Lavoro tra le pecore e li cani
anonimo
Se avessi conosciuto lo padrone,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/5/2011 - 17:09
Almirante Negro (O mestre-sala dos mares)
[1973]
Nell’album “Elis 4” del 1974 e poi in quello di João Bosco dell’anno successivo, intitolato “Caça à raposa”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Testo trovato su Artilharia Cultural
“Almirante Negro” era il soprannome dato ad un soldato della marina militare brasiliana, tal João Cândido Felisberto (1880-1969), figlio di schiavi, che nel novembre del 1910 capeggiò la cosiddetta “Revolta da Chibata”, un vasto ammutinamento (circa 2.500 i marinai coinvolti) contro la dura disciplina militare e le punizioni corporali sadiche che venivano inflitte dai superiori (bianchi) alle ciurme (composte nella quasi totalità da neri o mulatti) per ogni minima mancanza. I rivoltosi uccisero parecchi marinai e diversi ufficiali, tra i quali João Batista das Neves, comandante dell’incrociatore “Minas Gerais”, si impadronirono di diverse navi da guerra e minacciarono... (continua)
Nell’album “Elis 4” del 1974 e poi in quello di João Bosco dell’anno successivo, intitolato “Caça à raposa”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Testo trovato su Artilharia Cultural
“Almirante Negro” era il soprannome dato ad un soldato della marina militare brasiliana, tal João Cândido Felisberto (1880-1969), figlio di schiavi, che nel novembre del 1910 capeggiò la cosiddetta “Revolta da Chibata”, un vasto ammutinamento (circa 2.500 i marinai coinvolti) contro la dura disciplina militare e le punizioni corporali sadiche che venivano inflitte dai superiori (bianchi) alle ciurme (composte nella quasi totalità da neri o mulatti) per ogni minima mancanza. I rivoltosi uccisero parecchi marinai e diversi ufficiali, tra i quali João Batista das Neves, comandante dell’incrociatore “Minas Gerais”, si impadronirono di diverse navi da guerra e minacciarono... (continua)
Há muito tempo nas águas da Guanabara
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 20/5/2011 - 14:13
Prendere e partire
Dedicata ad Enzo Baldoni, inedita dallo spettacolo Passione Reporter con Daniele Biacchessi
Altre canzoni su Enzo Baldoni:
Inferno a Baghdad (Enzo Baldoni) di Andrea Papetti
Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni) di Alessio Lega
Occhiali rotti di Samuele Bersani
(DonQuijote82)
Inferno a Baghdad (Enzo Baldoni) di Andrea Papetti
Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni) di Alessio Lega
Occhiali rotti di Samuele Bersani
(DonQuijote82)
MI hai raccontato tutto il tuono e il sole nero
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/5/2011 - 13:48
O Bêbado e a Equilibrista
[1979]
Album “Essa Mulher”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Una canzone di non facile comprensione. Mi hanno grandemente aiutato la traduzione italiana e le accuratissime note trovate sul blog Nel segno di Zarri e la pagina dedicatale sul blog in lingua portoghese Artilharia Cultural
Brasile, gli ultimi anni di una dittatura militare, quella iniziata nel 1964 con un golpe appoggiato dagli USA e la destituzione di João Goulart, il presidente legittimo che aveva imbastito la riforma agraria e progettato la nazionalizzazione delle compagnie petrolifere.
Elis, chiamata dai suoi fan "Furacão" (uragano) e "Pimentinha" (peperoncino), era già da anni ormai l’indiscussa Regina della bossa nova, l’interprete più apprezzata dai maggiori autori brasiliani, come Vinícius de Moraes, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Milton Nascimento, Edu Lobo.
Elis Regina... (continua)
Album “Essa Mulher”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Una canzone di non facile comprensione. Mi hanno grandemente aiutato la traduzione italiana e le accuratissime note trovate sul blog Nel segno di Zarri e la pagina dedicatale sul blog in lingua portoghese Artilharia Cultural
Brasile, gli ultimi anni di una dittatura militare, quella iniziata nel 1964 con un golpe appoggiato dagli USA e la destituzione di João Goulart, il presidente legittimo che aveva imbastito la riforma agraria e progettato la nazionalizzazione delle compagnie petrolifere.
Elis, chiamata dai suoi fan "Furacão" (uragano) e "Pimentinha" (peperoncino), era già da anni ormai l’indiscussa Regina della bossa nova, l’interprete più apprezzata dai maggiori autori brasiliani, come Vinícius de Moraes, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Milton Nascimento, Edu Lobo.
Elis Regina... (continua)
Caía a tarde feito um viaduto (1)
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 20/5/2011 - 12:00
Far Away Boys
da Swagger 2000
Well I worked on the railroad
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/5/2011 - 08:30
Love Train
1972
People all over the world
(continua)
(continua)
inviata da Anonymous 20/5/2011 - 03:07
Percorsi:
Treni
Lèyîz m' plorer
Lèyîz m' plorer
Chanson wallonne (en liégeois) – Lèyîz m' plorer – Nicolas Defrêcheux – 1854
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, tu devrais dédier cette chanson à l'intention toute particulière de Riccardo Venturi qui réclamait une chanson en wallon – en wallon – pas en « walloon » et je te rappelle que le wallon est une langue à part entière ; donc, une chanson en wallon et c'en est une des plus célèbres et des plus populaires. Peut-être même enverrais-je un de ces jours une traduction en français de ma main, si je ne trouve pas celle de Defrêcheux lui-même. Cette chanson est une complainte, c'est la complainte d'un jeune homme, dont la fiancée, comme on disait à l'époque en nos pays et plus tendrement, de la part du fiancé, il pouvait dire « Mi p'tit vî cou », littéralement « mon petit vieux cul »... La poésie se place où elle peut.
Cela dit, Marco Valdo M.I. mon ami, elle en a fait pleurer... (continua)
Chanson wallonne (en liégeois) – Lèyîz m' plorer – Nicolas Defrêcheux – 1854
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, tu devrais dédier cette chanson à l'intention toute particulière de Riccardo Venturi qui réclamait une chanson en wallon – en wallon – pas en « walloon » et je te rappelle que le wallon est une langue à part entière ; donc, une chanson en wallon et c'en est une des plus célèbres et des plus populaires. Peut-être même enverrais-je un de ces jours une traduction en français de ma main, si je ne trouve pas celle de Defrêcheux lui-même. Cette chanson est une complainte, c'est la complainte d'un jeune homme, dont la fiancée, comme on disait à l'époque en nos pays et plus tendrement, de la part du fiancé, il pouvait dire « Mi p'tit vî cou », littéralement « mon petit vieux cul »... La poésie se place où elle peut.
Cela dit, Marco Valdo M.I. mon ami, elle en a fait pleurer... (continua)
Mes camèrådes m' ont vnou dîre: " C' est nosse fiesse,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/5/2011 - 18:06
Do Or Die
[1998]
Album: Do or Die
Album: Do or Die
The once steel tough fabric of a Union man
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/5/2011 - 17:28
Ídolo de los quemados
[2009]
Album “Bandidos rurales”
Scritta da León Gieco e Luis Gurevich.
Interpretata da León Gieco insieme al musicista folklorico e violinista Sixto Palavecino, scomparso proprio nel 2009 (vedi anche nelle note).
Testo trovato su Cancioneros.com
“Guardati dai vivi, che dai morti non avrai mai nulla da temere…”
Album “Bandidos rurales”
Scritta da León Gieco e Luis Gurevich.
Interpretata da León Gieco insieme al musicista folklorico e violinista Sixto Palavecino, scomparso proprio nel 2009 (vedi anche nelle note).
Testo trovato su Cancioneros.com
“Guardati dai vivi, che dai morti non avrai mai nulla da temere…”
Soy mezcla de baguala, Internet y tango viejo (1)
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 19/5/2011 - 14:49
Ríos de gente
Son ríos de gente que cortan los ríos,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 19/5/2011 - 11:41
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