Mamma, non sono più fascista
1996
Storie da li Peggio Quartieri
Storie da li Peggio Quartieri
- Mamma me dai 'na stampella?
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 21/4/2011 - 18:04
Dove non tramonta il sole
[2010]
Testo e Musica di Francesco Marfìa
Album: Un Tempo Tutto Nostro
Testo e Musica di Francesco Marfìa
Album: Un Tempo Tutto Nostro
Là...dove non tramonta il sole
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 21/4/2011 - 16:08
Fuochi di parole
dall'album "La musica nelle strade" (2005)
Testo e musica di Marco Rovelli, che nel frattempo ha lasciato i Les Anarchistes
Testo e musica di Marco Rovelli, che nel frattempo ha lasciato i Les Anarchistes
Sulle pire accese bruciano le streghe
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/4/2011 - 15:44
Percorsi:
Eresie ed eretici, Streghe
Detrás del queso
[1970]
“Triunfo” – ballabile del folklore argentino, nato all’indomani dell’indipendenza - scritto da Oscar “Cacho” Valles, nome d’arte di Oscar Arturo Mazzanti, membro de Los Cantores de Quilla Huasi fino al 1983, compositore ed autore di centinaia di canzoni entrate a far parte della tradizione folklorica argentina.
Testo trovato su El folklore argentino. Homenaje a Oscar 'Cacho' Valles.
Patriottica ma anti-conservatrice e anti-imperialista, questa “Detrás del queso” è una canzone del 1970 (l’anno del sequestro e dell’assassinio del presidente argentino generale Aramburu ad opera dei Montoneros, peronisti di sinistra) che si riferisce agli anni 80 del 19° secolo (quelli dei governi conservatori sostenuti dagli inglesi e dello sterminio dei nativi durante la cosiddetta “conquista del deserto”) ma che potrebbe tranquillamente parlare dell’Argentina del “corralito” e dei “cacerolazos” di fine/inizio millennio… “E’ così ricca la mia terra che – sarà per questo – tutti quanti corrono dietro al formaggio!”
“Triunfo” – ballabile del folklore argentino, nato all’indomani dell’indipendenza - scritto da Oscar “Cacho” Valles, nome d’arte di Oscar Arturo Mazzanti, membro de Los Cantores de Quilla Huasi fino al 1983, compositore ed autore di centinaia di canzoni entrate a far parte della tradizione folklorica argentina.
Testo trovato su El folklore argentino. Homenaje a Oscar 'Cacho' Valles.
Patriottica ma anti-conservatrice e anti-imperialista, questa “Detrás del queso” è una canzone del 1970 (l’anno del sequestro e dell’assassinio del presidente argentino generale Aramburu ad opera dei Montoneros, peronisti di sinistra) che si riferisce agli anni 80 del 19° secolo (quelli dei governi conservatori sostenuti dagli inglesi e dello sterminio dei nativi durante la cosiddetta “conquista del deserto”) ma che potrebbe tranquillamente parlare dell’Argentina del “corralito” e dei “cacerolazos” di fine/inizio millennio… “E’ così ricca la mia terra che – sarà per questo – tutti quanti corrono dietro al formaggio!”
Este triunfo es del tiempo
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/4/2011 - 13:27
Warriors of the Wasteland
[1986]
Una canzone scritta da Holly Johnson ispirandosi al poema di Thomas Stearns Eliot “The Waste Land” (“La terra desolata”, 1922) e ai film “The Warriors” (“I guerrieri della notte”, 1979, regia di Walter Hill) e “Mad Max” (“Interceptor”, 1979, regia di George Miller, primo film della trilogia interpretata da Mel Gibson).
“…Dalle miniere di diamanti alle fabbriche…
Guerrieri della terra desolata…
Non siamo che topi in trappola…
Suicidi a volontà…
I potenti vivono nel lusso, ben protetti…
Auto blindate per megastar…
I potenti creano le masse e poi le fottono…
Stupidi pezzenti, pagate le tasse,
lavorate per far girare il mondo,
il vostro lavoro è il nostro oro,
fate come che vi è stato detto
e avrete qualcosina durante la campagna elettorale…”
La “terra desolata” di Eliot non era solo quella attraversata dai solitari guerrieri medievali alla ricerca del Graal ma anche... (continua)
Una canzone scritta da Holly Johnson ispirandosi al poema di Thomas Stearns Eliot “The Waste Land” (“La terra desolata”, 1922) e ai film “The Warriors” (“I guerrieri della notte”, 1979, regia di Walter Hill) e “Mad Max” (“Interceptor”, 1979, regia di George Miller, primo film della trilogia interpretata da Mel Gibson).
“…Dalle miniere di diamanti alle fabbriche…
Guerrieri della terra desolata…
Non siamo che topi in trappola…
Suicidi a volontà…
I potenti vivono nel lusso, ben protetti…
Auto blindate per megastar…
I potenti creano le masse e poi le fottono…
Stupidi pezzenti, pagate le tasse,
lavorate per far girare il mondo,
il vostro lavoro è il nostro oro,
fate come che vi è stato detto
e avrete qualcosina durante la campagna elettorale…”
La “terra desolata” di Eliot non era solo quella attraversata dai solitari guerrieri medievali alla ricerca del Graal ma anche... (continua)
From diamond mine to the factory
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/4/2011 - 11:00
Partigiano
C'era una volta un ponte difficile d'attraversare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 21/4/2011 - 09:53
Too Much Monkey Business
[1956]
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continua)
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continua)
Runnin' to-and-fro - hard workin' at the mill.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/4/2011 - 08:58
Man Of Iron
"Man of Iron", scritta da Don Fraser, fu interpretata da Sandy Denny appositamente per la colonna sonora del film "Pass of Arms" del 1972, diretto da Peter Elford.
In quella soundtrack anche "Here in Silence" - ancora Sandy Denny - e questa poesia del 1917 scritta da Wilfred Owen e recitata da Christopher Logue:
STRANGE MEETING
It seemed that out of battle I escaped
Down some profound dull tunnel, long since scooped
Through granites which titanic wars had groined.
Yet also there encumbered sleepers groaned,
Too fast in thought or death to be bestirred.
Then, as I probed them, one sprang up, and stared
With piteous recognition in fixed eyes,
Lifting distressful hands, as if to bless.
And by his smile, I knew that sullen hall, -
By his dead smile I knew we stood in Hell.
With a thousand pains that vision's face was grained;
Yet no blood reached there from the upper ground,
And... (continua)
In quella soundtrack anche "Here in Silence" - ancora Sandy Denny - e questa poesia del 1917 scritta da Wilfred Owen e recitata da Christopher Logue:
STRANGE MEETING
It seemed that out of battle I escaped
Down some profound dull tunnel, long since scooped
Through granites which titanic wars had groined.
Yet also there encumbered sleepers groaned,
Too fast in thought or death to be bestirred.
Then, as I probed them, one sprang up, and stared
With piteous recognition in fixed eyes,
Lifting distressful hands, as if to bless.
And by his smile, I knew that sullen hall, -
By his dead smile I knew we stood in Hell.
With a thousand pains that vision's face was grained;
Yet no blood reached there from the upper ground,
And... (continua)
Bartleby 20/4/2011 - 07:43
La Savoiarda
Sento puzza di revisionismo storico e ci sono anche delle imprecisioni riguardo l'azione del bresci, la quale avvenne il 29 luglio 1900. in seguito viene spiegato che l'azione del bresci avvenne per vendicare i morti di milano del maggio 1898, ma non è esatto. g. bresci non ci vide più quando i savoia insegnirono della medagia d'oro al merito il gen dei regi carabinieri bava beccaris per aver sedato le rivolte di milano... a cannonate ( 200 morti ca). Il bresci si è sempre dichiarato anarchico (capite la parola anarchico???) e l'attentato l'aveva premeditato e attuato da solo, senza complici (anarchico individualista), assumendo lo steso atteggiamento di sante caserio, in francia, o a grandi linee di giovanni passanante. questo individualismo si svilupperà negli anni venti nell'incendiarismo iconoclasta del filippi , del navatore, di giovanni, e in gioventù durruti. costoro erano individualisti... (continua)
20/4/2011 - 03:54
A Change Is Gonna Come
altra bella versione quella di Rebecca Ferguson , seconda classificata a Xfactor England, bellissima voce.
marco 19/4/2011 - 21:12
In un antico palazzo
L'Autore e cantante della Canzone è Stefano Saviotti, presidente di Radio Alice e ora terapista, filosofo della salute e mediatore familiare, insegnante di Tai JI e Qi Gong.
E' sua anche l'altra canzone presente nel sito di radio alice "Settembre 77"
E' sua anche l'altra canzone presente nel sito di radio alice "Settembre 77"
ale 19/4/2011 - 16:06
Caput mundi
1992
Figli della stessa rabbia
Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.
Giunti, tubi, palanche e ska - Caput mundi - Fiere senza Dio - Somaro beat ska - Er Ciccione - Carraro sindaco - Barboni - 78 notturno - Poesia e realtà - La rotta degli schiavi - Ska Against Racism - Negli occhi il buio - Nazi-sion polizei - Novara no! - Figli della stessa rabbia
Figli della stessa rabbia
Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.
Giunti, tubi, palanche e ska - Caput mundi - Fiere senza Dio - Somaro beat ska - Er Ciccione - Carraro sindaco - Barboni - 78 notturno - Poesia e realtà - La rotta degli schiavi - Ska Against Racism - Negli occhi il buio - Nazi-sion polizei - Novara no! - Figli della stessa rabbia
Mercenari al soldo dello stato,
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 18/4/2011 - 16:47
Todo cambia
bellissima canzone.complimenti a moretti per averla scelta per il suo film e per avermela fatta conoscere nella sua preziosa verita'
nicoletta 18/4/2011 - 12:51
Partono i nuovi emigranti
Ai fieri Misogalli del populismo di casa nostra, che sparano sul populista francese non ammettendo che possa pensarla come loro, suggerisco di ricordargli che sul finire dell'Ottocento la Tunisia, quarta sponda, era in cima ai nostri italici desideri; ma che i Galli ce la soffiarono di sotto il...naso e più tardi ci lasciarono fare in Tripolitania e Cirenaica (Libia). E' giusto che siano loro ad accogliere i Tunisini. Naturalmente i nostri populisti misogalli si dovranno impegnare ad accogliere senza fiatare i Libici, quando arriveranno. O tenteranno di girarli all'Impero Ottomano?
Come è difficile fraternizzare se ci si aggrappa al populismo e al nazionalismo: si hanno le stesse "idee" e per questo ci si mena...
Qualche giorno fa sul giornale locale di Como c'era una buona vignetta.
Una presentatrice introduceva un dibattito tra Bossi e il Bignasca - l'orrido leghista svizzeroitaliano... (continua)
Come è difficile fraternizzare se ci si aggrappa al populismo e al nazionalismo: si hanno le stesse "idee" e per questo ci si mena...
Qualche giorno fa sul giornale locale di Como c'era una buona vignetta.
Una presentatrice introduceva un dibattito tra Bossi e il Bignasca - l'orrido leghista svizzeroitaliano... (continua)
Gian Piero Testa 18/4/2011 - 09:45
Omar El-Mukhtar
@ Salvo
E le bugie, quelle di guerra, non hanno mai le gambe corte..
(questo Churchil non lo ha precisato..)
E le bugie, quelle di guerra, non hanno mai le gambe corte..
(questo Churchil non lo ha precisato..)
Carlo 18/4/2011 - 08:20
A Right to Life
[2010]
Post-apartheid South African racism, considered as an issue in Human Rights..
"A creative project for my Introduction to Peace Studies class, and an experiment in alternative hip/hop.."
Post-apartheid South African racism, considered as an issue in Human Rights..
"A creative project for my Introduction to Peace Studies class, and an experiment in alternative hip/hop.."
And I know that all human beings are born equal and free:
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/4/2011 - 18:22
La guerra di Piero
Bellissima sigla del programma Mille papaveri rossi di Rai Storia
DonQuijote82 17/4/2011 - 18:22
Fagioli 'olle 'otenne
Leggo per la prima volta queste pagine (dopo aver cercato notizie si Tina Andrey). Avevo chiesto un anno fa ad un cantastorie livornese un articolo su Tina per la nostra rivista TOSCANA FOLK, siamo arrivati tardi. Chiedo (non so a chi) per il prossimo numero una bella scheda sulla sua attività e, possibilmente qualche bella foto da aggiungere. Era grande e una voce inimitabile. Oggi restano soltanto vecchi microsolco Fra cui una splendida versione di Caserio)della SONIC di Carlo Dalla che potrebbero essere rimasterizzati (ci stiamo pensando. Sulla rivista non arriva molto materiale su Livorno, ma qualcosa abbiamo pubblicato (vedere l'indice sul web)fra cui una bella ricetta del cacciucco in poesia e un ricordo delle "cacciuccate" del 35-'36 con i concorsi di poesia estemporanea.
Ringrazio tutti per queste belle pagine e invito a collaborare alla rivista TOSCANA FOLK, che esce ormai solo... (continua)
Ringrazio tutti per queste belle pagine e invito a collaborare alla rivista TOSCANA FOLK, che esce ormai solo... (continua)
Alessandro Bencistà 16/4/2011 - 23:33
Los que fabrican las guerras
Version française – LES FABRICANTS DE GUERRE – Marco Valdo M.I. – 2011
d'après la version italienne de Bartleby
d'une chanson argentine en espagnol de Los Cantores de Quilla Huasi – 1970
Texte et musique : Oscar “Cacho” Valles (Oscar Arturo Mazzanti, membre des Cantores de Quilla Huasi jusqu'en 1983, compositeur et auteur d'une centaine de chansons devenue parts intégrantes du folklore argentin) et de Díaz Ribeiro.
d'après la version italienne de Bartleby
d'une chanson argentine en espagnol de Los Cantores de Quilla Huasi – 1970
Texte et musique : Oscar “Cacho” Valles (Oscar Arturo Mazzanti, membre des Cantores de Quilla Huasi jusqu'en 1983, compositeur et auteur d'une centaine de chansons devenue parts intégrantes du folklore argentin) et de Díaz Ribeiro.
LES FABRICANTS DE GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/4/2011 - 15:59
El fantasma del laac
d'après la version italienne de Gian-Piero Testa
d'une chanson en comasque laghée de Davide Van De Sfroos – El Fantasma del Laac – 1992
Davide Van De Sfroos doit aimer les fantômes ou alors, il en rencontre souvent , peut-être fait-il partie lui-même d'une confrérie fantasmatique... Allez savoir... Voici donc sa deuxième chanson où un fantôme paraît dans le titre... Et un deuxième fantôme qui court autour du lac dans le pays de Côme...
Oh, dit Lucien l'âne en faisant semblant de trembler de tous ses membres et de tout son dos, en hérissant les poils de sa colonne de la tête à la queue, brrr, des fantômes... Ils me donnent le frisson, rien que d'y penser. mais à la vérité, je n'en ai jamais rencontré beaucoup et les seuls que j'ai vus étaient de bien braves gens, un peu déboussolés, mais gentils quand même. Aimables. Cela dit, je me demande, si ce ne serait pas le même fantôme, revenu... (continua)
d'une chanson en comasque laghée de Davide Van De Sfroos – El Fantasma del Laac – 1992
Davide Van De Sfroos doit aimer les fantômes ou alors, il en rencontre souvent , peut-être fait-il partie lui-même d'une confrérie fantasmatique... Allez savoir... Voici donc sa deuxième chanson où un fantôme paraît dans le titre... Et un deuxième fantôme qui court autour du lac dans le pays de Côme...
Oh, dit Lucien l'âne en faisant semblant de trembler de tous ses membres et de tout son dos, en hérissant les poils de sa colonne de la tête à la queue, brrr, des fantômes... Ils me donnent le frisson, rien que d'y penser. mais à la vérité, je n'en ai jamais rencontré beaucoup et les seuls que j'ai vus étaient de bien braves gens, un peu déboussolés, mais gentils quand même. Aimables. Cela dit, je me demande, si ce ne serait pas le même fantôme, revenu... (continua)
LE FANTÔME DU LAC
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/4/2011 - 21:29
كلمتي حرة (Kelmti Horra)
Ich bin die, die frei sind und sich niemals fürchten
(continua)
(continua)
15/4/2011 - 20:43
Novecento
Version française – VINGTIÈME – Marco valdo M.I.
Chanson italienne – Novecento – Valerio Sanzotta
Chanson italienne – Novecento – Valerio Sanzotta
VINGTIÈME
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/4/2011 - 18:23
Where The Streets Have No Name
Là Où Les Rues N'ont Pas De Nom
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/4/2011 - 13:34
Guerrilla Radio
Guerrilla Radio, dal più grande campo di prigionia a cielo aperto mai concepito da mente (dis)umana, il blog di Vittorio Arrigoni (Besana Brianza, 4 febbraio 1975 - Gaza City, 14 aprile 2011).
Bartleby 15/4/2011 - 13:30
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