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Prima del 2011-3-14

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Ma c'era il sole

Ma c'era il sole
"Ma c'era il sole" degli Analisilogica esclusa da Sanremo 2010.
Il brano che parla di un ragazzino mutilato da una mina. "Non idoneo", così è stato deciso. La band parla di censura politica e pubblica video e testo su Youtube.
La frase “Gli uomini bianchi che parlano quella lingua strana non mi piacciono. E’ colpa loro se adesso la mia famiglia non è più felice” è stata ritenuta in contrasto con l’articolo 3 del suddetto regolamento che vieta brani “discriminatori in ragione di età, sesso, orientamento sessuale, condizioni personali e sociali, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, credenze religiose“.

Gli Analisilogica:

Abbiamo motivo di credere che si tratti di un atto di censura politica verso un pezzo liberamente ispirato ai principi della Convenzione internazionale sui diritti del Fanciullo della Dichiarazione universale sui Diritti umani, in alcun modo lesiva... (continua)
Mi hai preso l’anima,
(continua)
14/3/2011 - 23:11
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Barnacled Warship

Barnacled Warship
Gotta get out, gotta shout, gotta sing
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 19:53
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Le radici e le ali

Le radici e le ali
Da Le radici e le ali (1991)

di Sandro e Marino Severini e David Riondino
Intro di fisarmonica di Antonello Salis

Si arriva così alla title track, Le radici e le ali, una frase emblematica, annunciata dal poeta esule Nanni Balestrini, che la dice lunga sulla nuova filosofia dei Gang.

Le radici sono la nostra appartenenza: i nostri legami e la nostra ideologia che sono però destinati a non avere sviluppo se non diamo loro un paio di ali che ci permettano di andare oltre, di capire che è necessaria un’elaborazione per stare al passo con i tempi. Non bisogna dimenticare ciò da cui abbiamo avuto origine, ma è necessario evolvere, plasmare secondo i nuovi bisogni ciò che abbiamo avuto in eredità. Un monito pressante per non perdere il treno giusto della nostra emancipazione.

dall'introduzione al disco
Quel giorno Dio era malato
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:11
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Sud

Sud
Da "Le radici e le ali" (1991)

Sud è un’amara constatazione sull’emigrazione, sul lungo viaggio che porta dal Sud alle grandi città industriali che danno soprattutto lavoro nero e sfruttamento.
(Introduzione al disco)
Noi occhi pieni di futuro
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:08
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Solidarity

Solidarity
Da Reds
From the mines and the cornfield
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:06
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My New Generals

My New Generals
1989
Reds
The new dawn has risen
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:04
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Goodbye My Friends

Goodbye My Friends
1989
Reds
People fight on the streets tonight
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:02
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Bad News From Swing Street

Bad News From Swing Street
1987
Barricada Rumble Beat
Bad news from swing street
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 16:00
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Night in chains

Night in chains
Testo e musica di Sandro e Marino Severini
Dall'album "Tribes' Union"
(1984)

Il testo originale sarebbe in inglese, ma si trova solo la traduzione
Là fuori stanotte i cani si sbranano
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/3/2011 - 15:53
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אין אַלע גאַסן אָדער הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ

anonimo
אין אַלע גאַסן  <i>אָדער</i> הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ
In ale gasn oder Hey, hey, daloy politsey
[1905?]

Testo trovato su Thesaurus of Jewish Music.
Nell’album “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund” (New York, 1999), prodotto dal YIVO Institute for Jewish Research, con brani interpretati da Adrienne Cooper e Dan Rous (voci soliste) con The New Yiddish Chorale e The Workmen's Circle Chorus diretti da Zalmen Mlotek.

Zalmen Mlotek, compositore e direttore d’orchestra statunitense di origine polacca, un’autorità assoluta nel campo della musica yiddish, arrangiò insieme queste due canzoni risalenti agli anni a cavallo tra 800 e 900, di autori ignoti ma certo nate nell’Impero russo fra i giovani rivoluzionari socialisti eda anarchici, molti dei quali erano ebrei.

Su alcuni siti (e anche sul video YouTube la canzone “Hey, Hey, Daloy Politsey!” viene attribuita a David Edelstadt ma si tratta sicuramente di un errore... (continua)
אין אַלע גאַסן, וווּ מען גייט,
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 14/3/2011 - 15:32
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װאַכט אױף

װאַכט אױף
Vakht af
[188?]
Testo trovato su The Jewish Daily Forward
Nell’album “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund” (New York, 1999), prodotto dal YIVO Institute for Jewish Research, con brani interpretati da Adrienne Cooper e Dan Rous (voci soliste) con The New Yiddish Chorale e The Workmen's Circle Chorus diretti da Zalmen Mlotek.

Dall’autore di אין קאַמף e סװעטשאָפּ, un ebreo russo immigrato, un’altra importante canzone manifesto non solo della comunità ebraica newyorkese ma dell’intero movimento anarchico statunitense di fine 800, di cui il giovane Edelstadt fu un esponente.
David Edelstadt lottò per tutta la sua intensa ma breve vita: sopravvissuto ai pogrom zaristi, emigrò negli USA dove, di fronte alle condizioni di sfruttamento bestiale della manodopera, soprattutto immigrata, si avvicinò al sindacalismo anarchico e rivoluzionario ma senza mai trascurare... (continua)
װי לאַנג, אױ װי לאַנג װעט איר בלײַבן נאָך שקלאַפֿן
(continua)
inviata da Bartleby 14/3/2011 - 13:41
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Dziwny jest ten świat

Dziwny jest ten świat
[1967]
Album “Dziwny jest ten świat”

E’ questa la più famosa canzone di protesta polacca degli anni 60, esordio di un cantautore, polistrumentista e poeta pressochè sconosciuto da noi – anche se pure qui ebbe un brevissima stagione di popolarità partecipando al Cantagiro del 1969 - ma che in Polonia è considerato a buon diritto un gigante ed è molto apprezzato anche in Germania, Gran Bretagna e USA.
Alla fine degli anni 60 Czesław Niemen, scomparso solo qualche anno fa, ha avuto il merito - ed il coraggio - di introdurre nella grigia Polonia comunista i suoni ed i colori della psichedelia di matrice britannica, interpetrati in modo molto personale, data la sua voce potente e versatile e le sue grandi doti compositive e tecniche.



“Niemen non solo ha rivoluzionato il modo di cantare in Polonia ma è diventato parte integrante della storia politica del paese sotto il regime comunista. La... (continua)
Dziwny jest ten świat,
(continua)
inviata da Bartleby 14/3/2011 - 08:42
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L'Italia

L'Italia
Marco è preoccupato non sa come farà
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/3/2011 - 18:53
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A Soldier Is Crying

A Soldier Is Crying
[2008]
Album: Scars
Another soldier died today!..
Laying beside you - a soldier dies
(continua)
inviata da giorgio 13/3/2011 - 15:18
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Nanas de la cebolla

Nanas de la cebolla
Poesia di Miguel Hernández
Musica di Alberto Cortez
Arrangiamenti e direzione musicale di Francesc Burrull
da Miguel Hernández (1972)

La stessa poesia è stata cantata anche (con una musica diversa) da Enrique Morente ("Homenaje Flamenco a Miguel Hernández" -1971)

Nel 1939, alla fine della guerra civile spagnola, Miguel Hernández rinchiuso nella prigione dove morirà tre anni dopo, dedica al figlio appena nato Manuel Miguel queste commoventi Ninne nanne della cipolla, scritte in seguito a una lettera della moglie Josefina che gli confessava che non avevano da mangiare altro che pane e cipolla.

Il motivo di questa composizione è noto: sua moglie gli scrisse una lettera dicendogli che mangiava solo pane e cipolla, che a suo figlio erano usciti i primi denti e rideva molto. Questo fatto provoca nel poeta un entusiasmo disperato che si tradurrà nelle Nanas de la cebolla.

Tre dualità antitetiche... (continua)
La cebolla es escarcha
(continua)
inviata da Nello 13/3/2011 - 11:00
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Cheap License to Kill

Cheap License to Kill
[2003]
Lyrics & Music by Daniel L. Eden
Album: White House Warmongers'-Nazi Disguise

Well produced anti war song depicting the current and future situation. There will more than likely be a Nuclear War with China. Russia will be dragged in and it will be the end of it all. The horrors of Nuclear War have been ignored much too long.
(Calling 911 calling 911..)
(continua)
inviata da giorgio 12/3/2011 - 23:10
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The Perils of War

The Perils of War
[2008]
Lyric & Music by John Powers

"An acoustic anti war song I wrote.. It a demo and therefore is low quality and poorly produced. Ill even admit it has some timing errors I made while singing and playing. other than that, I really was quite satisfied how this turned out.
This sort of came out when I was watching the news and something about the Iraq war was on and it said the government reported an official count of 4,000 American soldiers have.. died.. "
How can you live your life today
(continua)
inviata da giorgio 12/3/2011 - 17:10

Complainte des tisserandes

Complainte des tisserandes
Complainte des tisserandes
Chanson française – Complainte des tisserandes – Marco Valdo M.I. – 2011

Si veda anche la pagina Toz jorz dras de soie tristrons di Chrétien de Troyes.
Voir aussi la page Toz jorz dras de soie tristrons de Chrétien de Troyes

La « Complainte des tisserandes » est tirée d'une vieille chanson connue aussi sous le nom de « Chanson de la chemise » ; cette chanson se trouve dans un des premiers romans de la littérature française : Yvain ou le chevalier au lion, un des romans de la geste arthurienne, avec Lancelot et Perceval. L'auteur en est Chrétien de Troyes qui vécut de 1135 à 1190 (environ), soit pour fixer les choses, environ 130 ans avant Dante, plus d'un long siècle avant la Divine Comédie. Et pourtant, son œuvre (et même ce qu'il en reste encore aujourd'hui) est considérable et est un des fondements de la langue française. Et c'est déjà une chanson... Entendons-nous... (continua)
1. La Complainte des Tisserandes (2011)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/3/2011 - 10:25
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Freedom (a Soldier's Letter Home)

Freedom (a Soldier's Letter Home)
[2005]
Album: Scars
The light dispels
(continua)
inviata da giorgio 12/3/2011 - 08:26
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Harmony

Harmony
[2010]
Lyrics & Music by Christofer Drew Ingle
Album: Harmony

Harmony is the second studio album by NeverShoutNever!. It is the first full-length release by the artist and was released August 24, 2010. The packaging of the CD comes with flower seeds (while the limited edition bundle also includes a flower pot with the album name on it ) with planting instructions "so you can get involved and make the world a more beautiful place!" The album was streamed on his MySpace on August 22, 2010. Harmony debuted at #14 on the U.S. Billboard Top 200 albums chart.
I am I, you are you, we are we
(continua)
inviata da giorgio 11/3/2011 - 08:31

Le Bois de l'Empereur

Le Bois de l'Empereur
Le Bois de l'Empereur

Canzone française – Le Bois de l’Empereur – 1926 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 25

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Nous voici, Lucien l'âne mon ami, arrivés à l'année 1926. Cette année-là, cela faisait déjà sept ans que Wilhelm II, le Kaiser déchu avait dû se résoudre à l'exil et à se mettre sous la protection de sa parente Wilhelmine. Il lui avait demandé l'asile politique, elle le lui avait accordé et depuis, il vivait à Doorn. Il y mourra en exil, le 5 juin 1941. Ne sois surtout pas inquiet pour lui, il y vivait dans une sorte de château (Huisdoorn) avec une belle grande propriété autour, comportant notamment des bois. C'est son maître d'équipages... (continua)
Quatre barres verticales, une en travers
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/3/2011 - 21:42
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Canto ai desaparecidos

Trascritta dalla canzone

(non ho ascoltato la musica ma sembra avere qualcosa a che fare con Desapariciones? - Lorenzo)
"Qualcuno risponda se ha visto mio figlio
(continua)
inviata da DonQuijote82 10/3/2011 - 19:43
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A Ballad in Times of War

A Ballad in Times of War
A Ballad in Times of War (Mp3, 1,2 MB, 64 kbps)
Vocal and guitar: Mats Paulson
Music: Mats Paulson
Lyrics: Mats Paulson/Philip K Nelson
©1989 Barfotaförlaget Sweden
When morning has broken and hidden the stars,
(continua)
inviata da mats paulson 10/3/2011 - 16:51
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Honour and Pride

Honour and Pride
Dedicata alla 33ª Divisione fanteria "Acqui", una delle Grandi Unità del Regio Esercito nella seconda guerra mondiale, dissolta dalle forze armate tedesche durante l'eccidio di Cefalonia.
Back to my memories - Lost in this Paradise
(continua)
inviata da Andrea 10/3/2011 - 16:26

סװעטשאָפּ

סװעטשאָפּ
Svetshop
[188?]
Testo trovato su Mudcat Café

David Edelstadt, poeta russo, ebreo, emigrato negli USA alla fine dell’800 - come centinaia di migliaia di altri poveri e di altri ebrei – per sfuggire alla miseria e ai pogrom antisemiti, militante anarchico, finì come tanti immigrati a lavorare nei cosiddetti “sweatshops”, o “sweat factories”, termine che in America indica piccole fabbriche - “boite” si direbbe qui in Piemonte - dove le condizioni di lavoro sono difficili e pericolose, luoghi insalubri e sovraffollati, privi delle più elementari misure di sicurezza, dove operai ed operaie sono costretti ad orari impossibili per paghe da fame.
E lavorando nei “sweatshops”, così ben descritti in questa sua canzone, David Edelstadt contrasse la tubercolosi che lo uccise a soli 26 anni, nel 1892.
שנעל לױף די רעדער
(continua)
inviata da Bartleby 10/3/2011 - 15:45
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Freedom

Freedom
Questa canzone è dedicata a tutti i soldati e gli ostaggi uccisi in Iraq e nel mondo.
While I was walking on the road – Behind me
(continua)
inviata da Andrea 10/3/2011 - 15:06
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אין קאַמף

אין קאַמף
In kamf
[1889]
Testo di Dovid Edelshtot (David Edelstadt)
Sulla melodia – di autore anonimo – di una popolare canzone rivoluzionaria russa , “Torturati a morte in prigionia”, scritta dal poeta G. A. Machtet in onore degli studenti massacrati durante i moti rivoluzionari del 1870.



Questa canzone fu scritta da un giovane poeta ebreo (bielo)russo, fra i tanti sudditi dello zar che furono costretti ad emigrare negli USA – solo tra il 1881 ed il 1890 più di 5 milioni, in maggioranza ebrei –per sfuggire alla miseria ed soprattuto ai pogrom antisemiti scatenati dopo l’assassinio dello zar Alessandro II da parte di un gruppo di rivoluzionari… Al solito gli ebrei in quanto tali non c’entravano nulla ma – si sa – c’è sempre stato nel corso della storia un buon pretesto per far fuori un po’ di “perfidi giudei” ogni tanto…
David Edelstadt era un poeta precoce: aveva pubblicato la sua prima raccolta... (continua)
מיר ווערן געהאַסט און געטריבן,
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 10/3/2011 - 14:15
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Sudden Sound

Sudden Sound
[2003]
Lyrics & Music by Mark Foley
The buildings look like boxes on the sand..
(continua)
inviata da giorgio 10/3/2011 - 14:02
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(300 Miles on a) Baghdad Road

(300 Miles on a) Baghdad Road
[2003]
Lyrics & Music by Mark Foley
It was Rock 'n' Roll, Lock 'n' Load
(continua)
inviata da giorgio 10/3/2011 - 11:37
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מײַן רוע פּלאַץ

מײַן רוע פּלאַץ
Mayn rue plats
[1911]

Parole di Moyshe Yacob Alter, il vero nome di Morris Rosenfeld.
Su di una melodia tradizionale yiddish.
Lyrics by Moyshe Yacob Alter, true name of Morris Rosenfeld.
To the tune of a Yiddish folksong.

Operaio emigrato in uno sweatshop di New York, Morris Rosenfeld scrisse questa impressionante canzone dopo l'incendio della fabbrica Triangle del 25 marzo 1911. Morris Rosenfeld stesso lavorava in quella fabbrica.

La Triangle Shirtwaist Company produceva le camicette alla moda di quel tempo, le cosiddette shirtwaist. Si trattava di camicette ampie nella parte superiore, ma molto strette alla vita e munite di un cinturino che accentuava il "vitino di vespa".

Di proprietà di Max Blanck e Isaac Harris, la Triangle occupava i 3 piani più alti del palazzo a 10 piani Asch Building a New York, nell'intersezione di Greene Street e Washington Place, poco ad est di Washington... (continua)
ניט זוך מיך װוּ די מירטן גרינען
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 10/3/2011 - 11:00
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Enemy Me

Enemy Me
[2003]
Lyrics & Music by Mark Foley
Watch your step, Mr. D
(continua)
inviata da giorgio 10/3/2011 - 08:44
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Birkenau (the Birch Meadow)

Birkenau (the Birch Meadow)
[2006]
Album “The Broken Tongue”
Down by the brook where the birches are thin,
(continua)
inviata da Bartleby 9/3/2011 - 15:55
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Migrant Chorale

Migrant Chorale
[2006]
Album “The Broken Tongue”
Alien evening, dark after four,
(continua)
inviata da Bartleby 9/3/2011 - 15:13
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גייען זיי אין די שוואַרצע רייען, אָדער נאַכט און רעגן

גייען זיי אין די שוואַרצע רייען, <em>אָדער</em> נאַכט און רעגן
Geyen zey in di shvartse reyen, oder Nakht un regn
[1930]

Parole di Mani Leib Brahinsky (1883–1953), calzolaio e poeta ucraino, ebreo e socialista, rifugiatosi negli USA nel 1905 dopo aver subìto la persecuzione zarista per via della sua militanza rivoluzionaria e per scampare ai pogrom antisemiti che insanguinarono l’impero russo a partire dal 1903.
Musica di Mikhl Gelbart (1889-1962), compositore e cantore originario di Łódź, in Polonia, pure lui di fede ebraica e come Mani Leib emigrato negli States nel 1912.
אײַ לו לו לו, נאַכט און רעגן
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 9/3/2011 - 15:00
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Nakam (Six Million Germans)

Nakam (Six Million Germans)
[2009]
Album “Partisans & Parasites”

Daniel Kahn, scrittore, poeta ed eclettico musicista ebreo americano, è un maestro dell’yiddish punk cabaret, del folk gotico e del “Verfremdungsklezmer”, letteralmente il klezmer straniato e straniante, su testi macabri, feroci, grotteschi e comici ad un tempo.
Non c’è da stupirsi quindi se in un disco così intitolato Kahn ci proponga una canzone che è tutt’altro che una CCG/AWS, anzi, perché ci racconta la storia vera di un uomo che combattè contro demoni sanguinari che avevano cercato di annientare lui e l’intero suo popolo ma non si accontentò di vincerli perché le sofferenze ed il dolore subiti erano tali da non poter essere placati se non con la più sanguinaria delle vendette. “Occhio per occhio, dente per dente”, era il piano tanto semplice quanto mostruoso da lui architettato per vendicarsi dei carnefici della sua gente: fallì, ma quel sentimento... (continua)
In nineteen hundred forty five
(continua)
inviata da Bartleby 9/3/2011 - 12:14
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One Country

One Country
Who'd like to change the world
(continua)
inviata da Andrea 9/3/2011 - 12:06

Sangre y sudor

Sangre y sudor
Tierra enrojecida a mi alrededor
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/3/2011 - 10:19
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La povera Rosetta

anonimo
La povera Rosetta

Lunedì 25 Febbraio 1980

CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE MILANESE

IN UN'ISTANTANEA SEGRETA LA LUCCIOLA D’INIZIO SECOLO PROTAGONISTA DI UNA DELLE STORIE PIU' POPOLARI

Ecco la Rosetta di piazza Vetra,

«ammazzata in una notte oscura»

L'immagine forse unica, uscita dalla vecchia scrivania di un defunto negoziante –

Una scritta: "Mi hai dato le più belle ore d'amore»

Questa è la storia di una vecchia fotografia di un leggendario delitto e di un'epoca perduta. Come un viaggio all'indietro nel tempo tra i fatti e le voci e le emozioni che hanno lasciato un segno indelebile nello spirito ambrosiano. La fotografie della «bella, Rosetta» o della «povera Rosetta»: insomma dì quella sventurata che una canzone popolare ricorda ammazzata in piazza Vetra, dagli «agenti di questura». E veniamo come questa foto entra improvvisamente nella cronaca dell'anno 1980.

In casa del signor Armando Forcolini... (continua)
Il tredici di agosto
(continua)
inviata da Bartleby e adriana 8/3/2011 - 19:02
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Cry for Freedom

Cry for Freedom
"Freedom" this cry of all slaves will be heard
(continua)
inviata da Andrea 8/3/2011 - 16:06
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Don't Give Up

Don't Give Up
[2006]
Lyrics & Music by Shingai Shoniwa, Dan Smith and Jamie Morrison
Album: What's the Time Mr. Wolf? [2007]

This song was released as a CD single and Vinyl 7" in November 2006 and it has featured in FIFA 08, been part of the five songs played in-game on FIFA Online 2 and on the soundtrack to the film St Trinian's.

Dedicated on March 8 to Women and to the Fight For Women's Rights all around the world..
Sometimes they'll want to cut you down
(continua)
inviata da giorgio 8/3/2011 - 12:30
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Paint a New World

Paint a New World
We all know the feeling, it´s frightenin´ sometimes
(continua)
inviata da Andrea 8/3/2011 - 12:04
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Take Peace

Take Peace
[2008]
Album: This Is Why
Take Peace, – Take it apart
(continua)
inviata da giorgio 8/3/2011 - 08:38
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Zona de Guerra

Zona de Guerra
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
"Esto es Zona de Guerra,
(continua)
inviata da giorgio 8/3/2011 - 08:18
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אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך

אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
Unter di poylishe grininke beymelekh
[1945]

Testo di Joseph Papiernikov (1899-1993), poeta nato a Varsavia ma trasferitosi in Palestina già nel 1924.
Musica di Alter Israel (1901-1979), cantore e compositore anche lui di origine polacca trasferitosi poi negli States.
Testo trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. Il testo originale in alfabeto ebraico, particolarmente complesso per la presenza di numerosissimi nomi propri e termini di origine ebraica, è stato ricontrollato su questo documento .pdf. Lo stesso vale per la trascrizione in caratteri latini. (rv)

Questa canzone è una drammatica parodia di “Unter Di Grininke Bymelekh” (“Beneath the Little Green Trees”), una filastrocca yiddish molto popolare scritta all’inizio del 900 dal poeta Haim Nachman Bialik e composta da Platon G. Brounoff (ne riporto qui... (continua)
אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 15:39
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ייׅדיש געסל

ייׅדיש געסל
Yidish gesl
Il testo traslitterato è trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione (esatta e secondo i criteri YIVO).



Mordechai Gebirtig era nato nel 1877 a Kazimierz, quartiere di Cracovia che dal 14° secolo era la casa della comunità ebraica della città polacca. Gebirtig aveva quindi sicuramente respirato, quando non conosciuto, il radicato antisemitismo assai diffuso nell’Impero russo specie dopo l’assassinio dello Zar Alessandro II nel 1881, la cui responsabilità fu fatta ricadere ad arte sugli ebrei, anche se solo uno dei congiurati, la rivoluzionaria Gesya Gelfman (che poi morì di parto in prigionia), era effettivamente di origini ebraiche. E’ così che tra il 1881 ed il 1884 e poi di nuovo tra il il 1903 ed il 1906 i pogrom si accesero... (continua)
איך װעל קײַן מאָל נישט פֿאַרגעסן
(continua)
inviata da Bartleby 7/3/2011 - 13:40
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דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל

דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
Dort baym breg fun veldl
Testo di Petr Mamaichuk
Musica di Leonid Shokhin
La canzone originale in russo – di cui non so trovare il testo - fu probabilmente scritta durante l’assedio di Leningrado, quando Shokhin ed il poeta Mamaichuk si incontrarono in un ospedale militare.
Shmerke Kaczerginski la traspose in yiddish nel 1943, dopo essersi unito ai partigiani sovietici.
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.



Una canzone che Kaczerginski imparò da un partigiano sovietico, tal Vanya, la tradusse in yiddish e così divenne uno dei brani più amati e cantati anche dai partigiani ebrei che, dopo la fallita insurrezione del ghetto di Vilnius del 1943, erano fuggiti dalla città per riunirsi chi coi polacchi chi con i sovietici, le cui forze congiunte... (continua)
דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 11:51
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געװען אַמאָל איז אַ שטעטל

געװען אַמאָל איז אַ שטעטל
Geven amol iz a shtetl
Testo e musica di Beyle Schaechter-Gottesman, autrice anche di נײַן חבֿרטע מינציע, canzone molto simile alla presente.
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. In questo caso, il testo yiddish originale in alfabeto ebraico è stato reperito da questa pagina di tapuz.co.il

“Shtetl”, diminutivo di “shtot”, significa “piccola città” e in yiddish indica le cittadine con popolazione a stragrande maggioranza ebraica molto comuni nell’Europa centrale ed orientale prima dell’Olocausto. Nel 1945 la quasi totalità degli shtetlekh era scomparsa. Nella cultura ebraica “Shtetl” è rimasto come termine metaforico, evocativo, nostalgico, con cui si sintetizza la memoria del modo di vita tradizionale di quelle antiche comunità ebraiche spazzate via in qualche anno dalla furia nazista…
עװען אַמאָל איז אַ שטעטל
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 10:27
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צום בעסערן מאָרגן

צום בעסערן מאָרגן
Tsum besern morgn
[1943]
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2006 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.

Kasriel Broydo è stato un personaggio molto noto nel ghetto di Vilnius, una figura centrale nella sua vita culturale. Suoi erano gran parte gli spettacoli teatrali allestiti nel ghetto e sue molte delle canzoni che vi circolavano. Durante la fallita insurrezione e la successiva liquidazione del ghetto, nel settembre del 1943, anche Broydo fu catturato dai nazisti e conobbe diversi campi di concentramento, da ultimo quello di Sztutowo (Stutthof, in tedesco), vicino a Danzica e al Mar Baltico.

Quando all’inizio del 1945 i sovietici si fecero vicini, i tedeschi decisero di evacuare i 50.000 prigionieri di Sztutowo e li costrinsero ad una marcia della morte, senza vestiti, senza cibo,... (continua)
אין צײַט פֿון װינטן גרױע, שװערע,
(continua)
inviata da Bartleby 7/3/2011 - 09:12
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CapaRezza: Legalize The Premier

CapaRezza: Legalize The Premier
[2011]
CapaRezza feat. Alborosie
Album :Il sogno eretico

L'ironica Legalize the Premier prende lo spunto dal classico inno dei rastaman, Legalize It, cioè la marijuana. Qui il protagonista non è più un rastaman, ma un casta-man, cioè un uomo della sta del potere. E non chiede di legalizzare la droga, ma se stesso.
Il sussidiario
Castaman! oh yeah.. Legalize your seed!
(continua)
inviata da Adriana e Lorenzo 6/3/2011 - 23:36
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Messa In Moto

Messa In Moto
da il sogno eretico 2011
Per una volta la preghiera ve la faccio io
(continua)
6/3/2011 - 23:19
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War Without End, Amen Amen

War Without End, Amen Amen
[2003]
Album: Welcome Home
The president looked in the camera today
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2011 - 19:30
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Ya no hables más corazón

Ya no hables más corazón
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
"...son palabras que fluyen del corazón”,
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2011 - 19:02
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Mi pueblo y su paz

Mi pueblo y su paz
[2008]
Letra y Musica de Ramón Salgado
Álbum: No Más Guerra

"Esta canción es acerca de Todos Santos, mi ciudad natal"
Por sus calles empedradas
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2011 - 14:49
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No Blood for Oil

No Blood for Oil
[2005]
Album: Backyard Revolution

"War does not determine who is right - only who is left". (Bertrand Russell)

"Anti-War, Anti-Draft.. ..track for this generation. Peace".
Dear Mr Bush I have a complaint
(continua)
inviata da giorgio 6/3/2011 - 14:22
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Paris Mai

Paris Mai
PARIGI MAGGIO
(continua)
inviata da adriana 6/3/2011 - 08:34
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Poema de silencio

Poema de silencio
POESIA DI SILENZIO
(continua)
5/3/2011 - 22:41

Par la radio

Par la radio
Par la radio

Canzone française – Par la radio – 1925 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 24

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Cette fois, Lucien l'âne mon ami, la chanson du jour raconte l'année 1925, l'année de la Conférence et des accords de Locarno et du Traité de Londres, vue si l'on peut dire ainsi, par la radio. C'est en même temps, un peu, l'histoire de l'arrivée de la radio comme moyen de diffusion « grand public » et sa découverte par un enfant. On en est encore aux postes à galène, sorte de détecteur d'ondes à la portée variable. On en était aux débuts, tout restait encore à inventer dans le domaine radiophonique. Mais depuis presque un siècle et demi, le progrès est... (continua)
Papa faisait le guignol, grand-mère contait
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/3/2011 - 22:00
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Poema de atención

Poema de atención
POESIA DI ATTENZIONE
(continua)
5/3/2011 - 21:25
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Muerte de Antonio Machado

Muerte de Antonio Machado
MORTE DI ANTONIO MACHADO
(continua)
5/3/2011 - 21:17

Tema de los campos/ El trabajo libera

Tema de los campos/ El trabajo libera
TEMA DEI CAMPI/ IL LAVORO LIBERA
(continua)
5/3/2011 - 18:15
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Carta imaginaria a casa

Carta imaginaria a casa
LETTERA IMMAGINARIA A CASA
(continua)
5/3/2011 - 18:04
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Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale

Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale
Gaber/Luporini
recitata da "Il Signor G" (1970)
cantata nel singolo "Barbera e Champagne" (1970)
Ero lì in un’orgia in mezzo a della gente che conoscevo poco e che non era molto attraente.
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci. 5 marzo 2011. salve. 5/3/2011 - 16:03
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Diálogo de Belchite/ Liberación de París

Diálogo de Belchite/ Liberación de París
Ho qualche dubbio soprattutto per quanto riguarda la strofa "Con il rumore della guerra...", forse Bartleby può aiutarmi ?
DIALOGO DI BELCHITE / LIBERAZIONE DI PARIGI
(continua)
4/3/2011 - 15:17




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