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Chiusi dentro
che piacere trovare la mia song sul sito...
l'ho caricata ora su megaupload. ve la potete scaricare a questo link visto che difficilmente la troverete da qualche altra parte
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kikko 23/6/2011 - 21:12
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Tira a campà
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Chanson italienne – Modène – d'après la version italienne – Tira a campà - Sine Frontera – Texte d' Antonio Resta
J'aime beaucoup ce titre … dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Ce diable par la queue, ce pauvre diable qu'on tire par la queue... Je n'aimerais pas être à sa place... Et puis, elle doit être bien longue sa pauvre queue tant on a tiré dessus.
J'imagine assez bien que pour le diable, la chose doit être pénible. Je n'aimerais pas non plus qu'on me martyrise ainsi et pour ce qui est de la longueur de la queue du diable en supposant que chaque personne qui tire dessus l'allonge ne fût-ce que d'un centimètre... elle doit atteindre des distances considérables... D'ici au soleil ou même au-delà de la galaxie... Mais revenons sur terre où cette expression veut tout simplement dire qu'on vit dans une misère assez profonde, mais que finalement on parvient quand même à tout juste... (continua)
J'aime beaucoup ce titre … dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Ce diable par la queue, ce pauvre diable qu'on tire par la queue... Je n'aimerais pas être à sa place... Et puis, elle doit être bien longue sa pauvre queue tant on a tiré dessus.
J'imagine assez bien que pour le diable, la chose doit être pénible. Je n'aimerais pas non plus qu'on me martyrise ainsi et pour ce qui est de la longueur de la queue du diable en supposant que chaque personne qui tire dessus l'allonge ne fût-ce que d'un centimètre... elle doit atteindre des distances considérables... D'ici au soleil ou même au-delà de la galaxie... Mais revenons sur terre où cette expression veut tout simplement dire qu'on vit dans une misère assez profonde, mais que finalement on parvient quand même à tout juste... (continua)
LE DIABLE PAR LA QUEUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/6/2011 - 16:13
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Il Golico
![Il Golico](img/upl/10799550.jpg)
[1981]
Dall’album “Voci della montagna Vol.2”
Le parole (scritte con l’apporto del paroliere Carlo Geminiani) sono ispirate alla testimonianza di Giulio Bedeschi, medico e alpino, sopravvissuto alle campagne di Grecia e di Russia ed in seguito autore del celebre “Centomila gavette di ghiaccio”, stracensurato nel dopoguerra e pubblicato per la prima volta solo nel 1963.
Musica di Bepi De Marzi.
[Nell’autunno del 1940] “Gli Alpini, soprattutto quelli della Divisione Julia, erano partiti per il fronte greco, per una guerra che i governanti di allora si illudevano fosse poco più di una passeggiata: “Spezzeremo le reni alla Grecia …”, era lo slogan dei capi fascisti.
La Julia, che già era stanziata in Albania, iniziò la sua tragedia il 26 ottobre 1940 con l’attacco ordinato dal Comando Supremo in una stagione autunnale che, per l’arrivo delle piogge e delle prime nevi, non era quella opportuna... (continua)
Dall’album “Voci della montagna Vol.2”
Le parole (scritte con l’apporto del paroliere Carlo Geminiani) sono ispirate alla testimonianza di Giulio Bedeschi, medico e alpino, sopravvissuto alle campagne di Grecia e di Russia ed in seguito autore del celebre “Centomila gavette di ghiaccio”, stracensurato nel dopoguerra e pubblicato per la prima volta solo nel 1963.
Musica di Bepi De Marzi.
[Nell’autunno del 1940] “Gli Alpini, soprattutto quelli della Divisione Julia, erano partiti per il fronte greco, per una guerra che i governanti di allora si illudevano fosse poco più di una passeggiata: “Spezzeremo le reni alla Grecia …”, era lo slogan dei capi fascisti.
La Julia, che già era stanziata in Albania, iniziò la sua tragedia il 26 ottobre 1940 con l’attacco ordinato dal Comando Supremo in una stagione autunnale che, per l’arrivo delle piogge e delle prime nevi, non era quella opportuna... (continua)
Se la Julia non fesse ritorno,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/6/2011 - 11:43
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Quando il Signore le nostre catene (Salmo 125)
![Quando il Signore le nostre catene (Salmo 125)](img/art/t4463142.jpg)
In “Salmi di padre David Maria Turoldo”, pubblicato nel 2006
Parole di David Maria Turoldo
Musiche di Ismaele Passoni e Bepi De Marzi
Esecuzione del coro I Crodaioli con l'accompagnamento all'organo di Francesco Finotti.
Reinterpretazione turoldiana di una preghiera tratta dal Libro dei Salmi e risalente al VI secolo a. C. quando, alla sconfitta dei babilonesi da parte dei persiani, i Giudei, che dai babilonesi erano stati a loro volta sconfitti anni addietro e deportati in Babilonia, poterono tornare in Palestina. In realtà, l’esilio babilonese toccò soltanto all’élite politico-religiosa del Regno di Giuda, mentre tutta la popolazione rurale rimase in Palestina e proseguì i propri culti anche in assenza dei “dirigenti”. Quando questi tornarono, il popolo fu ovviamente felice – come ben è descritto nel salmo – e propose loro di riedificare insieme il tempio, ma i sacerdoti ed i potenti... (continua)
Parole di David Maria Turoldo
Musiche di Ismaele Passoni e Bepi De Marzi
Esecuzione del coro I Crodaioli con l'accompagnamento all'organo di Francesco Finotti.
Reinterpretazione turoldiana di una preghiera tratta dal Libro dei Salmi e risalente al VI secolo a. C. quando, alla sconfitta dei babilonesi da parte dei persiani, i Giudei, che dai babilonesi erano stati a loro volta sconfitti anni addietro e deportati in Babilonia, poterono tornare in Palestina. In realtà, l’esilio babilonese toccò soltanto all’élite politico-religiosa del Regno di Giuda, mentre tutta la popolazione rurale rimase in Palestina e proseguì i propri culti anche in assenza dei “dirigenti”. Quando questi tornarono, il popolo fu ovviamente felice – come ben è descritto nel salmo – e propose loro di riedificare insieme il tempio, ma i sacerdoti ed i potenti... (continua)
Quando il Signore le nostre catene
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/6/2011 - 11:15
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Motorizzati a piè
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Credo che il testo originale sia il secondo, risalente al 1940 ed alla campagna di Grecia, subito seguita da quella di Russia. In entrambe gli alpini morirono come mosche. Su qualche sito militare si specifica che la canzone sarebbe nata all'interno della brigata alpina Julia
In Grecia gli italiani invasori (che nel 1928 avevano addirittura siglato un trattato di amicizia con i greci… Non vi ricorda qualche evento più recente?) furono inchiodati dalla controffensiva ellenica e se non fosse stato per l’intervento dei nazisti la disfatta sarebbe stata clamorosa. Tra morti, feriti, dispersi e congelati, gli italiani ebbero un numero enormemente superiore di perdite rispetto ai greci. In Russia andò assai peggio: di 230.000 soldati impegnati in quel corpo di spedizione (noto con le sigle di CSIR e ARMIR) circa la metà ci lasciarono la pelle o rimasero gravemente feriti e altri 60.000 furono... (continua)
In Grecia gli italiani invasori (che nel 1928 avevano addirittura siglato un trattato di amicizia con i greci… Non vi ricorda qualche evento più recente?) furono inchiodati dalla controffensiva ellenica e se non fosse stato per l’intervento dei nazisti la disfatta sarebbe stata clamorosa. Tra morti, feriti, dispersi e congelati, gli italiani ebbero un numero enormemente superiore di perdite rispetto ai greci. In Russia andò assai peggio: di 230.000 soldati impegnati in quel corpo di spedizione (noto con le sigle di CSIR e ARMIR) circa la metà ci lasciarono la pelle o rimasero gravemente feriti e altri 60.000 furono... (continua)
Bartleby 23/6/2011 - 09:28
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Stop the Violence
![Stop the Violence](img/art/t309959.jpg)
Stop killing innocent people
(continua)
(continua)
inviata da SamuraiMaster 22/6/2011 - 23:31
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OK papà
![OK papà](img/upl/aida_back.jpg)
[1977]
E' il brano che chiude l'album "Aida"
Nel giugno di 30 anni fa Rino Gaetano, gravemente ferito in un terribile incidente stradale, moriva dopo essere stato rifiutato (si dice) da ben cinque ospedali, comunque morto di "malasanità" così come tanti, come troppi ancora oggi, e - cosa un poco inquietante - così come lui stesso aveva, senza saperlo, "previsto" ben dieci anni prima in una canzone misconosciuta (bruttina parecchio, a dire il vero) intitolata "La ballata di Renzo", forse scritta in morte di un amico, un po' come la più celebre che fà "lunga e diritta correva la strada" di Guccini (che amo sempre cantare alla guida della mia vecchia Panda e senza toccarmi le balle, chè sennò rischio d'ammazzarmi davvero!):
Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse... (continua)
E' il brano che chiude l'album "Aida"
Nel giugno di 30 anni fa Rino Gaetano, gravemente ferito in un terribile incidente stradale, moriva dopo essere stato rifiutato (si dice) da ben cinque ospedali, comunque morto di "malasanità" così come tanti, come troppi ancora oggi, e - cosa un poco inquietante - così come lui stesso aveva, senza saperlo, "previsto" ben dieci anni prima in una canzone misconosciuta (bruttina parecchio, a dire il vero) intitolata "La ballata di Renzo", forse scritta in morte di un amico, un po' come la più celebre che fà "lunga e diritta correva la strada" di Guccini (che amo sempre cantare alla guida della mia vecchia Panda e senza toccarmi le balle, chè sennò rischio d'ammazzarmi davvero!):
Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse... (continua)
Il corredo ce l'hai già pronto,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 23:13
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Public Display of Dismemberment
![Public Display of Dismemberment](img/upl/R-8742728-1.jpg)
2009
World Painted Blood
World Painted Blood
Anarchy, disarray this is the world today
(continua)
(continua)
inviata da SamuraiMaster 22/6/2011 - 22:55
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Facce nere
![Facce nere](img/upl/uomo_nero.jpg)
Canzone scritta da Alfonso Di Sirio, membro del gruppo musicale Pane e Guerra.
Facce nere
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 15:43
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El pover Luisin
anonimo
![El pover Luisin](img/thumb/c712_130x140.jpeg?1503828422)
Dal sito del gruppo musicale Pane e Guerra:
"Un'antica e struggente canzone milanese, scritta in seguito alla guerra del 1859, che rovescia completamente la bolsa retorica indipendentista e risorgimentale che tuttora passa a livello educativo. El pover Luisin è un soldatino che probabilmente, essendo di Milano, ha servito nel 1859 l'esercito del Kaiser. Ma nella canzone dell'innamorata non c'è odio nè presa di parte, non vengono neppure citati Italia o Austria: c'è solo il rimpianto per un amore spezzato.
La provenienza colta della melodia si intuisce dalla chiara impronta mitteleuropea dell'incipit, un walzer che richiama alla mente il tema della "Vltava" ("La Moldava") di Bedrich Smetana."
"Un'antica e struggente canzone milanese, scritta in seguito alla guerra del 1859, che rovescia completamente la bolsa retorica indipendentista e risorgimentale che tuttora passa a livello educativo. El pover Luisin è un soldatino che probabilmente, essendo di Milano, ha servito nel 1859 l'esercito del Kaiser. Ma nella canzone dell'innamorata non c'è odio nè presa di parte, non vengono neppure citati Italia o Austria: c'è solo il rimpianto per un amore spezzato.
La provenienza colta della melodia si intuisce dalla chiara impronta mitteleuropea dell'incipit, un walzer che richiama alla mente il tema della "Vltava" ("La Moldava") di Bedrich Smetana."
Bartleby 22/6/2011 - 15:31
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Fagioli 'olle 'otenne
![Fagioli 'olle 'otenne](img/upl/Francesco_De_Gregori_Caterina_Bueno_Antonio_De_Rose.jpg)
Francesco De Gregori
CATERINA
Dall’album “Titanic” del 1982.
E arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell'angelo eri tu
con due spalle da uccellino in un vestito troppo piccolo
e con gli occhi ancora blu
e la chitarra veramente la suonavi molto male
però quando cantavi mi sembrava Carnevale
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina lo sai non è comoda per nessuno
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo
devi rischiare la notte il vino e la malinconia
la solitudine e le valigie di un amore che vola via
e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo (*)
non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo
chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non... (continua)
CATERINA
Dall’album “Titanic” del 1982.
E arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell'angelo eri tu
con due spalle da uccellino in un vestito troppo piccolo
e con gli occhi ancora blu
e la chitarra veramente la suonavi molto male
però quando cantavi mi sembrava Carnevale
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina lo sai non è comoda per nessuno
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo
devi rischiare la notte il vino e la malinconia
la solitudine e le valigie di un amore che vola via
e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo (*)
non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo
chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non... (continua)
Bartleby 22/6/2011 - 15:22
Siamo gli Alpini
anonimo
![Siamo gli Alpini](img/upl/full-metal-jacket_fucile.jpg)
Trovata sul sito dell’Associazione nazionale Alpini di Sorbolo (Parma)
“Scaglionare” nel gergo da caserma significa costringere una “burba”, una recluta, a fare un servizio al posto di un altro, generalmente un “nonno” prossimo al congedo…
“Scaglionare” nel gergo da caserma significa costringere una “burba”, una recluta, a fare un servizio al posto di un altro, generalmente un “nonno” prossimo al congedo…
Guarda in cielo, c’è un aquilone
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 14:14
La ballata della borga
anonimo
![La ballata della borga](img/upl/naja4.jpg)
Trovata sul sito dell’Associazione nazionale Alpini di Sorbolo (Parma)
Canzone di naja, sull’aria di “Io vagabondo” dei Nomadi, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Nel gergo militare “burba” è la povera recluta, mentre “borga” è colui che sta per congedarsi e tornare borghese…
Canzone di naja, sull’aria di “Io vagabondo” dei Nomadi, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Nel gergo militare “burba” è la povera recluta, mentre “borga” è colui che sta per congedarsi e tornare borghese…
Io tra poco me ne andrò
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 14:03
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Macchinista
anonimo
![Macchinista](img/upl/naja3.jpg)
Testo trovato sul sito dell’Associazione nazionale Alpini di Sorbolo (Parma). Canzone di naja sulla melodia del canto delle mondine “Saluteremo il signor padrone”.
Nel gergo di caserma “burba” è la povera recluta.
Nel gergo di caserma “burba” è la povera recluta.
Macchinista, macchinista del diretto,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 13:53
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Allarmi!
anonimo
![Allarmi!](img/upl/naja_4.jpg)
Trovata sul sito dell’Associazione nazionale Alpini di Sorbolo (Parma)
Canzone di naja, sull’aria dell’ “All'armi, siam fascisti” di triste memoria, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Qui però l’ordine di armarsi si trasforma nel suo opposto: via fucile e gavetta, si torna a casa!
Nel gergo di caserma “burba” è la povera recluta.
Canzone di naja, sull’aria dell’ “All'armi, siam fascisti” di triste memoria, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Qui però l’ordine di armarsi si trasforma nel suo opposto: via fucile e gavetta, si torna a casa!
Nel gergo di caserma “burba” è la povera recluta.
Allarmi!
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 13:23
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C'è una bella società
![C'è una bella società](img/upl/una_bella_societa.jpg)
[1936]
Testo trovato sulle pagine dell’Istituto Centrale dei beni Sonori ed Audiovisivi, nato nel 2007 da una costola di quella Discoteca di Stato che fu proprio il De Angelis a promuovere negli anni 20.
Sempre – direi – per il percorso “Destra e reazionarismo contro e nella guerra”, un’altra allegra canzoncina del grande Rodolfo De Angelis dedicata, come E se non fosse vero? e la mitica “Sanzionami questo!”, all’embargo (fasullo) che la Società delle Nazioni (l’ONU di allora) decise contro l’Italia dopo l’aggressione all’Etiopia. In realtà fu poi solo la Gran Bretagna ad applicarlo, e pure blandamente.
Rodolfo De Angelis, futurista sarcastico e di libera opinione, denuncia senza mezzi termini l’ipocrisia di quel consesso e dei suoi partecipanti e quanto all’avventura coloniale italiana non si perde ad incensarla ma semplicemente mostra un Hailé Selassié molto preoccupato ed interdetto... (continua)
Testo trovato sulle pagine dell’Istituto Centrale dei beni Sonori ed Audiovisivi, nato nel 2007 da una costola di quella Discoteca di Stato che fu proprio il De Angelis a promuovere negli anni 20.
Sempre – direi – per il percorso “Destra e reazionarismo contro e nella guerra”, un’altra allegra canzoncina del grande Rodolfo De Angelis dedicata, come E se non fosse vero? e la mitica “Sanzionami questo!”, all’embargo (fasullo) che la Società delle Nazioni (l’ONU di allora) decise contro l’Italia dopo l’aggressione all’Etiopia. In realtà fu poi solo la Gran Bretagna ad applicarlo, e pure blandamente.
Rodolfo De Angelis, futurista sarcastico e di libera opinione, denuncia senza mezzi termini l’ipocrisia di quel consesso e dei suoi partecipanti e quanto all’avventura coloniale italiana non si perde ad incensarla ma semplicemente mostra un Hailé Selassié molto preoccupato ed interdetto... (continua)
A Ginevra c'è una bella società!
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 11:37
La liberté c'est toute l'existence
![La liberté c'est toute l'existence](img/upl/a_nous_la_liberte_movie_poster_1.jpg)
[1931]
Dalla colonna sonora del film di René Clair “À nous la liberté”
Non ne sono sicuro, ma il testo dovrebbe essere dello stesso René Clair.
La musica è di Georges Auric (1899-1983), compositore francese.
Un film cui Charlie Chaplin fu certamente debitore per la realizzazione del suo “Modern Times” del 1936, così come René Clair fu in qualche modo debitore al Fritz Lang di “Metropolis” (1927)
“Due amici detenuti, Émile (Henri Marchand) e Louis (Raymond Cordy), cercano di evadere. Louis ci riesce grazie a Émile, che crea un diversivo e svia l'attenzione degli inseguitori. Fuori, Louis trova un lavoro e diventa commercianti di dischi per i fonografi. Mette su una piccola azienda. Il commercio prospera: con il tempo, la sua impresa diventa sempre più grande e importante. Émile, uscito di galera, senza un lavoro, disoccupato, vagabonda per strada, prende il sole... Un giorno, vede la... (continua)
Dalla colonna sonora del film di René Clair “À nous la liberté”
Non ne sono sicuro, ma il testo dovrebbe essere dello stesso René Clair.
La musica è di Georges Auric (1899-1983), compositore francese.
Un film cui Charlie Chaplin fu certamente debitore per la realizzazione del suo “Modern Times” del 1936, così come René Clair fu in qualche modo debitore al Fritz Lang di “Metropolis” (1927)
“Due amici detenuti, Émile (Henri Marchand) e Louis (Raymond Cordy), cercano di evadere. Louis ci riesce grazie a Émile, che crea un diversivo e svia l'attenzione degli inseguitori. Fuori, Louis trova un lavoro e diventa commercianti di dischi per i fonografi. Mette su una piccola azienda. Il commercio prospera: con il tempo, la sua impresa diventa sempre più grande e importante. Émile, uscito di galera, senza un lavoro, disoccupato, vagabonda per strada, prende il sole... Un giorno, vede la... (continua)
La liberté, c’est toute l’existence,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 09:43
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Dialogo telefonico fra Bush e Berlusconi (Lu nanettu ridi ridi)
![Dialogo telefonico fra Bush e Berlusconi (Lu nanettu ridi ridi)](img/thumb/c38776_130x140.jpeg?1329519641)
IL NANETTO CHE SORRIDE
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 22/6/2011 - 09:28
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Песенка о солдатских сапогах
![Песенка о солдатских сапогах](img/thumb/c774_130x140.jpeg?1328486120)
BALLAD OF SODIERS BOOTS
(continua)
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inviata da Bartleby 22/6/2011 - 08:46
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Ἐδῶ τελειώνουν τα ἔργα τῆς θάλασσας
![Ἐδῶ τελειώνουν τα ἔργα τῆς θάλασσας](img/upl/gptesta.jpg)
QUI FINISCONO LE OPERE DEL MARE
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 21/6/2011 - 15:25
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L'Internationale
![L'Internationale](img/thumb/c2003_130x140.jpeg?1338673231)
RIPUARIO / RIPUARIAN
The Ripuarian language (Ripoaresch) is a very unique minor language in the German language area spoken by the people of the Lower and parts of the Middle Rhine area. It is a part of the West Franconian dialect group. However, it is often not classified as an immediate dialect of the German language, because it descended from Middle High German and partially Middle Low German and has developed separately from the German language ever since. Most German speakers will not even understand Ripuarian, whether in written or spoken form, and in many regards the language/dialect is as different to German as German is to Dutch.
Lyrics translated by F. Bayer
La lingua Ripuaria (Ripoaresch) è un idioma minoritario assolutamente unico parlato nell'area linguistica tedesca, nella Renania inferiore ed in parti di quella mediana. Fa parte del gruppo dei dialetti Frànconi occidentali.... (continua)
The Ripuarian language (Ripoaresch) is a very unique minor language in the German language area spoken by the people of the Lower and parts of the Middle Rhine area. It is a part of the West Franconian dialect group. However, it is often not classified as an immediate dialect of the German language, because it descended from Middle High German and partially Middle Low German and has developed separately from the German language ever since. Most German speakers will not even understand Ripuarian, whether in written or spoken form, and in many regards the language/dialect is as different to German as German is to Dutch.
Lyrics translated by F. Bayer
La lingua Ripuaria (Ripoaresch) è un idioma minoritario assolutamente unico parlato nell'area linguistica tedesca, nella Renania inferiore ed in parti di quella mediana. Fa parte del gruppo dei dialetti Frànconi occidentali.... (continua)
D' INTERNATIONAAL
(continua)
(continua)
inviata da Frederic Bayer 21/6/2011 - 11:59
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Canto nomade per un prigioniero politico
![Canto nomade per un prigioniero politico](img/thumb/c135_130x140.jpeg?1328527142)
Questa canzone, personalmente, mi fa pensare al più celebre prigioniero politico italiano del secolo scorso: Antonio Gramsci. C'è da chiedersi se oltre le vicende Cilene anche la vita del grandissimo intellettuale abbia influenzato questa canzone del Banco.
Cristian A. 21/6/2011 - 10:59
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Tramonta o sole
Versione interpretata da Ginevra Di Marco nell'album "Donna Ginevra"
![Tramonta o sole](img/thumb/c38773_130x140.jpeg?1328952617)
IN MAREMMA
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/6/2011 - 09:19
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Il Pescatore
![Il Pescatore](img/thumb/c1349_130x140.jpeg?1328283190)
Per l'esame di spagnolo in università ho avuto la possibilità di portare una canzone in lingua, e ho deciso di portare "Il pescatore" di De André, questa versione è cantata da me sulla traduzione riportata in questo sito con un'unica modifica.
Emanuele 20/6/2011 - 23:23
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Lamento del carbonaro
![Lamento del carbonaro](img/thumb/c38771_130x140.jpeg?1328221462)
Testimonianza di Primo Begliomini, carbonaro e poeta di Vivaio, Pistoia, dal citato articolo di Jean-Pierre Cavaillé.
“... Diceano, ti dò, faccio per dire dieci lire al quintale, dieciundici, mi riordo, al quintale di arbone. Quanteppiù tu ne mandavi allora tu avevi due libretti. Uno ci si segnava i quintali del carbone che si mandava e andava all’imposte, e una della spesa. Un altro libretto della spesa perché la spesa per mangiare pen¬saval padrone a farla venire in macchia. E s’era lontani di tre uattr’ore andà a un paese, ome facevi andàffa la spesa. Faceva la dispensa! Nel mezzo alla macchia e li’ tu andavi, in modo che avea tutta nelle mani. Quando s’arrivaaffine di stagione se tu avei guadagnato lisembraa che tu avessi guadagnato, troppo la spesa te la rincaro e ve la metto più alta in modo che avean tutto nelle mani loro. E ci deano quello che... quel¬lo elli parea ecco. E’ stato... (continua)
“... Diceano, ti dò, faccio per dire dieci lire al quintale, dieciundici, mi riordo, al quintale di arbone. Quanteppiù tu ne mandavi allora tu avevi due libretti. Uno ci si segnava i quintali del carbone che si mandava e andava all’imposte, e una della spesa. Un altro libretto della spesa perché la spesa per mangiare pen¬saval padrone a farla venire in macchia. E s’era lontani di tre uattr’ore andà a un paese, ome facevi andàffa la spesa. Faceva la dispensa! Nel mezzo alla macchia e li’ tu andavi, in modo che avea tutta nelle mani. Quando s’arrivaaffine di stagione se tu avei guadagnato lisembraa che tu avessi guadagnato, troppo la spesa te la rincaro e ve la metto più alta in modo che avean tutto nelle mani loro. E ci deano quello che... quel¬lo elli parea ecco. E’ stato... (continua)
Bartleby 20/6/2011 - 13:57
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We Don't Want Your War
![We Don't Want Your War](img/thumb/c2550_130x140.jpeg?1339016676)
On ne veut pas de votre guerre
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2011 - 13:23
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Telegramma al presidente
![Telegramma al presidente](img/thumb/c38754_130x140.jpeg?1330366692)
Version française – TÉLÉGRAMME AU PRÉSIDENT – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Telegramma al presidente – Franco Trincale – 1971
Le Président (de la République) en question n'était pas encore Giorgio Napolitano, mais une autre vache sacrée de la social-démocratie italienne, Giuseppe Saragat.
Bien que datée de 1971, il y a quarante ans, cette chanson reste d'une brûlante actualité... En somme, il n'y a pas un mot à y ôter... Nous en sommes toujours au temps des assassins...
Chanson italienne – Telegramma al presidente – Franco Trincale – 1971
Le Président (de la République) en question n'était pas encore Giorgio Napolitano, mais une autre vache sacrée de la social-démocratie italienne, Giuseppe Saragat.
Bien que datée de 1971, il y a quarante ans, cette chanson reste d'une brûlante actualité... En somme, il n'y a pas un mot à y ôter... Nous en sommes toujours au temps des assassins...
TÉLÉGRAMME AU PRÉSIDENT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/6/2011 - 15:51
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L'attendente
![L'attendente](img/art/t1660759.jpg)
Chanson italienne – L'attendente – Franco Trincale – 1971
Une histoire d'ordonnance... Entre deux guerres... Chveik est monté en grade... Le Lieutenant est devenu capitaine....
Une histoire d'ordonnance... Entre deux guerres... Chveik est monté en grade... Le Lieutenant est devenu capitaine....
L'ORDONNANCE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/6/2011 - 14:08
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Talkin' sul sesso
![Talkin' sul sesso](img/upl/bacio_vancouver.jpg)
Le immagini hanno fatto presto il giro del mondo tra siti web e social network. A pochi passi dalle forze dell'ordine, e nel pieno degli scontri che hanno colpito il centro di Vancouver, una coppia sembra scambiarsi un bacio appassionato. Ma è giallo sulla fotografia. Secondo alcuni testimoni sarebbe stata scattata appena dopo una carica della polizia e immortalerebbe soltanto un tentativo di soccorso da parte del ragazzo.
Repubblica
A me però piace pensare che in mezzo al caos e alla violenza stiano applicando il motto "fate l'amore non fate la guerra"
Repubblica
A me però piace pensare che in mezzo al caos e alla violenza stiano applicando il motto "fate l'amore non fate la guerra"
DonQuijote82 18/6/2011 - 09:45
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Dove non basta il mare
![Dove non basta il mare](img/thumb/c38082_130x140.jpeg?1328486189)
il testo greco é in greco moderno ( parlato in grecia) non greco della calabria.
Il testo e trascritto secondo la vecchia grafia. Attualmente non si usano piu gli spiriti e gli accenti circonflessi
makis
Il testo e trascritto secondo la vecchia grafia. Attualmente non si usano piu gli spiriti e gli accenti circonflessi
makis
makis 17/6/2011 - 19:45
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Ballata dell'operaio
![Ballata dell'operaio](img/art/t1660759.jpg)
Version française - BALLADE DE L'OUVRIER – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne - Ballata dell'operaio – Franco Trincale – 1968
Des rythmes gris du quotidien...
Une chanson jubilatoire....
Chanson italienne - Ballata dell'operaio – Franco Trincale – 1968
Des rythmes gris du quotidien...
Une chanson jubilatoire....
BALLADE DE L'OUVRIER
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/6/2011 - 10:15
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Gesù caro fratello
![Gesù caro fratello](img/thumb/c7117_130x140.jpeg?1361484525)
Ho scoperto che Oremus in realttà è un parroco, quello del mio paesino!
gc 16/6/2011 - 23:19
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I morti delle guerre balcaniche furono caterve: ma noi - o meglio, i nostri liceali - di quelle guerre anticipatrici nell'orrore dell'imminente primo conflitto mondiale non sappiamo altro che le festose sparate futuristiche di F. T. Marinetti sull'assedio di Adrianopoli (oggi Edirne). Ma più che futuriste, surreali mi sembrano le sparate di Berlusconi, ieri, e di de Magistris, oggi, a proposito della spazzatura di Napoli.... (continua)