non credo perchè non si tratta di una canzone ma di una poesia per cui poi, ad oltre cen'tanni di distanza, un compositore (più o meno noto) ha composto una musica...
Sennò allora dovremmo attribuire le poesie di Owen o di Auden o addirittura dei grandi poeti cinesi di 1300 anni fa a compositori moderni dai nomi spesso del tutto sconosciuti...
Bartleby 9/11/2011 - 15:22
Bonne question Lorenzo ! Je me la pose souvent et s'agissant de texte en premier – comme Marco Valdo M.I., Victor Hugo n'était pas musicien, mais il précédait Larry Nickel d'au moins un siècle. Disons que pour Victor Hugo comme pour Marco Valdo M.I., les musiciens sont en retard.
Évidemment quand Ferré chante Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Villon ou Rutebeuf, que dire quand il chante Monsieur William, chanson de Jean-Roger Caussimon ou par Philippe Léotard, ou Phlippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi,
Quand Brassens chante Hugo, Aragon, Jammes, Pol ou Fort... etc, les exemples ne manquent ni en français, ni en italien, ni en n'importe quelle langue – par exemple, Fabrizio De André chantant Edgar Lee Masters... On reprend ici sous le nom du chanteur...
Mais le Chant des Canuts est incontestablement de Bruant, quand l'interprétation... (continua)
E' un problema, questo, che io mi ritrovo ad ogni passo con i greci, i cui musicisti hanno fatto man bassa dei loro poeti, da Saffo a Kornaros a Solomos,e via dicendo. All'inizio la collaborazione nacque tra musicisti viventi con poeti viventi, ma ora si pesca ovunque. E infatti le nostre canzoni greche qui sono ordinate un po' troppo a caso: a volte compaiono sotto il nome dell'interprete, a volte del musicista e a volte, ma meno spesso, sotto quello del poeta. Bisognerebbe che lo staff desse una indicazione comune. Se non c'è l'anarchia...
Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
Il testo che scorre nel video è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972 e che è leggermente diverso da quello cantato da Caterina Bueno, che riporto di seguito:
Il testo è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972. Quello cantato da Caterina Bueno, (che scorre nei sottotitoli e che riporto di seguito) è leggermente diverso, più concordante nei tempi (crollasse-piangerebbe) e forse più calzante con la metrica del "bei amiatino" di quello di Dario Fo che, oltretutto, aveva mutuato questa modalità di canto proprio da Caterina.
non credo perchè non si tratta di una canzone ma di una poesia per cui poi, ad oltre cen'tanni di distanza, un compositore (più o meno noto) ha composto una musica...
Sennò allora dovremmo attribuire le poesie di Owen o di Auden o addirittura dei grandi poeti cinesi di 1300 anni fa a compositori moderni dai nomi spesso del tutto sconosciuti...