Camicie Rosse
(1994)
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Quando la luna arriva a Genova e la mia lettera da te
(continua)
(continua)
17/3/2011 - 20:59
Orfani e vedove
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
io sto, per quel poco che posso e che so, coi più deboli
(continua)
(continua)
17/3/2011 - 17:12
Il treno che viene dal sud
(1970)
L'Arca di Noé
Testo e musica di Sergio Endrigo
Rileggendo Sud dei Gang mi è venuta in mente questa canzone, ricordo di infanzia quando in una soffitta polverosa ho scoperto i vecchi dischi di mia mamma
L'Arca di Noé
Testo e musica di Sergio Endrigo
Rileggendo Sud dei Gang mi è venuta in mente questa canzone, ricordo di infanzia quando in una soffitta polverosa ho scoperto i vecchi dischi di mia mamma
Il treno che viene dal sud
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/3/2011 - 16:20
Not a Victory
Song I wrote in 1999 as a march tune for the "Not a Victory" parade peace activists in Washington DC held after the end of the 1999 US/NATO attacks on Serbia. I proposed the title of the parade which then inspired the song.
Oh, it's not a victory now
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:57
I Died for a Lie
[2005]
I died for a lie. I died for a lie.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:50
No Nations No Nukes
[1982]
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
No Nations, No Nukes. Oh, listen people now.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:19
Dal paese guasto. Partitura per un inizio
Da Nazione Indiana
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Guasto:
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 09:34
In Generale
Grandi feste oggi e tricolori alle finestre per questa inutile celebrazione a base di un Benigni riciclatosi nazionalpopulista, di gente che pensa di opporsi al razzismo della lega sventolando un simbolo ugualmente nazionalista, tutta l'Italia unita, sì ma nella retorica e nell'ipocrisia.
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
In generale, dietro la collina
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/3/2011 - 09:04
Garibaldi
[1972]
Album :L'Unità.
Album :L'Unità.
E parliamo di Garibaldi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 08:49
A solo un metro
VIDEO CANDIDATO AL PREMIO AMNESTY ITALIA 2011
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
Adesso sono più vicino ai fiori e a te
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 07:42
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Année dorée de la danse
Année dorée de la danse
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
L'année dorée de ma naissance
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/3/2011 - 19:51
No al nucleare
[2010]
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Io dico no, dico no, dico no al nucleare!
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 18:54
Percorsi:
Contro il Nucleare
Let's Start a War
[2003]
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
..Invest, divest, repress -Uncle Sam wants you, wants you
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 15:55
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen
Parole di Isaiah Shpigl (1906-1990), scrittore, poeta e docente che sopravvisse alla liquidazione del ghetto di Łódź e all’Olocausto
Musica di David Beyglman, che invece fu ucciso Auschwitz nell’agosto del 1944, pochi giorni dopo la deportazione da Łódź.
La canzone è stata incisa da molti, ad esempio da Abraham Brun nell’album “Songs of the Ghetto”, Folkways Records, 1965.
Il testo traslitterato è stato trovato su Music and the Holocaust; il testo originale in caratteri ebraici è invece un'immagine .png riprodotta da Der Yidisher Tem-Tem, rivista su documento .pdf per l'apprendimento della lingua yiddish. Nell'immagine è riprodotto anche un ritratto dell'autore dei versi, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl scrisse questa canzone in memoria della figlia Eva, morta di stenti nel ghetto, la stessa fine che fece la moglie di Beyglman.
La scrisse parodiando... (continua)
Parole di Isaiah Shpigl (1906-1990), scrittore, poeta e docente che sopravvisse alla liquidazione del ghetto di Łódź e all’Olocausto
Musica di David Beyglman, che invece fu ucciso Auschwitz nell’agosto del 1944, pochi giorni dopo la deportazione da Łódź.
La canzone è stata incisa da molti, ad esempio da Abraham Brun nell’album “Songs of the Ghetto”, Folkways Records, 1965.
Il testo traslitterato è stato trovato su Music and the Holocaust; il testo originale in caratteri ebraici è invece un'immagine .png riprodotta da Der Yidisher Tem-Tem, rivista su documento .pdf per l'apprendimento della lingua yiddish. Nell'immagine è riprodotto anche un ritratto dell'autore dei versi, Isaiah Shpigl.
Isaiah Shpigl scrisse questa canzone in memoria della figlia Eva, morta di stenti nel ghetto, la stessa fine che fece la moglie di Beyglman.
La scrisse parodiando... (continua)
inviata da Bartleby 16/3/2011 - 15:11
Three Mile Smile
[1979]
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Oh...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 14:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
Central Nuclear
[1983]
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Esta mañana temprano,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 12:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
Declare Guerre Nucleaire
[2000]
Album: Veni Vidi Vicious
Album: Veni Vidi Vicious
Had an atomic bore – in 2004
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 09:18
Percorsi:
Contro il Nucleare
Prete
[2005]
Canzone che Cristicchi auto-censurò nel suo riferimento al papa e che fu in ogni caso stracensurata anche nella versione “edulcorata” (se si può dire così…). I produttori non gli consentirono neppure di riproporla nell’album successivo, “Dall'altra parte del cancello”.
Presente nell’album “Fabbricante di canzoni” come ghost track finale non so in quale delle due versioni.
L’autore la fece comunque circolare in rete utilizzando lo pseudonimo Rufus.
Canzone che Cristicchi auto-censurò nel suo riferimento al papa e che fu in ogni caso stracensurata anche nella versione “edulcorata” (se si può dire così…). I produttori non gli consentirono neppure di riproporla nell’album successivo, “Dall'altra parte del cancello”.
Presente nell’album “Fabbricante di canzoni” come ghost track finale non so in quale delle due versioni.
L’autore la fece comunque circolare in rete utilizzando lo pseudonimo Rufus.
Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/3/2011 - 08:29
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Nucléaire
Cette chanson a été dédiée à Sébastien Briat mort accidentellement le 07 novembre 2004 au cours d'une opération contre le transport ferroviaire non sécurisé des déchets nucléaires.(fonte:L'écologie en chansons
Je lève ma tête et scrute l’horizon
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 08:05
Percorsi:
Contro il Nucleare
Nucléaire
[1998]
Album : Eponyme
Album : Eponyme
(paragraphe créole)
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 07:35
Percorsi:
Contro il Nucleare
Latinoamérica
[2010]
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Soy,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 22:49
Bandito senza tempo
[1991]
Album: Le radici e le ali
Dedicata a Bartleby a tutti i suoi alias e a quella stronza passante che non è riuscito a trattenere ...
adriana (arroita da grappa trentina :))
Non tutti i "banditi" del pantheon dei Gang mi stanno simpatici - ma forse non esistono banditi senza tempo, ogni tempo ha i banditi che si merita. Eppure mi pare importante che, citando e rovesciando un antico slogan antifascista di Woody Guthrie, i Gang suggeriscano che, come la sua chitarra diventava un'arma, così forse è nostro compito far sì che le armi diventino chitarre.
Sandro Portelli, dalle note di copertina del disco
Album: Le radici e le ali
Dedicata a Bartleby a tutti i suoi alias e a quella stronza passante che non è riuscito a trattenere ...
adriana (arroita da grappa trentina :))
Non tutti i "banditi" del pantheon dei Gang mi stanno simpatici - ma forse non esistono banditi senza tempo, ogni tempo ha i banditi che si merita. Eppure mi pare importante che, citando e rovesciando un antico slogan antifascista di Woody Guthrie, i Gang suggeriscano che, come la sua chitarra diventava un'arma, così forse è nostro compito far sì che le armi diventino chitarre.
Sandro Portelli, dalle note di copertina del disco
Un tempo fu un bandito
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 20:58
Percorsi:
Gaetano Bresci
Tchernobyl
[1990]
Album : En attendant demain...
Album : En attendant demain...
Tchernobyl, Tchernobyl
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:59
Percorsi:
Contro il Nucleare
Tchernobyl blues
[1990]
Album : "Ullegarra"
Album : "Ullegarra"
Je suis blanc-bec russe un prince sans Prusse
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:39
Percorsi:
Contro il Nucleare
Il reduce
[2011]
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Spècia un attim a cascià via 'l suu
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:37
Atome sweet atome
[1979]
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Monsieur le président, la renommée volage
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:21
Percorsi:
Contro il Nucleare
S'ciòp e Picòun
Da Sul tetto del mondo 15-3-2011
La nèbia cme 'na quèrta la quacia sò la basa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:18
AltrItalia
Da Sul tetto del mondo 15-3-2011
Anna ha diciotto'anni e ascolta musica ribelle
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 18:47
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Men of England, Heirs of Glory
[1819]
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Men of England, heirs of Glory,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 15:35
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Song to the Men of England
[1819]
Un’invettiva contro i potenti scritta dal grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792-1822) lo stesso anno in cui compose il poema “The Mask of Anarchy”, e come questo dedicata a quello che passò alla storia come “The Peterloo massacre” (si veda al proposito anche la canzone The Meeting At Peterloo).
Testo trovato su Mudcat Café
Un testo che la NMA fece proprio nel 1995 e che propose nella compilation intitolata “Lost Songs” del 2002.
(Ho indicato fra parentesi le due strofe originali che la NMA non incluse nella sua versione.)
Il 16 agosto 1819 la Manchester Patriotic Union convocò a St Peter's Field, la piazza principale della città inglese, una grande manifestazione pacifica, cui convennero tra le 60mila e le 80mila persone, per chiedere che tutti potessero eleggere i propri rappresentanti in Parlamento (allora il diritto di voto era riconosciuto solo a chi possedesse... (continua)
Un’invettiva contro i potenti scritta dal grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792-1822) lo stesso anno in cui compose il poema “The Mask of Anarchy”, e come questo dedicata a quello che passò alla storia come “The Peterloo massacre” (si veda al proposito anche la canzone The Meeting At Peterloo).
Testo trovato su Mudcat Café
Un testo che la NMA fece proprio nel 1995 e che propose nella compilation intitolata “Lost Songs” del 2002.
(Ho indicato fra parentesi le due strofe originali che la NMA non incluse nella sua versione.)
Il 16 agosto 1819 la Manchester Patriotic Union convocò a St Peter's Field, la piazza principale della città inglese, una grande manifestazione pacifica, cui convennero tra le 60mila e le 80mila persone, per chiedere che tutti potessero eleggere i propri rappresentanti in Parlamento (allora il diritto di voto era riconosciuto solo a chi possedesse... (continua)
Men of England, wherefore plough
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 14:40
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
FRANCESE / FRENCH [2] - Anne Vanderlove
Versione francese di Anne Vanderlove dall'album "Femme de légende" del 2003.
French version by Anne Vanderlove from the album "Femme de légende (2003)
French version by Anne Vanderlove from the album "Femme de légende (2003)
À TOI LILI MARLÈNE
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 11:15
La liberté court le monde
Mon frère est à la guerre
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 11:04
Dans un autre monde
[1984]
Album “Partir”
Album “Partir”
Y a rien à faire
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:56
Civilisations perdues
[1973]
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Anne Vanderlove.
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Anne Vanderlove.
Par-dessus le fracas des villes,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:48
La Grèce
[1973]
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Philippe Val.
Album “NON!”, con Philippe Val.
Scritta da Philippe Val.
Ils sont venus le prendre
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 10:35
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
La folle du bout du quai
Moi, je suis la folle du bout du quai,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:54
Tears of guns
[2003]
Album “Femme de légende”
Album “Femme de légende”
Ces p'tits mômes qu'on embrigade,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:40
La petite centrale
Quand ma belle a eu trente ans
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 09:20
Percorsi:
Contro il Nucleare
Les centrales
Un train ça peut dérailler
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 08:17
Percorsi:
Contro il Nucleare
Toy Soldiers
[2004]
Lyrics & Music by Gordon West
"This song was recorded by most of the members of Underground Angel. I played all the guitar parts, Keri sang, Matt played Bass, and we are still waiting on the magic of Dave's drums.
One of our members has an issue with being called a "toy" on the weekends he is a soldier. Thus the reason the song is here, instead of with the rest of Underground Angel's songs.
I was on active duty in the US Army for seven years. I WAS a "toy" soldier, doing everything I was told, to the best of my ability.
My oldest son is a Marine.. Stationed in Japan at the time this was written, but on orders for deployment..
May they all come home safely, and may they never have to do it again.. "
Lyrics & Music by Gordon West
"This song was recorded by most of the members of Underground Angel. I played all the guitar parts, Keri sang, Matt played Bass, and we are still waiting on the magic of Dave's drums.
One of our members has an issue with being called a "toy" on the weekends he is a soldier. Thus the reason the song is here, instead of with the rest of Underground Angel's songs.
I was on active duty in the US Army for seven years. I WAS a "toy" soldier, doing everything I was told, to the best of my ability.
My oldest son is a Marine.. Stationed in Japan at the time this was written, but on orders for deployment..
May they all come home safely, and may they never have to do it again.. "
Little toy soldiers
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/3/2011 - 08:15
Ma c'era il sole
"Ma c'era il sole" degli Analisilogica esclusa da Sanremo 2010.
Il brano che parla di un ragazzino mutilato da una mina. "Non idoneo", così è stato deciso. La band parla di censura politica e pubblica video e testo su Youtube.
La frase “Gli uomini bianchi che parlano quella lingua strana non mi piacciono. E’ colpa loro se adesso la mia famiglia non è più felice” è stata ritenuta in contrasto con l’articolo 3 del suddetto regolamento che vieta brani “discriminatori in ragione di età, sesso, orientamento sessuale, condizioni personali e sociali, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose“.
Gli Analisilogica:
Abbiamo motivo di credere che si tratti di un atto di censura politica verso un pezzo liberamente ispirato ai principi della Convenzione internazionale sui diritti del Fanciullo della Dichiarazione universale sui Diritti umani, in alcun modo lesiva... (continua)
Il brano che parla di un ragazzino mutilato da una mina. "Non idoneo", così è stato deciso. La band parla di censura politica e pubblica video e testo su Youtube.
La frase “Gli uomini bianchi che parlano quella lingua strana non mi piacciono. E’ colpa loro se adesso la mia famiglia non è più felice” è stata ritenuta in contrasto con l’articolo 3 del suddetto regolamento che vieta brani “discriminatori in ragione di età, sesso, orientamento sessuale, condizioni personali e sociali, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose“.
Gli Analisilogica:
Abbiamo motivo di credere che si tratti di un atto di censura politica verso un pezzo liberamente ispirato ai principi della Convenzione internazionale sui diritti del Fanciullo della Dichiarazione universale sui Diritti umani, in alcun modo lesiva... (continua)
Mi hai preso l’anima,
(continua)
(continua)
14/3/2011 - 23:11
Barnacled Warship
Gotta get out, gotta shout, gotta sing
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 19:53
L'Italia
Chanson italienne – L'Italia – Brusco
Ah, Lucien l'âne mon ami, je vois ton regard , comment dire un peu sceptique, un peu ironique... Sans doute à cause de ces RAH RAH, qui sont, en effet, un peu curieux. Cela tient au genre musical, je suppose. Mais comme tu le sais, ce qui me passionne moi, c'est de savoir ce que raconte la chanson... Et là, celle-ci est intéressante... Intitulée, comme tu le vois, L'Italie, elle donne un portrait assez exact de l'Italie que certains qualifieront « d'en bas ». Bref, l'Italie des pauvres, l'Italie concrète du réel contemporain... Une Italie abandonnée par ceux d'en haut, exploitée par ses riches et par ceux qui les servent, une Italie ravagée par la misère. Celle des jeunes d'aujourd'hui et des moins jeunes aussi, d’ailleurs. C'est un peu à la chanson ce que le cinéma a pu donner parfois au temps où le cinéma italien parlait de la réalité.
Je te comprends... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami, je vois ton regard , comment dire un peu sceptique, un peu ironique... Sans doute à cause de ces RAH RAH, qui sont, en effet, un peu curieux. Cela tient au genre musical, je suppose. Mais comme tu le sais, ce qui me passionne moi, c'est de savoir ce que raconte la chanson... Et là, celle-ci est intéressante... Intitulée, comme tu le vois, L'Italie, elle donne un portrait assez exact de l'Italie que certains qualifieront « d'en bas ». Bref, l'Italie des pauvres, l'Italie concrète du réel contemporain... Une Italie abandonnée par ceux d'en haut, exploitée par ses riches et par ceux qui les servent, une Italie ravagée par la misère. Celle des jeunes d'aujourd'hui et des moins jeunes aussi, d’ailleurs. C'est un peu à la chanson ce que le cinéma a pu donner parfois au temps où le cinéma italien parlait de la réalité.
Je te comprends... (continua)
L'ITALIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/3/2011 - 17:47
Sud
Da "Le radici e le ali" (1991)
Sud è un’amara constatazione sull’emigrazione, sul lungo viaggio che porta dal Sud alle grandi città industriali che danno soprattutto lavoro nero e sfruttamento.
(Introduzione al disco)
Sud è un’amara constatazione sull’emigrazione, sul lungo viaggio che porta dal Sud alle grandi città industriali che danno soprattutto lavoro nero e sfruttamento.
(Introduzione al disco)
Noi occhi pieni di futuro
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:08
Night in chains
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Il testo originale sarebbe in inglese, ma si trova solo la traduzione
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)
Il testo originale sarebbe in inglese, ma si trova solo la traduzione
Là fuori stanotte i cani si sbranano
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 15:53
מײַן רוע פּלאַץ
Versione inglese/yiddish di June Tabor dall’album “Aqaba” del 1989.
Testo trovato su Mudcat Café
La splendida versione inglese di June Tabor (la traduzione è di Geoff Berner) viene riportata con il ru'e e gli altri adattamenti grafici. Peccato che June non l'abbia cantata anche nell'originale completo yiddish... [RV]
La splendida versione inglese di June Tabor (la traduzione è di Geoff Berner) viene riportata con il ru'e e gli altri adattamenti grafici. Peccato che June non l'abbia cantata anche nell'originale completo yiddish... [RV]
MAYN RU'E PLATZ
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/3/2011 - 14:00
La leva
anonimo
Caro compare, cosa vuoi che ti dica?
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/3/2011 - 13:50
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(parola del molleggiato)