- A CUBA lo spettacolo "BELLA CIAO : 150 anni di canti sociali in 150 anni di storia italiana", del gruppo bolognese "LAMENSEMBLE" diretto da TORE PANU, sarà all'Avana nel novembre 2011. (Il gruppo suddetto è composto da SEI PERSONE : cioè tre compagne e tre compagni). CHI VUOLE CONTATTARE IL GRUPPO MUSICALE SUDDETTO PER FARE SPETTACOLI ESTIVI (PRO-CIRCOLI-PRO-CUBA) deve mettersi in contatto con TORE PANU: torepanu@tiscali.it
gianfranco ginestri --- ex del "canzoniere delle lame" di bologna --- 20/3/2011 - 23:50
Caro Bartleby, vorrei risponderti sul "silenzio" delle CCG sulla questione della Libia. Chiaramente in parte è dovuto al fatto che non abbiamo trovato una canzone adatta. Oggi appunto la cercavo e l'unica cosa che ho trovato è che una canzone degli oppositori di Gheddafi sicuramente esiste ma non è facile trovarla.
Sulla presa di posizione, beh le CCG non sono mica un partito e neanche un movimento, sono fatte da un gruppo di persone che liberamente esprime le proprie idee... ti posso dire come la penso io.
Da quello che ho letto e ascoltato in queste ultime settimane mi è sembrato di capire che:
- Gheddafi è stato un dittatore schifoso e lo è da quarant'anni. Se all'inizio la rivoluzione libica poteva riscuotere una qualche simpatia in quanto vicina al movimento dei paesi non allineati come l'Egitto di Nasser e parte di un cosiddetto "socialismo arabo" o in quanto oppositrice dei piani... (continua)
Io sono contro la guerra... Lo dico da lustri, sono contro la guerra e continuo ad essere contro la guerra.
Quindi anche contro un attacco per fermare gli attachi di Gheddafi?
Io sono contro la guerra. Mi sembra chiaro cosa vuol dire essere contro la guerra, no?
Ma c'è la circostanza che lì si facciano morti tra i civili a opera di Gheddafi e che si debba fermare tutto questo.
E invece chi li fermerà mirerà diritto a Gheddafi, immagino, no?
Beh, nell'intento si vogliono colpire le basi militari.
E probabilmente neanche nell'intento di Gheddafi non si vogliono colpire i civili... Ma non è questo il problema, il problema è il ricorso allo strumento guerra.
Io sono contrario alla guerra per tante ragioni, una delle quali -non ultima- è che sono un cittadino italiano e ho una costituzione che ripudia la guerra.
Grazie Lorenzo, effettivamente la mia richiesta di una "presa di posizione" era impropria e assolutamente fuori luogo: so bene cosa sono e cosa non sono le CCG/AWS.
Devo ammettere che quell'espressione tradiva chiaramente - e me ne sono reso conto solo dopo aver letto il tuo intervento - tutto questo ennesimo clamore di guerra che ci colpisce, che mi colpisce e rispetto al quale vorrei non avere nessun dubbio eppure... Eppure penso a quei tanti libici che hanno creduto di poter abbattere il loro aguzzino e che oggi rischiano di essere spazzati via con le loro famiglie... Forse non eran pronti, forse hanno sottovalutato i colpi di coda del colonnello, forse è giusto che la Storia li condanni a morte come tanti in tutto il mondo prima di loro...
Eppure...
Tu hai citato il Kosovo e Milošević; io non sono un esperto di guerre balcaniche e di disgregazione della Jugoslavia, anzi, non ci ho... (continua)
Sulle guerre jugoslave quel poco che ho capito è stato grazie ad un libro eccezionale, "Maschere per un massacro" di Paolo Rumiz. Poi ho avuto occasione di leggere qualcosa quel filo-serbo di Peter Handke (il mio sosia). Quello che mi è sembrato di capire l'ho scritto qui tempo fa. Il paragone secondo me ci può stare. Anche se in Kosovo non c'è il petrolio, ci sono delle basi americane strategicamente fondamentali. Sul pullman da Belgrado a Sarajevo un serbo spiegava che "Tito quelle basi non gliele avrebbe mai concesse"...
Intanto (20 marzo 2003-20 marzo 2011) questo sito ha compiuto 8 anni. Otto anni fa bombardavano Baghdad (guerra tuttora in corso se qualcuno l'avesse dimenticato), oggi bombardano Tripoli.
Non lo so, Lorenzo, non vedo molte analogie con il Kosovo...
E' proprio perchè lì non c'era nulla di appetibile che li hanno lasciati (e li hanno aiutati) a scannarsi come maiali per anni e, a quanto mi risulta, la grande base Camp Bondsteel fu costruita dopo l'intervento "umanitario" del 1999... Gli USA semplicemente "capitalizzarono" l'occasione...
Per la Libia le cose stanno molto diversamente: lì sono seduti su un mare di gas e di petrolio e l'intervento dei "volenterosi" si pone a poche settimane dall'inizio del conflitto interno...
Quel che mi pare chiaro è che il protagonismo della Francia è dovuto alle imminenti elezioni presidenziali ed al tentativo di Sarkozy di rilanciare la propria immagine piuttosto smerdata in patria almeno come "difensore degli oppressi" all'estero, e una bella scaramuccia contro un odioso dittatore è certo un bel colpo per lui...
Quanto a noi, nonostante... (continua)
Capisco la provocazione Bartleby, ma non posso fare a meno che risponderti citando Boris Vian che scriveva "où sera la patrie ? Ce n'est pas la terre - ce sont les gens, la patrie". Ecco allargando un po' il discorso ("nostra patria è il mondo intero") è l'umanità che merita di sopravvivere... tanto anche se dovessimo sparire dalla faccia della terra arriverebbe un'astronave piena di alieni che colonizzerebbe il nostro pianeta e ricomincerebbe a farsi guerra....
Per quanto riguarda il Kosovo, quello che scrivi è vero solo in parte. La guerra che l'Europa e gli Stati Uniti lasciarono infuriare per anni, quella combattuta con i kalashnikov made in Germany, fu quella in Bosnia. Nel Kosovo intervennero molto più rapidamente. L'intervento era preparato da tempo con un'incredibile campagna volta a demonizzare i serbi e a minimizzare le colpe della Croazia (governata dal fascista Tudjman e riconosciuta a tempo di record dal Vaticano).
Libia: la vergogna senza fine di noi Occidente in guerra di Giuseppe Genna
da Carmilla On Line
Con un tempismo che non lascia àdito a dubbi, ecco in cosa si è tradotto lo "scatto d'orgoglio" che, secondo il nostro Presidente della Cosiddetta Repubblica, avrebbe manifestato l'Italia, nella giornata di marketing per i 150 anni dall'erezione di questo Stato Pietoso: si è tradotto nella cifra genica di questo stesso Paese, cioè la crudeltà, il trasformismo, la furbizia idiota e malvagia, l'entusiastica salita sul carro dei vincitori delle prossime ore. E' come fosse "firmato Diaz" e invece è "firmato Giorgio Napolitano" questo intervento che lascia attoniti, a poche ore dalla rilettura del celebre quanto inutilissimo articolo costituzionale n°11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie... (continua)
Sì, Riccardo e Lorenzo, sono d'accordo su tutto.
Pure l'analisi di Genna sul "grande scacchiere" - e come la sua ce ne sono tante altre con sfumature e proiezioni diverse - non fa una grinza...
Ma voi sapete che a me non interessa tanto la strategia e la geopolitica ma le storie minime, quelle delle persone, le storie di chi vive e di chi crepa.
E qui, con o senza Cruise e Tomahawk, creperà o sarebbe crepata un sacco di gente.
E allora però mi piacerebbe anche che gli antimilitaristi e/o pacifisti che volano in alto nelle loro analisi sagaci, dopo aver detto che l'intervento straniero il Libia è un abuso, un'aberrazione ed un crimine, aggiungessero: "Ci dispiace per tutti quei libici che hanno creduto e sperato di disfarsi del loro dittatore. Non erano pronti. Forse nemmeno i tempi lo erano. Hanno sbagliato. Ma piuttosto che macchiarci di una nuova guerra, secondo noi, sarebbe stato meglio... (continua)
Leggo l' "editoriale" sulle ultime novità...
Bene, con un unico appunto: ma se le rivolte in Tunisia ed Egitto e pure quella libica (non fosse che Gheddafi s'è messo di traverso) e le altre sono "finte", o perchè allora le abbiamo salutate con tanto entusiasmo? E in futuro come potremo più distinguere una rivolta autenticamente popolare da una biecamente manovrata dai soliti sordidi profittatori?
Ho la sensazione di essere nelle condizioni di un tetraplegico o di un terminale che sulla sua carrozzina urla "No alla guerra!"
Non lo so, Bartleby, è sempre difficile riuscire a giudicare in tempo reale. Io non credo che la rivolta libica sia manovrata da sordidi profittatori. Almeno in parte credo che sia animata da autentici oppositori di Gheddafi che avranno anche i loro obiettivi più o meno nobili e che agiscono indipendentemente dall'occidente. Secondo quello che scrive Fortress Europe:
I volontari dell'armata rivoluzionaria sono pronti a continuare a combattere. Perché nessuno si aspetta che Gheddafi ritiri le sue truppe. E nessuno allo stesso tempo vuole l'entrata nel paese delle truppe straniere e l'occupazione militare stile Iraq o Afghanistan. Vogliono fare da soli. Questo è chiaro ed è scritto sui muri e sui volantini distribuiti in piazza dal movimento.
Sicuramente però Francia, USA e buon'ultima la portaerei Italia si stanno approfittando della situazione.
In Egitto, per quanto la situazione si stia... (continua)
Vorrei aggiungere che Gheddafi ha dato una grossa mano alla Lega e a Berlusconi, imprigionando gente che cercava di imbarcarsi verso l'Italia e che avrebbe avuto il diritto di chiedere asilo politico, e ne ha abbandonati altri a morire di sete nel deserto. La condizione dei lavoratori immigrati in Libia è disumana. I giovani libici che combattono Gheddafi sono senza dubbio la parte migliore del paese.
Certamente se la Libia non avesse un mare di gas e di petrolio, i soccorsi ai combattenti non sarebbero stati così rapidi, o forse non ci sarebbero stati.
Comunque gli aerei possono ben poco contro i mercenari di Gheddafi che vanno casa per casa ad accoppare la gente.
TRIPOLI, bel suol d’amore,
ti giunga dolce questa mia canzon!
Sventoli il tricolore
sulle tue torri al rombo del cannon!
Naviga, o corazzata:
benigno è il vento e dolce la stagion.
Tripoli, terra incantata,
sarai italiana al rombo del cannon!
A IGNA', CHE ORGASMO!!!
VIVA L'ITALIA, E VIVA LA TRIPOLITANIA E LA CIRENAICA FINALMENTE DI NUOVO UNITE COL FERRO E COL FUOCO AL SACRO SUOLO PATRIO!
(A Ignà, che momento, che momento... tutta una vita, tutta una vita... che commozione, sniff!)
la traduzione ha un errore!!
"and the armies ceased advancing
because the people had their ear"
vuol dire
gli eserciti (armies - braccia è arms) smisero di avanzare
perchè la gente fu ascoltata (non perchè la gente ha le orecchie!!) (Anna)
je ne comprends pas la fin de la chanson derniere stroffe les 6 dernieres phrases: pouquoi "il pouvait changer" , si on parle de la femme qui finie par se transformer devenant un monstre : c'est elle qui à une prise de conscience et peut changer la condition de son mari, c est a dire son pouvoir sur elle donc je traduirais par une forme impersonnelle : on pouvait changer sa condition ou sa condition pouvait changer!