Welcome! (Cold Fusion)
Welcome
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 20/3/2011 - 21:36
Percorsi:
Contro il Nucleare
Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi
(15 marzo 2011)
parodia di una canzone di Paola e Chiara
dedicata all'amicizia virile tra Berlusconi e Gheddafi
con citazioni di "Norwegian Wood" dei Beatles e di "Libiamo ne' lieti calici" da "La Traviata" di Giuseppe Verdi.
parodia di una canzone di Paola e Chiara
dedicata all'amicizia virile tra Berlusconi e Gheddafi
con citazioni di "Norwegian Wood" dei Beatles e di "Libiamo ne' lieti calici" da "La Traviata" di Giuseppe Verdi.
Scusa
(continua)
(continua)
20/3/2011 - 14:35
Omar El-Mukhtar
[1980]
Dall'album "Jamahiriya" (Jamāhīriyya è lo "stato delle masse", neologismo arabo coniato dallo stesso Gheddafi per definire il suo modello di regime)
Scritta da Alfred Sant e Raymond Agius
Benché la produzione di questo disco, registrato a Roma, sia attribuibile all' "Overseas Broadcasting Dept. Of The Socialist People's Libyan Arab Jamahiriya", ovvero a Gheddafi in persona, non ho trovato di meglio in rete quanto a CCG/AWS riguardanti la Libia.
Già... anche da queste pagine abbiamo salutato con entusiasmo le rivoluzioni in Tunisia e in Egitto (si vedano رئيس البلاد (Rayes Le Bled) e انا الشعب) ma sul recente conflitto in Libia nessuna presa di posizione...
Eppure non c'è dubbio che Gheddafi sia un dittatore narcisista e squallido ed un laido mercante che ha fatto affari con i nostri s-fascisti al potere sulla pelle di tanti migranti che vengono seraficamente lasciati morire... (continua)
Dall'album "Jamahiriya" (Jamāhīriyya è lo "stato delle masse", neologismo arabo coniato dallo stesso Gheddafi per definire il suo modello di regime)
Scritta da Alfred Sant e Raymond Agius
Benché la produzione di questo disco, registrato a Roma, sia attribuibile all' "Overseas Broadcasting Dept. Of The Socialist People's Libyan Arab Jamahiriya", ovvero a Gheddafi in persona, non ho trovato di meglio in rete quanto a CCG/AWS riguardanti la Libia.
Già... anche da queste pagine abbiamo salutato con entusiasmo le rivoluzioni in Tunisia e in Egitto (si vedano رئيس البلاد (Rayes Le Bled) e انا الشعب) ma sul recente conflitto in Libia nessuna presa di posizione...
Eppure non c'è dubbio che Gheddafi sia un dittatore narcisista e squallido ed un laido mercante che ha fatto affari con i nostri s-fascisti al potere sulla pelle di tanti migranti che vengono seraficamente lasciati morire... (continua)
Walked the libyan land
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 19/3/2011 - 18:26
Ultimamente
[2010]
Album : Ultimamente
"Abbiamo iniziato a scrivere Ultimamente quando leggevamo il blog della mamma di Federico Aldrovandi, una signora con una tale forza che ci ha riempito di energia. Pochi mesi dopo è stato ucciso Stefano Cucchi e una canzone del genere per noi era un dovere"
Stralcio dell'intervista uscita su Alias di sabato 11 Settembre 2010.
Album : Ultimamente
"Abbiamo iniziato a scrivere Ultimamente quando leggevamo il blog della mamma di Federico Aldrovandi, una signora con una tale forza che ci ha riempito di energia. Pochi mesi dopo è stato ucciso Stefano Cucchi e una canzone del genere per noi era un dovere"
Stralcio dell'intervista uscita su Alias di sabato 11 Settembre 2010.
Ultimamente isciu ca ete la paccia ca a quai cumanda
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 15:04
Lampedusa
[2010]
Album : Ultimamente
Album : Ultimamente
Row row to Lampedusa we go
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 14:49
Garibaldi Blues
[1965]
Testo di Bruno Lauzi
Musica di Eddie Cooley e John Davenport
Album: Lauzi al cabaret
Fever fu una canzone di Eddie Cooley e John Davenport del 1956 incisa per la prima volta da Little Willie John, diventò poi un grande successo grazie alla sensuale cover di Peggy Lee del 1958.
Moltissimi gli artisti che hanno realizzato una cover di questa canzone: citiamo solo Amanda Lear, Beyoncè Knowles, Michael Bublè, Ray Charles con Natalie Cole, The Cramps (in una versione psychobilly), Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Tom Jones, Elvis Presley (nell'album Elvis Is Back!), The Pussycat Dolls, The Doors e, in Italia, Bruno Lauzi e Mina.
La cover di Lauzi venne incisa con un testo umoristico in italiano, scritto dallo stesso cantautore genovese nel 1965 ed intitolata dapprima solo Garibaldi (inserita nell'album Lauzi al cabaret, pubblicato a dicembre dello stesso anno dalla Compagnia Generale... (continua)
Testo di Bruno Lauzi
Musica di Eddie Cooley e John Davenport
Album: Lauzi al cabaret
Fever fu una canzone di Eddie Cooley e John Davenport del 1956 incisa per la prima volta da Little Willie John, diventò poi un grande successo grazie alla sensuale cover di Peggy Lee del 1958.
Moltissimi gli artisti che hanno realizzato una cover di questa canzone: citiamo solo Amanda Lear, Beyoncè Knowles, Michael Bublè, Ray Charles con Natalie Cole, The Cramps (in una versione psychobilly), Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Tom Jones, Elvis Presley (nell'album Elvis Is Back!), The Pussycat Dolls, The Doors e, in Italia, Bruno Lauzi e Mina.
La cover di Lauzi venne incisa con un testo umoristico in italiano, scritto dallo stesso cantautore genovese nel 1965 ed intitolata dapprima solo Garibaldi (inserita nell'album Lauzi al cabaret, pubblicato a dicembre dello stesso anno dalla Compagnia Generale... (continua)
"Cerèa… súmachi.. cu fu?.. cca sugnu.. Garibaldi blues.."
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/3/2011 - 13:10
Maria
Album: Yanez
Testo reperito in questa pagina
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
"Scoppia il cielo e te par mea vera
che stavolta l'è mea una guèra"
.. scoppia il cielo e non ti pare vero che stavolta non è una guerra..
Fisarmonica e violino accompagnano il canto di Maria, in una sera in cui "i profeti della birra rossa media / si sistemano la sedia / e poi non sanno più cosa fare". Maria, con la gonna troppo corta, viene da un paese lontano e non si sa nemmeno se si chiama Maria. Slaccia cinture e dipinge col rossetto dei suoi baci tutti quelli che la chiamano, per poter mandare i soldi a casa. Delicatissima storia di prostituzione di paese. "Bocca di rosa"?
La frase: "Qui nel lago certe stelle son cadute e le cravatte son svenute / ma se beef un oultu giir / e domani ci sarà la processione / e vuoi imparare una canzone che nessuno imparerà"
www.bielle.org
Testo reperito in questa pagina
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
"Scoppia il cielo e te par mea vera
che stavolta l'è mea una guèra"
.. scoppia il cielo e non ti pare vero che stavolta non è una guerra..
Fisarmonica e violino accompagnano il canto di Maria, in una sera in cui "i profeti della birra rossa media / si sistemano la sedia / e poi non sanno più cosa fare". Maria, con la gonna troppo corta, viene da un paese lontano e non si sa nemmeno se si chiama Maria. Slaccia cinture e dipinge col rossetto dei suoi baci tutti quelli che la chiamano, per poter mandare i soldi a casa. Delicatissima storia di prostituzione di paese. "Bocca di rosa"?
La frase: "Qui nel lago certe stelle son cadute e le cravatte son svenute / ma se beef un oultu giir / e domani ci sarà la processione / e vuoi imparare una canzone che nessuno imparerà"
www.bielle.org
Le fisarmoniche si muovon come bruchi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 12:19
Dove non basta il mare
[2011]
Album: Yanez
con la collaborazione di :
Luigi Maieron: friulano
Patrizia Laquidara: siciliano
Beppe Voltarelli: calabrese
Roberta Carrieri: greco
Testo reperito in questo sito
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Canzone ecumenica, dedicata, senza fare troppo struscio, ai 150 anni dell'unità d'Italia, non attraverso la storia maggiore, ma attraverso la koiné delle lingue locali: il dialetto o le lingue carnica, siciliana, calabrese e greca si miscelano con l'italiano per trattegiare una storia di foglie e piante, di vento e pioggia, di mari e di saette, di vecchio e gesti d'affetto. Epica e coinvolgente: con Maieron, Laquidara, Volterelli e Carrieri a fare da controcanto.
Giorgio Maimone Bielle.org
Album: Yanez
con la collaborazione di :
Luigi Maieron: friulano
Patrizia Laquidara: siciliano
Beppe Voltarelli: calabrese
Roberta Carrieri: greco
Testo reperito in questo sito
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Canzone ecumenica, dedicata, senza fare troppo struscio, ai 150 anni dell'unità d'Italia, non attraverso la storia maggiore, ma attraverso la koiné delle lingue locali: il dialetto o le lingue carnica, siciliana, calabrese e greca si miscelano con l'italiano per trattegiare una storia di foglie e piante, di vento e pioggia, di mari e di saette, di vecchio e gesti d'affetto. Epica e coinvolgente: con Maieron, Laquidara, Volterelli e Carrieri a fare da controcanto.
Giorgio Maimone Bielle.org
Non lo può certo sapere
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 10:58
Ciamel amuur
[2011]
Album: Yanez
Vedere anche la conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Ed ecco che Davide, quello che "me canzun d'amuur en scrive mea", scrive una delle più belle, profonde, sincere e pudiche canzoni d'amore di tutti i tempi. Nella storia della collaborazionista che si sacrifica per amore c'è il paese tutto intero, con quel suo misto di pudore e di ipocrisia. La storia vissuta e segnata sulla pelle. Senz'altro una storia vera, ma riportata in vita, vivida, dalla poesia. Paradossale, ma sembra quasi una canzone di Maieron. A volte la vicinanza crea travasi.
Giorgio Maimone Bielle.org
E non c’è niente da fare. O in laghèe o in italiano sono brividi comunque, è commozione, è impressione grande. Stare dalla parte degli ultimi è la lezione di De André. E Davide prende l’ultima degli ultimi: una collaborazionista dei fascisti, rapata a... (continua)
Album: Yanez
Vedere anche la conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Ed ecco che Davide, quello che "me canzun d'amuur en scrive mea", scrive una delle più belle, profonde, sincere e pudiche canzoni d'amore di tutti i tempi. Nella storia della collaborazionista che si sacrifica per amore c'è il paese tutto intero, con quel suo misto di pudore e di ipocrisia. La storia vissuta e segnata sulla pelle. Senz'altro una storia vera, ma riportata in vita, vivida, dalla poesia. Paradossale, ma sembra quasi una canzone di Maieron. A volte la vicinanza crea travasi.
Giorgio Maimone Bielle.org
E non c’è niente da fare. O in laghèe o in italiano sono brividi comunque, è commozione, è impressione grande. Stare dalla parte degli ultimi è la lezione di De André. E Davide prende l’ultima degli ultimi: una collaborazionista dei fascisti, rapata a... (continua)
Per datt el teemp de scapà
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 08:22
Atom and Evil
[1946]
Songwriters: Hy Zaret and Lou Singer
This gospel song worries about the potential misuse of atomic power by an undefined 'Evil.' While The Golden Gate Quartet was no doubt referring to a global, metaphoric 'Evil,' one without geographic borders, the U.S. government was busily anticipating the inevitable goal of the nation it believed to be the true evil, the USSR. And on that day when the Russians tested their first bomb (August 29, 1949), 'evil' would be defined for us by politicians…repeatedly.
The Golden Gate Quartet was formed in 1934 in Norfolk, Virginia and is best remembered for popularizing the 'jubilee' style of black gospel. The original line-up for The Gates, as they came to be known, was William Langford (first tenor), Henry Owens (second tenor), Willie Johnson (baritone) and Orlandus Wilson (bass). The Gates first found success on the radio, especially on WBT in Charlotte,... (continua)
Songwriters: Hy Zaret and Lou Singer
This gospel song worries about the potential misuse of atomic power by an undefined 'Evil.' While The Golden Gate Quartet was no doubt referring to a global, metaphoric 'Evil,' one without geographic borders, the U.S. government was busily anticipating the inevitable goal of the nation it believed to be the true evil, the USSR. And on that day when the Russians tested their first bomb (August 29, 1949), 'evil' would be defined for us by politicians…repeatedly.
The Golden Gate Quartet was formed in 1934 in Norfolk, Virginia and is best remembered for popularizing the 'jubilee' style of black gospel. The original line-up for The Gates, as they came to be known, was William Langford (first tenor), Henry Owens (second tenor), Willie Johnson (baritone) and Orlandus Wilson (bass). The Gates first found success on the radio, especially on WBT in Charlotte,... (continua)
Now, brothers and sisters, I'm troubled to say
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/3/2011 - 09:10
Sud Sud Sud
(2011)
Testo di Gaetano Occhiofino ( Torto -- Pooglia Tribe)
via Ditelo sui tetti
Ognuno festeggia i 150 anni dell'Unità d'Italia a suo modo. Torto Og, componente di Pooglia Tribe, lo ha fatto regalando ai suoi fan un brano, 'Sud Sud Sud': una rilettura in chiave meridionalista del secolo e mezzo di storia italiana, dal suo principio ad oggi. "Credo nell’Italia - dice Torto -. Un paese offeso e deriso che meriterebbe di più.
E credo nel Mezzogiorno, nel sud con la esse minuscola e una storia maiuscola.
Qui spiego la mia. Non sono un campanilista, ma questo Paese noi meridionali l’abbiamo pagato caro e trovo perciò ingiusto il modo in cui siamo troppo spesso descritti.
Mio nonno a diciassette anni, per esempio, è stato trascinato sul Piave per difendere una terra che non era mai stata sua durante la Grande Guerra. Ingiusta come tutte le guerre, ovvio. Ma meriteremmo, anche e non solo... (continua)
Testo di Gaetano Occhiofino ( Torto -- Pooglia Tribe)
via Ditelo sui tetti
Ognuno festeggia i 150 anni dell'Unità d'Italia a suo modo. Torto Og, componente di Pooglia Tribe, lo ha fatto regalando ai suoi fan un brano, 'Sud Sud Sud': una rilettura in chiave meridionalista del secolo e mezzo di storia italiana, dal suo principio ad oggi. "Credo nell’Italia - dice Torto -. Un paese offeso e deriso che meriterebbe di più.
E credo nel Mezzogiorno, nel sud con la esse minuscola e una storia maiuscola.
Qui spiego la mia. Non sono un campanilista, ma questo Paese noi meridionali l’abbiamo pagato caro e trovo perciò ingiusto il modo in cui siamo troppo spesso descritti.
Mio nonno a diciassette anni, per esempio, è stato trascinato sul Piave per difendere una terra che non era mai stata sua durante la Grande Guerra. Ingiusta come tutte le guerre, ovvio. Ma meriteremmo, anche e non solo... (continua)
Sud sud sud sud non credime a nudde
(continua)
(continua)
18/3/2011 - 00:14
Sognando Chernobyl
"I fatti sono tanti… ma quello più preciso che mi ha spinto, dopo tanto tempo, a scrivere una canzone come 'Sognando Chernobyl' è stato quando il Governo, con disinvolta irresponsabilità, ha annunciato la costruzione di nuove centrali nucleari. Ma a parte questo, alla base di tutto, c'è la spaventosa disonestà dell'uomo, la cui via è inesorabilmente diretta verso il baratro. E allora anche il clima si incazza…"
(parola del molleggiato)
(parola del molleggiato)
oh mio signore
(continua)
(continua)
18/3/2011 - 00:04
Percorsi:
Contro il Nucleare
Camicie Rosse
(1994)
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Quando la luna arriva a Genova e la mia lettera da te
(continua)
(continua)
17/3/2011 - 20:59
Orfani e vedove
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
io sto, per quel poco che posso e che so, coi più deboli
(continua)
(continua)
17/3/2011 - 17:12
Il treno che viene dal sud
(1970)
L'Arca di Noé
Testo e musica di Sergio Endrigo
Rileggendo Sud dei Gang mi è venuta in mente questa canzone, ricordo di infanzia quando in una soffitta polverosa ho scoperto i vecchi dischi di mia mamma
L'Arca di Noé
Testo e musica di Sergio Endrigo
Rileggendo Sud dei Gang mi è venuta in mente questa canzone, ricordo di infanzia quando in una soffitta polverosa ho scoperto i vecchi dischi di mia mamma
Il treno che viene dal sud
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/3/2011 - 16:20
Not a Victory
Song I wrote in 1999 as a march tune for the "Not a Victory" parade peace activists in Washington DC held after the end of the 1999 US/NATO attacks on Serbia. I proposed the title of the parade which then inspired the song.
Oh, it's not a victory now
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:57
I Died for a Lie
[2005]
I died for a lie. I died for a lie.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:50
No Nations No Nukes
[1982]
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
No Nations, No Nukes. Oh, listen people now.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:19
Dal paese guasto. Partitura per un inizio
Da Nazione Indiana
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Guasto:
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 09:34
In Generale
Grandi feste oggi e tricolori alle finestre per questa inutile celebrazione a base di un Benigni riciclatosi nazionalpopulista, di gente che pensa di opporsi al razzismo della lega sventolando un simbolo ugualmente nazionalista, tutta l'Italia unita, sì ma nella retorica e nell'ipocrisia.
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
In generale, dietro la collina
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/3/2011 - 09:04
Garibaldi
[1972]
Album :L'Unità.
Album :L'Unità.
E parliamo di Garibaldi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 08:49
A solo un metro
VIDEO CANDIDATO AL PREMIO AMNESTY ITALIA 2011
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
Adesso sono più vicino ai fiori e a te
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 07:42
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Année dorée de la danse
Année dorée de la danse
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
L'année dorée de ma naissance
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/3/2011 - 19:51
No al nucleare
[2010]
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Io dico no, dico no, dico no al nucleare!
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 18:54
Percorsi:
Contro il Nucleare
Let's Start a War
[2003]
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
..Invest, divest, repress -Uncle Sam wants you, wants you
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 15:55
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen
Parole di Isaiah Shpigl (1906-1990), scrittore, poeta e docente che sopravvisse alla liquidazione del ghetto di Łódź e all’Olocausto
Musica di David Beyglman, che invece fu ucciso Auschwitz nell’agosto del 1944, pochi giorni dopo la deportazione da Łódź.
La canzone è stata incisa da molti, ad esempio da Abraham Brun nell’album “Songs of the Ghetto”, Folkways Records, 1965.
Il testo traslitterato è stato trovato su Music and the Holocaust; il testo originale in caratteri ebraici è invece un'immagine .png riprodotta da Der Yidisher Tem-Tem, rivista su documento .pdf per l'apprendimento della lingua yiddish. Nell'immagine è riprodotto anche un ritratto dell'autore dei versi, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl scrisse questa canzone in memoria della figlia Eva, morta di stenti nel ghetto, la stessa fine che fece la moglie di Beyglman.
La scrisse parodiando... (continua)
Parole di Isaiah Shpigl (1906-1990), scrittore, poeta e docente che sopravvisse alla liquidazione del ghetto di Łódź e all’Olocausto
Musica di David Beyglman, che invece fu ucciso Auschwitz nell’agosto del 1944, pochi giorni dopo la deportazione da Łódź.
La canzone è stata incisa da molti, ad esempio da Abraham Brun nell’album “Songs of the Ghetto”, Folkways Records, 1965.
Il testo traslitterato è stato trovato su Music and the Holocaust; il testo originale in caratteri ebraici è invece un'immagine .png riprodotta da Der Yidisher Tem-Tem, rivista su documento .pdf per l'apprendimento della lingua yiddish. Nell'immagine è riprodotto anche un ritratto dell'autore dei versi, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl scrisse questa canzone in memoria della figlia Eva, morta di stenti nel ghetto, la stessa fine che fece la moglie di Beyglman.
La scrisse parodiando... (continua)
inviata da Bartleby 16/3/2011 - 15:11
Three Mile Smile
[1979]
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Oh...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 14:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
Central Nuclear
[1983]
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Esta mañana temprano,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 12:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
Declare Guerre Nucleaire
[2000]
Album: Veni Vidi Vicious
Album: Veni Vidi Vicious
Had an atomic bore – in 2004
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 09:18
Percorsi:
Contro il Nucleare
Prete
[2005]
Canzone che Cristicchi auto-censurò nel suo riferimento al papa e che fu in ogni caso stracensurata anche nella versione “edulcorata” (se si può dire così…). I produttori non gli consentirono neppure di riproporla nell’album successivo, “Dall'altra parte del cancello”.
Presente nell’album “Fabbricante di canzoni” come ghost track finale non so in quale delle due versioni.
L’autore la fece comunque circolare in rete utilizzando lo pseudonimo Rufus.
Canzone che Cristicchi auto-censurò nel suo riferimento al papa e che fu in ogni caso stracensurata anche nella versione “edulcorata” (se si può dire così…). I produttori non gli consentirono neppure di riproporla nell’album successivo, “Dall'altra parte del cancello”.
Presente nell’album “Fabbricante di canzoni” come ghost track finale non so in quale delle due versioni.
L’autore la fece comunque circolare in rete utilizzando lo pseudonimo Rufus.
Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/3/2011 - 08:29
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Nucléaire
Cette chanson a été dédiée à Sébastien Briat mort accidentellement le 07 novembre 2004 au cours d'une opération contre le transport ferroviaire non sécurisé des déchets nucléaires.(fonte:L'écologie en chansons
Je lève ma tête et scrute l’horizon
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 08:05
Percorsi:
Contro il Nucleare
Nucléaire
[1998]
Album : Eponyme
Album : Eponyme
(paragraphe créole)
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 07:35
Percorsi:
Contro il Nucleare
Latinoamérica
[2010]
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Soy,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 22:49
Сыновья уходят в бой
I nostri figli partono
Poikamme lähtevät taisteluun
(continua)
(continua)
inviata da emanuele ricciardi 15/3/2011 - 22:04
Sud
Chanson italienne – Sud – Gang – 1991
Sud est une amère constatation sur l'émigration, sur le long voyage qui conduit du sud aux grandes villes industrielles qui offrent seulement du travail au noir et de l' exploitation.
Sud est une amère constatation sur l'émigration, sur le long voyage qui conduit du sud aux grandes villes industrielles qui offrent seulement du travail au noir et de l' exploitation.
SUD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/3/2011 - 21:44
Tchernobyl
[1990]
Album : En attendant demain...
Album : En attendant demain...
Tchernobyl, Tchernobyl
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:59
Percorsi:
Contro il Nucleare
Tchernobyl blues
[1990]
Album : "Ullegarra"
Album : "Ullegarra"
Je suis blanc-bec russe un prince sans Prusse
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:39
Percorsi:
Contro il Nucleare
Il reduce
[2011]
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Spècia un attim a cascià via 'l suu
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:37
Atome sweet atome
[1979]
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Monsieur le président, la renommée volage
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:21
Percorsi:
Contro il Nucleare
S'ciòp e Picòun
Da Sul tetto del mondo 15-3-2011
La nèbia cme 'na quèrta la quacia sò la basa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:18
AltrItalia
Da Sul tetto del mondo 15-3-2011
Anna ha diciotto'anni e ascolta musica ribelle
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 18:47
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Men of England, Heirs of Glory
[1819]
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Men of England, heirs of Glory,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 15:35
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
La escalera de Mauthausen
Chanson espagnole – La escalera de Mauthausen– Antonio Resines – Paroles d'Antonio Gómez et musique d'Antonio Resines – 1975
d'après la version italienne LA SCALA DI MATHAUSEN de Lorenzo Masetti.
La carrière de Mauthausen a été un es lieux les plus horribles de tous les camps nazis, vu que furent employées là des méthodes de travail inimaginables. Et on savait, car des prisonniers de toutes nationalités le racontaient, tous le savaient et disaient que le camp avait été construit par les Espagnols, les républicains espagnols et que chaque pierre portait le sang d'un Espagnol. Même la plus petite pierre de l'escalier de Mauthausen était imprégnée du sang d'un Espagnol. »
Témoignage de Mariano Constante (Capdesaso, Spagna, 1920 – Montpellier, France, 2010), écrivain espagnol dont l’œuvre est centrée sur l'expérience des républicains espagnols dans les camps de concentration nazis.
Mariano... (continua)
d'après la version italienne LA SCALA DI MATHAUSEN de Lorenzo Masetti.
La carrière de Mauthausen a été un es lieux les plus horribles de tous les camps nazis, vu que furent employées là des méthodes de travail inimaginables. Et on savait, car des prisonniers de toutes nationalités le racontaient, tous le savaient et disaient que le camp avait été construit par les Espagnols, les républicains espagnols et que chaque pierre portait le sang d'un Espagnol. Même la plus petite pierre de l'escalier de Mauthausen était imprégnée du sang d'un Espagnol. »
Témoignage de Mariano Constante (Capdesaso, Spagna, 1920 – Montpellier, France, 2010), écrivain espagnol dont l’œuvre est centrée sur l'expérience des républicains espagnols dans les camps de concentration nazis.
Mariano... (continua)
L'ESCALIER DE MAUTHAUSEN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/3/2011 - 11:55
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
FRANCESE / FRENCH [2] - Anne Vanderlove
Versione francese di Anne Vanderlove dall'album "Femme de légende" del 2003.
French version by Anne Vanderlove from the album "Femme de légende (2003)
French version by Anne Vanderlove from the album "Femme de légende (2003)
À TOI LILI MARLÈNE
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 11:15
La liberté court le monde
Mon frère est à la guerre
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 11:04
Dans un autre monde
[1984]
Album “Partir”
Album “Partir”
Y a rien à faire
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:56
Civilisations perdues
[1973]
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Anne Vanderlove.
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Anne Vanderlove.
Par-dessus le fracas des villes,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:48
La Grèce
[1973]
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Philippe Val.
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Philippe Val.
Ils sont venus le prendre
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:35
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
La folle du bout du quai
Moi, je suis la folle du bout du quai,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:54
Tears of guns
[2003]
Album “Femme de légende”
Album “Femme de légende”
Ces p'tits mômes qu'on embrigade,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:40
La petite centrale
Quand ma belle a eu trente ans
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:20
Percorsi:
Contro il Nucleare
Toy Soldiers
[2004]
Lyrics & Music by Gordon West
"This song was recorded by most of the members of Underground Angel. I played all the guitar parts, Keri sang, Matt played Bass, and we are still waiting on the magic of Dave's drums.
One of our members has an issue with being called a "toy" on the weekends he is a soldier. Thus the reason the song is here, instead of with the rest of Underground Angel's songs.
I was on active duty in the US Army for seven years. I WAS a "toy" soldier, doing everything I was told, to the best of my ability.
My oldest son is a Marine.. Stationed in Japan at the time this was written, but on orders for deployment..
May they all come home safely, and may they never have to do it again.. "
Lyrics & Music by Gordon West
"This song was recorded by most of the members of Underground Angel. I played all the guitar parts, Keri sang, Matt played Bass, and we are still waiting on the magic of Dave's drums.
One of our members has an issue with being called a "toy" on the weekends he is a soldier. Thus the reason the song is here, instead of with the rest of Underground Angel's songs.
I was on active duty in the US Army for seven years. I WAS a "toy" soldier, doing everything I was told, to the best of my ability.
My oldest son is a Marine.. Stationed in Japan at the time this was written, but on orders for deployment..
May they all come home safely, and may they never have to do it again.. "
Little toy soldiers
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/3/2011 - 08:15
Le radici e le ali
Grazie DonQuijote82 per aver postato questa canzone dei Gang, mi ha smosso un bel po' di ricordi.
Doveva essere proprio il 1991, anno di uscita di questo disco, e i Severini se ne vennero in concerto a Torino, al mitico Studio2 di via Nizza (scomparso solo un paio di anni più tardi). Invitai una ragazza che mi piaceva molto, lei disse di sì, non stavo nella pelle... la aspettai invano - la stronza - fino a concerto iniziato, poi regalai il biglietto a lei destinato ad una coppia squattrinata. Mi gustai un bellissimo concerto, anche se il gusto era un po' amaro...
Di lì a poco - per ragioni di studio - mi trasferii per qualche settimana in montagna, tra Pesio e Tanaro, e peregrinando tra Marguareis e Carsene il mio walkman non si stancava mai di suonare "Le radici e le ali" e, soprattutto, "Bandito senza tempo"...
A proposito, mi pare proprio che quest'ultima non ci sia ancora sulle CCG... Stavi mica pensando di proporla?
Ciao e ancora grazie.
Doveva essere proprio il 1991, anno di uscita di questo disco, e i Severini se ne vennero in concerto a Torino, al mitico Studio2 di via Nizza (scomparso solo un paio di anni più tardi). Invitai una ragazza che mi piaceva molto, lei disse di sì, non stavo nella pelle... la aspettai invano - la stronza - fino a concerto iniziato, poi regalai il biglietto a lei destinato ad una coppia squattrinata. Mi gustai un bellissimo concerto, anche se il gusto era un po' amaro...
Di lì a poco - per ragioni di studio - mi trasferii per qualche settimana in montagna, tra Pesio e Tanaro, e peregrinando tra Marguareis e Carsene il mio walkman non si stancava mai di suonare "Le radici e le ali" e, soprattutto, "Bandito senza tempo"...
A proposito, mi pare proprio che quest'ultima non ci sia ancora sulle CCG... Stavi mica pensando di proporla?
Ciao e ancora grazie.
Bartleby 15/3/2011 - 07:43
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Lyrics & Music by Tim Fatchen
Album: Cassandra!
Narrator welcomes the audience to the show and sets the scene for the search for Cold Fusion and its later consequences..: