1 febbraio. Nel disco la giornata è raccontata anche nella sferzante 1-2-1992, pezzo costruito sul collage di sample... (continua)
Il sole splende forte a piazza Plebiscito
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2011 - 11:49
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Omaggio a Massimo
Da Guai a chi ci tocca 1995
Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Massimo Troisi sul mondo del lavoro
Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Massimo Troisi sul mondo del lavoro
...si questo pure è un'altro problema molto sentito quello della disoccupazione,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2011 - 10:18
Berluscone
"Anche il suo elettore mo' capisce che è un buffone..". Era proprio ora, diremmo noi!!!
Rosi, Marco, Silvia, Gianfranco e Agnese 6/6/2011 - 07:57
Hoka Hey
difendere davide dai tentativi di approvazione della lega... dai, davide si difende da solo. ve lo garantisce un leghista che lo ama. mandi dal friul
5/6/2011 - 22:41
Verklaring van onafhankelijkheid
[2009]
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9 [2011]
"My comment on Dutch government politics, and also about the hypocrisy of Geert Wilders in old school-improvised hip-hop style.."
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9 [2011]
"My comment on Dutch government politics, and also about the hypocrisy of Geert Wilders in old school-improvised hip-hop style.."
Paars, Balkenende 1 2 en 3,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2011 - 14:22
Nothing to Hide
[2011]
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9
See those eyes are watching us
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2011 - 09:15
None of Us Are Free
Ho avuto la fortuna di sentirlo un paio di mesi prima che morisse! Era fantastico!
Nina 4/6/2011 - 13:26
E quei briganti neri
anonimo
Chanson italienne (de la Résistance) – E quei briganti neri – Anonyme – 1944
Une chanson qui en vérité, n'aurait besoin d'aucune présentation, mais seulement d'être encore connue et chantée.
Il s'agit d'une adaptation à la période de la Résistance de l'Histoire de Sante Caserio (storia di Sante Caserio), l'anarchiste italien qui tua en 1984 le Président de la République Française Sadi Carnot. Il y eut sur Caserio une série de chansons populaires qui encore à présent forment un des thèmes les plus connus de la chanson anarchiste.
Une chanson qui en vérité, n'aurait besoin d'aucune présentation, mais seulement d'être encore connue et chantée.
Il s'agit d'une adaptation à la période de la Résistance de l'Histoire de Sante Caserio (storia di Sante Caserio), l'anarchiste italien qui tua en 1984 le Président de la République Française Sadi Carnot. Il y eut sur Caserio une série de chansons populaires qui encore à présent forment un des thèmes les plus connus de la chanson anarchiste.
ET CES BRIGANDS NOIRS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/6/2011 - 20:26
Souvenir du neuf novembre
Souvenir du neuf novembre
Canzone française – Souvenir du neuf novembre – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 37
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Parfois, dit un peu comme dans un brouillard, un peu comme noyée dans une fumée, la voix enrouée de Marco Valdo M.I.. Parfois, au moment d'écrire une de ces histoires, de transformer l'histoire en chanson, il me vient dans la tête d'autres musiques, d'autres mots qui s'insinuent obstinés entre les phrases. Je dis parfois, mais c'est assez souvent. Donc, parfois, tout mon horizon se remplit et je n'arrive à le dégager qu'avec des ruses de vieil Indien.
D'accord, dit Lucien l'âne l'œil perplexe et les oreilles dressées en points d'interrogation,... (continua)
Canzone française – Souvenir du neuf novembre – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 37
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Parfois, dit un peu comme dans un brouillard, un peu comme noyée dans une fumée, la voix enrouée de Marco Valdo M.I.. Parfois, au moment d'écrire une de ces histoires, de transformer l'histoire en chanson, il me vient dans la tête d'autres musiques, d'autres mots qui s'insinuent obstinés entre les phrases. Je dis parfois, mais c'est assez souvent. Donc, parfois, tout mon horizon se remplit et je n'arrive à le dégager qu'avec des ruses de vieil Indien.
D'accord, dit Lucien l'âne l'œil perplexe et les oreilles dressées en points d'interrogation,... (continua)
Neuf novembre, neuf novembre
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/6/2011 - 15:19
La stafëtta
mia nonna, staffetta di Torre Pellice, se n'è andata pochi giorni fa.
scopro forse troppo tardi questa pagina, ma se qualcuno ha contatti con vecchi partigiani di là, passate la notizia.
Silvia Pellegrin 01/08/1927 - 28/05/2011
scopro forse troppo tardi questa pagina, ma se qualcuno ha contatti con vecchi partigiani di là, passate la notizia.
Silvia Pellegrin 01/08/1927 - 28/05/2011
Maurizio Archilei 2/6/2011 - 19:48
L'étrangère
L'étrangère
Chanson française – L'étrangère – Léo Ferré
Poème de Louis Aragon.
Voilà un Léo, comme tu ne l'as jamais vu, Coco ! Je parle de celui qu'on voit sur la vidéo, qui est en fait un petit film, car à l'époque, on filmait encore. Et puis, le cadrage, le gars qui l'interroge, qui est-ce, au fait ? . Un homme en costard, déjà. Et puis, à cet âge... C'était, c'était quand donc ? Au début des années soixante du siècle dernier. Hier, à peine. Un Ferré d'entre deux âges. Ce n'est plus l'émacié du Scaphandrier, ni déjà le vieillard aux cheveux fous.
Mais la chanson elle, oui, la chanson, tu ne m'en parles pas...
Une chose à la fois, si tu veux bien. C'est ainsi nous ne sommes pas des images, nous sommes des locuteurs séquentiels. Un mot à la fois, sinon... Sinon, rien... Même si je pense tout en même temps, je dis je, mais je est aussi l'autre, les autres. N fonctionne tous pareils.... (continua)
Chanson française – L'étrangère – Léo Ferré
Poème de Louis Aragon.
Voilà un Léo, comme tu ne l'as jamais vu, Coco ! Je parle de celui qu'on voit sur la vidéo, qui est en fait un petit film, car à l'époque, on filmait encore. Et puis, le cadrage, le gars qui l'interroge, qui est-ce, au fait ? . Un homme en costard, déjà. Et puis, à cet âge... C'était, c'était quand donc ? Au début des années soixante du siècle dernier. Hier, à peine. Un Ferré d'entre deux âges. Ce n'est plus l'émacié du Scaphandrier, ni déjà le vieillard aux cheveux fous.
Mais la chanson elle, oui, la chanson, tu ne m'en parles pas...
Une chose à la fois, si tu veux bien. C'est ainsi nous ne sommes pas des images, nous sommes des locuteurs séquentiels. Un mot à la fois, sinon... Sinon, rien... Même si je pense tout en même temps, je dis je, mais je est aussi l'autre, les autres. N fonctionne tous pareils.... (continua)
Il existe près des écluses,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/6/2011 - 12:45
Il minatore di Frontale
Chanson italienne – Il minatore di Frontale – Davide Van De Sfroos – 2008
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, cette chanson, vue d'ici, est une chanson comment dire, proprement internationaliste, mondiale, sans frontières, comme la misère et les pauvres gens jetés dans les trous de la terre d'un bout à l'autre du monde entier. Et c'est vraiment une très remarquable et très belle chanson. Une chanson dans la langue poétique des mineurs, qui transcende l'aède à la voix de velours et s'impose bien malgré lui, quel que soit l'idiome au travers duquel elle vient au jour. En vérité, je te le dis, car c'est ainsi. Et ce mineur, venu de là, venu d'ici, venu d'ailleurs, sorti de la cuisse des Alpes ou du ventre des Andes, n'en est ni plus ni moins qu'un mineur contraint de s'expatrier et si ce n'était le cas, de toutes façons, toujours contraint de se fondre dans les noirceurs, d'avaler les poussières,... (continua)
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, cette chanson, vue d'ici, est une chanson comment dire, proprement internationaliste, mondiale, sans frontières, comme la misère et les pauvres gens jetés dans les trous de la terre d'un bout à l'autre du monde entier. Et c'est vraiment une très remarquable et très belle chanson. Une chanson dans la langue poétique des mineurs, qui transcende l'aède à la voix de velours et s'impose bien malgré lui, quel que soit l'idiome au travers duquel elle vient au jour. En vérité, je te le dis, car c'est ainsi. Et ce mineur, venu de là, venu d'ici, venu d'ailleurs, sorti de la cuisse des Alpes ou du ventre des Andes, n'en est ni plus ni moins qu'un mineur contraint de s'expatrier et si ce n'était le cas, de toutes façons, toujours contraint de se fondre dans les noirceurs, d'avaler les poussières,... (continua)
LE MINEUR DE FRONTALE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/6/2011 - 10:06
Aida
Ciao,trovo le sue canzoni molto ben strutturate..l'ho conosciuto per caso,salendo in auto di un collega(quindi costretto a sentire la sua radio).Non mi diceva nulla all'inizio,non sono abituato ad ascoltare i testi,ma le sue canzoni sono bellissime!!la cosa ironica appunto come si diceva qui sopra è che piu che della sua epoca sembra che parli del futuro,del nostro presente..
Sono nato 1 anno dopo la tua morte..oggi son 30 anni che sei morto..che si dice in questi casi?auguri?lascia perder,
volevo solo aggiungere chissa come sarebbe il mondo della musica italiana se tu quella sera fossi stato a casa.
bye gente notte a tutti..
Sono nato 1 anno dopo la tua morte..oggi son 30 anni che sei morto..che si dice in questi casi?auguri?lascia perder,
volevo solo aggiungere chissa come sarebbe il mondo della musica italiana se tu quella sera fossi stato a casa.
bye gente notte a tutti..
Matteo 2/6/2011 - 04:27
Angelita di Anzio
buona sera a tutti ovviamente anche io mi chiamo angelita sin da piccola i miei amici piu' grandi di me quando mi domandavano come mi chiamavo esultando il mio nome mi cantavano questa canzone.oramai la conosco quasi a memoria, i miei nn volendomi chiamare come tutte le altre bambine hanno scelto questo mi sarei dovuta chiamare rosangela. porto cn molto orgoglio questo nome portandomi dietro questa canzone sin da piccina.... grazie a questa stupenda bambina si ricordano di noi....nel mio paese sn sola nn c'e nessuno che si chiama cm me...
angelita 1/6/2011 - 23:51
Les Quat'cents Coups
Chanson française - Les Quat'cents Coups – Léo Ferré.
Il me semble, dit Lucien l'âne, que voilà une chanson de Léo qui n'avait pas encore sa place dans les Chansons contre la Guerre.
Mais l'y voilà... Et avec en prime, un petit film où Léo parle de la chanson, des ouvriers , des usines, de son désir de chanter dans les usines et du refus des patrons de laisser entre le poète et la poésie dans leurs domaines « Arbeit Macht Frei ». À propos dans le petit film, où l'on entend en fond la chanson Rotterdam, l'illustration serait plutôt un paysage des environs de Liège, je dirais même qu'il s'agit de Herstal...
Celle-ci, c'est une chanson qui met la poésie dans la rue... C'est une chanson qui tisse le linceul de ce vieux monde belliciste, oppressant, oppresseur et cacochyme
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
Il me semble, dit Lucien l'âne, que voilà une chanson de Léo qui n'avait pas encore sa place dans les Chansons contre la Guerre.
Mais l'y voilà... Et avec en prime, un petit film où Léo parle de la chanson, des ouvriers , des usines, de son désir de chanter dans les usines et du refus des patrons de laisser entre le poète et la poésie dans leurs domaines « Arbeit Macht Frei ». À propos dans le petit film, où l'on entend en fond la chanson Rotterdam, l'illustration serait plutôt un paysage des environs de Liège, je dirais même qu'il s'agit de Herstal...
Celle-ci, c'est une chanson qui met la poésie dans la rue... C'est une chanson qui tisse le linceul de ce vieux monde belliciste, oppressant, oppresseur et cacochyme
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
S'il faut tirer par tous les bouts
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 1/6/2011 - 23:01
Pacific Blues
Per Susana e Marco Valdo M.I. :
appurato dalla segnalazione di Marco Valdo M.I. che la canzone Petit soldat postata da Susana era in realtà una parte di Pacific blues -già presente- ho provveduto a cancellarla.
Grazie ad entrambi per le segnalazioni.
appurato dalla segnalazione di Marco Valdo M.I. che la canzone Petit soldat postata da Susana era in realtà una parte di Pacific blues -già presente- ho provveduto a cancellarla.
Grazie ad entrambi per le segnalazioni.
daniela -k.d.- 1/6/2011 - 22:44
Gli anarchici noi siamo di Milano
anonimo
NOUS LES ANARCHISTES, NOUS SOMMES DE MILAN
Version française – NOUS LES ANARCHISTES, NOUS SOMMES DE MILAN – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Gli anarchici noi siamo di Milano – Anonimo
Version française – NOUS LES ANARCHISTES, NOUS SOMMES DE MILAN – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Gli anarchici noi siamo di Milano – Anonimo
Nous les anarchistes, nous sommes de Milan
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/6/2011 - 21:59
Yellow Triangle
L'anima del pastore rev. Martin Niemöller interviene sul "Tempio del Pressapochismo"
La seguente lettera ci è stata cortesemente inviata dall'anima del rev. Martin Niemöller a proposito dell'oramai annosa questione della "paternità" della poesia da cui è stata tratta la canzone di Christy Moore. La abbiamo tradotta dal tedesco e la pubblichiamo con piacere. (CCG/AWS Staff)
Gentili Signore, stimati Signori del sito "Canzoni Contro la Guerra",
Può darsi che questa mia lettera, che proviene da una persona che non è più in vita da tempo, vi inquieti un po'; in effetti, ci ho pensato parecchio prima di spedirvela, e vi prego di credere che non ho alcuna intenzione di catapultarvi anzitempo in mondi ultraterreni. Se mi sono deciso a scriverla e a inviarvela, è esclusivamente per liberarmi da una questione che, francamente, sta cominciando ad essermi non poco molesta.
Sto, naturalmente, parlando... (continua)
rev. Martin Niemöller 1/6/2011 - 19:27
Che Guevara
Testo: Nicolás Guillén
Musica: Marta Contreras
La canzone fa parte dell'album "Marta Contreras canta Nicolás Guillén" pubblicato in Italia nel 1977.
Musica: Marta Contreras
La canzone fa parte dell'album "Marta Contreras canta Nicolás Guillén" pubblicato in Italia nel 1977.
Como si San Martín la mano pura
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 1/6/2011 - 11:24
Percorsi:
Che Guevara
Vento Tra I Capelli
Artista: Hobbit
Album: Per la Contea!
Anno: 2003
Etichetta: Rupe Tarpea Productions
Album: Per la Contea!
Anno: 2003
Etichetta: Rupe Tarpea Productions
Vento Tra I Capelli non parla questa sera
(continua)
(continua)
1/6/2011 - 10:18
L'Internationale
"non mi sembra ci sia, e come al solito ignoro quale sia la lingua"
(http://sh.wikipedia.org/wiki/Internacionala_(himna))
(http://sh.wikipedia.org/wiki/Internacionala_(himna))
La lingua è il serbocroato e la abbiamo già da tempo, come l'altra in ungherese che avevi messo in approvazione e tutte le versioni riprese dalle "wikipedie". Ti consiglierei, Don Quijote, di non sfogliare più le pagine di Wikipedia per le versioni dell'Internazionale: lo facciamo già da parecchio tempo e, a meno di qualche nuova pagina (tipo quella in udmurto), ci sono davvero già tutte quante. Un tuo contributo originale, invece, potrebbe essere il seguente: no so di dove sei originario, ma sarebbe bello se tu traducessi o facessi tradurre il testo dell'Internazionale nel dialetto della tua zona (avrai sicuramente visto che in questa pagina sono presenti traduzioni in brianzolo, in chietino e in altri dialetti). Questa sarebbe davvero una cosa molto gradita e importante. Saluti! (RV)
DonQuijote82 1/6/2011 - 09:58
Thank you, Mr. Churchill
Dall'omonimo disco del 2010
Thank You opens with the title tune, which Frampton says is about his birth and is “a thank you to Mr. Churchill for bringing my father back from the second world war.” But the song is not simply a greeting card; it takes a surprising turn, sliding into topical territory where Frampton argues how we should be “waging peace instead of war”. The sentiment is ages old but the music is hard, biting and blistering. When he is on a topical bent, Frampton’s playing is simply breathtaking. Tearing into world issues seems to have driven him to play harder and with more passion than he has in years.
http://blogcritics.org
Thank You opens with the title tune, which Frampton says is about his birth and is “a thank you to Mr. Churchill for bringing my father back from the second world war.” But the song is not simply a greeting card; it takes a surprising turn, sliding into topical territory where Frampton argues how we should be “waging peace instead of war”. The sentiment is ages old but the music is hard, biting and blistering. When he is on a topical bent, Frampton’s playing is simply breathtaking. Tearing into world issues seems to have driven him to play harder and with more passion than he has in years.
http://blogcritics.org
I want to thank you, Mr. Churchill
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/6/2011 - 08:39
The Vulture/Your Soul and Mine
[1970/2010]
Parole e musica da Gil Scott-Heron.
Al nuovo arrangiamento del 2010 ha collaborato Richard Russell.
Una canzone presente in “A New Black Poet - Small Talk at 125th and Lenox” del 1970, album d’esordio del grande poeta afroamericano, ripresa nell’ultimo e definitivo “I'm New Here”, il suo testamento spirituale registrato tra il 2007 ed il 2009 e pubblicato l’anno scorso.
Una canzone che nel 1970 suonava come una terribile denuncia della condizione dei neri nei ghetti delle città statunitensi e che nella sua riedizione in chiave trip-hop assume anche il significato di un intimo bilancio della vita di Gil Scott-Heron, morto solo qualche giorno fa, un uomo ed un artista che non ha mai smesso di combattere con la parola e con la musica contro tutti gli “avvoltoi”, quelli interiori e quelli che divorano il mondo portando la guerra, la fame, la repressione:
“Così, se vedi l’avvoltoio... (continua)
Parole e musica da Gil Scott-Heron.
Al nuovo arrangiamento del 2010 ha collaborato Richard Russell.
Una canzone presente in “A New Black Poet - Small Talk at 125th and Lenox” del 1970, album d’esordio del grande poeta afroamericano, ripresa nell’ultimo e definitivo “I'm New Here”, il suo testamento spirituale registrato tra il 2007 ed il 2009 e pubblicato l’anno scorso.
Una canzone che nel 1970 suonava come una terribile denuncia della condizione dei neri nei ghetti delle città statunitensi e che nella sua riedizione in chiave trip-hop assume anche il significato di un intimo bilancio della vita di Gil Scott-Heron, morto solo qualche giorno fa, un uomo ed un artista che non ha mai smesso di combattere con la parola e con la musica contro tutti gli “avvoltoi”, quelli interiori e quelli che divorano il mondo portando la guerra, la fame, la repressione:
“Così, se vedi l’avvoltoio... (continua)
Standing in the ruins of another black man's life
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 1/6/2011 - 08:12
Zingara 2008
Chanson italienne – Zingara 2008 – Riccardo Scocciante – 2008
Cette fois, notre incomparable Riccardo Scocciante nous a fait une introduction « sérieuse ».
L'année 1969 courait son train quand Iva Zanicchi et Bobby Solo présentèrent au Festival de Sanremo une chanson qui fit date par la suite, devenant proprement un semper virens ou sempervirent, une joubarbe, une intemporelle, un tube [Boris Vian, dit Lucien l'âne en tremblant de rire, dans un bouquin intitulé En Avant la Zizique et par ici les gros sous ]..., lui qui avait inventé cette expression "tube" pour désigner une increvable scie, disait : Savez-vous pourquoi un « tube »... parce qu'un tube, c'est creux. Cela dit, je trouve quand même que joubarbe irait mieux à présent, oui, une joubarbe, c'est beau ça, ça fait plus bio, c'est plus à la mode]. Je parle naturellement de Zingara, écrite – pour la petite histoire – par Albertelli... (continua)
Cette fois, notre incomparable Riccardo Scocciante nous a fait une introduction « sérieuse ».
L'année 1969 courait son train quand Iva Zanicchi et Bobby Solo présentèrent au Festival de Sanremo une chanson qui fit date par la suite, devenant proprement un semper virens ou sempervirent, une joubarbe, une intemporelle, un tube [Boris Vian, dit Lucien l'âne en tremblant de rire, dans un bouquin intitulé En Avant la Zizique et par ici les gros sous ]..., lui qui avait inventé cette expression "tube" pour désigner une increvable scie, disait : Savez-vous pourquoi un « tube »... parce qu'un tube, c'est creux. Cela dit, je trouve quand même que joubarbe irait mieux à présent, oui, une joubarbe, c'est beau ça, ça fait plus bio, c'est plus à la mode]. Je parle naturellement de Zingara, écrite – pour la petite histoire – par Albertelli... (continua)
GITANES 2008
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/5/2011 - 23:18
Non più andrai farfallone amoroso
Sto studiando questo brano per la scuola e sono sempre più convinta, guardando "Amadeus" e documentari su Mozart, che egli fu un genio incompreso all'epoca. Veniva considerato un pazzo, ma è bene sapere che -tutti i migliori sono pazzi-.
Giulia da Genova
Giulia da Genova
Giulia 31/5/2011 - 15:46
La fotografia
[1991]
Album “Guarda la fotografia”
Una canzone sui nostri "bambini soldato" nelle terre di mafia.
Bellissima ed agghiacciante, fu quell’anno presentata – non so come – al Festival di Sanremo. Prese il premio della critica, giusto perché non poteva in nessun modo essere ignorata.
"La fotografia" di Jannacci al Festival di Sanremo, di Melisanda Massei Autunnali.
Album “Guarda la fotografia”
Una canzone sui nostri "bambini soldato" nelle terre di mafia.
Bellissima ed agghiacciante, fu quell’anno presentata – non so come – al Festival di Sanremo. Prese il premio della critica, giusto perché non poteva in nessun modo essere ignorata.
"La fotografia" di Jannacci al Festival di Sanremo, di Melisanda Massei Autunnali.
Uhe, no, guarda la fotografia
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/5/2011 - 08:38
Percorsi:
Mafia e mafie, Violenza sull'infanzia
Tutto bene
[2010]
Album “Sempre lontano”
Una canzone dedicata alle frotte di culi di piombo occidentali che affondano in comodi divani di fronte a grandi schermi al plasma, spettatori inutili e tristi di un mondo che là fuori, lontano, urla ed esplode.
Album “Sempre lontano”
Una canzone dedicata alle frotte di culi di piombo occidentali che affondano in comodi divani di fronte a grandi schermi al plasma, spettatori inutili e tristi di un mondo che là fuori, lontano, urla ed esplode.
Cadono
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 31/5/2011 - 08:21
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